GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Dott. Rosario Messina

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Giardini (Me)Il Gruppo Teatrale Parrocchiale assieme al Gruppo Giovanile e della Catechesi  della Parrocchia dell’Immacolata di Giardini Naxos, domenica 8 ottobre in occasione del Giubileo dei 50 anni della Parrocchia ha messo in scena un  suggestivo ed originale evento culturale, lo spettacolo teatrale “Giovanni: voce di uno che grida nel deserto – tra devozione e cultura popolare. Lo spettacolo curato con un ottima regia, con il beneplacido del parroco Padre Eugenio Tamà, ha delineato la figura di Giovanni Battista, dal punto di vista storico con accenni alla sua vita, alla sua predicazione e al martirio come precursore di Cristo. Nella trasposizione teatrale è stato evidenziato come il culto legato al Santo si è diffuso in molti paesi, tra questi anche nel piccolo borgo di Giardini dove un tempo durante i giorni della festa venivano recitate le novene presso la sua cona che ancora oggi si può ammirare nel rione di San Giovanni nei pressi della Chiesa dell’Immacolata. I devoti del Santo si recavano spesso nei pressi della Cona dedicata al Santo per recitare le novene. Chiedevano grazie e affidavano al santo preoccupazioni e desideri. Alla vigilia della festa del 24 giugno si recitava la preghiera “A nuvena di San Giuvanni” nel silenzio della notte accompagnata da riti popolari, come quello del piombo o delle fave. Al termine “da nuvena” recitata come una filastrocca, si aspettavano, in rigoroso silenzio, dei segni (l’abbaiare di un cane, rumori particolari ecc.). In pratica il devoto dopo aver recitato la preghiera esponeva la domanda e poi rimaneva in attesa di eventuali segnali da interpretare.  Quando questo accadeva era in grado di  riconoscere il tipo di segnale per comprendere se la grazia richiesta poteva essere esaudita o meno. La recita ha messo in evidenza come la fede diventa emozione e la devozione tradizione popolare. Lo spettacolo, messo in scena in onore del Giubileo della Parrocchia intitolata all’Immacolata ma devota anche a San Giovanni Battista ha ricevuto tanti consensi di gradimento del pubblico presente.

                          ROSARIO MESSINA

La foto di Gruppo

La foto di Gruppo – Foto di Carmen Saglimbeni

 

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GIARDINI NAXOS – 9/15 OTTOBRE 2017 Emergence Festival - Festival Internazionale di Interventi Urbani – giunto ormai alla sua sesta edizione a Giardini Naxos è organizzato dell’Associazione Culturale Emergence, Patrocinato dal Comune di Giardini Naxos ed inserito dalla Regione Siciliana tra i Grandi Eventi della Regione Sicilia.

Il Festival è curato da Giuseppe Stagnitta e ha tra gli obiettivi principali la volontà di far diventare Giardini Naxos un Museo all’aperto capace di sorprendere, emozionare e comunicare chi si ferma nelle sue piazze e percorre le sue vie. Inoltre, al puro valore artistico si aggiungono gli effetti riqualificanti delle aree urbane coinvolte e le nuove opportunità occupazionali, agevolate dalla scelta di programmare la manifestazione in un periodo che estende la stagione turistica.

Nell’edizione del 2017 il Festival decide di sviluppare una programmazione che tende a riavvicinarsi a quella che era l’idea iniziale della street art più autentica: usare i murales come media per attivare un processo di sensibilizzazione di problematiche importanti. In questo caso tratteremo il tema della migrazione con Bucchi, della transculturalità derivante dalla mobilità dei popoli con Atoche e la lotta all’oppressione delle donne con l’artista afgana Malina Suliman.

Dal 9 al 15 ottobre e parteciperanno gli artisti: Carlos Atoche (Perù), Danilo Bucchi (Italia), Sabrina Dan (Finlandia), Koctel (Spagna), Malina Suliman (Afganistan) e il siciliano Salvo Mauro.

Ci saranno nella settimana del Festival degli eventi collaterali: giovedì 12 ottobre inaugura la mostra personale dell’artista Carlos Atoche e il 13 ottobre incontro con l’artista afgana Malina Suliman, che ci racconterà la sua lotta con gli spray contro la disuguaglianza e l’oppressione vissuta dalle donne, negli spazi del Sottosopra e la festa conclusiva del Festival sabato 14 ottobre al Taitù in collaborazione con With  Love.

Per informazioni

www.emergencefestival.com

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PRESS RELEASE

EMERGENCE FESTIVAL 2017

GIARDINI NAXOS, 9/15 OTTOBRE 2017 – Emergence Festival – The International Festival of urban interventions – now at its sixth edition at Giardini Naxos is organized by the Cultural Emergence Association, sponsored by the Municipality of Giardini Naxos and inserted by the Sicilian Region among the Grand Events of the Region of Sicily.

The Festival is curated by Giuseppe Stagnitta and has among the main goals the desire to make Giardini Naxos an outdoor Museum able to surprise, excite and communicate who stops in its squares and runs its streets. In addition to the pure artistic value, the qualifying effects of the  urban areas involved and the new employment opportunities are added, facilitated by the choice of planning the event in  a period that extends the tourist season.

In the 2017 edition, the Festival decides to develop a programming that tends to get closer to what was the initial idea of the most authentic street art: to use murals as media to trigger a process of awareness raising of important issues. In this case, we will discuss the issue of migration with Bucchi, transculturality resulting from the mobility of peoples with Athoce and the fight against women’s oppression with Afghan  artist Malina Suliman.

The 2017 edition will take place from 9 to 15 October and will be attended by Carlos Atoche (Peru), Danilo Bucchi (Italy), Sabrina Dan (Finland), Koctel (Spain), Malina

Suliman (Afghanistan) and sicilian Salvo Mauro.

There will be in the week of the Collateral Event Festival: on Thursday, October 12, the

personal exhibition of Carlos Atoche and meeting with the Afghan artist Malina

Suliman, who will tell us his fight with the spray against inequality and the oppression lived by women, will be inaugurated in the Sottosopra exhibition space, and the closing party of the Festival on Saturday 14 October at Taitù in collaboration with WITH  LOVE.

For information

www.emergencefestival.com

BIOGRAFIA DEGLI ARTISTI

MALINA  SULIMAN

 La street artist afgana Malina Suliman (26 anni) è la prima ad aver impresso il proprio segno distintivo sui muri di Kandahar: donne dal volto scheletrico coperte dal burqua. Attraverso le sue opere denuncia i problemi d’identità delle giovani generazioni, la disuguaglianza e l’oppressione vissuta dalle donne, ribadendo l’importanza di lottare per conquistare i diritti negati. Accompagnata dal cognato, scopre l’arte per la prima volta nella Galleria nazionale di Kabul. Nel 2011 fonda la Kandahar Fine Arts Association ed espone alla prima mostra allestita nel sud dell’Afghanistan, dopo trent’anni di regime talebano. E questo in un Paese dove, fino al 2001, gli artisti erano puniti con la pena di morte e dove tutt’ora sono esposti a rischi e trovano poca accettazione e sostegno. “A quell’esibizione ha partecipato una sola donna”, ricorda. La street art, invece, le consente di comunicare direttamente con la gente. “Le persone sono costrette ad ascoltarti, a vederti. Anche se non sanno né leggere né scrivere”, spiega. Dal 2013 vive in Olanda e lavora al Vanabbe Museum di Eindhowen, dedicato ai rifugiati. A maggio parteciperà alla Biennale d’arte di Venezia 2017, mentre a giugno sarà al Festival Crack, che si terrà a Roma presso il c.s.o.a. Forte Prenestino.

Afghan street artist Malina Suliman (26) is the first to have her own distinctive sign on the walls of Kandahar: skeletal women covered by burqa. Through his works he denounces the problems of identity of younger generations, the inequality and oppression experienced by women, reiterating the importance of struggling to overcome denied rights. Accompanied by her brother-in-law, she finds art for the first time in Kabul’s National Gallery. In 2011 he founded the Kandahar Fine Arts Association and exhibited at the first exhibition held in southern Afghanistan after thirty years of Taliban regime. And this is in a country where, until 2001, artists were punished with death punishment and are still exposed to risks and have little acceptance and support. “There was only one woman in that show,” he remembers. Street art, on the other hand, allows you to communicate directly with people. “People are forced to listen to you, to see you, even if they do not know or read or write,” he explains. From 2013 he lives in Holland and works at the Vanabbe Museum in Eindhowen, dedicated to refugees. In May he will participate at the Biennale d’arte di Venezia 2017, while in June will be at the Crack Festival, to be held in Rome at c.s.o.a. Forte prenestino.

 

DANILO  BUCCHI

Danilo Bucchi (Roma,1978) compie i suoi studi a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti concentrandosi sulle tecniche del disegno, della pittura e della fotografia. Il talento di Danilo Bucchi è probabilmente il tratto dominante del suo profilo artistico, costituito da una severa determinazione nel radicarsi in un universo di segni che rimanda alla tradizione dell’astrazione europea delle prime avanguardie, con l’ausilio di tecniche e supporti fortemente tecnologici. Comincia ad esporre nel 2003, partecipando a mostre internazionali in città come Singapore (2012), New York (2010), Pechino e Il Cairo (2008), Parigi (2007), Buenos Aires (2005), Baku (2004) e Amsterdam (2003).
Tra le principali mostre personali: The Dolls (2008) Contemporary Art Society_Tema Sacro (2011) Museo del Risorgimento_Danilo Bucchi (2011) Palazzo Collicola Arti Visive_Signs.The black line (2011) MLAC_Monochrome (2015) Galleria Poggiali e Forconi_ #danilobucchi (2016) Galleria Il Ponte Contemporanea. Tra il 2014 e il 2015 Danilo Bucchi è invitato a realizzare tre grandi progetti di riqualificazione urbana: Il paese dei balocchi (2014) l’opera permanente presente al MAAM_Assolo (2015) per Big City Life con il quale partecipa alla Biennale di Venezia (15° Mostra di Architettura Padiglione Italia)_ Minotauro (2015) per Emergenze Festival. Il 2017 è segnato dalla mostra personale Lunar Black al MACRO di Roma, a cura di Achille Bonito Oliva.

Danilo Bucchi (born in Rome,1978) completed his studies in Rome, where he attended the Accademia di Belle Arti focusing on the techniques of drawing, painting and photography. Danilo Bucchi’s talent is the dominant feature of his artistic profile constitued by a real determination of rooting himself in a universe of signs, that refers to the tradition of European abstraction of avant-gardes with the aid of techniques and supports that are strongly technological. He began to exhibit in 2003, participating in international exhibitions in cities such as Singapore (2012), New York (2010), Beijing and Cairo (2008), Paris (2007), Buenos Aires (2005), Baku (2004) and Amsterdam (2003).
Among his major solo exhibitions are: The Dolls (2008), Contemporary Art Society; Tema Sacro (2011), Museo del Risorgimento; Danilo Bucchi (2011), Palazzo Collicola – Arti Visive; Signs. The black line (2011), MLAC; Monochrome (2015), Galleria Poggiali e Forconi; #danilobucchi (2016), Galleria Il Ponte Contemporanea. Between 2014 and 2015, Danilo Bucchi was invited to create three large urban regeneration projects: Il paese dei balocchi (2014), a permanent installation at the MAAM; Assolo (2015) for Big City Life, with which he participated at the Venice Biennial (15th Architecture Exhibition, Italian Pavilion); Minotauro (2015) for Emergenze Festival. The year 2017 marks his solo exhibition Lunar Black at the MACRO in Rome, curated by Achille Bonito Oliva.

 

 KOCTEL

 Fernando Hernández Arboleda

(Granada, Spain, 1989)

Il lavoro di Koctel vuole trasportarci in un’atmosfera tropicale dove i frutti acquistano umanità e diventano i personaggi principali. Questo universo rinfrescante si basa sull’idea di ” Fruitlism ” movimento creato dall’autore, dove troviamo una sorta di stato di vacanza permanente , dove troviamo

la gioia colorata, la freschezza e la celebrazione dei frutti.

Dopo le esperienze diffuse vissute durante i suoi viaggi, Koctel, disegna il proprio mondo ispirato dai luoghi che ha visitato, facendo uno studio strettamente legato agli odori ed ai sapori presenta in essi, questo da quel senso di freschezza al suo lavoro.

Esiste una lunga varietà di artisti che lo aiutano a creare il suo stile, alcuni di loro: Keith Haring, Salvador Dalì o  Ad esempio, El Bosco (the Bosch).

Con sede a Madrid (Spagna) dopo i suoi studi artistici, lavora da diversi anni come decoratore e illustratore freelance. Attualmente si occupa di mostre, spettacoli e festival di arte di strada in tutto il mondo.

 

Fernando Hernández Arboleda

(Granada, Spain, 1989)

Koctel´s job wants to transport us to a tropical atmosphere where fruits acquire humanity and become the main characters. This refreshing universe is based in the idea of ‘’Fruitlism’’ movement created by the author, where we found a permanent holiday state across the colorful joy, freshness and celebration presents in fruits.

After the di­erent experiences lived during his travels, Koctel, designs his own world inspired by the places where he was staying, doing a strictly studying of the ‑avors, smells and colors presents in them and giving that feeling of coolness to his work. Exist a long variety of artist in‑uences who help him to create his style, some of them: Keith Haring, Salvador Dali or El Bosco (the Bosch), for example.

Based in Madrid (Spain) after nish his artistic studies, he has been working several years as decorator and freelance illustrator. Currently he is focused on exhibitions, shows and street art festivals around the world.

 

SABRINA  DAN

 Sabrina Dan, di origini finnico-venezuelane, nasce nel 1987 a Roma. Dimostrando fin da giovanissima una forte propensione al mondo artistico, dedica gli anni dell’’adolescenza alla scrittura e alla musica. Nel 2009, incuriosita dalle arti visive, entra come apprendista nello studio di pittura e scultura di Bruno Melappioni, e si avvicina alla pittura ad olio su tela, che resta la sua tecnica di produzione preferita a lungo. Nel 2011 si avvicina al Pop Surrealismo, traendo grande ispirazione da artisti del calibro di Ray Caesar, Joe Sorren, Nicoletta Ceccoli e Dilka Bear, mentre nel 2012 inizia a lavorare come assistente personale di Danilo Bucchi. Questo passaggio segna fortemente la sua maturità artistica, che si arricchisce di tecniche nuove più vicine al disegno, oltre che di una sensibilità più affine all’’arte contemporanea.

 Sabrina Dan, of Finnish- Venezuelan origins, was born in 1987 in Rome. Demonstrating from a very strong young age to the artistic world, he dedicates the years of adolescence to writing and music. In 2009, curious about the visual arts, he entered as an apprentice in Bruno Melappioni’s painting and sculpture studio and approaches oil painting on canvas, which remains his favorite production technique for a long time. In 2011 she is approaching Pop Surrealism, drawing great inspiration from artists such as Ray Caesar, Joe Sorren, Nicoletta Ceccoli and Dilka Bear, while in 2012 she starts working as a personal assistant to Danilo Bucchi. This passage strongly marks its artistic maturity, enriched with new techniques closer to the design, as well as a more sensitive sensibility of contemporary art.

 

CARLOS  ATHOCE 

Carlos Atoche Un melting pot di culture scorre nel sangue di Carlos Atoche, artista classe 1984, nato da madre argentina e padre peruviano. Il suo approccio con l’arte risale al periodo dell’infanzia. Raggiunta la maggiore età si dirige oltreoceano e qui la sua visone artistica incrocia le bellezze del vecchio continente. Rimane subito impressionato dalle meraviglie pittoriche e architettoniche italiane, tanto da trasferirsi a Roma poco dopo, città dove consegue il diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti. Proprio nella capitale cresce vertiginosamente il desiderio di esprimere il suo talento artistico, le reminiscenze legate al disegno e alla scultura lo aiutano a definire e a circoscrivere in modo più chiaro gli elementi nello spazio bidimensionale della pittura. Negli anni della frequentazione dell’accademia comincia ad appassionarsi alla street art, movimento ancora poco in auge, e la sua vena creativa si trasferisce sui muri e qui troverà superfici fertili su cui esprimersi. Dipingere in strada cambia totalmente la sua percezione, la connessione che si instaura tra l’arte e il luogo in cui si realizza è indissolubile così come il rapporto tra artista e passanti. La sua tavolozza raccoglie uno zibaldone di culture ed esperienze che gli permette di dare vita a veri e propri capolavori open air. La sua ricerca intimistica si traduce in pensieri quotidiani e interrogativi travestiti da elementi figurativi. Le influenze che possiamo scovare nella sua pittura sono molteplici: dai tratti inconfondibili delle civiltà classiche, alle concezioni spaziali dei grandi maestri italiani, dallo stile distintivo delle antiche culture sudamericane fino alle interpretazioni concettuali più contemporanee.

 

Carlos Atoche, a 1984 class-born Argentine mother and Peruvian father. His approach to art dates back to his childhood. When he reaches the age he goes overseas and here his artistic mink crosses the beauties of the old continent. He was immediately impressed by the Italian pictorial and architectural wonders, so that he moved to Rome shortly thereafter, a town where he obtained his diploma in painting at the Academy of Fine Arts. In his capital, his desire to express his artistic talent is growing, the reminiscences associated with drawing and sculpture help him to define and circumscribe more clearly the elements in the two-dimensional space of painting. In the years of the Academy’s attendance, he began to be passionate about street art, a movement still unobtrusive, and his creative vein moved to the walls and here he will find fertile surfaces to express himself on. Dipping into the street completely changes his perception, the connection that it is established between art and the place where it is realized is indissoluble as well as the relationship between artist and passers-by. His palette brings together a zibaldone of cultures and experiences that allows him to create real open air masterpieces. His intimate research translates into daily thoughts and questions disguised as figurative elements. The influences that we can find in his painting are many: from the unmistakable traits of classical civilizations, to the spatial conceptions of the great Italian masters, from the distinctive style of the ancient South American cultures to the more contemporaneous contemporary

 

 

 

 

 

 

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Giarre (Ct) –  Possiamo definirlo un “opera omnia” il corposo atlante intitolato “I Funghi di Sicilia” formato da tre volumi che illustrano migliaia di specie di funghi che crescono in Sicilia. Un opera unica nel suo genere che contiene centinaia di schede a colori dei funghi fino ad oggi scoperti in Sicilia. Martedì 10 ottobre 2017  alle ore 18,30 vi sarà la presentazione dell’Atlante presso il Municipio di Giarre in Via Callipoli 81. Interverrà il prof. Salvatore Arcidiacono. Sarà presente anche l’autore il prof. Leonardo La Spina dell’Associazione micologica di Giarre assieme alla moglie la cardiologa Carmelina Signorino esperta di funghi come il marito. L’atlante è il frutto di anni di ricerca e di studi che i coniugi hanno svolto con passione e grande professionalità assieme a tutto il gruppo micologico di Giarre. A condurre la serata sarà Viviana Bonaventura.

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Messina - Hanno partecipato in tanti all’Assemblea provinciale di CittadinanzAttiva svoltasi al Salone degli Specchi della Città  metropolitana di Messina. Dopo i saluti del Coordinatore Provinciale Giuseppe Pracanica che ha indicato le proposte avanzate per individuare i responsabili provinciali delle Reti, la parola è  passata ad Angela Rizzo responsabile regionale di CittadinanzAttiva Messina dei rapporti con gli enti locali .
Momenti di riflessione collettiva nel Dibattito coordinato dall’ avv. Silvana Paratore che ha sostenuto la necessita’ per i cittadini di conoscere per farli valere i loro diritti e ricevere le forme di tutela previste soprattutto nell’ambito dei servizi pubblici locali. Diverse le mamme intervenute per denunciare carenze di assistenza ai figli affetti da spettro autistico, sordi o in  condizioni di disabilita’ fisica e/o psichica. Sul ruolo della coscienza civile si è  soffermato Nino Quartarone militante di CittadinanzAttiva che con tenacia ha espresso la necessità  di fare rete e Unione. Condiviso il contributo di Marco Bonanno Presidente dell’ associazione bimbi speciali che ha evidenziato le problematicità della frequenza scolastica dei bimbi autistici spesso impedita a causa della mancanza di personale di sostegno e della comunicazione nei plessi di istruzione. Sul concetto di formare ed informare si è  concentrato il dott. Concetto Trifilo’ componente della segreteria regionale di CittadinanzAttiva. Reale, concreto il discorso del prof. Filippo Livio direttore del Dismet che facendo riferimento alla situazione esistente in altre città  d’Europa ha denunciato la mancata disponibilità  di immobili da adibire alla cura dello spettro autistico. A seguire interventi del dott. Materia, di Nino Bonanno e del Responsabile dell’ Assemblea di Milazzo. CittadinanzAttiva è  stato ribadito a conclusione dei lavori, cerca di dare voce a chi non ce l’ ha in una Regione dove lo stato di diritto a volte è  un illustre sconosciuto.

Uno dei relatori

Uno dei relatori

Il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

I relatori

I relatori

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L'Avv. Silvana Paratore

L’Avv. Silvana Paratore

L'Assemblea

L’Assemblea

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Messina - Il 21 e 22 ottobre, lo Studio Numismatico Pirrone organizza la nuova edizione della “Borsa Scambi per collezionisti a Messina. Questo evento fortemente richiesto dalla comunità dei collezionisti, scaturisce dalla necessità di dover riavviare in città una serie di appuntamenti stagionali simili a quelli organizzati nella maggior parte delle città italiane, per mantenere alta l’attenzione su questo importante settore. Giorno 21 sarà tenuto un doppio appuntamento conferenziale: Il revival della glittica federiciana” della Dott.ssa Valentina Certo alle ore 18.oo e L’anomalia siciliana. Le monete della zecca di Messina tra Normanni e Aragonesi – del Prof. Daniele Castrizio alle ore 19.oo. Le due conferenze saranno  anticipate da una presentazione a cura dallo storico Franz Riccobono. Durante l’evento saranno esposti numerosi reperti di tutte le epoche, provenienti dal campo della numismatica e della cartofilia. L’evento si terrà al museo provinciale Messina nel 900 gestito dal dott. Angelo Caristi.

Per ulteriori info contattare al numero 3458885748.

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 Il Prof. Enrico Smeraldi

Il Prof. Enrico Smeraldi

Taormina (Me) – Il Baglio dei Principi di Spadafora l’antica casa colonica di architettura medievale  dei fratelli Cav. Nino Buda e Avv. Franz Buda ubicata nella frazione di Trappitello del Comune di Taormina,  ha ospitato di recente una suggestiva serata medico-culturale nel corso della quale è stato presentato il libro del Prof. Enrico Smeraldi intitolato Brevi lezioni di Psichiatria (Imprimatur Editore). A presentare gli ospiti è stato il noto conduttore catanese Ruggero Sardo il quale ha introdotto nelle vesti di moderatore  i vari interventi. A precedere la lectio magistralis del prof. Smeraldi sono stati il Prof. Massimo Buscema Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Catania e il Dr. Salvatore Mazzarino Endocrinologo della Polimedica Nettuno. Il libro del prof. Smeraldi affronta il delicato tema dei pazienti di psichiatria i quali spesso si rivolgono ad un psichiatra senza sapere quasi nulla del disturbo che li ha spinti a chiedere aiuto e tanto meno  si rendono conto delle eventuali terapie proposte. Da qui l’idea del prof. Smeraldi di presentare con questo libro i temi di maggior interesse per un pubblico non specializzato, in modo comprensibile e non equivoco. Ed ecco, quindi, la stesura di “Brevi lezioni di Psichiatria” dove si parla delle Schizofrenia, dei Disturbi Psicotici, dei Disturbi dell’Umore intesi sia come Fenomeno Depressivo sia come Disturbo Bipolare. Inoltre si parla anche del fenomeno dell’ossessione e del Panico con le loro conseguenze dal punto di vista comportamentale. Tutte tematiche spiegate magistralmente dall’autore alla platea del Baglio affollata di medici e pubblico variegato. L’intervento del prof. Smeraldi è stato una vera e propria lectio magistralis nel corso della quale il noto psichiatra ha raccontato le sue esperienze di reparto con i pazienti e le ricerche effettuate per trovare soluzioni adeguate per la cura di vari disturbi. Tanti gli esperimenti effettuati cha hanno caratterizzato le sue ricerche e i suoi studi nella lunga carriera tra questi, anche gli effetti generati su alcuni pazienti sottoposti ad un trattamento continuo per oltre 24 ore alla luce solare e artificiale (nelle ore notturne). Esperienze raccontate e vissute che hanno incantato la platea ma anche riflessioni su pregiudizio che spesso ruotano attorno alla psichiatria.” Questo libro ha spiegato il prof. Smeraldi è stato pensato  con la speranza che prima o poi si riesca a sottrarre alla Psichiatria quel pregiudizio, quella paura, persino quel rancore, ma anche quelle approssimazioni, quella letterarietà, in definitiva quell’alone che da sempre l’accompagnano. Può capitare che nascano equivoci dannosi e non di rado devastanti intorno ad un modo così poco prevedibile e ordinato, anzi erratico e sfuggente. Il manifestarsi della malattia mentale rappresenta sempre un elemento di novità nel contesto del funzionamento psichico globale, il quale conserva ampi margini di normalità. La confusione nasce proprio dalla commistione di una patologia che rappresenta la novità rispetto alle funzioni psichiche che rimangono integre. Ad esempio sul piano del macro-ambiente sociale, è noto come la diagnosi psichiatrica venga a trasformarsi spesso in uno stigma per i paziente, ossia una etichetta a connotazione negativa, condizionante un processo di discriminazione sociale. Pensiamo ad esempio ad un paziente che a seguito di una diagnosi psichiatrica con una prognosi medica favorevole ad esempio ad un disturbo dell’Umore venga invece bollato sul posto di lavoro come “matto”, quindi un soggetto inaffidabile e quindi da licenziare. Un altro esempio di come lo stigma sociale possa interferire in un progetto terapeutico è rappresentato dall’idea che i disturbi mentali siano sempre invalidanti al punto da impedire al paziente l’attività lavorativa. Sotto questo aspetto, bisogna fare attenzione a non distruggere le capacità di adattamento e di affermazione sociale relegando a tutti i costi il paziente nel ruolo di pensionato per motivi di invalidità civile. La psichiatria è una disciplina concreta e non teorica e rientra nel campo dell’assistenza medica perché esistono pazienti che devono essere curati. Eppure ci sono molte persone che esprimono un certo grado di perplessità e incertezza nel delimitare le aree di competenza della psichiatria e della psicologia gli psichiatri sono spesso confusi con gli psicanalisti. Quindi credo che è necessaria una riflessione generale non in funzione della patologia ma in funzione di queste discipline.” Queste alcune delle tematiche affrontate nel libro. Nel corso del suo intervento si è soffermato anche sul ruolo importante che ha il medico psichiatra nella cura dei suoi pazienti.Lo psichiatra è un medico un pò particolare” ha detto il prof. Smeraldi “con una sensibilità e una cultura diversa da quella degli altri, con un’esigenza di qualità narrativa e con una capacità d’intuizione. Senza cultura, senza parole e descrizioni non può assolvere alla sua funzione per la quale è necessaria comprensione, relazione e linguaggio espressivo”. Al termine del suo intervento il prof. Smeraldi  ha risposto alle numerose domande del pubblico. Un rinfresco con degustazioni a cura di Marcello Santocchini ha concluso la serata.

                                ROSARIO  MESSINA

Prof. Enrico Smeraldi

Il prof. Enrico Smeraldi è psichiatra di fama internazionale e docente presso la Facoltà di Medicina dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano. Ha scritto per le più prestigiose riviste internazionali di psichiatria ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche (I disturbi dell’ansia del 1991,I disturbi dell’umore,  Psichiatria clinica, la riproposizione commentata del Trattato di Psicopatologia di Eugène Minkowski). Ha inoltre pubblicato con Sergio Zavoli “I volti della mente. Viaggio nel pensiero dell’ammalato”, “l’arte di essere nonni”. Con Piero Coda ha pubblicato il libro “L’anima e la mente. Un tema a due voci” (2010)

Da sin. Smeraldi, Buscema e

Da sin. Smeraldi, Buscema e Mazzarino

L'intervento di Mazzarino

L’intervento del dr. Mazzarino

L'intervento del dr. Mazzarino

L’intervento del dr. Mazzarino

L'intervento del prof. Buscema

L’intervento del prof. Buscema

Il Prof. Buscema presidente Ordine dei Medici di Catania

Il Prof. Buscema presidente Ordine dei Medici della provincia di Catania

Il Prof. Smeraldi

Il Prof. Smeraldi

Il pubblico

Il pubblico

Il pubblico

Il pubblico

L'intervento d Smeraldi

L’intervento d Smeraldi

 Il Prof. Enrico Smeraldi

Il Prof. Enrico Smeraldi

L'intervento del Prof. Smeraldi

L’intervento del Prof. Smeraldi

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Giardini Naxos (Me) – Il tradizionale gonfalone biancazzurro, portato dal corpo di guardia municipale, insieme al biancazzurro del cielo e del mare di Naxos hanno incontrato, sabato 30 e domenica 1 ottobre, gli splendidi occhi azzurri di Claudia Andreatti per il secondo appuntamento con la trasmissione di RaiDue “Mezzogiorno in famiglia”. Sempre sul Lungomare Calcide Eubea antistante la statua della Nike, insieme ad una nuova “cartolina” del regista locale Giovanni Bucolo, alle ore 11,00 ha avuto inizio il collegamento con la prima colonia greca di Sicilia dove la squadra locale composta da Alessandro Monforte, Carmelo Anselmi, Carmen Saglimbeni, Danilo Di Pasqua, Giuliana Cannizzaro, Luca Galeani, Martina Siligato, Mirko Rizzo e Paolo Barresi ha affrontato nelle gare della raccolta di mele e di palleggio (sabato) e nella gara della corsa con le uova (domenica) i concorrenti di Pietrasanta (Lucca). A Roma, invece, i nostri “eroi” Alessandro Lombardo, Andrea Gialloreto, Antonino Brunetto, Christian Garofalo, Doriana Rapisardi, Giada Carcione, Luca Lombardo, Maria Garofalo, Maria Rosaria Di Gennaro, Marzia Gagliano e Santi Emanuele Principato, capitanati da Sonia Patanè, hanno affrontato la rappresentativa di Pietrasanta (Lucca) nelle gare di danza, canto, giochi e quiz di cultura generale.

Nulla da fare per i toscani che si sono dovuti inchinare ad una bellezza generata da oltre duemila anni di storia. Una bellezza offerta al pubblico nazionale attraverso le opere d’arte dello scultore Turi Azzolina, che ha presentato le sue ultime creazioni: la testa di Medusa, Eolo dio dei venti, Adamo ed Eva, la Trinacria, il guerriero senza età, tutte opere dalle linee assolutamente classicheggianti nella perfezione delle forme e nelle scelte estetiche. Il maestro Azzolina (e la sua bottega), attuale custode del retaggio culturale del nostro territorio che si manifesta nei suoi capolavori, ha poi spiegato come nasce la sua arte. E attraverso l’arte culinaria proposta dagli chef Giovanni Parisi ed Enzo La Macchia in uno stuzzicante e scenografico allestimento presentato dal brillante Maurizio Caruso. Protagonista assoluto, il principe della gastronomia siciliana: sua Maestà il pesce. E via quindi con gamberi, scampi, cozze, ecc. proposti in un lussureggiante trionfo di sapori.

La giornata di domenica si è aperta con la splendida sfilata dei carretti tradizionali siciliani di Salvatore Belardo, insieme alle FIAT Cinquecento d’epoca decorate “alla siciliana” da Carmelo Bartolotta in occasione del loro sessantesimo anniversario (1957 – 2017). E ancora, le superbe creazioni artistiche dello chef Carmelo Culoso nelle sue grandi sculture di ghiaccio: un delfino e un magnifico cigno. Opere di grande effetto ma di non facile realizzazione, per le quali, ci spiega,  sono necessarie diverse ore di preparazione e di lavorazione con svariati utensili come trapano, scalpelli e persino motoseghe.

Ed infine, la magia dell’arte del ricamo presentata di Ninuccia Buda, un’arte tramandatale dalla madre Salvatrice Russo, che si vivifica nei capolavori di sfilato a cinquecento “tradizionale” ottenuto da un tessuto pregiato come il lino, da cui vengono appunto “sfilati” i punti della trama secondo un disegno preordinato molto ricco e decorato. Ne è di straordinario esempio la realizzazione di un coprialtare bianco e oro, realizzato per la chiesa di San Pancrazio di Giardini Naxos. Nella sua variante a cinquecento “inverso”, invece, vengono messe in risalto in particolare le linee ovvero i bordi del disegno, per realizzare lenzuola, federe, tovaglie e quant’altro. Rammentandoci che l’arte del ricamo è riconosciuta da tutte le culture dell’umanità come simbolo antropologico di bellezza e di armonia.

Nulla da fare per gli altri concorrenti, quindi. La corsa continua. Il prossimo fine settimana contro Conversano (Bari). In palio c’è uno scuola-bus offerto dalla RAI. E allora, forza Alessandro M., Carmelo, Carmen, Danilo, Giuliana, Luca G., Martina, Mirko R., Paolo B., Alessandro, Andrea, Antonino, Christian, Doriana, Giada, Luca L., Maria, Maria Rosaria, Marzia, Santi e Sonia, siete i nostri campioni di forza, lealtà e coraggio, esattamente come lo erano duemilasettecento anni fa i nostri progenitori. Forza ragazzi, c’è bisogno di quello scuola-bus. Andiamo avanti, tutti insieme, televotiamo chiamando il numero 894433 oppure inviando un SMS al numero 4784784 e digitando il codice 01  hasta la victoria.

Sergio Denaro

1 Foto

I concorrenti di Mezzogiorno in Famiglia

Uno dei carretti di Salvatore Belardo

Uno dei carretti di Salvatore Belardo

La mitica Fiat 500 dipinta come un carretto siciliano da

La mitica Fiat 500 dipinta come un carretto siciliano da Carmelo Bartolotta

Lo scultore Turi Azzolina realizza un Sileno

Lo scultore Turi Azzolina realizza un Sileno

Alcune opere di Turi Azzolina

Alcune opere di Turi Azzolina

Turi Azzolina e le sue sculture

Turi Azzolina e le sue sculture

8 Artisti

Le “Sculture” in ghiaccio dello chef Carmelo Culoso

Prelibatezze culinarie a base di pesce

Prelibatezze culinarie a base di pesce dello chef Giovanni Parisi e Enzo La Macchia

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CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE DELLE PERSONE CON SINDROME DI DOWN
6 OTTOBRE ORE 10:00
SALONE DELLA BORSA – CAMERA DI COMMERCIO DI MESSINA
 
Giorno 06 ottobre alle ore 10:00 al Salone della Borsa della Camera di Commercio di Messina, si terrà la conferenza di presentazione della Giornata Nazionale delle Persone con sindrome di down. L’evento promosso dall’Associazione METER  & MILES presieduta da Saro Visicaro con il patrocinio della Camera di Commercio di Messina, sarà presenstato nei dettagli dall’avv. Silvana Paratore. Parteciperanno alla conferenza il Presidente della Camera di Commercio di Messina Ivo Blandina, gli artisti, i pittori, gli attori di teatro, i rappresentanti della scuola di ballo A.S.D IT Dance Messana diretta da Irene Torrese che in occasione della giornata nazionale che si celebrerà a Messina domenica 8 ottobre dalle ore 9:30 alle ore 19:00, coinvolgeranno i giovani ragazzi e le loro famiglie in attività di concreta integrazione. Nel corso dell’incontro saranno illustrati i progetti avviati verso l’autonomia, l’autosufficienza, l’indipendenza delle persone con sindrome di down. La Giornata Nazionale delle persone con sindrome di down è un appuntamento importante per diffondere informazioni, ricordare diritti e rendere la società più accogliente nei confronti delle persone con sindrome di Down. 
 
L'Avv. Silvana Paratore

L’Avv. Silvana Paratore

La Locandina

La Locandina

 

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Elegante ed originale  sfilata della collezione Primavera-Estate, quella presentata dalla giovane stilista messinese Aurora Karuso a Milano durante la Settimana della Moda 2017, insieme ad altri fashion designer, nell’ambito della 6° edizione di “Fashion Art and More”, organizzata da “Wellness for You Fashion” di Sabrina Spinelli e da B&20 Event.
Nella magica atmosfera di un evento speciale, contornato da ospiti importanti, dalla presenza di Giornalisti, Fashion Blogger, Fotografi (tra cui Marco De Nigris), Showroom e Buyer, Aurora ha presentato  “RHEA”, una collezione di dieci splendidi abiti accomunati da un virtuoso percorso ispirato al mito greco dei Ciclopi e dei Giganti in Sicilia, creati con l’intento di rievocare la tradizione delle culture mediterranee che si sono radicate nei secoli, attraverso le loro dominazioni, in Sicilia, la sua terra natia.
Nelle sue collezioni, la giovane stilista riesce infatti a legare tra loro l’arte tessile tradizionale alla raffinatezza dell’Alta Moda; il risultato di tali studi e la particolare creatività rendono le sue collezioni un prodotto unico e di gran pregio nel panorama dell’Alta Moda Made in Italy. 
Il suo stile si basa sull’artigianalità del prodotto che, grazie alla conoscenza della manifattura, appartenente alla tradizione, riesce a riportare in chiave moderna la preziosità del “fatto a mano” nella moda contemporanea.
“RHEA” presenta così abiti che richiamano gli elementi caratteristici di Kronos, Orione, Efesto, Polifemo, Asterope, Encelado, Arge, Tifeo e Bronte, con particolare riferimento alla mitologia greca in Sicilia e ai mitici fondatori della città di Messina.
Ciao Aurora. I tuoi abiti evidenziano un grande talento, malgrado la tua giovane età. Qual è la tua formazione? Dopo il corso di studi in Moda e Costume del Liceo “Basile” di Messina, mi sono laureata in Fashion Designer presso Istituto Europeo del Design (IED) di Milano e, successivamente, ho migliorato le mie competenze grazie a tre anni di sartoria in un noto Brand Milanese.
Da dove nasce la tua ispirazione? Nasce intanto da un tessuto familiare che mi ha trasmesso la passione e la conoscenza dell’arte del tessuto tramandato dalla tradizione (tombolo, uncinetto, ricamo) di cui ho appreso la tecnica e ho cercato di reinterpretarla e inserirla nell’alta moda. Allo stesso tempo ho sempre amato il design, la progettazione e la pittura su stoffa che ho voluto legare al mito e alla tradizione della Sicilia, da sempre crocevia di popoli e culture.
Da dove nasce la Collezione “RHEA”, che ha riscosso tanto successo durante la Settimana della Moda a Milano e meritato gli elogi e gli apprezzamenti degli specialisti di settore? “RHEA”, che segue di un anno quella di “Aracne”, trae ispirazione dal mito greco dei Titani e dei Ciclopi in Sicilia; mitologiche figure che rappresentano la virtù e i doni più ambiti dagli umani, a loro concesse dagli dell’Olimpo. Le virtù e i difetti dell’animo umano vengono infatti, in questi personaggi, ingigantiti ed esaltati. La forza, il coraggio, la ribellione, la maestosità, l’imponenza e l’arte sono le caratteristiche di queste titaniche figure. Da millenni, favole e leggende in Sicilia, hanno come protagonisti alcuni di questi personaggi che sono espressioni di fenomeni anche naturali.
Il fuoco e la lava sono infatti alimentati nelle viscere dell’Etna dalla fucina di Vulcano; i faraglioni di Acitrezza sono stati scagliati in mare dalla forza brutale di Polifemo, figlio di Poseidone, con l’intento di colpire Ulisse; l’amore di Kronos per Rhea lo porterà a fondare la città città di Zancle – Messina; le grandi mura fortificate costruite da Orione difendono l’Isola dai pericoli che vengono dal mare. E così altri giganti come: Tifeo, Bronte, Arge, Asterope ed Encelado, diventano un pretesto per ispirarsi in modo esagerato ai colori, all’arte e agli intrecci delle storie che costituiscono la trama dei tessuti, ispirati alle bellezze di quest’Isola, posta al centro del Mediterraneo, sempre amata e desiderata da tante dominazioni,.
Come e dove si sviluppano le tue creazioni? Vivo ormai a Milano da sette anni, dove ho adesso realizzato il mio Brand con il marchio “Keos Collection” by Aurora Karuso. In questa città, infatti, si respira Moda ovunque: nei negozi, nelle vetrine, nelle sfilate e negli incontri. Milano è al centro di tutto ciò che riguarda il fashion e da Milano spero di puntare ancora più lontano per esportare la mia creatività e i colori della Sicilia, con le sue tradizioni, la sua cultura e le sue bellezze naturali.
Aurora con una modella a    Milano

Aurora con una modella a Milano

L'Abito di ARGE

L’Abito di ARGE

 L'abito ispirato a POLIFEMO

L’abito ispirato a POLIFEMO

La messinese Aurora - fashion    designer

La messinese Aurora – fashion designer

 RHEA mitica fondatrice di    Messina

RHEA mitica fondatrice di Messina

 

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Il Network europeo “Sulle Rotte di Lepanto” sbarca alle Canarie, isola di Tenerife, nella cittadina di Valle de Guerra, ospite di Atalía Barbuzano presidente dell’associazione culturale “Amigos de la Librea”. La presidente Atalìa opera nell’associazione da oltre due lustri; negli ultimi anni è stata a Messina e a Lepanto, guidando la delegazione delle Canarie nelle manifestazioni curate dal Network europeo. Per la prima volta i delegati del Network europeo saranno presenti alle manifestazioni organizzate a Valle de Guerra il 6, 7 e l’8 ottobre. A Valle de Guerra, per assistere alla spettacolare rappresentazione storica legata alla Battaglia di Lepanto, che ogni anno viene messa in scena col nome di “Librea”, si attendono i rappresentanti delle città italiane di: Messina, San Severo e Marino Laziale. Si attendono inoltre i rappresentanti delle città europee di: Lepanto – Grecia, Famagusta – Cipro  e per la Spagna le città di Yuste e Barlovento. A pochi giorni dall’evento abbiamo intervistato la presidente Atalía Barbuzano, per conoscere meglio l’evento culturale e parlare del meeting.
 
Lepanto Network Atalìa Barbuzano

Lepanto Network Atalìa Barbuzano

Atalìa da quanto  tempo sei iscritta all’associazione culturale Amigos de la Librea? Ho iniziato all’età di 12 anni, e  l’ho sempre vissuta da attrice e mai da spettatrice. L’Associazione degli Amici della Liberia di Valle de Guerra mi ha incoraggiato a partecipare e ho sempre dato il mio contributo alla rappresentazione annuale, coinvolgendo anche la mia  famiglia.

Perché questo attaccamento dei cavalieri alla Librea? Gli abitanti del villaggio sono molto appassionati alla Librea; ci conosciamo tutti e c’è una sensazione di coesione verso la Librea; anche se siamo tutti dei volontari, ogni anno cerchiamo di sorprendere gli spettatori, con qualcosa di diverso.
Quali sono i personaggi che hai interpretato? Ho sempre impersonato una ballerina turca; quest’anno per la terza volta sarò Fatima, figlia di Ali Bajá.
Cosa pensi del ruolo delle donne in Librea? Cerchiamo di incrementarne la presenza, ma storicamente la guerra è fatta dagli uomini. Oltre al personaggio di Fatima, tra i personaggi femminili, quelli con dialoghi sono la madre di Fatima, Maria de Mendoza e la principessa Éboli.
Devi essere di Valle de Guerra per comprendere la Librea? No, non dobbiamo essere del posto per partecipare alla Librea; come gioco popolare, chiunque può partecipare.
Che cos’è Librea per te? Per me vuol dire che è arrivato il momento dell’anno in cui si incontra la città e abbiamo lo stesso obiettivo: la Librea cresce ed è un momento di incontro per tutti gli abitanti del villaggio.
Nel 2015 la Librea ha iniziato a far parte parte della rete Sulle Rotte di Lepanto, sei stata in Italia a Messina e in Grecia a Lepanto, dove hai rappresentato la Valle de Guerra, come hai vissuto questa esperienza?  È stata una delle migliori esperienze della mia vita, sia per rappresentare Valle de Guerra in Europa, che per conoscere altre culture, per esempio ho partecipato a una Messa e una processione ortodossa. diversa dalla nostra. Quest’anno la riunione internazionale si terrà a Tenerife, con rappresentanti dell’Italia, della Grecia, di Cipro e della Spagna.
Cosa significa questo evento internazionale per Valle de Guerra? Che gli italiani, i greci e i ciprioti verranno qui a vedere cosa facciamo; questo sarà una grande vetrina per noi e per gli abitanti del villaggio.
L’obiettivo della rete è quello di produrre un brand turistico attorno alla battaglia di Lepanto? Sì, il turismo e la cultura. Vogliamo che le città europee che costituiscono la rete conoscano e valorizzino la loro storia, wwww.lalibreadevalledeguerra. com.
Gli attori della Librea sono veri appassionati; per caso qualcuno è diventato un attore professionista? Alcuni degli attori hanno partecipato a cortometraggi o anche a lungometraggi, come Imobach Herrera, che ha partecipato a Muchachos e ha anche collaborato con La Pasion de Adeje. Gli attori sono dilettanti, ma Librea ha la direzione professionale del teatro Burka.

Quali notizie ci puoi dare della Librea di quest’anno? Quest’anno ci saranno nuove scene come la caduta di Famagusta o l’arrivo di Giovanni d’Austria a Messina. Saranno inoltre inseriti nuovi costumi e oggetti storici (armature, caschi e spade). Una delle novità da evidenziare è il paesaggio, in cui rappresenteremo il porto di Lepanto.
Il giornale

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La locandina

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