GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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sicilia giardini naxos

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Messina – Alla presenza di Autorità civili e militari e degli studenti dell’Istituto Villa Lina-Ritiro di Castanea, si è celebrata, nel villaggio Castanea delle Furie, la giornata di commemorazione dei caduti della Grande guerra. L’evento accreditato nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – è stato promosso dall’Associazione culturale peloritana presieduta dal Cavaliere Geom. Domenico Gerbasi direttore altresì del Museo Etnoantropologico di Castanea. La manifestazione è stata coordinata e presentata dall’avv. Silvana Paratore che ha affermato come ricordare i caduti significa ripensare all’Italia riproponendo il tema dell’identità nazionale nello scenario attuale. Presenti il Capitano Nicola Amoroso del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Messina; il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Castanea Maresciallo Capo Massimo Morgillo; il Trombiettiere Caporal Maggiore Scelto Francesco Cannizzaro della Brigata Meccanizzata Aosta. Hanno partecipato all’evento Associazioni combattentistiche e militari in congedo:l’Istituto del Nastro Azzurro rappresentato dal Sergente Eugenio Lombardo; l’Ass.nazionale del Fante presieduto dal prof. Domenico Venuti; l’Ammiraglio della Marina Militare in quiescenza Letterio Crisafulli; il Tenente dell’Esercito in congedo Silvio Fucile. Intervenuti alla giornata di commemorazione i familiari del Finanziere Medaglia d’oro al valore militare Giovanni Denaro nativo di Castanea, i consiglieri della VI circoscrizione Nunzio Cardullo, Domenico Nastasi,  la cicloturistica castanea delle furie presieduta da Santino Caprì con Giacomo Crisafulli. Dopo il rito religioso officiato da Don Devadas Peter Pradeep, la recitazione della preghiera ai caduti, della preghiera della Pace a cura di Caterina Calapai e della preghiera del 4 novembre a cura di Annamaria Scarcione. Deposta la corona d’alloro al monumento ai caduti sulle note del silenzio d’ordinanza intonato dal trombiettiere della banda musicale della Brigata Meccanizzata Aosta . A conclusione cerimonia è stata data lettura dei nomi dei Caduti in guerra.  Hanno collaborato all’organizzazione dell’evento Mariella Agostino, Giovanni Ammendolia, Dyon Gangi, Cannizzaro Benedetta, il Dirigente dell’Istituto Villa Lina Giuseppa Cosola ed i docenti Maria Quartarone, Longombardo Anna, Francesca Calapai, Feminò Giuseppa,  Calderazzo Stefania, Spanò Santa, Dr Pasquale Caterina, Runci Giuseppa, Pagano Santina, Sergi Concetta, Sidoti Ornella, Parisi Maria, Giuffrè Teresa, Arena Nunzia, Fucile Nicolò, il fioraio Maiorana Raffaele. 
Bambini delle scuole

Bambini delle scuole

Foto di gruppo

Foto di gruppo

Da sin.

Da sin. il Capitano Nicola Amoroso della Guardia di Finanza di Messina; l’avv. Silvana Paratore, il trombettiere Caporal Maggiore Scelto Francesco Cannizzaro e, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Castanea Maresciallo Capo Massimo Morgillo

Bambini delle scuole che hanno partecipato alla cerimonia

Bambini delle scuole che hanno partecipato alla cerimonia

 

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Francavilla di Sicilia (Me) – In occasione della giornata conclusiva della terza edizione del progetto ”Il mito di Naxos nella valle dell’Akesines” con la visita guidata ai laghetti delle Gurne, svoltasi in concomitanza con la “Giornata Europea dei Parchi”. Un progetto ideato e coordinato dalla Pro Loco di Giardini Naxos nella persona del prof. Giuseppe Carmeni che, per la sua valenza culturale ed educativa, è stato inserito dall’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara nell’ambito del programma delle manifestazioni. I piccoli ospiti, tutti alunni dell’Istituto Comprensivo Giardini, insieme ai loro genitori sono stati accolti con tutti gli onori a Palazzo Cagnone dalle autorità presenti, dal commissario Giuseppe Morano, dai dirigenti e dai funzionari dell’Ente Parco Fluviale, dal presidente dell’UNPLI Messina Santi Gentile, dal presidente della Pro Loco Giardini Naxos Giuseppe Carmeni e dalla coordinatrice AIGAE della Sicilia Violetta Francese. Da qui si è partiti dal borgo medievale e precisamente dalla Chiesa Matrice di Maria SS. Assunta del XVI secolo. Gli studenti, lungo il sentiero delle Gurne, sono stati accompagnati dalle giovani guide naturalistiche AIGAE che hanno illustrato la flora la fauna, la formazione geologica della valle e tanti aneddoti che hanno incuriosito e stimolato la fantasia dei ragazzi., sotto la sorveglianza della Guardia Forestale, del gruppo dei volontari della Croce rossa e della guida del parco. Hanno seguito un itinerario dai panorami mozzafiato e, arrivati giù al fiume tracciato da una colata che proviene dalla sponda destra, cioè da una spaccatura laterale nel versante catanese tra Castiglione e Passopisciaro (di cui alcuni crateri scoperti di recente, tra cui il cratere Verzella) circa ventottomila anni fa, hanno incontrato il prof. Angelo Manitta, direttore del Museo Etnografico della Valle Alcantara di Castiglione e della ben nota Accademia Internazionale “Il Convivio”, che ha loro spiegato che il fiume Akesines nasce a Floresta e percorre cinquantadue kilometri. Circa centomila anni fa il fiume scorreva dietro queste colline, poi l’Etna trentamila anni fa ha eruttato da questa parte e ha spostato il corso del fiume. Ha poi raccontato alcune storie, miti e leggende legate alla valle e al fiume, a partire dal mito di Aci e Galatea. Il mito di Aci e Galatea narra che sull’Etna viveva il ciclope Polifemo innamorato della ninfa Galatea, che faceva finta di corrispondergli ma era in realtà innamorata di Aci, un pastore suonatore di flauto. Il ciclope li vide da lontano e scagliò delle pietre verso di loro colpendo Aci, il cui sangue scorreva copiosamente. Allora, Galatea si rivolse a suo padre Nereo, dio del mare, suo padre e pregò che non morisse. In effetti, il ragazzo non morì ma venne trasformato in fiume, il fiume Akes, Akesines appunto, il fiume della città greca di Naxos. Così i due giovani si sono fusi insieme nel mare. In effetti, quando piove si può osservare bene che il fiume penetra nel mare per chilometri. Questo mito ci viene tramandato dal poeta siracusano Teocrito nell’undicesimo idillio e poi da Ovidio nelle Metamorfosi.

Giunti sotto il castello di Francavilla, il prof. Manitta ha raccontato una leggenda del periodo medievale, la storia d’amore tra la bella Angelina e il delfino di Francia. Attorno al 1200 si narra di alcuni mercanti francesi passati da Francavilla per andare a Castiglione. Giacchetto, uno di loro, vide la bella Angelina e pensò che fosse talmente bella da meritare di essere sposata ad un re. Così, Giacchetto disse al delfino Filippo della ragazza. Allora costui partì alla volta di Francavilla dove incontrò il padre di Angelina mentre andava a caccia. Quest’ultimo gli chiese se fosse francese e gli diede ospitalità al castello. Qui il principe Filippo incontrò Angelina di nascosto, in una stanza segreta. Lei pensava che lui l’avrebbe sposata un anno dopo ma, trascorso un anno, lui ancora non si faceva vivo. A questo punto costei, preoccupata, chiese alla serva Franca di osservare bene tutti coloro che entravano in paese, rivolgendole le seguenti parole: “Franca vigghia, Franca vigghia”. Alla fine, dopo un po’ di tempo, il delfino ritornò e sarà proprio il futuro re Filippo II di Francia a sposarla. Raccontata nel 1550, l’autore della storia è Antonio Filoteo Omodei nel suo romanzo del 1562 “Della Notabile et Famosissima Historia di Angelina di Loria e del Delfino di Francia…”.

Il terzo racconto, svoltosi all’ombra di un grande ulivo, pianta sacra ai greci che ne portarono varietà nuove, narra la leggenda del cieco ingannato ed è legato ai fenomeni vulcanici dell’amico Etna. Si racconta che a Mojo Alcantara vivevano due fratelli che coltivavano grandi estensioni di terreno a grano. Lo trebbiavano e se lo dividevano nel “moggio” del grano raccolto. Uno dei due era cieco e quello che ci vedeva lo misurava e ne accantonava segretamente per sé da una parte. Quindi il fratello che ci vedeva disponeva di una montagna grande di grano e allora un fulmine bruciò la montagna di frumento: è il cratere di Mojo Alcantara, da cui ha origine una sorta di “montagnetta” che esce fuori dal circuito dei crateri dell’Etna, anche se ne è comunque collegato. Circa ventottomila anni fa una colata lavica proveniente da questo cratere ha interessato la piana di Mojo. Anche questo racconto ci viene tramandato da Antonio Filoteo Omodei (1510-1573), scrittore petrarchesco nato a Castiglione e vissuto a Roma. Celebre per il suo Canzoniere di circa trecento poesie e per aver scritto gli atti del Concilio di Trento, ma messo in ombra perché non era benvoluto dal nuovo papa.

La visita si è conclusa ai “Laghetti della Passerella”, vicino all’opera di presa di Enel Green Power che attraversa il fiume Alcantara, da dove è stato possibile godere lo splendido paesaggio dei laghetti delle Gurne, laghetti creati nel corso dei secoli dalle erosioni, completamente circondati da una vegetazione lussureggiante.

Antonio Presti, fondatore di Fiumara D’Arte, è qui intervenuto, su invito del Parco Fluviale, per illustrare ai presenti il suo progetto di  “rinaturalizzazione” della centrale idroelettrica delle Gurne, che produce ca. 2100 kilowatt all’ora e raccoglie, convogliandole, le acque che raggiungono più giù, a Fondaco Motta, un’altra centrale idroelettrica più grande.

Antonio Presti ha poi annunciato l’iniziativa del G37, una sorta di manifestazione parallela, in cui durante i giorni 25, 26 e 27 maggio tra Savoca, Castiglione e Linguaglossa (al bosco delle betulle), trentasette poeti nazionali proporranno una lettura ad alta voce, una sorta di mantra collettivo, per riaffermare il potere della parola, il potere della conoscenza, sul denaro. Ci spiega: “al posto di questi signori potenti del G7 che si incontrano a Taormina, ho organizzato un G37 di poeti nazionali per una lettura ad alta voce, un mantra collettivo, per affermare la potenza della parola. Costoro sono i sudditi della conoscenza non i padroni della conoscenza. In tempi di solitudine, di divide et impera, di predominio dell’ignoranza, bisogna leggere con gli occhi della bellezza per riaffermare la conoscenza. E dobbiamo insegnare ai bambini a leggere con gli occhi della bellezza per contrastare questo fenomeno e formare una nuova coscienza. Ecco perché occorre la possibilità di “rinaturalizzare” un sito industriale come questo. Per riavvicinare le nuove generazioni alla natura e alla bellezza”. E’ stato proprio questo il filo conduttore di tutta la manifestazione, quello di creare una consapevolezza nelle nuove generazioni tramite una sinergia tra le varie associazioni e gli enti culturali che si occupano della salvaguardia del Parco Fluviale.

Al termine di questa bella giornata, colpiti da questo stupore, sommessamente rivolgiamo ai candidati a sindaco dei comuni della valle coinvolti nelle prossime elezioni amministrative l’invito a superate logiche ristrette, a volare alto, a farsi trascinare da questo stupore per elaborare sinergie e strategie comuni, ai fini di un forte progetto di sviluppo per questo territorio, coinvolgendo le numerose energie giovanili presenti. Volare alto e creare i progetti più ambiziosi per lo sviluppo turistico (quindi economico) e culturale della valle.

Siciliafelix sostiene la candidatura della Valle dell’Alcantara a Patrimonio dell’UNESCO già proposta dai comuni del Comprensorio taorminese per le seguenti ragioni: 1) si tratta di una vasta area archeologica diffusa tra Taormina, Naxos e Francavilla, riconducibile ad una medesima matrice culturale; 2) tutte le popolazioni che nel corso della storia si sono qui stabilite attivamente (greci, romani, normanni, arabi), hanno lasciato forti evidenze di sé nel mito, nell’architettura, nell’arte, nella letteratura, nel canto e nell’immaginario collettivo, sino ad oggi; 3) si tratta di un’area geomorfologica particolarmente rara e rilevante anche per lo studio dei complessi fenomeni vulcanici e delle loro stratificazioni geologiche.

                                            Sergio Denaro

Il prof. Angelo Manitta con il prof. Giuseppe Carmeni

Il prof. Angelo Manitta con il prof. Giuseppe Carmeni

Il fiume Alcantara

Il fiume Alcantara

Esplorando l'area vicina al fiume Alcantara

Esplorando l’area vicina al fiume Alcantara

La lezione delle guide

La lezione delle guide

Gli alunni del comprensivo

Gli alunni del comprensivo

La Valle dell'Alcantara

La Valle dell’Alcantara

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Taormina (Me) –  È cominciato stamane il Summit di Taormina, l’evento principale dell’anno di Presidenza italiana del G7. Alle 11.30 si è tenuta la cerimonia di apertura al Teatro Greco, dove il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha dato il benvenuto al Primo Ministro del Canada Justin Trudeau, al Presidente della Francia Emmanuel Macron, alla Cancelliera Federale della Germania Angela Merkel, al Primo Ministro del Giappone Shinzo Abe, al Primo Ministro del Regno Unito Theresa May, al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, al Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e al Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk.

Dopo la tradizionale foto di famiglia i leader sono stati salutati dal passaggio delle Frecce Tricolori. Sono ora in corso le prime sessioni dei lavori che si protrarranno per l’intero pomeriggio. Stasera è previsto il concerto dell’Orchestra Filarmonica della Scala al Teatro Greco, seguito dalla cena di gala offerta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

CONCLUSA  LA  PRIMA  GIORNATA:

Il primo giorno del G7 di Taormina si è chiuso con la cena offerta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, preceduta dal concerto dell’Orchestra Filarmonica della Scala nella splendida cornice del Teatro Greco.  Il Vertice era cominciato stamattina alle 11.30 con la cerimonia di benvenuto ed era proseguito con tre sessioni di lavoro su politica estera e di sicurezza, economia internazionale e crescita sostenibile. Al termine i leader hanno siglato la Dichiarazione del G7 di Taormina sulla Lotta al Terrorismo e all’Estremismo Violento.  I lavori riprenderanno domani mattina, quando ai leader del G7 si aggiungeranno i Capi di Stato e di Governo di cinque Paesi africani, oltre a rappresentanti di varie organizzazioni internazionali.

CONCLUSA LA SECONDA GIORNATA

Il secondo giorno del G7 di Taormina si è aperto alle 8.30 con la cerimonia di benvenuto per i leader politici e i rappresentanti delle organizzazioni internazionali che oggi si uniscono ai Capi di Stato e di Governo dei Paesi G7. I leader africani presenti sono il Presidente del Niger Mahamandou Issoufou, il Presidente del Kenya Uhura Kenyatta, il Presidente della Tunisia Beji Caid Essebsi, il Vice Presidente della Nigeria Yemi Osinbajo e il Primo Ministro dell’Etiopia Haile Mariam Desalegn. Ai lavori hanno partecipato  anche rappresentanti di organizzazioni africane: il Presidente di turno dell’Unione Africana Alpha Condé, il Presidente di turno della Commissione dell’Unione Africana Mahamat Moussa Faki, e il Presidente della Banca Africana per lo Sviluppo Akinwumi Adesina.

Presenti infine il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres, il Segretario Generale dell’OCSE Angel Gurría, la Direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde e il Presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim.

Il secondo e ultimo giorno del G7 di Taormina si è chiuso con la conferenza stampa della Presidenza italiana, seguita da quelle nazionali. Non tutti i leader hanno però hanno tenuto una conferenza stampa finale. A sorpresa, la cancelliera tedesca e il presidente americano hanno annullato i loro interventi al termine del G7. La Merkel ha avuto solo un breve colloquio con i giornalisti tedeschi e non con la stampa internazionale. Il presidente Usa Trump invece ha lasciato Taormina dopo il pranzo di lavoro con gli altri leader, per recarsi alla base di Sigonella, per un saluto ai soldati americani prima del ritorno a Washington. Al secondo giorno dei lavori non ha invece partecipato la premier britannica Theresa May tornata in anticipo a Londra per seguire gli sviluppi delle indagini della strage di Manchester.

La Conferenza Stampa di Gentiloni al San Domenico Palace Hotel di Taormina

La Conferenza Stampa di Gentiloni al San Domenico Palace Hotel di Taormina

La conferenza stampa del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che ha anticipato le altre, si è svolta nel giardino del San Domenico Palace Hotel di Taormina che ha offerto agli ospiti internazionali il panorama mozzafiato della baia di Giardini Naxos e dell’Etna. Il Premier italiano ha iniziato l’intervento illustrando i risultati raggiunti durante le due giornate di lavori. Ha quindi manifestato la propria soddisfazione per l’accoglienza che la Sicilia ha riservato ai sette leaders mondiali e alle altre delegazioni e, a tal propostio ha voluto fare un ringraziamento anche a Matteo Renzi, “che ha avuto l’idea di fare qui il vertice del G7 e ha funzionato alla grande“.
Per il Primo Ministro Italiano il G7 di Taormina è stata una “discussione vera“, che ha messo a fuoco  “le posizioni anche nella loro diversità, individuando convergenze quando è stato possibile, o rendendo più chiare le differenti posizioni su alcune tematiche“. Uno dei principali temi trattati al vertice è stato quello del terrorismo. Gentiloni in merito ha sottolineato  che l’impegno contro il terrorismo è stato il successo più grande”, con la dichiarazione firmata il primo giorno dei lavori. Quindi ha ricordato come è correlata la questione della diffusione di contenuti a sfondo terroristico sul web, con gli internet provider che devono fare “quanto necessario per rimuovere immediatamente i contenuti“. Altro tema richiamato da Gentiloni è stato quello del clima mondiale. Purtroppo non si è registrata una unanimità di intenti in merito all’accordo sui cambiamenti climatici. Un nodo cruciale quello del clima, sul quale è mancata  com’era nelle previsioni, una posizione comune sul futuro dell’accordo di Parigi, siglato nel dicembre del 2015 da 195 Paesi. A Taormina, solo sei dei Sette Grandi hanno confermato i propri impegni riguardo all’accordo di Parigi:Gli Usa sono ancora in fase di revisione della loro politica. Mi auguro che questa fase si concluda presto e bene - ha spiegato Gentiloni -. Presto perché sarebbe grave se la loro attuazione rimanesse per molto tempo in sospeso e bene perché è importante avere sull’accordo il contributo degli Stati Uniti”. Il premier ha confermato le differenze di vedute con Trump. “Sono emerse molto chiaramente” ha detto Gentiloni affermando però “che gli altri Paesi non arretreranno “di un centimetro“. Alquanto positiva invece la discussione sul commercio la quale secondo Gentiloni ha fatto registrare “passi in avanti significativi, sgomberando il campo da un’idea per la quale chi ha sottolineato la necessità di tutelare categorie e forze più colpite dalla globalizzazione sia necessariamente a favore di una radicale chiusura protezionistica“. Sul tema dei migranti Gentiloni ha spiegato che nel corso del vertice è stato  confermato il diritto sovrano degli Stati sui propri confini. A tal proposito, Gentiloni ha detto: “Non mi aspettavo soluzioni dal G7. Bisogna lavorare molto per il medio termine in Africa e tra le cause c’è un cambiamento climatico, e in breve serve unire politiche di sicurezza e accoglienza“. Tra i punti oggetto di discussione del vertice vi è stata anche la questione della parità di genere, per cui il premier ha spiegato che è stata adottata “una road map, che sarà ripresa e rilanciata qui per la prima volta dal G7 per i diritti delle donne“, spiegando che a raccogliere il testimone sarà poi la prossima presidenza del G7, quella canadese.
A conclusione dell’intervento non sono mancata alcune battute su Trump. “L’ho trovato molto dialogante e curioso” ha detto Gentiloni “con una capacità e una volontà di interloquire e di apprendere da tutti. Del resto anche per lui era la prima volta“. Nelle battute finali, Gentiloni ha parlato anche della questione meridionale mostrando come esempio la Germania “che ha una storia di successo nel superamento delle differenze tra Germania Ovest e i lander dell’Est. Di questo ho parlato con Angela Merkel. Mi auguro che la logica del piano di investimenti che è valsa in Germania sia contagiosa“, ha concluso.

The Family Photo

The Family Photo

Il saluto di benvenuto  delle Frecce Tricolore

Il saluto di benvenuto delle Frecce Tricolore

Il saluto di Gentiloni al Presidente Francese

Il saluto di Gentiloni al Presidente Francese Macron

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Il saluto di Gentiloni al Primo Ministro Giapponese Shinzo Abe

La stretta di mano

La stretta di mano con il Primo Ministro del Regno Unito Theresa May

Il saluto ad Ancghela

Il saluto di Gentiloni alla Cancelliera della Germania Federale Angela Merkel

Il saluto di Gentiloni al Presidente degfli Stati Uniti Donald Trump

Il saluto di Gentiloni al Presidente degfli Stati Uniti Donald Trump

Saluto alle autorità

Saluto alle autorità

Saluto alle autorità

Saluto alle autorità

Saluto alle autorità

Saluto alle autorità

Sul Corso Umberto a Taormina

Sul Corso Umberto a Taormina

Sul Corso Umberto a Taormina

Sul Corso Umberto a Taormina

In Piazza IX Aprile

In Piazza IX Aprile

Il saluto di benvenuto delle Frecce Tricolore ai Capi di Stato del G7

Il saluto di benvenuto delle Frecce Tricolore ai Capi di Stato del G7

Inizio dei lavori del Vertice

Inizio dei lavori del Vertice

L'inizio del Vertice

L’inizio del Vertice

Inizio dei lavori

Inizio dei lavori

fOTO DI gRUPPO

Foto di Gruppo

La Foto con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

La Foto con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il Concerto al Teatro Greco

Il Concerto al Teatro Greco

Il tavolo di lavoro con i Leaders africani

Il tavolo di lavoro con i Leaders africani

Leader africano

Leader africano

Leader africano

Leader africano

La presidente del fondo monetario

La presidente del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde

Leader Africano

Leader Africano

Foto di Gruppo

Foto di Gruppo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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