GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Dott. Rosario Messina

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MessinaLa Banda Musicale della Brigata Meccanizzata Aosta sarà una delle realtà protagoniste della  II  edizione della “Notte Azzurra dello Stretto-Miti e Leggende”, manifestazione che mira  alla valorizzazione degli aspetti culturali, storici e folkloristici tipici della nostra terra .

Professionalità, bravura e stile accompagneranno i brani selezionati dalla banda musicale della Brigata Meccanizzata Aosta  diretta dal Maestro 1^ Mar. Fedele De Caro.

Apprezzatissimo l’impegno con cui il Generale di Brigata Roberto Angius, comandante della Brigata Meccanizzata Aosta ha accolto l’invito a partecipare alla manifestazione culturale a conferma del rapporto di collaborazione tra esercito italiano e territorio. Esercito che  si è avuto modo di apprezzare per la sua presenza nell’ambito dell’operazione strade sicure od in altri impegni di carattere operativo ed addestrativo, ed anche in altre iniziative di elevato valore sociale.

L’esibizione sarà presentata dall’avv. Silvana Paratore, Premio Internazionale Rosario Livatino 2017 e sarà caratterizzata dall’ alto profilo delle interpretazioni e dalla qualità dei brani proposti alcuni dei quali rappresentano un doveroso omaggio ai  più grandi geni della musica di ogni tempo, altri richiamanti capolavori e indimenticabili colonne sonore di film vincitori di premi oscar come la Vita è bella

“La presenza della banda musicale della brigata meccanizzata Aosta”, ha dichiarato l’avv. Paratore, “è motivo di orgoglio per l’evento  e vuole costituire un momento di grande rappresentazione civile e di appartenenza alla Nazione che Messina rivive nelle varie esibizioni del corpo bandistico militare”

Il concerto della Brigata Meccanizzata Aosta si propone di essere  un viaggio incantato alla riscoperta del valore della musica e delle emozioni che essa riesce a regalare.

Foto di gruppo con gli organizzatori dell'evento

Foto di gruppo con gli organizzatori dell’evento

L'Avv. Silvana Paratore e il 1° M.llo

L’Avv. Silvana Paratore e il 1° M.llo Fedele De Caro

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TAORMINA – “ Zeus, posa i to’ occhi ‘ncapu sta genti, ca supplicanti dumanna aiutu ppi non spusari l’omu parenti. Parti emigranti ppi n’autru statu...”. I versi in siciliano saranno eco nelle pietre millenarie di due dei più bei teatri di pietra siciliani, il 16 agosto al Teatro Antico di Taormina e in replica il 17 agosto al Teatro Antico di Morgantina. Le supplici, diretto e interpretato da Moni Ovadia e Mario Incudine, racconta il dramma delle Supplici di Eschilo. I due grandi interpreti sono partiti dall’idea di una tavolozza di suoni ed espressioni diverse, e sono approdati a una cantata di voci e musiche. Un cunto – dice Moni Ovadia- che declina la tragedia greca nei ritmi siciliani, intrecciandoli al greco moderno. D’altra parte Eschilo parla in questo lavoro di giovani migranti in fuga da una violenza, di richiesta di asilo, di accoglienza, di libertà. Quale lingua meglio del siciliano, così potente e profondo, oggi poteva raccontare questa storia? Moni Ovadia non ha avuto dubbi, ed insieme a Mario Incudine, talentuoso ed eclettico musicista ennese, ha adattato scenicamente con successo e maestria la nota tragedia di Eschilo.” È una tragedia proto–femminista – spiega Incudine – Le donne si ribellano al matrimonio combinato con i cugini e fuggono, ma il tema è soprattutto quello dell’accoglienza. Il re di Argo affida al voto democratico la decisione di aprirle le porte e quando il popolo dice sì, offre le proprie case alle profughe. Noi, invece, ci limitiamo a ospitare i migranti in strutture anonime e rare volte li accogliamo”. Una tragedia bagnata nel Mediterraneo, immersa nei problemi e nelle sonorità del Mare Nostrum che riproposta a Taormina e a Morgantina è un’occasione unica per apprezzarlo di nuovo o vederlo per la prima volta.

 ANFITEATRO SICILIA è un progetto a cura della Fondazione Taormina Arte, frutto di una collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, la Direzione Generale Cinema e SiciliaFilmCommission, nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei.

Incudine-Ovadia

Incudine-Ovadia

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Sigonella (Ct) - Giovedì 3 agosto 2017, il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Settimo Caputo, è stato in visita a Sigonella per valutare le capacità operative degli Enti dislocati sul sedime dell’Aeroporto Siciliano.

Al suo arrivo, il Generale Caputo è stato accolto dal Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto, Colonnello Federico Fedele, il quale ha tenuto una presentazione sulle attività del Base Aerea, citando i progetti in atto e quelli futuri, soprattutto in considerazione dell’importanza strategica che Sigonella riveste negli scenari operativi internazionali per la presenza tra gli altri degli USA, della componente NATO-AGS, dei velivoli a pilotaggio remoto (APR) e degli assetti di Frontex ed Eunavformed.

È seguita una visita guidata alle principali infrastrutture e realtà della Base, compreso un tour alla parte USA della Naval Air Station e al 61° Gruppo Volo Predator dell’AM. Particolare attenzione è stata rivolta al velivolo P-72A del 41° Stormo, già operativo da diversi mesi. Quest’ultimo, a breve sostituirà il BR-1150 Atlantic che andrà in pensione dopo ben 45 anni di attività, dal 1972, al servizio del Paese.

Sigonella….una realtà operativa diversificata e complessa…” sono alcune della parole che a margine della visita il Generale Caputo ha lasciato indelebili sull’albo d’onore del Reparto. Inoltre, ha tenuto a ringraziare tutto il personale “…che con le sue tradizioni mantiene alta la professionalità in un settore peculiare della Forza Armata”.

Il Comando Aeroporto di Sigonella ha il compito di fornire il supporto tecnico, logistico, amministrativo ed operativo al 41° Stormo Antisom ed ai Reparti rischierati ed in transito sull’omonima Base Aerea, assicurando – al contempo – i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento delle attività di volo. Inoltre, è responsabile della fornitura dei servizi del traffico aereo all’interno della zona di controllo (CTR) denominata Catania, che comprende i cieli della Sicilia orientale e dei mari adiacenti, ivi compresi gli Aeroporti di Sigonella, Catania-Fontanarossa e Comiso.

1° M.llo  Carmelo Savoca

Consegna Grest

Consegna Grest

L'arrivo a Sigonella

L’arrivo a Sigonella

Briefing di presentazione

Briefing di presentazione

Firma Albo d'Onore

Firma Albo d’Onore

Momento della visita

Momento della visita

Visita al 61° Gruppo Volo

Visita al 61° Gruppo Volo

Visita al velivolo P-72A

Visita al velivolo P-72A

Visita al velivolo P-72A

Visita al velivolo P-72A

Visita alla cabina di pilotaggio del P72A

Visita alla cabina di pilotaggio del P72A

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Filippo Maria Tripolone e Nunzia De Cola

Filippo Maria Tripolone e la mamma Nunzia De Cola

SERVIZIO GIORNALISTICO  E FOTO  a cura di ROSARIO MESSINA

Giardini Naxos (Me). E’ calato il sipario sulla sedicesima edizione del Premio diaristico internazionale “Filippo Maria Tripolone” svoltosi anche quest’anno a Giardini Naxos all’Hotel Assinos.  E’ stata come le precedenti edizioni una kermesse ricca di emozioni che  ha lasciato un indelebile ricordo tra i partecipanti. Un evento che ha toccato il cuore di ogni concorrente, pubblico compreso, per lo spessore dei temi trattati e le toccanti vicende vissute magistralmente narrate nei diari dei finalisti protagonisti di questa edizione del 2017. Per dirla con le parole di una delle premiate è stato un:  “Concorso  unico nel suo genere, un viaggio emozionale dove non ci sono stati ne vincitori ne vinti”. In effetti è stato così poiché il Premio  in buona sostanza è una vetrina internazionale dove  i protagonisti hanno l’opportunità attraverso i loro libri-diari di raccontare la loro storia dolorosa. C’è chi ha perso un figlio, chi ha vissuto un esperienza di depressione, di malattia mentale, chi è stato vittima di una grave malattia, ed ancora storie di suicidio,  di emarginazione e perfino di esperienze carcerarie. Ogni edizione è un capitolo a se dove il pubblico ha l’opportunità di conoscere persone straordinarie che hanno raccontano nei loro diari le loro terribili esperienze e le loro battaglie per sconfiggere il male oscuro, un mondo che spesso la società tende ad ignorare, ad emarginare che non ha voce. Ad esempio, molti concorrenti raccontano nei loro diari le loro condizioni di vittime dello stigma”  un pregiudizio infondato che spesso la nostra società manifesta implacabilmente contro chi vive o ha vissuto un esperienza di malattia mentale creando un circolo vizioso di alienazione e discriminazione che talvolta si traduce in una privazione di diritti o peggio di violenze fisiche e mentali. Uno dei problemi più grandi legati al suicidio è proprio lo stigma che spesso imprime un “marchio” a chi vive un esperienza di malattia mentale tanto da spingere la vittima al suicidio come è successo a Filippo Maria Tripolone al quale è intitolato il concorso.

Il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

Le Targhe dei premiati

Le Targhe dei premiati

Il pubblico presente

Il pubblico presente

La conduttrice della serata Angela Lombardo

La conduttrice della serata Angela Lombardo

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Concorso diaristico della “Lanterna bianca” è quell’opportunità, per tanti concorrenti, che la società spesso gli nega, lo si legge nei loro occhi quando vengono  chiamati a ritirare il premio. Ognuno racconta la sua storia, commuove, coinvolge emotivamente  il pubblico presente tanto è intenso il suo vissuto. Ogni edizione è un bagno di emozioni che nessun altro concorso può dare perché i protagonisti sono speciali e unici come le loro storie.

L’appuntamento annuale realizzato dall’associazione socio-culturale con finalità umanitarie “La Lanterna Bianca”, inizialmente dedicato al tema della “depressione” e successivamente anche ad altre esperienze dolorose della vita, porta la firma di una “madre coraggio”, Ada Nunzia De Cola  la quale, dopo la morte del figlio Filippo, sofferente di depressione, avvenuta oltre 20 anni fa alla giovane età di 32 anni, ha fondato il sodalizio ponendosi l’obiettivo di aiutare chi è affetto da tali problemi. Il concorso, che oggi affronta anche altre tematiche di disagio sociale,  ha anche lo scopo di combattere i pregiudizi derivati dallo “stigma” e, di sensibilizzare l’opinione pubblica  e le autorità competenti affinché si interessino maggiormente a questo problema poiché la malattia mentale è una patologia sempre più diffusa ma spesso disconosciuta che arriva in modo subdolo e le famiglie colpite si ritrovano a combattere una battaglia impari.

La manifestazione, organizzata col “patrocinio morale” dei Comuni di Milano, Taormina, Giardini Naxos, Graniti, Motta Camastra e Francavilla di Sicilia, per l’assegnazione dei premi si è avvalsa di una qualificata giuria formata dal Angelo Manitta (Presidente), Agnese Calabrò, Maria Lilia Papa, Enza Conti. La suggestiva serata è andata in onda in diretta streaming, a cura di Gaetano Tripolone (il fratello di Filippo) sul sito www.marchenet.tv. 

Angela Lombardo introduce i relatori

Angela Lombardo introduce i relatori

Il duo musicale Gabriele Calcò e Carmen Panebianco

Il duo musicale Gabriele Calcò e Carmen Panebianco

Il giovane tenore Antonio Currenti

Il giovane tenore Antonio Currenti

Pubblico

Pubblico

La conduttrice Angela Lombardo

La conduttrice Angela Lombardo

I riconoscimenti agli allievi dell'Accademia Pianistica Italiana di Taormina assieme al vicedirettore prof.ssa  Daniela Diamante

I riconoscimenti agli allievi dell’Accademia Pianistica Italiana di Taormina assieme al vicedirettore prof.ssa Daniela Diamante

Anche l’edizione di quest’anno ha lasciato nell’animo dei partecipanti e nel numeroso pubblico presente tracce indelebili di emozioni e suggestioni facendo registrare una partecipazione intensa e ricca di storie toccanti. “Leggere i libri ed i diari che riceviamo è sempre un momento di arricchimento personale ha spiegato Nunzia De Cola “la loro lettura  è motivo di riflessione su quanta tristezza si nasconde dietro un sorriso. Spesso, non ciò che vediamo disegnato sul volto di una persona corrisponde a ciò che il cuore custodisce. Abbiamo letto diari colmi di disperazione, di affetti rubati, dalle avversità della vita, di speranza e sogni interrotti prima di iniziare. Il diario è un importante mezzo terapeutico perché sancisce un rapporto particolare con il proprio Io. Quello di oggi è il XVI appuntamento del concorso diaristico La Lanterna Bianca che dal 1995 rinnova annualmente la memoria legata alla perdita prematura di Filippo Tripolone, figlio primogenito della mia famiglia. Le speranze, i sogni i progetti, la voglia di vivere di Filippo e l’amore  profuso verso la sua tenera figlioletta furono costanti quotidiane della sua e della nostra vita, fino a quando un male oscuro implacabile chiamato depressione non pose fine a questa avventura che è la vita. Lo scopo del concorso diaristico fin dal suo avvio ha due obiettivi: tenere viva la memoria di Filippo, attraverso uno dei suoi hobby preferiti, la scrittura, l’altro a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle malattie  più diffuse che, purtroppo, invalida e annienta mentalmente e fisicamente chi ne è vittima lasciando le famiglie nello sconforto e nella solitudine. Mi sono prefissata un compito, quello di aiutare le persone  interessate a questa patologia unitamente alle loro famiglie dando loro supporto morale e tutto l’affetto possibile con i mezzi a mia disposizione. L’evento di oggi, come nelle passate edizioni,  vede la partecipazione di esperti perché vogliamo accendere i riflettori sul tema della malattia con l’auspico che i loro interventi  possano dare  uno spiraglio di luce capace di dare speranza e serenità a tutti coloro che sono entrati in quel tunnel infernale. L’uscita dal tunnel spesso è piena di difficoltà psicologiche e sociali per tale motivo il nostro è un impegno importante, un lavoro di squadra fra esperti, associazioni e familiari. Solo così si potranno ottenere ottimi risultati. Perché organizzare un concorso diaristico? Perché Filippo aveva scelto come compagno del suo amaro viaggio un diario e, nel contempo, perché scrivere è un importante mezzo terapeutico. Il diario stimola la memoria ed è un ottimo antidepressivo”.

Il Prof. Angelo Manitta

Il Prof. Angelo Manitta

L'intervento del prof. Angelo Manitta

L’intervento del prof. Angelo Manitta

18xx Sindaco Graniti

Premio Speciale agli autori del libro “U nciuriu” Armando Melita e Francesco Lo Giudice, premia il Sindaco di Graniti Paolino Lo Giudice

Prima che la serata entrasse nel vivo, è stato proiettato un video che racconta la vita di Filippo e  ricordato il libro La Lanterna bianca, Il diario di Filippo” (Ed. Il Convivio 2015). Il testo contiene una raccolta di poesie, riflessioni e liriche scritte da Filippo.  Nel ricordare il testo, la mamma Ada ha raccontato come è nata l’idea di pubblicare il diario di Filippo e, prima ancora, di dare vita alla Lanterna Bianca dopo la morte del figlio. “Ho voluto fondare quest’associazione” ha spiegato la signora Ada “per aiutare quanti vivono lo stesso dramma, e sono tante le famiglie. Questa malattia ci fa ancora tanta paura. Occorre che chi soffre di questa patologia sia trattato come cittadino e non solo come malato. Dopo l’applicazione della Legge 180 (Basaglia) che ha chiuso le strutture curative, la situazione è peggiorata. Dove sono le case famiglia che dovevano sostituire le vecchie strutture? Sono pochissime ed insufficienti cosicché il peso ed il dolore della malattia grava tutto sulle famiglie.”

La kermesse è iniziata con contributo musicale offerto dagli allievi dell’Accademia Pianistica Italiana  di Taormina (direttore il M° Valentina Currenti e vice direttore la prof. Daniela Diamante). Ad eseguire i brani iniziali e gli intermezzi musicali nel corso della serata sono stati Grabiele Calcò (Pianoforte) che ha eseguito il Preludio Opra 3 nr. 2 di Sergej Rachmaninov, Carmen Panebianco (Violino) che ha eseguito una Sonata in Fa maggiore di G.F. Handel (con Gabriele Calcò al Pianoforte), Antonio Currenti ((Tenore) accompagnato da Gabriele Calcò al pianoforte che ha cantato “Caro mio ben” di Giuseppe Giordani.

A condurre la serata con abilità e coinvolgimento emotivo con le sue battute anche quest’anno è stata Angela Lombardo counselor, presidente dell’associazione scientifico culturale Mea Lux ed editore del nostro giornale Siciliafelx.  A conclusione del primo contributo musicale la conduttrice della serata ha presentato i relatori della tavola rotonda la dott.ssa Domenica Nucifora  e il dott. Roberto Motta (Direttore reparto psichiatrico di Milazzo – Lipari), a seguire la presentazione della giuria e i saluti del presidente Angelo Manitta.

Dopo i saluti e l’intervento della presidente della Lanterna Bianca Ada Nunzia De ColaAngela Lombardo ha ricordato che la signora Ada nell’edizione del 2015  ha consegnato un riconoscimento (una scultura dell’artista Giovanna Giusto) al Comune di Motta Camastra per il sostegno dato all’associazione “Lanterna Bianca” con l’allestimento, presso la biblioteca comunale, di una teca con i testi pervenuti nel corso delle varie edizioni del premio che oggi chiunque fosse interessato può leggere. Un patrimonio di libri ed umanità di grande spessore. Il Sindaco del Comune di Motta Camastra in quell’occasione le consegnò l’atto formale con il quale il Comune di Motta le conferì  la cittadinanza onoraria per il prezioso contributo dato con il concorso diaristico.

La prima parte della serata che ha visto nelle vesti di moderatrice della tavola rotonda anche quest’anno la professoressa Giovanna Campagna è stata caratterizzata dagli interventi della dott.ssa Domenica Nucifora (Responsabile Unità Operativa Semplice Taormina-Messina Sud), il dott. Roberto Motta (Direttore reparto psichiatrico di Milazzo – Lipari). Le  argomentazioni, i temi trattati dai relatori ed i loro messaggi di speranza  hanno emozionato parecchio il pubblico presente che ha ringraziato i relatori con un lungo applauso.

 

 

 

LA SECONDA PARTE DELLA MANIFESTAZIONE

 

La seconda parte della kermesse è stata animata dalle premiazioni dei vincitori delle sezioni in concorso dell’edizione 2017 (Premio speciale, Primi premi, Segnalazioni di merito, Menzioni d’onore, Finalisti). E’ stata una cerimonia intensa e commovente quella della consegna dei premi condotta con abilità e coinvolgimento da Angela Lombardo la quale nella premessa ha sottolineato il valore della serata e della manifestazione: “Il Premio dedicato a Filippo è un appuntamento consueto al quale è difficile rinunciare.  La sua testimonianza di vita, le sue fragilità le sue geniali e poetiche riflessioni,  magistralmente rappresentate nel suo diario toccano le corde dell’animo umano generando  emozioni in chi lo legge, le stesse che la mamma Ada  con questo appuntamento annuale fa rivivere attraverso gli scritti dei partecipanti.   La  pubblicazione del suo diario e, continuare a divulgare questo Premio,  è un fatto necessario perché in questo modo la testimonianza di Filippo e quella dei numerosi partecipanti che ogni anno inviano i loro scritti  potrà essere spunto di riflessione per trovale soluzioni sempre più adeguate ed efficaci per combattere la depressione e l’ansia”. Ad affiancare Angela Lombardo la giornalista Enza Conti membro della giuria che ha selezionato i vincitori, la quale ha selezionato le targhe e i diplomi da consegnare.

PREMIO SPECIALE

 

L’apertura delle premiazioni è stata fatta con la consegna dei “Premi speciali” per lavori riguardanti temi diversi fuori concorso. Di seguito i nomi dei premiati:

Armando Melita e Francesco Lo Giudice con l’originale libro intitolato “U NCIURIU”. A consegnare la targa premio ai due autori sono stati  il Sindaco di Graniti Paolino Lo Giudice e la signora Ada Nunzia De Cola. A seguire è stato proiettato un video sul museo di Graniti dedicato all’artista Giuseppe Mazzullo al quale la città ha dato i natali. Per la sua realizzazione ha dato un prezioso contributo uno dei suoi allievi, il famoso scultore Giuseppe Mannino. All’interno del Museo è esposta una collezione di opere giovanili di Mazzullo tra cui numerosi disegni ed alcuni medaglioni in bronzo.

Armando Melita e Francesco Lo Giudice con il Sindaco di Graniti

Armando Melita e Francesco Lo Giudice con il Sindaco di Graniti

 

A seguire il premio speciale è stato consegnato a tre scuole di Francavilla di Sicilia sezioni d Motta Camastra. Le targhe sono state donate dalla dott.ssa Melina Prestipino già sovrintendente alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina.

 

Istituto Comprensivo di Francavilla di Sicilia – Scuola Materna  sezione di Motta Camastra (Me)

con il diario “Dolce riaffiorare del tesoro dei nonni” curato dall’insegnate Maria Rosa Gizzarelli A consegnare attestati e medaglie ai bambini partecipanti  è stata la dottoressa Prestipino.

Gli alunni che hanno partecipato: Esmeralda Bartucciotto, Tommaso Currò, Denise Grasso, Flavio Mannino, Emanuele Pafumi, Sveva Puglia (4/5 anni), Anastasia Abbate, Maria Francesca Blancato, Giovanna Maria Granato, Aurora Micciari, Rosario Michelangelo Mosca, Lorenzo Pafumi, Massimo Pagano, Giselle Scarpignato (5/6 anni).

 

Istituto Comprensivo di Francavilla di Sicilia – Scuola Elementare Statale  sezione di Motta Camastra (Me) con il diario “L’amore e la saggezza in carne, ossa e cuore” curato dalle insegnanti Natalia  Villari e Grazia Papa. A consegnare attestati e medaglie gli alunni partecipanti  è stata la dottoressa Prestipino.

Gli alunni che hanno partecipato: Federico Coffaro, Simone Costanzo, Gabriele Indiana, Davide Russo, Matilde D’Amore, Vanessa D’amore, Agnese Indiana, Asia Monte, Antonino Patanè, Salvatore Bartucciotto, Clara Indiana, Salvatore Silvestro, Simone Tripolone, Francesco Chisari, Giuseppe Crisafulli, Rosmeni Cristina, Samantha Cristina, Desiree Scarpignato, Mattia Spadaro, Federica Monte, Miriam Pafumi, Marika Scarpignato.

 Istituto Comprensivo di Francavilla di Sicilia – Scuola Media  sezione di Motta Camastra (Me) con il diario “I Nonni”curato dagli insegnanti Nunziata Rubino e Tania Consalvo. A consegnare attestati e medaglie agli alunni che hanno realizzato il diario, è stata  la dottoressa Prestipino.

Gli alunni che hanno partecipato: Denise Adamo (classe 1^), Giada Blancato, Gioiele Monte, Sergio Scarpignato (classe 2^).

 

Gli altri Premi Speciali sono stati consegnati a:

 

Vittorina dal Santo (Vicenza) con il diarioIl Mondo di Vittoria

Vittorina del Santo

Vittorina del Santo

Maria Rosa Gizzarelli

Maria Rosa Gizzarelli

Marcus Tullius Loureiro

Marcus Tullius Loureiro

 

Maria Rosa Gizzarelli (Messina) con il diario “Nonni infinitamente grazie”

 

Matilde Ciscognetti (Napolicon il diario “Mio nonno Giuseppe

 

Franco Calzolari (Bologna) con il diario “I racconti del nonno

 

Giovanna Scuderi (Cataniacon il diario  “Una nonna per amica”

 

Marcus Tullius Loureiro (Brasile) medico brasiliano con il diario “Diario di un neonato”. Quest’ultimo nel prendere la parola per ringraziare la giuria di essere stato premiato, ha dichiarato:”La vita è bella. Tutto intorno a noi è bello ma per vari motivi, spesso smettiamo di ammirare questa bellezza. Così le persone si deprimono e cominciano a pensare che vivere non vale la pena.  Ma cosa possiamo fare per superare questi momenti difficili? La maggior parte delle persone si recuperano naturalmente da queste crisi. E’ come attraversare una tempesta. Ci spaventa ma sempre passa. Ma alcune persone sono più fragili, hanno le loro difficoltà e non sono in grado di superare questi momenti difficili. Ci sono persone che nella vita sopportano grossi problemi. Sono tanti i segnali che caratterizzano una persona depressa. Noi siamo in grado di fare molto per le persone. Non abbiamo bisogno di medici, ricchi, poveri ecc. Basta ascoltare con rispetto il loro dolore. Spesso tutto ciò che vogliono le persone è di essere ascoltate senza essere condannate, censurate, senza dire una parola solo sguardi, udire le loro parole e dare una parola di conforto. Filippo non voleva pietà  dalle persone, voleva comprensione e rispetto quello che noi dovremmo fare nei riguardi di chi soffre”.

Marcus Tullius Loureiro

Marcus Tullius Loureiro

 

PRIMI  PREMI 

(i primi sei classificati)

 

Dopo la consegna dei Premi speciali è stata la volta dei Primi premi  ai primi sei classificati.  Ad essere premiati sono stati:

1) Primo premio a Giuseppe Caputi (Roma) con il diario “39 minuti di eutanasia” (premiato con una scultura di Emes Ottaviani)

2) Secondo premio a Francesco Billeci (Palermo) con il diario “Librino 17

3) Terzo premio a Giovanni Peluso  (Taranto) con il diario “L’ultimo viaggio

4) Quarto premio  Daniela Niglio  (Latina) “E io tifo Nigeria

4) Quarto premio parimerito  a Ciro Raia (Napoli) con il diario “Diario di un preside”

5) Quinto premio a Mattia Bombace (Milano) con il diario “La mia vita con i tic

6) Sesto premio Irene Iorno (Roma) con il diario “Terra Barbara

Nunzia De  Cola con la statuetta donata dallo scultore Emes Ottaviani per il primo dei premiati Giuseppe Caputi

Nunzia De Cola con la statuetta donata dallo scultore Emes Ottaviani per il primo dei premiati Giuseppe Caputi

Premio a Giovanna Scuderi

Premio a Giovanna Scuderi

Premio a Francesco Billeci

Premio a Francesco Billeci

L'Assessore Grillo di Motta Camastra premia Giovanni Peluso

L’Assessore Grillo di Motta Camastra premia Giovanni Peluso

Il premio a Giovanni Peluso

Il premio a Giovanni Peluso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SEGNALAZIONI  DI  MERITO

 

1) Valentino Lorenzetti (Ancona) con il diario “Pagine profumate di nostalgia”

2) Annamaria  Invernizzi (Torino) con il diario “Dalla psicosi alla felicità””

3) Pierangelo Bergamaschi (Forlì) con il diario “Un povero Sindaco di provincia”

4) Paulette Ievoli  (Napoli) con il diario “Il disagio psichico che nessuno conosce”

5) Domenico Romano Mantovani (Gorizia) con il diario “Non è nulla”

6) Ester Eroli (Roma) con il diario “Tutto è iniziato”

7) Sandra Valenti (Catania) con il diario “La finestra alle spalle”

8) Maria Cornetta  (Barletta-Bitonto) con il diario “Caro diario”

9) Salvatore Mirabile (Trapani) con il diario “I tre giorni mancanti”

10) Lucia Esposito  (Napoli) con il diario “Storia di Enza”

11) Biagio Fallico (Messina) con il diario “Un siciliano in fuga”

12) Maria Carcione (Messina) con il diario Laboratorio Teatrale”

Premio a Paulette Ievoli

Premio a Paulette Ievoli

Premio a Maria Carcione

Premio a Maria Carcione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MENZIONE  D’ONORE

1)  Claudio Maestrelli (L’eredità della Guerra) – (Mantova)
2) Davide Napolitano  (La fragilità della notte) – (Chieti)
3) Salvatore Graziella (Della mia guerra in punta di penna)- (Milano)
4) Mariella Scuderi ( A mia madre) – (Catania)
5) Michele Rosato (Il porco in carrozza) – (Latina)
6) Paola Pittalis  (Fuori dalle righe) – (Sassari)
7) Anna Bartolomucci  (Le armonie perdute) – (Napoli)
8)Luigino  Vador  (Una zattera di piume)- (Pordenone)
9)Arianna Turchese (La bambina sbagliata)  – (Lecce)

10) Chiara Dall’Ara  (Racconti di straordinaria quotidianità) – (Cesena)

Premio a Salvatore Graziella

Premio a Salvatore Graziella

Premio a Michelel Rosato

Premio a Michele Rosato

Premio a Floriana Perrone

Premio a Floriana Perrone

Nunzia De Cola e Floriana Perrone

Nunzia De Cola e Floriana Perrone

Premio a Chiara Dall'Ara

Premio a Chiara Dall’Ara

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FINALISTI

 1)Modica Giuseppe (Diario in versi)- (Ragusa)
2) Paci Stefania (Quaderno poetico) – (Firenze)
3) Romitelli Marta (Caro diario)- (Terni)
4) Albanese Michele (Non si vive di solo pane) – (Bari)
5) Morelli Eugenio (Storia del fronte culturale di opposizione) – (Treviso)
6) Mazzacco Chantal (Mindelo…andata e ritorno) – (Udine)
7) Giuseppe Modica (Il cielo oltre il tunnel) – (Lucca)
8) Raschillà Stefania (Kairos) – (Genova)
9) Falsone M. Grazia (L’ombra del presente) – (Catania)
10) Pedrazzi Nadia (Crespellano) – (Modena)
11) Rinaldi Maria Teresa  (Nulla al caso) – (Parma)
12)Antonucci Pina (lettera ai miei alunni)- (Cosenza)
13) Blancato Carmelina Pelligra (La luce – la vita) – (Australia)
14) Vanessa Falvo (Il diario di Vanessa)  (Cosenza)

 

Premio a Maria Grazia Falsone

Premio a Maria Grazia Falsone

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CATANIA – Nell’universo di Simona Zeta non c’è spazio per l’ordinario, ci sono passioni, cadute e trasgressioni, per il resto nessun tabù. È da tutti questi spunti che è nato, infatti, Ritrovarmi, il romanzo edito da Bonfirraro, dai tratti autobiografici che sta accompagnando l’estate di molti lettori.
Il perchè è presto detto: “Ritrovarmi” è, infatti, un pugno allo stomaco, in cui amore e dolore, mestizia e felicità si fondono come mai prima d’ora: è proprio la protagonista a ripercorre le vicende della propria vita con ironia, senza piangersi addosso, a partire dalla delusione ricevuta dal padre quando era solo una bambina..
Da quel momento in poi cercherà altrove la figura maschile che le è mancata, ma non sempre incontrerà le persone giuste. E così il lettore conoscerà Flavio e Giancarlo, Damiano, Matteo ed Ettore. S’imbatterà di fatto in uomini che la vorranno possedere e conoscerà tutti gli aspetti di una vita caleidoscopica fatta di sfide, di sballo e di ribellioni.
Attraverserà l’inquietudine adolescenziale in cui cercherà di colmare i propri vuoti senza alcun limite, cercando di costruire a fatica il proprio mondo interiore; conoscerà presto il lutto e la malattia che la metteranno alla prova, rischiando la propria integrità mentale, passando dall’inferno al paradiso.
“Ritrovarmi” non racconta solo le vicissitudini della vita della scrittrice, ma anche il percorso psicologico di un’intera società, quella contemporanea. Il romanzo è, infatti, ricco di spunti e sfaccettature, dalla società che condiziona le nostre scelte impedendoci di essere liberi, alla sessualità, passando al tema dell’abbandono, alla ricerca frenetica della felicità. L’opera parla anche di sentimenti, d’amicizia, di verità. Ma il filo conduttore è l’amore per la vita.
«“Ritrovarmi” non vuole insegnare – dice l’autrice – ma vuole dare un messaggio alla società attuale che vede i giovani d’oggi sprofondare nell’oblìo con facilità, credendo che davanti agli imprevisti della vita siamo destinati a fallire».
Un libro provocatorio, irriverente, dal linguaggio semplice e scorrevole; fa sorridere e commuovere allo stesso tempo: Simona Zeta è riuscita nel suo intento, così com’è abituata nella vita di ogni giorno: vuole divertire affrontando con ironia i temi più drammatici. Un romanzo di un’anima, declinato in un’opera prima da non perdere!

L’autrice
Simona Zeta nasce nel 1982 a Catania, terra di Bellini e altri grandi artisti come Franco Battiato. La passione per la scrittura l’accompagna sin da quando era solo una bambina, sin da allora, infatti, si dilettava a scrivere pensieri e poesie.
Dall’anima un po’ dannata e turbolenta, ha sempre usato la scrittura per dare sfogo alle sue emozioni, come se la penna fosse un mezzo che le permetta di dare “voce” ai suoi sentimenti.
Proprio per questo motivo decide di scrivere “Ritrovarmi”, opera prima dai tratti autobiografici che le permetterà di mettere nero su bianco tutte le sue battaglie, comprese le sue fragilità.

2 Autrice

Simona Zeta

Copertina libro

Copertina libro

Giardini Naxos (Me) – Si è svolto, come da programma, il secondo appuntamento di Comunicare l’ antico, il progetto ideato da Naxoslegge e Parco archeologico di Naxos, che ha visto protagonista il prof.Roberto Fai, già presidente del.Collegio filosofico siciliano e raffinato studioso di filosofia, autore di autorevoli saggi e ideatore del prestigioso premio filosofico di Siracusa, Viaggio in Sicilia, di cui sono stati insigniti filosofi del calibro di Gadamer e Derrida. Numeroso e molto attento il pubblico in sala che ha potuto godere di una serrata conversazione tra Roberto Fai e Giuseppe Andrea Cerra, giovane studioso di storia della politica, declinato intorno a temi e quesiti  forti come cosa resta della Polis? Quale futuro per la democrazia rappresentativa? Quale il rapporto tra filosofia e politica? Cosa ancora può insegnarci la filosofia antica ed in particolare Platone? Quali nuovo scenari per la creazione e la  rappresentazione dello spazio pubblico? Roberto Fai ha concluso auspicando il ritorno ad un pensiero forte che possa ridisegnare orizzonti di senso in cui l’ individuo e le comunità possano riacquistare un ruolo di reali protagonisti, accettando consapevolmente le sfide della complessità contemporanea. Soddisfatta Fulvia Toscano, direttore artistico di Naxoslegge e coordinatrice dell”incontro, che ha invitato il pubblico al terzo.incontro del progetto, il 26 agosto, sempre al Museo di Naxos, con Barbara Bellomo e il suo “Il terzo relitto”(Salani editore) che sarà presentato da Cristina Marra.

1 Conferenza

L’incontro culturale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NAXOS LEGGE:  UN INCONTRO SEDUCENTE COL MELODRAMMA
I giovani, grazie al progetto della nuova compagnia lirica Siciliana in collaborazione con Taormina Opera Stars e Naxos Legge, scoprono la bellezza di musica e vocalità.
Il melodramma, un gioco da ragazzi. Nell’era del 2.0 una questione pizzosa o interessante, appassionante o di difficile interpretazione? Si parte dal meaning. Dal greco antico melos, canto e dramma, azione sacra. Entusiasmante. Ecco la prova. Millecinquecento studenti vivono al Metropolitan di Catania “Cavalleria rusticana” di Mascagni. “L’ opera lirica: obiettivo di un’utopia”, il progetto della Nuova Compagnia lirica siciliana con il Maestro Salvo Miraglia, il direttore artistico Francesco La Spada, il filosofo Nino Rapisarda si configura come lo strumento empatico per l’educazione alla lirica, al sinfonico e al teatro d’opera tra le giovani generazioni. “Siamo rimasti stupiti non solo dalla bravura e dalla particolarità vocale che l’opera lirica offre, ma anche dall’ambiente che regalava un’atmosfera magica“, ribadisce l’audience in fiore. “Pensavo fosse diversa l’opera, che fosse adatta a una fascia d’età di un’altra generazione, che non fosse così intrigante: è stata un’esperienza che non avrei mai pensato di vivere”. Adesso, grazie a questa esperienza, i ragazzi ” campioni” del concorso letterario – giornalistico con la redazione di un “pezzo” sull’ atto unico di Mascagni, saranno protagonisti il prossimo 20 agosto al Teatro Antico di Taormina.

I vincitori:
1° Premio ex aequo:
Matteo Rigano 4 A Liceo Scientifico “Caminiti – Trimarchi” di Giardini Naxos;
Dario Caruso 4 A Liceo Scientifico “P. Farinato” di Enna –
2° Premio ex aequo:
Valeria Scarcella 2 A Liceo Classico “Caminiti – Trimarchi” di S. Teresa di Riva
Alessia Monaco 4 C Liceo Scientifico “P. Farinato” di Enna
3° Premio ex aequo:
Giordano Magari 3 AS Liceo Scientifico “Caminiti – Trimarchi” di Giardini Naxos ,
Anna Musumeci 5 AL Istituto Magistrale F. De Sanctis di Paternò.
Premiati nel corso del gran gala di “Taormina Opera Stars ” studenti e docenti dei licei, attivamente coinvolti dal progetto, diverranno essi stessi protagonisti in un play di reale e densa interazione.

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Cuba Bizantina

Cuba Bizantina

Castiglione di Sicilia (Ct)/Giardini Naxos (Me) – Nella splendida cornice della chiesa normanna di cultura bizantina di San Nicolò, sita nelle campagne attorno a Castiglione di Sicilia, ha avuto luogo il primo degli itinerari bizantini della valle Alcantara. I lavori, introdotti dal prof. Giuseppe Carmeni, presidente della Pro Loco di Giardini Naxos ed ideatore dell’iniziativa, sono stati aperti con la magnifica introduzione musicale del maestro Giuseppe Severini che ha proposto ai numerosi presenti due canti della tradizione medievale occidentale: il primo, “stella matutina”, con l’accompagnamento del salterio, uno strumento a corde pizzicate; il secondo, “canto del profeta Daniele” suonato con l’accompagnamento della sinfònia (o sanfònia), uno strumento a corde con caratteristiche orchestrali, molto utilizzato nelle locande a quel tempo. Dopo questo gradevole avvio, la dott.ssa Carmela Romeo, curatrice del Museo SS. Pietro e Paolo di Castiglione, ha presentato gli affreschi dell’abside raffiguranti un Cristo Pantocratore sormontato da quattro angeli a formare un chiasmo (con la lettera “X” di Cristo) con santi apostoli alla sua destra e santi vescovi alla sua sinistra. Nel brano inferiore, schiere di angeli recano un’iscrizione presumibilmente tratta dagli Atti degli Apostoli. Subito dopo, il prof. Angelo Manitta, presidente dell’Accademia Il Convivio, ha fatto riferimento alla datazione della chiesa (intorno al 1126, secondo la sua ipotesi) e alle due porte laterali: quella di sinistra di edificazione normanna, quella di destra successiva. I numerosi intervenuti si sono poi recati alla Cuba bizantina di santa Domenica (santa di provenienza orientale) dove il prof. Manitta ne ha spiegato i tratti architettonici, tipicamente bizantini.

Qui, la dott.ssa Violetta Francese, geologa e coordinatrice A.I.G.A,E. ha illustrato al pubblico le caratteristiche geomorfologiche della valle, che costituisce in questo punto una sorta di spartiacque tra il sistema montuoso dell’Etna e la rete peloritano-nebroidea caratterizzata da un tipo di roccia sedimentaria mentre il primo è caratterizzato da rocce laviche e forma delle interessanti “grotte sottolaviche”, un unicum geologico mondiale insieme alle isole Hawaii e all’Islanda, e che venivano utilizzate dai monaci bizantini come cappelle.

Subito dopo, procedendo verso la parte più alta di Castiglione, ancora il prof. Manitta ha illustrato ai numerosi presenti quella che potremmo definire la “cappella rupestre di santa Barbara”, scavata nella grande roccia arenaria che costituisce il basamento del Castello dei principi Lauria, dominante tutta la vallata in modo straordinario. A conclusione, è stata offerta ai presenti una degustazione dei prodotti tipici della “città dei vini” presso i locali dell’Enoteca Regionale Siciliana.

2 Interno Chiesa San Domenico

La chiesa normanna di San Nicolò

Il Castello di Castiglione

Il Castello di Castiglione

IL  PARCO ARCHEOLOGICO DI NAXOS

La seconda tappa dell’Itinerario Bizantino si è aperta alle ore 18,00 al Parco Archeologico di Naxos dove è stata allestita una postazione all’aperto per ospitare i numerosi presenti. Qui i lavori, sempre introdotti dal prof. Carmeni, sono iniziati con l’intervento dell’architetto Daniele Raneri che ha presentato per la prima volta il sito dell’abitato bizantino del Parco localizzato alla destra del fortino borbonico (e ben delimitato da una recinzione in legno) legandolo per la prima volta in maniera originale ad un altro sito bizantino: quello del Castello fortilizio di Schisò, di cui ha recentemente curato il restauro. Il sito mantiene rimanenze di circa tre o quattro abitazioni bizantine caratterizzate da una tipologia funzionale attorno ad un patio seguendo una logica caotica, ben diversa da quella geometrica dell’impianto ellenico nonché libera e priva del tipico “peristilium” delle domus romane. Subito dopo, gli ospiti si sono spostati verso la postazione all’aperto collocata ad hoc per seguire l’intervento della dott.ssa Daniela Vanella, geologa e guida A.I.G.A.E. che ha relazionato, con l’uso di alcune slides, sulla storia geomorfologica della penisola di Schisò collocata nella parte meridionale della baia di Taormina. Le rocce di questa carta geologica mostrano depositi molto recenti tra capo Taormina e capo Schisò che è un promontorio lavico con basalti che affiorano e formano la base del Castello di Schisò. Si tratta di lave provenienti da un cono eccentrico di Mojo riversatesi sul fiume Alcantara prima e poi lungo il fiume Santa Venera arrivate sin qui. Dando poi uno sguardo alla carta tettonica si individuano i lineamenti di faglia tra la placca europea che si insinua sotto la placca africana mentre i monti di Taormina segnano il finale del raccordo calabrese. In questo quadro, il Castello di Schisò segna il paleolivello del mare e l’Arsenale navale diventa il marker geologico del V secolo a.C. e segna il livello del mare in quel periodo, circa 4,6 metri più alto rispetto all’attuale. Il livello della terra si è alzato più velocemente dato che siamo in una delle zone più dinamiche e più attive al centro del mediterraneo.

L’architetto Raneri è poi intervenuto sul Castello di Schisò, mostrando una foto del 1910 che lo raffigura con ancora il mare a lambirne le mura, ed una carta dell’Itinerarium Antoninii del IV-V secolo d.C. che descrive le stazioni di sosta dei cavalli “a trajecto ab Iblae”, dunque anche a Naxos. Ha quindi delineato i confini urbani del periodo bizantino con le mura urbiche che delimitavano il confine a nord, ad ovest l’Etna e a est il porto di Naxos con le rampe di alaggio e l’abitato cosiddetto “a patio”, costituito da gruppi di case funzionalistiche attorno ad un cortile. Erroneamente la storiografia ufficiale attribuisce il Castello agli angioini, ma una miniatura del 1200 dei monaci del monastero del SS. Salvatore in lingua phari ben raffigura il Castello che si staglia sulla penisola. Ancora, altre fonti come il tesoretto bizantino di capo Schisò ovvero una cassa di solidi aurei, monete bizantine rinvenute di recente. Ed ancora, le tegole “pettinate” databili attorno al 692-693 d.C. e ritrovate durante i lavori di restauro condotti di recente proprio dallo stesso Raneri, sono un caratteristico manufatto bizantino. Sappiamo infatti che nel 535 d.C. Giustiniano riconquista la Sicilia riportandola nell’impero d’Oriente; inoltre nel 695 d.C. l’isola diventa “tema di Sicilia” con privilegi particolari dell’impero d’Oriente. Nel 673, poi, l’imperatore Costante II spostò la capitale da Costantinopoli a Siracusa e dal 752 inizia una sistematica fortificazione dei luoghi costieri e montani per proteggerli dalle incursioni arabe. Inoltre, la statua di San Pantaleone medico, rinvenuta nella cappella, rappresenta un santo di culto tipicamente orientale. Il Castello dunque è una tipica fortificazione bizantina quadrangolare con una sala di uso  generale che ospitava un saettiere a protezione di un “caricatore” per le imbarcazioni ricavato in una piccola insenatura sul mare. Edificato ad “opus incertum” (calce idraulica mista a rottami di tegole greche e frammenti di tegole bizantine) e con muratura a sacco. Venivano edificati circa sessanta centimetri di muratura al giorno, sormontati da uno strato di tegole e così via. Delle tre torri, sono ancora ben visibili la torre est e la torre ovest prospiciente il quartiere di Recanati, un po’ danneggiata dagli agenti meteorici, mentre la torre nord è inglobata dentro la muratura del Castello. Successivamente, in epoca normanna venne edificata la cappella lato sud mantenendo le abitazioni ed il camminamento delle ronde lato mare. In epoca borbonica, invece, il Castello venne in un certo senso “riedificato”: vennero demoliti gli ambienti abitativi lato sud per far spazio ai depositi di cannamele; venne demolita pure la cappella per spostarla, rimpicciolita, nella zona lato mare e venne rimodulato il camminamento delle ronde, nonché rifatto il prospetto lato mare conferendogli un tono gentilizio tipico degli edifici borbonici di una certa importanza con i tratti caratteristici di uno scenografico “teatro a mare”(dal settecento residenza dei principi De Spucches, che solo nel millenovecentodieci lo cedettero ai Paladino). Altri Castelli bizantini analoghi di forma quadrangolare si ritrovano solo a Sambuca di Sicilia e a Cipro.

Ma qual è stata la sorpresa inaspettata? Alle ore 18,30 nel bel mezzo dell’evento culturale il sub giardinese  Alessandro Lentini ha consegnato al Museo, ed in particolare alla dott.ssa Greco, un’ancora di un legno greco, trentacinque chili di piombo rinvenuti al largo di Mazzarò quella stessa mattina. L’archeologia si è fatta storia e la storia si è fatta realtà per la gioia e lo stupore di tutti i presenti che hanno assistito in assoluta anteprima all’evento. A testimoniare che esiste una forte continuità nella storia dell’uomo e delle vicende umane, i nostri amici greci sono tornati a farci visita. E le suddivisioni cronologiche sono solo una convenzione che noi uomini scegliamo di adottare per pura comodità e perché ci viene più semplice e più comodo categorizzare e stabilire dei confini. Con le parole dello stesso Carmeni: il futuro di questi luoghi è nelle nostre mani, fare conoscere le meraviglie qui nascoste è la nostra missione, ma tutti noi, studiosi, operatori economici, amministratori, turisti o semplici curiosi possiamo fare molto di più per promuovere la salvaguardia del nostro patrimonio vivo!”. Parole con cui ha dato ai presenti un  nuovo appuntamento alla terza tappa dell’Itinerario Bizantino, che si svolgerà a Malvagna dove si avrà modo di visitare la locale Cuba bizantina trichora. Siete tutti invitati!”

Sergio Denaro

L'incontro al Parco Archeologico di Naxos

L’incontro al Parco Archeologico di Naxos

Un momento dell'incontro

Un momento dell’incontro

Il Fortino Borbonico

Il Fortino Borbonico

Resti di epoca bizantina al Parco Archeologico di Naxos

Resti di epoca bizantina al Parco Archeologico di Naxos

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Il lavoro del “camper della ricerca” partito da Giardini Naxos a fine aprile, per percorrere a ritroso  il cammino dei Normanni che nell’ XI secolo dalla penisola scandinava arrivarono in Sicilia,   sta dando i suoi frutti.                 Infatti a giorni il campernauti sbarcheranno a Visby il capoluogo dell’ isola di Gotland dove il Console onorario Prof. Diego Rossi ha invitato il Cav. Buda presidente del Gruppo Naxos e il sindaco di Giardini Naxos Prof. Nello Lo Turco per gettare le basi al fine di sancire un gemellaggio tra le città di Visby e Giardini Naxos e tra i loro rispettivi gruppi folklorici.

La Contea del Gotland è una delle regioni della Svezia più ricche di storia, di arte e di tradizioni popolari. La città di Visby è stata dichiarata nel 1995 Patrimonio dell’Umanità.   L’ambito progetto di ricerca di cui il Gruppo folk Naxos è partner operativo, è nato da un’idea dell’architetto Sergio Maria Pelligra presidente dell’Associazione Eco-culturale “Slowitaly”, coordinatore del Centro Studi e Ricerche internazionali dello storico Gruppo di Naxos diretto Padre del Folklore Cav. Antonino Buda, assieme alla prof. Maria Raneri per la parte antropologica.

Il progetto si prefigge  di studiare direttamente, senza intermediari, le tradizioni popolari europee visitando in 200 giorni 20 capitali d’Europa tra cui Brest, Le Havre (Francia), Rotterdam (Olanda), Lubecca (Germania),  Danzica (Polonia), Vilnius (Lituania), Riga (Lettonia), Tallinn (Estonia), Helsinki, Turku (Finlandia), Uppsala, Oslo (Norvegia) Stoccolma, Visby (Svezia) per un totale di circa 20.000 Km.

I camperisti con il Maestro Nino Buda

I camperisti con il Maestro Nino Buda

Una tappa del viaggio: Piazza Ruggero I°

Una tappa del viaggio: Piazza Ruggero I°

A Capo Nord

A Capo Nord

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Tindari (Me) – Sarà un risveglio unico il 12 agosto per gli abitanti e i turisti di Tindari. Un ‘alba incantevole che unisce cielo e mare in una delle più belle aree archeologiche siciliane, in una cavea di un Teatro Antico rivolto al Tirreno. Sul palco una luminosa Monica Guerritore dentro il buio di una scenografia essenziale condurrà il pubblico in un viaggio spirituale nell’io interiore di ciascun individuo, una performance che racconta una discesa (e ritorno) nell’animo umano compiuto attraverso i versi di autori immortali.  Un viaggio letterario nell’animo umano compiuto attraverso le parole di grandi autori, che con forza e passione si sono interrogati sul senso dell’esistenza. Parole, testi, versi altissimi sradicati dalla loro collocazione ‘conosciuta ‘ per restituirgli il senso originario e potente. Dall’Inferno di Dante all’Infinito di Leopardi attraverso Pasolini, Morante, Valduga, Pavese, Hugo, Valery, Flaubert…. E poi tutta la forza espressiva di Monica Guerritore e la forza della musica da Wagner a Sakamoto, Barber/Bernstein, Craig Armstrong, Eleny Karaindrou che accompagnano la performance.  “Dall’inferno … all’infinito” è un racconto magico scritto e diretto da Monica Guerritore, messo in scena grazie alla regia di Lucilla Mininno, al disegno luci di Paolo Meglio e alla produzione Parmaconcerti srl. Come la Guerritore ha dichiarato, parlando di questo spettacolo: <<Nella mia intenzione, il desiderio forte di sradicare parole, testi, versi altissimi dalla loro collocazione “conosciuta”, per restituirgli un “senso” originario e potente>>.

Si replica il 12 sera alle 21 al Teatro Antico di Catania.

Prevendita online www.boxol.it; o tutti i punti vendita Boxoffice in Sicilia.

ANFITEATRO SICILIA è un progetto a cura della Fondazione Taormina Arte, frutto di una collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, la Direzione Generale Cinema e SiciliaFilmCommission, nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei.

 

La locandina

La locandina

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Messina – Si terrà giorno l’11 agosto al Monte di Pietà con inizio alle ore 21:15 una serata di teatro comico di Satira Politica e non solo. L’evento che si inserisce nella Rassegna del Teatro Dialettale siciliano sotto le stelle promossa dalla città metropolitana di Messina con l’associazione Compagnie Teatrali Riunite, vedrà come protagonisti, l’attore, regista e noto personaggio messinese Pippo Castorina con Giuseppe Galletta che si cimenteranno in monologhi divertenti , battute sprezzanti , ironie pungenti su personaggi politici di livello nazionale e locale.

La serata il cui ricavato sarà  devoluto per un fine di solidarietà sarà presentata dall’avv. Silvana Paratore. Astuzia, intelligenza e divertimento saranno gli ingredienti della serata.

Nel corso dell’evento sarà messo in vendita a scopo benefico, il libro scritto da Pippo Castorina “La satira politica”.

Pippo Castorina

Pippo Castorina

La Locandina

La Locandina

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