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Si è conclusa con successo la XVII edizione del Concorso Diaristico Internazionale “Filippo Maria Tripolone”

1 Foto RelatoriA cura del Dott. Rosario Messina

Giardini Naxos (Me). E’ calato il sipario sulla diciassettesima edizione del Premio diaristico internazionale “Filippo Maria Tripolone” svoltosi anche quest’anno a Giardini Naxos all’Hotel Assinos.  E’ stata come le precedenti edizioni una kermesse ricca di emozioni che  ha lasciato un indelebile ricordo tra i partecipanti. Un evento che ha toccato il cuore di ogni concorrente, pubblico compreso, per lo spessore dei temi trattati e le toccanti vicende vissute magistralmente narrate nei diari dei finalisti protagonisti di questa edizione del 2018. L’appuntamento annuale realizzato dall’associazione socio-culturale con finalità umanitarie “La Lanterna Bianca”, inizialmente dedicato al tema della “depressione” e successivamente anche ad altre esperienze dolorose della vita, porta la firma di una “madre coraggio”, Ada Nunzia De Cola  la quale, dopo la morte del figlio Filippo, sofferente di depressione, avvenuta oltre 20 anni fa alla giovane età di 32 anni, ha fondato il sodalizio ponendosi l’obiettivo di aiutare chi è affetto da tali problemi. Il concorso, che oggi affronta anche altre tematiche di disagio sociale,  ha anche lo scopo di combattere i pregiudizi derivati dallo “stigma” e, di sensibilizzare l’opinione pubblica  e le autorità competenti affinché si interessino maggiormente a questo problema poiché la malattia mentale è una patologia sempre più diffusa ma spesso disconosciuta che arriva in modo subdolo e le famiglie colpite si ritrovano a combattere una battaglia impari.

Il Concorso diaristico della “Lanterna bianca” è quell’opportunità, per tanti concorrenti, che la società spesso gli nega, lo si legge nei loro occhi quando vengono  chiamati a ritirare il premio. Ognuno racconta la sua storia, commuove, coinvolge emotivamente  il pubblico presente tanto è intenso il suo vissuto. Ogni edizione è un bagno di emozioni che nessun altro concorso può dare perché i protagonisti sono speciali e unici come le loro storie. Per dirla con le parole di una delle premiate il Premio è un:  “Concorso  unico nel suo genere, un viaggio emozionale dove non ci sono stati ne vincitori ne vinti”. In effetti è stato sempre così ogni anno poiché il Premio  in buona sostanza è una vetrina internazionale dove  i protagonisti hanno l’opportunità attraverso i loro libri-diari di raccontare la loro storia dolorosa. C’è chi ha perso un figlio, chi ha vissuto un esperienza di depressione, di malattia mentale, chi è stato vittima di una grave malattia, ed ancora storie di suicidio,  di emarginazione e perfino di esperienze carcerarie. Ogni edizione è un capitolo a se dove il pubblico ha l’opportunità di conoscere persone straordinarie che hanno raccontano nei loro diari le loro terribili esperienze e le loro battaglie per sconfiggere il male oscuro, un mondo che spesso la società tende ad ignorare, ad emarginare che non ha voce. Ad esempio, molti concorrenti raccontano nei loro diari le loro condizioni di vittime dello stigma”  un pregiudizio infondato che spesso la nostra società manifesta implacabilmente contro chi vive o ha vissuto un esperienza di malattia mentale creando un circolo vizioso di alienazione e discriminazione che talvolta si traduce in una privazione di diritti o peggio di violenze fisiche e mentali. Uno dei problemi più grandi legati al suicidio è proprio lo stigma che spesso imprime un “marchio” a chi vive un esperienza di malattia mentale tanto da spingere la vittima al suicidio come è successo a Filippo Maria Tripolone al quale è intitolato il concorso.

Consegna targa al dott.

Consegna targa al dott. Graziano Pinna

Anche questa edizione ha lasciato nell’animo dei partecipanti e nel numeroso pubblico presente tracce indelebili di emozioni e suggestioni facendo registrare una partecipazione intensa e ricca di storie toccanti. “Leggere i libri ed i diari che riceviamo è sempre un momento di arricchimento personale“ ha spiegato Nunzia De Cola “la loro lettura  è motivo di riflessione su quanta tristezza si nasconde dietro un sorriso. Spesso, non ciò che vediamo disegnato sul volto di una persona corrisponde a ciò che il cuore custodisce. Abbiamo letto diari colmi di disperazione, di affetti rubati, dalle avversità della vita, di speranza e sogni interrotti prima di iniziare. Il diario è un importante mezzo terapeutico perché sancisce un rapporto particolare con il proprio Io. Quello di oggi è il XVI appuntamento del concorso diaristico La Lanterna Bianca che dal 1995 rinnova annualmente la memoria legata alla perdita prematura di Filippo Tripolone, figlio primogenito della mia famiglia. Le speranze, i sogni i progetti, la voglia di vivere di Filippo e l’amore  profuso verso la sua tenera figlioletta furono costanti quotidiane della sua e della nostra vita, fino a quando un male oscuro implacabile chiamato depressione non pose fine a questa avventura che è la vita. Lo scopo del concorso diaristico fin dal suo avvio ha due obiettivi: tenere viva la memoria di Filippo, attraverso uno dei suoi hobby preferiti, la scrittura, l’altro a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle malattie  più diffuse che, purtroppo, invalida e annienta mentalmente e fisicamente chi ne è vittima lasciando le famiglie nello sconforto e nella solitudine. Mi sono prefissata un compito, quello di aiutare le persone  interessate a questa patologia unitamente alle loro famiglie dando loro supporto morale e tutto l’affetto possibile con i mezzi a mia disposizione. L’evento di oggi, come nelle passate edizioni,  vede la partecipazione di esperti perché vogliamo accendere i riflettori sul tema della malattia con l’auspico che i loro interventi  possano dare  uno spiraglio di luce capace di dare speranza e serenità a tutti coloro che sono entrati in quel tunnel infernale. L’uscita dal tunnel spesso è piena di difficoltà psicologiche e sociali per tale motivo il nostro è un impegno importante, un lavoro di squadra fra esperti, associazioni e familiari. Solo così si potranno ottenere ottimi risultati. Perché organizzare un concorso diaristico? Perché Filippo aveva scelto come compagno del suo amaro viaggio un diario e, nel contempo, perché scrivere è un importante mezzo terapeutico. Il diario stimola la memoria ed è un ottimo antidepressivo”.

Prima che la serata entrasse nel vivo, è stato proiettato un video che racconta la vita di Filippo e,  nel contempo, è stato  ricordato il libro “La Lanterna bianca, Il diario di Filippo” (Ed. Il Convivio 2015). Il testo contiene una raccolta di poesie, riflessioni e liriche scritte da Filippo.  Nel ricordare il testo, la mamma Ada ha raccontato come è nata l’idea di pubblicare il diario di Filippo e, prima ancora, di dare vita alla Lanterna Bianca dopo la morte del figlio. “Ho voluto fondare quest’associazione” ha spiegato la signora Ada “per aiutare quanti vivono lo stesso dramma, e sono tante le famiglie. Questa malattia ci fa ancora tanta paura. Occorre che chi soffre di questa patologia sia trattato come cittadino e non solo come malato. Dopo l’applicazione della Legge 180 (Basaglia) che ha chiuso le strutture curative, la situazione è peggiorata. Dove sono le case famiglia che dovevano sostituire le vecchie strutture? Sono pochissime ed insufficienti cosicché il peso ed il dolore della malattia grava tutto sulle famiglie.”

La cerimonia, ricca di emozioni, è iniziata con una interessante relazione che ha affrontato il tema tema “Nuove scoperte sulle malattie psichiatriche” presentata magistralmente dallo scienziato Italo-Americano Prof. Graziano Pinna  che già era stato ospite del concorso due anni fà. Per l’occasione la Presidente dell’associazione Nunzia De Cola gli ha consegnato una targa quale riconoscimento per i meriti scientifici in campo internazionale ottenuti nello studio delle malattie psichiatriche.

Il pubblico

Il pubblico

Giuseppe Gambini

Giuseppe Gambini

Mimmo e Valeria Ariosto

Mimmo e Valeria Ariosto

La prima parte presentata dalla Prof.ssa Giovanna Campagna si e’ svolta con gli interventi di qualificati professionisti del settore, quali : Dottor Roberto Motta e Dottor Filippo Tati’.

La seconda parte e’ stata condotta in maniera coinvolgente, commovente e con grande professionalita’ dal Dottor Alessandro Indiana.La premiazione e’ entrata nel vivo con il saluto della presidente della giuria Prof.ssa Maria Lilia Papa.

Tra i momenti particolarmente importanti , da segnalare:

Roberta Macri’, la ragazza paraplegica che con il suo sorriso, grande gioia interiore, la consapevolezza di aver avuto due vite, ci dimostra con un contributo video di che cosa sia capace la determinazione umana. Roberta, a causa di un incidente stradale, ha dovuto prendere coscienza di una realta’ che non le apparteneva, ma con cui dovra’ conviverci tutta la vita.

Successivamente, si e’ creata una magica atmosfera, al momento della premiazione dell’ insegnante Rita Ariosto. Rita oltre che ad un commovente discorso chi ha regalato un contributo musicale con Valeria e Mimmo Ariosto, tre i brani musicali:   “La vita e’ bella” (colonna sonora), “Quanto ti ho amato e quanto di amo non lo sai”, “Fratello Sole Sorella Luna”.

MACRI'

MACRI’

Ospiti

Ospiti

Relatore

Il dott. Filippo Tatì

Il dott. Motta

Il dott. Roberto Motta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ringraziamenti:

 

I premi speciali sono stati donati dalla gia’ sovraintendente Dott.ssa Melina Prestipino.
Le sculture sono state donate dallo scultore Ermes Ottaviani e dalla scultrice Giovanna Giusto.
La giuria e’ composta dal Prof. Angelo Manitta, Prof.ssa Maria Lilia Papa, Dott.ssa Agnese Calabro’, Dott.ssa Enza Conti.
Sindaco di Motta Camastra Carmelo Blancato
Consigliere di Motta Camastra Gianfranco Bartucciotto
Prof.ssa Giovanna Campagna ( relatrice).
Dott. Alessandro Indiana (relatore).
Silvia Tripolone (figlia di Filippo).
Katia Tripolone (nipote Filippo).
Gaetano Tripolone Web Tv Marchenet ( Riprese, Audio e Regia).
Rosario Messina (giornalista).

 

PREMIAZIONE

1) Rinaldi Maria Teresa (PR)
2) Gambini Giuseppe Garbagnate (MI)
3) Peluso Giovanni Martina Franca (TA)
4) Macrì Giovanni Barcellona (ME) a pari merito
4) Muscardin Rita (SV) a pari merito
5) Maggioli Lidia (RN)
6) Manna Marienza (CS)

PREMIO SPECIALE

Ariosto Rita S.Alessio (ME)
Blancato Giada Motta Camastra (ME)
Campanile Virginia Otranto (LE)
Casetti Cristiana (TO)
Currieri Francesca Partinico (PA)
Frisoli Gaetano (TO)
Adamo Denise  Motta Camastra (ME)
Scuola dell’Infanzia Motta Camastra (ME)

SEGNALAZIONE DI MERITO

Eroli Ester
Falbo Vanessa Cassano allo Ionio (CO)
Billeci Francesco Borgietto (PA)
Zeppellini Claudio Laives (BZ)
Zambello Renzo Bollate (MI)
Pujia Domenico (RM)
Lo Bono Rosaria Termini Imerese (PA)
Scuderi Mariella Tremestieri Etneo (CT)
Rossello Carmela (ME)
Pregadio Carmela Seveso (MB)
Antonazzo Anna (CT)
Cabianca Giovanni Cornedo Vicentino (VI)

 

MENZIONE D’ONORE

Marcus Tulius Loureiro Brasile
Dal Santo Vittorina Lonico (VI)
Mazzacco Chantal Tricesimo (UD)
Pittalis Paola Ossi (SS)
Lo Russo Vito Adelfia (BA)
Baroni Carla (FE)
Antonucci Pina Corigliano Calabro (CS)
Derelitto Gianluca (SS)
Marsiglia Salvatore (CT)
Dall’Ara Chiara – Gridella Nerio(FC)
Strappafelci Maria Vittoria S.Lorenzo Nuovo (VT)
Pavoni Patrizia Forni di Sopra (UD)

FINALISTI

Mirabile Salvatore Marsala (TP)
Blancato Carmelina Pelligra Australia
Scuderi Giovanna Mascalucia (CT)
Caminotti Ebe (MN)
Rossi Fabrizio-La Porta Gerardo (Canosa di Puglia)
Sigolo Vladi Cormano (MI)
Gallucci Simonetta (MI)
Gatta Patrizia (CE)
Bogdan Groza G.Marengo di Marmirolo (MN)
Ciscognetti Matilde (NA)
Riccobono Giuseppe Bagheria (PA)
Iommi Nicoletta (RM)
Maestrelli Claudio (MN)
Morelli Eugenio S.Pietro di Feletto (TV)
Pizzoli Alfredo Dossobuono di Villa F. (VR)
Merenda Emilia (PA)
Minopoli Selene Saronno (VA)

 

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