GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Dott. Rosario Messina

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Giardini Naxos (Me)- Meeting di Cardiologia interventistica ed elettrostimolazione , TAOHEART 2.0 , che si svolgerà presso la sala conferenza dell’Hotel Hilton di Giardini Naxos nei giorni 13-14 Novembre. L’importante avvenimento scientifico organizzato e diretto dal dott. Ludovico Vasquez attuale responsabile della cardiologia dell’ Ospedale San Vincenzo di Taormina e dell’Ospedale Fogliani di Milazzo vede coinvolta l’elite dei cardiologi interventisti locali e regionali. Importanti ed attuali gli argomenti trattati quali: organizzazione della rete dell’infarto ed attualità in Emodinamica, trattamento delle sindromi coronariche acute e croniche, interventistica extra coronarica, Elettrostimolazione ed elettrofisiologia, trattamento delle complicanze dei dispositivi impiantati, gestione dell’Endocardite infettiva, rimozioni degli elettrocateteri da pacemaker e recupero intravascolare dei corpi estranei,ablazione trans catetere delle aritmie. L’importante evento vuole essere un punto di riferimento per tutti gli operatori sanitari specialisti che vogliono essere sempre all’avanguardia nel trattamento di pazienti particolarmente a rischio per patologia cardiovascolari gravi e che richiedono un iter terapeutico complesso. Si tratterà lo stato dell’arte delle varie e moderne tecniche interventistiche sottolineando l’importanza che tale metodiche svolgono nel prevenire e trattare patologie di particolare gravità annullando o riducendo i viaggi della speranza presso altri centri e favorendo le cure ed il trattamento in loco. In contemporanea si svolgerà una giornata dedicata al personale infermieristico e paramedico , NURSE Tao Heart, con importanti relazioni sul ruolo e sulle competenze di tutti gli operatori sanitari coinvolti. Le giornate inizieranno il 13 novembre con l’iscrizione dei partecipanti e si concluderà Sabato 14 Novembre con l’assegnazione dei crediti formativi Ecm. 

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Primario Ludovico Vasquez

Primario Ludovico Vasquez

Giardini Naxos (Me) – Sui nastri di partenza il “Gruppo di rilassamento” organizzato dal Consultorio “La Famiglia” di Giardini Naxos. A breve partiranno una serie di incontri, gratuiti, aperti a quanti volessero prenotarsi per imparare a rilassare la propria mente ed il proprio corpo. Gli esercizi verranno svolti in un contesto di gruppo con la guida di una psicologa. A spiegare l’iniziativa del Consultorio è la psicologa Maria Parisi la quale dice: “Abbiamo pensato di attivare questo corso perchè ognuno di noi è alla ricerca di uno stato di equilibrio psico-fisico che spesso viene compromesso dalla realtà degli impegni quotidiani. E’ importante per la propria salute migliorare il proprio stile di vita. Sperimentare il rilassamento è una cosa salutare poichè è dimostrato scientificamente che essere in uno stato di stress prolungato, allerta costante, comporta seri rischi per la salute fisica e mentale in quanto determina alterazioni del normale funzionamento di alcuni organi (cuore, stomaco, intestino, ossa e sistema immunitario). Per questo occorre creare all’interno del proprio ritmo quotidiano pause rigeneranti e rilassanti con se stessi, evitando di arrivare a fine giornata con le batterie scariche. Nel nostro corso verranno insegnate delle tecniche psicologiche che aiuteranno ad autoregolare il proprio stato emotivo e a ritrovare armonia, calma e benessere interiori.”.
Gli esercizi di gruppo si terranno presso il Consultorio “La Famiglia” a Giardini Naxos in Via Paladino n. 12 il mercoledì dalle ore 17,30 1lle ore 19,00.
E’ necessaria la prenotazione telefonica Tel. 0942 52634

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Catania – Martedì 11 Novembre, alle ore 17:00, nell’aula n. 268 della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania (Dipartimento di Scienze Umanistiche – Piazza Dante) si terrà la presentazione del numero inaugurale della collana Quadernetto di poesia contemporanea a cura di Grazia Calanna e Orazio Caruso, Algra Editore, intitolato 4×10. Con l’editore Alfio Grasso, gli autori (Chiara Carastro, Antonio Lanza, Michele Leonardi e Pietro Russo) e i curatori, interverrà, in qualità di relatore, il prof. Giuseppe Savoca (ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea, Università di Catania).

Per ognuno degli autori proponiamo - dichiara la Calannauna selezione di dieci poesie. La collana reca il simbolo della x da intendere, coerentemente con la nostra concezione di poesia, nella duplice accezione di moltiplicatore (di significati, significanti, pulsioni, contenuti) e di incognita (oltreché per il lettore per colui che la ‘raccoglie’)”.

Le grandi concentrazioni editoriali si apprestanoaggiunge Caruso -, a congedarsi dalla poesia perché badano solo ai numeri e al mercato. L’unico linguaggio che comprendono è quello della matematica finanziaria, l’unico critico che ascoltano è quello che fa pendere i bilanci dalla parte del guadagno. Ma non bisogna disperare perché si aprono ampi spazi di manovra per avventure editoriali nascenti, a condizione che sappiano cercare e riconoscere, nell’informe scarabocchio della comunicazione globale, i nuovi poeti, spingendoli a emergere e dandogli il giusto rilievo”.

Riportiamo di seguito una breve selezione di versi tratti dal libro e le biografie degli autori.

Versi

Chiara Carastro:è così che cresci a vent’anni / come un pozzo che teme la superficie. / e solo tre parole da ricordare.

Antonio Lanza:Un diffuso stato di allarme, inudibile / perché chiuso nel buio dei polsi, / nei turni trascorsi / in solitaria

Michele Leonardi: Leggimi le braccia, i palmi: / sui polpastrelli l’acqua / ha inciso in braille la cifra del / tormento.

Pietro Russo:Il fallimento, padre, di queste mani / che schermano tramonti e la vergogna / per un altro giorno; dell’amore / alla fine, che muore.

Biografie

Chiara Carastro, catanese, dal 4 maggio ’94, ha conseguito la maturità classica al Liceo Gulli e Pennisi di Acireale, attualmente studia Giurisprudenza all’Università di Catania. Esordisce su l’EstroVerso (1 Ottobre 2014), e, poco dopo, pubblica sul blog “larosainpiù” (21 Ottobre 2014).

Antonio Lanza, nato a Paternò (CT) nel 1981, vive a Biancavilla. Laureato in Lettere Classiche, fino al 2015 ha svolto l’attività di libraio. ha partecipato alla manifestazione “IsolaPoesia” ed è stato più volte ospite al “Rito della luce” organizzato dalla fondazione Fiumara d’arte di Antonio Presti. Alcune sue poesie sono apparse online su l’EstroVerso (1 Luglio 2014). I testi inseriti in questo Quadernetto costituiscono la quarta sezione della raccolta inedita Suite Etnapolis.

Michele Leonardi nasce nel 1989 a Catania. Nel 2014 porta a termine il suo esordio cinematografico con il cortometraggio Morte Segreta, che ha ottenuto diversi riconoscimenti in Italia e all’estero. Tra l’agosto e il settembre 2015 ultima il suo secondo film breve, Mia. Da oltre dieci primavere scrive di musica per IlCibicida.com. Nell’estate del 2014 vince il terzo premio al Concorso Nazionale di Poesia Città di Chiaramonte Gulfi. Ha esordito su l’EstroVerso con dieci poesie inedite (10 Dicembre 2013).

Pietro Russo vive a Catania dove insegna materie letterarie nei licei e negli istituti tecnici e professionali, nonché Italiano a stranieri presso il comitato di Catania della Società Dante Alighieri, di cui è anche respondabile delle atrtività culturali. Collabora con varie testate cartacee e online con articoli di critica e recensioni letterarie. Nel 2013 ha pubblicato il saggio La memoria e lo specchio. Parole del Petrarca nella poesia di Sereni. È segretario del Centro di Poesia Contemporanea di Catania che ha fondato nel 2014 insieme ad alcuni amici e colleghi. Alcune sue poesie sono apparse sul web e in varie antologie

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Taormina (Me) -Nella splendida cornice della sala degli affreschi del palazzo “Calanna”, che ospita il ristorante “Baronessa”, affacciato sulla piazza IX Aprile, cuore pulsante di Taormina, ritornano i concerti di fine Ottocento. Le musiche eterne di Bellini, Verdi, Mascagni e Puccini assieme alla pietanze impreziosite dagli aromi del tartufo riusciranno ad affascinare i cinque sensi. Appassionati e non, si troveranno, il 7 e 21 novembre ed il 5 dicembre prossimi, in un ambiente senza età, palcoscenico delle performance musicali di cantanti del “Taormina Opera Stars“, selezionati in audizioni e stage dall’associazione “Aldebaran”. Si andrà a tavola per momenti che riusciranno a fondere, in un connubio da non perdere, profumi, colori e suoni della tradizione siciliana. Assieme a questi, anche l’inedito accostamento tra il tartufo umbro della rinomata casa “Giuliano” con i vini della prestigiosa cantina siciliana “Rapitalà”. L’ospite sarà emozionato per momenti sospesi tra passato, presente e futuro. Un appuntamento durante il quale lo chef riuscirà a presentare squisiti piatti “presi per mano” dal tartufo.

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Giardini Naxos (Me) – Tutta l’Italia ha commemorato i caduti di tutte le guerre nella tradizionale giornata del 4 novembre. Anche nella prima colonia greca di Sicilia è stata organizzata dal Comune una cerimonia nel ricordo delle vittime di tutti i conflitti che hanno vista coinvolta anche l’Italia. Alla manifestazioni sono intervenuti rappresentanze delle Forze dell’Ordine e della Locamare di Giardini Naxos, gli alunni delle scuole elementari con i loro insegnanti e una folta rappresentanza di docenti e studenti dell’Istituto XXIV Maggio di Taormina con il preside prof. Francesco Bottari. Presenti anche numerosi reduci tra questi Andrea Gullotta della Regia Marina che ogni anno partecipa alla cerimonia del 4 novembre con la sua divisa da marinaio ed una delegazione di bersaglieri in congedo con i tradizionali cappelli piumati. Presente anche una rappresentanza della Croce Rossa e del Gruppo Comunale di Protezione Civile. In rappresentanza del Comune di Giardini Naxos sono intervenuti, il Vicesindaco Carmelo Giardina, che ha sostituito il Sindaco impossibilitato ad intervenire, la Giunta, il presidente del Consiglio Danilo Bevacqua assieme a diversi consiglieri comunali. La solenne cerimonia è iniziata sulle note dell’Inno Nazionale eseguito dalla banda musicale “Arturo Toscanini” della parrocchia San Pancrazio. Subito dopo si è formato il corteo con in testa il gonfalone della città, composto dalle autorità comunali, dai reduci, dagli studenti delle scuole e numerosi cittadini il quale, dal palazzo municipale si è diretto verso la chiesa madre Maria S. Raccomandata dove il parroco padre Eugenio Tamà ha celebrato la s. messa. Al termine della celebrazione i partecipanti hanno raggiunto il monumento dei caduti in Piazza Abate Cacciola dove è iniziata la seconda parte della commemorazione le cui fasi e gli interventi sono stati introdotti da Serafina Sturiale. Dopo l’esecuzione dell’Inno Nazionale, i Consiglieri Comunali Martina D’Angelo e Angelo Cundari hanno deposto ai piedi del monumento la corona di alloro offerta dal Comune. Anche l’associazione culturale “Tradizione Ambiente e Turismo” presieduta da Giuseppe Russo ha collocato una corona di alloro ai piedi della statua. Successivamente Padre Eugenio Tamà ha eseguito il rituale della benedizione del monumento e delle corone di alloro. Terminata la benedizione, in un atmosfera di commozione e rigoroso silenzio, ha preso la parola il Vice Sindaco Carmelo Giardina, colonnello in congedo dell’Aeronautica Militare, il quale ha ricordato i caduti di tutte le guerre ed il loro estremo sacrificio con l’auspicio che in futuro regni sempre la pace. “Cari concittadini e gentili ospiti” ha iniziato Giardina “a nome del Sig. Sindaco, temporaneamente assente per precedenti impegni Istituzionali, a nome dell’Amministrazione Comunale e mio personale vi porgo un cordiale benvenuto e Vi ringrazio per la vostra presenza in questa sentita cerimonia.
Oggi, 4 novembre, è una data di particolare importanza perché si celebra in tutta Italia, la Commemorazione dei Caduti in guerra, la Giornata dell’Unità Nazionale e la festa delle nostre gloriose Forze Armate. Anche se modesta, questa cerimonia assume un significato di altissimo contenuto morale, sociale e umano perché oltre ad esaltare il valore incommensurabile della pace ci riporta alla memoria una battaglia vittoriosa in cui soldati di ogni età, provenienti da ogni parte del territorio Italiano, sacrificarono la loro vita per lo stesso ideale. Gli atti eroici compiuti dai nostri militari, che la storia riporta, vanno tramandati ai giovani di oggi affinché possano comprendere l’assurdità delle guerre e l’altissimo valore della pace, della libertà e della democrazia. Sono trascorsi 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia e 97 anni dalla vittoriosa battaglia di Vittorio Veneto, che sancì la fine di quella guerra, definita la Grande Guerra, una guerra di trincea, aspra e durissima, una delle più sanguinose che la storia riporta, con oltre 13 milioni di vittime tra militari e civili e milioni di feriti. 650.000 furono i soldati Italiani caduti. Quella di oggi è l’unica commemorazione nazionale che non conosce colore politico ne età, infatti, dal 1919 anno della sua istituzione, anche se con maggiore o minore enfasi, è stata celebrata da tutti i Governi, dall’Italia liberale di un tempo a quella repubblicana dei nostri giorni, a testimonianza di come questa ricorrenza esalta un momento di fortissima condivisione d’ideali e di valori comuni…..” Il discorso prosegue sul rispetto dei principi (democrazia, libertà, giustizia, solidarietà), su cui è fondata la nostra Costituzione, e il sacrificio di quanti hanno pagato il tributo più alto per conseguirli. “I nomi dei nostri cari concittadini incisi su questo sacro monumento sono a simboleggiare tutti coloro che hanno pagato il tributo più alto: A loro va la nostra più devota riconoscenza”.Quindi viene evidenziato, in vari passaggi, l’arduo compito delle Forze Armate, il significato di Patria e i valori che, nella giornata del 4 Novembre si onorano. L’assurdità della guerra, gli obblighi delle Istituzioni, degli adulti, degli Amministratori, il confronto con i giovani e l’insegnamento che il passato ci affida.
…….“Anche noi dobbiamo riflettere sul nostro modo di essere cittadini per sentirci più responsabili del destino di Giardini Naxos, poichè Il paese ha bisogno del contributo di ciascuno di noi. A noi tutti, il compito e l’obbligo di ricostruire una società più sana, più onesta, più integra, più equa; a noi il dovere di servire e amare la nostra città e la nostra Nazione con passione e con tutte le nostre forze. A quei giovani troppo spesso abulici, indifferenti e distaccati, si tramanda questo ricordo e questi valori affinché possano meglio comprendere il significato del dovere, il senso del sacrificio e il concetto di Patria che, giorno dopo giorno, si perpetua nel tempo“……. A conclusione, il doveroso ringraziamento a tutti i presenti (Forze Armate, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Associazione Bersaglieri, UNICEF, CRI, Protezione Civile, Dirigenti Scolastici, Studenti, Associazioni varie e cittadini). Viva la Pace, Viva l’Italia Unita, Viva le Forze Armate.
Poi è stata la volta del preside Francesco Bottari il quale ha brillantemente tracciato un excursus storico delle guerre d’Italia soffermandosi, in particolare, sulla Grande Guerra del 15-18. La cerimonia si è conclusa con l’esecuzione del “Silenzio” da parte del trombettiere della band “A. Toscanini”.
Rosario Messina

La santa messa

La santa messa

la santa messa

la santa messa

Il corteo

Il corteo

la cerimonia in piazza

la cerimonia in piazza

Padre Tamà benedice il monumento dei caduti

Padre Tamà benedice il monumento dei caduti

La benedizione del monumento

La benedizione del monumento

La corona di alloro del Comune

La corona di alloro del Comune

la manifestazione

la manifestazione

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Taormina (Me)- Scritto in italiano ed in un dialetto siculo dalla sapiente “metrica” che riesce a restituire toni ed accenti tipici della cadenza siciliana, “La borsa dell’avvocato” (Kimerik ed.- 2014), protagonista sabato 7 novembre, alle ore 17:30, del Caffè Letterario di “SPAZIO al SUD” nella deliziosa sala “Le Naumachie” dell’Hotel Isabella di Taormina, è il felice debutto nella narrativa del messinese Giuseppe Quattrocchi, da sempre impegnato nel settore della comunicazione. Giallo ambientato nel dopoguerra in una Sicilia tentata dall’indipendenza, con una mafia che smette i secolari panni rurali per buttarsi a capofitto nel moderno grande “affaire” della ricostruzione, è l’intreccio ed il sovrapporsi di tante storie che si intersecano a Salici, paesino abbarbicato sulle colline della costa jonica messinese, dove i punti di riferimento sono quelli tipici della realtà siciliana degli anni ’50: piazza, chiesa, municipio, caserma dei carabinieri, bar. Ed il pettegolezzo ne costituisce la colonna sonora.
La sparizione di un ragazzino cresciuto senza il padre emigrato in Sud America ed una madre, disincantata da una vita avvezza ai compromessi, che sa esattamente a quale “importante” portone andare a bussare per saperne di più. In contemporanea, l’omicidio di un avvocato, faccendiere ed intrallazzatore, e la scomparsa della sua voluminosa borsa porta-documenti, preziosa custode di carte scottanti. E mentre in sottofondo, strisciante, aleggia il fantasma di un amore antico e proibito, nella realtà si impone la violenta arroganza della logica degli affari, con il nuovo mercato del mattone figlio della dichiarazione di edificabilità di terreni agricoli che lega il consenso di spregiudicati politici in carriera all’affluire, ingente, di un fiume di denaro in tasche mafiose. Questi sono gli ingredienti-base che danno la stura all’intricata vicenda: una storia asincrona che si dipana tra intrighi e chiacchiere di paese, dicerie e fatti criminali, interessi che vengono da lontano e vendette che si consumano nel presente, smaliziati notabili ed ingenui parroci, corruttori e corrotti tutti a costituire le tessere di un complicato, coinvolgente, puzzle. Dove Bene e Male si contrappongono declinandosi in diverse sfumature ed i “cattivi” vengono superati dai “più cattivi”. All’implacabile maresciallo dei Carabinieri Santi Crisafulli, alla sua ultima indagine, il compito di indagare e, soprattutto, risolvere il caso “per rimettere le cose a posto” prima di andar via.
Forte di molteplici meccanismi narrativi, Giuseppe Quattrocchi in “La borsa dell’avvocato” riesce a coniugare abilmente il genere “giallo” alla descrizione, storica, di una società piegata dagli stenti della guerra, dall’emigrazione di massa e compressa dagli interessi voraci di famiglie “che contano”: una società pronta sì a punire chi non segue le ”regole” ma, allo stesso tempo, ligia al dettame di “portare rispetto” secondo l’atavico codice non scritto ma vigente da sempre.
Scorrevole ed articolato, grazie all’abilità narrativa dell’autore che tratteggia vividamente personaggi e situazioni, il romanzo catapulta il lettore in una Sicilia dai tratti “camilleriani”, potendo quasi, dalle descrizioni, percepirne i profumi intensi ed i sapori forti, sotto quel sole, cocente ed implacabile, che domina incontrastato la scena.
La presentazione del libro di Giuseppe Quattrocchi, pubblicato da Kimerik – brillante realtà imprenditoriale siciliana nel difficile panorama dell’editoria indipendente – è condotta dalla giornalista Milena Privitera, organizzata dall’associazione “Arte&Cultura a Taormina”, presieduta dalla giornalista MariaTeresa Papale, e sponsorizzata dall’Associazione Albergatori di Taormina, con il patrocinio del Comune di Taormina, Taormina Arte, Club Unesco Taormina, Valli d’Alcantara e d’Agrò, la partnership di servizio del “Gais Hotels Group” e la collaborazione dell’associazione culturale calabrese “Piazza Dalì”.

2X Locandina Quattrocchi

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Dopo due anni, il Colonnello Sicuso cede il comando della base al Colonnello Fedele

Il Col. Sicuso e il Col. Fedele

Il Col. Sicuso e il Col. Fedele

Base aerea di Sigonella (CT) - Martedì 20 ottobre 2015 si è svolta la cerimonia di avvicendamento al comando del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella (CT) tra il Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso, Comandante uscente ed il Colonnello Pilota Federico Fedele, Comandante subentrante.
L’evento è stato organizzato all’interno dell’hangar “one” della base aerea ed è stato presieduto dal Comandante la Squadra Aerea, Generale di Squadra Aerea Maurizio Lodovisi, alla presenza dell’Ispettore dell’Aviazione per la Marina, Generale di Brigata Aerea Roberto Azzolin, del Comandante delle Forze di Supporto e Speciali, Generale di Brigata Aerea Roberto Boi, di ex Comandanti del 41° Stormo e di varie autorità militari e civili delle provincie di Catania, Siracusa, Ragusa, Messina e Caltanissetta.
Il Colonnello Sicuso, in comando da settembre 2013, ha ripercorso con emozione l’intenso periodo porgendo il suo saluto alle autorità convenute e ricordando il silenzioso operare del personale di Sigonella, unitamente agli sforzi prodotti dall’intera base già proiettata verso una realtà internazionale quale quella rappresentata dal nascituro sistema di sorveglianza del territorio denominato Alliance Ground Surveillance (AGS) della NATO. Rivolgendosi infine al personale schierato, ha sottolineato come “con la vostra professionalità, preparazione e motivazione avete saputo far fronte non solo ai compiti d’istituto, ma essere all’altezza di altre sfide che la Nazione e le necessità contingenti vi hanno chiesto di fronteggiare”. Il Colonnello Sicuso è destinato a ricoprire un importante incarico nell’ambito del Comando Squadra Aerea nel settore dei Velivoli a Pilotaggio Remoto (APR).
Il Comandante subentrante, Colonnello Fedele, ha preso la parola confermando l’impegno di continuare ad agire con grande passione, professionalità e senso di responsabilità sempre al servizio della Patria e della collettività, con la ferma determinazione di raggiungere risultati sempre più prestigiosi per Sigonella e per l’intera Aeronautica Militare. Proprio in questa direzione, ha precisato che la situazione geopolitica del Paese e quella internazionale delineano una funzione sempre più importante: “in tale complesso scenario si rafforza sempre di più l’esigenza di farci trovare pronti per le sfide che ci attendono, rappresentate nel breve dall’operare in autonomia una componente APR nazionale, dall’avvio del programma AGS e dall’arrivo del nuovo velivolo P-72”.
Il Generale Azzolin, nel corso del proprio intervento, ha lodato l’operato ed il dinamismo del Colonnello Sicuso per aver saputo portare a termine con pieno successo tutte le attività demandategli dalla Forza Armata. Si è poi congratulato e ha ringraziato quanti, con operosità, onestà, passione e meticolosità hanno permesso di raggiungere brillanti risultati con il velivolo Breguet 1150 Atlantic che, seppur in linea da oltre 40 anni, ha volato quasi il doppio di ore di volo rispetto alle specifiche iniziali di progettazione.
Il Generale Lodovisi, durante il suo discorso, ha inteso evidenziare l’importanza dei valori e delle tradizioni tramandate con il passaggio della Bandiera di Guerra tra le mani dei due Comandanti, sottolineando contestualmente le capacità e la determinazione che la Forza Armata mette a disposizione dell’intera collettività. Nel proseguire, dopo essersi complimentato con il Colonnello Sicuso per gli eccellenti risultati conseguiti nei due anni di comando, ha auspicato che durante la propria guida il Colonnello Fedele possa fare ancora meglio, nella configurazione e nel solco già tracciato dall’Aeronautica Militare quando ha riposto in Sigonella grande fiducia e demandato non indifferenti progetti e responsabilità, non solo a livello nazionale.

               M.llo Carmelo Savoca

Il Col. Sicuso bacia la bandiera

Il Col. Sicuso bacia la bandiera

Il Col. Sicuso

Il Col. Sicuso

Intervento del Gen. Azzolin

Intervento del Gen. Azzolin

Il discorso del Gen. Lodovisi

Il discorso del Gen. Lodovisi

Firma Albo d'onore

Firma Albo d’onore

Un momento della cerimonia

Un momento della cerimonia

Interviste a fine cerimonia

Interviste a fine cerimonia

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L’evento in programma fino al prossimo 6 novembre

MessinaPalazzo dei Leoni ospiterà fino al prossimo 6 novembre le mostre itineranti su “Energia per noi” ed “Energia che cambia il clima”, curate dal funzionario dott. Carmelo Rasconà.
Si tratta di una campagna di sensibilizzazione rivolta agli alunni di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado.
Le tematiche affrontate sono il corretto uso dell’energia e delle fonti rinnovabili, alternative e pulite.
Nel corso della mostra “Energia per noi”, dedicata ad allievi delle scuole primarie (a partire dalla terza) e secondarie di primo grado, esperti spiegheranno, attraverso 25 pannelli illustrativi, come l’energia venga prodotta, trasformata, trasportata e utilizzata, cercando di sensibilizzare i bambini ad un uso razionale dell’energia e ai vantaggi delle fonti rinnovabili, alternative e pulite. Il percorso delle scolaresche andrà dalla definizione di energia, con il pannello dal titolo “capire l’energia”, alle sue forme, passando per la storia (dalle pale dei mulini a vento al motore a scoppio), le fonti e il loro rapporto con lo sviluppo dell’essere umano, per arrivare all’attualità caratterizzata dall’inquinamento atmosferico e da una società che spreca energia.
La mostra “L’Energia che cambia il clima”, destinata ad allievi delle scuole primarie (a partire dalla terza) e secondarie di primo e secondo grado, punterà ad illustrare il cambiamento climatico, cosa è, come agisce, come sta trasformando il nostro territorio e le nostre abitudini di consumo.
A latere delle due mostre, un piccolo spazio in cui i partecipanti potranno

Pannelli esplicativi

Pannelli esplicativi

sperimentare direttamente i processi di creazione e trasformazione dell’energia.
Il programma degli appuntamenti prevede in contemporanea anche corsi di aggiornamento per docenti sul risparmio energetico ed energie da fonti rinnovabili che avranno come obiettivo l’approfondimento di tecniche e metodi di programmazione di percorsi di educazione ambientale nel settore energetico.
In particolare, i corsi saranno articolati in due moduli: il primo verte su “Energie rinnovabili e non rinnovabili: le fonti, i consumi, gli sprechi” mentre il secondo svilupperà un approfondimento su “La qualità ambientale degli edifici”.
Ciascun corso avrà la durata di 20 ore (5 incontri da 4 ore) ed è destinato a 40 insegnanti.
La campagna di formazione, informazione e sensibilizzazione è realizzata dall’Osservatorio Regionale Siciliano per l’Ambiente nell’ambito del progetto RESET promosso dal Dipartimento Energia della Regione Siciliana.

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Castelmola (Me) – Il piccolo centro prosegue la sua azione nel mondo culturale grazie a numerose iniziative spinte dell’assessore, Eleonora Cacopardo ed il sindaco, Orlando Russo. Il 29 ottobre nella sala auditorium, si è svolto l’incontro sul tema “I nostri figli digitali nativi e born mobile: potenzialità e pericoli della rete per la generazione app. Nuova genitorialità e nuovi modelli educativi”. Moderatrice dell’incontro, Milena Romeo (curatrice di progetti d eventi culturali) presente anche l’assessore Stefania D’Agostino. Relatori: Francesco Pira, Sociologo, Giornalista, docente di comunicazione presso l’università degli studi di Messina e l’Università Salesiana di Venezia; Roberta Russo, Psicologa della Salute,Clinica e Comunità; Carmela Maria Lipari, Dirigente Scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Caminiti Trimarchi; Luigi Napoli, Dirigente Scolastico dell’istituto Tecnico Commerciale “Pugliatti” di Trappitello-Taormina; Carla Santoro Dirigente Scolastico dell’istituto Comprensivo di Taormina. A conclusione verrà proiettato “Il Giornalista” nuovo film di Tony Morgan. .

Sabato 31 ottobre,l’evento alla scoperta del percorso naturalistico di Florence Trevelyan, palcoscenico della love story di Frieda Von Richthoven che ha ispirato, secondo una delle tesi più diffuse, il più scandaloso romanzo del Novecento, “L’amante di lady Chatterley” di David Herbert Lawerence. Il tutto si inquadra nel programma di una giornata inserita nel cartellone de “I borghi del gusto, eco e slow”. Un momento che ha visto impegnati i partecipanti per tutta la giornata in vari appuntamenti di degusta

Ass. Eleonora Cacopardo

Ass. Eleonora Cacopardo

zione e visita alle curiosità del territorio come, appunto, il percorso naturalistico. Ricca la scaletta delle iniziative previste. L’inizio della manifestazione è stato introdotto dal sindaco, Orlando Russo e l’assessore al turismo Eleonora Cacopardo. Nella prima mattinata la passeggiata ispirata alla storia d’amore; alle 13, una degustazione di piatti e prodotti tipici del borgo presso la struttura museale ed area del castello; alle 16 visita guidata del borgo e puntatina al “Pupilab” con mostra di esemplari originali di “pupi siciliani” presso,la sala espositiva Sant’Antonio; alle 18, workshop dedicato agli operatori turistici, tour operator e guide turistiche siciliane; alle 20, intrattenimento musicale nelle aree del castello; alle 21, cena di chiusura durante la quale è stata seguita la presentazione di costumi folcloristici tipici della Sicilia.

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Spadafora (Me). Dal 25 ottobre al 2 novembre la cittadina messinese di Spadafora ha ospitato “Giallo al Castello” il Festival del giallo e del noir di Sicilia. Il festival, costituisce il quinto appuntamento della rassegna Contemporary Art in Sicily.
L’inaugurazione è avvenuta al Castello di Spadafora, con l’apertura della mostra didattica “Un anno in giallo e noir in Sicilia” e con un incontro tra scrittori e studiosi incentrato sulla domanda che ha guidato tutto l’evento: esiste una scuola siciliana del noir?
L’iniziativa ha dimostrato come investire nella promozione culturale abbia una ricaduta più che positiva sul territorio. Antonio D’Amico, ex vicesindaco di Spadafora e supervisore del Progetto, vede nel Festival Giallo al Castello “l’espressione della volontà, per Contemporary Art in Sicily, di abbracciare tutte le espressioni artistiche del contemporaneo siciliano”, mentre Ranieri Wanderlingh, ideatore e consulente artistico della Rassegna, ha sottolineato come Spadafora sia diventata, grazie a Contemporary Art e al Lab Forma, da poco inaugurato al Museo dell’Argilla, “un polo di interesse culturale per la provincia di Messina, realizzando non solo importanti occasioni di intrattenimento e di scambio culturale, ma anche un investimento per il futuro del paese; le strutture allestite al Castello ed al Museo dell’Argilla, rimarranno permanentemente al servizio della città”.
Sull’importanza dell’iniziativa per tutto il territorio, anche l’intervento di Rosario Abbate, dirigente scolastico del Liceo Classico Maurolico di Messina (associato al liceo scientifico Galileo Galilei di Spadafora) e di Tosi Siragusa, della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Messina.
Giallo al Castello è curato da Fulvia Toscano la quale ha dichiarato nel corso dell’inaugurazione: “Luoghi come il Castello sono la casa comune della cultura e come tali vanno vissuti. Con i laboratori creativi in programma durante il Festival e con gli incontri con gli scrittori siciliani vogliamo che il pubblico viva l’esperienza del noir, un genere che in Sicilia rappresenta il punto di confluenza tra l’elemento realistico e una tradizione immaginifica”.

Noir di Sicilia, tra bilanci e prospettive
Nel corso della serata inaugurale di Giallo al Castello. Festival del giallo e del noir di Sicilia si è svolta una tavola rotonda dal titolo Noir di Sicilia, tra bilanci e prospettive. Alla piacevole conversazione hanno partecipato Cristina Marra, scrittrice tra i massimi esperti di noir in Italia; Daniela Privitera, studiosa e docente di italianistica all’università Roma Tre; Antonello Carbone, giornalista e autore del romanzo “A Taormina, d’inverno”; Igor Bivona, creatore della serie di gialli comici dedicata all’ispettore Marineo, Ignazio Pandolfo, autore del thriller paranormale “L’ospite oscuro”. Cristina Marra, nel ruolo di moderatore del dibattito, ha concentrato il suo intervento sull’importanza dell’ambientazione nei gialli, specialmente quelli siciliani: “L’ambiente racconta i cambiamenti sociali, il territorio e le città sono i veri protagonisti dei noir siciliani. In Sicilia, il forte legame con la terra entra nel cuore degli autori e anche dei loro personaggi”.
“Il giallo – ha spiegato Daniela Privitera – nasce come romanzo consolatorio perché nella lotta tra il bene e il male sappiamo che sarà il bene a trionfare. Ma questo sistema a circuito chiuso in Sicilia non funziona. Dopo Leonardo Sciascia, il giallo siciliano si trasforma in inchiesta, denuncia sociale, perché nella nostra realtà non è sempre il bene ad avere la meglio. La nostra realtà è essa stessa un giallo”.

Antonello Carbone ha proseguito sulla stessa linea: “Da siciliani sappiamo che la ricerca della verità spesso è una ricerca disperata, per questo i nostri gialli non tengono conto di uno schema tradizionale, ma rimangono incompiuti, aperti nel finale, presupponendo una continuazione e lasciando nel lettore una sensazione di attesa che lo lega emotivamente al personaggio e alla storia raccontata”.
Igor Bivona ha regalato momenti di divertimento alla platea, raccontando la genesi della serie di romanzi pubblicati da Navarra Editore sull’ispettore Marineo, romanzi comici che utilizzano l’ambientazione noir “come un pretesto per raccontare altro, per entrare nella mente di un ispettore, soprattutto quando si trova di fronte alla sua nemesi, il criminale che non riuscirà mai ad afferrare”.
A conclusione della serata, Ignazio Pandolfo ha definito il suo romanzo come la “sommatoria di atmosfere noir, in cui la narrazione si concentra sul Male più che sul Bene. Con l’innesto del paranormale ho voluto definire uno stile, ma il finale rimane comunque aperto, per lasciare spazio a qualcosa di inconoscibile, di indefinito”.
Con “Percorsi di Giallo e Noir di Sicilia” la giornata di domenica 1 novembre, è stata dedicata all’editoria dei generi letterari trattati nel corso della kermesse.
Ad animare l’evento sono stati scrittori siciliani di romanzi polizieschi, thriller, gialli psicologici e storici, accanto ai rappresentanti delle case editrici che hanno dedicato grande spazio al genere giallo e noir, dalla messinese Mesogea alla palermitana Navarra Editore, passando per Manni Editore, Apertura a Strappo, Pungitopo e Newton & Compton. Tra gli autori presenti, Antonello Carbone, Igor Bivona, Giorgio D’Amato, Valentina Gebbia, per citare solo alcuni tra gli oltre trenta scrittori invitati a dialogare con i visitatori e a tenere reading dei loro romanzi.

Molto apprezzati dagli studenti i laboratori creativi che hanno portato al Castello di Spadafora oltre sessanta allievi, impegnati a sperimentare un diverso approccio espressivo al genere giallo e noir.

Lunedì 26 ottobre si è svolto il laboratorio di fumetto “Noir Comics”, tenuto da Lelio Bonaccorso, fumettista e illustratore messinese tra i più apprezzati in Europa.

Mercoledì 29 è toccato al laboratorio di narrazione “Al di là della porta”, tenuto da Alberto Samonà, palermitano, giornalista e autore di saggi, spettacoli teatrali e romanzi.

Venerdì 30, infine, si è svolto il laboratorio di teatro “Nero su Nero”, guidato da Vincenzo Tripodo, regista e autore teatrale e cinematografico con un’esperienza decennale negli Stati Uniti.
Con il seminario “Alle origini dell’inchiesta”, nello stesso pomeriggio di venerdì, si è svolto un approfondimento su Leonardo Sciascia. All’incontro, coordinato da Fulvia Toscano, hanno partecipato Katia Trifirò, cultrice di letteratura all’Università di Messina, e Salvatore Picone, assessore alla cultura del Comune di Racalmuto.

Il Festival Giallo al Castello si concluderà lunedì 2 novembre, con la chiusura della mostra “Un anno in giallo e noir in Sicilia”, il percorso attraverso i volti e le opere di dodici degli autori siciliani di gialli che hanno contribuito all’affermazione del genere in Italia e alla creazione di una vera scuola del noir siciliano.

Il Programma

Il Programma

Il laboratorio

Il laboratorio

Pubblico

Pubblico

5X  il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

Laboratorio ragazzi

Laboratorio ragazzi

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