GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Dott. Rosario Messina

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Santa Maria di Licodia (Ct)- Sabato 5 settembre in via Regina Margherita a Santa Maria di Licodia, alle ore 20 si terrà la “XXVI edizione del Premio La Torre D’Argento 2015” che ogni anno premia alcuni personaggi che si sono distinti nel mondo della cultura, della musica, del giornalismo e della televisione. I premiati quest’anno saranno: Alessandro Sallusti direttore de Il Giornale, Paolo Del Debbio, giornalista e conduttore Tv di rete 4 e Giacomo Scinardo, musicista catanese che ha ottenuto importanti riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale . La manifestazione è organizzata dal direttore artistico Giancarlo Santanocito, mentre a presentare la serata, sarà la giornalista Mary Sottile.
Ospiti della serata anche il musicista Dafni Pinzone, il gruppo “Kanal 32” e il soprano Carmen Salamone, vincitrice del premio internazionale per cantanti lirici “Salvatore Fisichella”, edizione 2014, che si è tenuto a Torino.

                              Milena Arcidiacono

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CATANIA- Al via la VII edizione di “Corti in Cortile”, il Festival internazionale del Cortometraggio che si svolge annualmente a Catania presso il Cortile Platamone, Palazzo della Cultura, in via Vittorio Emanuele 121; 4 – 5 – 6 settembre: una tre giorni dedicata alla cinematografia e in particolare alla proiezione di cortometraggi italiani e stranieri in concorso. In giuria ci saranno personaggi noti in ambito culturale come Piergiorgio Di Cara, scrittore e sceneggiatore, Davide Bennato, sociologo e docente dell’Università degli Studi di Catania, Ivan Scinardo, Direttore del Centro sperimentale di Cinematografia di Palermo. A decretare il “Miglior Cortometraggio Sociale” saranno la prof.ssa Silvana Grasso insieme ad un componente del CSVE (Centro Servizi Volontariato Etneo). Verrà proiettato, inoltre, il cortometraggio “Mea Vita” di Caterina Falcone, vincitrice del premio “Donne tra storia mito e realtà” organizzato dalla FIDAPA. Non mancheranno, poi, documentari e mostre fotografiche fra cui quella di Chiara Di Salvatore e della “Fondazione Angelo D’Arrigo”; ma anche la rassegna di Book trailer , per il secondo anno consecutivo, curata da Fulvia Toscano (direttore artistico del Festival del libro e delle narrazioni “Naxoslegge”). Un’occasione anche per riscoprire Catania e il suo patrimonio architettonico, ovvero i luoghi del capoluogo etneo resi noti dai più celebri set cinematografici.
Dal cinema all’arte, fino ad arrivare alla letteratura e alla poesia; uest’ultima curata dal Centro di Poesia Contemporanea di Catania, che introdurrà l’ultimo libro “The conversation of voices” dello scrittore Roberto Mussapi, con gli interventi di Antonio Di Mauro e Alfio Grasso. E ancora, incontri e dibattiti su “Cinema e Psicanalisi”, a cura del vignettista e illustratore Totò Calì.
Insomma, un ricco programma all’insegna della cultura!

                                         Milena Arcidiacono

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STRAORDINARIA L’ESIBIZIONE DELLA CANTANTE AMII STEWART

Ragusa-Emozione e commozione alla base delle tante storie dei premiati dell’edizione n. 21 del Premio Ragusani nel Mondo. Ma soprattutto uno straordinario spettacolo grazie alla presenza del super ospite internazionale Amii Stewart che con la sua grande energia e la sua eccezionale voce, accompagnata dalla Peppe Arezzo Orchestra, ha fatto esplodere la gremita piazza Libertà. Si può sintetizzare cosi l’edizione n. 21 del Premio,andato a quattro “ragusani nel mondo”, a due famiglie di imprenditori, allo staff di Teleiblea ed ancora a due artisti di livello nazionale di origini iblee. Una scaletta fitta di interventi, ricca di emozioni e con l’immancabile colonna sonora curata dal maestro Peppe Arezzo. La cerimonia di consegna dei premi, condotta da Salvo Falcone ed Alessia Belluomo, ha ancora una volta esaltato la ragusanità e il valore che essa rappresenta per una comunità, quella iblea, che crede ancora nel comune ed orgoglioso senso di appartenenza. Sul palco anche tanti momenti di spettacolo come il cabaret di Massimo Spata e la sfilata di moda curata da Salvo Iacono per Saks Women con la presentazione in anteprima delle nuove collezioni moda. I premiati hanno portato sul palco lo spaccato delle proprie carriere professionali in vari settori. Tutti hanno rimarcato la volontà di non dimenticare mai le origini iblee. Ma a colpire il pubblico sono state soprattutto le loro storie. I premiati sono infatti l’ingegnere aerospaziale della Nasa David Mauro (Usa), l’imprenditore Dario Dezio (India), il fisico John Sudano (Usa), il medico e ricercatore accademico Lorenzo Leggio (Usa). A loro si sono aggiunti l’attrice Loredana Cannata (Italia – premio alla carriera), il cantautore Giovanni Caccamo (Italia – premio speciale) e lo staff dell’emittente televisiva Teleiblea che fu esattamente 40 anni fa la prima emittente privata via etere in Italia. Tra le novità di quest’anno anche i premi “Dinasty” andati a due famiglie imprenditoriali. La prima è arrivata dall’Australia. Si tratta della famiglia Mirabella alla guida di una società leader nella produzione di lampadine a basso consumo energetico. La seconda famiglia imprenditoriale premiata giocava in casa in quanto si tratta della famiglia guidata da Giuseppe Cappello a capo, insieme ai figli, della Cappello Group di Ragusa, leader nell’alluminio e nel fotovoltaico. Per loro è stato un premio a sorpresa che l’associazione “Ragusani nel Mondo”, ha voluto assegnare in occasione dei 50 anni di attività. Insomma storie di successo che hanno caratterizzato i vari momenti della cerimonia che naturalmente ha vissuto il suo centro vitale attorno all’attesa esibizione della star Amii Stewart. La sua è stata davvero un’esibizione dirompente con numerosi brani di successo che l’hanno vista protagonista sul palco per quasi un’ora di grande spettacolo. Un’energia che la cantante è riuscita a trasmettere al pubblico, più volte in piedi per ballare a ritmo di musica. Tra le presenze anche quella dell’ambasciatore italiano in Tanzania, Luigi Scotto e quelle di numerosi premiati delle scorse edizioni, tra cui i primissimi, cioè Giuseppe Giuffrè (premiato nel 1995, opera a New York) e Nunzio Tumino (premiato nel 1996, opera a Toronto). “Una bellissima serata,con la valenza del premio riconosciuta da tutti e riconfermata dal supporto delle migliori aziende iblee la cui eccellenza è stata raccontata durante la cerimonia, accanto delle storie dei premiati”. Prima di concludere l’appuntamento, il presidente dell’associazione “Ragusani nel Mondo”, Franco Antoci, ha voluto donare un quadro di Franco Cilia al vescovo della Diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, che presto lascerà la carica per andare in pensione. Quest’anno la ragusanità è stata festeggiata con varie iniziative e in più giornate. La presentazione dei premiati a Villa Fortugno;  l’iniziativa “Anteprima Sport”, presentata da Salvatore Cannata e Caterina Gurrieri per premiare gli atleti iblei che hanno avuto modo di ottenere risultati agonistici di livello. Ed ancora,  la cerimonia vera e propria del premio e la tappa a Villa Anna, con un gala in onore di tutti i premiati, condotto dall’attrice Adriana Tuzzeo. La terra iblea ha inoltre idealmente abbracciato tutti i ragusani nel mondo moltissimi dei quali si sono collegati sul sito www.ragusaninelmondo.it per seguire la diretta streaming che ha avuto migliaia di accessi in poche ore. Appuntamento adesso rinnovato al prossimo anno, al 5 e 6 agosto 2016, per la XXII ed. del Premio ragusani nel Mondo.

Premio a Loredana Cannata

Premio a Loredana Cannata

Premio a l'imprenditore Dario Dezio

Premio a l’imprenditore Dario Dezio

Premio a John Sudano

Premio a John Sudano

Premio al Vescovo

Premio al Vescovo

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Gravina di Catania-

Artisti del panorama nazionale si incontreranno questa sera presso l’Anfiteatro Comunale di Gravina di Catania (CT), in via Roma, 38, per la seconda edizione de “La notte dei Desideri: Artisti per un respiro”, lo spettacolo di beneficenza promosso dalla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus. “L’idea nasce dall’incontro con Michela Puglisi, responsabile della delegazione di Vittoria – Catania della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus e mamma della piccola Giada, anche lei affetta da questa terribile malattia mortale. Abbiamo voluto coinvolgere artisti di calibro nazionale a sostegno della ricerca, per cercare di realizzare il desiderio dei tanti malati di fibrosi cistica: far sì che il respiro non sia più l’affanno mortale di una malattia genetica” – spiega il direttore artistico Dario Privitera.
A sostegno della ricerca sulla Fibrosi Cistica ci saranno Deborah Iurato da Amici 2014 (Canale 5), Virginia Cristaldi da The Voice 2015 (Rai 2), Elisa Lamberti da Italia’s Got Talent 2015 (Sky), Michele Nocca da Amici 2015 (Canale 5), Don Cash da Forte, Forte, Forte 2015 (Rai 1), Cesare Cernigliaro da Amici 2014 (Canale 5), Verdiana Zangaro da Amici 2013 (Canale 5), Ruly Rodriguez Mr. Ataca Bro (Mtv), Salvo La Rosa e Giuseppe Castiglia (Antenna Sicilia). A presentare lo spettacolo saranno il direttore artistico Dario Privitera e la giornalista di Sestarete TV Marzia Vaccino.
Grazie alla prima edizione della manifestazione, la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus ha raccolto ben 4 mila euro, ricavati dalla vendita dei biglietti: l’importo è stato interamente devoluto alla fondazione dalla responsabile della delegazione di Vittoria – Ragusa – Catania 2, Michela Puglisi. Durante lo spettacolo alcuni rappresentanti nazionali della Fondazione spiegheranno al pubblico cos’è la fibrosi cistica e come i malati di questa malattia trascorrono il proprio quotidiano.

Sarà possibile acquistare i biglietti presso:
– Punto Ticket: Viale Liberta 91 – Catania,
– Pelle sulla pelle: Via G. D’annunzio 156/b – Catania,
– B&B Etna Charme: Via Caboto, 24 – Mascalucia,
– Mariarita Panebianco Hair Studio: Via Roma, 15 – Zafferana Etnea,
Solo il 2 settembre dalle ore 19.00 sarà possibile acquistare i biglietti all’ingresso dell’anfiteatro di Gravina di Catania: Via Roma, 38 – Gravina di Catania – CT.

                                                    Milena Arcidiacono

APPROFONDIMENTO
La fibrosi Cistica è la più comune delle malattie genetiche gravi: nel mondo ne sono colpite circa 100.000 persone.
Grazie ai progressi della ricerca e delle cure, i bambini che nascono oggi con questa malattia hanno un’aspettativa media di vita di 40 anni ed oltre, mentre cinquanta anni fa non superavano l’infanzia.
In Italia vengono diagnosticati circa 200 nuovi casi all’anno: ogni settimana nascono circa 4 nuovi malati.
L’incidenza della malattia è simile in tutte le regioni d’Italia e corrisponde alla nascita di un neonato malato ogni 2500-3000 nati sani.
Non è contagiosa né si può contrarre nel tempo. È una malattia scritta nei geni, che viene normalmente diagnosticata nei primi mesi di vita.
Chi nasce con la malattia ha ereditato un gene difettoso sia dal padre sia dalla madre, portatori sani, spesso inconsapevoli, del gene CFTR mutato. In Italia c’è un portatore sano ogni 25 persone circa. La coppia di portatori sani, a ogni gravidanza, ha una probabilità su quattro di avere un figlio malato. La fibrosi cistica altera le secrezioni di molti organi, che risultando più dense, disidratate e poco fluide, contribuiscono al loro danneggiamento. A subire la maggiore compromissione sono i bronchi e i polmoni: al loro interno il muco tende a ristagnare, generando infezione e infiammazione ingravescenti nel tempo, fino all’insufficienza respiratoria. Tuttavia, nella sua forma tipica, la fibrosi cistica è caratterizzata anche da manifestazioni a carico del pancreas, che non svolge l’azione normale di riversare nell’intestino gli enzimi, con conseguente difetto di digestione dei cibi e nella crescita. Il progredire del danno pancreatico porta gran parte dei pazienti a sviluppare il diabete. Altre complicanze della malattia possono interessare l’intestino, il fegato, le cavità nasali e nel maschio i dotti deferenti.
Estratto dal sito www.fibrosicisticaricerca.it

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Siracusa. Venerdì 4 settembre alle ore 19, la Casa del Libro Mascali di Siracusa e la Casa Editrice Edizioni di Storia e studi Sociali presentano presso la Sala Borsellino di Palazzo Vermexio il nuovo libro di Sebastiano Tusa, Sicilia Archeologica, che focalizza, da una serie di prospettive, i caratteri dell’isola dal Paleolitico all’Età del Bronzo, nei contesti del Mediterraneo.
L’archeologo introduce gli argomenti trattati con tre scritti: un saggio autobiografico che evidenzia le radici di una scelta professionale maturata non senza problematiche esistenziali; un testo sulla storia dell’evoluzione epistemologica del pensiero scientifico inerente l’identità italica, tanto dibattuta soprattutto nel periodo tra le due guerre, da un inquadramento storico-filosofico-archeologico sul Mediterraneo; un saggio su Paolo Orsi, doveroso tributo trattando di preistoria e protostoria siciliane.
Di particolare interesse sono i saggi dedicati allo spinoso tema della religiosità dei popoli primitivi della Sicilia che ha appassionato e diviso generazioni di studiosi non soltanto in Sicilia. Argomento talvolta evitato talvolta abusato per spiegare ciò che l’archeologia didascalica e descrittiva non riesce a comprendere con le armi della comparazione etno-antropologica.
L’autore tratta inoltre dell’insorgenza agro-pastorale in Sicilia, ossia della transizione tra le società di cacciatori e raccoglitori e quelle di agricoltori e pastori. Il centro della ricerca è dedicato alla costa orientale della penisola di San Vito lo Capo, dove si trova la gigantesca Grotta dell’Uzzo.
Nel saggio conclusivo l’archeologo propone delle spiegazioni sulle reali radici etniche del popolo siciliano, convinto però che il carattere più distintivo della Sicilia sia quello del sincretismo antropologico, data la notevole ricchezza di strati, sostrati e parastrati popolazionali che questa terra di spiccata accoglienza ha nei millenni accumulato, dimostrando di non essere soltanto un’isola, ma un arcipelago di culture, religioni, popoli e tradizioni.
Alla presentazione, che sarà coordinata da Elena Flavia Castagnino (archeologa presso la Soprintendenza BB CC. AA.), sono presenti, con Sebastiano Tusa (soprintendente al Mare della Regione Sicilia), Beatrice Basile (soprintendente ai BB.CC.AA. della provincia di Siracusa), Fabio Granata (coordinatore nazionale di Green Italia), Carlo Ruta (saggista e direttore di Edizioni di Storia).

Sebastiano Tusa. Laureato in lettere con tesi in paletnologia presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1975. Perfezionato in Archeologia orientale presso La Sapienza di Roma nel 1985. Idoneo nel 2000 al concorso per professore ordinario della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari, settore L01Y, Preistoria e protostoria. Docente di Paletnologia presso il Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dal 2000. Docente di Archeologia Subacquea presso il Corso di Laurea in Archeologia Navale dell’Università degli Studi di Bologna, sede staccata di Trapani, dal 2001 al 2012. Direttore del Servizio per i Beni Archeologici della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani (2000-2004). Soprintendente del Mare della Regione Siciliana dal 2004 al 2010 e dal 2012. Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani dal 2010 al 2012. Direttore della rivista «Sicilia Archeologica». Dal 1972 ha partecipato e/o diretto missioni e ricerche archeologiche in Italia, Iraq, Iran, Pakistan, e Turchia. È attualmente direttore delle Missioni Archeologiche in Sicilia, Libia e Giappone. Ha condotto numerosi scavi archeologici in Sicilia, Lazio e Campania. Autore di circa 600 opere, tra monografie e saggi scientifici e divulgativi.

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Palermo – A breve farà tappa in Sicilia una mostra dedicata al grande poeta irlandese William Butler Yeats (1865-1939).Il ritorno di Yeats in Sicilia“, questo il titolo della mostra che verra’ inaugurata a Villa Niscemi (Palermo) dal Sindaco Leoluca Orlando, in occasione del 150.mo della sua nasciata e della presentazione degli ultimi due volumi di Enzo Farinella (un siciliano che ha fatto dell’Irlanda la sua seconda patria): Sulle Strade del MondoMonaci irlandesi in Europa e in Italia, 2015, gia citato, e Dall’Atlantico al Mediterraneo – Santi e Studiosi irlandesi alle origini della Storia d’Europa.

William Butler Yeats (1865-1939), Premio Nobel per la letteratura nel 1923, nacque a Sligo in Irlanda.
Due anni dopo aver ricevuto il Premio Nobel venne in Sicilia per riostabilirsi da una lunga malattia che allora dominaca in Irlanda: la TBC.
Con la Sicilia e l’Italia il poeta irlandese ebbe una particolare relazione. Convinto che non poteva esistere una grande letteratura senza nazionalità e una grande nazionalità senza letteratura, si ispirò in modo particolare alla storia e leggenda irlandese e cercò di esplorare ed esprimere lo spirito intimo dell’irlandesità e, quindi, della stessa nazione irlandese, divenendo un vero pilastro della nuova rinascita culturale irlandese.
I Santi e gli studiosi irlandesi, che in Europa e in Italia avevano riportato cultura e valori dopo la caduta dell’Impero Ronmano, figurarono anche in questa sua visione di grande nazionalità e grande letteratura, che al nascere della nuova nazione irlandese, dopo secoli di oppressione e dominazione, hanno riservato alla piccola Irlanda ben quattro Premi Nobel per la letteratura, con Beckett Shaw e piu’ tardi Heaney, aggiunti al suo. In Italia Yeats venne la prima volta nel 1907, dietro invito di Lady Gregory e del figlio Robert, visitando Rapallo, Urbino, Rimini, Milano, Venezia, Firenze e Ferrara, tutte località con importanti associazioni rinascimentali . I mosaici di Ravenna svegliarono in lui un grande interesse per la cultura e la storia bizantina, mentr i poemi To a wealthy man e The people si riferiscono a questa visita. Nel 1925 fu in Sicilia, dove ammirò le glorie classiche e la bellezza dell’isola e da dove si ispirò alle monete greco-sicule del Museo Archeologico di Siracusa per coniare i nuovi soldi spiccioli del Libero Stato Irlandese. Da lì andò a Napoli, visitando Capri, prima di terminare con un soggiorno di una settimana a Roma. Da marzo 1928 a giugno 1933 Yeats visse con la sua famiglia a Rapallo in via Americhe, dove annotò una prima stesura di poesie e articoli, apparsi, insieme a un saggio su Rapallo, nel libro A Packet for Erza Pound.
Certamente William Butler Yeats è stato influenzato da Dante, che, a sua volta, ha attinto abbondantemente per la sua Divina Commedia dalle visioni di monaci conterranei quali S. Fursey del settimo secolo e Marcus. Yeats ha letto Dante nelle traduzioni di Dante Gabriel Rossetti, come lo stesso poeta irlandese ammetterà: “I am no Dante scholar, and I but read him in Shadwell or in Dante Rossetti, but I am always persuaded that he celebrated the most pure lady poet ever sung and the Divine Justice…
In The Savoy del luglio 1896, Yeats riproduce i raggiri degli amanti, Francesca e Paolo del Canto V dell’Inferno in un articolo intitolato: “William Blake and his illustrations to the Divine Comedy”.
In A Vision, ponendo Dante nella Fase 17, lo vede come l’uomo “Dimonic”, avendo raggiunto l’”Unità dell’Essere” o “Unity of Being” come poeta.
Tutta l’ispirazione visionaria dantesca comunque dell’Inferno, Purgatorio e Paradiso si rifa’ a quella dei grandi monaci irlandesi, come si legge nel libro: Sulle Strade del Mondo – Monaci irlandesi in Europa e in Italia, 2015.
Yeats ammirò anche altri letterati italiani. Baldassarre Castiglione, soprattutto lo affascino’ per il suo concetto di “sprezzatura” come appare in Il Cortegiano; Michelangelo Buonarotti in “Long-legged Fly”, Giambattista Vico – “Vico was the first modern philosopher to discover in his own mind, and in the European past, all human destiny” (On the boiler) -, Benedetto Croce e Giovanni Gentile di cui possedeva nella sua biblioteca La teoria della mente come atto puro e La riforma dell’istruzione, il ilosofo Mario Manlio Rossi, di cui divenne amico -; nel 1932 Rossi pubblicò Viaggio in Irlanda in cui descrive la sua amicizia con Yeats e Lady Gregory -; Gabriele D’Annunzio e Luigi Pirandello – “Pirandello, l’unico dei drammatisti viventi che possiede materiale importante e inesauribile, descrive la transizione dall’individualismo alla plasticità universale” (Letters). Yeats ebbe anche un’infatuazione per il Duce, Benito Mussolini, ma la sua, a detta di Seamus Heaney, fu proprio un’’infatuazione’ più che un’’affiliazione’.
Il poeta irlandese venne anche tradotto in italiano. Le sue Tragedie irlandesi appaiono nel 1914, tradotte da Carlo Linati; Sergio Solmi nel 1977 tradusse The scholars e The rose of the world, apparsi su Quaderno di traduzioni; Giovanni Giudici, cinque anni dopo, presentò Among school children, Sailing to Bysantium e The road at my door; Giuseppe Conte, nel 1990, tradusse Leda and the swan e Montale, anche lui Premio Nobel per la Letteratura nel 1975, mostrò grande ammirazione verso Yeats, traducendo varie delle sue poesie come The Indian to his love, When you are old, After long silence, Sailing to Bysantium… Yeats collaborò anche con il triestino Nicolò Vidacovich nella traduzione del 1° atto di The Countess Catheleen.
Nell’interscambio tra autori italiani e l’illustre poeta irlandese, dobbiamo ricordare lo studio di Giuseppe Toamasi di Lampedusa: W.B.Yeats e il risorgimento irlandese, apparso in Le opere e i giorni e l’interesse condiviso in tematiche mistico-esoteriche tra Lucio Piccolo e Yeats.
A Siracusa, Yeats, Senatore del Libero Stato Irlandese, rimase particolarmente colpito dalle monete greco-sicule. Quando venne il momento di presentare i nuovi disegni per le monete in Irlanda, Yeats, allora Senatore del Libero Stato Irlandese, diede ai coniatori le monete siciliane come tema da riprodurre con un animale da una parte e il valore della moneta dall’altra. Tali monete sono state nelle tasche degli irlandesi dal 1927 fino all’avvento dell’Euro.
Durante il suo soggiorno siciliano, Lucio Piccolo ebbe il grande onore di fare non solo da guida al Premio Nobel irlandese, ma anche di condividere con lui la passione per la poesia mistica. Cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore di Il gattopardo, Piccolo intrattenne un’intensa corrispondenza con Yeats, già pubblicata da Natale Tedesco. E’ stato lui che con la sua cultura alchemica e misterica ha introdotto il cugino Giuseppe nel mondo di Yeats e fu lui che guidò Yeats ed Ezra Pound durante la loro  visita in Sicilia.

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A consegnarlo a Santa Tecla di Acireale il noto giornalista Michele Cucuzza

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Santa Tecla – Acireale (Ct)- “…ora è la volta degli angeli del cielo dell’Aeronautica Militare di Sigonella che giornalmente svolgono il proprio compito con encomiabile e straordinaria semplicità d’animo, generosità e dedizione …!” Con questa frase ha esordito Antonello Musmeci, il direttore artistico e conduttore della 35° edizione del Premio Nazionale “La Garitta”, al momento di annunciare l’assegnazione speciale del medesimo premio al 41° Stormo Antisom di Sigonella, l’attività legata alla sicurezza e alla ricerca e soccorso in mare a salvaguardia della vita umana, in particolare quella dei migranti che intraprendono lungo il mediterraneo il viaggio della speranza verso le coste Italiane.
A ritirare il premio dalle mani del noto giornalista Michele Cucuzza, il Tenente Colonnello Pilota Maurizio Maggio su delega del Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso, Comandante della Base Aerea di Sigonella.
L’evento ha avuto luogo venerdì 21 agosto 2015 nella piazza della frazione Santa Tecla della Città di Acireale (CT), davanti ad una platea molto interessata e gremita in ogni ordine di posto, alla presenza di Autorità locali, di noti personaggi televisivi anche internazionali e di una significativa rappresentanza di personale dell’Aeronautica Militare di Sigonella.
Il Premio prende il nome dal simbolo del pittoresco borgo marinaro di Santa Tecla: l’omonima storica torre di avvistamento posta nel mare ionico antistante sulla punta di uno scoglio a strapiombo sul mare. Organizzato dalla locale associazione culturale e sportiva “La Garitta” presieduta dal parroco don Alfredo D’Anna, il riconoscimento viene conferito annualmente a personaggi o realtà che si sono distinti in Terra di Sicilia nei vari campi (arte, religione, sport, scienza, spettacolo, istituzione…) e che hanno operato ispirandosi a valori essenziali come la pace, la sensibilità d’animo, il corretto rapporto con le istituzioni. L’edizione del 2015 del Garitta è stata dedicata al Razzismo ed al fermo rifiuto dello stesso.
Chiamato ad intervenire sul palco, il T.C. Maggio ha ringraziato gli organizzatori per la credibilità riconosciuta al 41° Stormo con l’assegnazione del Garitta. Ha dunque descritto il modo di agire del personale dell’Aeronautica Militare sottolineandone l’impegno costante e lo spirito di squadra che lo contraddistingue “…nell’agire con passione e generosità, portando e buttando sempre il cuore oltre ogni difficoltà...”!
La serata, intervallata da numerosi momenti musicali e dall’intervento di ospiti anche di caratura internazionale, ha visto la consegna di altri 11 premi “Garitta 2015”, tra i quali quelli al giornalista Michele Cucuzza, all’attore Bruno Torrisi, all’Arcivescovo di Monreale Mons. Pennisi, al TG3 Sicilia, a Salvo Sardisco del Parlamento Internazionale della Legalità.
Il premio Garitta rappresenta un’ulteriore testimonianza dei molteplici riconoscimenti che l’opinione pubblica Siciliana continua ad attribuire al personale del 41° Stormo Antisom di Sigonella nell’ambito dei compiti di ricerca e soccorso in mare. La missione istituzionale dell’Ente viene svolta diuturnamente ed in condizioni, talvolta, di estremo disagio meteo-ambientale, con la consapevolezza dei rischi personali che si corrono, ma orgogliosi di rendere un servizio sì dovuto alla Patria, ma anche di contribuire, in tante occasioni decisive, alla salvezza di preziose vite umane che altrimenti avrebbero potuto subire ben differenti destini. In tal senso, la più alta manifestazione ricevuta è arrivata con la Medaglia d’Argento al Merito Civile, appuntata dal Presidente della Repubblica Italiana il 28 marzo 2007 sulla Bandiera di Guerra del 41° Stormo, quale riconoscimento per la meritoria ed incessante opera svolta dal Reparto, con la dedizione e l’intimo coinvolgimento del proprio personale, a protezione dei traffici marittimi e della ricerca e soccorso di profughi e naufraghi in mare. Sono seguiti, tra gli altri: il premio “Scudi di San Martino 2010” di Firenze, il premio “Orione 2014” di Messina, il premio “Posidone 2015” di Fiumefreddo di Sicilia (CT), il premio “Award 2015” di Augusta (SR), i puntuali e numerosi plausi attribuiti dai vari Prefetti/Sindaci e di turno delle provincie di Catania e Siracusa.
Il 41° Stormo Antisom di Sigonella è dotato di velivoli “Breguet 1150 Atlantic” con i quali garantisce la propria missione primaria consistente nel contrastare la minaccia subacquea e navale e nel fornire il servizio di ricerca e soccorso in mare a lungo raggio mantenendo sotto controllo, a protezione delle principali vie marittime, le unità navali subacquee e di superficie potenzialmente ostili. Inoltre, assicura il controllo del traffico mercantile, nell’ambito delle operazioni contro il terrorismo internazionale, ed il supporto alle attività volte al controllo dei flussi d’immigrazione clandestina dai quadranti meridionali del mediterraneo, garantendo giornalmente – a mezzo del “Atlantic” che è in grado di condurre autonomamente ricerche sistematiche su tutto il Mediterraneo – la copertura delle ampie zone di mare d’interesse, consentendo la tempestiva localizzazione dei profughi in mare e l’allertamento degli organi preposti e garantendo al contempo un costante e pronto intervento SAR (search and rescue: ricerca e soccorso) in caso di sinistro marittimo e naufragio degli stessi.

 M.llo Carmelo Savoca

Intervento del TC Maggio

Intervento del TC Maggio

Gruppo Premiati

Gruppo Premiati

Equipaggio sull'Atlantic

Equipaggio sull’Atlantic

Atlantic in perlustrazione

Atlantic in perlustrazione

Vedetta sull'Atlantic

Vedetta sull’Atlantic

Imbarcazione avvistata

Imbarcazione avvistata

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Vincenzo Consolo

Vincenzo Consolo

 

E’ stata pubblicata dall’editore palermitano Sellerio, un’interessante raccolta di articoli di Vincenzo Consolo, scritti per “ L’Ora “ di Palermo dal 1968 al 1975 (Vincenzo Consolo, Esercizi di cronaca, Sellerio Palermo 2013 pp. 243). Curatore della raccolta è Salvatore Grassia che ripercorre nelle sue “Cronachistiche peregrinazioni “, poste a chiusa del libro, le tappe della collaborazione prolungata ma discontinua di Consolo con il quotidiano diretto, per un ventennio, dal “leggendario” Vittorio Nisticò. Funge da prefazione “L’Ora di Consolo” di Salvatore Silvano Nigro, un’approfondita trattazione delle motivazioni ideologico-letterarie dello scrittore. Il 4 Febbraio 1964, Consolo inaugura la sua collaborazione al giornale con una recensione al nuovo Menabò ( rivista-collana di Vittorini e Calvino) stigmatizzando la crisi della letteratura prodotta e della cultura in genere prodotta, a suo parere, dell’avanguardismo moderno definito immobile e non organico. Successivamente dal 1968, cura una rubrica di asciutte e accorate cronache “fuori casa “ di montaliana memoria, inviate a Palermo dall’esilio milanese, dalla Città Opulenta che contiene in sé “tante vite deportate, disfatte e dimenticate”. Gli articoli riprendono paesaggi della città brumosa, incontri, come quello con Sciascia presso la libreria Einaudi oppure macchiette, come quella del”folkronista”( una sorta di cantastorie al passo con i tempi) ma anche fatti di costume come la mania dell’astrologia dei Milanesi, tanto contrastante con la loro solidità. “Com’è possibile che in una città dura, concreta, squadrata e precisa come un cubo di cemento armato, in una città dove la cultura diventa industria culturale e le manifestazioni d’arte, mercato d’arte … vi sia una fuga massiccia, giornaliera verso l’irrazionale, il magico, il metafisico? “ . Nel 1972, sempre da Milano, intensifica la sua collaborazione con “ L’Ora “; si occupa di cronaca nera e scrive l’articolo “ A sangue freddo “ sul giallo di Piazzale Lotto. Si tratta di un delitto spietato, quello di un poveraccio meridionale, impiegato presso un distributore di benzina, ucciso a bruciapelo a scopo di rapina. False piste, falsi colpevoli deviano il corso delle indagini ma quando il caso sembra concluso, la riapertura del processo, voluta dal pubblico ministero Gerardo D’Ambrosio, ripristinerà la giustizia. Consolo comincia a elaborare, allora, la riflessione sulla verità processuale,nella costante dialettica tra verità storica e menzogna legalmente autorizzata, destinata a arrovellarlo nel processo Vinci. Nel 1975 è mandato dal giornale a Trapani per seguire il processo al “mostro di Marsala “ Michele Vinci, imputato dell’omicidio di Antonella Valenti, Ninfa e Virginia Marchese. Il Reportage, nelle intenzioni dello scrittore, dovrà essere antiromanzesco, facendo coincidere i fatti con le parole poiché il valore etico del messaggio non può essere contaminato dalla convenzionalità della letteratura. Consolo non vuole edulcorare la realtà ma demistificarla e denunciarla, attraverso la parola che diventa pietra e colpisce la coscienza del lettore. Tuttavia nello scritto, egli non riesce a prescindere dalla formazione letteraria che gli deriva, soprattutto, dai grandi “Siciliani”: Verga, Pirandello, Vittorini, Tomasi di Lampedusa, Sciascia. E’ evidente la “ doppia visione “ in cui realtà e letteratura s’intersecano: la sovrapposizione dei due piani consente allo scrittore di dar corpo alla finzione letteraria e di sfumare la realtà. Il riferimento al labirinto, metafora per indicare il groviglio inestricabile del processo Vinci, è cifra di lettura della psiche umana in cui ambiguità, verità e menzogna si stratificano in un pirandelliano gioco di specchi. La difesa della verità, invece, è affidata all’ “illuminista “ Giangiacomo Ciaccio Montalto per cui la donna velata pirandelliana “Io son colei che mi si crede “ può esistere solo nell’arte ma non nel contesto giuridico in cui verità e realtà devono sempre coincidere. Montalto non cerca un colpevole ma vuole trovare il colpevole o i colpevoli. Vinci è condannato ma i dubbi restano : ”il sonno della ragione genera mostri “(Goya). Un anno dopo Consolo pubblica il suo capolavoroIl sorriso dell’ignoto marinaio “ in cui è evidente il vibrante impegno civile e politico e la consapevolezza che “ la scrittura non cambia il mondo ma è una difesa contro la ferita dell’impotenza “( S.S. Nigro ). Otto anni dopo nel 1983 ,il giudice illuminato, a solo quarant’anni, cade sotto le raffiche di mitra della mafia e di lui, Consolo scolpisce un imperituro epitaffio:Era un siciliano giusto che sapeva combattere contro le barbarie,contro le selvagge forze che sempre hanno devastato quell’isola,rischiando la vita giorno dopo giorno “ .

                      Pina D’Alatri

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Cittadini contro la contraffazione e per la tutela della proprietà intellettuale

Giardini Naxos (Me). Si chiama “Io Sono Originale” il progetto intrapreso da un cartello di associazioni di consumatori attive su tutto il territorio nazionale per informare i cittadini sui rischi legati alla contraffazione, sulle modalità per riconoscere e denunciare il fenomeno e per contribuire alla tutela della proprietà intellettuale. Da un anno l’iniziativa vede uno sportello virtuale, una linea telefonica dedicata e sei sportelli attivi in altrettante città da nord a sud dello stivale, tra cui Catania, dove il servizio è realizzato da Cittadinanzattiva.
Per questa campagna di comunicazione nazionale, “Io Sono Originale” sta giarando l’Italia con un coinvolgente road show. Una delle tappe in programma è stata quella di Giardini Naxos (ME) svoltasi nella piazza San Pancrazio. Oltre ai rappresentanti locali di Cittadinanzattiva ed una delegazione nazionale del movimento, in ogni tappa è presente un attore direttamente ingaggiato dal MISE per la divulgazione dei contenuti di sensibilizzazione. Le modalità di coinvolgimento dei cittadini prevedono anche brevi interventi teatrali, giochi di memoria a tema, spettacoli per bambini, proiezioni di video, grazie alla struttura mobile e itinerante composta da gazebo, totem e pick-up personalizzato.
A Giardini Naxos la campagna è stata introdotta con un breve incontro, alla presenza delle diverse istituzioni impegnate nella lotta alla contraffazione sul territorio. Per l’occasione sono intervenuti il segretario di Cittadinanzattiva Sicilia, Giuseppe Greco, la coordinatrice dell’Assemblea territoriale di Taormina e Giardini di Cittadinanzattiva, Tina Polonia, il presidente della Coldiretti Messina Giuseppe Piccolo, il vice presidente vicario della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Catania, Giosuè Catania, la responsabile delle Politiche dei Consumatori di Cittadinanzattiva, Tina Napoli. “L’obiettivo di questa campagna” spiega Tina Polonia “è arrivare dritto al cuore e alla mente delle persone con un importante messaggio: la contraffazione è un fenomeno che va combattuto, fa male alla nostra economia e alla nostra salute, scegliere prodotti originali è invece sinonimo di sicurezza e garanzia.”
La campagna “Io Sono Originale” è realizzata dalle associazioni dei consumatori del CNCU con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Ad essa aderiscono le seguenti organizzazioni: ACU, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Asso-consum, Assoutenti, Altroconsumo, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, Utenti Radio Televisivi.

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Angela Lombardo, Ada Tripolone, Enza Conti

Angela Lombardo, Ada Tripolone, Enza Conti

Giardini Naxos (Me). Anche la quattordicesima edizione del Premio diaristico internazionale “Filippo Maria Tripolone ha lasciato un indelebile ricordo tra i partecipanti, un mix di emozioni e commozioni per lo spessore del tema trattato e per la toccante varietà di storie e vicende vissute magistralmente narrata nei diari dei finalisti protagonisti di questa edizione del 2015. Quest’anno, dopo le edizioni organizzate alle Gole dell’Alcantara (Motta Camastra), il Premio Diaristico è stato riproposto a Giardini Naxos, all’Hotel Assinos. Il Concorso, organizzato dall’associazione socio-culturale con finalità umanitarie “La Lanterna Bianca”, dedicato al tema della “depressione”, porta la firma di una “madre coraggio”, Ada Tripolone la quale, dopo la morte del figlio Filippo, sofferente di depressione, avvenuta 20 anni fa alla giovane età di 32 anni, ha fondato il sodalizio ponendosi l’obiettivo di aiutare chi è affetto da tali problemi. Il concorso ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità competenti affinché si interessino maggiormente a questo problema poiché la malattia mentale, è una patologia sempre più diffusa ma spesso disconosciuta che arriva in modo subdolo e le famiglie colpite si ritrovano a combattere una battaglia impari. I diari finalisti ed i vincitori di questa edizione sono stati selezionati da una giuria formata da cinque membri: il dott. Giuseppe Ferrara (presidente), la dott.ssa Agnese Calabrò, la giornalista Enza Conti, lo scrittore Salvatore Maugeri. “Anche questa edizione ha fatto registrare una partecipazione intensa e ricca di storie toccanti” ha commentato Enza Conti, componente della giuria, “leggere i libri ed i diari che ci mandano è sempre un momento di arricchimento personale, in quanto abbiamo avuto modo di riflettere su quanta tristezza si nasconde dietro un sorriso. Spesso, non ciò che vediamo disegnato sul volto di una persona corrisponde a ciò che il cuore custodisce. Abbiamo letto diari colmi di disperazione, di affetti rubati, dalle avversità della vita, di speranza e sogni interrotti prima di iniziare. Il diario è un importante mezzo terapeutico perché sancisce un rapporto particolare con il proprio Io”.

La kermesse ha avuto inizio con una novità, la presentazione del libro “La Lanterna bianca, Il diario di Filippo” (Ed. Il Convivio 2015). Il testo contiene una raccolta di poesie, riflessioni e liriche scritte da Filippo come spiega Ada Tripolone che prende la parola dopo i saluti del sindaco di Motta Camastra Claudio Bartucciotto dove risiede la famiglia di Filippo. La madre coraggio nel dare inizio alla manifestazione, ha raccontato come è nata l’idea di pubblicare il diario di Filippo e, prima ancora, di dare vita alla Lanterna Bianca dopo la morte del figlio. “Ho voluto fondare quest’associazione” ha spiegato la signora Ada “per aiutare quanti vivono lo stesso dramma, e sono tante le famiglie. Questa malattia è ancora un mistero insolubile e ci fa tanta paura. Occorre che chi soffre di questa patologia sia trattato come cittadino che come malato. Dopo l’applicazione della Legge 180 (Basaglia) che ha chiuso le strutture curative, la situazione è peggiorata. Dove sono le case famiglia che dovevano sostituire le vecchie strutture? Sono pochissime ed insufficienti cosicché il peso ed il dolore della malattia grava tutto sulle famiglie. Con questa iniziativa vogliamo contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle malattie più diffuse che, purtroppo, invalida e annienta mentalmente e fisicamente chi ne è vittima lasciando le famiglie nello sconforto e nella solitudine. Con questo concorso vogliamo accendere i riflettori sul tema della malattia con l’auspicio che da esso si possa intravedere uno spiraglio di luce capace di dare speranza e serenità a tutti coloro che sono entrati in quell’infernale tunnel la cui uscita è piena di avversità psicologica e sociale”.

Diversi gli interventi che hanno caratterizzeranno la prima parte della manifestazione a cura di qualificati professionisti del settore. L’apertura e la chiusura dei lavori è stata affidata ala prof.ssa Giovanna Campagna. I relatori che hanno trattato il delicato tema della depressione sono stati la dott.ssa Domenica Nucifora (Dir. M.D.S.M. dell’ospedale di Taormina) che ha proiettato un video sulle attività svolte dal suo reparto, il dott. Roberto Motta (Dir. M.D.S.M. dell’Ospedale di Messina Nord) e la dott.ssa Chiara Montalto (Coordinatrice di Medici Senza Frontiere Sicilia). Un prezioso contributo in video-conferenza da Chicago (USA) è stato quello dello scienziato prof. Graziano Pinna che ha emozionato il pubblico con una serie di argomentazioni sul delicato tema della depressione e sulle sue cause. Un momento particolarmente toccante è stato il ricordo di Filippo attraverso le sue poesie e le sue riflessioni raccolte in un diario pubblicato di recente. A parlarne è il giornalista Giuseppe Manitta che ha scritto la prefazione del diario di Filippo. “Il testo che ci accingiamo a presentare” spiega Manitta “è un diario, ma non come i tanti che si possono leggere o acquistare, nello specifico siamo di fronte ad un documento umano che vive e parla sotto i nostri occhi. Approdare alla pubblicazione era necessario, perché in questo modo la testimonianza di Filippo potrà essere diffusa e al contempo la sua vicenda potrà essere spunto di riflessione per la continua lotta che si deve fare contro quello status che più di tutti caratterizza il mondo contemporaneo: la depressione.”

La seconda parte della kermesse è stata animata dalle premiazioni dei vincitori delle sezioni in concorso dell’edizione 2015 (Diari inediti, editi e premi speciali). E’ stata una cerimonia intensa e commovente quella della consegna dei premi condotta con abilità e coinvolgimento dal nostro editore Angela Lombardo Counselor, presidente dell’associazione scientifico culturale Mea Lux e, presidente S.I.A.F. Sicilia.
Prima dell’inizio delle premiazioni dei testi in concorso è stato dato un riconoscimento ufficiale al Comune di Motta Camastra per il sostegno dato all’associazione “Lanterna Bianca” con l’allestimento, presso la biblioteca comunale, di una teca con i testi pervenuti nel corso delle varie edizioni del premio. Dopo aver letto la motivazione, Angela Lombardo ha invitato il Sindaco di Motta Camastra, Claudio Bartucciotto, a ritirare il riconoscimento donato dall’associazione consistente in una scultura realizzata dalla scultrice Giovanna Giusto. Un riconoscimento anche ad Alberto Artellini di Motta Camastra per aver salvato dopo un delicato lavoro di restauro i diari della Lanterna Bianca, custoditi nella biblioteca comunale, danneggiati dall’alluvione del 5 febbraio 2011.
La manifestazione è entrata nel vivo con le premiazioni dei finalisti delle varie sezioni.

I primi ad essere premiati sono stati i finalisti della sezione “Diari Inediti”:
prima classificata Valentina Lombardi (Milano) con “Il diario di Vale”; secondo Francesco Billeci (Borgetto –Pa) con lo scritto “Io e Cosa Nostra”; terzo Alessandro Ruffilli di Forlì con “Ordinaria corruzione”; terzo ex-equo Matteo Gaggia (Pesaro-Urbino) con “Le balene non saltano per allegria”; quarta Victorija Varobyova (Treviso) con “Il mio viaggio comincia adesso”; quinta Claudia Ruscitti (Pescara); sesta Giovanna Scuderti (Mascalucia – Ct) con “Sogno infranto”.

Per la sezione “Diari Editi” sono stati premiati:
Primo classificato Giuseppe Righini (Firenze) con il libro “Beppaccio il bugiardo”; seconda Daniela Biancotto (Cuneo) con “Solo una madre finta”; terza Mariella Scuderi (Tremestieri Etneo-Ct) con “Male nel corpo male nell’anima”; terzo ex equo Gian Nicola BisciottiCristiano Eirale (Pontremoli – Massa Carrara) con “Diario di backstage di un mondiale”; quarto Francesco Palumbo (Salerno) con “Specchio rifletto”; quinta Maria Antonietta Sestu (Nuoro) con “Oltre la ferrovia”; quinto ex-equo Giovanni De Caro (Avellino) con “Il portone verde smeraldo”; sesta Elena Tolve (Bologna) con “I sogni si avverano sempre”; sesto ex-equo Giovanni Morabito (Reggio Calabria) con “Giovanni e Caterina”.

Per la Sezione “Premi Speciali” sono stati premiati:

Cortellessa Angela e Saroli Maria con il volume “Mignano è….” . Le due autrici si sono presentate al pubblico assieme al Sindaco di Mignano Monte Lungo (Caserta) dott. Antonio Verdone ed una rappresentanza di cittadini che ha collaborato alla stesura dell’elegante volume. “Sono orgoglio di essere Sindaco di questa nostra bella città e di avere accompagnato l’uscita di questo libro” ha sottolineato il primo cittadino di Mignano “La pubblicazione di questo libro è un evento di grande importanza perché sono i figli di Mignano con i tanti che hanno dato la loro collaborazione ad evocare dimensioni emotive, a esternare sentimenti, nostalgie, aspirazioni, momenti individuali e collettivi della vita di Mignano; a recuperare un Mondo perduto, a sentire l’incombenza di percorrere un sentiero di vita. Questo libro costituisce perciò un importante evento culturale. Un grazie più sentito va al Circolo Culturale “Porta Fratte” che ha portato avanti questa iniziativa dall’impegno encomiabile che ha dato vita ad un testo originale scritto con il concorso di tante anime che formano un armonia corale, uno stimolo per i giovani ad amare la propria città e le proprie origini.” Accorato anche l’intervento di Angela Cortellessa presidente del Circolo Culturale “Porta Fratta” la quale ha detto: “L’idea di questo libro dopo una gita nella Capitale dove abbiamo potuto notare il contrasto evidente tra la sua monumentalità e il divario economico-sociale delle sue periferie. In quel contesto ci siamo sentiti fortunati di appartenere ad un piccolo paese affacciato su una valle, circondato da un teatro di monti e colline lussureggianti, dominato da una storia che ci unisce. Così abbiamo pensato di invitare persone della nostra generazione a scrivere cosa rappresenta per loro il nostro paese, Mignano, come categoria dello spirito e no solo, come legame profondo con i luoghi, con le persone, con il passato e con il presente. L’appello è stato raccolto e, abbiamo potuto riscontrare una tempestiva e ampia partecipazione. Da qui alla stesura di questo diario il passo è stato breve.” In effetti, il testo è più di un diario, in quanto nelle ricche pagine vi è la storia di una intera cittadinanza raccontata attraverso i ricordi di numerosi cittadini con una forte carica emotiva.

Carmelina Blancato Pelligra (Australia) con “Il mio diario la mia vita”

Antonella Chisari (Motta Camastra) con “Je m’accuse”

Francesca Currieri (Partinico – Pa) con “La mia vita con Miriam”

Riconoscimenti anche a “Segnalazioni di Merito”:

Eugenio Morelli (Treviso) con “La solita vita”
Tulius Marcus (Brasile) con “Ricordi del mio cane Rex”
Chiara D’allara (Cesena) con “Essenze di giorni sognanti”
Giovanna Meyer (Vibo Valenzia) con “In principio era il viaggio”
Andrea Costantino (Potenza) con “Ludopatia”
Giuseppe Carbone (Potenza) con “Paradiso-infermo andata e ritorno”
Bruno Vio (Cuneo) con 21 volte “Shindand”
Umberto Di Dio (Catania) con “Vorrei”
Franceschino Loddo (Nuoro) con “Commo ti lu conto”

Nel corso della serata sono state effettuate delle “Menzioni D’Onore”:

Dal Santo Vittorina (Vicenza) con “Caro Diario”
Antonio Pietro Mandaglio (Cuneo) con “Aspetto il mio destino”
Francesca Venturelli (Brescia) con “Gli spiriti nella notte”
Giuseppe Pellegrino (Lecce) con “Mostruosità letterarie”
Giuseppe Gambini (Milano) con “Lumicini di poesie”
Barbara Camuffo (Milano) con “Occhi di speranza”
Davide Pregnolato (Rovigo) con “Viva i Bersaglieri”
Anna Rita Tavaglione (Foggia) con “Appunti dal cuore”
Ester Eroli (Roma) con “Un punto fermo”
Daniela Tarantino (Roma) “Ti aspetto”

Altri finalisti:
Genoveffa Pomina (Savona) con “Sarà per questo che Dio crai ha dato la pelle”
Dino Dorsi (Gorizia) con “Pane e Cipolla”
Vittorio Sartarelli (Trapani) con “Cara Trapani”
Maria Grazia Boccolini (Ancona) con “Diario di bordo”
Vanessa Falbo (Caserta) con “Diario di Angela”
Antonio Visconti (Caserta) con “Il Diario di Antonio”
Concetta Maria Preta (Vibo Valenzia) con “Il Diario di Veronica”
Davide Napolitano (Chieti) con “Memorie silenziose”
Massimo Renaldini (Brescia) con “Guadagnarsi da vivere”

ROSARIO MESSINA

I relatori

I relatori

Il pubblico

Il pubblico

Giovanna Campagna, Ada Tripolone, Chiara Montaldo

Giovanna Campagna, Ada Tripolone, Chiara Montaldo

l Premio al Sindaco di Motta Camastra Claudio Bartucciotto

l Premio al Sindaco di Motta Camastra Claudio Bartucciotto

Riconoscimento ad Alberto Artellini

Riconoscimento ad Alberto Artellini

Premio al Diario di Vale

Premio al Diario di Vale

La dott.ssa Nucifora premia Alessandro Ruffilli

La dott.ssa Nucifora premia Alessandro Ruffilli

Il gruppo di Mignano con il Sindaco

Il gruppo di Mignano con il Sindaco

Parla il Sindaco di Mignano dott. Antonio Verdone

Parla il Sindaco di Mignano dott. Antonio Verdone

Angela Lombardo e Ada Tripolone con il gruppo di Mignano

Angela Lombardo e Ada Tripolone con il gruppo di Mignano

Il dott. Motta premia Mariella Scuderi

Il dott. Motta premia Mariella Scuderi

Angela Lombardo, Ada Tripolone, Enza Conti

Angela Lombardo, Ada Tripolone, Enza Conti

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