Taormina – Un coinvolgente ‘countdown’ che, al ritmo prepotente del thriller, si avvia verso il suo tragico finale interfacciandosi con i ricordi gioiosi e la tenerezza di affetti di un’esistenza percorsa dall’Amore per la famiglia e dal senso del dovere. E’ “Vento di Mare” di Paolo Sidoti (Algra Editore), la storia degli ultimi dieci giorni di vita scanditi dalla grazia e dalla bellezza dei ricordi, degli affetti e del suo lavoro. di un “servitore dello Stato”, il maresciallo Alfredo Agosta, morto ammazzato a Catania dalla mafia nel 1982, che la giornalista Milena Privitera presenterà alle ore 18:30 di domenica 1 luglio nel “salotto sui tetti” dell’Hotel Isabella di Taormina.
Inserito nel calendario estivo del “Caffè Letterario” di SPAZIO al SUD – la kermesse di eventi proposta anche quest’anno dall’associazione “Arte&Cultura a Taormina” presieduta dalla giornalista MariaTeresa Papale che ne firma la direzione artistica – il libro di Sidoti, tra romanzo e biografia, regala ai lettori la figura di Alfredo Agosta, un uomo pronto a mettersi in gioco senza timore, ricostruendo ed evocando, grazie ai racconti di chi ha vissuto al suo fianco, i vari aspetti del suo essere uomo, padre, marito, carabiniere, tra ricordi di un felice passato ed un presente segnato da una professione ad alto rischio.
Un sorta di diario degli ultimi giorni di esistenza su questa terra di un essere umano che, scomparendo, trascina via con sé tutto ciò che lo individua e lo fa vibrare: i ricordi di giorni felici, il profumo del mare di Pozzallo, la voglia di mangiare i ‘ masculini da magghia’ marinati con olio, limone, aglio e prezzemolo.
A chi lo ha amato non resta che ricordare e seguirne l’esempio di uomo delle istituzioni che con garbo, riservatezza e gentilezza ha attraversato le loro vite. Come ha fatto Antonio Agosta, figlio del maresciallo ed egli stesso, oggi, maresciallo dei carabinieri: “Ho deciso di arruolarmi nell’Arma dei carabinieri nel momento in cui mio padre è morto, avevo 15 anni ed a 17 ho indossato la divisa. La promessa fatta a lui è stata quella di seguire le sue orme”
Una vera e propria “sfida” per Paolo Sidoti, che ha “lavorato molto sul personaggio cercando di non andare oltre le righe”, muovendosi con grande delicatezza e rispetto nel raccontare di sentimenti ed emozioni, avendo a che fare con un tema – quello dell’omicidio per mano di mafia – che facilmente poteva far scivolare il tutto, come in tanti film e racconti, su di un registro ‘urlato’. Nessun compiacimento, nessuna enfasi, invece, accompagna gli ultimi giorni del M.llo Agosta, nessuna ‘scontata’mitizzazione del personaggio: l’Alfredo Agosta di Sidoti, vittima della criminalità organizzata nella Catania violenta dei primi anni ‘80, palcoscenico sanguinante della guerra di mafia tra “famiglie” rivali, è un eroe autentico che non sa di esserlo. Perché Agosta era ‘solo’ un uomo della Legalità e del Dovere. Come tale ha vissuto. Per questo è morto.
L’Associazione “Arte & Cultura”, presente da anni a Taormina con lo scopo di promuovere e valorizzare le eccellenze artistiche ed intellettuali del territorio, ha la sponsorizzazione dell’Associazione Albergatori di Taormina, il patrocinio dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Identità Siciliana, del Comune di Taormina, di Fondazione Mazzullo, Taormina Arte, Club Unesco di Taormina, Valli dell’Alcantara e d’Agrò, di “Gais Hotels Group”, dell’Hotel Isabella e dell’associazione culturale calabrese “Piazza Dalì”.
Taormina – Sono 47 i film in gara per la 72° edizione 2018 della manifestazione i “Nastri d’argento”. Per il miglior film di quest’anno, parteciperanno i grandi nomi del cinema italiano: Paolo Sorrentino con “Loro”, Matteo Garrone con “Dogman”, Luca Guadagnino con “Chiamami col tuo nome”, Alice Rohrwacher con “Lazzaro felice” e Jonas Carpignano con “A Ciambra”. Il Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici ha infatti già reso note le candidature ai “Nastri d’argento 2018″, che verranno assegnati il 30 giugno a Taormina.
Sono in tutto quarantasette i film in gara per i Nastri, quelli con più candidature sono “Ammore e malavita” dei Manetti Bros. e “A casa tutti bene” di Gabriele Muccino, già premiato con un Nastro speciale all’intero cast. In competizione per il premio per la migliore regia, oltre a Sorrentino, Garrone e Guadagnino, ci sono Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Paolo Franchi e Susanna Nicchiarelli.
Tra i film più nominati, nella categoria “commedie”, ci sono “Benedetta follia” di Carlo Verdone, “Come un gatto in tangenziale” di Riccardo Milani e “Smetto quando voglio-Ad Honorem” di Sydney Sibilia, che saranno in competizione con “Io sono tempesta”, “Ammore e malavita”, “Metti la nonna in freezer” e “Brutti e cattivi”.
Per quanto riguarda gli attori candidati, per il “Nastro” al protagonista ci sarà in gara il vincitore di Cannes Marcello Fonte, con Giuseppe Battistion, Alessio Boni, Valerio Mastandrea e Toni Servillo. Si contenderanno invece il Nastro alla migliore attrice protagonista Valeria Golino, Alba Rohrwacher, Lucia Mascino, Giovanna Mezzogiorno, Luisa Ranieri, Elena Sofia Ricci. Gli attori candidati al Nastro d’argento per migliore non protagonista sono: Beppe Barra, Stefano Fresi, Vinicio Marchioni, Riccardo Scamarcio e Thomas Trabacchi per gli uomini, e Adriana Asti, Nicoletta Braschi, Sabrina Ferilli, Anna Foglietta e Kasia Smutniak per le donne. Quest’anno, inoltre, è stata creata una speciale categoria per premiare con un Nastro il migliore attore e la migliore attrice di commedia.
In attesa della serata di Taormina, a decidere i vincitori del 2018 è stato il voto dei giornalisti cinematografici iscritti al SNGCI, che organizzano il Premio con BNL Gruppo BNP Paribas come main sponsor e con il sostegno istituzionale di MiBACT – Direzione Generale per il Cinema.
La serata di festa dedicata appunto alla 72° edizione dei Nastri organizzati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani è presentata dall’attrice siciliana Miriam Leone.
Locandina
Taormina – Inaugurata a Taormina, domenica 24 giugno, in occasione della ottava edizione della manifestazione Taobuk, un esposizione di libri antichi e stampe di pregio. L’inaugurazione della mostra intitolata “Geografie sentimentali: il racconto della Sicilia e del Mediterraneo attraverso le mappe storiche” è avvenuta alla presenza dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana Sebastiano Tusa, del dirigente generale Sergio Alessandro, e del direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina, Vera Greco
La mostra “Geografie Sentimentali”, promossa dall’assessore regionale dei Beni Culturali e Identità Siciliana, Sebastiano Tusa, dal dirigente generale dei Beni Culturali, Sergio Alessandro, e dal direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina, Vera Greco, con la curatela di Maria Teresa Rodriquez e Roberta Scorranese. Palazzo Ciampoli ospiterà, nell’ambito di Taobuk, una mostra di libri antichi e mappe storiche della Sicilia e del Mediterraneo provenienti dalla Biblioteca Regionale di Messina. L’obiettivo è duplice: valorizzare un segmento, quello dei libri antichi e di pregio, che ingiustamente non acquisisce presso il grande pubblico il posto che gli spetta nel panorama dei beni culturali siciliani, e riaprire un importante monumento di Taormina, un altro gioiello prezioso di proprietà dell’assessorato ai Beni culturali, del quale la collettività reclama la fruizione permanente. L’esposizione di libri antichi e stampe di pregio rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 8 luglio.
“Geografie sentimentali” è viaggio che si snoda attraverso libri antichi e mappe storiche della Sicilia, conservate nella Raccolta di stampe della Biblioteca Regionale di Messina. Un racconto che va dal Cinquecento all’Ottocento, a volte seppiato, a volte colorato, più o meno fantastico. Ci sono le mappe fatte per i naviganti, con i riferimenti per l’attracco bene in evidenza. E ci sono quelle per gli eruditi che non gradivano una rappresentazione fedele della Terra, poiché erano abituati ad assegnare a ciascun luogo un mito, un simbolo, un rimando culturale. Ed è anche una mostra che ben si sposa con il tema dell’ottava edizione di Taobuk: Rivoluzioni. Nelle stampe si colgono infatti le nuove frontiere, i cambiamenti epocali, l’evoluzione scientifica e di pensiero. «Anche il Parco di Naxos Taormina – spiega Vera Greco – rappresenta a sua volta una rivoluzione. Un ente che rompe gli steccati del campanilismo e della diffidenza e riunisce insieme, com’è logico e storicamente giusto, Naxos e Taormina, la prima colonia greca di Sicilia dalla quale i superstiti fuggirono per fondare Tauromenion, ricollegandole al contesto più ampio della Valle dell’Alcantara con la città di Francavilla, per poter definire un’identità capace di generare risorse, circuiti virtuosi ed innescare uno sviluppo vero ed endogeno».
All’inaugurazione della mostra interverranno: Sebastiano Tusa, assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana; Sergio Alessandro, dirigente generale del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana; Vera Greco, direttore Parco Archeologico Naxos Taormina; Maria Teresa Rodriquez, direttore Biblioteca Regionale di Messina e co-curatrice della mostra; Roberta Scorranese, giornalista culturale de Il Corriere della Sera e co-curatrice della mostra.
Locandina
Palazzo Ciampoli
PSM CHICAGO
L’importante appuntamento dedicato al 72° anniversario della Repubblica Italiana si è svolto, come da tradizione, sabato 2 giugno a Chicago Usa, artefice della nobile iniziativa Carlo Vaniglia, Vicepresidente del COMITES, Presidente della Associazione “Santa Fara di Cinisi” e corrispondente del Progetto Sicilia nel Mondo da Chicago.
Il Presidente Vaniglia ha dichiarato: “Coinvolgente e concreto il contributo dato dal CTIM “Comitato Tricolore degli Italiani nel Mondo”, lo scopo della celebrazione è stato sempre quello di ricordare e festeggiare la Repubblica Italiana, il Tricolore e tenere unita la nostra grande comunità di italiani, dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Siamo fieri perché l’iniziativa come da tradizione parte sempre dalla comunità siciliana, che fa da traino, forse perché l’unita d’Italia è iniziata in Sicilia e anche per questo siamo ancora più orgogliosi“.
Il 72° anniversario della nostra Repubblica, ha ricevuto i prestigiosi patrocini del Comites (Comitato degli Italiani all’Estero) della Circoscrizione Consolare di Chicago, del CTIM e della Società Santa Fara di Cinisi. La Società Santa Fara ha messo a disposizione la sede per ospitare la festa, organizzata il giorno precedente, che è servita a raccogliere i fondi, per l’importante evento.
L’appuntamento iniziale per i partecipanti alla festa, è stato dato nel Santuario della Madonna di Pompei, nella vecchia “Little Italy”. La Santa Messa officiata da padre Ricardo Fragomeni, parroco del Santuario, è stata dedicata al sergente Thomas Davino, caduto con onore in Vietnam il 3 luglio del 1968, nipote di un emigrante originario di Acerra in provincia di Napoli.
Dopo la santa messa è stata organizzata una lunga sfilata, con in testa la “Banda Siciliana” di Chicago, seguita da tutte le bandiere delle regioni italiane. La parata si è conclusa nel parco “Giuseppe Garibaldi”, con la deposizione in forma solenne di una corona di fiori all’eroe dei due mondi.
Alla cerimonia ha partecipato il dott. Giuseppe Finocchiaro, Console Generale di Chicago, originario di Catania, che è stato salutato da tutti ed in particolare dalla comunità siciliana. Presenti inoltre: il Segretario Generale del CTIM Roberto Menia da Roma, il consigliere del CGIE e Presidente del CTIM USA Vincenzo Arcobelli Ada Dallas, assieme ai membri del COMITES, Giovanni Geusa e Roberto Vinci.
La manifestazione è stata incorniciata da una limpida giornata di sole, con oltre 600 partecipanti, che con la loro presenza hanno reso omaggio alla Repubblica Italiana e al Tricolore.
PSM CHICAGO da sin. Castiglione e Vaniglia
PSM CHICAGO
PSM CHICAGO
PSM CHICAGO
PSM CHICAGO
La foto con il Premio
S.E. Marie Louise Coleiro Preca
Catania – Ha segnato una tappa storica la quinta edizione del “Premio Internazionale Virdimura” che quest’anno è stato consegnato alla Presidente di Malta S. E. Marie Louise Coleiro Preca per aver dedicato tante delle sue attività di aiuto ai bambini malati. La cerimonia ufficiale si è tenuta nell’Aula Magna del Palazzo Università alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania prof. Francesco Basile, di Autorità civili, militari e Accademiche. Erano presenti anche numerose rappresentanze Consolari internazionali, tra queste, l’Ambasciatrice di Malta in Italia Vanessa Frazier e la Console di Malta in Sicilia Chiara Cali. A dare il benvenuto a Sua Eccellenza Marie Louise Coleiro Preca assieme al Magnifico Rettore sono stati il Prof. Adelfio Elio Cardinale Presidente della Società Italiana di Storia della Medicina, la Prof. Cristina Tornali, Commissario regionale in Sicilia per l’Accademia di Arti Sanitarie, il Prof. Agostino Palmeri presidente del Corso di Laurea in Medicina dell’Università di Catania, l‘Avv. Silvio Aliffi Presidente Associazione Amicizia Sicilia – Malta Supremo Gran Cancelliere Ordine Internazionale Knights of Pythias.
Il “Premio Virdimura” si ispira al ricordo della dott.ssa Virdimura, diventata ufficialmente il primo medico donna del mondo nel 1376. Il prestigioso riconoscimento giunto alla sua V° Edizione è stato ideato dalla Prof. Cristina Tornali a seguito di minuziose ed approfondite ricerche su questa dottoressa catanese del medioevo siciliano, di origine ebraica, la quale grazie alle leggi emanate da Federico II riesce a conseguire la prima laurea di una donna in medicina, storicamente la prima al mondo, ponendo così’ la nostra terra in una posizione di interessante primogenitura.
L’arrivo della Presidente di Malta al Palazzo del Rettorato in Piazza Università
L’ingresso nell’Aula Magna del Palazzo Università di S. E. Marie Louise Coleiro Preca
La Virdimura si laurea a Palermo nel 1376 e, dopo essere stata esaminata da una regia commissione, viene autorizzata ad esercitare l’attività medica. La sua laurea è tutt’oggi custodita all’archivio di Stato di Palermo e contiene una nota di merito. La Virdimura prestava assistenza ai poveri, donne e disabili. Questa affascinante figura ha attratto l’interesse della prof. Tornali che è stata una delle fondatrici dell’AIN (Associazione Italiana Neurodisabili) e del Prof. Ignazio Vecchio docente di Storia della Medicina e Bioetica Medica. Grande entusiasmo è stato manifestato anche dal Prof. Adelfio Cardinale, Presidente della Società di Storia della Medicina e in atto Presidente del Consiglio Superiore di Sanità il quale ha insignito il premio presso tutta la Società Italiana di Storia della Medicina. Il Premio Virdimura ha pure ottenuto il riconoscimento del MIUR.
L’ evento si è svolto con successo, di fronte ad un pubblico numeroso ed attento, con una presenza di giovani studenti universitari ed anche di allievi degli istituti superiori.
La Cerimonia di consegna del Premio dopo i saluti istituzionali a S.E. Marie Louise Coleiro Preca del Magnifico Rettore e l’esecuzione degli inni nazionali di Malta e d’Italia è entrata nel vivo con gli interventi in programma coordinati dal Prof. Ignazio Vecchio il quale ha spiegato inizialmente le finalità del premio che consistono principalmente nella “Promozione della cultura della lotta ai razzismi e all’antisemitismo, per sostenere nella società civile, nelle scuole, nelle Università e nelle Istituzioni, progetti di pace e di collaborazione, in nome della ricerca e della tradizione storica della Medicina. Altresì tra le finalità del Premio vi è anche la promozione della cultura del rispetto del disabile, del rispetto della dignità della donna, in ambito familiare, sociale, istituzionale, scolastico, universitario e per la lotta al fenomeno dei femminicidi e dello stalking”. Concluso l’intervento introduttivo del prof. Ignazio Vecchio ha preso la parola l’Avv. Silvio Aliffi il quale ha elogiato le finalità del premio e le tante iniziative di beneficenza ad opera di singoli ed associazioni di volontariato che vanno elogiate e replicate come, ad esempio, le attività di aiuto e assistenza verso bambini e adolescenti bisognosi che da tempo espleta la presidente di Malta. “Il bene deve cominciare a fare notizia anche con iniziative come queste del Premio Virdimura” ha concluso l’avvocato.
Il Prof. Ignazio Vecchio
A seguire l’intervento della Prof.ssa Cristina Tornali la quale ha detto: “Abbiamo scelto di consegnare il premio di questa quinta edizione alla presidente di Malta per il suo impegno di aiuto verso i bambini delle scuole e i bambini malati. Questo premio come è già stato ricordato si ispira ad una donna straordinaria, la dott.ssa Virdimura, che vanta il primato di essere stata la prima donna medico al mondo nel 1376. Ebrea siciliana, operò a Catania e in Sicilia, da donna medico, per il rispetto dei disabili, dei poveri e degli indifesi, autorizzata dal Protomedico di Sicilia e delle leggi del Regno di Sicilia di allora. Ed è proprio in nome di questa straordinaria tradizione che ci appartiene che attraverso un Osservatorio, vogliamo proporre la promozione di un Progetto di Pace fra popoli, religioni e culture diverse, che sancisca una mission culturale di tolleranza, di tradizione scientifica ed umanistica, necessaria per contribuire, attraverso il recupero della memoria storica, ad una migliore formazione di medici ed altri laureati, sempre più preparati alla cultura della solidarietà e del rispetto dei disabili, dei deboli e degli anziani, della dignità della donna in ogni ambito, privato, istituzionale e sociale e alla cultura della promozione della lotta ai razzismi e all’antisemitismo. Concludo dicendo che ho un desiderio, che lo spirito di Virdimura possa alloggiare in tutti i cuori”.
Altrettanto appassionati anche gli altri interventi.
Il Prof. Agostino Palmeri ha spiegato l’importanza del Premio, esempio virtuoso per gli studenti dell’Ateneo i quali hanno preso parte alla cerimonia di consegna in gran numero. “L’alto valore che esso rappresenta” ha sottolineato il prof. Palmeri “è legato soprattutto al messaggio che contiene riguardo la promozione della cultura del rispetto del malato, della dignità della donna contro il femminicidio, della lotta ai razzismi, della cultura della solidarietà verso i più deboli ed i malati tutte tematiche che devono essere esempi virtuosi da imitare per i nostri giovani studenti.” Il prof. Palmeri ha poi accennato ad alcune iniziative che l’Università di Catania sta promovendo anche in collaborazione con Malta, tra questi anche un corso di laurea in inglese.
A concludere gli interventi è stato il Presidente della Società Italiana di Storia della Medicina Prof. Adelfio Elio Cardinale il quale dopo aver ringraziato S.E. Marie Louise Coleiro Preca per aver accettato il premio, nel ricordare che è stata eletta nel 2014 Presidente della Repubblica di Malta, ha sottolineato l’eccellente curriculum politico e culturale che essa vanta e le numerose onorificenze, anche italiane che ha ottenuto. Ha poi tracciato il profilo storico del Premio sottolineando che per la Società di Medicina che rappresenta, la più antica d’Italia, il Premio alla Presidente di Malta è un grande evento storico. “Quello di oggi è un momento storico” ha detto Cardinale “poiché vi è un parallelismo tra le nostre due Repubbliche ed in particolare con la Sicilia poichè Malta è la Capitale Europea della Cultura e Palermo è la capitale d’Italia della Cultura. Lo Stato di Malta vanta ad oggi un espansione economica e commerciale ampia e non conosce disoccupazione e questo le fa onore. In atto vi sono diverse collaborazioni con Malta, nel campo della ricerca e di collaborazione nel campo medico, bioetico, sanitario e umanistico. Stiamo anche approntando un progetto per la conservazione e la tutela della biodiversità perchè è importante la conservazione dell’ambiente. Tutti ciò perché nel nostro tempo segnato dalla globalizzazione è sempre più diffuso un nuovo fattore che caratterizza sempre più le nostre società moderne: l’interdipendenza che richiede soluzioni comuni ed in collaborazione per la risoluzione di problemi tra i vari stati. Abbiamo l’Istituto di Cultura Internazionale a Malta per promuovere progettualità comuni poichè Sicilia e Malta vantano una tradizione storica di grande prestigio e una posizione geografica che li pone al Centro del Mediterraneo.”
A conclusione degli interventi la Prof. Cristina Tornali, anche a nome dell’Associazione Italiana AIN Onlus con la presenza del Magnifico Rettore e con il contributo della Società della Storia della Medicina ha proceduto alla consegna del prestigioso premio Virdimura alla Presidente di Malta Marie Louise Coleiro Preca la quale ha poi preso la parola per il suo intervento di ringraziamento pronunciato in inglese che riportiamo, tradotto, a fine articolo. Al termine lo scambio dei doni.
Nelle precedenti edizioni oltre alla prof. Tornali e al prof. Ignazio Vecchio, sono stati insigniti autorevoli e noti personaggi della cultura e delle istituzioni, rispondenti, ai requisiti di sensibilità e di umanità espressi dalla Virdimura e da tutto il progetto che è un impegno per la Pace, contro i razzismi e l’antisemitismo e per la formazione umanistica ed umanizzante dei medici. Tra i premiati ricordiamo anche, l’Ambasciatore Israeliano presso la S. Sede Zion Evronic e la scrittrice artista studiosa di autismo Myriam Jaskerovic Arman.
Ricordiamo infine che, iI Premio Virdimura, marchio internazionale, ogni anno viene consegnato a chi nelle opere e nei fatti impersona lo spirito della dottoressa Virdimura. Il premio è anche un simbolo contro i razzismi e i femminicidi e, a chi spende la propria vita per la ricerca e per il bene sociale.
A conclusione della cerimonia S.E. Marie Louise Coleiro Preca ha proseguito la sua visita in Sicilia a Palermo dove ha incontrato il Presidente della Regione Nello Musumeci e i deputati dell’ARS nel corso di una seduta straordinaria. Intervento davanti all’Assemblea, riguardo il tema attuale dell’immigrazione, ha espresso ammirazione per la Sicilia e i Siciliani “poichè hanno saputo mettere in pratica i valori di solidarietà e rispetto umanitario dimostrando che le sfide poste dal triste fenomeno migratorio non minano i sentimenti dei valori umanitari. La Sicilia è stata un buon esempio per l’Europa e per il Mondo“. Accoglienza calorosa al Palazzo delle Aquile dove la presidente ha incontrato il Sindaco Leoluca Orlando.
ROSARIO MESSINA
I saluti del Prof. Francesco Basile
Esecuzione degli Inni Nazionali
Gli Inni Nazionali di Malta e Italia
L’intervento della Prof. Cristina Tornali
La consegna del Premio Virdimura
La foto con il Premio
La Prof Cristina Tornali consegna il dono della “Chiave del Cuore” alla presidente di Malta
L’intervento di S. E. Marie Louise Coleiro Preca
Il saluto di congedo del Magnifico Rettore Prof. Francesco Basile
La Presidente di Malta risponde alle domande dei giornalisti
La Prof. Cristina Tornali e la Prof. Luigia Melillo
con la Presidente
Il pubblico presente alla cerimonia di consegna del Premio Virdimura
Lo Stendardo dell’Università di Catania
Il discorso di accettazione del Premio Internazionale Virdimura di S. E. Marie Louise Coleiro Preca
“Vi rivolgo un caloroso saluto e la mia sincera gratitudine per avermi invitata per essere con Voi stamane. E’ stato con grande piacere che ho accolto questo invito per recarmi qui al rettorato dell’Università di Catania in occasione della cerimonia di consegna del Premio Internazionale Virdimura.
Senz’altro, è per me un onore ricevere questo prestigioso riconoscimento per il quale vorrei innanzi tutto ringraziare la Società Italiana di Storia della Medicina per avermi ritenuta meritevole di tale ossequio.
Confido che è stata per me una sentita emozione scoprire la storia dell’illustre Dottoressa Virdimura, nonché le sue ammirevoli doti di donna professionista, prima donna alla quale fu conferita ufficialmente la laurea in medicina nel lontano 1376.
Questa ricorrenza tanto importante mi induce a dedicare questo distinto premio a tutte le donne e alle giovani ragazze di questa nostra regione Eurp-Mediterranea e alle loro alte e nobili aspirazioni a favore del benessere dei nostri popoli, ed anche a quelli più lontani.
Nonostante la Dottoressa Virdimura visse oltre sei secoli fa, il fatto che sia stata una donna del Mediterraneo non può che farmi sovvenire l’urgente necessità che si assicurino oggigiorno tutti i mezzi di supporto diretti ad assistere le giovani donne della regione Euro – Mediterranea.
Ritengo che si debba ben custodire lo “Spirito Virdimura” tutt’ora, particolarmente nel nostro impegno a favore delle donne e delle ragazze del Mediterraneo in maniera che possano raggiungere le mete ambite per il bene comune delle nostre società attraverso il loro essenziale contributo alla pace duratura in un ambiente inclusivo, sereno e sostenibile per tutti i paesi.
La pace sostenibile e la prosperità inclusiva non possono avere luogo se non con uno sforzoi globale per ottenere la trasformazione in tutti i paesi circa i concettivi violenze e conflitti, che purtroppo dominano il nostro mondo.
Dobbiamo sfidare quelle dialettiche divisive che inducono a separare anziché unire le nostre forze distruggendo le iniziative che aspirano ad una pace duratura che tanto auspichiamo.
Quando si accenna alla pace nel mondo purtroppo non capita sempre di esser ben intesi. Costruire la pace sovente può sembrare un clichè illusorio; astratto frutto di teorie populiste che stimolano odio e scismi che vediamo ogni giorno accrescersi nelle vite quotidiane delle nostre società.
Tuttociò è un messaggio che ci giunge palese dal clima politico attuale in molti paese del mondo e dal rilievo economico che viene attribuito alle guerre che ci distruggono.
Tuttavia non ci dobbiamo lasciar scoraggiare dalle avversità che ci assillano, bensì esse dovrebbero rincorarci con maggior determinazione e darci il coraggio di esporre a qualunque costo la schietta verità, nitida dei fatti, attraverso ogni possibile mezzo di comunicazione.
Ritengo sia dunque un dovere per ciascuno di noi condividere un messaggio di speranza; di rispetto reciproco, che li ispiri ai valori di dignità e amore l’uno verso l’altro.
Urge particolarmente in questo momento, il bisogno di sentimenti di solidale umanità e di valori umanitari diretti al sostegno dei diritti universali e delle libertà fondamentali dell’Uomo che dovrebbero essere alla base di ogni democrazia.
Dobbiamo riconoscere, e diffondere il fatto che le nostre diversità culturali provenienti da entrambe le sponde del Mediterraneo non sono altro che una fonte di un profondo arricchimento reciproco.
Vorrei, a questo proposito, incoraggiare tutti coloro coinvolti nelle varie discipline pertinenti alla gestione dei nostri paesi; le rispettive autorità nell’area Euro-Mediterranea, ad applicarsi con maggior impegno nello sviluppo della pubblica istruzione delle nostre comunità, ch’esse possano aprirsi sempre di più alle diversità che caratterizzano i nostri popoli, e che siano disposte a godere i benefici che esse ci offrono.
Ho il piacere di segnalare che la “Foundation for the Wellbeing of Society” della Presidenza di Malta è impegnata a promuovere questi obiettivi per un dialogo interculturale che punti alla pace grazie al rispetto reciproco – obiettivi che ci accomunano agli scopi nobili del Premio Internazionale Virdimura. L’impegno della mia Fondazione è concentrato nel fornire più possibilità ai bambini e ai giovani attraverso la creazione di numerose opportunità a loro idonee che possano contribuire ad una loro partecipazione attiva nella società e a stimolare in loro il senso di creatività, nonché il loro potenziale di pensiero libero e oggettivo.
Abbiamo scelto di concentrarci sui bambini e sui giovani perché quando le generazioni emergenti si abilitano sui giusti sentieri, le comunità e la società si risanano e si rafforzano per poter resistere alle avversità. Perciò non dobbiamo smettere di sporgerci al di là dei confini che ci ostacolano; ci conviene superare le frontiere artificiali che restringono il divulgarsi del nostro impegno in questo ambito.
Ciascuno di noi, autorità e ONG comprese, non deve risparmiare alcuno sforzo per far sì che i bambini abbiano gli spazi a loro dovuti; che ai bambini sia data voce e che questa sia, nei propri limiti, ascoltata ed effettuata. Dobbiamo assicurarci di accogliere nelle nostre società gruppi e individui che sono emarginati, oppure che appartengono a quegli strati sociali più soggetti alla vulnerabilità e alla discriminazione, creando per essi un ambiente inclusivo e sereno per una vita migliore.
Soltanto in questo modo potremmo permetterci di sperare di sconfiggere le ineguaglianze delle strutture istituzionali e tutte le forme di discriminazione che deprimono il nostro mondo.
Sono convinta che questo senso di solidarietà, di dialogo e di rispetto reciproco, sia in effetti tutto ciò che dovrebbe costituire il fulcro di una cittadinanza attiva in un ambiente democratico.
A tale riguardo tocca a noi fare le scelte giuste per assicurare che questi valori non manchino fra i popoli della nostra regione, ed a tal proposito è il dovere di tutti noi impegnarci di più nelle nostre scelte: la scelta per la speranza; la scelta per la dignità e il rispetto reciproco; la scelta per lo sviluppo dell’individuo; e che il meglio di ciascuno di noi si condivida liberamente, senza alcun vincolo, con tutta l’umanità.
Mi avvalgo di questa occasione per sottolineare l’auspicio che ciascuno di noi prosegua sulla via che ci porti alla pace nel mondo e che questo possa essere un ambiente migliore per i nostri figli e l’intera umanità,
Vorrei concludere rinnovando il mio più sincero apprezzamento per questo onore che mi è stato attribuito. Ringrazio Lei Magnifico Rettore dell’Università di Catania Professor Francesco Basile per averci ospitato, inoltre ringrazio la professoressa Cristina Tornali, il professore Adelfio Cardinale e il professore Ignazio Vecchio per la loro dedizione a questa missione degna del più alto riguardo. Mi congratulo con la Società Italiana di Storia della Medicina per questa loro iniziativa porgendo i miei più sinceri auguri che si possa giungere assieme ad una fruttuosa collaborazione e ad ancora più importanti traguardi. Grazie di nuovo.”
Assieme al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci
Il Benvenuto di Leoluca Orlando SIndaco di Palermo
La foto assieme al Sindaco di Palermo
La firma nel Registro delle Autorità in visita a Palermo
La Presidente di Malta