GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Sicilia

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Giardini Naxos (Me). A conclusione dell’anno il Comune di GIardini Naxos ha organizzato il Concerto di Natale che si terrà alle ore 20,30 all’Hilton Hotel. Direttore artistico e presentatore dell’evento sarà Bruno Di Bernardo noto per essere un mattatore di razza di tali manifestazioni musicali. Tra gli artisti in programma: Angelo Villari (tenore), Manuela Cucuccio (soprano) e Francesco Verna (Baritono). Maestro concertatore la pianista Paola Selvaggio. La serata sarà animata dagli orchestrali dell’ensamble: Vito Imperato (violino), Giovanni Cucuccio (violino) e Alessandro Longo (violoncello). Nel corso della kermesse sarà consegnato il premio alla carriera al cantante lirico taorminese Aldo Filistad.

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San Gregorio di Catania (Ct) – Si è svolta a San Gregorio di Catania nei giorni scorsi la presentazione di un “gustoso” volume dedicato alla gastronomia siciliana,da sempre attrazione irresistibile per palati fini e cultori della buona cucina. La tradizione e l’innovazione della cucina siciliana vengono proposte in una elegante edizione da Carmelo Pagano e Daniela Sammito che hanno girato l’isola in lungo e largo seguendo un ideale itinerario dei sapori, dei gusti e dei prodotti di qualità.
Un lungo lavoro di preparazione che alla fine è stato condensato in “Le ricette di ieri e di oggi”, un corposo volume interamente a colori che racchiude 110 piatti proposti da 65 cuochi. Decisamente un’opera molto interessante.
Il libro, uno stimolante viaggio attraverso i luoghi del gusto, è stato presentato a Casale Borghese a San Gregorio in occasione delle “Colazioni culturali” che vengono proposte la domenica mattina. Una serie di appuntamenti molto ben curati che da tempo richiamano un pubblico sempre più folto.
E’ stato Carmelo Pagano ad illustrare la filosofia della pubblicazione che valorizza un importante aspetto cultuale ed economico della Sicilia. Pagano (al centro nella foto tra i giornalisti Paolino Licciardello e Daniele Lo Porto e il cavaliere Giuseppe Benanti, appassionato i cucina e unico cuoco non professionista presente nel libro), ha sottolineato che “La Sicilia è un piccolo continente dove storia, arte, cultura sono figlie di una lunga e ininterrotta commistione tra gli elementi autoctoni e i contributi delle civiltà che ne sono venute a contatto, poi metabolizzati e fatti propri dagli isolani. Questa integrazione e fusione ha esaltato anche la cucina siciliana“.
“Le ricette di ieri e di oggi”, edito da Sicilia da gustare, è anche un ottimo prodotto di promozione turistico grazie al ricco e affascinante corredo fotografico ed ai testi tradotti in inglese.Un volume davvero speciale realizzato coniugando un argomento di forte attrazione come la gastronomia siciliana e tutto ciò che riguarda il vasto territorio dell’Isola che ha subito diverse dominazioni ed è un mix di tradizioni e di sapori,davvero un bel volume realizzato con grande cura per la gioia degli appassionati e per chi volesse dedicarsi alla scoperta delle ricette più interessanti di questa magica terra.
Salvo Fazio

1X Le ricette di ieri e di oggi

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Inizio alle ore 18 con ingresso gratuito

Messina. Domenica 27 dicembre, alle ore 18 e con ingresso libero, nella Sala ex Consiglio di Palazzo dei Leoni, secondo appuntamento concertistico con la pianista di fama internazionale Anna Bulkina che proporrà brani di .
L’evento si inserisce nell’ambito della mostra dedicata al pittore altoatesino Christian Hess in corso nel salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni.

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Nella sala è stata installata una postazione che consentirà all’utenza il collegamento al Sistema bibliotecario nazionale

Messina. A Palazzo dei Leoni é stata inaugurata ed aperta al pubblico la Sala Lettura e Consultazione della Biblioteca “Giovanni Pascoli”, sede del Fondo Storico della Biblioteca, che raccoglie pregiati testi a partire dal 1800 quali la Raccolta Ufficiale Leggi e Decreti del Regno d’Italia dal 1862, la Raccolta Ufficiale Leggi e Decreti della Repubblica Italiana dal 1950, trattati molto rari di Giurisprudenza a partire dal 1913, la Giurisprudenza Italiana repertorio generale annuale dal 1914, la Giurisprudenza del Consiglio di Stato dal 1951, Argomenti generali nel nuovo ordine democratico 1947-1948, trattati sulla Finanza Italiana a partire dal 1911, gli Atti ufficiali del Consiglio Provinciale di Messina sessione straordinaria dal 1872, La Corte dei Conti dal 1931, la Rivista delle Colonie Italiane dal 1928, la Rivista Amministrativa dal 1889, il Bollettino Ufficiale di Legislazione e Disposizioni Ufficiali dal 1925, il Bollettino della Prefettura di Messina dal 1937, le Leggi d’Italia 1949-1950, il Giornale del Genio Civile dal 1864, la Rivista La Voce indici generali Enti Locali dal 1949, la Rivista delle Province dal 1923, l’Amministrazione Comunale e Provinciale 1892-1896, la Circoscrizione Politico-Amministrativa delle Province del Regno d’Italia dal 1927, il Diritto Fascista dal 1936, Un secolo di Statistiche Italiane dal 1861 al 1961, la Nuova Rassegna l’insediamento del Presidente del Consiglio di Stato del 1946, Il Diritto Amministrativo Italiano Primo trattato completo dal 1907, l’Annuario della Regia Università di Messina e Gerarchie d’Italia 1929-1930, volumi di Medicina Pediatrica del Fondo ex I.A.I. “Istituto Assistenza Infanzia” dal 1935.
Dal 2013 è stato avviato, in collaborazione con la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Messina, il Progetto S.B.R./Polo di Messina (Servizio BibliotecarioRegionale) per la catalogazione informatizzata con visibilità esterna da parte degli utenti.
La suddetta rete è stata successivamente ampliata grazie ad un finanziamento del Programma Operativo Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (PO FESR).
La Biblioteca è stata dotata di terminale con postazione di lavoro, abilitato all’incremento continuo del database e predisposto per la consultazione del catalogo mediante il programma di ricerca (OPAC), un vero e proprio portale al servizio del cittadino.
Infine la rete informatizzata è stata ampliata in SBN/Polo di Messina (Servizio Bibliotecario Nazionale) grazie all’adesione da parte di Palazzo dei Leoni ad un progetto cofinanziato dall’Unione Europea che ha permesso l’installazione nella Sala Lettura e Consultazione di un personal computer, fornito dalla Soprintendenza di Messina, che consentirà all’utenza il collegamento al Sistema bibliotecario nazionale.

1x Inaugurazione3X  Inaugurazione2X Inaugurazione

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Bronte (Ct). Successo al Castello Nelson per la Mostra – Convegno intitolata “Scultura, l’evoluzione della materia” a cura di Adriano Pricoco, evento accolto dall’Amministrazione Comunale di Bronte guidata dal Sindaco Graziano Calanna e organizzato dal MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli.
Protagonisti quattordici artisti e le loro opere: Annalù Boeretto (Il libro della tempesta; Salto nel blu), Bob Clyatt (Nursing Mother with Smartphone), Gary Weisman (A Bearer), Cristina Costanzo (L’inganno del Tempo), Alessio Deli (Summer awakening), Jorge Egea (Meditativa), Gianni Ruggeri (Terra valenti), Anna Gillespie (Old Giant), Paolo Guarrera (Busto alla luce; Venere), Gesualdo Prestipino (Le braccia e la mente; Kore; Sfere), Fatima Messana (Sine Pietate), Sebastiano Messina (Bambino con vela), José Manuel Martínez Perez (Esclavos), Alessandro Reggioli (Safety Heart Armour).

In occasione del momento inaugurale, lo scorso sabato 19 dicembre, dopo l’intervento del Sindaco di Bronte, Graziano Calanna, che ringraziando i numerosi intervenuti si è congratulato con la direzione del MacS per l’impeccabile organizzazione di un evento perfettamente coniugato allo scenario del Castello Nelson e per la presenza di artisti di grande pregio e di grande valore, ha preso la parola il curatore della mostra Adriano Pricoco (Docente di Teoria e Storia dei metodi della Rappresentazione, Accademia di Belle Arti di Catania) il quale, mettendo in risalto l’importanza della materia e della sua evoluzione inscindibilmente legate alla storia della scultura, all’arte e all’architettura, ha moderato il convegno che ha visto la presenza degli artisti Annalù Boeretto, Alessio Deli, Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra e di Natale Platania (Docente di Videoscultura all’Accademia di Belle Arti di Catania).

“Il sito archeologico, storico e monumentale del Castello Nelson è stato lo scenario ideale per la promozione di questa nuova avventura del MacS che ha organizzato questo evento, promosso dal Comune di Bronte, con l’intento di coniugare scienza, didattica e allestimento museale – dichiara Giuseppina Napoli, Direttrice del MacS -. Il convegno, con il supporto dell’Accademia di Belle Arti di Catania, ha approfondito ampiamente le tematiche compendiate dal titolo: Scultura, l’evoluzione della materia.
Siamo molto soddisfatti, l’esposizione ha visto la presenza di artisti italiani e internazionali dei quali i tanti visitatori hanno potuto apprezzare e riconoscere il talento. Sono molto contenta perché anche con questo evento il MacS ha potuto ulteriormente promuovere la propria filosofia museale ovvero quella di portare, com’è sempre stato tra i nostri obiettivi primari, l’arte contemporanea all’interno dei siti storici del patrimonio culturale siciliano.
Ringraziamo il Sindaco di Bronte, Graziano Calanna, per averci dato l’opportunità di vivere due intense giornate nel segno di arte, bellezza e storia nell’incantevole Castello”.

Mi sono imbattuta nella resina e da sempre per me la costante sfida è stata quella di combinare una materia cosi poco emozionale con un linguaggio espressivo che vuole essere pregno di meraviglia, di freschezza e di poesia – dichiara Annalù Boeretto, artista in mostra -. Racconto mondi sospesi in metamorfosi e mi pongo in quell’istante di transizione fra pittura e scultura, in un terreno ibrido che mi permette di sperimentare differenti possibilità espressive.
Il rapporto con le mie opere è appassionato, viscerale, profondo fino a quando sto realizzando il pezzo. Quando termina io sono già oltre, e lo lascio andare immediatamente perché penso subito al suo superamento. Quindi non ho mai nessun tipo di attaccamento a nessuna delle mie opere. In passato ogni sapere, ogni disciplina si univa alle altre per la ricerca di una conoscenza del mondo semplice e profonda.
La mia ricerca in chiave contemporanea va verso questa direzione: si tratta di una riflessione sul mondo e su un senso di sacralità che è intrinseco nelle cose. La materia che uso diventa semplicemente uno strumento per dare forma a questa visione. Cerco di essere in dialogo con l’anima delle cose”.

L’aspetto affascinante di quello che faccio con i materiali di recupero che ho adottato come medium della mia espressività è proprio quello di rendere immortale la sintesi della nostra civiltà – dichiara Alessio Deli, artista in mostra -. Pertanto il rifiuto, quel qualcosa che viene abbandonato dall’essere umano, si nobilita attraverso l’assemblaggio, la forgiatura del materiale stesso e, poi, attraverso la costruzione di una figura umana, vegetale oppure animale.
È come se qualcosa si rigenera dalla proprie macerie, dalle proprie ceneri, un po’ come l’araba fenice, fino a diventare immortale o fino a restare alle generazioni future. Può darsi pure che la natura stessa si riprenderà tutto, difatti spesso dico che le mie sono delle sculture post-atomiche. Ultimamente ho lavorato sul tema della famiglia, difatti ho ‘ricostruito’ una famiglia composta da tre elementi (madre, padre e figlio): questa possiamo considerarla un po’ la sintesi del discorso post-atomico. Viene ricreato il nucleo attraverso un’opera multipla. Dunque, non più il singolo soggetto bensì un soggetto accompagnato da altri soggetti che insieme costituiscono un nucleo, in questo caso appunto la famiglia.
Nel futuro c’è in progetto di realizzare cose ancora più complesse, con un numero crescente di elementi: un bar, una piazza, una stazione metropolitana proprio per restituire il senso di umanità, umanità che si espande”.

Le opere esposte

Le opere esposte

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Messina. È stato presentato ieri, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Messina, il libro di Teresa Pugliatti Il Simbolismo nella pittura europea. Dai Preraffaelliti all’Art Nouveau, pubblicato nel 2015 da Magika Edizioni.
Con 362 immagini a colori e testi ricchi di osservazioni critiche, il volume rappresenta un percorso di ricerca che studia da una nuova prospettiva l’impatto che il Simbolismo ebbe non solo sulle arti figurative ma anche sulla letteratura e sulla storia. La novità critica e metodologica del libro è tale da averlo portato fino alla National Library di Washington, al Metropolitan Museum di New York, alla Biblioteca della Columbia University di New York, al Getty Institute di Losa Angeles e all’Università della Pennsylvania.
Accanto all’autrice, alla presentazione erano presenti il prof Francesco De Domenico, Direttore Generale dell’Università, il prof. Santi Fedele, storico, e il prof. Giampaolo Chillé, storico dell’arte.
Gli studi di Teresa Pugliatti riescono a parlare anche a chi non è un esperto di arte” ha esordito Francesco De Domenico, che ha raccontato di essere un appassionato seguace dell’opera della professoressa. L’intervento di Santi Fedele si è invece addentrato in un terreno più specifico. “Lo studio del Simbolismo richiede un approccio interdisciplinare, che tocchi ambiti come la letteratura, la filosofia e la psicanalisi. Il Simbolismo rappresenta un momento di rottura, un’inversione di tendenza rispetto al Naturalismo della prima metà dell’800 perché è stato capace di interpretare l’inquietudine e il disagio esistenziale della società prima della Grande Guerra”.
Giampaolo Chillè ha dichiarato che “il volume di Teresa Pugliatti riempie un vuoto, attuando però una rivoluzione cronologica che fa cominciare il Simbolismo 40 anni prima del 1886, data in cui storicamente lo si fa cominciare, con la pubblicazione del Manifesto su Le Figaro. Con questo nuovo studio, il Simbolismo non è più uno stile né una corrente: è un atteggiamento del pensiero”.
A concludere la presentazione proprio Teresa Pugliatti: “L’opera degli artisti simbolisti è un tutt’uno con il loro stato d’animo, con i drammi da loro vissuti. È un simbolismo che offre, non descrive; suscita e non dichiara nulla apertamente. Per questo motivo possiamo parlare di pittura dell’anima”.
Il volume rappresenta la prima delle due parti di un’opera che verrà completata da Teresa Pugliatti nel 2016 e in cui grande rilievo avranno i simbolisti italiani.

TERESA PUGLIATTI
Biografia

Teresa Pugliatti è nata a Messina, dove si è laureata in Lettere con una tesi in Storia dell’Arte, di cui è stato relatore Alessandro Marabottini. Ha insegnato Storia dell’arte moderna nelle università di Messina prima e, dopo l’ordinariato, di Palermo, alternando corsi di Storia dell’arte italiana e siciliana con corsi di più ampio respiro sulla Storia dell’Arte europea.
Oltre duecento le sue pubblicazioni, tra saggi, articoli e relazioni in convegni nazionali e internazionali. I suoi contributi scientifici vanno dal Quattrocento fino ai movimenti europei di fine Ottocento – primo Novecento, ma i suoi interessi toccano anche l’arte contemporanea.
Tra i suoi lavori più importanti si ricordano Agostino Tassi tra conformismo e libertà (Roma, De Luca, 1978), Giulio Mazzoni e la decorazione a Roma nella cerchia di Daniele da Volterra (Roma, Poligrafico dello Stato, 1984), Pittura del Cinquecento. La Sicilia orientale (Napoli, Electa Napoli, 1993), Pittura del Cinquecento. La Sicilia occidentale (Napoli, Electa Napoli, 1998), Antonello da Messina. Rigore ed emozione (Palermo, Kalòs, 2008), Pittura della tarda maniera nella Sicilia occidentale (Palermo, Kalòs, 2011). Ha collaborato con Luigi Ferlazzo Natoli al volume Arte contemporanea a Messina 1890 – 1997 (Messina, Intilla, 2009). Ha curato, con Salvatore Rizzo e Paolo Russo, il volume Manufacere et scolpire in lignamine. Scultura e intaglio ligneo in Sicilia tra Rococo e Barocco (Catania, Maimone, 2012).
I suoi numerosi scritti sulle località meno note della Sicilia in tema di restauro e conservazione dei Beni Culturali documentano un impegno costante in un campo nel quale ha ingaggiato molte battaglie, coinvolgendo i suoi allievi e fondando il Comitato per la Salvaguardia dei Beni Culturali della Provincia di Messina.

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Messina. Inaugurata presso i locali della Galleria provinciale d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera”, la V Edizione della “Settimana Quasimodiana”, organizzata dalla Città Metropolitana di Messina.
Nell’ambito della manifestazione, che si svolgerà fino al prossimo 19 dicembre, verrà inaugurata la mostra “Ritratti celebri di Quasimodo”, interessante continuazione dell’operazione culturale iniziata lo scorso anno in collaborazione con la Sovrintendenza di Ragusa.
Saranno esposte opere di Aligi Sassu, Domenico Cantatore, Luciano Luisi, Bettina, Remo Brindisi, Tadeusz Kantor, alcune caricature di Salvatore Quasimodo ed il busto in bronzo del poeta, realizzato nel 1937 da Francesco Messina.

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Catania.Giovedì 17 dicembre 2015, alle ore 19,30, la Libreria Fenice, via Garibaldi 133 Catania, presenta il libro “Cristiani e musulmani nella Sicilia normanna“, firmato da Ferdinando Raffaele, componente del gruppo di ricerca ARTESIA (Archivio Testuale del Siciliano Antico), Carlo Ruta, saggista e studioso del mondo mediterraneo, e dall’archeologo Sebastiano Tusa, soprintendente al Mare di Sicilia. Parleranno del libro gli autori Raffaele e Ruta.
È un libro di storia, che riporta al Medioevo e precisamente al Regnum Siciliae fondato e retto per quasi tutto il XII secolo dagli Altavilla. Ma il suo messaggio è attualissimo. Si tratta di Cristiani e musulmani nella Sicilia normanna, appena uscito per le Edizioni di Storia e Studi Sociali. Si compone di tre saggi, brevi ma esaurienti, sui rapporti complessi che intercorsero tra cristiani e musulmani nel Regnum Siciliae degli Altavilla. Le prospettive prescelte sono essenzialmente tre: quella storico-linguistica, esaminata da Raffaele, quella etnico-religiosa, analizzata da Ruta, e quella tecnico-scientifica, presa in esame da Tusa.

Interventi a commento:

Raffaele, dopo un breve excursus storico, fa il quadro delle contaminazioni e dei «prestiti» linguistici e lessicali dall’arabo nella lingua siciliana, soffermandosi sull’ampio vocabolario di queste contaminazioni e illustrando l’entità del debito che l’idioma siciliano ha contratto con la lingua parlata dai musulmani di Sicilia, che soprattutto nelle fasce medio alte fu l’arabo classico. Spiega quindi il peso che queste contaminazioni hanno avuto nell’evoluzione sociale della lingua parlata siciliana, con effetti di interculturalità che finirono con l’arricchirne la struttura. L’idioma dell’isola godette infatti di non poca considerazione nell’esperimento di volgare illustre condotto nella prima metà del XIII secolo dalla scuola poetica siciliana.

Ruta traccia un quadro dei problemi che sul piano storiografico restano aperti, mettendo in rilievo una serie di elementi che collidono con l’immagine di una Sicilia normanna interamente pacificata e interculturale. Spiega che lo sfondo del secolo era quello delle crociate e che l’ideologia della guerra santa ebbe effetti anche nell’isola, coltivata in particolare da alcuni ambienti facoltosi dell’aristocrazia, di provenienza nord-italiana. Argomenta quindi sui modi in cui progredì il paradigma violento, e sui modi in cui i poteri ufficiali del tempo contribuirono a indebolire l’etnia arabo-berbera di Sicilia, esponendola a un destino tragico, che si compì definitivamente in periodo svevo, con gli stermini e le deportazioni di Federico II.

Tusa spiega che le conoscenze tecniche già patrimonio degli arabi ebbero in Sicilia effetti notevolissimi, che, lungi dall’esaurirsi nei due secoli in cui i musulmani amministrarono e colonizzarono la Sicilia, riversarono i loro benefici nel Regnum Siciliae cristiano degli Altavilla. Anche i commerci e le attività produttive dei musulmani divennero di fatto un patrimonio irrinunciabile per i nuovi signori della Sicilia. L’archeologo chiarisce poi i modi in cui la cultura materiale e artistica araba si sedimentò nel regno, in primo luogo a livello architettonico, con l’adozione di stilemi arabo-islamici nella edificazione di chiese e palazzi, che contribuirono non poco alla rappresentazione sincretica e scenografica che gli Altavilla predilessero.
Per tutto questo, come si diceva, si tratta di un testo di strettissima attualità, il cui significato è sintetizzato, nella premessa editoriale, in queste parole: «Si può discutere quanto la storia, anche la più remota, sia in fin dei conti, come sosteneva Benedetto Croce, storia contemporanea, o quanto tenda almeno ad esserlo. Intesa come studio consapevole e approfondito del passato, essa costituisce comunque uno strumento importante per orientarsi. E in questo senso può aiutare non poco a comprendere le complessità di questo tempo, che sono in grado di disorientare e di indurre a forme strategiche di dimenticanza.»

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BRONTE (Ct). Sabato 19 dicembre 2015, al Castello Di Nelson, ore 09.30, si terrà l’inaugurazione della Mostra – Convegno dal titoloScultura, l’evoluzione della materia” a cura di Adriano Pricoco. L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Graziano Calanna con l’ausilio del MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli.
Espongono, con altrettante opere: Annalù Boeretto, Bob Clyatt, Cristina Costanzo, Alessio Deli, Jorge Egea, Anna Gillespie, Paolo Guarrera, Fatima Messana, Sebastiano Messina, José Manuel Martínez Perez, Natale Platania, Gesualdo Prestipino, Alessandro Reggioli, Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra, Gary Weisman.
Sabato 19, sarà possibile visitare le opere in mostra dalle ore 14 alle 17. Domenica 20, dalle ore 9 alle ore 17. Ingresso libero (riservato ai locali che ospitano la mostra).

Il Sindaco di Bronte, Avv. Graziano Calanna, aprirà i lavori del Convegno alle ore 10.30. Interverranno: il curatore della mostra prof. Adriano Pricoco (Docente di Teoria e Storia dei metodi della Rappresentazione, Accademia di Belle Arti di Catania) e il prof. Natale Platania (Artista, docente di Videoscultura all’Accademia di Belle Arti di Catania).
Saranno presenti gli artisti: Gianni Ruggeri, Giovanna Vinciguerra, Annalù Boeretto e Alessio Deli.

Adriano Pricoco (Curatore del Convegno – Mostra) – “La materia e la sua evoluzione sono indissolubilmente legate alla storia della scultura e di conseguenza oltre che all’ambito specifico dell’arte anche a quello dell’architettura. Questo il tema al centro della Mostra – Convegno La scultura, l’evoluzione della materia, evento promosso dal MacS ed ospitato nella ducea di Nelson.
Nell’epoca moderna la creazione e la diffusione di nuovi materiali ha portato allo sviluppo di nuove tecniche esecutive che se per un verso hanno mantenuto una radice etimologica nella tradizione, hanno altresì scandito una nuova visione ontologica della scultura. L’avventura del primo ‘900 attraverso le esperienze delle Avanguardie artistiche ha sancito una definitiva emancipazione dell’opera dai canoni che ne avevano connotato la riconoscibilità e la valenza nell’arco dei secoli precedenti, mostrando una naturale attrazione verso i nuovi materiali che l’ennesima tappa della rivoluzione industriale proponeva. Nel nostro contemporaneo, dopo l’avvento delle tecnologie digitali, si è imposta una nuova ulteriore urgenza di definire gli ambiti e le metodologie operative e creative nelle arti visive ed anche la scultura ne ha subìto l’ingerenza proponendo nuove modalità ed interrogandosi sulla sua istanza. La Mostra – Convegno si propone, attraverso l’apporto e la testimonianza degli artisti invitati a riflettere, di dibattere su questo tema tentando di identificare le linee guida che muovono la ricerca”.

Graziano Calanna (Sindaco di Bronte) – “Il nostro Paese è universalmente conosciuto per la grande ricchezza culturale che lo caratterizza: oltre 3.600 musei; quasi 5.000 siti culturali; 46.000 beni architettonici vincolati; 34.000 luoghi di spettacolo; 52 siti Unesco, centinaia di festival ed iniziative culturali che animano i territori. Questa eredità rappresenta non solo il nostro passato e il presente, ma anche il futuro del Paese, una risorsa da tutelare e valorizzare e che ci rende unici nel panorama internazionale. Tutelare e valorizzare adeguatamente, anche in chiave turistica, le nostre ricchezze è un dovere, ma al tempo stesso una grande opportunità. E Bronte contribuisce alla valorizzazione dei beni culturali, salvaguardando e tramandando non solo la storia ed il ricco patrimonio che vanta, ma promuovendo iniziative culturali nella radicata convinzione che arte e cultura siamo insostituibili fucine di progresso e civiltà, oltre a limpide occasioni di sviluppo.
Cultura e turismo, infatti, possono realmente essere un binomio vincente non solo per far uscire il Paese dalle secche delle crisi, ma anche per ricondurlo su un nuovo percorso di crescita sostenibile e duratura. Non a caso, quindi, questa Amministrazione ha deciso di organizzare questo evento, che ripropone l’incantevole scenario del Castello Nelson come ottima galleria di arte contemporanea, completando, anche se solo per pochi giorni, di materiali diversi alla pietra lavica, la permanente esposizione di sculture di arte contemporanea che dominano il parco in questo fazzoletto di terra che un tempo fu inglese“.

Giuseppina Napoli (Direttrice del MacS) – “Un’indagine artistica alla scoperta della materia e delle sue continue evoluzioni e trasformazioni alchemiche, la scultura come voce narrante di un percorso sospeso tra seduzione del reale e fascinazione misteriosa della materia, quest’ultima divenuta la protagonista più ricercata nell’espressione artistica contemporanea. La potenza e la forza espressiva acquisite dalla materia nel corso degli ultimi decenni ha infatti cambiato radicalmente il rapporto preesistente con l’opera d’arte. Distante dalla forma e dalla nozione classica dell’opera, il linguaggio artistico contemporaneo, volto alla ricerca e alla sperimentazione, vede nella sfida con la materia il suo riferimento dominante, per cui non parliamo più di una rappresentazione statica, unica, completa, finita, irripetibile, ma al contrario di un qualcosa che può essere incompiuto, instabile, effimero, indefinito, manipolabile e partecipato.
Lo scardinamento delle avanguardie prima, la pop art, la minimal art, l’arte concettuale le tecnologie digitali dopo, hanno, nel corso del tempo, creato all’interno del grande e immenso mare dell’arte contemporanea degli estremismi, finanche delle autentiche forme di rifiuto e opposizione nei confronti delle tecniche e della materia tradizionali. La ricerca spasmodica volta sempre a nuovi linguaggi e mezzi espressivi, ha visto un “allargamento” ed un “accoglimento” esponenziale dell’arte contemporanea verso una moltitudine di materiali e tecnologie, dalla fotografia al cinema ai video ai pc, ai più disparati oggetti di uso comune, ai corpi, ai paesaggi, all’elettricità, all’acqua. Tuttavia l’arte contemporanea, seppur tra le mille contraddizioni delle sue diverse e molteplici voci, continua il suo racconto e la sua rappresentazione, riuscendo ancora una volta a scuotere le nostre anime e la nostra immaginazione.”

Alessio Deli, Summer awakening,cera, lamiera, ferro, terracotta, legno, poliuretano, cm 165x60

Alessio Deli, Summer awakening,cera, lamiera, ferro, terracotta, legno, poliuretano, cm 165×60

Anna Gillespie, Old Giant.  Unique bronze, found wood.  114 x 72 x 28cm.  2014

Anna Gillespie, Old Giant. Unique bronze, found wood. 114 x 72 x 28cm. 2014

Annalù Boeretto, il libro della tempesta, resina, carta, inchiostri, 250x100x250 2014

Annalù Boeretto, il libro della tempesta, resina, carta, inchiostri, 250x100x250 2014

 

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Giardini Naxos (Me) – Il Vicesindaco del Comune di Giardini Naxos Carmelo Giardina, delegato dal Sindaco Pancrazio Lo Turco, ha aderito a Milano all’invito della Eap Fedarcom Regione Sicilia, su richiesta dell’Associazione CPAFFC (Associazione Chinese People Association for Friendship with Foreign Counties), uno dei tre principali Enti di Diplomazia Estera della Repubblica Cinese. Fondata nel 1954 e diffusa in tutta la Cina, l’Associazione per l’Amicizia del Popolo Cinese con l’Estero è incaricata dal Consiglio di Stato Cinese di coordinare e amministrare il lavoro di gemellaggio con l’estero: alla fine del 2012 CPAFFC aveva attivato 1986 gemellaggi con 131 paesi, inclusi 64 gemellaggi con Regioni, Province e Comuni d’Italia. L’incontro, patrocinato dalla Regione Lombardia, ha avuto luogo presso il Palazzo Regione Lombardia, con la partecipazione di 38 delegazioni di Sindaci e Autorità Governative Italiane tra le quali l’On. Davide Caparini (Ufficio di Presidenza Camera dei Deputati Governo Italiano), il dott. Carlo Capria (Dirigente Presidenza del Consiglio dei Ministri), il dott. Giovanni Di Giorgi (Vice Presidente ANCI), Francesca Brianza (Assessore Post Expo e alla Città Metropolitana), la dott.ssa Maria Moreni (Presidente Associazione Physeon). Presenti per la Delegazione Siciliana il Vicesindaco Carmelo Giardina (Comune di Giardini Naxos), il dott. Salvatore Ferro (delegato del On. Gianluca Miccichè della Regione Sicilia), la dott.ssa Floriana Ippolito (Responsabile sportello UE dell’Associazioni Albergatori Giardini-Naxos e Taormina), il dott. Andrea Cafà (Presidente CIFA- Fonarcom), la dott.ssa Angela Amico (della EAP-Fedarcom). Relatore per la Delegazione cinese è stato Mr. Shen Xin di CPAFFC (Vice Direttore Generale di Dipartimento Europeo). Sono stati trattati argomenti sul futuro delle relazioni di amicizia, cooperazione, diplomazia people to people tra Italia e Cina: scenari,prospettive e opportunità. In particolare, è stata firmata una proposta di accordo di amicizia, tra la CPAFFC, la Regione Sicilia, il Comune di Giardini Naxos, EAP Fedarcom, e CIFA-Fonarcom, volta ad implementare una stretta collaborazione per incoraggiare gemellaggi, visite, scambi, incontri tra imprenditori e professionisti, una migliore reciproca conoscenza dei sistemi culturali e sociali di Cina e Sicilia, facilitare la conoscenza tra sistemi di impresa di Cina e Sicilia, divulgare la conoscenza del territorio comprensoriale di Giardini Naxos e della Sicilia in generale per possibili futuri investimenti Cinesi, programmi di formazione, attività culturali, esperienze enogastronomiche tradizionali e ogni altro evento ritenuto idoneo a valorizzare il nostro territorio. Nel corso dell’incontro, la Delegazione Siciliana ha esposto le ricchezze naturali, paesaggistiche, storiche e culturali del territorio Siciliano. In particolare è stato presentato, dal Vicesindaco e dalla Dott.ssa Ippolito, ognuno per la parte di propria competenza, il territorio di Giardini Naxos e del suo comprensorio, le sue peculiarità e le ricchezze naturali verso le quali i Delegati Cinesi hanno manifestato particolare interesse. L’incontro è continuato  con la presentazione di CAWE ( China Association of Women Entrepreneurs), 18 Imprese, tutte dirette da Imprenditrici Cinesi. Dopo una breve introduzione della Sig.ra JIANG Hua (Vice Presidente dell’Associazione), le 18 impresarie Cinesi hanno presentato i loro prodotti e mostrato una attenzione particolare verso l’Italia e la Sicilia inoltrando richieste di mercato per quanti, interessati alle loro attività, volessero intraprendere rapporti di lavoro. Sono state intraprese iniziative con alcune di loro interessate all’attività turistica nel nostro territorio.

Al centro Floriana Ippolito,  Mr. Shen Xin di CPAFFC e Carmelo Giardina

Al centro Floriana Ippolito, Mr. Shen Xin di CPAFFC e Carmelo Giardina

Il Vicesindaco Giardina mostra depliant su Giardini Naxos

Il Vicesindaco Giardina mostra depliant su Giardini Naxos

L'accordo siglato (pag. 1)

L’accordo siglato (pag. 1)

L'accordo siglato pag. 2

L’accordo siglato pag. 2

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