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Sicilia
TAORMINA – E’ stato un successo di pubblico e consensi l’incontro culturale svoltosi a Taormina nella splendida cornice del San Domenico Palace Hotel che ha visto come protagonista la scrittrice Dacia Maraini, ospite di Antonella Ferrara (Taobuk e Libreventi).
La Maraini, mai dimentica delle proprie radici isolane, è approdata nella Città del Centauro per presentare il suo nuovo romanzo “La bambina e il sognatore“, edito da Rizzoli. L’incontro è stato introdotto dalla stessa Antonella Ferrara, presidente del festival letterario TaobuK, nonché anima di Libreventi e Libreria Mondadori Taormina. A dialogare con la scrittrice è stata la giornalista Anna Mallamo, responsabile delle pagine culturali della Gazzetta del Sud. A dare una marcia in più alla serata, le letture saranno a cura dell’attrice Rita Patanè.
Acuta e sensibile indagatrice della condizione della donna, Dacia Maraini, autrice di “Bagheria“, “La lunga vita di Marianna Ucrìa” con il quale ha vinto il Premio Campiello nel 1990 e dei racconti “Buio” con i quali si è aggiudicata il premio Strega nel 1999, ha spesso delineato nei suoi testi figure femminili carismatiche. Torna ora in libreria con un romanzo che per la prima volta nella sua produzione ha un protagonista maschile. Nani Sapienza è un maestro di scuola che porta nell’animo la ferita più grande che un padre possa sopportare: la perdita dell’unica figlia, Martina, ammalatasi di leucemia. Il dolore immenso ha stravolto la sua esistenza e quella della moglie Anita.
Con questa narrazione potente, illuminata da un’intensa voce virile, Dacia Maraini ci guida al cuore di una paternità negata, scoprendo i chiaroscuri di un sentimento che non ha mai smesso di essere una terra selvaggia e inesplorata. Nani Sapienza lo capisce appena apre gli occhi: la bambina che lo ha visitato nel sonno non gli è apparsa per caso. Camminava nella nebbia con un’andatura da papera, come la sua Martina. Poi si è girata a mostrargli il viso ed è svanita, un cappottino rosso inghiottito da un vortice di uccelli bianchi. Ma non era, ne è certo, sua figlia, portata via anni prima da una malattia crudele e oggi ferita ancora viva sulla sua pelle di padre. E quando quella mattina la radio annuncia la scomparsa della piccola Lucia, uscita di casa con un cappotto rosso e mai più rientrata, Nani si convince di aver visto in sogno proprio lei.
Ci sono sogni capaci di metterci a nudo. Sono schegge impazzite, che ci svelano una realtà a cui è impossibile sottrarsi. È sulla forza dei sogni che si muove il racconto. Le coincidenze non esistono, e in un attimo si fanno prova, indizio. Lui che nulla ha potuto per sottrarre sua figlia alla morte, cercherà di ritrovare la piccola scomparsa. Inizierà così un’indagine e il sogno si trasformerà in ossessione. Con la sua idea fissa, Nani contagia l’intera cittadina di S., nell’immobile provincia italian. E per primi i suoi alunni, una quarta elementare mai sazia dei racconti meravigliosi del maestro: è con la seduzione delle storie, motore del suo insegnamento, che accende la fantasia dei ragazzi e li porta a ragionare come e meglio dei grandi. Perché Nani sa essere insieme maestro e padre, e la ricerca di Lucia diventa presto una ricerca di sé, che lo costringerà a ridisegnare i confini di un passato incapace di lasciarsi dimenticare. Un’introspezione e, al tempo stesso, uno svelamento dell’inconscio: due percorsi correlati che sono da sempre i motori dell’impianto narrativo della Maraini.
La Maraini ha risposto alle domande di Anna Mallamo coinvolgendo il pubblico in un appassionante dibattito culturale che ha toccato i principali temi sui quali si basa il romanzo. Al termine della serata Dacia Maraini ha firmato numerose copie del romanzo acquistate dal pubblico.
Il pubblico
L’intervista
L’intervento di Dacia Maraini
Antonella Ferrara introduce la serata
Dacia Maraini firma il libro
Roccalumera (Me) – Sabato 7 e Domenica 8 maggio due giornate dedicate al primo raduno nazionale dei club della mitica Vespa della Piaggio. Saranno due giornate dedicate ad un giro turistico che farà tappa in alcune nelle località della riviere jonica (Alì Terme, Fiumedinisi, Sa. Tertesa di Riva, Nizza di Sicilia, Giardini Naxos, Letojanni, Savoca).
Le iscrizioni per partecipare all’evento organizzato dalla “Vespa Club Italia”, inizieranno presso il ritrovo “A18 Sottozero” sul lungomare di Roccalumera sabato 7 maggio alle ore 14,30.
mail: roccalumera@vespaclubditalia.it
Sant’Alessio Siculo (Me) – Venerdì 6 maggio alle ore 22,00 presso il locale “H abbanna” di Sant’Alessio Siculo (Via Prof. Eugenio Stagnitta n. 3) si esibiranno in un concerto “Live Music” il gruppo degli Aoustic Island. Eseguiranno cover di: Lucio Dalla, Ivano Fossati, U2, Zucchero, Pino Daniele e Fiorella Mannoia. Il gruppo è formato da Nancy Tradito (voce), Sofia Ferraro (Sax), Marco Triolo (tastiere), Mario Pollino (Voce e Chitarra).
Partecipa all’ INVASIONE DIGITALE al Pozzo di Gammazita!
Domenica 8 maggio dalle ore 11,00 , LIBERIAMO LA CULTURA!
Partecipare è semplice. Porta la tua macchina fotografica con te e pubblica le immagini che scatterai sui social network che utilizzi: Facebook, Google, Twitter, Pinterest, Tumblr, Flickr… Non ha importanza quale, ma insieme contribuiremo a promuovere la conoscenza di questo affascinante sito!
https://www.facebook.com/events/215450098824649/
Le INVASIONI DIGITALI operano su piano nazionale ed hanno l’obiettivo di lanciare sia un’iniziativa di promozione dal basso dove ognuno dei partecipanti diventa un testimonial, un ambasciatore del proprio territorio, sia un messaggio alle istituzioni per cercare di superare quella logica conservatrice che vede ancora l’esperienza della visita di un museo, di un sito culturale, come qualcosa di passivo.
INVASIONI DIGITALI promuove nuove forme di conversazione e divulgazione del patrimonio artistico, non più autoritarie, conservatrici, ma aperte, libere, accoglienti, ed innovative.
Promuove un nuovo rapporto fra il museo e il visitatore basato sulla partecipazione di quest’ultimo alla produzione, creazione e valorizzazione della cultura.
Internet e i social media possono giocare un ruolo importante in un processo di innovazione della fruizione dei contenuti culturali.
A Giardini Naxos
“Naxos Hellenic Fest”
sabato 30 Aprile – domenica 1 maggio 2016
Giardini Naxos (Me) – Il Comune e l’assessorato alla cultura di Giardini Naxos, in collaborazione con Parco Archeologico di Naxos ed Associazione Culturale Naxos Entertainment, presenta il progetto Naxos Hellenic Fest.
Naxos Hellenic Fest è finalizzato alla promozione del patrimonio storico e culturale della prima colonia greca di Sicilia.
Le attività programmate hanno lo scopo di far vivere al visitatore l’esperienza di un viaggio nel tempo.
Programma di sintesi (nei prossimi giorni verrà pubblicato il programma definitivo).
- Sabato 30 aprile Ore 19.30 – Lungomare Tysandros, Piazza Kalkis. Rievocazione storica degli antichi guerrieri greci: schieramenti oplitici in formazione, combattimenti eroici tratti dal mito e letteratura greca, illustrazione panoplia oplitica. A cura dell’ Associazione Storico Culturale “I Cavalieri de li Terre Tarentine” (Taranto) e la partecipazione dell’Associazione Storico Culturale “Origini di Naxos e sbarco di S. Pancrazio” (Parrocchia S. Pancrazio – Giardini Naxos)
- Domenica 01 maggio, dalle ore 10.00 alle 13.30, visita drammatizzata presso il parco archeologico di Naxos. Ingresso gratuito per tutti.
- Ora di pranzo. A tavola con gli antichi greci: i menù di Tysandros e Nausika (Presso tutti i ristoranti che aderiranno alle giornate del Naxos Hellenic Fest)
Visita drammatizzata presso il parco di Naxos
Il nome “Naxos” racchiude in sé un inestimabile valore storico e concettuale. La storia dei Greci in Sicilia inizia proprio con questo nome, il nome della prima colonia greca fondata nel 734 a.C. . Nell’area archeologica dell’antica città di Naxos rimangono pochi ma essenziali resti che testimoniano un passato florido ed affascinante. Inizierà da questo luogo l’esperienza ellenica dei partecipanti alla Naxos Ellenic Fest. Tre guide, tre attori e diversi figuranti in costume d’epoca racconteranno e faranno rivivere, attraverso suggestioni sceniche, le vicende della prima polis di Sicilia e del suo campione olimpico Tysandros.
A tavola con gli antichi greci
“Noi non ci sediamo a tavola per mangiare, ma per mangiare insieme.” (Plutarco)
Alla conclusione della visita guidata al parco, intorno alle ore 13.30, i visitatori potranno liberamente decidere se continuare la loro esperienza nell’antica Grecia con un gustoso e piacevole pranzo. Nei ristoranti sponsor dell’evento , i turisti vivranno l’esperienza di assaporare i cibi un tempo cucinati dagli abitanti dell’antica Naxos. Il menù “Tysandros” prevede carne bovina e di agnello cotta alla brace, pagnotte calde, olive sott’olio, formaggi, miele, verdure cotte, insalata mista (priva di pomodoro! Un ortaggio che la Sicilia avrebbe conosciuto dopo la scoperta delle Americhe), frutta di stagione. Il menù “Nausika”, invece, ha una struttura a base di pesce azzurro, molluschi e crostacei grigliati. I contorni sono gli stessi previsti dal menù Tysandros. I cibi e le bevande (acqua e vino) verranno serviti in vasellami di terracotta (possibilmente dipinta con decori che ricordino la Grecia del V sec. a.C). I segna posto potrebbero essere delle corone di foglie di ulivo (o di alloro) per rievocare i campioni di Olimpia.
L’ultimo greco di Naxos
Visita presso il laboratorio del maestro scultore Turi Azzolina. I visitatori avranno l’opportunità di ammirare le straordinarie opere di terracotta del talentuoso artista giardinese che da sempre si ispira alla storia ed alla mitologia greca.
La locandina
Una comparsa
Noto (Sr) – La città di Noto per comunicare l’importanza e la forza dell’autentica Bellezza, per il sesto anno consecutivo torna “Nei luoghi della bellezza” dove si susseguono nell’ineguagliabile scenario del barocco, sette giornate intense e ricche di arte, poesia, installazioni, video-presentazioni, concerti, incontri, reading, teatro, mostre e concorsi riservati alle scuole.
Tra gli ospiti della rassegna, curata anche quest’anno dall’artista Luisa Mazza saranno presenti l’attore Alessio Boni nell’incontro – intervista a cura della giornalista e poetessa Grazia Calanna, il critico letterario Roberto Galaverni, il musicista Gavino Murgia, il curatore d’arte internazionale Massimo Scaringella e tanti altri. Nei luoghi del Giardino di Pietra l’esecuzione del jazzista Gavino Murgia si alternerà e interagirà con le letture poetiche di alcuni poeti. “Ascolta la storia – Le nuove avventure di Pinocchio” si sviluppa dal concorso “Riscrivi Pinocchio” riservato alle classi di scuola primaria. La classe vincitrice sarà proclamata in occasione dello spettacolo “Le nuove avventure di Pinocchio – Ai Confini della Verità”, a cura della cantattrice Carmela Buffa Calleo.
Il fotografo Pier Raffaele Platania ha realizzato un fotoracconto con le immagini più significative della scorsa edizione. Il video “Bellezza è gioia e musica!” del 2015, con il Maestro Marco Mencoboni e il Patrocinio dell’Unicef sarà proposto al pubblico. La storica dell’arte Francesca Gringeri Pantano presenterà Il barocco si mostra…nelle carte topografiche dei Principi Nicolaci di Villadorata custodite nell Biblioteca Comunale di Noto. Un altro appuntamento della Rassegna è I Luoghi dell’Arte con la partecipazione dell’attore Alessio Boni. In cartellone anche Quali Luoghi – Quali Confini a cura di Roberto Galaverni; Poesia nei Luoghi della Bellezza con i poeti Tiziano Broggiato, Luigi Carotenuto, Antonio Di Mauro, Grazia Calanna (che modererà l’incontro intitolato CANTINA SPERIMENTALE) e Giuseppe Condorelli; La Verità sotto il velo della Bellezza – Codice Shakespeare a cura di Elvira Siringo per il 400 anniversario della morte di Shakespeare.
Tra le mostre in programma “I Luoghi nella Visione” che si articola e si snoda in: Visioni altrove – Visioni al Confine. La sezione “Visioni al Confine” presenta “Gocce riflesse/Come in cielo così nello specchio”, innovativa operazione di interazione che vede il dialogo tra le due opere di Luisa Mazza e Christian Zanotto. Domenica 24 aprile al Convitto Ragusa siglerà il programma l’evento “Le nuove avventure di Pinocchio – Ai Confini della Verità”. In allegato le due foto di Pier Raffaele Platania alcuni protagonisti di Noto, Nei luoghi della bellezza alla VI edizione (l’attore Alessio Boni con la poetessa e giornalista Grazia Calanna; Luisa Mazza con i protagonisti dell’evento Visioni al Confine (Gocce riflesse di Luisa Mazza e Come in cielo così nello specchio di Christian Zanotto).
Grazia Calanna interevista Alessio Boni
Da sin. Bosco, Zanotto, Scaringella, Mazza
Taormina: Le sezione della FIDAPA di Giardini Naxos e Taormina hanno organizzato un convegno sull’immigrazione intitolato “I migranti e la sfida dell’altro”. L’evento si svolgerà nella sala conferenze dell’Hotel Excelsior a Taormina sabato il 23 aprile 2016 alle ore 16,30. Vari relatori parleranno su questo attualissimo e delicato tema scenario di tragedie e lutti.
L'artista Luigi Centra
Da anni è un assiduo frequentatore della Sicilia ed in particolare di Giardini Naxos e della fascia Jonica poiché: “con le sue bellezze naturali e la sua storia” come ama ripetere “è una preziosa fonte di ispirazione per i miei lavori artistici”. In molte occasioni ha messo la sua arte, che spazia dalla pittura alla poesia, al servizio di progetti umanitari e per questo qualche anno fa era stato candidato per il Premio Nobel per la pace. Stiamo parlando di Luigi Centra poliedrico artista romano (originario di Veroli) pittore, scrittore, poeta, scultore il quale con la sua fondazione Onlus ha spesso promosso progetti umanitari per tanti bambini. Proprio per tale generosa dedizione qualche anno fa Luigi Centra era stato inserito tra i candidati per concorrere al Premio Nobel per la Pace dal Nobel Forum della Karolinska Institutet a Stoccolma in Svezia, dall’Amministrazione presieduta da Iornwall e Ann Margret Agneta, “per aver lavorato molto con la sua arte italiana nel mondo a favore dei bambini”. Il progetto che gli a valso la nomination è stato soprattutto quello realizzato a Kiev in Ucraina quando fu ospite per una serie di seminari dell’Università Tars Scewschenko dove allestì anche una mostra ed il ricavato andò in beneficenza a favore dei bambini di Cernobyl del reparto oncologico di Kiev. Raccontare del maestro Luigi Centra è come aprire un libro magico sempre pieno di sorprese. Ma noi cercheremo di farlo parlando della sua biografia.
ROSARIO MESSINA
Cronaca di un artista che va in giro per il mondo in nome dell’arte
L’Artista Luigi Centrai, nato a Carpineto Romano (Roma), nei primi anni ’70 fa parte della corrente artistica che sta rivalutando e reinterpretando in Italia la Pop-art americana, artisti del calibro di Mimmo Rotella e Mario Schifano del quale diventa amico e frequenta il suo studio a Roma e ad Arcinazzo (Roma). Nei suoi numerosi viaggi in Germania aveva già avuto modo di conoscere Lichtstein, anch’egli esponente della Pop-art. Ha frequentato nel 1977 uno studio insieme ai suoi amici tedeschi , professori che insegnavano alle rispettive accademie di belle arti di Tubingen in Germania e nel 1979 anche lui si iscrive all’Accademia di belle arti di Frosinone ma non fu ammesso poi agli esami finali scritti per la sua avanzata età, quindi egli resta un autodidatta. Sempre nel 1979 esegue oltre trenta affreschi su rete da trasporto per inserirli nelle pareti. Centra vive tra il frusinate, Roma e Venezia, ha lavorato per lungo tempo a favore dei bambini in giro per il mondo. Si ricorda il suo viaggio a Kiev in Ucraina con l’Associazione del luogo “Italiamo” , ospite presso l’Università di Taras Scewschenko dove allestì una sua mostra nel grande corridoio tra i lussuosi lucidi marmi e il ricavato andò naturalmente in beneficenza a favore dei bambini malati presso l’ospedale del reparto oncologico di Kiev, a causa dello scoppio del reattore di Chernobyl. Lui stesso si recò in vari ospedali del mondo portando gioia, pace, doni, progetti e quant’altro, con la sua accademia artistica denominata Accademia Internazionale Artistica Nord Sud. Nello stesso periodo si recò spesso in tantissimi orfanotrofi dello Stato Ucraino insieme ad alcune associazioni tra cui “Fratello Sole” di Cimitile di Nola a Napoli; in queste occasioni l’artista ebbe modo di tenere anche dei seminari di pittura donando opere eseguite con i bambini a persone e insegnanti ,esponendo le altre in permanenza sulle pereti delle scuole . Nel corso della sua carriera Centra ha collaborato a tante iniziative e ricerche a favore dell’umanità e sull’energia pulita, iniziative molto spesso patrocinate da: ONU, UNESCO ed UNICEF presso l’Università degli Studi di Milano a Crema (Cremona). Nell’ateneo cremonese inoltre gli è stato dedicato uno spazio permanente con le sue opere esposte. Egli è un artista vivente al quale è stato dedicato un museo proprio con centinaia di opere e numerosissimi cartacei e materiale elettronico ”MUSEO ARTE MODERNA LUIGI CENTRA” presso la Biblioteca del Comune di Monte San Giovanni Campano (Fr), nonché una sala permanente ”SALA CENTRA” nel Teatro Federico Secondo presso il Comune di Rocca d’Arce (Fr) ed altre ancora come nella Biblioteca Comunale di Ceccano (Fr), una saletta con tantissimi cartacei, fotografie, testi, volumi e cd rom; gli è stato anche dedicato uno spazio verde “Centra Park” a S. Pietro di Stra (Venezia).
Luigi Centra è stato dichiarato Ambasciatore dell’Arte Italiana nel Mondo ; hanno scritto di lui critici come: Vittorio Sgarbi , Jonatan Ziwago, Rischard Seidel, Antonio Oberti, Prof. Carlo Giulio Argan ; è inserito nelle più prestigiose enciclopedie d’arte moderna e nelle guide turistiche insieme ai più rinomati personaggi del cinema, della televisione, della moda e dello spettacolo, come: Gucci, Gophard, Cavalli, con vari attori internazionali nel Festival del cinema di Cannes riportato sulla “ Tourisme International Guest Guide“ Costa Azzurra Mediterranea, Nizza (Francia) 2002 e nei migliori musei nazionali di arte moderna nel mondo, come: “Courtauld Institute Museum of ar Somerset House” London , il “ Modern Art Museum Moderner” Klagenfurt in Austria, quello di New York negli U.S.A.”il Museo Nazionale di Arte Moderna”, “Louisiana National Museum of Modern Art” Humleb/EK U.S.A., ”San Francisco Museum of Modern Art” California U.S.A., “Museum of Contemporary of Toronto” Canada, “ National Museum “Hong Kong” ( Giappone) e tanti altri in Italia, come per esempio “Museo Civico di Storia Naturale” e “Museo Del Mare” a Giardini Naxos di Messina (Sicilia), ” Museo del Vaticano” e nei “Saloni di Sua Santità”, il “Museo Comunale dell’Informazione dell’Arte Moderna” Senigallia (Ancona) ”Museo dell’Occhiale” di Tai, a Pieve di Cadore (Belluno ), “Museo Carnico delle Arti e Tradizioni Popolari Luigi Michele Giordani” Tolmezzo (Udine) “Museo Etnografico di Palazzo Veneziano” Malborghetto (Udine) e tanti altri. E’ inserito su molte biblioteche nazionali e comunali in Italia, tra cui: ”Archivio Storico di Stato della Biennale di Venezia”. Per anni l’artista, che da tempo ha scelto il frusinate e Roma nel Lazio come punto di riferimento, ha lavorato presso la Croce Rossa Italiana contribuendo a favore dei terremotati e laddove c’è stato emergenza di calamità naturale nel mondo; è stato nel Golfo di Aden, nello Yemen e a Tripoli e Bengasi , in Libia (Africa), nella Repubblica Democratica del Congo R.D.C. ex Zaire, in Somalia ed Etiopia.
C’è da dire che è un artista a tutto campo che, come un “Gulliver” vagabondo nel mondo, ha scritto e pubblicato oltre 65 volumi di storia , di guerra e sull’incastellamento delle fortezze e torri di tutto il Sud Lazio ; per questo ebbe il Premio alla cultura dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1998. Ha scritto libri d’ arte, racconti, narrativa e poesia, romanzi d’amore, sempre a sue spese. Anche se nel 1986 un suo volume dal titolo “I Porci Portano La Gonna” gli fu censurato e messo all’indice dall’Annunziatura Apostolica, all’epoca Romana Chiesa di Stato. Comunque, non ha mai smesso di scrivere! Nel suo primo volume di poesie dal titolo ”Pensieri Memorie e Canti” nel 1976 l’Editore Guido Massarelli di Campobasso si legge: ”Centra è un poeta per vocazione e un pittore per diletto”.
Luigi Centra è affreschista ed ha eseguito molti lavori nei palazzi di antiche nobiltà e in diverse chiese dove ha donato molte opere religiose . Molti sono stati i “Master Class” nel mondo , tanto che presso alcune accademie di Belle Arti, gli studenti hanno avuto modo di scrivere tesi sulla sua figura di artista contemporaneo. Nel suo viaggio nell’arte lungo una vita in giro per il mondo “The Italian Art In The World”, Centra ha dovuto affrontare numerose difficoltà , ha sofferto per varie problematiche che accadono a chi viaggia di frequente , oltre a tanti avvenimenti anche la fame, soprattutto negli Stati Uniti d’America o a New York e a Boston e nella Grand Rue di Besancon dove scorre il Fiume Le Dubs e lungo La Senna a Parigi in Francia e sulla riva del Tamigi a Londra. Negli anni in cui viveva in Germania a Munchen – Monaco di Baviera- dove scorre il Fiume Isar e a Hofeim Ried, nei pressi di Worms dove scorre il Reno e l’acqua si adagia gelida sul Lago di Starnberg e a Sonthofen nei pressi di Kempten dove scorre il Danubio e il Fiume Iller Centra pagava i pasti nei ristoranti -Gasthaus- con le sue opere che a volte eseguiva sul posto, come ha fatto in diverse località in Italia, come a Castions di Strada di Udine, al Ristorante Levade. E’ stato tra i primi artisti a dipingere le fotografie in bianco e nero con i colori ricavati dalla carta velina, in cambio di pochi spiccioli o cibo. Nel 1960 dipinse la prima tela con le lenzuola usate di sua madre con gli smalti di suo fratello Mario che faceva il pittore edile. Lui lo aiutava nell’esecuzione dei geroglifici e greche intorno alle camere e con la pompetta per l’insetticida riempita di colore eseguiva inconsciamente la Pop –Art sui bordi delle camere intorno e sotto i soffitti. Stiamo parlando della fine degli anni 50-60 (1959-60).
Nel 2003 Centra si reca a Boston, a Cambridge, per una sua mostra personale presso la Società Dante Alighieri, ma al ritorno all’Aeroporto di Logan Centra fu scambiato per terrorista e gli furono sequestrati tutti i colori; ci fu un vero incidente diplomatico ma per fortuna si concluse tutto a buon fine.
Nel 2008 presso la Prefettura di Frosinone gli è stato dedicato un annullo dalle Poste Italiane con lo slogan: ”QUANDO IL COLORE FA RUMORE”
Nel 2010 è stato premiato nella serata dei Premi “Mea Lux” per i suoi molteplici meriti artistici assieme al fisico nucleare catanese di fama mondiale, Fulvio Frisone. I loro nomi figurano nell’Albo D’Oro dei Soci Onorari dell’Associazione Mea Lux
In quell’occasione, ad entrambi, la presidente Angela Lombardo, ha consegnato la tessera di Socio Onorario
dell’Associazione Scientifico Culturale “Mea Lux”
Nel 2011 Centra incontra il prof. Vittorio Sgarbi alla 54esima Biennale d’arte di Venezia.
Nel corso della sua vita artistica (circa 50 anni) Luigi Centra ha pubblicato diverse sue monografie; in occasione dei festeggiamenti dei 150 dall’unità d’Italia Luigi Centra ha effettuato uno stage di “Body Art” .
Nel 2014 partecipa alla Biennale di Verona che ha come tema quello della “Creatività”. Tanti i personaggi noti del mondo dell’arte e della cultura che hanno dato lustro alla manifestazione con i loro interventi, tra questi, il prof. Vittorio Sgarbi , Katia Ricciarelli, Red Ronnie e il Critico prof. Paolo Levi di Torino. Alla Biennale hanno partecipato oltre 900 artisti provenienti da tutto il mondo. Nello stesos anno Centra partecipa e alla mostra nel Palaexpo di New York curata dal Prof. Francesco Saverio Russo di Roma.
Di recente, Centra è stato invitato da una organizzazione Russa ad esporre a Mosca con il Patrocinio dello Stato Sovietico, un’ esposizione a 360 gradi di sicura risonanza internazionale.Quest’anno,.
Nel 2015 la nuova edizione del “Il Premio Internazionale Grandi Artisti Luigi Centra” al Centra Park a Stra Venezia dedicato all’artista in cui sono stati premiati con la dea alata personaggi di spicco nel mondo dello spettacolo e dell’arte in genere. Sempre nello stesso anno, Centra ha realizzato una esposizione all’Amadeus Hotel, per l’ennesima volta a Venezia, alla presenza del Critico Giorgio Grasso, dopodiché si è recato su invito di Mediaset con I’international Manager Pasquale Sorabella presso il Padiglione Cibus Italia all’Expo di Milano dove ha eseguito una cinquantina di opere con la Pop -Art “Spaghetti per Tutti” ed è stato invitato nel padiglione dal Sultano del Qatar per progettare lavori futuri.
Il giorno 8 dicembre 2015 le Poste Italiane gli hanno dedicato un secondo annullo postale dal titolo ”Quando il colore fa rumore”
In questo periodo Centra sta donando diverse opere di medie e grandi dimensioni ai musei italiani e stranieri, oltre a libri, stampa e fotografie e quant’altro.
Infine, è doveroso ricordare, i lavori esposti quest’anno a Villa Balestra presso il Comune di Rodigo in quel di Mantova dove sono state allestite due sale. Si tratta di una mostra permanente con le opere del M° Centra su Ippolito Nievo e Giovanni Verga, uno scambio culturale tra Nord e Sud Italia.
Intanto la sua storia artistica una sorta di “work in progress” prosegue spedita verso nuovi traguari poichè Luigi Centra per quest’anno ha già in programma altri interessanti appuntamenti con l’are e la cultura dove scriverà altre meravigliose pagine con i suoi penneli.
ROSARIO MESSINA
Il Maestro Luigi Centra a Piedimonte Etneo
La consegna della targa della Mea Lux al fisico Fulvio Frisone
La prof.ssa Angela Vecchio consegna la targa della “Mea Lux” al Maestro Luigi Centra
Il ringraziamento di Luigi Centra ad Angela Lombardo dopo la consegna della tessera di socio onorario dell’associazione “Mea Lux”
Da sinistra la prof.ssa Angela Vecchio, la presidente della “Mea Lux” Angela Lombardo, la pittrice Melina Russo, Lucia Colletta la mamma di Frisone con Fulvio e Luigi Centra
Lo studio d’arte di Centra a Veroli
Centra e Sgarbi a Venezia
Centra e e Katia Ricciarelli
Assieme all’amico Centra
Assieme a Centra a Piedimonte
L’Expo di Centra a New York
Luigi Centra e Vittorio Sgarbi
Lo Stendardo del Centra Park
Tempesta di Primavera,cm 30X40 acrilico su tela,2016
Messina. Grande presenza di pubblico a Palazzo dei Leoni per l’inaugurazione della mostra “Dipinti recenti”, appuntamento dedicato al brillante maestro agrigentino Salvo Lombardo.
Al vernissage di ieri sera, oltre all’autore, erano presenti il Commissario Straordinario della Città Metropolitana di Messina, dott. Filippo Romano, ed il critico d’arte Mosè Previti.
Venti gli oli su tela esposti nello spazio allestito nel Salone degli Specchi, opere che esprimono l’esuberanza di un artista che fonda il suo stile nella vivacità dei colori e nella morbidezza dei suoi personaggi, sempre ricchi di un’accattivante umanità, figure intrise di innata simpatia ed immerse in un mondo certamente molto più umano e benevolo di quello reale, una visione immaginaria che trova le sue radici nella genialità raffinata di Lombardo.
L’ironia di ciascuna tela smitizza i luoghi comuni che da sempre caratterizzano la visione storica e sociale della cultura siciliana; strade, piazze, vedute depurate dalle brutture quotidiane e rese poetiche dalla leggerezza dei protagonisti che racchiudono una tenerezza che non mancherà di strappare un sorriso al visitatore.
Lo stile di Salvo Lombardo é espressione del suo articolato percorso artistico legato alle esperienze vissute nei suoi soggiorni all’estero; a Parigi, quando ha modo di apprezzare le opere dei grandi maestri impressionisti e, per ciò che riguarda il senso spaziale e costruttivo, il quinquennio trascorso a Manchester come disegnatore di fumetti.
A Roma ha modo di frequentare Guttuso e Borghese e sviluppa una profonda passione per una linea pittorica originale che approfondisce il tema della sicilianità nel mondo.
E’ di questo periodo il genere “Siciliani si nasce” che Guttuso stesso elogiò “per la vera sicilianità dei suoi quadri simili ad ex voto di raffinato naif, carichi di ironia, divertenti affreschi di una educazione millenaria tipicamente siciliana”.
Ma chi è Salvo Lombardo? Insofferente alle regole, colto, geniale, disincantato, intelligente e generoso, un raffinato artista e al tempo stesso un esperto conoscitore dell’arte.
Mordace e raffinato continuatore della più alta tradizione della pittura ironica-satirica europea, la sua capacità di analisi della realtà, attraverso una lente di ingrandimento che mette a fuoco le vicende romanzate, lo rende un cantastorie dei nostri tempi, narratore di cronache, fatti ed avvenimenti quasi sempre ingigantiti nello scorrere del racconto visivo.
La mostra, che resterà aperta al pubblico fino a mercoledì 27 aprile 2016, rappresenta un appuntamento imperdibile per coloro che vorranno provare l’ammaliante fascino di un artista e della sua fantasia estetica.
Salvo Lombardo nasce a Favara nel 1948.
Nel suo percorso artistico assume importanza fondamentale un viaggio a Parigi dove ha modo di apprezzare le opere dei grandi maestri impressionisti: da questa esperienza nasceranno in seguito gli omaggi agli impressionisti e ad altri grandi della pittura, quali Raffaello Tiziano e Grosz.
Per quanto riguarda il senso spaziale e costruttivo saranno determinanti i cinque anni trascorsi a Manchester come disegnatore di fumetti, esperienza che gli farà acquisire fama internazionale. Tornato a Roma diventa assiduo frequentatore di Guttuso e di Borghese e sviluppa un genere pittorico originale che approfondisce il tema della la sicilianità nel mondo. E’ di questo periodo il genere “Siciliani si nasce” che Guttuso stesso elogiò “per la vera sicilianità dei suoi quadri simili ad ex voto di raffinato naif, carichi di ironia, divertenti affreschi di una educazione millenaria tipicamente siciliana”. Consegue la laurea in arte contemporanea con la tesi su Mirò e sarà sempre insofferente alle regole, colto, geniale, disincantato, intelligente e generoso, un raffinato artista e al tempo stesso un esperto conoscitore dell’arte.
Mordace e raffinato continuatore della più alta tradizione della pittura ironica-satirica europea, la sua capacità di analisi della realtà, attraverso una lente di ingrandimento che mette a fuoco le vicende romanzate, lo rende un cantastorie dei nostri tempi, narratore di cronache, fatti ed avvenimenti quasi sempre ingigantiti nello scorrere del racconto visivo.
Lombardo ammalia l’osservatore con i colori brillanti ma poetici, con i suoi personaggi tondi e ricchi di una accattivante umanità, con i suoi scenari immaginati che regalano all’osservatore un sorriso ed una malinconia per un mondo certamente molto più umano.
La locandina
Il taglio del nastro
Il Commissario Romano e il pittore Lombardo
Siracusa. La città di Siracusa ha accolto una sua concittadina scrittrice un po avanti negli anni,ma con la freschezza e la voglia di scrivere che farebbero invidia a chiunque. Parliamo di Bruna Bianca De Stefano, scrittrice aretusea da anni trapiantata al Nord in quel di Ravenna. E’ una scrittrice che ha dedicato parte della sua vita alla psicoanalisi, agli studi di psichiatria e astronomia. E’ anche giornalista e collabora con studiosi e ricercatori di medicina.,per completare questa breve scheda descrittiva del personaggio aggiungiamo che suona ottimamente il pianoforte e ha scritto diverse musiche,tra le quali due romanze,non possiamo omettere di riferire che la stessa è stata la “scopritrice” del 13° segno zodiacale,lo ha chiamato “L’aracnide” e per questa sua scoperta ha fatto parlare parecchio di se tantissimo, sopratutto all’estero dove spesso si reca partecipando a trasmissioni televisive e conferenze molto seguite ed affollate. Tra i suoi romanzi da citare: “La baronessa”;“La voce del mio silenzio” dedicata alle malattie psicosomatiche, “L’amante del Papa” e perfino un libro di ricette, dal titolo “Ricette siciliane” decisamente un volume dedicato all’amore verso la mai dimenticata e assai rimpianta cucina siciliana ,oltre naturalmente al volume “L’aracnide” dedicato a questa sua presunta scoperta del 13° segno zodiacale. Che si tratti di un personaggio nel vero senso del termine è fuori di dubbio. I suoi concittadini l’accolta a braccia aperte nell’incontro che è stato organizzato lunedì 11 aprile presso il Jolly Hotel Aretusa di corso Gelone a Siracusa,con ingresso libero. Una sorta di talk show dove sono intervenuti numerosi lettori della straordinaria scrittrice aretusea, molti di questi sono arrivati da tutta la Sicilia e da Malta. L’incontro è stato condotto e moderato dai giornalisti Pierangela Cannone e Salvatore Fazio. Presente anche il senatore della Repubblica on. Giuseppe Lo Curzio. Al tavolo dei moderatori oltre ai due giornalisti e la scrittrice protagonista dell’incontro vi erano il dott.Salvatore Lenzo e l’opinionista Noemi Finocchiaro. Bruna Bianca De Stefano si è resa disponibile a sottoporsi al fuoco di fila delle domande dei presenti in sala avvalendosi al tavolo dei relatori di protagonisti anche di una differenza notevole di età. E’ stata una opportunità per confrontarsi tra generazioni diverse parlando dei molti libri di questa straordinaria scrittrice siracusana che non ha tralasciato di fare cenno al suo prossimo libro che sta finendo di scrivere.
La scrittrice Bruna Bianca Di Stefano
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