GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Etna

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alle ore 20.00 presso la Chiesa dell’Immacolata – San Giovanni

Giardini  Naxos (Me) – La città Metropolitana di Messina, pur nelle difficoltà conseguenti la crisi pandemica, ritiene indispensabile continuare ad assicurare il sostegno alle attività culturali, pur nei limiti e con tutte le indispensabili cautele richieste dal difficile momento che stiamo vivendo. In tale contesto continua, pertanto, la proposta di eventi inseriti nel più ampio quadro del 2° Festival di Musica Sacra “Qærere Deum” coordinato dal maestro Michele Amoroso. Domenica 9 maggio alle ore 20.00 avrà luogo presso la Chiesa dell’Immacolata – San Giovanni a Giardini Naxos il Vespro d’Organo e Tromba dal titolo “Vocem iucunditátis annuntiáte, et audiátur, annuntiáte usque ad extrémum terræ: liberávit Dóminus pópulum suum, allelúia”. Organista Stefania La Manna, tromba Giuseppe Ruggeri con un programma che vuole guidare ad un percorso di spiritualità attraverso l’arte.

La locandina

La locandina

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Centro di Pedagogia Religiosa “G. Cravotta” e Istituto Teologico “San Tommaso” – Messina

Il nuovo Direttorio per la catechesi e la nuova evangelizzazione

A Messina Seminario in open webinar il 29 aprile dalle 15.00 alle 18.15

Il nuovo Direttorio per la catechesi e la nuova evangelizzazione sarà al centro di un Seminario di studi catechetici in open webinar, promosso il 29 aprile a Messina dalle 15.00 dalle 18.15. A promuoverlo il Centro di Pedagogia Religiosa (Cpr) “G. Cravotta” di Messina e l’Istituto Teologico “San Tommaso” (Itst) aggregato alla Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, in collaborazione con l’Ucsi Sicilia Unione Cattolica della Stampa Italiana.
Dopo i saluti di don Giovanni Russo sdb, direttore Itst e ordinario di bioetica, e di don Antonino Romano sdb, direttore Cpr e ordinario di catechetica, i lavori saranno introdotti dal prof. Valerio Ciarocchi, ucsino, che ha proposto e organizzato l’evento formativo. Interverranno: don Miguel Ángel García Morcuende, consigliere generale del Rettor Maggiore dei Salesiani per la Pastorale Giovanile, Roma; Nicola Antonazzo, ucsino, docente invitato di pedagogia e sociologia  della religione (Itst – Cpr); Valerio Ciarocchi, docente invitato di musicologia liturgica e catechetica (Itst – Cpr); Giuseppe Di Bernardo, docente invitato di catechetica e pastoral counseling (Itst – vicedirettore Cpr), e Domenico Interdonato, giornalista e presidente regionale Ucsi Sicilia. Le conclusioni saranno tracciate da don Romano.

Tra i temi trattati: l’evangelizzazione dei giovani nel nuovo Direttorio per la catechesi e la pastorale giovanile salesiana (Morcuende); visione d’insieme del Direttorio (Antonazzo); identità e formazione del catechista (Di Bernardo); arte, musica e cultura cristiana per Viam Pulchritudinis nel nuovo Direttorio (Ciarocchi); ruolo del giornalista e comunicatore cattolico nella nuova evangelizzazione (Interdonato). La partecipazione al seminario è libera e gratuita, per informazioni scrivere alla seguente mail itst@itst.it

Il Manifesto del webnair

Il Manifesto del webnair

L'Istituto

L’Istituto

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#NOCHALLENGESIALLAVITA: E’ l’appello che l’Ucsi Sicilia e gli organizzatori del “Premio Tutores per i trent’anni della Carta di Treviso lanciano, per incrementare la consapevolezza sui pericoli delle degenerazioni dei social media, nei confronti dei minorenni che abitano i “socialmedia”. L’iniziativa dell’Ucsi Sicilia è inserita nel progetto “Tutores – Carta di Treviso” per sensibilizzare gli operatori della comunicazione e i media al  rispetto delle regole e ad una maggiore responsabilità sull’uso dei social media e fermare la catena delle challenger. L’obiettivo della campagna è quello di promuovere un utilizzo più responsabile dei social, con un maggior controllo da parte dei genitori ed un più incisivo impegno all’educazione digitale in tutte le agenzie educative. È necessario sviluppare un’etica professionale limitando la possibilità di utilizzo dei social pericolosi da parte di bambini al di sotto dei 13 anni. Sono ancora troppi i casi di suicidi e di cyberbullismo che si sono verificati in questi ultimi mesi. Su alcuni social media  sono state lanciate diverse performance sessualizzanti e video di violenze, scippi, guerriglie urbane pubblicate senza controlli sui social, con gravissime conseguenze di potenziali emulazioni e con contenuti “giocosi” dei numerosi challeng che  spesso incitano al suicidio,  fino “all’istigazione a delinquere”. I minori devono avere una speciale tutela, in particolare nei media, come dispongono le norme internazionali dei diritti dell’Onu sui minori, delle leggi Europee e le speciali regole deontologiche della Carta di Treviso: i social sono ormai media primari, protagonisti nel mondo globale.

Il virtuale attrae sempre di più i bambiniha detto il presidente regionale dell’Ucsi Sicilia Domenico Interdonato –  che a causa della pandemia sono chiusi in casa, spesso senza la presenza dei genitori. L’utilizzo dei social è cresciuto e le stime confermano una folta presenza di bambini, che riescono a sfuggire al controllo dei genitori. Manca il dialogo e i bambini colmano la loro solitudine con i social. Il vero pericolo è questo, la solitudine dei bambini, attratti da giochi pericolosi o meglio dalle sfide “challenge”, che producono morti innocenti. Noi con l’hashtag  ##NOCHALLENGESIALLAVITA vogliamo lanciare un messaggio sottolineando che “nessuno li chiami più giochi”, per fare riflettere genitori, scuola e istituzioni perché non sempre i social  garantiscono la difesa degli utenti fragili”.

“Nonostante i continui drammi causati dai contenuti spregiudicati e “criminali” dei social, le tragedie vengono presto sepolte nell’oblio generale - dichiara Tiziano Toffolo, tra i promotori della Carta di Treviso-. Dobbiamo quindi invocare un’attenzione permanente contro la dittatura dei social, e persistere nella sensibilizzazione, in particolare nei confronti delle famiglie, per un utilizzo più corretto dei social. Siamo purtroppo ancora lontani da una presa di coscienza reale sugli effetti devastanti dei “social degenerati”; spesso i genitori lasciano navigare a lungo i propri figli con gli smartphone, come unababysitter digitale, senza alcun controllo”.

UCSI NO CHALLENGE SI ALLA VITA

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Il 26 marzo scorso si è tenuto a Taormina, in video conferenza,  il congresso della “Condotta Alcantara-Taorminadi Slow Food dove si è votato per il rinnovo  del comitato di condotta  la cui gestione diretta è stata di Roberto Abbate dal 2019 anno del riconoscimento fino alla data del 26 marzo 2021.   A seguito del congresso, Roberto Abbate è stato  riconfermato a pieni voti  fino al 2025.  Nella stessa seduta sono stati riconfermati  la segreteria Carmela Guardione, il tesoriere Claudio Bartucciotto  e i consiglieri Michele Oliveri, Davide Santoro, Maurizio Vaccaro. Il congresso ha tuttavia eletto un nuovo membro che entra nel team il Girdinese, si tratta  del nuovo socio Giuseppe Santoro  che subentra al posto del socio sempre vicino a slow food Gino Cundari.
Al termine del congresso Santoro intervistato da Siciliafelix ha detto: “Sono onorato di essere entrato a far parte di questa prestigiosa associazione e di questa grande famiglia. Nelle mie attività  e nei miei corsi ho sempre insegnato come preparare buon cibo privilegiando ricette antiche e sapori gustosi. Questa la mia filosofia culinaria che si sposa bene con quella di Slow-Food il quale è stato creato per fronteggiare  l’appiattimento del “Fast-Food” e far riscoprire  la ricchezza e gli aromi delle cucine locali. Nell’era della globalizzazione la “Fast-Life” in nome della produttività, ha modificato la nostra vita e minaccia l’ambiente ed il paesaggio, lo “Slow Food” è oggi la risposta d’avanguardia per contrastare tutto ciò che è fast. E’ nello sviluppo del gusto e non nel suo immiserimento la vera cultura culinaria, da qui  possiamo iniziare, attraverso lo scambio locale ed internazionale di storie, conoscenze, progetti. Lo “Slow Food” è il nostro sano futuro  perchè ci assicura un avvenire migliore. Per tale motivo abbiamo  bisogno di molti sostenitori qualificati, per fare diventare questo moto (lento) un movimento internazionale, di cui la chiocciolina è il simbolo”.
Tanti sono i lavori in progetto per la Condotta, che opera, in prima linea, in una delle zone più belle della Sicilia condividendo i principi di “Slow food Buono, Pulito e Giusto”.
E’ possibile seguire tutte le attività dell’associazione  sia sul sito slowfood.it  sia sulla pagina FB Slow Food Alcantara Taormina
1 foto Santoro

Nella foto di Max Costa a Sx il Consigliere Giuseppe Santoro e a dx il Fiduciario della Condotta Roberto Abbate

Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.

 

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Comunicare con i Social: dall’improvvisazione alla professionalità attraverso la formazione“.

Un webinar targato Anci Sicilia e PA Social spiega agli amministratori come le PA possono usare i social in modo efficiente per comunicare con i cittadini
Palermo, 25.03.2021 – La comunicazione digitale e social è un’occasione per le pubbliche amministrazioni di comunicare con target di utenti spesso non raggiunti con i mezzi tradizionali e rappresenta, all’interno della PA, uno strumento di informazione e partecipazione per i cittadini. Questo sarà il topic del seminario formativo online “Comunicare con i social: dall’improvvisazione alla professionalità attraverso la formazione”, che si svolgerà martedì 30 marzo 2021 dalle ore 15,30 alle ore 18,30.
L’evento è promosso dalla collaborazione tra ANCI, l’associazione nazionale dei comuni italiani e PA Social, che si occupa di comunicazione e informazione digitale, chat, social, AI, con l’obiettivo di valorizzare il percorso di trasparenza tra i cittadini e la pubblica amministrazione.
Il seminario proposto, che avrà anche uno spazio dedicato alle domande, si rivolge soprattutto agli amministratori, sindaci, assessori, commissari, dirigenti e responsabili dei settori della comunicazione e dell’informazione per poter realizzare una corretta comunicazione digitale negli Enti locali, attraverso una gestione realizzata da professionisti.
A coordinare il webinar Mario Alvano, Segretario ANCI Sicilia che si avvarrà degli interventi di: Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social, Rosario Gullotta e Marina Mancini coordinatori di PA Social Sicilia, e rispettivamente responsabili dell’informazione e comunicazione dei Comuni di Giarre e Bagheria, Giovanna Beccalli, socia di PA Social Sicilia e responsabile Ufficio stampa AMAM; Christian Tosolin, coordinatore di PA Social Friuli Venezia Giulia e Social media manager del Comune di Trieste. Presente Nuccio Molino, socio di Pa Social Sicilia e responsabile Ufficio Stampa del Comune di Catania, Francesco Di Parenti, presidente GUS Sicilia e addetto stampa del Comune di Siracusa; Giulia Agostinelli, coordinatrice regionale di PA Social Lazio e Responsabile Ufficio stampa e Comunicazione dei comuni di Rocca Priora e Castel Gandolfo. Interverranno ancora: Marina Mancini, coordinatrice di PA Social Sicilia, Vice Presidente GUS Sicilia, Marco La Diega, esperto di digitale e responsabile privacy di diversi Comuni, Francesco Pira, professore di comunicazione e giornalismo dell’Università degli Studi di Messina.
Per iscriversi al webinar occorre compilare il form al seguente link https://www.anci.sicilia.it/iscrizioni/eventi/comunicare-con-i-social-dallimprovvisazione-alla-professionalita-attraverso-la-formazione-30-03-21/
Per conoscere il programma in dettaglio: https://www.anci.sicilia.it/iscrizioni/wp-content/uploads/2021/03/Programma-Webinar-ANCI-Sicilia-PA-Social.pdf

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Giardini Naxos (Me): Non si ferma l’attività del Gruppo di Lavoro guidato dal pluripremiato chef Giuseppe Santoro fondatore di “Cucina a modo mio” che in questo periodo di crisi dovuto all’emergenza coronavirus continua ad organizzare corsi assieme ai suoi collaboratori Gianluca Sozubir, Corrado Bombaci, Alessandro De Natale e Marco Giammona. I corsi sono dedicati ai professionisti e non solo per i quali il Gruppo mette a disposizione una grande esperienza per formare quanti vogliono arricchire il loro bagaglio di conoscenza nel settore culinario.

I concorrenti a lavoro

I concorrenti a lavoro

L’ultima fatica che porta la firma del Gruppo è lo stage dedicato alla preparazione delle pizze, sponsorizzato da alcune aziende locali, che si è appena concluso. Le lezioni si sono svolte a Giardini Naxos ed hanno visto la partecipazione di cinque lavoratori del settore pizze, tutti professionisti che hanno deciso di riqualificarsi. Il progetto è stato suddiviso in step. Ecco le tematiche con il quale è stato articolato il corso: “Studio Materie Prime“,  “Pizza in Pala“, “Lievito Madre“, “Napoletana Contemporanea“,  “Basi per breve lievitazioni e Lunghe“,  “Pane in Pizzeria“. Il corso è stato tenuto dal Presidente della Fip in persona, Giuseppe Santoro. A lui è dovuta la prima Scuola Pizza in Sicilia nata nel 2002.

A pochi giorni dalla conclusione dello stage culinario a fare un bilancio del nuovo progetto è lo stesso Santoro il quale dice:Non posso che esprimere tanta soddisfazione per i risultati di questo corso. I partecipanti, alquanto soddisfatti hanno aderito per migliorare il loro bagaglio di conoscenze specializzandosi ulteriormente nella preparazione delle pizze. Due dei nostri allievi che hanno finito il corso hanno espresso l’intenzione di aprire all’interno delle proprie attività uno Spazio Pizza. Gli altri tre allievi hanno già trovato una posizione lavorativa per la prossima stagione estiva. Tra i partecipanti c’è molto ottimismo alimentato da una voglia di fare, di crescere e fare ricerca. Dalla fondazione della mia prima scuola dedicata ai pizzaioli, circa venti anni fà, eccoci ancora qua, non solo a sfornare pizzaioli ma, a promuovere vari corsi con la collaborazione di un altro maestro dell’Arte bianca, Gianluca Sozubir che cura anche la parte teorica. Vorrei ricordare che La Master Class Pizza e pala  e stata curata  da Alessandro  De Natale,  la Pizza Napoletana Contemporanea da Corrado Bombaci. Molti i Prodotti del Territorio  sono stati utilizzati per il Corso tutti di qualità,  Santoro che Vuole Promuovere Il Buono E Sano e anche da Poco Entrato nella Condotta Slow food  Alcantara Taormina , filosofia del km 0 oramai sposata da Anni. Un ringraziamento particolare va ai miei collaboratori Gianluca e Sabina Sozubir Alessandro De Natale Corrado Bombaci che hanno contribuito con la loro esperienza ad arricchire questo corso, mettendo a disposizione dei partecipanti il loro bagaglio di conoscenze.  Un grazie di cuore va anche  alle aziende partner che hanno sposato il Progetto.  Presto saranno organizzati altri Corsi, Master Class Pasta Fresca e Street Food  Siciliano. Durante il Corso si è Tenuto anche l’esame dei prossimi Docenti Tecnici,  Gianluca Sozubir, Alessandro De Natale, Corrado Bombaci i quali collaboreranno nei prossimi corsi di specializzazione per  Pizza in Pala,  Napoletana Contemporanea,  Lievito Madre  Biga”.

Intanto, non si ferma l’attività di Santoro, socio della “Condotta Slowfood Alcantara- Taormina” il quale continua a promuovere il territorio  con i prodotti di nicchia locali. Di fatto, in questo momento, vi sono in cantiere diverse Master Class che tratteranno diverse tematiche, dal “pane per la ristorazione” agli “arancini e tavola calda tipica”, alla “Pizza dessert”. Alcuni di questi corsi sono già iniziati ed in particolare uno è stato dedicato alla “pasta fresca locale“. Un altro corso che si prospetta interessante è quello dedicato alla “gestione del marketing nella ristorazione con particolare attenzione ai Social Media e al management nella ristorazione con il food coast“. Infine, Santoro fa sapere anche che vi è un altro corso che sta riscuotendo tanto interesse ed è quello di base per Barman  che vede coinvolti vari professionisti del settore. Per questo corso si tengono due lezioni a settimana.

Possiamo concludere, a questo punto, che la formazione del personale che opera nei ristoranti e nei bar è fondamentale per promuovere l’immagine, nel mondo, di Giardini Naxos, una delle capitali mondiali del turismo siciliano. L’importanza di corsi come questi hanno una valenza strategica per dare tono all’economia del comprensorio specialmente in questo momento di emergenza da covid che sta mettendo a dura prova le economie mondiali.

                      ROSARIO MESSINA

Una fase del corso per pizzaioli

Una fase del corso per pizzaioli

I corsisti

I corsisti

I corsisti con gli attestati

I corsisti con gli attestati

Gli attestati  professionali

Gli attestati professionali

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Si appresta a ricoprire il ruolo di Consigliere Nazionale dell’Associazione insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati, l’avv. Silvana Paratore, nota sul territorio per il suo impegno nel volontariato sociale e per l’attività a tutela delle Forze Armate.

L’A. N. I. O. M. R. I.D. si ispira agli ideali della Costituzione della Repubblica ed ai principi della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e riunisce le persone insignite delle Onorificenze della Repubblica Italiana ed i Decorati

L'Avv. Silvana Paratore

L’Avv. Silvana Paratore

L'Avv. Silvana Paratore

L’Avv. Silvana Paratore

L'Avv. Silvana Paratore

L’Avv. Silvana Paratore

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TAORMINA 27 febbraio 2021- Dopo oltre quattro mesi di lockdown forzato dovuto all’emergenza coronavirus, a seguito del “cambio colore” della Sicilia che è passata da arancione a giallo, a Taormina sono tornati i primi turisti inaugurando così la nuova stagione. Un segnale di speranza per ripartire nuovamente e rimettere in moto l’economia locale. Si è trattato di un gruppo numeroso di croceristi italiani e stranieri giunti a bordo di diversi pullman da Messina dove sono sbarcati dalla nave da crociera Msc Grandiosa. L’evento è stato accolto con molto entusiasmo dagli operatori turistici e dai commercianti locali. Parole di grande soddisfazione sono state espresse dalla guida turistica che era al loro seguito Marta Bucceri presidente dell’Associazione Guide turistiche di Taormina e della Provincia di Messina poiché il ritorno in città dei turisti in un momento così drammatico per il mondo può essere considerata una boccata di ossigeno per l’economia della città.

I turisti della nave da crociera accompagnati nel tour taorminese

I turisti della nave da crociera accompagnati nel tour taorminese

La Bucceri, assieme a due guide messinesi e, ad altre guide turistiche dell’associazione da lei presieduta, Martine Fender e Clara Luna, hanno accompagnato i turisti in giro per la città dove hanno visitato il Museo Siciliano di Arte e Tradizioni popolari inaugurato da poco e realizzato nell’ex chiesa S. Francesco di Paola; il Palazzo Duchi di Santo Stefano, la Cattedrale, l’Odeon, le Naumachie e Piazza IX Aprile dove i turisti hanno potuto ammirare lo straordinario panorama della Baia di Giardini Naxos. Purtroppo non hanno potuto visitare il Teatro Antico perché in questo momento non è aperto al pubblico per lavori in corso e dovrebbe tornare ad essere fruibile tra qualche giorno. A conclusione della visita guidata nella città del Centauro Martine Fender vice presidente dell’Associazione Guide Turistiche di Taormina e della Provincia di Messina che di mattina aveva accompagnato un gruppo di croceristi sull’Etna per una escursione, ha espresso grande compiacimento per l’evento che ha così commentato: “Questa giornata è sicuramente da ricordare perché il ritorno a Taormina dei primi turisti della stagione in un momento in cui ancora c’è tanta incertezza per l’emergenza che stiamo vivendo, ci incoraggia e ci fa ben sperare in una imminente ripresa. Occorre ripartire al più presto perché la nostra economia ha già sofferto abbastanza. Taormina ha accolto questi primi turisti,  suddivisi per gruppi formati da italiani, greci, francesi, tedeschi, svizzeri Croati e Sloveni,  offrendo loro tante cose suggestive da vedere. Volendo fare un bilancio della giornata possiamo dire che i nostri croceristi si sono divertiti molto. La giornata di sole ha ulteriormente reso più suggestiva la visita. Questo conferma che la città e tutto il Comprensorio vanta un valore aggiunto che è quello del clima mite anche durante l’inverno e questo incoraggia parecchio i turisti a venire dalle nostre parti. Per questo motivo bisogna puntare molto sulla destagionalizzazione e invogliare italiani e stranieri a venire in vacanza nella stagione invernale in questo angolo di Paradiso. A Taormina quel giorno pur essendo in pieno inverno c’erano oltre venti gradi. La soddisfazione più grande della giornata è stata quella di sentire molti di loro, ammirati dalla bellezza della città, dire che di sicuro ritorneranno in Sicilia per scoprire le bellezze della nostra Terra. Possiamo dire che siamo stati pure fortunati poiché la loro gita nella nostra città è stata decisa in extremis poiché gli altri posti in cui dovevano andare sono stati chiusi per l’emergenza covid19. La nostra associazione ha fiducia nel futuro e ci auguriamo di tornare presso alla normalità perché c’è tanto bisogno di rilanciare la nostra economia pesantemente condizionata da questa emergenza.”  

A conclusione della tappa taorminese, la Msc Grandiosa e ripartita per raggiungere Malta per poi fare tappa a Palermo.

ROSARIO  MESSINA

 

Martine Fender al G7 di Taormina nel 2017 con Ivana Trump

Martine Fender al G7 di Taormina nel 2017 con Melania Trump

I croceristi a Taormina

I croceristi a Taormina

I croceristi a passeggio sul Corso Umberto di Taormina

I croceristi a passeggio sul Corso Umberto di Taormina. In primo piano Martine Fender

Il Museo di Arte Popolare

Il Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari

Una teca del Museo

Una teca del Museo

Quadretti votivi

Tavolette dipinte con episodi epici

Costumi d'Epoca

Costumi d’Epoca

Esposizioni del Museo

Esposizioni del Museo

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Il Prof. Francesco Pira

Il Prof. Francesco Pira

L’otto marzo esce in tutte le librerie il nuovo saggio del sociologo siciliano Francesco Pira intitolato Figli delle App dedicato alle nuove generazioni digital-popolari figli dell’era dei social.  Saggista e giornalista, Pira spiega come siamo passati dalla non-comunicazione, all’ iper-comunicazione, alla vetrinizzazione dell’io e sistematica manipolazione, consapevole o meno, della realtà, con impatti profondi sulle dinamiche di sviluppo della società nel suo complesso. Nel redigere la prefazione del libro, il professor Giovanni Boccia Artieri Ordinario di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Urbino, sicuramente uno dei massimi esperti nazionali e internazionali di dinamiche social, scrive:Questo libro, ripercorre le varie tappe di evoluzione e addomesticamento delle tecnologie attraverso la messa a sistema tematica e longitudinale di ricerche e approcci relativi alla sociologia della comunicazione, mostrando le perplessità che di volta in volta ci si è trovati ad affrontare, le soluzioni che si sono proposte e le nuove domande che ne sono scaturite”.

Nell’intendo di spiegare i contenuti del testo, l’autore sottolinea che: “Il libro parla dei nostri figli, che non sono marziani, ma ragazzi pieni di speranze e fragilità. Dalla buona o dalla cattiva educazione della gioventù di pende un buon o triste avvenire della società. Il contenuto del volume è un percorso attraverso generazioni che si sono evolute all’interno di ambienti sempre più tecnologici, spesso da soli, e che oggi sono gli adulti appena diventati genitori, tutti accomunati nell’evidente dicotomia tra connessione e relazione. Un uso della tecnologia che ci mostra come l’intuitività, l’immediatezza siano gli aspetti prevalenti che di fatto sembrano annullare quasi del tutto lo spazio per comprendere il contesto prima di agire. Così, l’azione viene prima della riflessione, che genera una risposta emotiva immediata e mediata dallo schermo. La rivoluzione tecnologica è compiuta. Oggi i nostri giovani si muovono tra app e dimensione social in un fluire quotidiano. Si è passati dalla non- comunicazione all’iper-comunicazione, alla vetrinizzazione dell’io. Nel terzo capitolo una ricerca sulle fragilità. Il 98% ha uno smartphone, il 68% un profilo falso. Vivono su Instagram e Whatsapp. Il 60% si sente solo”.  Il libro si apre con una citazione di San Giovanni Bosco e, nella stessa pagina, è scritto: “Questo volume è dedicato a tutte le vittime del cyberbullismo, del sexting, del revenge porn, del cutting e a chi ha perso la vita per inseguire una challenge. Ma anche a coloro che usano le nuove tecnologie”.

L’autore rivela subito il perché del titolo: Figli delle app è il provocatorio titolo che ho scelto, da immigrato digitale e adolescente, quando Alan Sorrenti cantava: Noi siamo figli delle stelle/ Non ci fermeremo mai per niente al mondo/ Per sempre figli delle stelle/ Senza storia senza età, eroi di un sogno… Non sono sicuro che essere figli delle app sia essere eroi di un sogno, purtroppo concordo con il pensiero del grande sociologo Zygmunt Bauman che il consumismo tecnologico rischia di trasformarci in individui senza storia e identità. Il libro è stato scritto per trasmettere al mondo messaggi positivi e condividere conoscenza”.

Per l’autore questa generazione di preadolescenti e adolescenti ci mostra come la rivoluzione tecnologica sia ormai compiuta. La tecnologia è parte integrante delle loro vite. Si muovono tra app e dimensione social in un fluire quotidiano h24 di interazioni, produzione di contenuti e creatività e, per la prima volta, l’e-learning è entrato nelle loro vite. Il libro del prof. Pira  intende analizzare le trasformazioni in atto, basandosi sui risultati delle ricerche condotte in ventitre anni di studio sull’evoluzione dei modelli comunicativi di preadolescenti e adolescenti prima e dopo l’avvento delle nuove tecnologie e alla digitalizzazione della società. Un percorso attraverso generazioni che si sono evolute all’interno di ambienti sempre più tecnologici, immersi negli universi social, spesso da soli e che oggi sono gli adulti appena diventati genitori, tutti accomunati nell’evidente dicotomia tra connessione e relazione.

Il prof. Pira spiega anche quali sono stati “I risultati della survey online “La mia via ai tempi del Covid.” Condotta nel periodo aprile – maggio 2020, che ha coinvolto in totale 1.858 ragazze e ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori che hanno risposto ad un questionario online composto da diciassette domande. “I dati raccolti” spiega il prof. Pira “evidenziano come questi adolescenti rappresentino a tutti gli effetti la prima generazione digitale. Praticamente il 100% (96,6%) degli intervistati possiede uno smartphone e oltre l’80% (88,8%) ha un computer. Uno degli aspetti di maggiore interesse emerso è quello relativo alla tendenza a isolarsi rispetto all’ambiente familiare. Sempre più dipendenti dal gruppo di pari, hanno vissuto una forte sensazione di isolamento, paura e scoraggiamento, con oltre il 60% degli intervistati che dichiara di avere provato questo sentimento. C’è poi un dato che più di tutti gli altri offre spunti di approfondimento, ed è quello relativo  all’ eventuale possesso di un profilo social falso. Su 544 risposte ottenute, il 69% ha dichiarato di averlo. Vivono su Instagram e Whatsapp. Appare evidente, una volta di più, come nell’era liquido-moderna l’inganno sia diventato centrale nei processi di comprensione del reale, e la distinzione tra vero e falso non sia più percepita.”

Visti i contenuti del saggio, possiamo concludere che sicuramente si tratta di un libro interessante che vale la pena leggere per poter capire le dinamiche e d i fenomeni sociali che stanno sempre più caratterizzano la nostra società super digitalizzata e iper social.

             ROSARIO MESSINA

 

 

La copertina del libro

La copertina del libro

L’AUTORE

Francesco Pira  è professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, dove è Delegato alla Comunicazione dell’Ateneo e Coordinatore Didattico del Master in Social Media Manager. Sociologo, saggista e giornalista è autore di numerosi articoli e pubblicazioni scientifiche. Columnist del quotidiano statunitense La Voce di New York, scrive per riviste specializzate. E’ il suo sesto libro con la Franco Angeli  La net comunicazione politica ( 2012),Come dire qualcosa di sinistra ( 2009), La nuova comunicazione politica ( con L. Gaudiano 2007), Come comunicare il sociale ( 2005) , Di fronte al cittadino ( 2000).

 

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USPI-CISAL,  salgono i numeri di applicazione del contratto per giornalisti e operatori della comunicazione. Vetere: Garanzia e Stabilità per il settore Editoria 

 di Mimma Cucinotta 

 Come nasce USPI-CISAL,  modello contrattuale moderno punto di riferimento in difesa e per la creazione di posti di lavoro. Introduce inediti elementi finora mai individuati da alcun contratto nazionale di lavoro giornalistico. Lasciandosi alle spalle le ‘confuse’  e grigie vicende che hanno attraversato un precedente protocollo d’intesa con Fnsi , lasciato morire sul sorgere, i vertici di USPI Unione Stampa Periodica sono andati avanti imperterriti secondo l’unica costante che muove la politica dell’organismo nazionale: le sorti del comparto editoriale – giornalistico strettamente legato a filo doppio, infragilito ed invocante aiuto  

 Roma, febbraio 2021 – In netta crescita il nuovo contratto sottoscritto il 15 ottobre 2020 da USPI-CISAL diretto alla regolamentazione dei rapporti di lavoro di natura redazionale nei settori della comunicazione e dell’informazione periodica locale e on line, nazionale no profit, nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione, dell’art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Legge 3 febbraio 1963, n. 69 (“Ordinamento della professione di giornalista”).

Si tratta di un contratto che di giorno in giorno segue un andamento in progress, superando le attese più ottimistiche dei due organismi promotori. Sempre più numerosi gli editori ricorrenti a questo nuovo sistema contrattuale, dalla formulazione ponderatamente allineata alle incertezze attuali economico-sociali del Paese. Un accordo, dal quale inequivocabilmente emergono competenza e serietà nell’approccio ad una materia delicata e complessa, che sta rivelandosi vantaggioso, da una parte per le aziende nel ritrovare le condizioni migliori per la regolarizzazione di posizioni lavorative in empasse e dall’altra perché sostiene sensibilmente le esigenze dei giornalisti, ormai sempre più spesso senza reddito.

 Assicurare con la massima urgenza e responsabilità, presente e futuro di un settore piegato da oltre un decennio dalla recessione e nell’ultimo anno dall’emergenza sanitaria da Covid-19 ha caratterizzato con priorità assoluta l’azione di Uspi Unione Stampa Periodica Italiana che, si è posta dunque un obiettivo primario, riservato allo sviluppo sostenibile del comparto editoriale che possa garantire contrattualmente e professionalmente gli operatori della comunicazione e della informazione. Da qui, l’accordo stipulato da USPIUnione Stampa Periodica Italiana, fondata nel 1953 accoglie al suo interno mille editori associati di 3mila testate periodiche  e on line, e  CISALConfederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori, la più importante organizzazione sindacale autonoma d’Italia costituita nel 1957, con 1 milione 700mila iscritti.

Alla sigla del contratto il 17 ottobre 2020, a rappresentare l’USPIUnione Stampa Periodica Italiana: il Segretario Generale Francesco Saverio Vetere, il vice Segretario Sara Cipriani e il vice Presidente Luca Lani.

Sottoscrittori per la CISAL, Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori: Segretario Generale Francesco Cavallaro, il Segretario Confederale Fulvio De Gregorio e il Segretario Generale di CISAL Terziario Vincenzo Caratelli.

Le vicende che hanno preceduto il protocollo d’intesa USPI-CISAL

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I due esponenti gli organismi Francesco Saverio Vetere Segretario Generale Uspi e Francesco Cavallaro Segretario generale Cisal

L’accordo arriva, dopo l’inspiegabile blocco alla proroga di un precedente contratto siglato dall’Unione Stampa Periodica Italiana (USPI) nel maggio del 2018 con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana Fnsi.

 Un’iniziativa mirata a disciplinare il lavoro giornalistico con l’introduzione di interessanti elementi di novità in favore delle testate on-line, energicamente voluta dal Segretario generale dell’USPI, avvocato Francesco Saverio Vetere, da oltre vent’anni strategicamente impegnato nell’attuazione delle politiche fondanti l’organismo nazionale in favore e a garanzia dell’Editoria, un settore dal 2007 al centro della profonda crisi finanziaria che ha colpito l’Italia. Il contratto giornalistico firmato il 24 maggio 2018 nella sede romana di Fnsi era stato frutto di ‘’indicazioni e suggerimenti maturati nel corso di un articolato e partecipato dibattito che ha impegnato segreteria, giunta esecutiva e Associazione regionali di Stampa’’ scriveva al tempo in una nota a margine dell’incontro, la Federazione Nazionale della Stampa firmataria della sottoscrizione – aggiungendo quanto la stessa ‘’introduceva  regole, diritti e tutele per i giornalisti che fino a quel momento non avevano potuto godere di alcuna forma di garanzia’’.  Il contratto di disciplina del lavoro giornalistico si sarebbe contrapposto nei limiti contrattuali a quello Fieg, unico in vigore dal lontano 1911, storicamente noto come Contratto Nazionale di Lavoro, posto in essere per la prima volta dalla Federazione della Stampa con L’Unione degli Editori.

E’ dunque di semplice comprensione quanto necessario ed urgente fosse affrancarsi da un contratto obsoleto, schematicamente ottocentesco e soprattutto economicamente insostenibile in questo periodo così spinoso, per il mercato dell’editoria e di mantenimento dei livelli occupazionali giornalistici, concetti certo condivisi dal Sindacato Nazionale della Stampa in sede di stipula nel 2018.

Ad eccezione delle fasce particolarmente privilegiate legate a sistemi che definiremmo ‘fortemente protetti’, buona parte dei giornalisti rappresentano oggi una categoria cha a fronte di una professione indiscutibilmente intellettuale, non riceve garanzie di stabilità lavorativa ed ancor peggio si trova largamente  sottoposta a condizioni retributive al di sotto della soglia del minimo salariale, quando la vicenda non esonda nel becero sfruttamento.

La continuità del contratto USPI – FNSI, sarebbe stata una soluzione lungimirante e di largo respiro per editori e giornalisti se non fosse scientemente fatta naufragare . Una mossa dissennata, cui l’Unione Stampa Periodica Italiana ha tentato fortemente di evitare, malgrado i numerosi appelli del Segretario generale Vetere, affinchè l’accordo venisse prorogato. Dal Sindacato Nazionale della Stampa, fatti salvi alcuni colloqui informali con il segretario Raffaele Lorusso, intercorsi all’inizio del 2020 nei mesi precedenti la crisi emergenziale pandemica devastante per la salute pubblica e l’economia italiana e collassante per il comparto già fortemente compromesso, nessuna risposta coerente e concreta è mai giunta.

Dialogo interrotto proprio nell’anno del Covid-19, sullo sfondo una impietosa dinamica  inopportuna e bieca, alle spalle di editori in pieno fallimento e giornalisti affamati. Quello Uspi- Fnsi, sarebbe stato un contratto stabile giuridicamente rilevante,  all’interno degli argini stabiliti. Dunque per nulla insidioso nei confronti del contratto Fieg-Fnsi, perché non allargato e non applicabile ai grandi editori, come è stato invece insinuato.

Un contratto lasciato morire, secondo i più attenti osservatori, nell’ipotesi di poter così destabilizzare l’Uspi che, invece da quel passaggio confuso ne esce estremamente rafforzata e soprattutto in 68 anni di autorevole professionalità a servizio delle istanze della piccola e media editoria in sede politica e sindacale, ha dimostrato di non barattare mai impegno e serietà con posizioni enigmatiche e avventuristiche.

 Lasciandosi alle spalle questa vicenda dai grigi contorni, l’Unione Stampa Periodica Italiana nel rimboccarsi le maniche, in continuità con la l’impegno di sempre è speditamente andata avanti riprendendo le fila del discorso con idee lucide. Al centro unica costante, le sorti del comparto dove strettamente collegati a filo doppio sono editori, giornalisti e operatori della comunicazioni  categorie infragilite che invocano aiuto e solidarietà.  Nasce così USPI-CISAL, ”un contratto di lavoro moderno – spiegano i Segretari generali dei due organismi Francesco Saverio Vetere e Francesco Cavallaro – applicabile sia  ai giornalisti che a tutte le figure professionali che, non iscritte all’Ordine dei giornalisti, svolgono attività nei settori della comunicazione e dell’informazione”.

In un fil-rouge di impegno e responsabilità, il modello contrattuale USPI-CISAL incarna una forte sensibilità sul piano dell’approccio valoriale alle sofferenze sociali diffusamente vissute dal mondo editoriale. ‘’Un fondamentale passo in avanti a sostegno di un settore che merita di essere non solo salvaguardato, ma incoraggiato e valorizzato da norme e tutele finalizzate a garantire sostenibilità alle aziende e dignità ai lavoratori’’.

‘Diverrà un punto di riferimento importante in difesa e per la creazione di posti di lavoro, proponiamo uno strumento stabile che fornisce soluzioni secondo le esigenze ”– sostiene l’avvocato Francesco Saverio Vetere – secondo cui il contratto estende diritti e tutele con l’introduzione di importanti elementi inediti  finora mai individuati da alcun contratto nazionale di lavoro giornalistico’’.

Contesto

Il testo del contratto aggiornato eleva, a 1310 euro al mese il minimo retributivo del collaboratore redazionale e introduce la figura del collaboratore fisso che assorbe, così, i minimali precedentemente previsti per i dipendenti chiamati a garantire un minimo di 2, 4 e 8 prestazioni mensili.

 «Una scelta rafforzativaspiegano CISAL e USPIche, comunque, non deve far dimenticare l’assunto che i contratti fissano retribuzioni “minime” e non “fisse”, per cui i minimali possono essere ovviamente migliorati attraverso la contrattazione aziendale o individuale».

Nel ricordare che ai giornalisti contrattualizzati USPI-CISALcontributi previdenziali vengono versati alla Gestione Principale dell’Inpgi e che agli stessi è, inoltre, garantito un ulteriore contributo dell’1% della retribuzione mensile da destinare alla previdenza complementare, Cavallaro e Vetere rendono noto che «è in corso di definizione la convenzione per garantire a tutti i dipendenti la migliore copertura sanitaria integrativa delle prestazioni sanitarie integrative del Servizio Sanitario Nazionale. Una copertura – e questo è un ulteriore elemento di novità – che, contrariamente a tutti gli altri contratti di lavoro giornalistico, sarà garantita a tutti i dipendenti senza eccezione alcuna».

 Un contratto, ricordiamo, nato dall’esigenza di garantire sostenibilità e sviluppo ad un settore messo a dura prova dalla crisi economica e sanitaria, che disciplina i rapporti di lavoro subordinato instaurati nei settori dell’informazione e della comunicazione nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione, dell’art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Legge 3 febbraio 1963, n. 69 (“Ordinamento della professione di giornalista”).

Un contratto di lavoro che si applica sia ai giornalisti che a tutte quelle figure professionali che, non ammesse all’Albo professionale, svolgono attività nei settori della comunicazione e dell’informazione.

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Francesco Saverio Vetere Segretario Generale Uspi

Luca lani e Francesco-Saverio Vetere Contratto-Uspi-Cisal

Luca lani e Francesco-Saverio Vetere Contratto-Uspi-Cisal

La firma dell'accordo

La firma dell’accordo

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