GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Dott. Rosario Messina

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Giardini Naxos (Me). Domenica 5 giugno la Pro Loco Giardini Naxos ha organizzato la maratona fotografica “Naxos Photo Marathon”, l’evento e stato patrocinato dal Comune di Giardini Naxos, con la compartecipazione dell’Assessorato alla Cultura, la collaborazione del Parco Archeologico di Naxos e dell’associazione Naxos Entertainment. Nonostante la pioggia, solo nelle prime ore del mattino, i fotoamatori più temerari non si sono fatti scoraggiare e sono stati premiati da una luce che ha reso particolarmente suggestiva la baia e i soggetti fotografati. Le tre tappe assegnate durante la marato-na sono state: “Il Parco Archeologico di Naxos e porto”, “Il lungomare di Giardini Naxos” e “La Stazione Ferroviaria di Taormina Giardini”. Sono stati dati tre temi, comuni alle tre tappe, “La nuova Naxos: paesaggi urbani tra antichità e contemporaneità”, “I muri raccontano“, “Prospet-tive. Il Presidente della Pro Loco Giuseppe Carmeni si ritiene pienamente soddisfatto della riuscita dell’evento e dell’impegno profuso dallo staff formato da Giovanni Bucolo, Chiara Carmeni, Lore-dana Licciardello, Sara Pulvirenti e Daniele Reina, considerando anche che la Pro Loco è stata im-pegnata su due fronti. Nello stesso giorno infatti ha erogato il servizio di accoglienza e informazione al Welcome Center per la grande nave Eurodam con 2104 ospiti e 929 dipendenti e della nave Le Ponant con 64 ospiti e 32 dipendenti, con i soci Luana La Spina, Carmelo Anselmi, Concetta Ga-leano, Salvatore Coniglio, Luisa Ruffo, Andrea Cordaro, e i volontari Marco Parisi e Lorrie Wood, il dirigente considera complessivamente le attività svolte un eccellente lavoro di squadra. L’ideatore della maratona fotografica Giampiero Caminiti dichiara che: “È stato bello vedere l’entusiasmo dei partecipanti che hanno accolto con curiosità i temi assegnati. Hanno cercato al meglio di svolgerli, nonostante il tempo non era dalla nostra parte, ma ho potuto apprezzare ricercatezza e anche aggre-gazione, cosa che ho sempre cercato di ottenere anche con i corsi di fotografia che ogni anno orga-nizzo in collaborazione con l’associazione Naxos Entertainment. L’intento è sempre quello di far vedere con occhio diverso, e soprattutto educarli all’immagine per valorizzare la bellezza del terri-torio che ci circonda. Spero che questo progetto possa crescere, offrendo così sempre nuova linfa vitale per il paese di Giardini Naxos”.

Una giuria selezionata e affiatata formata da 5 componenti, i fotografi Rocco Bertè, Vera Terranova e Giampiero Caminiti, l’Assessore alla Cultura Sandra San-filippo e il presidente della pro Loco Giuseppe Carmeni, hanno selezionato e valutato le foto, acqui-site in forma anonima, decretando i vincitori della prima edizione della “Naxos Photo Marathon”. I vincitori dei temi sono stati: 1° tema “La nuova Naxos: Paesaggi Urbani tra antichità e contem-poraneità”, foto di Rinaldo Gialloreto; 2° Tema “I Muri raccontano” foto di Nino Musumeci; 3° tema “Prospettive” foto di Stefano Russo. I vincitori delle tappe sono stati: 1° tappa “Porto e Parco Archeologico“, foto di Nino Musumeci; 2° tappa “Il lungomare di Giardini Naxos“, foto di Rinaldo Gialloreto; 3° tappa “La stazione ferroviaria Taormina-Giardini“, foto di Alberto Branca. Tra qualche settimana sarà allestita la mostra fotografica dove verranno esposte le foto vincitrici del concorso e le foto dei partecipanti alla gara fotografica selezionate dalla giuria.

Gruppo dei Partecipanti

Gruppo dei Partecipanti

La Giuria

La Giuria

Il Naxos Welcome Center

Il Naxos Welcome Center

Il Welcome Center del 5 giugno

Il Welcome Center del 5 giugno

Foto di Rinaldo Gialloreto

Foto di Rinaldo Gialloreto

Premio Prospettive

Premio Prospettive

I Muri Raccontano

I Muri Raccontano

Foto Alberto Branca

Foto Alberto Branca

Il Lungomare di Naxos

Il Lungomare di Naxos

Il Parco Archeologico

Il Parco Archeologico

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Messina. Si svolgerà  il 10 giugno, alle ore 11 nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, la conferenza stampa di presentazione del gala di preapertura del 62° Taormina Film Fest, che si svolgerà domani sera, alle ore 19.30 al Monte di Pietà.
All’incontro con la stampa saranno presenti il Commissario straordinario, dott. Filippo Romano, il Sindaco di Messina, prof. Renato Accorinti, il Sindaco di Taormina, Eligio Giardina, il direttore generale di Taormina Film Fest, Tiziana Rocca, il direttore relazioni esterne ed eventi speciali Taormina Arte, Michel Curatolo e il presidente del Cirs Onlus di Messina, Maria Celeste Celi.
Ospiti d’onore della serata al Monte di Pietà saranno le attrici Monica Guerritore, presidente della giuria del Festival, e Susan Sarandon, vincitrice del premio Oscar nel 1996 quale miglior attrice per l’interpretazione nel film “Dead Man Walking – Condannato a morte”.
I fondi raccolti saranno devoluti al Comitato italiano per il reinserimento sociale (Cirs) di Messina per la gestione della casa famiglia “La Glicine” che accoglie gestanti, ragazze madri e bambini.
Il gala è organizzato in collaborazione con i Comuni di Messina e Taormina, la Città Metropolitana di Messina, Taormina Arte e Cral Città Metropolitana di Messina.

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L’artista giardinese ci offre un anticipo del primo album con un brano intimo che segna il legame con la recente evoluzione pop della musica leggera italiana

E’ appena uscito per la Zimbalam Italia il primo singolo inedito del cantante siciliano Francesco Cubito, promessa della musica pop italiana, un brano elegante e pulito, composto da Pietro Granato, che richiama certe atmosfere classiche e melodiche della migliore tradizione pop “internazionale” con echi orchestrali di Elton John e vocali di Gary Barlow (Take That). Un arrangiamento ben curato dai maestri Franco Cirino e Giuseppe Malatino presso lo studio di registrazione N.T.K.O. di Francavilla di Sicilia che suggella un brano dalle atmosfere intime e raffinate con un testo abbastanza significativo che parla dell’immortalità del vero amore che conduce a nuovi equilibri nonostante le vicende della vita.

Un esordio non proprio da nuovo inizio per l’artista giardinese che ha al suo attivo già una partecipazione a Castrocaro Terme e alle selezioni di X-Factor nonché un’ampia esperienza con covers di Queen, Timoria, Litfiba e Vasco Rossi. Con studi di canto e chitarra classica alle spalle è stato più di recente notato dal produttore Pietro Granato che ha realizzato un progetto ambizioso per le potenzialità vocali dell’artista, infatti “Un nuovo epilogo” non è che il preludio ad un album che si profila abbastanza ricco e variegato con suoni che vanno dal pop al rock al soul di Stevie Wonder. Un caleidoscopio di emozioni, quindi, la cui uscita è prevista entro l’anno e di cui attendiamo intanto l’uscita del secondo singolo alla fine dell’estate.

Un lavoro intenso, quindi, fatto di sessioni in studio e di un’intensa attività promozionale partita proprio in questi giorni con passaggi in diverse radio ed emittenti regionali, oltre alla partecipazione alle principali rassegne canore estive nazionali tra cui il Festival internazionale della musica emergente “Tour Music Fest”, che prevede anche una tappa a Messina il 24 giugno. Distribuito pressochè gratis a livello internazionale da Zimbalam Italia, a cui va il merito di offrire ai migliori talenti emergenti una piattaforma digitale in grado di metterli in collegamento con le più grandi major discografiche, “Un nuovo epilogo” ha, nell’arco di dieci giorni dall’uscita, raggiunto il record di duemila visualizzazioni su YouTube, grazie anche all’elegante videoclip realizzato nei luoghi della valle dell’Alcantara con  un’ottima fotografia curata dallo studio Oliveri di Francavilla di Sicilia. Occorre segnalare che di questo singolo è pronta pure una versione “latino”, una vera sorpresa, anche in termini di arrangiamenti e sound, per il pubblico dei clubs.

Questo progetto rappresenta, dunque, una evoluzione verso la maturità artistica di un cantante proveniente dal rock ma pronto a misurarsi con confini musicali molto più ampi. Forza vocale e sensibilità per un nuovo e “nostro” artista, la novità più interessante del duemilasedici, il ritorno della grande musica dal cuore della terra baciata dal sole, finalmente.    

                                Sergio Denaro

 

Guarda il Viedeoclip

VIDEO

La copertina

La copertina

Il Cantante Francesco Cubito

Il Cantante Francesco Cubito

Francesco Cubito

Francesco Cubito

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Il 27 maggio 2016, il 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare (AM) di Sigonella ha partecipato alla manifestazione organizzata della componente Aeronavale della Marina Francese sulla base di Lann-Bihoué a Lorient in Francia che ha festeggiato il prestigioso traguardo dei 50 anni d’attività della flotta Atlantic (ATL1 e ATL2).

Il Paese Transalpino, che a tutt’oggi continua a supportare l’Italia nella gestione tecnico-logistica della Flotta ATL tramite il consorzio NATO Breguet-Atlantic, ha fortemente caldeggiato la partecipazione del Reparto per il forte spirito di collaborazione tra le due Nazioni e l’alto senso d’appartenenza che contraddistingue tutte le componenti MPA delle Nazioni del Patto Atlantico.

Come si attendeva, a Lann-Bihoué grande è stata l’ospitalità dei Francesi nei confronti dell’equipaggio Siciliano. La partecipazione della delegazione italiana è stata accolta con forte entusiasmo da parte del Contrammiraglio Bruno Thouvenin, Comandante dell’Aéronautique Navale della Marine Nationale Francese e del personale tutto, a tal punto che il velivolo del 41° Stormo è stato parcheggiato accanto all’ATL2 francese quale “ospite d’onore” in sfondo alla suggestiva cerimonia. La presenza dell’ATL1 ha inoltre suscitato un immensa commozione tra quel personale, ancora in servizio e non, che in passato aveva volato sulla versione francese. Innumerevoli sono state le manifestazioni di affetto e simpatia dei partecipanti nei confronti del nostro equipaggio.

Il significativo evento in Terra di Francia è stato una delle ultime occasioni per ammirare entrambi i velivoli fianco a fianco, a dimostrazione dell’efficacia di un lunghissimo sodalizio. Nell’ambito di questi consolidati rapporti, è già stata anticipata l’intenzione di estendere l’invito alla flotta Francese ed agli appartenenti alla componente MPA (maritime patrol) della NATO, all’evento che il 41° Stormo intende organizzare in occasione del phase-out della Flotta Atlantic, ad oggi previsto nel 2017.

 

L’Atlantic, nella sua prima versione, è al servizio dell’Italia dal 28 giugno 1972. 44 anni e ben oltre 250 mila ore di volo che suscitano tuttora fascino, ammirazione e gratitudine.

L’Atlantic è un velivolo da pattugliamento marittimo “ognitempo”, prodotto in Francia, caratterizzato da elevate autonomia e raggio d’azione e atto a condurre la lotta sopra e sotto la superficie del mare con il massimo dell’efficacia. La sua peculiarità è che è l’unico velivolo al mondo non derivato da velivolo civile, ma concepito e progettato specificatamente per l’attività “antisom” – viva testimonianza della “guerra fredda”. L’Atlantic è organico dell’Aeronautica Militare ma è impiegato dalla Marina Militare, per questo l’equipaggio, che è il più numeroso in AM, è formato da 13 militari appartenenti ad entrambe le Forze Armate. Di recente è iniziata per il 41° Stormo la fase di transizione al nuovo sistema d’arma: il velivolo ATR-72 nella versione militarizzata “maritime patrol” P-72A. Intanto, seppur datato e vicino alla dismissione, l’Atlantic – il bimotore più “anziano” dell’AM – continua a rappresentare un eccellente binomio di operatività ed efficacia per la Difesa.

Equipaggio del 41° Stormo che ha partecipato evento francese

Equipaggio del 41° Stormo che ha partecipato evento francese

Contr Bruno Thouvenin passa in rassegna schieramento

Contr Bruno Thouvenin passa in rassegna schieramento

Atlantic del 41° Stormo

Atlantic del 41° Stormo

Atlantic del 41° Stormo in mostra statica a Lorient

Atlantic del 41° Stormo in mostra statica a Lorient

Atlantic del 41° Stormo in mostra statica a Lorient

Atlantic del 41° Stormo in mostra statica a Lorient

Atlantic del 41° Stormo in mostra statica a Lorient

Atlantic del 41° Stormo in mostra statica a Lorient

Atlantic del 41° Stormo in mostra statica a Lorient

Atlantic del 41° Stormo in mostra statica a Lorient

 

 

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Grande gara e buona partecipazione al Canoa Giovani di Lorica (CS) nel weekend del 5/06/2016, con società provenienti dalle diverse località .In uno scenario paradisiaco a 1.300 mt di altitudine In acqua sul lago Arvo in Sila , 13 società per la tappa Calabra, per un totale di 77 atleti tra gli 8 ed i 14 anni appartenenti alle categorie Allievi/e , Cadetti/e, e la Categoria Ragazzi Junior e Senior che si sono cimentati in tutte le specialità di gara a loro accessibili (K1,K2,K1,C1,C2 ). Fare sport e promuovere la pagaia tra i queste montagne e tanto verde, promuovere , divertimento e sano agonismo alla base dell’attività sportiva , sono questi i valori principali e indispensabili delle manifestazioni del circuito Canoa . L’ASD Tisandros di Giardini Naxos (Me) ancora protagonista come sempre con i suoi più rappresentativi Atleti a consolidare i risultati Nazionali. Protagonisti in assoluto L’Allievo Vadalà Rosario che ha ottenuto due importanti medagli d’oro con il 1° posto nel K420 Allievi/B 2000 e 200mt, in due gare combattutissime contro l’atleta Marra del Circolo Canoa Naxos buoni i 3° posti e quindi medaglia di bronzo per Bella Daniele nel K420 Allievi B 200mt e 2000 mt, il Taorminese Lorenzo Mangano ha dominato nel K1 Cadetti A 200mt in testa sin dall’inizio vincendo con distacco e ottenendo un Importante Medaglia D’Oro mentre nei 2000mt si è dovuto accontentare del 2° posto causa avverse condizioni del lago. Bravo e in grande crescita Lo Pinto Damiano che nel K1 Cadetti B è giunto al 3° posto sia nei 200mt che nei 2000mt ottenendo il Bronzo. Già ripresi gli allenamenti il prossimo appuntamento è a Mormanno (CS) il 9-10/7/2016 Gara Nazionale Canoa Giovani .

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Acireale (Ct)3000 kg di granita prodotta, 1000 kg di zucchero e 500 kg di frutta utilizzati, 25000 degustazioni fornite rispetto alle 15000 dello scorso anno. Sono alcuni numeri dell’edizione 2016 di Nivarata, il festival internazionale della granita siciliana che si è concluso ieri sera ad Acireale.

Organizzato da Progetti Collaterali e Studio Muse in collaborazione con il comune acese, Nivarata ancora una volta si è confermata una manifestazione d’eccellenza nel panorama gastronomico italiano, capace di richiamare anche visitatori che abitano fuori dall’isola. Inoltre, grazie alla partnership con la città britannica di Brighton, che ospita il Brighton & Hove food and drink festival (uno fra i più importanti e frequentati eventi enogastronomici d’Inghilterra) il festival acese è riuscito a farsi conoscere all’estero; lo conferma la partecipazione per il secondo anno consecutivo del celebre gelatiere inglese Seb Cole (che si è prestato ad un divertente live food show con alcuni blogger siciliani), dello chef di Masterchef UK Kieron James e di Alfonso Jarero, uno dei gelatieri in concorso, proveniente da Città del Messico.

Durante i tre giorni di Nivarata, i migliori professionisti del settore si sono sfidati per ottenere gli ambiti premi “Granita dell’anno”, “Don Angelino” e “Caviezel”. Ecco quindi che la storica piazza Duomo di Acireale si è inebriata dei profumi del cioccolato di Modica, dei limoni dell’Etna, della ciliegia Mastrantonio, del pistacchio di Bronte e delle mandorle di Avola, prelibatezze siciliane che le abili mani dei granitieri e gelatieri in concorso hanno mescolato con originalità ad ingredienti meno consueti, ottenendo risultati pregevoli. Da segnalare lo stand dedicato alla tradizionale granita di mandorla acese, che si vuole tutelare con un marchio facilmente riconoscibile.

Con la loro presenza ad Acireale, le associazioni più rappresentative del settore (Associazione maestri della gelateria italiana, Gelatieri per il gelato, Compait gelato, Compait, Associazione italiana gelatieri) hanno portato il loro contributo in termini di tecnica e professionalità, dando vita ad uno scambio proficuo di opinioni e intenti; si sono confrontati sui temi dell’artigianalità e della selezione rigorosa delle materie prime, in un mercato che tende ormai ad abbassare la qualità per puntare al profitto.

Al di là della inevitabile e sana competizione, la gara si è svolta in un’atmosfera serena e costruttiva, segnata dalla condivisione del progetto Nivarata. Bastava visitare il laboratorio artigianale installato nei pressi di piazza Duomo per respirare il clima di goliardia e autentica gioia in cui hanno operato i concorrenti, sostenuti dall’affetto dei vincitori delle scorse edizioni, che, pur non essendo in concorso, hanno voluto garantire la propria vicinanza. Un grazie va al responsabile del laboratorio Arnardo Conforto; al tecnico di laboratorio Ruben Pili e al responsabile logistica Alfio Licciardello, oltre che agli istituti alberghieri “Chinnici” di Nicolosi, “Falcone” di Giarre e “Medi” di Randazzo che hanno offerto il loro supporto e garantito il servizio di accoglienza.

Nivarata è stata anche una grande occasione per promuovere il territorio siciliano dal punto di vista turistico: le escursioni naturalistiche, le visite guidate ai siti culturali, le aperture dei musei e i laboratori per i bambini hanno fatto registrare una notevole affluenza, come testimoniato ad esempio dalle associazioni di camperisti, giunti in massa ad Acireale. Ad accoglierli c’era il sindaco del comune acese Roberto Barbagallo, che non ha fatto mancare la sua presenza all’evento, insieme al deputato regionale Nicola D’Agostino, a Daniela Marino di Sicilia Convention bureau e alla dirigente della Regione siciliana Daniela Lo Cascio.

Da registrare uno degli eventi più attesi di Nivarata: la presentazione in anteprima del volume “Scienza e tecnologia del gelato artigianale” di Luca Caviezel. Una vera e propria “Bibbia” del settore, completamente aggiornata, che ha richiamato per il suo lancio ad Acireale decine di gelatieri da tutta Italia.

2x  Granita

Una granita

 

Questi i premi conferiti nel dettaglio, scelti da una giuria tecnica e dai voti del pubblico:

Premio “Caviezel” per il miglior gelato al pistacchio: primo premio a Giovanna Musumeci – Pasticceria Musumeci (Randazzo); secondo premio ad Antonio Panebianco – Xocolate (Catania); terzo premio a Giancarlo Losacco – Mare di Vho (Tortona). Menzione speciale a Giancarlo Losacco, “per la migliore struttura e valorizzazione della materia prima”.

Premio “Don Angelino per la migliore granita al caffè: primo Premio a Giovanni Basile – Caffè Cipriani (Acireale); secondo premio ad Adelina Juliano – C’era una volta (Benevento); terzo premio a Rosario Leone D’Angelo – Bar D’angelo – Monforte san Giorgio (Me). Menzione speciale ad Adelina Juliano – C’era una volta (Benevento), “per la tecnica di lavorazione, il gusto e la migliore struttura rispettando il metodo e la tradizione siciliana”.

Granita dell’anno 2016: primo premio a Giovanni Basile – Granita 03 “Regno delle due Sicilie” – Caffè Cipriani (Acireale); secondo premio a Rosario Bambara – Granita 02 “Sicilia terra nostra”- Bambar (Taormina); terzo premio a Giovanna Musumeci – Granita 09 “Mastrantonia” – Pasticceria Musumeci (Randazzo). Menzione speciale ad Alfonso Jarero – Granita 07 ” Ka’Kau’ ” – Città del Messico, “per la tecnica di lavorazione, il gusto, la miglior struttura, rispettando al meglio la tradizione siciliana”.

 

 

Relatori della manifestazione

Relatori della manifestazione

Uno dei premi

Uno dei premiati

Premiati

Premiati

Foto di Gruppo con i Premiati

Foto di Gruppo con i Premiati

CONGRESSO  INTERNAZIONALE  DI PSICOSINTESI

“ESSERE  il  FUTURO”

 

Considerato il successo ottenuto dal Congresso Internazionale di Psicosintesi tenutosi a Giardini Naxos dal 2 al 5  giugno offriamo di seguito una breve  sintesi delle tematiche affrontate.

SINTESI DEI LAVORI della PRIMA GIORNATA

A cura di Mauro Ventola

 

«From the Eternal, out of the past, in the present, for the future».

Roberto Assagioli

 

Giardini Naxos (Me) – Oggi, 2 Giugno 2016, si è tenuta la prima intensa giornata del Congresso Internazionale di Psicosintesi, basato sul tema «Psicosintesi per il futuro». È già emerso un nucleo di idee importante, cuore pulsante di un nuovo paradigma o ‘contesto’ all’interno del quale abbiamo l’opportunità di compiere il nostro atto di volontà fondamentale: dire alla vita. Nei miei libri ho dedicato centinaia di pagine di riflessione sul tema del futuro, per cui sono consapevole che si tratta di un argomento delicato.

«Il futuro ha molti nomi», diceva Victor Hugo, «per gli incapaci è irragiungibile, per i paurosi è sconosciuto, per i coraggiosi è opportunità». Ontologicamente – cioè nella sua essenza – il futuro è inconoscibile, ma qui stiamo parlando di qualcosa di diverso: parliamo del futuro che, attimo per attimo, ospitiamo nella nostra coscienza. In questo senso, noi siamo responsabili di un viaggio molto vasto, di un grande mito che ci precede e di cui siamo eredi.

Sergio Guarino, Direttore del Centro di Psicosintesi di Catania, ha inaugurato ufficialmente il Congresso parlando dei miti e del loro influsso fondamentale sull’evoluzione e la coscienza umana. Come diceva Joseph Campbell infatti – che per l’intera sua vita ha studiato i miti di tutti i tempi – noi non siamo nati umani, ma siamo nati con il privilegio di diventare umani, e diventare pienamente umani è l’avventura della nostra vita.

La Psicosintesi promette di accompagnare le persone, i gruppi e la collettività attraverso questo viaggio, ma soprattutto nell’intento di costruire un mito in grado di supportare la vita. Quelle che sono emersi dai miei appunti personali della giornata, sono un nucleo di idee che promettono questo: nutrire le nostre essenze, in un mondo di idee veicolate per le nostre personalità (maschere).

Maria Vittoria Randazzo, Presidente dell’Istituto Italiano di Psicosintesi, ha parlato dell’importanza di consacrare il presente per il futuro. Lo scopo della Psicosintesi è infatti quello di «essere di ispirazione per nuovi modelli economici, politici e sociali»; e per adempiere a questo grande compito dobbiamo non tanto tendere verso il futuro, ma «essere il futuro». Il primo passo per farlo è «uscire dal passato», così da creare uno «spazio creativo» dal quale guardare al nuovo, per generare ciò che mi piace chiamare ‘nuovi reami di possibilità’: nuovi orizzonti per supportare la vita.

La Presidente ha fatto un passaggio successivo, che è necessario testimoniare e ricordare: tutto ciò non avviene inconsciamente, meccanicamente; per compiere tutto questo occorre un reale atto di volontà. E la qualità più importante della volontà, che ci collega immediatamente al futuro, è quella dell’audacia. «Dobbiamo osare, osare». Del resto, lo stesso Goethe aveva affermato che è proprio l’audacia a rendere disponibili i reami di possibilità, a dare nuovo spazio alla vita; è stato proprio Goethe a collegare questa qualità col futuro:

«C’è una verità elementare, la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani: nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza si muove. Infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti mai sarebbero avvenute… Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere, magia. Incominciala adesso».

Carla Fani ha aggiunto a questo slancio una sfumatura umana, troppo umana: la nostra fragilità di fronte alla vita, e la necessità di aprirci all’Essere. È passare dal quadrato (la mente) al cerchio (la vita) aprendosi a ciò che include e trascende ciò che possiamo concepire. Carla Fani, Presidente della Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica, ha raccontato di avere inizialmente preparato uno schema, una traccia di ciò che doveva dire. Ma ieri, nel venire al Congresso, dall’autobus ha assistito ad un incidente. Ha chiesto all’autista di scendere e – come medico – ha cercato di dare una mano, e «una persona mi è morta tra le braccia».

Questo evento ha cambiato il suo stato d’animo, il suo essere, e le ha ricordato l’elemento del caos. È fondamentale, per essere pienamente umani: «imparare a restare di fronte al caos». Il caos ci destruttura, destruttura le nostre certezze e le nostre superficiali identificazioni. Quando lo incontriamo, vale la pena sostare in una domanda ontologica, in una domanda sul nostro essere: «Che cosa mi resta nel caos?». Restare di fronte al caos, è stato il messaggio della Presidente della SIPT, «ci pone di fronte ad una soglia». E per poter restare e andare oltre, dobbiamo «ritrovare una sapienza, una saggezza che viene dal profondo dall’essere».

Ritorniamo così al tema fondamentale del mito che dobbiamo vivere, della mitologia che siamo Chiamati a vivere. Una tappa fondamentale del mito della nostra vita è varcare la soglia. E la soglia eccede sempre ‘chi pensiamo di essere’; l’unico modo per superarla è superare noi stessi. E Carla Fani ha implicitamente rimarcato questa verità quando ha detto: «L’evento di ieri mi ha cambiata, mi ha destrutturata. La verità che abito ora è cambiata, la verità che devo dirvi e che porto dentro di me è diversa». Mi è venuta così alla mente una frase del filosofo Bertrand Russell – certamente non una persona che si occupata di spiritualità o di transpersonale, ma un filosofo ateo e logico – che però una volta scrisse a se stesso queste parole:

«Devo, prima di morire, trovare qualche modo di dire la cosa essenziale che è in me, che io non ho mai detto, una cosa che non è amore né odio, né pietà né disprezzo, ma che è il vero respiro della vita, violento, e che arriva da molto lontano, portando nella vita umana la vastità e la forza spaventosa, impassibile… delle cose non umane».

Cosa mi resta nel caos? Se mi pongo la domanda che la Presidente della SIPT mi ha suggerito, non posso che riemergere a me stesso con l’intuizione di Russell: essere il futuro vuol dire dire la cosa essenziale che è in noi, la nostra verità, e che è un riflesso del più ampio respiro della vita, che mi include e mi trascende.

Subito dopo Carla ha preso la parola Piero Ferrucci, psicoterapeuta e allievo diretto di Roberto Assagioli. Il suo intervento, intitolato «Il sogno di Platone», ha aggiunto una scintilla di vita al nucleo di idee e al ‘reame di possibilità’ che queste stanno dichiarando per noi. Platone, ha spiegato Ferrucci, ha indagato e trasmesso la sua verità tramite i miti e le analogie. Nella Repubblica, ci ha parlato del mito di Er. Secondo questo mito quando le anime si incarnano, scelgono il loro daemon (demone, inteso come vocazione) e quindi l’essenza della loro prossima vita. Non è qualcosa che avviene soltanto, ma che viene scelto. «L’unica condizione», ha spiegato Piero Ferricci, «è che una volta scelta la tua vita si non si può tornare indietro». Platone ci ha anche spiegato che questa scelta deve essere guidata da due consapevolezze simultanee:

  • La consapevolezza del Bene;
  • La consapevolezza della Sofferenza.

Al contrario dei sofisti, per cui il saggio è un infelice, per Platone il saggio vive secondo il Bene. Quella di Platone non è stata – naturalmente – l’unica posizione filosofica. Il filosofo Thomas Hobbes ha considerato l’uomo come «lupo per l’altro uomo», e l’esistenza una lotta per la sopravvivenza. Ma le ricerche degli scienziati attuali, come quelle di Tomasello, danno ragione a Platone: siamo attrezzati a vedere e a riconoscere il Bene, solo che – dimenticando noi stessi – lo dimentichiamo.

A questo punto Piero Ferrucci ha mostrato la foto di una lacrima. «L’essere umano è l’unico essere che può piangere; gli animali lacrimano, ma solo l’uomo piange come segnale di dolore». E a questo punto vorrei precisare che esistono due tipi di lacrime; lacrime che si distinguono secondo la loro qualità. Esistono quelle lacrime che provengono da uno sfogo, che generiamo in seguito a uno scarico, o quando viene attaccata una nostra identificazione. Sono lacrime che cercano di ripristinare il flusso energetico, e di cui parlano gli studiosi dell’organismo come Lowen. Ma esiste anche un’altra qualità di lacrime: quelle che provengono da valori transpersonali, superiori, eterni. Le seconde, sono Lacrime dall’Essere e non dalla personalità.

In ogni caso, Piero Ferrucci ha continuato parlando della distinzione tra i «valori intrinseci» (salute, amore, benessere, eccetera) e «valori estrinseci» (sicurezza, potere, icchezza, immagine pubblica), e chiarendo che dobbiamo scegliere sempre a cosa dare primariamente la nostra attenzione. Ma dobbiamo ricordare che ciò a cui diamo la nostra attenzione avrà una conseguenza. Una vita sui valori intrinseci dona pienzza e salute mentale, mentre focalizzarci primariamente su quelli estrinseci genera stress e mancanza. Il massimo valore intrinseco è quello dell’essenza, e lo scopriamo nella relazione. C’è stato un momento in cui Piero Ferrucci ha detto: «Se io dovessi dirvi una sola cosa importante, operativamente, della Psicosintesi, è proprio questa: vedere l’Anima di chi abbiamo di fronte».

L’intervento è terminato con la metafora della Caverna di Platone. Degli uomini si trovano in una caverna, incatenati, e vedono su un muro le ombre della vita; quando fuoriescono dalla caverna e scoprono la vita e la verità, ciò che dicono viene messo in dubbio dagli altri – «e, dice Platone, rischiano di essere uccisi». Per Ferrucci, la metafora della Caverna di Platone contiene tre idee fondamentali, che sono alla base della terapia e della trasformazione personale. Si tratta dell’importanza di:

  1. Liberarsi dalle Catene;
  2. Sopportare la Luce;
  3. Condividerla con gli Altri.

Platone, ricorda Ferrucci, partì per la Sicilia cercando di fondare uno stato giusto, ma non ci riuscì. Alcuni considerano il suo sogno fallito, ma non è così. Il motivo si trova in proprio in una sua frase, alla fine della Repubblica: «La città ideale è quella che riusciamo a costruire dentro la nostra anima». «Allora, qual è il sogno di Platone?», ha chiesto Ferrucci. La Psicagogia (parola che indica il «dominio di sé»). Non a caso questo è primo nome che Roberto Assagioli ha dato alla Psicosintesi. «La Psicosintesi, è il sogno di Platone».

Per quanto mi riguarda, il nucleo di idee fondamentale che questi autori mi hanno trasmesso oggi, è un veicolo potente che si muove nella direzione di interrompere la «peste emozionale» che ci allontana dalla vita, e ridarci il respiro. Il mito, l’audacia, la nostra propria verità, le lacrime dall’essere e la luce, sono più che semplici idee. Sono ‘nutrimenti psichici’ in grado di nutrire le nostre essenze, in un mondo di influenze progettato per nutrire le nostre personalità.

Uno dei filosofi che mi ha più influenzato è l’esistenzialista Martin Heidegger. E Heidegger ha scritto che l’uomo è una «radura» (Lichtung). Una radura può essere più o meno luminosa, più o meno aperta, più o meno spaziosa o vasta. Il modo per creare uno spazio per il futuro si esprime nella radura che siamo nel presente. Si tratta non di tanto di tendere al futuro, quanto di «essere il futuro», come la Presidente dell’Istituto ha ricordato; e farlo con nonostante l’incertezza che il caos comporta, trovando il nostro allineamento a quelle leggi più vaste che si esprimono con la vera gioia e le vere lacrime.

Quando riusciamo farlo, non siamo noi a fare un convegno sul futuro; è il futuro a parlare brutalmente attraverso di noi.

 

«Ancora e ancora nella storia.
Alcune persone speciali si svegliano.
Non hanno il terreno sotto i piedi,
Ma sono mossi da leggi più vaste.
Portano strani costumi con loro
E chiedono spazio per azioni coraggiose e audaci
Il futuro parla brutalmente attraverso di loro.
Loro cambiano il mondo».
Rainer Maria Rilke

 

Mauro Ventola,
Socio dell’Istituto Italiano di Psicosintesi
Membro del Gruppo Studi & Ricerca di Psicosintesi

 

I partecipanti

I partecipanti

I lavori del congresso

I lavori del congresso

I relatori della giornata inaugurale

I relatori della giornata inaugurale

L'intervento di Piero Ferrucci

L’intervento di Piero Ferrucci

 Mauro Ventola

Mauro Ventola

Piero Ferrucci e Mauro Ventola

Piero Ferrucci e Mauro Ventola

Mauro Ventola

Mauro Ventola

Relatori

Un momento del congresso

 

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Giardini Naxos (Me). La festa della Repubblica del 2 Giugno è stata celebrata a Giardini Naxos al ritmo della “Fanfara dei Bersaglieri“. L’Associazione Culturale Mediterraneo presieduta da Giovanni Saglimbeni ha organizzato con il patrocinio del Comune di Giardini Naxos una manifestazione che ha coinvolto le piazze cittadine della città. E’ stato un grande successo considerato il significativo afflusso di gente e turisti che si sono riversati sul lungomare di Naxos e sulle piazze cittadine che ha premiato l’impegno profuso  dai soci del sodalizio per la riuscita della manifestazione.  In particolare un plauso va al presidente Gianni Saglimbeni, Giuseppina Vadalà e Daniele Saglimbeni che hanno fatto da trait d’union con il nutrito gruppo di bersaglieri  che sono intervenuti alla manifestazione. Protagonisti dell’evento del 2 giugno sono stati  la “Sezione Bersaglieri” di Giarre e la Sezione ANB (Associazione Nazionale Bersaglieri) dei Peloritani Castroreale-Barcellona P.G.. Le due formazioni sono partite al suono della fanfara eseguita dai  Peloritani dal rione turistico di Recanati. Con passo spedito alternato alle tradizionali “cariche” i bersaglieri hanno fatto tappa a Piazza San Pancrazio dove hanno offerto al pubblico presente il loro repertorio di canti e musiche tradizionali del glorioso corpo militare. Curiosi e turisti hanno accompagnato con lunghi applausi  il passaggio della “fanfara”.  “Sfilando” a passo veloce i bersaglieri delle due sezioni hanno successivamente attraversato il lungomare di Naxos fino la piazza antistante la chiesa dell’Immacolata offrendo un altra esibizione al pubblico presente.  A seguire, l’ultima tappa, quella di Piazza Abate Cacciola nei pressi del Municipio e del monumento dei caduti della prima guerra mondiale. Ad attenderli una folla numerosa, le rappresentanze delle Forze dell’Ordine, della Locamare e dell’amministrazione comunale rappresentata per l’occasione dal vicesindaco Carmelo Giardina, dall’assessore Carmelo Villari e dai consiglieri comunali Rosa Pietrocitto, Valentina Sofia e Martina D’Angelo. Emozionante lo spettacolo proposto dai Peloritani che, con le loro “piume al vento”  hanno eseguito inni e canzoni dello storico Corpo militare alternati a brani che hanno fatto la storia della musica leggera italiana. Nel corso della manifestazione dopo l’intervento dei vice sindaco Giardina che ha ricordato con brevi cenni storici la festività del 2 giugno,  è stata posta una corona di alloro offerta dal Comune di Giardini Naxos  ai piedi del monumento dei caduti. Al termine della manifestazione Rosa Pietrocitto, socia dell’associazione Mediterraneo, nella doppia veste di organizzatrice e di Consigliere Comunale ha consegnato al gruppo dei Peloritani  la targa  ricordo dell’evento offerta dal sodalizio. Un altra targa è stata consegnata alla sezione Bersaglieri di Giarre.

                              ROSARIO  MESSINA

 

 La sezione ANB (Associazione Nazionale Bersaglieri) dei Peloritani Castroreale-Barcellona P.G

                 La sezione ANB (Associazione Nazionale Bersaglieri) dei Peloritani Castroreale-Barcellona P.G. nasce per volontà di alcuni bersaglieri (Corso, Pino, Smedile, Mirabile) congedati da diversi anni ma ancora ripieni di un infinito spirito bersaglieresco ed in onore al bersagliere, siciliano barcellonese, Maggiore Giuseppe La Rosa il quale, l’8 giugno del 2013, sprezzante del pericolo… eroicamente, ha immolato la sua vita per salvare quella dei compagni presenti con lui lì in Afghanistan a portare pace ed aiuti alla popolazione autoctona devastata dalla guerra. Già nel mese di luglio del 2014, la neonata sezione ANB dei Peloritani riesce, in concomitanza con la propria inaugurazione all’interno del comprensorio barcellonese, ad organizzare un primo importante evento: il raduno dei bersaglieri di Sicilia cui hanno partecipato bersaglieri provenienti non solo dall’isola ma un po’ da tutta la penisola. Evoluzione naturale di questo evento sono stati, nei mesi a seguire, il reclutamento e costituzione della locale Fanfara dei Peloritani composta da giovani, giovanissimi e non più giovanissimi, bersaglieri e simpatizzanti… tutti provenienti da vari punti della provincia di Messina che si riuniscono con cadenza settimanale per provare e perfezionare brani militari e non solo! Il loro repertorio abbraccia brani che vanno dai più celebri canti bersagliereschi (La ricciolina, All’armi, Il reggimento di papà) a brani che hanno fatto la storia della musica italiana (Ciliegi rosa, Granada). Dulcis in fundo, la neo-nascente Fanfara dei Peloritani ha anche avuto modo di essere presente, con una rappresentanza di nove elementi aggregati alla fanfara di Palermo (fanfara d’onore per l’evento) al raduno nazionale ANB tenutosi a Rimini lo scorso mese di maggio.

Foto  Rosario Messina

La Sezione di Giarre

La Sezione di Giarre

La Sezione dei Peloritani a Recanati

La Sezione dei Peloritani a Recanati

In Piazza Municipio

In Piazza Municipio

In Piazza Municipio

In Piazza Municipio

La Corona di alloro al Monumento dei Caduti

La Corona di alloro offerta dal Comune per il Monumento dei Caduti

Onori al Monumento dei Caduti

Onori al Monumento dei Caduti

Gli organizzatori

Gli organizzatori

Il Consigliere Rosa Pietrocitto consegna la targa dell'evento alla sezione dei Peloritani

Il Consigliere Rosa Pietrocitto consegna la targa dell’evento alla sezione dei Peloritani

La consegna della targa del Comune alla Sezione di Giarre

La consegna della targa del Comune alla Sezione di Giarre

La foto di gruppo

La foto di gruppo

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Messina. Dopo anni di attesa, una parte della collezione di armi storiche Ori Saitta, un patrimonio storico di inestimabile valore che assomma complessivamente un paio di migliaia di reperti, ha trovato la degna collocazione.
A realizzare il progetto della mostra permanente delle armi antiche, artistiche e rare è stata la Città Metropolitana di Messina che, pur nelle ristrettezze di bilancio, ha rinnovato ed attrezzato con i più moderni sistemi di sicurezza gli ex locali degli archivi e magazzini provinciali che accoglieranno una selezione frutto di oltre sessant’anni di ricerche e studi.
L’inaugurazione della preziosa raccolta d’armi si è svolta nei locali di via Oratorio S. Francesco che, insieme all’adiacente Galleria provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, costituiranno da oggi un polo culturale di grande interesse per cittadini e turisti.
La collezione privata messinese è costituita da manufatti d’arme e loro accessori, realizzati per la guerra, la difesa privata e la caccia, prodotti in Europa, Nord America e nel mondo islamico nel mezzo millennio intercorso tra il 1400 e il 1940 circa, con il suo più significativo addensamento cronologico di reperti distribuito tra la metà del XVI e la seconda metà del XIX secolo.
Per la sua entità costituisce un complesso di cimeli quanto mai ragguardevole, che per quantità numerica, varietà tipologica e stato di conservazione generale dei materiali è da considerarsi una delle più ingenti tra le raccolte private d’Europa e, probabilmente, tra le più ricche al mondo nel campo del collezionismo degli armamenti storici.
Formatasi gradualmente nel tempo grazie alla passione amatoriale e al notevolissimo impegno economico profuso, fin dalla prima gioventù, dal suo artefice e attuale proprietario, il prof. Gaetano Ori Saitta, la raccolta di armi storiche è frutto degli orientamenti culturali e dei gusti estetici del suo ideatore e detentore.
Originariamente indirizzati all’acquisizione, dal mercato antiquario nazionale e internazionale, di soli  pezzi da fuoco, la collezione si è sviluppata successivamente anche nel settore delle armi bianche e delle corrispondenti armature di protezione ad esse coeve, unitamente alle componenti di antiche tipologie di divise militari e ad un significativo settore di materiali in replica.
Si viene così a completare, con accurata sistematicità, il suggestivo quadro storico delle produzioni di tutte le svariate classi di questi strumenti di morte, fabbricati a partire dall’ultimo scorcio dell’età medievale per arrivare, attraversando cinque secoli di storia, fino al secondo conflitto mondiale.
Si tratta di prodotti di attività manifatturiera ideati e finalizzati per le esigenze legate alla guerra e, in ambito civile, riguardano la fabbricazione di un non meno vasto ed articolato campionario di classi e tipologie di armi connesse alle più circoscritte, ma non meno cruente, vicende di pirateria, brigantaggio, banditismo, faide private e dei complessi riti cavallereschi del duello privato (le partite d’onore), come dei più plebei scontri da strada, quasi sempre all’ultimo sangue, oltre alle “pacifiche”
giostre d’armi ed alle attività venatorie.
Per quanto concerne le classi e tipologie di armi da fuoco, si va dalle artiglierie pesanti di medio e piccolo calibro, tutte a canna liscia (colubrine, cannoni e mortai), fino alle armi portatili, dette all’origine bocche da fuoco manesche e poi modernamente intese come fucili e pistole; nei primi decenni del secolo scorso il ricco elenco della collezione Ori Saitta è stato ampliato con l’acquisizione delle micidiali classi dei primi mitragliatori d’assalto, senza tralasciare i più minuti ed insidiosi mazzagatti, evolutisi nelle rivoltelle da tasca, dei calibri più piccoli.
Altrettanto vasta la rassegna tipologica di armi bianche da getto, da asta, a lama lunga, a lama corta e da botta, di elmi, scudi ed armature intere o parziali per la difesa passiva, comprese le svariate tipologie dei relativi accessori, capi d’abbigliamento militari sette-ottocenteschi, oltre ad un cospicuo campionario di repliche di armature da guerra e da giostra rinascimentali, armi medievali e di divise militari storiche.

La mostra d'armi

La mostra d’armi

Una delle sale

Una delle sale

La collezione di pistole

La collezione di pistole

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Giardini Naxos (Me). Siamo lieti di annunciare il Congresso Internazionale di Psicosintesi organizzato dall’Istituto di Psicosintesi Italiano e dalla Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica (SIPT) di Firenze.
Il Congresso si svolgerà nella splendida cornice della Prima colonia Greca di Sicilia, Giardini Naxos, , dal 2 al 5 Giugno 2016 nella sala convegni dell’ ATA Hotel Naxos Beach.

I  Convegnisti saranno in un luogo mitico, immersi nella luce del mare Mediterraneo e nell’aura di una cultura millenaria.
La cornice del mare, del Parco Archeologico di Naxos, saranno perfetti per immergersi nella Bellezza della natura e della creatività umana, e continuare quel dialogo internazionale apertosi nel 2012 a Roma – Rocca di Papa, quando la comunità psicosintetica sentì il desiderio di ri-unirsi e ri-conoscersi attraverso le numerose espressioni testimoniate da psicosintetisti giunti da tutto il mondo.
Fu sulla parola “Mondo” che nel corso del primo congresso  furono lanciati molti semi di studio e di lavoro comune, pur a grandi distanze geografiche.

 Gli organizzatori hanno lanciato l’invito per il secondo congresso internazionale in cui osservare con quali nuove visioni e rinnovati strumenti abbiano operato nelle singole realtà nazionali e nella rete mondiale di Psicosintesi. Molti collegamenti sono nati fra centri di Psicosintesi di differenti paesi e continenti. E’  giunto il tempo per verificare i primi frutti nati da quei semi e riflettere sulle Mete che l’Umanità percorre nella sua evoluzione.

GLI ORGANIZZATORI:

“Ci interrogheremo sul contributo che ad esse la Psicosintesi può offrire con la sua visione transpersonale che integra e trascende le coscienze nazionali in sentimento internazionale e poi in  rete planetaria.

Nei tanti luoghi del nostro pianeta quali segni abbiamo colto del Nuovo che avanza?
In quale modo la Psicosintesi può contribuire ad edificare un Futuro giusto e bello e a percepire l’Avvenire che ci viene incontro?
Quale il nucleo centrale della Psicosintesi che continueremo a condividere pur nelle trasformazioni in atto?
Getteremo uno sguardo sul Futuro della Psicosintesi.
Questi gli elementi che ispirano il Congresso Internazionale del 2016.

Intendiamo proseguire l’interessante esperienza dei Gruppi Co-creativi con la novità di un settore aperto al “nuovo che avanza” e proponiamo una serie di argomenti su cui sviluppare le relazioni e i lavori di Gruppo. Una sessione del Congresso sarà dedicata a quelle innovazioni apportate da amici della Psicosintesi  alla mappa dell’ovoide e alla posizione del Sé transpersonale. Crediamo che sia importante dialogare insieme su questo punto e l’aria di Taormina, ricordandoci l’amore per la cultura del dialogo cara ai greci e alla Magna Grecia, ci sosterrà e nutrirà.
Saranno le differenti posizioni a permettere un’unione di opposti, capace di realizzare “il prodigio di vivere tra i due, conseguendo il nous senza perdere l’anima; addentrandosi per quanto è possibile nella libertà senza annientare né umiliare la vita delle viscere”. Per dirlo con le belle parole della filosofa Maria Zambrano.
Sapremo dialogare e dal molteplice ci accosteremo all’unità con la  qualità preziosa dell’umiltà,  con l’ardire di sognare verità ancora non manifeste per cui già partecipiamo del Futuro, consapevoli di nascere al mondo per completare la nostra esistenza di anime originali, uniche, e per partecipare alla costruzione di una società pienamente umana.

Sull’onda di queste riflessioni auguriamo a tutti noi di preparare e poi di condividere un entusiasmante lavoro biopsicosintetico.”

Maria Vittoria Randazzo                             Carla Fani
Presidente Istituto di Psicosintesi               Presidente SIPT

 

PROGRAMMA:

Giovedì 2 Giugno  2016

Venerdì 3 Giugno  2016

Sabato 4 Giugno  2016

Domenica 5 Giugno  2016

 

 

 

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