GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Dott. Rosario Messina

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Messina – Il 28 ottobre alla ore 18:00, a Messina,  presso lo studio Maricchiolo Network in via Garibaldi n. 85  la Società civile incontrerà i vari candidati alla Regione Siciliana. All’incontro/confronto che sarà moderato dall’avv. Silvana Paratore sarà presente CittadinanzAttiva Sicilia Onlus, l’ass. Giovani Diabetici sez. di Messina, l’ass. Meter & Miles , l’A.T.S. Rinascita Gesso, imprenditori, professionisti, esponenti del mondo scolastico, della cultura, del volontariato sociale e della sanità messinese. L’intento dell’iniziativa è quello di conoscere da vicino i vari candidati, valutarne la personalità, le idee progettuali, gli obiettivi, l’impegno ma soprattutto esporre loro le esigenze, i bisogni, le difficoltà quotidiane riscontrate in determinati settori quali i servizi sociali ad es. formulando proposte e/o risoluzioni definitive   Gli incontri proseguiranno nella stessa sede, giorno 31 ottobre ore 20:00. 

L'Avv. Silvana Paratore

L’Avv. Silvana Paratore

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TaorminaL’orchestra del “Taormina opera Stars” pioniera del melodramma alle isole Canarie. Nello splendido e modernissimo “Palacio de Formacion y Congreso” dell’isola di Fuerteventura, nei giorni scorsi, è andata in scena, per la prima volta assoluta, una messa in scena di “Aida”, capolavoro di Giuseppe Verdi. È stato realmente un debutto dell’opera lirica nella splendida isola. Il teatro, realizzato a pochi passi dal mare, ha ospitato, infatti, un’opera finalmente con tutti gli elementi necessari, orchestra compresa. Lo scorso anno il complesso aveva proposto una rappresentazione di “Madama Butterfly”, accompagnata solo al piano, che ha avviato il nuovo teatro al mondo operistico. Quest’anno il direttore artistico, Josè Conception, tenore che ha ottenuto un grandissimo successo, sempre in Aida, già proposta ad agosto scorso al Teatro Antico di Taormina, ha voluto realizzare un sontuoso progetto anche nell’isola. Insieme al “Taormina Opera Stars” e quindi al suo direttore artistico Davide Dellisanti, hanno organizzato a Fuerteventura, appunto, una maestosa produzione di Aida. Un’iniziativa che ha avuto il supporto, importantissimo, delle forze locali e degli instancabili Maurizio Gullotta, Antonio Lombardo e Franco Barbera, promotori siciliani dell’opera grazie al festival della città del Centauro giunto alla sua terza edizione e che si prepara alla quarta. Lo sforzo organizzativo del teatro di Fuerteventura ha messo a disposizione costumi, scene e tutta l’attrezzeria. D’altra parte Aida è un’opera imponente ed ha fortemente provato il complesso delle maestranze appena formato. Gli sforzi sono riusciti ad ottenere, alla fine, il meritato successo, il tutto anche grazie al cast internazionale. Nel ruolo di Aida ha incantato il pubblico, per l’avvenenza e soprattutto, per la voce, il soprano, Marianna Cappellani. Amonasro è stato impersonato dal baritono, Andrea Carnevale. Entrambi sono punto di riferimento del festival dell’opera di Taormina diventato uno degli appuntamenti internazionali della cavea. Radamés è stato impersonato dallo stesso Conception le cui doti canore e capacità organizzative sono state riconosciute dal pubblico. Ines Olabarria è stata una sicura Amneris, Munkyu Park un concreto Ramphis, Laura Del Rio una brava sacerdotessa. Il coro dell’Universita delle Canarie e specialmente l’Orchestra del Taormina Opera Stars sono stati il cuore artistico di una serata di grande musica. Bacchetta per eccellenza della performance si è laureato a pieni voti ed oltre, il maestro, David Crescenzi. Quest’ultimo è riuscito ad amalgamare, in pochissimo tempo, tutti gli elementi musicali dell’opera. Alla fine soldi out per la serata ed una strameritata ovazione del pubblico a tutti per questa storica Aida.

L'Aida

L’Aida

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Taormina – La città del Centauro apre le porte alle problematiche dei non udenti e lo fa ospitando una particolare iniziativa. Il 20 e 21 ottobre, Vito De Marco, non udente, ha organizzato un appuntamento culturale dal titolo in inglese: “Deaf Meeting Party” (il termine “Deaf” significa in italiano “Sordo”). De Marco è il coordinatore regionale in Sicilia di questa iniziativa è ha la piena collaborazione di Giuseppe Parrinelli, anch’egli non udente. In questi ultimi mesi i promotori dell’iniziativa hanno accolto con immensa gioia la concessione del patrocinio gratuito del Comune di Taormina e l’uso del Palazzo Duchi di Santo Stefano. “È stato – dice Di Marco – come abbattere del tutto le barriere della comunicazione.Tale abbattimento ci sblocca le ali, permettendoci sia di accendere in eterno una luce nell’oscurità che di raggiungere il pari del mondo udente o ridurre la solita, vecchia e imperdonabile società discriminatoria in genere”.Il “Deaf Meeting Party” vedrà, infine, la partecipazione del “Gruppo Teatrale Senza Parole” di Milano (formato da sei attori tutti non udenti) che ha intenzione di illuminare e rallegrare la vita turistica andando in scena con la “Scuola dei mariti” di Molière. Lo spettacolo è in programma il 21 ottobre, alle ore 19, nella splendida cornice del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano.

Da sin. Di Marco e Parrinelli

Da sin. Di Marco e Parrinelli

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Roma, 18 ott. 2017 –  All’interno del palinsesto composito della Settimana della Sociologia Italiana (www.settimanadellasociologia.it/) si è svolto al Centro Congressi di via Salaria a Roma Un paese ci vuole: la Sociologia di fronte alla crisi italiana” . Il convegno  a cura del  Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, ha messo in luce attraverso i risultati della ricerca temi e fenomeni come fiducia/sfiducia nelle istituzioni, paure, terrorismo, migrazioni, l’innovazione sociale e tecnologica, creatività e trasformazioni dello spazio urbano. Istituzioni, esperti e opinion leader hanno interloquito con i ricercatori sui temi dei singoli panel, in un tentativo di sinergia tra saperi sociologici e interessi istituzionali, sulle  nuove dinamiche socio-culturali, innovazione e nodi critici della società italiana del terzo millennio.

 A chiudere i lavori della giornata sulle nuove morfofologie urbane che ospitano comunità di immigrati, la giornalista Tiziana Grassi, invitata dalla Sapienza nel ruolo di ‘discussant’ sull’intervento di Marco Bruno, docente di Sociologia dei processi culturali. La studiosa di migrazioni ha portato la sua esperienza di autrice per molti anni di programmi di servizio per gli italiani all’estero a Rai International e attualmente referente della comunicazione dell’INMP Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà, ente pubblico del sistema sanitario nazionale con sede a Roma presso l’ex ospedale S. Gallicano. “Essere stata a contatto con i nostri connazionali all’estero, con il loro vissuto di emigrazione, e quindi dolore, sogni e conquisteha dichiarato Tiziana Grassimi ha permesso di ampliare la percezione del vissuto lacerante di chi oggi viene in Italia alla ricerca di una vita migliore. Essere a contatto diretto con i migranti di ieri e di oggi, dal di dentro, in una sorta di patto di fiducia empatico, mi permette di cogliere i loro bisogni espressi e inespressi e di cercare di sensibilizzare alcuni colleghi giornalisti a trattare con il dovuto tatto, anche nell’uso del lessico, delle informazioni e della titolazione meno ad effetto, la delicata questione migratoria. Ed è necessario, nelle sfide del nostro tempo, riconoscere formalmente la figura del mediatore transculturale in ambito sanitario, figura professionale che opera presso l’Inmp, fondamentale per cogliere e accogliere le persone immigrate comprendendone non solo in senso stretto la lingua, ma tutto l’ampio universo culturale di cui è portatore. Diversi infatti sono i modi per esprimere il dolore, i sintomi, nelle culture dei Paesi dell’Africa, e noi dobbiamo essere preparati a rispondere adeguatamente. Per queste persone che vengono dall’altrove, anche le necessarie visite mediche di controllo sanitario durante la gravidanza, o la prescrizione dei farmaci, sono ‘eventi’ che vanno spiegati in un accompagnamento consapevole“. Sottolineando ruolo e responsabilità dei media nella narrazione dei fenomeni in corso, che plasmano l’opinione pubblica, la Grassi ha auspicato un racconto che non si fermi all’emergenza, agli sbarchi, ma anche tutta quell’Italia che accoglie e integra, che è ancora sottaciuta. Le riflessioni su Roma – focus della giornata – hanno poi toccato anche i nuovi paesaggi con cui i nativi si confrontano nelle resistenze verso il nuovo, osservando che sono certo di tipo semiotico – pensando alle attività commerciali degli immigrati in zone della città come l’Esquilino che ricordano le Little Italy negli USA – ma anche di tipo olfattivo, linguistico e acustico, fonetico – pensando ai nuovi cognomi delle persone immigrate – quindi onomastico. Ma che in futuro potranno riguardare anche l’aspetto della toponomastica: come i nostri connazionali all’estero, dopo anni di impegno, coinvolgimento delle comunità di origine e di destinazione, ostacoli burocratici e numerose resistenze, hanno ottenuto con orgoglio di vedere istituite le varie “Via Italia” nel mondo, cambiando così il nome dei luoghi che riconoscevano la loro presenza e il grande contributo allo sviluppo dei Paesi di accoglienza, altrettanto dobbiamo ipotizzare nel futuro nei nostri contesti cittadini. “Siamo pronti, nei prossimi anni, a ricevere queste istanze?”, è stata la domanda che ha scosso i presenti. “Perché – la studiosa ha evidenziato – dobbiamo fare un salto cognitivo e superare le immotivate paure verso l’Altro, come ci insegna questa città di antica vocazione ecumenica e cosmopolita, accogliendo le persone immigrate e le differenze, ma non in maniera rassegnataGrassi ha proseguito ricordando il monito del padre dell’Illuminismo tedesco Lessing – ma, nella lungimiranza del superamento della dicotomia noi/loro, nel superamento dell’equivoco su un’emergenza che non c’è perché la mobilità è un processo endemico delle società, conquistare la consapevolezza che apparteniamo, tutti, alla comunità umana, e non c’è un’umanità in eccesso o di serie B, da tenere fuori dal banchetto della vita e dei diritti. L’augurio è quindiha concluso la studiosa di migrazioni  - quello di tesaurizzare la natura diasporica del nostro tempo quale fattore di sviluppo, di ampliamento degli orizzonti, di conoscenza e dialogo con l’Altro, un’occasione che rivela un potenziale creativo senza precedenti“.  Il convegno ha anche coinvolto esperti degli altri Atenei romani e rappresentanti di istituzioni come Prefettura e Comune di Roma, Associazioni e Fondazioni, Istituti di ricerca, giornalisti e manager di testate nazionali e locali.

           Mimma Cucinotta

I relatori del Convegno

I relatori del Convegno

 

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MessinaE’ stato presentato in un gremito Salone delle Bandiere del Comune di Messina, il cast del film “ Io Donna Detenuta Donna”. Ad illustrare il progetto cinematografico il noto Regista messinese Nico Zancle. Presente all’incontro il produttore esecutivo Mario Santocchio della MAXA FILM reduce del festival di Venezia ove ha presentato il film” Ciao Nina “ che ha al suo attivo anche, tra le altre, pellicole come “ felicissime condoglianze” in uscita il 2 novembre al cinema con attori noti quali Sandra Milo, Enzo Salvi, Andrea Roncato.  La storia sottesa al film prodotto da Maxa Film di Roma e Spazio Teatro Europa94 di Messina,  racconta di una giovane donna violentata dal padre che fugge da casa ritrovandosi catapultata nel mondo spietato dello spaccio e della droga. Condotta in carcere incontrerà altre donne con storie di un vissuto altrettanto drammatico . Scontata la pena si innamorerà di un ragazzo che diventerà il suo grande amore. Ma il futuro le riserverà una amara sorpresa. Nico Zancle che del film ne cura la regia ha ricordato i suoi pregressi da attore, i suoi numerosi film , la sua formazione severa, il metodo Stanislavskij, Cechov. Ha nel suo intervento ricordato Luchino Visconti affermando come il neorealismo sia la palestra da frequentare tutti per migliorare la nostra società. A seguire la presentazione dei vari interpreti del film e del ruolo di ognuno di loro. Tra di essi attori come Francesco Rubirosa dell’Accademia artistica di Milano di Pupi Avati, le attrici cinematografiche Alessandra De Marco, Sandy Costanza, Laura Mottola, ed ancora Gianluca Sciliberto interprete del film “come un uomo” uscito nel 2016, Mario Donatone attore di “bellissima”anno 1951, con la regia di Luchino Visconti ; Francesca Li Voi; Silvia Inferrera, Argentina Sangiovanni, Marco Bertolani, Santa Costanza, Giovanna Sculco, Domenico Venuti, Alberto Molonia, Antonino Sgro, Vincenzo Aiello, Rosaria Maniscalco, Giuseppe Ribaudo, Massimo Gulletta, Salvatore Celano, l’artista Giuseppe Messina, Chicco Coci, Saverio Malara, Carmelo Santo, Giancarlo Bertolani, Salvatore Cilona, Gaetano Gemelli, Biagio Dauccio, Holly, Francesco Micari, Domenico Marchese, Ciro Giorgio, Teresa Ferrara, Matteo Sciliberto, Ornella Filippini, Lorenzo Moscogiuri, Enzo da Torino, Antonino Morabito, Aldo Lo Faro, Pino Scaglione, Giuseppe Marano, Enzo da Torino, Carmelo Comito, Melina Patanè e Silvana Paratore . Perfetta l’interpretazione del piccolo Marco Bertolani che nel corso della presentazione del film, ha recitato una parte della sceneggiatura riscuotendo applausi e consensi. “L’intento”, ha affermato l’avv. Silvana Paratore che nel film interpreterà il ruolo di Carmen, “è quello di analizzare la violenza dall’interno, capire la sua origine. Personaggi femminili smarriti e figure maschili spesso negative contribuiranno, con le loro battute, ad affrontare e sensibilizzare l’opinione pubblica su un argomento che è attuale e diffuso: quello della violenza sulle donne la cui lotta deve essere decisa e quotidiana. Le riprese in città partiranno il 21 novembre”.
Il cast del film

Il cast del film

La locandina del film

La locandina del film

Nico Zancle intervista il piccolo attore Marco Bertolani

Nico Zancle intervista il piccolo attore Marco Bertolani

Da sin. Paratore, Zancle e Messina

Da sin. Paratore, Zancle e Messina

 

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Giardini Naxos (Me)Lo scontro titanico fra Nike e Urano si è chiuso con un testa a testa. La gara si dovrà rifare. Nike, distrattasi un attimo per ascoltare un canto che la vedeva protagonista, ha concesso ad Urano la possibilità di un pareggio. La gara si ripeterà il prossimo fine settimana. E’ quanto accaduto lo scorso sabato 14 e domenica 15 ottobre sul Lungomare Calcide Eubea insieme alla conduttrice, ormai adottata dal cuore dei giardinesi, Claudia Andreatti, nel corso delle ultime puntate della trasmissione di RaiDue. Due puntate al cardiopalmo, dense di grandi emozioni, che hanno visto la consueta apertura sulla baia di Naxos insieme a Giovanni Bucolo, che ha fatto un riferimento alle origini culturali ateniesi della prima comunità greca stanziatasi in Sicilia. Seguita poi dai giochi Cogli la prima mela! E del Salto con la corda, svolti dalla squadra locale in alternanza con la squadra di Monte Urano (Fermo). Cui hanno fatto seguito altri giochi vari e quiz di cultura generale condotti in studio a Roma dalle due rappresentative concorrenti.

Nel frattempo, per ribadire la ricchezza e la varietà degli stili e della tradizione culinaria siciliana che continua dopo secoli, in collegamento con Giardini Naxos veniva presentato da Maurizio Caruso un meraviglioso tavolo con le prelibatezze preparate dagli allievi della scuola professionale alberghiera “San Pancrazio”, composte da tartare di pesce e tonno, pesce spada e pasta al nero di seppia. Non solo pesce però, stavolta. Grande spazio alla carne coi salumi e la salsiccia di suino nero dei Nebrodi e la pasta al sugo di suino nero. Ed un piccolo spazio dedicato alla lavorazione dei “maccaruna” sulla tipica “maidda”: la tradizionale vasca rettangolare di faggio dove, con cura e pazienza, viene lavorato l’impasto dei tipici maccheroni siciliani. Una specialità che riunisce intere generazioni! Oltre agli immancabili dolci: dal gelo di fichi d’India alla cassata, un dolce “superdolce” di origine araba (al-qassat) dai colori vivaci, guarnito con glassa e frutta candita. Per la gioia e l’orgoglio di mons. Salvatore Cingari che ha lottato strenuamente affinché questo centro di formazione professionale potesse avere un futuro.

E nella sorprendente varietà di un territorio ricco di risorse e inventiva non poteva mancare la straordinaria collezione della famiglia Marano di Giarre (Ct), Pietro e Caterina, ed i loro bicicli, tricicli e cavallini d’epoca, alcuni risalenti all’ottocento, la cui sorprendente familiarità li vede rappresentati negli scatti impressionistici di Monet. La seconda parte della loro grande collezione è stata presentata il giorno dopo, domenica, con la storia delle auto a pedale dalle origini al moplen (polietilene isotattico), un materiale plastico entrato di gran forza nella componentistica delle auto, inventato da Giulio Natta nel 1963. Una collezione estremamente bella e viva, nata, ci spiega Pietro, da un amore per la storia delle automobili e realizzata, pezzo dopo pezzo, andando in giro tra i vari mercatini. Dai tricicli, infatti, nascono le moderne automobili e dal biciclo è stata copiata la trazione a catena. Un vero tuffo al cuore.

Eh, sì, domenica è stata proprio una giornata speciale che si è aperta con il fantastico duetto dei cantautori Rosario Todaro e Maria Russell che hanno interpretato “S’agapò”, un brano che narra della storia d’amore tra un pescatore greco e la dea Nike, un amore troppo contrastato sulla terra che abbisogna di una fuga in un luogo lontano, la luna, perché possa sopravvivere. Eseguito proprio sotto la statua bronzea della Nike, è stato un momento di altissima emozione. Poi, dopo un’eccezionale Corsa coi sacchi vinta in casa e altri giochi e gare di danza e canto, condotte a Roma dai bravi Christian, Maria e Giada, un’altra sorpresa è arrivata dai lavori d’arredo dell’azienda artigiana di Angelo Caruso, Kattuni.it, che ha presentato un saggio della collezione di arredi di design in cartone alveolare (spesso 1,6 cm), con cui produce magnifiche sedie, librerie e tavoli insieme a Dario Di Stefano e a Mario Schilirò, artigiani del cartone ondulato che con la loro azienda, archicart.it, realizzano librerie e complementi d’interni veramente innovativi. Un gruppo di giovani designers siciliani che lavorano in-combo su materiali naturali e che hanno presentato, in anteprima nazionale, un tavolo realizzato con elementi scatolari in cartone ondulato dotato di un piano in plexiglas stampato che richiama la tradizione delle ceramiche siciliane ed i colori del carretto: blu, giallo e rosso. Qui proposto con l’allestimento delle ceramiche dell’artista Stefania Alberici. Insieme ad una originalissima poltrona ergonomica in bambù e cartone alveolare che si trasforma in un comodo tavolino.

Alla fine, un presunto malfunzionamento del pulsante dello Strappa-coppa (la gara per la quale un concorrente della squadra avversaria può ribaltare il risultato se riesce a premere il pulsante allo scadere di 30.00 decini di secondo), ha decretato una sorta di pareggio per cui bisogna replicare tutta la gara con gli stessi avversari di Monte Urano (Fermo) il prossimo fine settimana. Nessun problema, Nike è soave, è alata, sa dove andare, là dove risiedono lealtà, forza e coraggio. Non ha concesso agli avversari un’altra opportunità, ha concesso alle squadre di Giardini Naxos l’opportunità di vincere bene e nettamente. E allora, forza Alessandro M., Angelo, Antonio, Carmelo, Carmen, Danilo, Enrico, Giorgio, Giuliana, Giuseppe, Luca G., Martina, Mauro, Mirko R., Paolo B., Valentina, e poi Alessandro L., Andrea, Antonino, Christian, Doriana, Giada, Luca L., Maria, Maria Rosaria, Marzia, Santi e Sonia, mettetecela tutta, il vento delle ali di Nike soffia alle vostre spalle, verso la vittoria, in piazza San Pancrazio. Un popolo dal cuore forte e generoso l’attende.

Sergio Denaro

La collezione di Piero Marano e Caterina Vadalà

La collezione di Piero Marano e Caterina Vadalà

I designers del cartone Angelo Caruso, Dario Di Strefano e Mario Schilirò

I designers del cartone Angelo Caruso, Dario Di Strefano e Mario Schilirò

Il tavolo dei designers del cartone con le ceramiche di Stefania Alberici

Il tavolo dei designers del cartone con le ceramiche di Stefania Alberici

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Palermo – Giulio Francese, 59 anni, è il nuovo  presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Il nuovo presidente dell’Odg di Sicilia  figlio del compianto giornalista Mario Francese, cronista del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia nel  1979, si è già  insediato nel suo ufficio di via Gian  Lorenzo Bernini a Palermo. Il nuovo Consiglio regionale è composto,  inoltre, dal Vicepresidente Salvatore Li Castri, dal Segretario Santo Gallo, dal tesoriere Maria Pia Farinella. Gli altri componenti del Consiglio sono i consiglieri professionisti Riccardo Arena, Salvatore Ferro, Concetto Mannisi, Filippo Mulè e dal consigliere pubblicista Attilio Raimondi. Presidente del Collegio dei revisori dei conti è stato eletto all’unanimità il professionista Daniele Ditta, che sarà affiancato dal professionista Placido Ventura e dal pubblicista Andrea Naselli. A conclusione del Consiglio, il neo eletto presidente Giulio Francese ha dichiarato: “Fino a poco tempo fa non immaginavo neppure di candidarmi. Alla fine mi sono messo in gioco perché tanti sono stati i colleghi a chiedermi un impegno diretto, considerandomi una risorsa per tutta la categoria. Affronterò con spirito di servizio questo mandato da presidente, sapendo di avere al mio fianco un Consiglio composto da colleghi di grande esperienza e professionalità”. Congratulazioni e auguri di buon lavoro ai colleghi.

Il giornalista Giulio Francese nuovo presidente dell'Odg di Sicilia

Il giornalista Giulio Francese nuovo presidente dell’Odg di Sicilia

Il nuovo Consiglio direttivo dell'Odg di Sicilia

Il nuovo Consiglio direttivo dell’Odg di Sicilia

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Come inizio non c’è male: è stato pressoché perfetto. Anzi, a dire il vero, al di là delle più rosee aspettative. Anche se l’obiettivo categorico da raggiungere era quello dei tre punti, in vista della gara casalinga contro la Callipo Vibo Valentia e del turno di riposo che si osserverà il 28 ottobre prossimo. Data, subito dopo la quale la Savam Costruzioni Volley Letojanni dovrà preparare un filotto di partite davvero proibitive, ma che ieri al Pala “Oreto” ha dato prova della sua consistenza contro un Cicala Palermo ben rodato (e che rispetto allo scorso campionato ha cambiato poco o nulla) battendolo 3 a 0 nell’arco di poco più di  2 ore di gioco. Una debacle, quella subìta dai ragazzi di mister Guerrieri, ad opera del sestetto guidato da un Flavio Ferrara abbastanza soddisfatto della prima uscita stagionale  dei suoi fuori dalle mura amiche e che ha permesso di rodare ancora meglio gli schemi provati durante le sedute di allenamento settimanali da capitan Schifilliti e compagni. Un gruppo giunto in terra palermitana per portare a compimento una missione ben precisa: vincere con il massimo punteggio dopo l’affermazione esterna al tie-break dell’aprile scorso, che aveva messo fine alle residue speranze di play-off dei palermitani. E così è stato, visto che Garofalo e compagni non sono riusciti a strappare nemmeno un set agli ospiti lanciati verso una vittoria netta e meritata, nonostante in tutti e tre i parziali entrambe le squadre abbiano offerto uno spettacolo da big, lottando pallone su pallone e senza dare l’impressione di essere inferiori l’una con l’altra. Sestetti compatti e sempre pronti a rispondere colpo su colpo, dimostrando di essere già in buona forma. Soprattutto nel primo set che iniziava con Schipilliti al centro assieme a Remo, Corso sulla linea opposta, Ruggeri in ricezione, Princiotta e Mazza di banda e Schifilliti in cabina di regia in grande spolvero. Grazie ad un gioco di squadra collaudato i letojannesi riuscivano sin dalle prime battute ad andare in vantaggio di 5 lunghezze e mantenerle fino al 13 a 8. Poi, malgrado gli ottimi muri (13 complessivi) e un 70% di ricezione sulle stilettate di La Rosa e  Gruesner , gli ospiti rallentavano un po’ e i locali approfittavano per ridurre lo svantaggio, andando sul 19  pari. Da qui in avanti un’altalena d’emozioni con il Letojanni che si ricompattava e sul 21 a 21 scavava un solco di 3 vantaggi, chiudendo sul 25 a 21. Secondo parziale altrettanto avvincente, con i padroni di casa che venivano tramortiti dagli ospiti nell’arco di pochi minuti: 10 a 2 e uomini di Guerrieri completamente in balìa delle onde. Subito dopo Palermo riprendeva a giocare, mettendo giù palloni pesanti e tentando di riacciuffare il set; ma gli jonici ingranavano la marcia e si portavano sempre avanti grazie a buone correlazioni muro-attacco. Alla fine, dopo un 21 a 16 a favore dei letojannesi, i locali ritornavano in auge sfruttando qualche imprecisione degli avversari che si tramutava in un botta e risposta: 23 a 22, 23 a 23 e infine 25 a 23 per un Letojanni che andava al terzo parziale con il vento in poppa. Ma proprio questo  si rivelava quanto mai combattuto, con Ferrara che operava dei cambi per far rifiatare il sestetto e i bianco neri che attaccavano senza però ottenere i risultati sperati. O meglio senza averne  troppo giovamento. E così, tra battute tese e precisi contrattacchi, i peloritani si guadagnavano, minuto dopo minuto, pure la vittoria dell’ultimo parziale per 25 a 23 che significava “apoteosi” e 3 a 0 finale. Un risultato importante maturato grazie alla grandissima abnegazione messa in evidenza dai messinesi che, a differenza del Palermo, hanno saputo sfruttare al meglio i momenti topici della partita  per piazzare i colpi che hanno permesso poi di raggiungere la vittoria. Per il Palermo una brutta batosta, anche se nel corso dei tre set Bellone and company non hanno mai mollato.

 

ANGELINA PALERMO VOLLEY: Li Castri, Bellone 4, Garofalo 6, Gruesner 16, Teresi 5, Nastasi (L), Brucia  8, La Rosa 11, Pavone, Cappadona. ALL: Guerrieri

SAVAM COSTRUZIONI VOLLEY LETOJANNI: Schipilliti 3, Schifilliti 4, Corso 12, Princiotta 9, Mazza 11, Remo  11, Degli Esposti, Ruggeri (L), D’Andrea, Pino. N.E. Scollo e Mastronardo. ALL.:: Ferrara

SET: 21-25; 23-25; 23-25

ARBITRI: Emma di Enna e Notarstefano di Caltanissetta

Carmelo Mazza

Carmelo Mazza

Flavio Ferrara

L’allenatori del Letojanni Flavio Ferrara

Gi. Schipilliti

Gi. Schipilliti

 

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Tenerife – Valle de Guerra (Canarie – Spagna) – Le note melodiche della canzone “Sull’Onda di Lepanto” cantate in italiano da  Isaac Gonzales Ramos, accompagnate dall’Orchestra Sinfonica “Nostra Signora de Lourdes“, diretta da Samuel Hernandez e dalla Corale Polofonica “Gaudium Cordis”, diretta da Marco Gonzales Martin, hanno aperto il grande spettacolo serale dedicato alla Battaglia di Lepanto, svoltosi alle Canarie a Valle de Guerra nell’isola di Tenerife a cui ha partecipato anche l’italiano Francesco Totaro di S. Severo (FG).

La serata è stata aperta dal prof. Luis Balbuena Castellano il quale, nel suo applaudito discorso iniziale si è soffermato a ricordare la storia della Librea, legata al popolo e alla Madonna del Rosario. Il prof. Balbuena ha salutato gli ospiti provenienti da Messina, Marino e San Severo Italia, da Lepanto (Grecia) e da Barlovento (Spagna), in particolare ha salutato il prof. Vincenzo Caruso autore della canzoneSull’Onda di Lepanto“, musicata da Caruso e Matteo Brancato. Inoltre ha ricordato la storia della “Librea” e presentato gli artefici dell’evento teatrale a cominciare dal: presidente dell’Associazione “Amigos della Librea” Guillermo Lopez Reyes, la coordinatrice dell’evento Atalìa Barbuzano Leon e tutto il gruppo di attori, che ogni anno con impegno si dedicano a realizzare la grande manifestazione allestita nella piazza retrostante la chiesa del Rosario a Valle de Guerra. Oltre cento metri di palco, con una profondità scenica media di dieci metri, grande movimento, luci e colori alimentati dal magistrale concorso dei fuochi d’artificio, per un pubblico di oltre tremila spettatori, provenienti da tutta Tenerife e dalle isole vicine, che si è mischiato ai tanti turisti.

Il Network europeo “Sulle Rotte di Lepanto” è sbarcato alle Canarie, ospite dell’associazione culturale “Amigos de la Librea”. Per la prima volta i delegati del Network hanno assistito alle manifestazioni organizzate in località Valle de Guerra nei giorni 6, 7 e 8 ottobre.

A Valle de Guerra,  sono giunti i rappresentanti delle città italiane di: Messina, San Severo e Marino Laziale e i rappresentanti delle città europee di: Lepanto – Grecia e per la Spagna la città di Barlovento. La città di Messina è stata rappresentata dal presidente dell’Associazione Aurora Fortunato Manti, dal responsabile culturale del Network Vincenzo Caruso, dal giornalista Domenico Interdonato, addetto stampa del Network, e dalle professoresse Maria Longo e Clorinda Giannetto. Presenti inoltre, da Marino Laziale, Paola Bardelloni dell’Associazione Arte e Costumi Marinesi, da San Severo la presidente del Centro Culturale “Luigi Einaudi” Rosa Tomasone, da Lepanto (Grecia) Giannis Raptis e dalla (Spagna) il rappresentante del Comune di Barlovento Victr La Palma.

I delegati della Rete hanno vissuto un weekend intenso iniziato nel pomeriggio di venerdì 6 ottobre, con una conferenza presso il Museo Centrale “Cabildo de Tenerife” e moderata da Maria del Pino Fuentes, dedicata alla storica Battaglia di Lepanto e alla  rappresentazione che si svolge in sua memoria a Valle de Guerra da più di 400 anni. Dopo i saluti di Amaya Conde, rappresentante del Museo, e del presidente Lopez Reyes dell’Associazione “Amigos della Librea”, sono seguiti gli interventi di Julio Rodrigo de Castro, Josè Carlos Hernandez Santana e di Vincenzo Caruso. Il meeting, apprezzato da un folto pubblico, è stato allietato dai canti della Corale Polifonica “Gaudium Cordis”.

La mattina di sabato 7 ottobre le delegazioni sono state ospiti dell’assessore alla Cultura  del Comune di San Cristobal de La Laguna, presso l’auditorium Santo Domingo, dove si è svolto l’incontro istituzionale che si è concluso con la firma del Manifesto di adesione della Rete ai principi dell’Unione Europea, con particolare riferimento alla pace e al dialogo tra i popoli del Mediterraneo. I delegati hanno deciso inoltre  di propone all’Unione Europea di dedicare la giornata del 7 ottobre alla “Concordia tra i popoli”.

Al Network “Sulle Rotte di Lepanto” aderiscono anche la Marco Polo System di Venezia, le Associazioni “Corteo Storico Carlo V” di Nicosia,  “Tesori dell’Arte” di Gaeta, “Amici d’Italia” a Regensburg (Germania), “Itinerari europei di Carlo V” (Spagna), il Comune di Famagosta (Cipro) e la Fondazione Federico II (Palermo).

I partecipanti

I partecipanti

Partecipanti

Partecipanti

Ospiti intervenuti all'evento

Ospiti intervenuti all’evento

La manifestazione

La manifestazione

Costumi folk

Costumi folk

Messina – Alquanto partecipata la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso letterario “Maria Costa”  ideato dall’ass. A.T.S. Rinascita Gesso presieduta da Tonino Macrì . La manifestazione in onore della poetessa Maria Costa è stata presentata dall’avv. Silvana Paratore che ha scandito, con professionalità  e spigliata dialettica, i ritmi dell’imponente evento al quale hanno partecipato numerosi poeti e prosatori provenienti da tutta la Sicilia e coordinati dall’artista Josè Russotti.  Dopo la magistrale interpretazione di ” Ode a M.Costa” da parte di Antonio Cattino, ha suscitato interesse l’intervento del filologo e critico letterario prof. Lucrezia Lorenzini che ha spiegato , nella sua qualità di Presidente di Giuria, le ragioni del Premio e il motivo della scelta di intitolarlo alla memoria di Maria Costa. Visibilmente commosso ed emozionato il nipote della poetessa Maurizio Costa che ha espresso un sentito ringraziamento a quanti si sono prodigati per onorare la figura della zia. Attribuiti nel corso dell’evento il premio “Una voce ibbisota “ a Pippo Bonaccorso ed il “Premio speciale Scrigno della poesia e della cultura a Fulvia Toscano Direttrice di Naxolegge. La serata è stata allietata dalla corale “ i Figghiu du chiappareddu” di Malvagna, composta, in larga scala, da eredi e nipoti del famoso gruppo originario che nel lontano 1984 debuttò con la “Chianisa” al “Festival dei popoli di Firenze: Josè Russotti, Salvatore Panebianco; Angela Brunetto, Gabriella Caggegi; Giuseppe Cunsolo; Martina Minissale, Ettore Panebianco, Ignazio Panebianco; Miriana Furnari; Marta Pezzino; Vanessa Sofia e il piccolo Antonino Genovese. Hanno suscitato attenzione i documentari /filmati “ a bracera”; ed “Una poesia per Trifirò” curati dal pittore e scultore Vincenzo Trifirò che nel suo intervento, ha raccontato aneddoti del vissuto della grande poetessa. Diverse le segnalazioni di merito, le menzioni d’onore, ed i Premi speciali attribuiti dalla Giuria.Per la sezione “cunti” segnalazioni di merito per Dorotea Matranga di Alcamo con Littra a un politicu; Pietro Garuccio di Trapani  con Mi jiettu; Franca Citrano di Borgetto con Annuzza. Menzione d’Onore per Totò Mirabile di Chiusa Sclafani  con Lu vecchiu mulinaru;  Pina Granata di Palermo con Minicu Bannera; Francesco Billeci di Borgetto con Matri e figghia dintra a tana di l’orcu;  Enza Picone di Palermo con Lu iàtturi iètta picciu. PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA | SEZ. RACCONTI (Cunti) a Mariolina La Monica per “Rina ri notti” . Nel podio dei primi tre classificati per la sezione “cunti” : 3° classificato: Sebastiana Aliberti di Villafranca Tirrena  con “Amaru ciumi”; 2° classificato: Rosaria Lo Bono di Termini Imerese  con ‘U strattu ndê vaneddi –;1° classificato : Maria Antonietta Sansalone di Trappeto  con ‘A cascitedda . Nella sezione “poesia” Segnalazione di Merito per Angelo Abbate di Bagheria con ‘U celu d’Aleppu; Cinzia Pitingaro di Hückeswagen  con  Lamentu d’un migranti;  Giovanni Malambrì di Messina con ‘Na sfida senza tempu; Palma Civello di Palermo con Pinzannu a me figghiu; Domenico Asaro di Canicattì con La vita contadina; Giusi Baglieri di Catania con Magia. Menzione d’Onore per Salvatore Gazzara di Messina con Li casuddi di lu Paradisu; Michele Barbera di Castelvetrano con  ‘A risagghiata; Francesco Billeci di Borgetto  con Binniritti li mani; Lorenzo Peritore di Licata con Paroli; Gaetano Lia di Monterosso Almo  con Ricamu d’amuri; Concetta Mangiameli di Catania con Signuri e donne. PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA | SEZ. POESIA ad Enza Cutitta di Godrano per Li biddizzi di lu criatu. Nel podio dei primi classificati nella sezione “poesia”: 3° classificato: Rosaria Lo Bono di Termini Imerese  con “Pirdunu” ; 2° classificato: Franco La Pica di Taormina  con “Malidittu bisognu”; 1° classificato: Giuseppe la Rocca di Trappeto  con “Jocu di mascari. Consegnati i Riconoscimenti  “Amico del Premio Maria Costa alla prof. Lucrezia Lorenzini –all’artista Josè Russotti; a Melita Brunetto; ad Ignazio Pianebianco dei figghi du chiappareddhu ed un Trofeo con attestazione di benemerenza all’avv. Silvana Paratore per il contributo dato all’iniziativa e per il suo instancabile impegno nel volontariato sociale e culturale. A conclusione della serata, un ricco buffet offerto dall’organizzazione “ Rinascita Gesso” impegnata da anni in attività di valorizzazione e promozione delle tradizioni popolari siciliane ed etnoantropologiche. Soddisfatto il Presidente di ATS Rinascita Gesso Tonino Macrì per la riuscita dell’evento e la numerosa presenza di pubblico che in conclusione della serata ha dichiarato la messa in cantiere della II ed. Del Concorso in lingua popolare siciliana in onore di Maria Costa .  Presenti alla serata Alessandra Minniti dell’assessorato alla cultura di Messina, il Presidente della Fondazione di Partecipazione Antonello da Messina Pippo Previti.

Il pubblico

Il pubblico

Al centro l'Avv. Silvana Paratore

Al centro l’Avv. Silvana Paratore

Alcuni premiati

Alcuni premiati

Premiazione

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Premiazione

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