GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Dott. Rosario Messina

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Sant’Alessio Siculo (Me)Venerdì 6 maggio alle ore 22,00 presso il locale “H abbanna” di Sant’Alessio Siculo (Via Prof. Eugenio Stagnitta n. 3) si esibiranno in un concerto “Live Music” il gruppo degli Aoustic Island. Eseguiranno cover di: Lucio Dalla, Ivano Fossati, U2, Zucchero, Pino Daniele e Fiorella Mannoia.  Il gruppo è formato da Nancy Tradito (voce), Sofia Ferraro (Sax), Marco Triolo (tastiere), Mario Pollino (Voce e Chitarra).

 

Locandina

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Partecipa all’ INVASIONE DIGITALE al Pozzo di Gammazita!

Domenica 8 maggio dalle ore 11,00 , LIBERIAMO LA CULTURA!

 

Partecipare è semplice. Porta la tua macchina fotografica con te e pubblica le immagini che scatterai sui social network che utilizzi: Facebook, Google, Twitter, Pinterest, Tumblr, Flickr… Non ha importanza quale, ma insieme contribuiremo a promuovere la conoscenza di questo affascinante sito!
https://www.facebook.com/events/215450098824649/

 

Le INVASIONI DIGITALI operano su piano nazionale ed hanno l’obiettivo di lanciare sia un’iniziativa di promozione dal basso dove ognuno dei partecipanti diventa un testimonial, un ambasciatore del proprio territorio, sia un messaggio alle istituzioni per cercare di superare quella logica conservatrice che vede ancora l’esperienza della visita di un museo, di un sito culturale, come qualcosa di passivo.
INVASIONI DIGITALI promuove nuove forme di conversazione e divulgazione del patrimonio artistico, non più autoritarie, conservatrici, ma aperte, libere, accoglienti, ed innovative.
Promuove un nuovo rapporto fra il museo e il visitatore basato sulla partecipazione di quest’ultimo alla produzione, creazione e valorizzazione della cultura.
Internet e i social media possono giocare un ruolo importante in un processo di innovazione della fruizione dei contenuti culturali.

 

1x  Invasioni digitali gz

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CATANIA – Sarà la sala del Teatro Machiavelli di Catania, il 3 maggio, con inizio alle ore 16,30, ad ospitare la presentazione e premiazione della silloge “Parole a mio nome” di Giancarlo Stoccoro, di Spino d’Adda in provincia di Cremona, e della silloge “E se così fosse” di Maria Giusti di Venafro in provincia di Isernia, opere vincitrici del premio “Pietro Carrera”, organizzato dall’Accademia Il Convivio, e pubblicate da Il Convivio Editore, entrambi con sede a Castiglione di Sicilia. Presenteranno la cerimonia la giornalista dott.ssa Lucia Paternò e il prof. Angelo Manitta. L’incontro culturale è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione Ingresso Libero e la Fondazione Lamberto Puggelli.

Al concorso letterario hanno partecipato 183 sillogi. La Giuria presieduta dal dott. Giuseppe Manitta era composta dalla prof.ssa Carmen Moscariello e dal prof. Pietro Russo. Oltre al primo premio sono stati assegnati i seguenti riconoscimenti: Secondo Premio ex equo a Giuseppe Cappello (Roma) con l’opera Vita nuova e a Roberto Barbari (Ponte della Priula – TV) con Le pietre di Pirra; Terzo Premio a Nicola Prebenna (Ariano Irpino – AV) con  In una parte più e meno altrove; Quarto Premio a Giancarlo Micheli (Viareggio – LU) con l’opera Verses versus Capital; Quinto premio a Michele Barbera (Menfi – AG) con l’opera Orizzonti sospesi.

Degli autori finalisti saranno presenti: Giuliana Campisi, (Palermo); Raffaele Caputo, (Saint Christophe – AO); Liborio Erba, (Regalbuto-EN); Patrizia Francioso, (Racale – Lecce); Claudio Guardo, (Cles – TN); Giuseppe Sammartano, (Paternò – CT).

Tra i segnalati saranno presenti: Giovanni Albano, (Lipari – ME); Giusi Baglieri, Catania; Eleonora Maria Barbaro, Reggio Calabria; Giuseppe Bellanca, Gocce, S. Cataldo (CL); Liliana Bellia, Catania; Silvana Calanna, Catania; Calogero Cangelosi, Palermo; Giuseppe Cardella,  Ribera; Santo Consoli, Catania; Pasqua De Siati, Grottaglie – TA; Giuditta Di Cristinzi, Venafro – (IS); Rosa Maria Di Salvatore, Catania; Giuseppe Melardi, Bronte (CT); Cinzia Pitingaro, Castelbuono (PA); Melania Sciabò Vinci, Catania; Caterina Tagliani, Sellia Marina (CZ); Giusy Tuzza, Francofonte (SR); Antonella Vara, Palermo.

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Per tanti anni tenere separate le conoscenze disciplinari ha fatto diminuire una consapevolezza che solo ora riaffiora in tutta la sua evidenza

Per secoli l’uomo si è perfezionato ed educato all’ascolto della più bella fra le arti, ed è praticamente ovvio che la produzione musicale sia espressione associativa autentica del sistema cerebrale (limbico) deputato alle emozioni sensoriali e dunque prodotto autentico della nostra fisiologia umana. Lo sapevano bene le popolazioni antiche che infatti associavano la musica a tutte le attività umane, persino alla guerra. Ma per tanti anni, tenere separate le conoscenze disciplinari ha fatto diminuire una consapevolezza che invece solo ora, dimostrando la validità della medicina energetica tramite ricerche condotte con rigore scientifico, riaffiora in tutta la sua evidenza. Proprio così, infatti il filone di studi legato alle onde vibrazionali annovera tra le varie tecniche (yoga, meditazione, cristalloterapia, ecc.) anche l’ascolto delle campane tibetane e l’ascolto di musica bineurale, studiata per la prima volta dal dottor Heinrich Wilhelm Dove, ovvero l’ascolto contemporaneo di due diversi generi musicali con due dispositivi separati, uno per orecchio (ad esempio, nel sinistro il rock e nel destro la musica classica) crea un differenziale di frequenze che il nostro sistema cerebrale, nel tentativo di categorizzare, sintetizza elaborando una terza frequenza, sotto forma di “battiti”. In parole semplici, la cosa funziona in questo modo: se l’orecchio sinistro percepisce un suono di 200 Hz (Hertz) e l’orecchio destro contemporaneamente un suono di 205 Hz, allora le onde cerebrali vengono incanalate in una frequenza di 5 Hz. Questa terza frequenza favorirebbe la secrezione di alcuni ormoni tra cui la serotonina e l’ossitocina che hanno effetti benefici sullo stato di salute generale dell’individuo riportando la fisiologia a livelli normali e rafforzando il sistema immunitario.

E ben lo sanno, da ultimo, l’equipe di ricercatori della University of South Australia capitanata dal professor Nicolas Voelcker, pioniere di nanomedicina che, in uno studio pubblicato sul 2015 CBNS (Convergent Bio-Nano Science & Technology) Annual Report, ha rivelato che l’ascolto di musica rock a tutto volume durante i trattamenti di chemioterapia aiuta a migliorare l’assorbimento dei farmaci. E la canzone scelta per portare avanti questa ricerca è stata Thundestruck degli AC/DC (dall’album The Razors Edge): “Abbiamo capito che per aumentare l’effetto dei farmaci avevamo bisogno di qualcosa che permettesse al farmaco di coprire ogni parte delle cellule cancerose e suonare musica a tutto volume crea delle vibrazioni che ci permettono di raggiungere questo scopo. Ed alla fine abbiamo scelto Thunderstruck perché ha una grande attinenza con il lavoro che stiamo facendo“. Si tratta di un’ulteriore riprova che l’intervento della medicina vibrazionale a fianco della medicina cosiddetta tradizionale (allopatica) non fa altro che implementare le possibilità di cura di pazienti affetti da diffuse patologie, oltrechè ridurre lo stress della vita contemporanea aumentando il benessere psicofisico.

Ancora una volta nella storia dell’uomo tocca alla musica rafforzarci o guarirci, forse perché è essa stessa la compagna ancestrale della nostra vita. Rock ‘n’ Roll rules again!

                       Sergio Denaro

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Giuseppe Leone

L’Isola del pensiero

 

Sarà inaugurata venerdì 29 aprile 2016 alle ore 19, presso la sede di Magika la mostra fotografica di Giuseppe Leone Sicilia. L’Isola del pensiero.

 

L’esposizione descrive il percorso artistico di Giuseppe Leone, con una serie di fotografie ai Sali d’argento e Vintage (dal 1968 al 2013) in mostra fino al 20 maggio 2016.

 

In occasione del vernissage il 29 aprile, dalle 19 alle 22, interverrà il Maestro Giuseppe Leone e commenterà alcune pagine del libro dal quale la mostra prende spunto: Sicilia. L’Isola del pensiero.

 

L’evento è curato dalla società di Servizi per l’Arte Magika che, con il progetto “Messina Art Gallery”, mira a diventare un punto di raccordo (oltre che di incontro) per la cultura fotografica nella città peloritana: il linguaggio fotografico, contaminato da altre espressioni artistiche, sarà il filo conduttore di una serie di attività espositive, d’incontro e di partecipazione.

 

Federica Siciliano commenta Sicilia. L’Isola del pensiero: “Il libro e la mostra muovono un flusso di conoscenza e sentimento in cui si specchiano le tante forme in genesi del paesaggio siciliano.

Lo sfogliare le pagine bicromatiche riporta la coscienza e la mente in un’età antica ma pur sempre immortale. Ci si addentra nella bellezza ancestrale di un territorio, la cui potenza primordiale scatena nelle anime degli scrittori, sensibili al suo fascino, poesia e prosa a mo’ di monili dorati.

Questa luce, infatti, pervade lo spazio e gli inchiostri ne catturano il tempo, come se anche noi viaggiatori ci incamminassimo nella direzione viscerale uterina, restando preda della sua malìa.

Nelle foto del maestro Giuseppe Leone si intravede un’essenza che unisce il divino all’umano: un’osservazione che si pone ben oltre lo stato apparente della realtà, ma che ne scorge quei barlumi di estatico stupore e tratto armonico. L’analogia romantica ed interiore delle menti pensanti, che sono giunti in quei luoghi dal fermo meditativo, permette di pervadere lo spirito di un piacevole tepore sensoriale. I pensieri dell’intelletto scorrono su ogni fotogramma, vestendo ogni dettaglio di profondità e passione. Allora ci si risveglia dall’assuefazione imposta alle masse, che non vedono e non odono, e si rigenera il principio cosmico di preservazione e difesa. Difesa di un’idea grande quanto il firmamento e piccola quanto un seme piantato su una terra assolata, dalle prossime radici vogliose di vita e dai fiduciosi rami protesi.

Un’opera che ci fa rimembrare la cultura, la storia e il cambiamento, con la spinta verso una mèta che ci renda più coscienti, più coraggiosi, più vivi.”

 

Giuseppe Leone è nato a Ragusa dove vive e lavora. Ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello “La civiltà del legno in Sicilia” (1972). Le sue opere hanno illustrato numerose pubblicazioni italiane e straniere, tra queste le più note sono “La Pietra vissuta” con testi di Rosario Assunto e Mario Giorgianni (1978); “La Contea di Modica” con testo di Leonardo Sciascia (1973); “L’Isola Nuda” con testo di Gesualdo Bufalino (1988); “Il Barocco in Sicilia e Sicilia Teatro del Mondo” con testi di Vincenzo Consolo (1991); “L’Isola dei Siciliani” con testi di Diego Mormorio (1995); “Storia di un’amicizia” a cura di Giuseppe Prode (2015).

 

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 20 maggio con i seguenti orari:

lunedì˃venerdì: 9,30/20,30

sabato˃domenica: 10,00/19,00

Foto 1

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Foto 2

Foto 2

Foto 3

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TAORMINA – Il suo sguardo azzurro è rimasto intenso come le sue pagine scritte. Cresce l’attesa per l’incontro che vedrà protagonista a Taormina la grande scrittrice Dacia Maraini, ospite di Antonella Ferrara, che si conferma ormai tra le maggiori animatrici della vita culturale siciliana. L’appuntamento è per mercoledì 27 aprile, alle ore 18, nella splendida cornice del San Domenico Palace Hotel. Ingresso libero

La Maraini, mai dimentica delle proprie radici isolane, approda nella Città del Centauro per presentare il suo nuovo romanzo “La bambina e il sognatore“, edito da Rizzoli. L’incontro verrà introdotto dalla stessa Antonella Ferrara, presidente del festival letterario TaobuK, nonché anima di Libreventi e Libreria Mondadori Taormina. A dialogare con la scrittrice sarà una giornalista di razza come Anna Mallamo, responsabile delle pagine culturali della Gazzetta del Sud; le letture saranno a cura dell’attrice Rita Patanè.  

Acuta e sensibile indagatrice della condizione della donna, Dacia Maraini, autrice di “Bagheria“, “La lunga vita di Marianna Ucrìa” con il quale ha vinto il Premio Campiello nel 1990 e dei racconti “Buio” con i quali si è aggiudicata il premio Strega nel 1999, ha spesso delineato nei suoi testi figure femminili carismatiche. Torna ora in libreria con un romanzo che per la prima volta nella sua produzione ha un protagonista maschile. Nani Sapienza è un maestro di scuola che porta nell’animo la ferita più grande che un padre possa sopportare: la perdita dell’unica figlia, Martina, ammalatasi di leucemia. Il dolore immenso ha stravolto la sua esistenza e quella della moglie Anita. 

Con questa narrazione potente, illuminata da un’intensa voce virile, Dacia Maraini ci guida al cuore di una paternità negata, scoprendo i chiaroscuri di un sentimento che non ha mai smesso di essere una terra selvaggia e inesplorata. Nani Sapienza lo capisce appena apre gli occhi: la bambina che lo ha visitato nel sonno non gli è apparsa per caso. Camminava nella nebbia con un’andatura da papera, come la sua Martina. Poi si è girata a mostrargli il viso ed è svanita, un cappottino rosso inghiottito da un vortice di uccelli bianchi. Ma non era, ne è certo, sua figlia, portata via anni prima da una malattia crudele e oggi ferita ancora viva sulla sua pelle di padre. E quando quella mattina la radio annuncia la scomparsa della piccola Lucia, uscita di casa con un cappotto rosso e mai più rientrata, Nani si convince di aver visto in sogno proprio lei. 

Ci sono sogni capaci di metterci a nudo. Sono schegge impazzite, che ci svelano una realtà a cui è impossibile sottrarsi. È sulla forza dei sogni che si muove il racconto. Le coincidenze non esistono, e in un attimo si fanno prova, indizio. Lui che nulla ha potuto per sottrarre sua figlia alla morte, cercherà di ritrovare la piccola scomparsa. Inizierà così un’indagine e il sogno si trasformerà in ossessione. Con la sua idea fissa, Nani contagia l’intera cittadina di S., nell’immobile provincia italian. E per primi i suoi alunni, una quarta elementare mai sazia dei racconti meravigliosi del maestro: è con la seduzione delle storie, motore del suo insegnamento, che accende la fantasia dei ragazzi e li porta a ragionare come e meglio dei grandi. Perché Nani sa essere insieme maestro e padre, e la ricerca di Lucia diventa presto una ricerca di sé, che lo costringerà a ridisegnare i confini di un passato incapace di lasciarsi dimenticare. Un’introspezione e, al tempo stesso, uno svelamento dell’inconscio: due percorsi correlati che sono da sempre i motori dell’impianto narrativo della Maraini.

La locandina

La locandina

La scrittrice Dacia Maraini

La scrittrice Dacia Maraini

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A  Giardini Naxos

“Naxos Hellenic Fest”

sabato 30 Aprile – domenica 1 maggio 2016

 

Giardini Naxos (Me) – Il Comune e l’assessorato alla cultura di Giardini Naxos, in collaborazione con Parco Archeologico di Naxos ed Associazione Culturale Naxos Entertainment, presenta il progetto Naxos Hellenic Fest.

Naxos Hellenic Fest  è  finalizzato  alla promozione del patrimonio storico e culturale della prima colonia greca di Sicilia.

Le attività programmate hanno lo scopo di far vivere al visitatore l’esperienza di un viaggio nel tempo.

Programma di sintesi (nei prossimi giorni verrà pubblicato il programma definitivo).

  • Sabato 30 aprile  Ore 19.30Lungomare Tysandros, Piazza Kalkis. Rievocazione storica degli antichi guerrieri greci: schieramenti oplitici in formazione, combattimenti eroici tratti dal mito e letteratura greca, illustrazione panoplia oplitica.  A cura dell’ Associazione Storico Culturale  “I Cavalieri de li Terre Tarentine” (Taranto) e la partecipazione  dell’Associazione Storico Culturale “Origini di Naxos e sbarco di S. Pancrazio” (Parrocchia S. Pancrazio – Giardini Naxos)
  • Domenica 01 maggio, dalle ore 10.00 alle 13.30, visita drammatizzata presso il parco archeologico di Naxos. Ingresso gratuito per tutti.
  • Ora di pranzo. A tavola con gli antichi greci: i menù di Tysandros e Nausika (Presso tutti i ristoranti che aderiranno alle giornate del Naxos Hellenic Fest)

 

Visita drammatizzata presso il parco di Naxos

Il nome “Naxos” racchiude in sé un inestimabile valore storico e concettuale. La storia dei Greci in Sicilia inizia proprio con questo nome, il nome della prima colonia greca fondata nel 734 a.C. . Nell’area archeologica dell’antica città di Naxos rimangono pochi ma essenziali resti che testimoniano un passato florido ed affascinante.  Inizierà da questo luogo l’esperienza ellenica dei partecipanti alla Naxos Ellenic Fest. Tre guide, tre attori e diversi figuranti in costume d’epoca racconteranno e faranno rivivere, attraverso suggestioni sceniche, le vicende della prima polis di Sicilia e del suo campione olimpico Tysandros.

A tavola con gli antichi greci

“Noi non ci sediamo a tavola per mangiare, ma per mangiare insieme.” (Plutarco)

Alla conclusione della visita guidata al parco, intorno alle ore 13.30, i visitatori potranno liberamente decidere se continuare la loro esperienza nell’antica Grecia con un gustoso e piacevole pranzo. Nei ristoranti sponsor dell’evento , i turisti vivranno l’esperienza di assaporare i cibi un tempo cucinati dagli abitanti dell’antica Naxos. Il menù “Tysandros” prevede carne bovina e di agnello cotta alla brace, pagnotte calde, olive sott’olio, formaggi, miele, verdure cotte, insalata mista (priva di pomodoro! Un ortaggio che la Sicilia avrebbe conosciuto dopo la scoperta delle Americhe), frutta di stagione. Il menù “Nausika”, invece, ha una struttura a base di pesce azzurro, molluschi e crostacei grigliati. I contorni sono gli stessi previsti dal menù Tysandros. I cibi e le bevande (acqua e vino) verranno serviti in vasellami di terracotta (possibilmente dipinta con decori che ricordino la Grecia del V sec. a.C). I segna posto potrebbero essere delle corone di foglie di ulivo (o di alloro) per rievocare i campioni di Olimpia.

L’ultimo greco di Naxos

Visita presso il laboratorio del maestro scultore Turi Azzolina. I visitatori avranno l’opportunità di ammirare le straordinarie opere di terracotta del talentuoso artista giardinese che da sempre si ispira alla storia ed alla mitologia greca.

La locandina

La locandina

Una comparsa

Una comparsa

 

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Noto (Sr) – La città di Noto per comunicare l’importanza e la forza dell’autentica Bellezza, per il sesto anno consecutivo torna “Nei luoghi della bellezza” dove si susseguono nell’ineguagliabile scenario del barocco, sette giornate intense e ricche di arte, poesia, installazioni, video-presentazioni, concerti, incontri, reading, teatro, mostre e concorsi riservati alle scuole.

Tra gli ospiti della rassegna, curata anche quest’anno dall’artista Luisa Mazza saranno presenti l’attore Alessio Boni nell’incontro – intervista a cura della giornalista e poetessa Grazia Calanna, il critico letterario Roberto Galaverni, il musicista Gavino Murgia, il curatore d’arte internazionale Massimo Scaringella e tanti altri. Nei luoghi del Giardino di Pietra l’esecuzione del jazzista Gavino Murgia si alternerà e interagirà con le letture poetiche di alcuni poeti. “Ascolta la storia – Le nuove avventure di Pinocchio” si sviluppa dal concorso “Riscrivi Pinocchio” riservato alle classi di scuola primaria. La classe vincitrice sarà proclamata in occasione dello spettacolo “Le nuove avventure di Pinocchio – Ai Confini della Verità”, a cura della cantattrice Carmela Buffa Calleo.

Il fotografo Pier Raffaele Platania ha realizzato un fotoracconto con le immagini più significative della scorsa edizione. Il video “Bellezza è gioia e musica!” del 2015, con il Maestro Marco Mencoboni e il Patrocinio dell’Unicef sarà proposto al pubblico. La storica dell’arte Francesca Gringeri Pantano presenterà Il barocco si mostra…nelle carte topografiche dei Principi Nicolaci di Villadorata custodite nell Biblioteca Comunale di Noto. Un altro appuntamento della Rassegna è I Luoghi dell’Arte con la partecipazione dell’attore Alessio Boni. In cartellone anche Quali Luoghi – Quali Confini a cura di Roberto Galaverni; Poesia nei Luoghi della Bellezza con i poeti Tiziano Broggiato, Luigi Carotenuto, Antonio Di Mauro, Grazia Calanna (che modererà l’incontro intitolato CANTINA SPERIMENTALE) e Giuseppe Condorelli; La Verità sotto il velo della Bellezza – Codice Shakespeare a cura di Elvira Siringo per il 400 anniversario della morte di Shakespeare.

Tra le mostre in programma “I Luoghi nella Visione” che si articola e si snoda in: Visioni altrove – Visioni al Confine. La sezione “Visioni al Confine” presenta “Gocce riflesse/Come in cielo così nello specchio”, innovativa operazione di interazione che vede il dialogo tra le due opere di Luisa Mazza e Christian Zanotto. Domenica 24 aprile al Convitto Ragusa siglerà il programma l’evento “Le nuove avventure di Pinocchio – Ai Confini della Verità”.  In allegato le due foto di Pier Raffaele Platania alcuni protagonisti di Noto, Nei luoghi della bellezza alla VI edizione (l’attore Alessio Boni con la poetessa e giornalista Grazia Calanna; Luisa Mazza con i protagonisti dell’evento Visioni al Confine (Gocce riflesse di Luisa Mazza e Come in cielo così nello specchio di Christian Zanotto).

Grazia Calanna interevista Alessio Boni

Grazia Calanna interevista Alessio Boni

Da sin. Bosco, Zanotto, Scaringella, Mazza

Da sin. Bosco, Zanotto, Scaringella, Mazza

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Messina- È stata inaugurata domenica 17 aprile 2016, presso la Tovaglia Volante di Messina, la mostra fotografica di Alessandro Mancuso “Ritratti di coppia” a cura di Magika.

L’esposizione è frutto di un progetto che prende avvio alcuni mesi fa, quando Riccardo e Loredana Orlando, proprietari del locale contattano il fotografo Alessandro Mancuso, che avevano apprezzato per lo shooting fotografico “Alla maniera di Antonello”, da lui realizzato in occasione della notte della cultura 2014, presso il suo studio.

Per la serata di San Valentino 2016 decidono di creare al loro ristorante un set particolare e offrire ai clienti la possibilità di essere immortalati da un professionista, che per gli scatti si ispira ad alcuni noti dipinti che hanno per soggetto una coppia.

La mostra odierna ripercorre quegli scatti in 22 immagini a colori, formato cm 100×100, che invadono le sale del locale e testimoniano il personale tributo che Mancuso ha voluto esprimere ai grandi maestri del passato, misto di ammirazione e ricerca.

Con l’intenzione di non prendersi troppo sul serio ma con la consapevolezza di un occhio perspicace e 30 anni di esperienza, Mancuso ha analizzato alcune opere di Rembrandt,  Picasso, Van Dyck, Magritte, Klimt, De Chirico e molti altri, e in ciascuna ha catturato il legame visivo tra i due personaggi ritratti e la cifra stilistica del pittore, quindi ha provato a tradurli in fotografia. Non ha però coinvolto dei modelli professionisti, ma i clienti del locale che se, inizialmente intimiditi, hanno poi dialogato col fotografo, mettendosi in gioco, con la gioia di condividere la loro relazione.

Le foto esposte non sono riproduzioni esatte dell’originale pittorico, né dei tableaux vivants, il loro concepimento si avvicina piuttosto a quell’ispirazione ai grandi maestri del passato che da sempre ha caratterizzato la formazione degli artisti. Il fine di Mancuso è stato quello di  riproporre il mood del dipinto ispiratore, rivisto con l’occhio di un fotografo contemporaneo.

Il risultato è un meraviglioso album di sguardi che racconta le varie sfaccettature della coppia: il trasporto emotivo, la complicità, l’entusiasmo, la tenerezza, il pudore, l’incanto e la dolcezza. In un’immagine ritroviamo la stessa passione del bacio che Roy Lichtenstein aveva proposto nel suo fumetto dilatato, in un’altra il soffice intreccio di mani e la sontuosa poesia dei dettagli di Van Dyck. Da un altro traspare il silenzio metafisico delle statue/manichino di De Chirico, un altro ancora richiama la potenza luministica di Rembrandt.

Accanto al fotografo, all’inaugurazione erano presenti Riccardo e Loredana Orlando, proprietari del locale, Alessia Cosio, che ha collaborato con Mancuso nel lavoro di post produzione, e Katia Giannetto, responsabile di Magika, che ha illustrato al pubblico i caratteri salienti della mostra.

A concludere la presentazione lo stesso Alessandro Mancuso: “Ho deciso di mettermi alla prova. Lo shooting è stato una sfida: mentre i camerieri passavano con le pietanze e servivano i tavoli, io davo istruzioni per le pose alle coppie da ritrarre, cercavo di metterle al loro agio e al contempo sistemavo le fonti di luce, studiavo le giuste inquadrature. Il mio lavoro è un piccolo omaggio ai grandi maestri, in un particolare connubio tra arte e cucina”.

Coppia 1

Coppia 1

Coppia 2

Coppia 2

Coppia 3

Coppia 3

Coppia 4

Coppia 4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

       La mostra  è  visitabile      gratuitamente fino al 15 maggio
 

 

 

 

 

 

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Piedimonte Etneo (CT) –  Sabato 23 Aprile i Templari degli Enti appartenenti al Gran Priorato d’Italia OSMTH  sa ranno in visita alla Basilica del Santuario Santa Maria della Vena a Piedimonte Etneo (CT).  I cavalieri dell’antico ordine sono arrivati in Sicilia da tutta Italia e, in questi giorni, stanno partecipando ad un raduno nazionale a Taormina. Dalla Perla dello Jonio andranno in tour in alcune località storiche dell’Isola tra le quali Siracusa, Agrigento e il Santuario di S. Maria della Vena importante meta del “Giubileo della Misericordia del 2016″  dove è possibile ottenere visitandolo, l’Indulgenza Giubilare.

I Templari del Gran Priorato d’Italia arriveranno al Santuario sabato 23 Aprile alle ore 9,00 per celebrare il Capitolo Nazionale Annuale. La cerimonia avrà inizio alle 10.30. Una volta arrivati alla Basilica i cavalieri indosseranno i tradizionali mantelli e le decorazioni per essere inquadrati nel ruolo di “Noi”  spettante, per l’ingresso formale alla Cerimonia Capitolare che prevede la SS. Messa e   la Cerimonia di investitura Templare dei postulanti che l’hanno richiesta.

La SS. Messa sarà dedicata alla memoria dei Cavalieri Gran Croce Priori delle Terre Sicule Silvano Villanti, Silvio Crupi, Don Mario Policastro e tutti i Cavalieri defunti.

Come ottenere l'Indulgenza Giubilare

Come ottenere l’Indulgenza Giubilare

Le scarpe del Giubileo

Le scarpe del Giubileo

Il Santuario di Vena

Il Santuario di Vena

 

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