GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Dott. Rosario Messina

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Sinagra (Me) -. A moderare la tavola rotonda sul tema “Il fiore nella comunita” l’avv. Silvana Paratore, Premio Internazionale Rosario Livatino 2017 per l’impegno sociale, che ha affermato come la cultura dei fiori è un valore importante per l’accoglienza e per la valorizzazione di un territorio. Fondamentale è scommettere sui fiori e sul verde puntando ad un marketing turistico innovativo che privilegi il connubio tra natura, accoglienza ed itinerari fioriti. Dopo i saluti del viceSindaco di Sinagra Carmelo Rizzo e la presidente della Proloco dott.ssa Enza Mola promotrice dell’evento, hanno preso la parola la Presidente del Garden Club Messina Flora Bombarda Salleo; le prof.sse Maria Antonietta Germanà docente di Agrumicoltura del Corso Sistemi arborei mediterranei delle specie sempreverdi che si è  soffermata sulle piante evolutive e Annamaria Amitrano, ordinario di etnologia ed etnostoria che ha dichiarato come natura, cultura ed ambiente siano requisiti antropologici importanti e come tutti i passaggi dell’esistenza umana ( dalla culla alla bara) sono segnati dai fiori elemento primario della vita e dell’ evoluzione della stessa. Ha suscitato altresì  attenzione il contributo di Maria Luisa Germanà docente di Progettazione tecnologica dell’architettura dell’Università degli Studi di Palermo che si e’ soffermata sul ruolo archetipico, riparatore, bioclimatico e decorativo della vegetazione all’ interno dell’ ambiente costruito. A seguire gli interventi del prof. Filippo Grasso Consulente assessorato Regionale al Turismo  e di Michele Isgrò Vice Presidente Nazionale dei Comuni Fioriti. Un paese curato e fiorito, è  stato ribadito, è il primo passo per un Buon turismo.

Numerosi i riconoscimenti, le coppe, le targhe assegnate nel corso della serata da una Giuria composta da Salleo Flora Bombarda, Lina Ricciardello, Claudio Gullotti. 

- Per la sezione CENTRO URBANO:  PREMI D’ONORE a Landro/Rosetta,  Musca Santino,  Mola Francesca, Modugno Donato, Pintabona Rosa ;

-per la sezione  BALCONI FIORITI , 1° PREMIO EX AEQUO a Coci Eloisa, Graziano Domenica, Torre Rosaria, Guerrara Maria, Pullella Caterina;  2° PREMIO EX AEQUO a Giaimo Giuseppe, Fogliani Rosetta, Mercadante Umberto, Giuffrè Vinci, Giuseppa Catalano, Coppolino Maria, Pintabona Rosetta; 3° PREMIO EX AEQUO a Fogliani Giuseppina, Pina Lucia, Sinagra Salvatore.

- per la sezione STRADA E VICOLI FIORITI:  1° Premio EX AEQUO per via Fontana (Mola, Nardo, Vinci), via addolorata ( Manera, Martella), vicolo Diaz (Saitta, Spiccia, Farina, Camuti, Giglia) ;   2° PREMIO  a via II Conveto

- per la sezione CONDOMINIO : 1° premio a  Scolaro/ Salpietro; 2° Premio a Campisi/ Nuzzo; 3° Premio a Pullella/Randazzo -

- per la sezione VERDE PRIVATO GIARDINI (ARTE TOPIARIA):  1° premio a Coci Ornella; premio speciale a Chiesa Madre, Rotonda oasi della Natura di Franchina Gioacchino

 - Per la sezione EXTRA URBANO : 

- ANZIANI: 1° premio a Tindiglia Teresa; 2° ex aequo a Oliveri/Nuzzo, Sciacca/Gattarello, Mola Filippa; 3° premio per Coci Rosina e Pullella Giuseppina

- PREMI: 1° premio ex aequo a Maria Bonfiglio, Gridà Nirella Teresa, Oriti Salvatore, Oriti Catena, Giglia Antonella; 2° premio ex aequo a F.lli Borrello; 3° premio ex aequo a Vinci Giuseppe e Ristorante da Angelo

Per la sezione PREMIO TURISTI CON ABITAZIONE A SINAGRA : 1° premio a Mancuso Gina, 2° premio ex aequo a Lenzo Giusy, Gaudio Antonino, Mangione Salvatore 

Per la sezione PIANTE GRASSE: 1° premio a Angela Astone; 2° premio a Mancuso Antonino; 3° premio ex aequo a Rizzo Nardo e Sinagra Antonella

PREMIO D’ONORE a Catalano Puna /Calamunci (riciclaggio) – Menzione speciale a Araso Emanuele- Menzione Pro loco a Napoli Salvatore, Coppolina Tina, Giglia Francesco .

Hanno collaborato nella riuscita dell’evento i valletti della serata : i giovanissimi Mattia Nardo, Anna Paratore, Kevin Mola, Daysi Mola ed anche Emanuela Mola, Enza Giglia e tutti i sinagresi che grazie al loro impegno ed alla loro inventiva, hanno reso Sinagra , bellissimo e caratteristico Centro dei Nebrodi, ancora piu’ bello ed accogliente.

Foto di gruppo

Foto di gruppo

A destra l'avv. Silvana Paratore

A destra l’avv. Silvana Paratore

Pubblico

Pubblico

 

 

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Giardini Naxos (Me) – Il personaggio di questo mese è una giovane artista che vive a Giardini Naxos, il suo nome è Valentina Piazza, 23 anni studentessa in Beni Culturali e decorator.

La sua grande passione per l’arte ha fatto sì che decidesse di mettersi in gioco, realizzando nella casa vacanze “A due passi” sita in Giardini Naxos un dipinto riguardante “L’ Opera dei Pupi”. Nel realizzare il dipinto, la giovane artista ha voluto reinterpretare “L’opera”, rompendo lo schema della “classica opera”  con marionette e inserendo attraverso i personaggi tutti gli aspetti e le fragilità dell’uomo: Passione e Follia.

L’opera si ispira sia alle Chanson de geste del XI –XII secolo e sia all’ opera dell “Orlando furioso “ dell’Ariosto. La scena si apre all‘interno di un pomposo e sfarzoso palcoscenico teatrale, che incorniciano e danno una “severità” ai Paladini Orlando e Rinaldo e la dama Angelica. L’art designer ha voluto riproporre con questa scena l’incipit dell’opera Ariostesca :”Le donne , i cavalier , l’arme e gli amori…” creando quindi,  un intreccio tra la tematica amorosa con quella guerresca. I veri protagonisti di quest’ opera sono senza dubbio Orlando e Angelica.

Orlando e Angelica

Orlando è stato raffigurato come il valoroso e puro paladino , pronto a difendere la sua fede e il suo Sovrano, dall’aspetto e portamento severo dal modo in cui indossa la sua valorosa armatura, ma sotto di quella si nasconde una fragilità interiore che la si può osservare dagli occhi, dove emerge una personalità  “furiosa e tormentata” causa dall’ innamoramento per Angelica che lo acceca e lo porta alla distruzione e oblio, pronta a difenderla da qualsiasi pericolo.

Angelica è il vero motore di azione dell‘opera di questa epopea cavalleresca, spesso trascurata dagli artisti, ella veste un elegante e pregiato vestito riccamente decorato ed è adornata da gioielli , è stata rappresentata dall’artista  in questo modo per identificare la donna astuta e capricciosa che tenta di distrugge la figura pura di Orlando.

Infine Rinaldo, che si trova tra i due protagonisti, viene rappresentato come un cavaliere saggio e pacifico, che cerca di dare un senso di equilibrio tra le due figure.

 L’uso dei colori molto contrastanti e accesi e l’inserimento dei dettagli sia negli abiti , nei gioielli e nelle armature, ha voluto rappresentare gli usi e costumi della nostra terra che è stata  sin da epoche passate ” teatro” di diverse dominazioni che hanno lasciato il segno nella nostra cultura.

Questa in sintesi l’originale lavoro di Valentina la quale sta progettando di realizzare una mostra con le sue opere. Chi ha avuto modo di apprezzare i dipinti di Valentina è rimasto affascinato dalla originalità dei colori utilizzati e delle scene raffigurate dove la fantasia e la tecnica si sono sbizzarrite per dare vita ad opere dal valore universale.

Una delle scene dipinte da Valentina

Una delle scene dipinte da Valentina

Valentina Piazza accanto una delle sue opere

Valentina Piazza accanto una delle sue opere

Valentina Piazza

Valentina Piazza

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Messina - Al porto di Messina Molo “Colapesce” sabato 5 agosto alle ore 11.00, si terrà la conferenza stampa di presentazione del veliero “La Signora del Vento”. Il Comandante Guido Bencini e il rappresentante dell’Istituto Nautico “Giovanni Caboto” di Gaeta, titolare del Veliero,  saluteranno la città e si procederà a stipulare il gemellaggio con l’Istituto Nautico Caio Duilio di Messina.

Il veliero “La Signora del Vento”, dopo aver mollato gli ormeggi dal porto di Gaeta è giunta al porto di Messina. A bordo della nave il principe Marcantonio Colonna, Comandante della Flotta Pontificia per raggiungere Don Giovanni d’Austria, nel porto più bello del Mediterraneo e unirsi al corteo storico navale dell’agosto messinese la IX edizione di Messina in Festa sul Mare “Lo Spettacolare Sbarco di Don Giovanni d’Austria“.

A bordo insieme al Comandante Guido Bencini e all’equipaggio, sono partiti: i rappresentante dell’Istituto Nautico “Giovanni Caboto” di Gaeta, titolare del Veliero, il Contrammiraglio Franco Giuseppe Persenda e il dott. Lino Sorabella, referente della Rete euro-mediterranea “Sulle Rotte di Lepanto”.

Inoltre durante la manifestazione del 5 agosto saranno presenti a bordo del veliero i delegati del Network internazionale “Sulle rotte di Lepanto”, provenienti da: Atene e Lepanto (Grecia), Yuste e Tenerife (Spagna), Regensburg (Germania), Venezia, Palermo,  Gaeta, Marino (Roma), S. Severo (Foggia) e Nicosia (Enna).

Il veliero "La Signora del vento"

Il veliero “La Signora del vento”

Soldati in costumi d'epoca

Soldati in costumi d’epoca

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Palermo – E’ stato approvato, con un emendamento (che ha sostituito l’articolo approvato in commissione di bilancio) l’articolo 14 della Finanziaria regionale che prevede l’assunzione per concorso di 20 giornalisti professionisti ai quali sarà applicato il CNLG. In questo modo  l’Assemblea regionale siciliana ha voluto porre rimedio ad una questione iniziata cinque anni fà con il Governo Crocetta quando ad inizio mandato il Presidente della Regione revocò  l’incarico ai giornalisti dell’ufficio stampa della  Presidenza della Regione. L’articolo ha suscitato numerose polemiche poichè nel comma 2 prevede che l’Ufficio Stampa è composto da “non più di 20 giornalisti iscittti all’Albo nazionale, professionisti da almeno 10 anni...”. In pratica vengono esclusi i pubblicisti in palese contrasto con le norme vigenti, in particolare con la Legge 150/2000. La questione è rimbalzata ai vertici dell’Odg tanto che il vice presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Santino Franchina è intervenuto energicamente con una nota pubblicata anche nel portale nazionale dell’Odg.

La nota pubblicata sul portale dell’Odg:

L’emendamento sugli uffici stampa approvato dall’Assemblea regionale siciliana viola la legge 150/2000 e discrimina i pubblicisti”. Lo afferma in una nota il vicepresidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, il siciliano Santino Franchina, che contesta l’ennesimo tentativo di escludere gli iscritti all’ Elenco dei Pubblicisti dai concorsi pubblici e ricorda come l’Ordine nazionale ha più volte evidenziato che la legge non consente tale discriminazione.

La legge n. 150/2000 stabilisce che “gli uffici stampa sono costituiti da personale iscritto all’albo nazionale dei giornalisti” e risulta evidente che questa norma, peraltro recepita in Sicilia con l’art. 127 della l.r. n. 2/2002, include tanto gli iscritti all’Elenco dei professionisti quanto a quello dei pubblicisti.

Di recente è intervenuta pure una nuova norma (l.198/2016) che, nel rinnovare la legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti, ha esplicitato che l’esercizio della professione è riservato agli iscritti “nell’elenco dei professionisti ovvero in quello dei pubblicisti dell’albo istituito presso l’Ordine regionale”.

Appare penalizzante anche il passaggio che prevede, tra i requisiti per la partecipazione ai concorsi, quello di avere almeno dieci anni di iscrizione all’Albo e la riserva di dieci posti a quelli che hanno lavorato per almeno tre anni nell’ufficio stampa della Regione. L’anzianità di iscrizione non assicura, comunque, l’accesso a giornalisti che abbiano una competenza specifica, mentre rischiano di essere esclusi molti colleghi che hanno un’esperienza qualificata per aver lavorato anche in amministrazioni decentrate.

L’auspicio, quindi, è che si provveda al più presto alle opportune correzioni per eliminare evidenti ingiustizie e motivi di illegittimità anche al fine di evitare controproducenti contenziosi che finirebbero per bloccare gli stessi concorsi.

 La nostra riflessione:

Al suddetto auspicio, che condividiamo in pieno,  aggiungiamo che sarebbe auspicabile che la Regione Sicilia considerasse una volta per tutte il tema della Comunicazione strategico ed indispensabile per la crescita  legale, culturale e turistica dell’Isola.

Non basta un semplice emendamento, peraltro discriminatorio verso i pubblicisti, per risolvere i problemi della Comunicazione a livello regionale.  Occorre una volta per tutte, un disegno di legge innovativo che affronti il problema della Comunicazione in Sicilia mortificato da norme lacunose e contraddittorie, in maniera definitiva e innovativa. E’ necessario una normativa  che coinvolga tutti i Comuni, le unioni dei comuni, in pratica tutti gli enti locali concepita in maniera innovativa e strategica in linea con le leggi vigenti.  Occorre una nuova normativa che rappresenti uno strumento indispensabile per rispondere alle nuove sfide della Comunicazione che coinvolgono inevitabilmente  l’attuazione dei principi che regolano la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa e non solo, ma anche l’intero comparto turistico dell’Isola che non può fare a meno degli strumenti della comunicazione per promuovere il territorio e l’immagine dell’Isola.

In Sicilia sono state emanate numerose normative che, a partire dall’art. 58, primo comma, della legge regionale 18 maggio 1996 n. 33 hanno autorizzato i comuni, le provincie regionali e le amministrazioni pubbliche a modificare le proprie piante organiche per istituire gli uffici stampa.

Tuttavia, malgrado le numerose norme emanate dalla Regione e, le  Circolari assessoriali, di fatto ad oggi, non vi è stata una concreta applicazione dei principi della legge quadro nazionale n. 150 del 7 giugno del 2000 recepita dalla Regione siciliana con l’art. 127 della  legge regionale n. 2 del 26 marzo 2002.  Ciò è stato dovuto soprattutto anche ad alcune disposizioni introdotte che hanno contribuito a disattendere l’obbligatorietà dell’uso degli strumenti di comunicazione (portavoce e addetto stampa) negli enti locali e nelle pubbliche amministrazioni dettate dalla Legge 150/2000. Tra queste ricordiamo il comma 1 dell’art. 58 della legge regionale 18 maggio 1996 n. 33 che ha introdotto l’obbligatorietà degli Uffici Stampa soltanto per i Comuni con una popolazione superiore a 30 mila abitanti (praticamente escludendo la maggior parte dei 390 Comuni siciliani di importanza storica e turistica che è abbondantemente al di sotto dei 30 mila abitanti).

L’art. 16 della Legge regionale  17 marzo 2000 n. 8 (Disposizioni  programmatiche e finanziarie per l’anno 2000) ha in parte modificato l’art. 58          della L.R. n. 33/96 stabilendo l’obbligo di istituire gli Uffici Stampa per i comuni con una popolazione  al di sopra dei 10 mila abitanti. La norma può essere  considerata un importante passo avanti,  tuttavia, anche se di fatto l’obbligo per i Comuni di attivare gli  Uffici Stampa è stato portato da 30 mila a 10 mila, la maggior parte delle amministrazioni comunali non ha mai attivato un Ufficio Stampa con conseguenze prevedibili per quanto riguarda la promozione del territorio e i principi di  trasparenza.

Tutto ciò malgrado la legge regionale n. 2 del 26 marzo del 2002 n. 127 e la legge quadro nazionale n. 150 del 7 giugno 2000 in materia di informazione e comunicazione degli Uffici Stampa negli enti locali e della pubblica amministrazione avessero definitivamente statuito che le attività dell’Ufficio Stampa e di Comunicazione organizzati in servizi strutturati e permanenti nelle P.A. sono diventate “parte integrante e non residuale, anzi strategica, dell’azione delle istituzioni pubbliche al servizio dei cittadini quali strumenti a garanzia dell’attuazione dei principi di trasparenza ed efficacia nella quotidiana azione politico-amministrativa e noi aggiungiamo che tali attività di Comunicazione hanno anche un importanza strategica  per la promozione turistica dei Comuni e dell’Isola.

Malgrado l’importanza che riveste la Comunicazione pubblica, la Sicilia è l’unica Regione d’Italia che di fatto ha introdotto uno sbarramento per l’attivazione degli Uffici Stampa (obbligatori solo per i Comuni al di sopra dei 10 mila abitanti). L’attuazione dei principi di trasparenza ed efficacia dell’azione quotidiana politico amministrativa non può valere però solo per i Comuni al di sopra dei dieci mila abitanti! Nessun altra Regione ha una tale normativa, come se ci fossero Comuni di serie A e Comuni di serie B.

Riflettiamo: il Decreto Legislativo n. 33/2013 ed il D.lgs n. 97 del 2016 ha esteso a tutti gli Enti Locali e gli Enti pubblici in generale, senza  esclusione alcuna l’obbligo di pubblicare gli atti prodotti dall’attività amministrativa dell’Ente. a questo aggiungiamo la L.R. n. 11 del 25 giugno 2015 la quale, con l’art. 6  ha ulteriormente ampliato tali obblighi di pubblicazione per le amministrazioni comunali modificando l’art. 18 della L.R. n. 22/2008  con la pubblicazione nei siti istituzionali  degli estratti riguardanti gli atti amministrativi dei Comuni (Atti deliberativi e Determine) mentre  con l’art. 4 è stata introdotta la pubblicazione nel sito dei verbali delle Commissioni Consiliari.

Il suddetto esempio deve servire a far riflettere poiché, così come accade per i dati e gli atti amministrativi delle amministrazioni comunali che hanno l’obbligo di essere pubblicati per intero e per estratto nei siti istituzionali degli Enti, anche l’azione quotidiana politico-amministrativa di tutti gli Enti locali dell’Isola deve essere portata a conoscenza dei cittadini attraverso l’attività degli Uffici Stampa al fine di attuare i principi di trasparenza ed efficienza enunciati dalla L. 150/2000 riguardanti le attività di chi governa la cosa pubblica.

Il RUOLO DEI  SITI WEB ISTITUZIONALI

Non ultimo Vorremmo accennare anche al ruolo dei “siti web istituzionali”  obbligatori per tutti  enti locali che sono diventati a tutti gli effetti dei veri e propri “giornali on line” e rivestono un importante ruolo strategico anche nella promozione del territorio.  Anche tali siti dovrebbero essere regolamentati da una normativa adeguata  che preveda la realizzazione di un area specifica on line visibile sulla home page del sito  (Virtual Press Office 3.0) che di fatto già esiste (dove si pubblicano eventi, manifestazioni e comunicati stampa ma non è curata da giornalisti) la quale venga affidata e curata dagli addetti stampa. Questa è la vera sfida del prossimo futuro che farà la differenza sulla Comunicazione !

                                          ROSARIO MESSINA

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Taormina - “Un Canto Mediterraneo” organizzato da Taormina Arte nell’ambito di Anfiteatro Sicilia, la manifestazione culturale promossa dall’Assessorato regionale al Turismo, dopo il debutto al Teatro Antico di Catania, verrà replicato il 7 agosto al Teatro Antico di Taormina. Progetto corale creato da un organico variegato e multiforme che eseguirà un repertorio mediterraneo di musiche di pace, di fratellanza e di accoglienza per raccontare la pluralità delle lingue e delle differenze in una sola voce, Un canto Mediterraneo è uno spettacolo del Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, ideato da Sergio Maifredi, con Mario Incudine, Antonio Vasta, Anita Vitale, Faisal Taher, Stefania Patanè, Antonio Putzu, Giorgio Rizzo, Antonio Livoti e con la partecipazione speciale di Peppe Servillo. È uno spettacolo che vede il coinvolgimento di cento musicisti, eccellenze del territorio, con l’Orchestra popolare del teatro di Mandanici, il Coro di voci bianche “I piccoli cantori” diretti da Salvina Miano, I Visillanti di Barcellona e di Pozzo di Gotto, il grande ensemble di zampogne a paru e gli organetti di Pippo Benevento e Antonio Merulla. Due ore di spettacolo intenso e coinvolgente una carrellata musicale, ma anche attoriale, sulle sonorità del Mediterraneo, tra nenie e tarantelle, canzoni di protesta e atmosfere intimiste, con numerosi momenti di canto a cappella.

ANFITEATRO SICILIA è un progetto a cura della Fondazione Taormina Arte, frutto di una collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, la Direzione Generale Cinema e SiciliaFilmCommission, nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei.

1x Un Canto mediterraneo

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Taormina“Van Gogh multimedia experience”, appuntamento multimediale dedicato al pittore olandese, si conferma occasione di importanti momenti culturali. Presto una serie di appuntamenti caratterizzeranno la splendida Estate della “città del centauro” all’insegna di arte e amore per la bellezza. La spettacolare mostra multimediale, in pochissimi giorni dalla sua inaugurazione, ha già raccolto, nelle antiche sale del Palazzo Corvaja, migliaia di visitatori. Un successo di pubblico che può essere considerato il primo in assoluto a Taormina per un evento del genere. L’esposizione, adesso, ha previsto un’attesa anteprima dedicata ai cultori del mondo della pittura. Il 5 agosto, appunto, presso l’atrio della struttura storica, alle ore 18,30, verrà presentato il romanzo “Vincent in Love”, il lavoro dell’anima” della scrittrice siracusana Giovanna Strano, edito da Cairo. All’appuntamento culturale interverranno Licia Oddo, storica dell’arte, segnalatrice critica per Giorgio Mondadori e curatrice di diversi artisti siciliani, Salvo Bonnici artista ed Luigi Amato ordinario di Estetica presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo. Sarà questo l’avvio di un ricco programma di veri e propri eventi da non perdere.
La Strano metterà a fuoco alcuni nuclei tematici di rilevanza nella biografia del grande artista olandese.In particolare sono previsti altri incontri, sempre nella suggestiva cornice di Palazzo Corvaja, con inizio alle ore 18,30: 25 agosto “Gli amori di Vincent”, 7 settembre “Vincent e la famiglia”, 16 settembre “Vincent e gli artisti del suo tempo” e 23 settembre “Vincent for ever”. Il progetto culturale è coordinato dalla Oddo.

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Antonio Presti

Antonio Presti

Taormina – Dopo mezzo secolo di abbandono si spezza finalmente l’Incantesimo alle Rocce di Capo Mazzarò. Il poggio sospeso in una delle baie più belle della Sicilia viene restituito ai cittadini, al popolo e al mondo grazie all’impegno di Antonio Presti: il mecenate siciliano sta guidando infatti il percorso di riqualificazione di questo paradiso perduto, oggi al centro di un progetto di rilancio internazionale attraverso l’arte e l’impegno civile. Uno spazio che rivivrà dunque nel nome del paesaggio e grazie al valore etico ed estetico che ha sempre caratterizzato l’identità di Fiumara d’Arte; giovedì 27 luglio, a sette mesi di distanza dalla firma del comodato d’uso siglato con la Città Metropolitana di Messina, ha avuto luogo l’apertura ufficiale al pubblico di un sito reso nuovamente fruibile dopo decenni di incuria e degrado.

Le Rocce, consegnate per cinquant’anni al nulla e all’invisibile, alla dimenticanza e all’indolenza, rinasceranno grazie alla luce e alla Bellezza: Voglio presentare alla collettività la favola di un luogo rimasto intatto nella sua purezza dopo un lungo incantesimo. Questo mondo fatato ha resistito a speculazioni e interessi opachi, ora è il momento che le nuove generazioni siano protagoniste del lieto fine”, afferma Antonio Presti. L’apertura sarà solo il primo passo di una lunga serie di iniziative che condurranno alla realizzazione di un complesso artistico-monumentale sull’esempio del museo a cielo aperto strutturato in oltre trent’anni nella Valle dell’Halaesa e dell’Atelier sul Mare di Castel di Tusa. “La nostra vita è un comodato d’uso offerto dall’Universo: l’esistenza non è possesso, ma condivisione. Recuperiamo uno spazio unico, profanato dal disinteresse della politica e dall’avidità di chi avrebbe voluto sfregiarlo – spiega il mecenate – costruiremo intorno al paesaggio un nuovo codice di fruizione: aboliremo la logica del cemento nel pieno rispetto di questo luogo, con le anime tese a quell’orizzonte che si apre davanti agli occhi. La Fondazione sta già lavorando per consentire a questo poggio incantato di dare cittadinanza all’Arte in tutte le sue forme”.

Prima testimonianza di questa rigenerazione nell’articolato programma inaugurale. Ad accogliere i visitatori – fino al 27 settembre – una serie di mostre fotografiche dal titolo Incantesimo: sotto questa insegna si svilupperanno i percorsi dedicati alla memoria delle Rocce (con progetti originali, studi e immagini d’epoca provenienti dal Fondo Spatrisano; allestimento a cura dell’arch. Francesca Carditello), alla testimonianza della storia della Fondazione Fiumara d’Arte e dell’Atelier sul Mare e infine alla dolce vita degli anni ’60 con le suggestioni di Taormina Cinema (a cura di Ninni Panzera). Il giorno prima, il 26 luglio (ore 19), preludio a Castelmola con un’esposizione firmata dal fotografo Giovanni Pepi, un’ampia ricognizione tra passato e presente dell’ex villaggio turistico di Capo Mazzarò. La mostra, realizzata grazie alla collaborazione del sindaco Orlando Russo e del vicesindaco Eleonora Cacopardo, sarà ospitata per l’intera stagione estiva al Castello di Mola (tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 21) con ingresso gratuito. Tutte le attività promosse sono sostenute dal Consorzio Valle dell’Halaesa e dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’intero progetto svoltasi il 27 luglio alle Rocce erano presenti il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte Antonio Presti, l’assessore regionale alla Cultura Carlo Vermiglio, i sindaci Renato Accorinti (Città Metropolitana di Messina), Eligio Giardina (Taormina) e Orlando Russo (Castelmola) oltre all’ex commissario straordinario della Provincia Filippo Romano, al presidente del Consorzio Valle dell’Halaesa Giuseppe Franco e al segretario generale di TaoArte Ninni Panzera. Contestualmente è stata illustrata anche la campagna di fundraising che la Fondazione vuole condurre nei prossimi mesi in previsione di un sempre più ampio coinvolgimento del territorio alle sorti di un bene finalmente restituito alla comunità artistica internazionale.

LA STORIA

Il Villaggio Le Rocce fu realizzato per volontà dell’Assessorato Regionale al Turismo e inaugurato nel 1954. Erano gli anni del dopoguerra, un momento denso di tensioni e di aspettative: il turismo rappresentò in quella fase uno dei principali strumenti di cui si avvalse la Regione per attivare la ripresa economica e avviare sostanziali trasformazioni territoriali.

L’insediamento originale era stato pensato con estrema cura del contesto, creando quindi una relazione ininterrotta con il paesaggio e l’ambiente circostante in un momento storico che vedeva l’ascesa di Taormina come destinazione privilegiata del turismo internazionale, ma anche della emergente classe media italiana figlia del boom economico. Il bene ha poi vissuto fasi alterne causate dall’immobilismo amministrativo, fino alla definitiva chiusura avvenuta all’inizio nel 1972. Da quel momento la mancanza di cura e manutenzione dei luoghi ha lasciato che degrado e abbandono prendessero il sopravvento. Negli ultimi anni l’ex Provincia Regionale di Messina, oggi Città Metropolitana – proprietaria del sito – aveva avviato un percorso di riqualificazione attraverso un project financing finalizzato alla realizzazione di un albergo di lusso. Oggi l’idea di Antonio Presti e della sua Fondazione Fiumara d’Arte, accolta con favore dagli enti territoriali e dalle associazioni dei cittadini, traduce in realtà il desiderio collettivo di recupero di un luogo straordinariamente panoramico per esaltarne la sua storica vocazione naturalistica in un’ottica di trasformazione in centro di aggregazione culturale.

La mostra inaugurale

La mostra inaugurale

La Conferenza Stampa

La Conferenza Stampa

Antonio Presti e Renato Accorinti Sindaco di Messina

Antonio Presti e Renato Accorinti Sindaco di Messina

La cantante lirica Carmine Elisa Moschella

La cantante lirica Carmine Elisa Moschella

Pubblico presente alla inaugurazione

Pubblico presente alla inaugurazione

La mostra

La mostra

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Taormina Arte presente con tre eventi al teatro Antico di Catania per Anfiteatro Sicilia, da Taormina Arte per la programmazione di Anfiteatro Sicilia, la manifestazione culturale promossa dall’Assessorato regionale al Turismo, il 3 agosto Un Canto Mediterraneo, spettacolo musicale ideato da Sergio Maifredi, con la partecipazione straordinaria di Peppe Servillo, il 4 agosto l’Orchestra a Plettro Città di Taormina, diretta da Antonino Pellitteri; il 5 agosto Gabriele Lavia in Il sogno di un uomo ridicolo.

Un Canto Mediterraneo è un progetto speciale del Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, ideato da Sergio Maifredi, con Mario Incudine, Antonio Vasta, Anita Vitale, Faisal Taher, Stefania Patanè, Antonio Putzu, Giorgio Rizzo, Antonio Livotie la partecipazione di Peppe Servillo. È uno spettacolo che vede il coinvolgimento di cento musicisti, eccellenze del territorio, con l’Orchestra popolare del teatro di Mandanici, il Coro di voci bianche “I piccoli cantori” diretti da Salvina Miano, I Visillanti di Barcellona e di Pozzo di Gotto, il grande ensemble di zampogne a paru e gli organetti di Pippo Benevento e Antonio Merulla. Un unico progetto corale creato da un organico variegato e multiforme che eseguirà un repertorio mediterraneo di musiche di pace, di fratellanza e di accoglienza per raccontare la pluralità delle lingue e delle differenze in una sola voce.

L’ Orchestra a Plettro Città di Taormina, diretta da Antonino Pellitteri, composta da mandolini, mandole, mandoloncelli, chitarre e contrabbassi, eseguirà il suo migliore repertorio, musiche di Mascagni Preludio e Siciliana e Intermezzo da Cavalleria rusticana, Kuwahara The Song of Japanese Autumn, Ketèlbey In un mercato persiano, Bizet Fantasia su Carmen, Angulo Suite mexicana, valzer e polka, e Gulotta Suite siciliana n°6, Rota Suite del Gattopardo

 Gabriele Lavia in Il sogno di un uomo ridicolo si rivolge, dietro la finzione letteraria, alla società intera e ne denuncia i vizi che la allontanano dalla felicità fondata semplicemente sull’amore e sulla solidarietà, al posto dell’avidità e dell’egoismo. Sulla condivisione incondizionata anziché sulla presunzione della scienza che solo teorizza le leggi della felicità. Un palco, una sedia e la parola per uno dei più grandi attori di teatro dei nostri giorni,

ANFITEATRO SICILIA è un progetto a cura della Fondazione Taormina Arte, frutto di una collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, la Direzione Generale Cinema e SiciliaFilmCommission, nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei.

Orchestra a Peltro di Taormina

Orchestra a Peltro di Taormina

Un canto Mediterraneo

Un canto Mediterraneo

Locandina eventi

Locandina eventi

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