Catania. E’ stato inaugurato all’inizio di luglio 2015 il “café bébé” in via Messina 348, centro allattamento, voluto da Grazia De Fiore.
Questo luogo à dedicato alle neo mamme ed alle donne che partoriranno a breve, con lo scopo di promuovere e divulgare la pratica naturale dell’allattamento al seno, ricevere informazioni sul “portare” il bebè e di fornire consulenze e consigli qualora si presentassero problemi di qualunque tipo. Dopo lunghi decenni in cui la maggior parte delle strutture sanitarie “indirizzavano” le partorienti ad adottare l’allattamento artificiale con la motivazione che era più comodo e standardizzabile rispetto al metodo naturale.
Il vantaggio di quest’orientamento era registrato ovviamente dalle multinazionali che hanno visto aumentare a dismisura i loro profitti.
Il latte cosiddetto “artificiale”, è costituito da latte vaccino opportunamente diluito; va detto però che ogni specie animale ha un fabbisogno specifico, una formula corretta per le sue caratteristiche: così il latte di carnivoro (cane, gatto) è molto più proteico di quello di un erbivoro. Dunque ogni specie deve assumere il primo alimento da una mammella della “sua” specie: un bimbo non è un vitello!
E’ stata studiata l’interazione tra il tipo di suzione del bambino con la capacità della madre a sviluppare la formazione di sostanze specifiche: cioè il bimbo “programma” la composizione chimica della poppata successiva secondo il suo fabbisogno del momento.
Va detto ancora che la capacità dello stomaco di un bimbo neonato è pari al volume di una ciliegia (5 ml) e che solo dopo una settimana diventa quanto un’albicocca (15 ml) . Fargli assumere quantità maggiori è forzare la sua fisiologia.
Da circa quindici anni gradualmente si è affermata in controtendenza la riscoperta degli indubbi vantaggi che offre a bimbo e mamma una alimentazione prolungata al seno e contemporaneamente la riscoperta del “portare il bimbo” continuamente a contatto con il corpo materno. L’associazione “Contattocontinuo” (www.contettocontinuo.org), fondata da Grazia De Fiore nel 2007, nasce per diffondere la cultura del portare – o meglio “dell’indossare” il bambino dalla nascita per la gioia e il benessere del piccolo e dei suoi genitori. Si propone di accompagnare i genitori e i futuri genitori nella ricerca del metodo a loro più confortevole per mantenere anche dopo la nascita un contatto continuo con il loro bambino. Attraverso vari sistemi i popoli del mondo hanno portato e portano i loro bambini così. Anche oggi attraverso fasce e supporti vari è possibile mantenere un contatto continuo e costante con il proprio bambino
Nella società di oggi tutto questo non può essere solamente una cartolina d’altri tempi, ma deve essere supportata da personale preparato scientificamente, e con certificazioni valide a livello internazionale; aggiornato secondo le più recenti ricerche del settore.
Grazia De Fiore appassionatasi all’argomento, sin dal 2000 entra a far parte come consulente volontaria della Leche League France, seguendo l’orientamento di Jack Newman pediatra di Toronto fondatore della prima clinica per l’allattamento materno, professionista con cui ha collaborato scrivendo il libro “Svezzamento e allattamento”. Poi il suo secondo libro: “Portare i bambini contatto continuo : come e perché”. Questo percorso la porta ad ottenere la certificazione come consulente professionale IBCLC (Istituto Europeo per l’allattamento). Essa è una figura professionale che si occupa di informare e sostenere la coppia madre-bambino in allattamento, mettendo a disposizione della mamma, che vuole allattare, informazioni aggiornate e supportate da studi scientifici; aiuta la mamma a prendere delle decisioni e a prevenire, riconoscere e risolvere le eventuali difficoltà legate alla sua specifica situazione.
Queste le prestigiose qualifiche delle consulenti che operano all’interno di questo centro che organizza incontri bisettimanali.
Per info: Grazia De Fiore centro allattamento.
Liliana Cosentino
La Consulente IBCLC
L’ IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant) è una figura professionale che si occupa di informare e sostenere la coppia madre-bambino in allattamento, mettendo a disposizione della mamma, che vuole allattare, informazioni aggiornate e supportate da studi scientifici; aiuta la mamma a prendere delle decisioni e a prevenire, riconoscere e risolvere le eventuali difficoltà legate alla sua specifica situazione.
Per diventare IBCLC si deve superare l’esame gestito dall’ ente internazionale IBLCE (International Board Lactation Consultant Examiner).
Questa certificazione conferma le conoscenze e le competenze specifiche in allattamento.
Molte Consulenti IBCLC operano all’interno delle strutture del Sistema Sanitario Nazionale, altre integrano la loro attività di consulenza professionale, con quella di volontariato all’interno di organizzazioni di auto aiuto tra madri. Altre ancora svolgono la propria attività come libere professioniste in ambulatorio o a domicilio.