Giardini Naxos (Me). Il 15 luglio 2016 ricorre il trentesimo anniversario dalla scomparsa di Lorino Mangano, sindaco socialista di Giardini tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60, uomo di profonda cultura, di grande rigore morale e di estrema onestà intellettuale.
Tanti anni, forse troppi, sono passati ma, come ricorda il suo amico Matteo Steri curatore dell’antologia “Lorino Mangano-Scritti e discorsi“ edita nel 1992, “ … quello che ha detto e fatto, sempre con rigorosa coerenza e fede cristallina, lo pone al di fuori dei limiti che la collocazione in un partito , o in un’epoca, potrebbe far sorgere. …. le idee di onestà, di lotta dura contro ogni forma di abuso, di difesa strenua degli interessi reali della collettività, come pure le idee di progresso, in termini sia di sviluppo economico che civile, propugnate da Lorino Mangano, superano qualsiasi limite, perché sono giuste e valide, anche se non hanno trovato in Giardini quella fortuna che meritavano.”
In un momento storico in cui la “politica” italiana, e siciliana in particolare, è in pieno degrado, in un momento storico in cui la vita dei Comuni, e non solo, è per lo più in mano a interessi clientelari o a stolido affarismo, vale la pena ricordare un uomo che già a metà del secolo scorso in un paese di pescatori, braccianti agricoli, artigiani, piccoli industriali, con un’esigua componente di intellettuali, quale era allora Giardini, si batteva per “l’ordinato sviluppo della società e delle sue strutture, la salvaguardia del territorio, la valorizzazione del patrimonio archeologico e ambientale, l’eliminazione dei favoritismi, la lotta alla speculazione e al facile arricchimento, …. la pulizia della città, la lotta ai rumori. Le sue idee sul turismo a Giardini (tra non poche contestazioni, sconfitte dalla realtà, diede il via al primo stabilimento balneare, negli anni 1959 e 1960), furono indubbiamente profetiche, anche se poi furono completamente tradite.”
Nato nel 1915, figlio del Maestro Nino Mangano, raffinato Direttore della locale Banda musicale “ l’orchestra cittadina” i cui concerti in piazza richiamavano un gran numero di spettatori, e della dolce signora Elvira Pizzati, fratello di Nella, valente musicista e letterata, Candeloro (Lorino) Mangano compiuti gli studi magistrali si accostò a quelli filosofici. Di ritorno a Giardini dopo una lunga e devastante prigionia, prima a Orano e poi in Francia, inizia il suo impegno politico da socialista nel 1946.
Anni in cui si fece conoscere in ambito locale e anche fuori provincia, divenendo in breve il referente socialista del territorio, come ricorda in un suo commosso articolo (“Il mito dell’operaio- In memoria di Lorino Mangano”, La Sicilia, 22 giugno 1993) il Prof. Giuseppe Giarrizzo, eminente storico catanese che rievoca quasi con nostalgia (“…salivo la ripida scala di accesso alla sua casa sul Corso e la madre con cui Lorino viveva mi accoglieva con simpatia…”) quella che fu un’amicizia fraterna e di elevatissima valenza intellettuale, anche quando il loro cammino intraprese strade diverse.
Nel 1952 è eletto Consigliere comunale e dopo le elezioni del 27 maggio 1956 che videro la vittoria schiacciante della lista popolare da lui guidata, l’11 giugno 1956, è eletto Sindaco di Giardini a capo della prima Amministrazione socialista in Sicilia.
Le precedenti Amministrazioni che si erano succedute al Comune per circa dieci anni avevano lasciato una situazione disastrosa con oltre cinquanta milioni di lire di deficit finanziario, opere pubbliche rimaste incomplete e svariati problemi irrisolti (dalle fognature, all’acquedotto, alla luce elettrica, ecc.).
In meno di tre anni l’Amministrazione presieduta da Lorino Mangano riuscì a realizzare: un’ampia assistenza farmaceutica ambulatoriale e ospedaliera con particolare riguardo agli indigenti e senza alcuna distinzione di colore politico; assistenza anche in generi alimentari ai più poveri, ammalati o disoccupati; la costruzione di alloggi popolari; il completamento dell’acquedotto esterno che assicurò l’acqua ai rioni periferici, alle campagne e alla zona turistica di Schisò; l’asfaltatura delle strade di campagna; il completamento della fognatura; il potenziamento delle celle nel cimitero; il finanziamento per il porto, il lungomare, il giardino pubblico, per la costruzione di una seconda Scuola elementare e della Scuola media; non ultima l’attenzione ai bisogni dell’Orfanotrofio Antoniano che assisteva anche i bambini poveri del Comune.
In un articolo del Primo maggio 1959 apparso su L’Ora socialista, di cui Lorino era il Direttore, si disse: “ la polvere ed il fango sono scomparsi per sempre da Giardini”, in senso proprio e, si pensava, anche in senso figurato.
La sua intensa e proficua attività gli consentì di ricevere importanti riconoscimenti tra i quali l’elezione a componente del Comitato esecutivo dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia ( ANCI).
Alle elezioni comunali del 1960 purtroppo la lista da lui capeggiata viene artatamente respinta: si interrompe così la sua opera di miglioramento e modernizzazione della cittadina Jonica.
In seguito, il 18 febbraio del 1962, riprende l’attività amministrativa con l’elezione a Consigliere nel primo Consiglio provinciale eletto dopo il fascismo. Rimase consigliere fino al 1970, intervenendo con discorsi puntuali e attenti spesso non esenti da critiche ( “le Province in Sicilia: macchine strumentali del potere locale”), mai improvvisati ma sempre accuratamente elaborati e mirati alla realizzazione delle potenzialità di un territorio (non solo di Taormina) che lui intuiva a vocazione essenzialmente turistica ( fu il primo a parlare di Comprensorio turistico per i paesi della costa ionica).
Nel 1964 aderisce allo PSIUP.
Nel 1970 sceglie di dedicarsi nuovamente ai problemi del paese di Giardini e, lasciato il Consiglio provinciale, è eletto nel Consiglio comunale divenendo, per un breve periodo assessore alla Pubblica Istruzione e circondandosi di giovani” sessantottini” che, illudendosi, sperava raccogliessero la sua eredità.
Scioltosi lo PSIUP nel 1972 Lorino sceglie di confluire nel PCI. Nel 1974, alla scadenza del mandato di consigliere comunale, non si ripresenta, anche se, nonostante i problemi di salute, continuerà il suo impegno politico fino alla fine dei suoi giorni, avvenuta il 15 luglio del 1986 per una complicanza dopo un banale intervento chirurgico.
L’amico onorevole Domenico Rizzo nella commemorazione a lui affidata in Consiglio comunale in occasione del primo anniversario della morte, ne ricorda anche l’impegno d’insegnante: “Nella sua attività professionale profuse tutta la sua esperienza didattica e la sua cultura, perché Lorino era un uomo colto che, ai severi studi giovanili, sempre aggiornati, univa l’abitudine alle buone letture, come constatiamo dai libri della sua biblioteca, donata al Comune di Giardini, la biblioteca era l’unico suo bene! Sì perché Lorino Mangano morì nullatenente, povero. Visse sempre con le sue uniche entrate: lo stipendio prima e poi la pensione di insegnante. Fu un uomo buono, generoso e leale che sapeva suscitare subito simpatia e affetto.…con la sua vita Lorino Mangano ha lasciato una testimonianza sociale, politica, umana che è degna di essere ricordata alle nuove generazioni”.
La Civica Biblioteca di Giardini Naxos, inaugurata il 3 novembre 1986, porta il suo nome.








