GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Taormina

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Taormina (Me). Applausi del pubblico anche prima della chiusura dell’opera per “Tosca”, all’insegna della tradizione, proposta dal “Taormina opera stars” dell’associazione Aldebaran, presieduta da Maurizio Gullotta. Tutti in piedi nella cavea, infatti, per applaudire a scena aperta quando ancora il bravo direttore d’orchestra, Alessandro Cedrone, stava scandendo le ultime note del capolavoro di Puccini. Soddisfazione per questo momento di grande musica è stato espresso dal direttore artistico, Davide Dellisanti. Bravi i cantanti. Il ruolo di Angelotti è stato magistralmente interpretato dal basso, Munkyu Park, voce profonda ricca di armonici. Il sagrestano è stato interpretato dal basso, Dante Muro, che ha dimostrato una padronanza scenica tipica di un grande attore, accompagnato da una voce facile in acuto. Brillante ed onestissimo il Cavaradossi di Domenico Menini che grazie a musicalità e padronanza tecnica ha reso il personaggio virile e allo stesso tempo romantico grazie alle mezze voci e al fraseggio raffinato. Lo Scarpia di Andrea Carnevale è stato imponente già dalle prime note entrando nel ruolo con con voce autoritaria e voluminosa che sovrasta l’orchestra con facilità mantenendo una dizione tipica del canto all’italiana del passato. La Tosca di Rossana Cardia ha avuto mille sfaccettature: donna gelosa, innamorata, devota e mai rassegnata che combatte fino all’ultimo. Voce questa dal timbro caldo e di infinite possibilità e dinamiche che vive il personaggio da grande attrice emozionandosi ed emozionando. Lo Spoletta di Gianni Locorotondo è una voce di tenore drammatico di prima qualità ed ha dimostrato inoltre ottima presenza scenica. Brava anche il pastorello interpretato da Carmen Maggiore. L’orchestra del “Taormina Opera Stars” ha interpretato al meglio l’opera grazie anche alla guida di Cedrone uno dei direttori di opera lirica più competenti e sensibili che riesce ad ottenere una gamma timbrica e dinamica di grande varietà rispettando fedelmente quello che Puccini ha scritto. La regia di Alfredo Corno ha fatto rimanere incollati i migliaia di spettatori presenti a questo appuntamento di musica. Incastonata nel Teatro Antico è risultata la scena di Alfredo Troisi che è riuscito ad interpretare i colori dell’area storica. Belli anche i costumi ideati dallo stesso Troisi. Grande impegno e bravura espressa da tutti quanti hanno preso parte alla rappresentazione come il Coro lirico siciliano, il maestro del coro, Francesco Costa, Coro di voci bianche “I piccoli cantori”, il maestro del coro voci bianche Salvina Miano, l’attrezzeria “Bottega Fantastica” di Daniele Barbera. I costumi infine sono stati messi a disposizione della “Casa D’arte” di Francesca Pipi.

Un’altra serata apprezzatissima, dunque, per Il “Taormina Opera stars”, dopo quella altrettanto importante di “Urlo Mediterraneo” e “Cavalleria rusticana”. Quest’ultimo spettacolo andrà in replica il 22 agosto, mentre “Tosca” il 24 dello stesso mese, sempre al Teatro Antico.

La Tosca

La Tosca

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Letojanni (Me) -E’ ambientato a Catania “Finisce la notte”, il nuovo romanzo di Piero Isgrò, giornalista che per tanti anni ha lavorato nella redazione del TG1 a Roma sezione cultura.    “Finisce la notte” sarà presentato a Letojanni venerdì 5 agosto alle ore 18:30 nella suggestiva terrazza della contessa romana Federica d’Adamo, (La terrazza di Fefè via V. Emanuele n°137 accanto MPS) che dopo vari viaggi per il mondo ha scelto la Sicilia come sua “home”.   L’evento è aperto al pubblico, “qui nella mia terrazza di Fefè, come mi chiamano gli amici – afferma Federica d’Adamo – protagoniste sono solo le eccellenze di cultura, cibo e unione di diversità umana. Ho subito accolto con gioia l’idea di presentare qui il libro e di abbinarlo a un buffet all’Arancia Rossa IGP, la Regina di Sicilia”.   Piero Isgrò, intervistato da Giuliana Avila Di Stefano, addetta comunicazione e marketing del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, sponsor dell’evento, spiegherà come i “se” possono dare adito a fraintendimenti, dolori ma anche rassegnazione e crescita.  Non mancheranno momenti emozionanti, come già si preannuncia il reading di Mario Pavone, regista teatrale, che estrapolerà dal testo dei passi del romanzo, che, in un periodo storico come quello attuale, in cui la gravidanza sta diventando un atto commerciale e l’intimo desiderio quasi un obbligo nel realizzarlo, tocca i sentimenti di due coppie degli anni ’80,  sconvolte dal dolore per la perdita dei rispettivi figli, dove una, per uno scherzo del destino, si ritrova a crescere il figlio dell’altra.    L’evento è organizzato in collaborazione con il Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, che farà degustare alcuni dei prodotti elaborati con il prezioso agrume ricco di antociani, pigmenti che, non solo danno il forte colore porpora, ma soprattutto preservano l’organismo dalla degenerazione e dall’invecchiamento, e che sono, inoltre, utili nella prevenzione e miglioramento dei problemi a carico del microcircolo e dei tumori.

Siamo ben contenti di partecipare a questo evento, che essendo culturale può far conoscere l’importanza dell’Arancia Rossa IGP sotto tutte le sue forme: frutto fresco o trasformato – afferma Gianluca Ferlito, presidente del Consorzio – Inoltre l’autore, Piero Isgrò è catanese, dunque uno dei comuni che rientra nelle zone di produzione ad Identificazione Geografica Protetta, dove il prezioso agrume cresce rigoglioso grazie al clima caldo, al vento dell’Etna e al terreno spesso vicino al mare. E’ proprio questo  stress termico, che favorendo una maggiore quantità di sostanze protettive nella pianta, fa si che gli antociani, siano molto più presenti e potenti. Inoltre, lo stress termico promuove anche più vitamina C: il Tarocco ne ha 80-90 mg per 100 g di prodotto, quantità maggiore del 40% rispetto alle arance bionde. Tutto ciò è garantito dal marchio di qualità IGP  e i produttori di “Arancia rossa di Sicilia IGP” devono rispettare il disciplinare di produzione, sotto il rigido controllo del Consorzio“.

Luca Ferlito

Gianluca Ferlito

copertina del libro

copertina del libro

Locandina dell'evento

Locandina dell’evento

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Taormina – Il “grido” dei migranti e la musica della “Cavalleria” di Mascagni” hanno aperto la seconda edizione del “Taormina opera stars“. Al termine di entrambe le performance i tantissimi spettatori che hanno raggiunto il teatro Antico hanno tributato lunghi applausi. Il Festival, è stato aperto con una presenza di assoluta eccellenza del panorama musicale internazionale. Il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, ha premiato per la sua carriera, infatti il maestro, Donato Renzetti. Quest’ultimo ha auspicato che manifestazioni di alto spessore culturale possano proseguire nella cavea taorminese. La cerimonia è stata presentata da Maria Grazia Bonelli e l’attore Bruno Torrisi (il commissario Licata di Squadra antimafia). Sul palco, assieme al primo cittadino, si sono trovati il direttore artistico del Festival, Davide Dellisanti, il presidente dell’associazione Aldebaran, Maurizio Gullotta (la traduzione in inglese è stata curata da Dario Gullotta). Poi la serata, così come annunciato, è iniziata con la prima nazionale della spettacolo di danza e prosa “Urlo Mediterraneo. Ritratto di un naufrago numero zero“. Il testo è stato realizzato dalla scrittrice, Lina Prosa. Sul palco si sono trovati i danzatori della compagnia “Itai”, Kristi Ismailaj, Hakik Xhani e Vincenzo Tallarico. Assolutamente d’effetto l’interpretazione del testo dell’attrice, Emanuela Muni, che ha impressionato il pubblico, nella scena finale, durante la quale ha dato sfoggio, della sua naturale bellezza. Alla fine applausi scroscianti per tutti con in testa il regista e coreografo, Lino Privitera. Poi è iniziata “Cavalleria Rusticana”. Il pubblico è stato entusiasta della sicura e convincente esecuzione dell’opera durante la quale è stata applauditissima anche l’orchestra del “Taormina opera stars” diretta da Mariano Patti. Per il pubblico bravi tutti e precisamente, Santuzza, Marianna Cappellani, Turiddu, Delfo Paone, Alfio, Giorgio Schipa, Lola, Sabrina Messina e Mamma Lucia, Michela Moroni. Anche per l’opera regia e Coreografia è stata curata da Privitera che ha dato un’interpretazione coreografica all’opera che ha convinto il pubblico. Apprezzati anche i cantanti del Coro lirico siciliano diretti da Francesco Costa. Si è incastonata tra le mura antiche del teatro, infine, la scenografia di “Bottega Fantastica” di Daniele Barbera. Al termine dello spettacolo il pubblico si è tutto alzato in piedi per dare il giusto tributo agli artisti. Grande attesa adesso per la seconda serata del festival che presenterà, giovedì 4 agosto, Tosca. “Cavalleria Rusticana” ed “Urlo Mediterraneo” saranno replicati il 22 agosto. Il capolavoro di Puccini il 24 dello stesso mese.

Ospiti e Attori

Ospiti e Attori

Cavalleria Rusticana

Cavalleria Rusticana

Cavalleria Rusticana

Cavalleria Rusticana

Cavalleria Rusticana

Cavalleria Rusticana

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L’itinerario in Sicilia attraverso i secoli si snoda, nel saggio di Carlo Ruta (Storia del viaggio in Sicilia dalla tarda antichità all’età moderna, 2016, Ragusa, Edizioni di storia e studi sociali, pag. 294) con dovizia di informazioni storiche e documentarie e con interessanti spunti di analisi sociologica, per condurre il lettore in un’avventura fatta di ricerche stimolanti e di scoperte emozionanti. Vari  gli ambiti d’interesse culturale: dall’archeologia alla storia, dalla letteratura all’arte figurativa, dai fatti di costume agli aspetti sociologici, in una visione d’insieme sempre chiara e ben coordinata. Il tema di fondo  è quello di far risaltare i nessi che hanno consentito la trasmissione delle tradizioni, dei punti di vista e dei topoi, mentre le varie dominazioni e governi che si susseguivano nell’isola, sembravano apportare radicali cambiamenti. Il testo, tuttavia, presenta vari filoni interpretativi e offre molteplici chiavi  di lettura. Fin dall’inizio l’autore propone un bipolarismo tra vita e morte che percorre tutta l’opera e che evoca un confronto immediato con  Gesualdo Bufalino là dove egli considera i termini “luce” e  “lutto” come un ossimoro che rappresenta la Sicilia. È luce e lutto l’Etna, maestosa presenza nel viaggio di Ruta, punto focale di ogni percorso. Nel mondo cristiano è fuoco d’inferno, baratro che risucchia verso la morte, a cui può porre riparo solo il viaggio salvifico alla volta di Gerusalemme. Per gli Arabi, invece, la Montagna è luce che squarcia l’oscurità, è la vita che si rinnova, è humus che inonda la terra. L’Islam che conduce i pellegrini in viaggio verso La Mecca s’identifica nella forza del vulcano. Al di là della fede, l’Etna, in tutte le epoche eserciterà una fortissima attrazione sui viaggiatori. Immagine di morte ma anche mimesi di vita è la cripta dei Cappuccini di Palermo: la morte che imita la vita in una finzione scenica perturbante. Il viaggiatore Goethe ne proverà orrore: fantocci maleolenti che recitano una parte. Tuttavia, proprio in tale esasperazione, si coglie l’ambivalenza tipica del popolo siciliano: la morte è ineluttabile ma la si inganna con la finzione del durare. Da ciò i bizzarri figuri, il gusto del grandioso e del fantasmagorico, la mescolanza di elementi contrastanti nella quotidianità del vivere. La stratificazione di culture diverse ha reso questo popolo eterogeneo e contraddittorio, pensoso e superficiale, beffeggiante e serio. Un viaggiatore attento e sensibile come lo scrittore francese Guy de Maupassant degli altri, sa comprendere che il dualismo siciliano non è altro che una forma di duttilità all’adattamento e apprezzarlo. Il “viaggio” di Ruta, quindi, non attraversa solo la Sicilia dalla tarda antichità all’età moderna ma è un percorso dentro la Sicilia e i Siciliani di ogni epoca

Carlo Ruta

Carlo Ruta

Copertina Libro

Copertina Libro

 

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Taormina (Me)-  “Prologo” del “Taormina opera stars” a Castelmola, che sarà al via, invece, martedì 2 agosto al Teatro Antico, con la prima nazionale di “Urlo Mediterraneo”, spettacolo di balletto e prosa dedicato alla problematica dei migranti e “Cavalleria Rusticana” capolavoro di Mascagni. Entrambi i momenti vedranno l’interpretazione del regista, Lino Privitera. Intanto, come tradizione consolidata, i cantanti dalle ugole d’oro, Rossana Cardia, Gianni Locorotondo, Andrea Carnevale, Munkyu Park e Riccardo Palazzo, tutti protagonisti di “Tosca” che andrà in scena, per la regia di Alfredo Corno, sempre nella cavea taorminese, giovedì 4 agosto, hanno effettuato, in questi giorni, un applauditissimo spettacolo a Castelmola. Nel castello della “terrazza su Taormina”, accompagnati dai pianisti, Michela De Pasquale ed Andrea Bosso, hanno lasciato le prove dell’opera di Puccini per regalare un “primo assaggio” di quanto si svolgerà presto al Teatro Antico. Quella castelmolese è una performance che viene organizzata in collaborazione con l’amministrazione guidata dal sindaco del piccolo centro, Orlando Russo. Anche quest’anno si è trattato di un successo che ha visto la presenza del presidente dell’associazione “Aldebaran”, che organizza il festival dell’opera, giunto alla sua seconda edizione, Maurizio Gullotta. Tutto pronto dunque per l’avvio, attesissimo, delle serate di “Cavalleria Rusticana” e “Tosca” che saranno poi replicate il 22 e 24 del mese più caldo dell’anno. Atteso sul palco del Teatro Antico, sempre il 2 agosto, anche il “maestro dei maestri”, il direttore d’orchestra, Donato Renzetti, al quale il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, consegnerà il premio alla carriera voluto dal Festival. Insomma vi sono tutti gli elementi necessari per bellissime serate all’insegna della musica in programma al Teatro Antico che si conferma “culla” dell’opera delle stars.

 

Taormina opera stars  – Cast di prim’ordine per “Cavalleria Rusticana” e “Tosca” in programma, rispettivamente il 2 ed il  4 agosto al Teatro Antico e poi il 22 e 24 del mese più caldo dell’anno, sempre nella cavea taorminese. “Ci prepariamo – annuncia il direttore artistico del Festival, Davide Dellisanti – all’avvio in grande stile del Taormina opera stars, giunto alla sua seconda edizione, con cantanti di livello. Per esempio Tosca vedrà l’interpretazione di Rossana Cardia, Cavaradossi, Domenico Menini e Scapia sarà interpretato da Andrea Carnevale. Tutti e tre vantano una carriera eccezionale, basta ricordare i primi ruoli interpretati in tutto il mondo. Adattissima al ruolo di Tosca è la Cardia, sia per il temperamento che per il colore drammatico della voce”. Una Tosca, dunque, all’insegna della tradizione che potrà tenere incollati nella cavea del Teatro antico i tanti melomani che arriveranno a Taormina. “Stessa musica” vi sarà anche per il capolavoro di Mascagni, prima del quale il regista, Lino Privitera, proporrà, uno spettacolo di danza e prosa, “Urlo Mediterraneo”, dedicato alla problematica dei migranti. A questo seguirà, appunto, una “Cavalleria” tra coreografie e bel canto. Il tutto organizzato dall’associazione Aldebaran, presieduta dall’instancabile, Maurizio Gullotta.

Ecco il cast di Cavalleria rusticana (2 -22 agosto)
Santuzza: Marianna Cappellani
Turiddu: Delfo Paone
Alfio: Giorgio Schipa
Lola: Sabrina Messina (2 agosto)
Clelia Croce (22 agosto)
Mamma Lucia: Michela Moroni
Direttore d’Orchestra: Mariano Patti (2 agosto)
Salvatore Miraglia (22 agosto)
Regia e Coreografia: Lino Privitera
Orchestra: Taormina Opera Stars
Coro Lirico Siciliano
Maestro del Coro: Francesco Costa
Scenografia, costumi e attrezzeria: La Bottega Fantastica di Daniele Barbera

“Urlo Mediterraneo” prima nazionale
“Itai” Compagnia danza contemporanea
Regia e coreografia: Lino Privitera
Danzatori: Kristi Ismailaj, Hakik Xhani, Vincenzo Tallarico
Testo: “Ritratto di un naufrago numero zero” di Lina Prosa
Attrice: Emanuela Muni

Il cast di Tosca (4 – 24 agosto) sarà invece:
Tosca: Rossana Cardia (4 agosto)
Maria Rita Chiarelli (24 agosto)
Cavaradossi: Domenico Menini
Scarpia: Andrea Carnevale
Angelotti: Munkyu Park
Sagrestano: Dante Muro

Spoletta: Gianni Locorotondo (4 agosto)
Riccardo Palazzo (24 agosto)
Pastorello: Carmen Maggiore
Direttore d’Orchestra: Alessandro Cedrone
Regia Alfredo Corno
Scene e costumi Alfredo Troisi
Orchestra: Taormina Opera Stars
Coro lirico siciliano
Maestro del coro: Francesco Costa
Coro di voci bianche: “I piccoli cantori”
Maestro del coro voci bianche Salvina Miano
Scenografia e attrezzeria “Bottega Fantastica” di Daniele Barbera
Costumi “Casa D’arte” di Francesca Pipi

da sinistra Patti, Dellisanti, Gullotta

da sinistra Patti, Dellisanti, Gullotta

Foto

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TaorminaLa “Perla dello Jonio” premierà il direttore d’orchestra, Donato Renzetti, con un omaggio alla sua sfolgorante carriera nel mondo della musica. L’iniziativa è dell’associazione “Aldebaran”, presieduta dal maestro, Maurizio Gullotta, che sta programmando il “Taormina opera stars”, grande momento internazionale di musica lirica giunto, ormai, dopo il successo dello scorso anno, alla sua seconda edizione. Il premio sarà consegnato a Renzetti nella serata inaugurale  del festival che si terrà il 2 agosto al Teatro Antico. Sul palco sono attesi, inoltre, il sindaco di Taormina, Eligio Giardina ed il vice, Mario D’Agostino, nelle sue vesti di assessore alla Cultura del  Comune. Grande trepidazione, dunque, per l’arrivo di Renzetti, assoluta icona della musica classica “tricolore” . “Siamo contenti – ha commentato, Davide Dellisanti, direttore artistico del festival – di questa presenza anche perché a dirigere “Cavalleria Rusticana” vi saranno proprio gli allievi del maestro“. Le bacchette d’eccellenza di Mariano Patti, il 2 agosto e Salvatore Miraglia il 22, sempre del mese più caldo dell’anno, saranno, appunto, la “nota” tangibile dell’esperienza trasmessa dal maestro ai suoi, ormai, bravissimi colleghi. “Abbiamo voluto dare un riconoscimento a Renzetti – ha proseguito Dellisanti – perché è tra i più grandi rappresentanti dei direttori d’orchestra ed é ambasciatore riconosciuto dell’Italia a livello internazionale, sia come direttore che didatta. Non poteva non mancare, in questo alto momento di musica, una personalità così  importante”. Dopo avere studiato composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, Renzetti ha avviato un’entusiasmante carriera che lo ha condotto ad essere, appunto, tra i direttori d’orchestra italiani più affermati nel mondo. Ha ottenuto, inoltre, numerosi riconoscimenti in concorsi internazionali. Insomma il Festival dell’opera guarda alle personalità italiane che hanno fatto la storia della musica. Il tutto si svolgerà nella cornice della cavea di Taormina, dove, appunto, il 2 e il 22 agosto, in prima nazionale, è in programma “Urlo Mediterraneo”, spettacolo di  “teatro-danza” dove tre ballerini e un’attrice, interpreteranno il testo teatrale di Lina Prosa scritto, per l’occasione, dal titolo: “ Ritratto di naufrago numero zero. Appendice alla trilogia del naufragio”. Lo spettacolo sarà messo in scena dalla Compagnia di Danza Contemporanea “Itai” fondata nel 2006 dal coreografo e regista Lina Privitera. In scena la bella e brava attrice, Manuela Muni. Poi sarà l’apoteosi della musica lirica che incanterà il pubblico, proveniente dalle più disparate località, della Città del centauro. Così come ha  indicato lo stesso Privitera, nella medesima serata, sarà presentata una lettura particolare di “Cavalleria Rusticana” di Mascagni, di cui oltre al “bel canto”, come da tradizione, sarà assoluta protagonista anche la danza. Grandi movimenti coreografici accompagnati dalle arie note saranno la caratteristica di questa innovativa visione. Il 4 e 24 agosto in programma, infine, una “Tosca“, da non perdere destinata ad ravvivare le serate culturali di una Taormina che attende iniziative di spessore.

RIEPILOGO:

“Taormina opera stars”, avvio il 2 agosto con un cast importante per
> Cavalleria Rusticana e Tosca
>
> Taormina opera stars – Cast di prim’ordine per “Cavalleria Rusticana”
> e “Tosca” in programma, rispettivamente il 2 ed il 4 agosto al Teatro
> Antico e poi il 22 e 24 del mese più caldo dell’anno, sempre nella
> cavea taorminese. “Ci prepariamo – annuncia il direttore artistico del
> Festival, Davide Dellisanti – all’avvio in grande stile del Taormina
> opera stars, giunto alla sua seconda edizione, con cantanti di
> livello. Per esempio Tosca vedrà l’interpretazione di Rossana Cardia,
> Cavaradossi, Domenico Menini e Scapia sarà interpretato da Andrea
> Carnevale. Tutti e tre vantano una carriera eccezionale, basta
> ricordare i primi ruoli interpretati in tutto il mondo. Adattissima al
> ruolo di Tosca è la Cardia, sia per il temperamento che per il colore
> drammatico della voce”. Una Tosca, dunque, all’insegna della
> tradizione che potrà tenere incollati nella cavea del Teatro antico i
> tanti melomani che arriveranno a Taormina. “Stessa musica” vi sarà
> anche per il capolavoro di Mascagni, prima del quale il regista, Lino
> Privitera, proporrà, uno spettacolo di danza e prosa, “Urlo
> Mediterraneo”, dedicato alla problematica dei migranti. A questo
> seguirà, appunto, una “Cavalleria” tra coreografie e bel canto. Il
> tutto organizzato dall’associazione Aldebaran, presieduta
> dall’instancabile, Maurizio Gullotta.
>
> Ecco il cast di Cavalleria rusticana (2 -22 agosto)
> Santuzza: Marianna Cappellani
> Turiddu: Delfo Paone

OPEN STARS

Al Teatro Antico

Uno spettacolo

Uno spettacolo

Donato-Renzetti

Donato-Renzetti

Il direttore d'orchestra

Il direttore d’orchestra

Patti, Dellisanti  e  Gullotta

da sinistra patti dellisanti gullotta-1

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Giardini Naxos  (Me). Il 15 luglio 2016 ricorre il trentesimo anniversario dalla scomparsa di Lorino Mangano, sindaco socialista di Giardini tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60, uomo di profonda cultura, di grande rigore morale e di estrema onestà intellettuale.

Tanti anni, forse troppi, sono passati ma, come ricorda il suo amico Matteo Steri curatore dell’antologia “Lorino Mangano-Scritti e discorsi“ edita nel 1992, “ … quello che ha detto e fatto, sempre con rigorosa coerenza e fede cristallina, lo pone al di fuori dei limiti che la collocazione in un partito , o in un’epoca, potrebbe far sorgere.   …. le idee di onestà, di lotta dura contro ogni forma di abuso, di difesa strenua degli interessi reali della collettività, come pure le idee di progresso, in termini sia di sviluppo economico che civile, propugnate da Lorino Mangano, superano qualsiasi limite, perché sono giuste e valide, anche se non hanno trovato in Giardini quella fortuna che meritavano.

In un momento storico in cui la “politica” italiana, e siciliana in particolare, è in pieno degrado, in un momento storico in cui la vita dei Comuni, e non solo, è per lo più in mano a interessi clientelari o a stolido affarismo, vale la pena ricordare un uomo che già a metà del secolo scorso in un paese di pescatori, braccianti agricoli, artigiani, piccoli industriali, con un’esigua componente di intellettuali, quale era allora Giardini, si batteva per “l’ordinato sviluppo della società  e delle sue strutture, la salvaguardia del territorio, la valorizzazione del patrimonio archeologico e ambientale, l’eliminazione dei favoritismi, la lotta alla speculazione e al facile arricchimento, …. la pulizia della città, la lotta ai rumori. Le sue idee sul turismo a Giardini (tra non poche contestazioni, sconfitte dalla realtà, diede il via al primo stabilimento balneare, negli anni 1959 e 1960), furono indubbiamente profetiche, anche se poi furono completamente tradite.”

Nato nel 1915, figlio del Maestro Nino Mangano, raffinato Direttore della locale Banda musicale “ l’orchestra cittadina i cui concerti in piazza richiamavano un gran numero di spettatori, e della dolce signora Elvira Pizzati, fratello di Nella, valente musicista e letterata, Candeloro (Lorino) Mangano compiuti gli studi magistrali si accostò a quelli filosofici. Di ritorno a Giardini dopo una lunga e devastante prigionia, prima a Orano e poi in Francia, inizia il suo impegno politico da socialista nel 1946.

Anni in cui si fece conoscere in ambito locale e anche fuori provincia, divenendo in breve il referente socialista del territorio, come ricorda in un suo commosso articolo (“Il mito dell’operaio- In memoria di Lorino Mangano”, La Sicilia, 22 giugno 1993) il Prof. Giuseppe Giarrizzo, eminente storico catanese che rievoca quasi con nostalgia (“…salivo la ripida scala di accesso alla sua casa sul Corso e la madre con cui Lorino viveva mi accoglieva con simpatia…”) quella che fu un’amicizia fraterna e di elevatissima valenza intellettuale, anche quando il loro cammino intraprese strade diverse.

Nel 1952 è eletto Consigliere comunale e dopo le elezioni del 27 maggio 1956 che videro la vittoria schiacciante della lista popolare da lui guidata, l’11 giugno 1956, è eletto Sindaco di Giardini a capo della prima Amministrazione socialista in Sicilia.

Le precedenti Amministrazioni  che si erano succedute al Comune per circa dieci anni avevano lasciato una situazione disastrosa con oltre cinquanta milioni di lire di deficit finanziario, opere pubbliche rimaste incomplete e svariati problemi irrisolti (dalle fognature, all’acquedotto, alla luce elettrica, ecc.).

In meno di tre anni l’Amministrazione presieduta da Lorino Mangano riuscì a realizzare: un’ampia assistenza farmaceutica ambulatoriale e ospedaliera con particolare riguardo agli indigenti e senza alcuna distinzione di colore politico; assistenza anche in generi alimentari ai più poveri, ammalati o disoccupati; la costruzione di alloggi popolari; il completamento dell’acquedotto esterno che assicurò l’acqua ai rioni periferici, alle campagne e alla zona turistica di Schisò; l’asfaltatura delle strade di campagna; il completamento della fognatura; il potenziamento delle celle nel cimitero; il finanziamento per il porto, il lungomare, il giardino pubblico, per la costruzione di una seconda Scuola elementare e della Scuola media; non ultima l’attenzione ai bisogni dell’Orfanotrofio Antoniano che assisteva anche i bambini poveri del Comune.

In un articolo del Primo maggio 1959 apparso su L’Ora socialista, di cui Lorino era il Direttore, si disse: “ la polvere ed il fango sono scomparsi per sempre da Giardini”, in senso proprio e, si pensava, anche in senso figurato.

La sua intensa e proficua attività gli consentì di  ricevere importanti riconoscimenti tra i quali l’elezione a componente del Comitato esecutivo dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia ( ANCI).

Alle elezioni comunali del 1960 purtroppo la lista da lui capeggiata viene artatamente respinta: si interrompe così la sua opera di miglioramento e modernizzazione della cittadina Jonica.

In seguito, il 18 febbraio del 1962, riprende l’attività amministrativa con l’elezione a Consigliere nel primo Consiglio provinciale eletto dopo il fascismo. Rimase consigliere fino al 1970, intervenendo con discorsi puntuali e attenti spesso non esenti da critiche ( “le Province in Sicilia: macchine strumentali del potere locale”), mai improvvisati ma sempre accuratamente elaborati e mirati alla realizzazione delle potenzialità di un territorio (non solo di Taormina) che lui intuiva a vocazione essenzialmente turistica ( fu il primo a parlare di Comprensorio turistico per i paesi della costa ionica).

 Nel 1964 aderisce allo PSIUP.

Nel 1970 sceglie di dedicarsi nuovamente ai problemi del paese di Giardini e, lasciato il Consiglio provinciale, è eletto nel Consiglio comunale divenendo, per un breve periodo assessore alla Pubblica Istruzione e circondandosi di giovani” sessantottini” che, illudendosi, sperava raccogliessero la sua eredità.

Scioltosi lo PSIUP nel 1972 Lorino sceglie di confluire nel PCI. Nel 1974, alla scadenza del mandato di consigliere comunale, non si ripresenta, anche se, nonostante i problemi di salute, continuerà il suo impegno politico fino alla fine dei suoi giorni, avvenuta il 15 luglio del 1986 per una complicanza dopo un banale intervento chirurgico.

L’amico onorevole Domenico Rizzo nella commemorazione a lui affidata in Consiglio comunale in occasione del primo anniversario della morte, ne ricorda anche l’impegno d’insegnante: “Nella sua attività professionale profuse tutta la sua esperienza didattica e la sua cultura, perché Lorino era un uomo colto che, ai severi studi giovanili, sempre aggiornati, univa l’abitudine alle buone letture, come constatiamo dai libri della sua biblioteca, donata al Comune di Giardini, la biblioteca era l’unico suo bene! Sì perché Lorino Mangano morì nullatenente, povero. Visse sempre con le sue uniche entrate: lo stipendio prima e poi la pensione di insegnante. Fu un uomo buono, generoso e leale che sapeva suscitare subito simpatia e affetto.…con la sua vita Lorino Mangano ha lasciato una testimonianza sociale, politica, umana che è degna di essere ricordata alle nuove generazioni”.

La Civica Biblioteca di Giardini Naxos, inaugurata il 3 novembre 1986, porta il suo nome.

Commemorazione 4 Novembre

Commemorazione 4 Novembre

4 novembre 1959

4 novembre 1959

Il Sindaco Lorino Mangano

Il Sindaco Lorino Mangano

La cerimonia del 4 novembre

La cerimonia del 4 novembre

Festa di matrimonio, 23-05-1983, con: la moglie Tanina, la sorella Nella, il cognato Totò       Signorino, i nipoti Lina, Elvira e Nino.

Festa di matrimonio, 23-05-1983, con: la moglie Tanina, la sorella Nella, il cognato Totò Signorino, i nipoti Lina, Elvira e Nino.

Dal Palazzo Municipale

Dal Palazzo Municipale

Elezioni a Sindaco festeggiamenti

Elezioni a Sindaco festeggiamenti

Il primo stabilimento balneare a Giardini realizzato dal Sindaco Mangano

Il primo stabilimento balneare a Giardini realizzato dal Sindaco Mangano

1960, anno delle Olimpiadi di Roma: il Sindaco Mangano accende con la Fiaccola olimpica, che transita da Giardini, il fuoco sacro nell'Ara eretta a Naxos in onore di Tysandros. Accanto al Sindaco il Cap. Matteo Vinciguerra

1960, anno delle Olimpiadi di Roma: il Sindaco Mangano accende con la Fiaccola olimpica, che transita da Giardini, il fuoco sacro nell’Ara eretta a Naxos in onore di Tysandros. Accanto al Sindaco il Cap. Matteo Vinciguerra

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Taormina – Grande attesa per Il “Taormina opera stars” sensibile, quest’anno, al problema dei migranti. A partire dal 2 Agosto, il programma di opere liriche, giunto alla sua seconda edizione e che ha avuto un eco internazionale, nell’edizione 2015, con la “Traviata” si propone, adesso, con uno spettacolo che fa, per certi versi, da prologo al G7 in programma, proprio a Taormina, nel maggio del prossimo anno. Evento questo già annunciato dal premier, Matteo Renzi e dedicato, appunto, al problema dell’immigrazione. Al Teatro Antico, sarà presentato, infatti, “Urlo Mediterraneo“, balletto ispirato alla problematica che non poteva non avere come connubio, nel senso dell’ambientazione siciliana, “Cavalleria Rusticana“. “Quest’anno – ha detto il presidente dell’associazione Aldebaran, Maurizio Gullotta, che sta curando le giornate dedicate alla bella musica – il festival aprirà, appunto, con una performance che vuole affrontare una questione sentita”. Il programma prevede anche una “Tosca” da non perdere organizzata all’insegna della tradizione con un cast importantissimo e che appassionerà i “melomani”. Il festival, presenterà, dunque, al Teatro Antico di Taormina, il 2 e il 22 agosto, in prima nazionale, “Urlo Mediterraneo”, spettacolo di teatro danza interpretato da tre danzatori e un’attrice, che interpreterà il testo teatrale di Lina Prosa scritto per l’occasione, dal titolo: “ Ritratto di naufrago numero zero. Appendice alla trilogia del naufragio“. Lo spettacolo sarà messo in scena dalla Compagnia di Danza Contemporanea “Itai” fondata nel 2006 dal coreografo e regista Lino Privitera. In scena la bella e brava attrice, Manuela Muni. Poi sarà l’apoteosi della musica lirica che incanterà il pubblico proveniente dalle più disparate località della Città del centauro. Così come ha indicato lo stesso Privitera, nella medesima serata, sarà presentata una lettura particolare di “Cavalleria Rusticana” di Mascagni, di cui oltre al “bel canto”, come da tradizione, sarà assoluta protagonista anche la danza. Grandi movimenti coreografici accompagnati dalle arie saranno
il motivo conduttore di questa innovativa visione. Il 4 e 24 agosto prevista, infine, una bellissima “Tosca”, che impreziosirà le serate di una Taormina che gradisce programmi di grandissimo interesse culturale ed artistico.

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Messina. Prende avvio, presso il complesso monumentale del Monte di Pietà, il Festival del Teatro Amatoriale, la rassegna organizzata dalla Città Metropolitana di Messina che intende valorizzare le compagnie locali amatoriali e le loro proposte artistiche.
Venerdì 8 luglio 2016, con inizio alle ore 21.00, andrà in scena “Una vita…4 stagioni!”, spettacolo di cabaret di e con Ernesto Marcianò e Giovanni Macrì.
Lo spettacolo, riprendendo lo stile del cabaret contemporaneo, è dettato da quattro scene che rappresentano le varie fasi della vita dell’uomo: la nascita, l’infanzia/adolescenza, la maturità e la morte.
Un percorso attraverso l’esistenza umana pervaso da ilarità intesa quale compagna spesso silenziosa ed invisibile, un ingrediente presente in quasi tutti gli aspetti della vita.
Così può accadere che tre padri, con caratteristiche molto differenti tra loro, aspettino la nascita del proprio figlio tra tensioni ed aspetti esilaranti conditi da sorprendenti colpi di scena.
Oppure le situazioni grottesche ambientate in un’aula scolastica in cui bizzarri personaggi si cimentano nello studio di materie letterarie e scientifiche. E se alla fine non impareranno nulla ci sarà un solo colpevole: l’insegnante!
E poi uomini impegnati nella creazione di una famiglia, opera impegnativa se non si ha un lavoro ed una casa. Il rischio è di imbattersi in un eccentrico direttore di banca sadico e senza scrupoli che cavalca lo stato di difficoltà dei personaggi in scena.
Infine la morte, fase ineluttabile del tramonto umano. Proprio la morte rende l’uomo bello, buono ed intelligente in una sublimazione estrema dell’ipocrisia delle parti senza limiti o pudori.
Un’ora e mezza di risate e riflessioni, intervallate da brevi intervalli musicali, in un crescendo di situazioni che renderanno il primo appuntamento della rassegna estiva un’occasione per apprezzare ancor di più le qualità artistiche degli attori della compagnia teatrale “Quelli che il palco…”.

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TAORMINA (Me). Giovedì 30 Giugno 2016      Francesca Ferrara e Orazio Savoca, nostri amici taorminesi, convoleranno a Nozze nella chiesa della “Madonna della Rocca” di Taormina.  La Redazione di Sicilia Felix ed il Direttore fanno i migliori auguri a questi due giovani già noti nell’hinterland taorminese.  Francesca, figlia dell’Imprenditore Ferrara Salvatore, ha  effettuato studi giurisprudenziali per diventare avvocato mentre Orazio ha avviato un attività imprenditoriale nel settore elettrico.

         La cerimonia in chiesa sarà animata dal Coro di Fondachelli Fantina mentre dopo la celebrazione gli sposi festeggeranno le nozze assieme agli invitati in un noto albergo di Taormina nel pressi dell’Isola Bella. Ai nostri auguri si associa l’amico comune Saro Bellingheri il quale augura ai novelli sposi un futuro roseo, sereno e fortunato.

      A U G U R I

Orazio Savoca e Francesca Ferrara

Orazio Savoca e Francesca Ferrara

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