GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Sicilia

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Riposto-Torre Archirafi (Ct) – Il Gruppo letterarioSicilia Cori Miu” in collaborazione con Charm of Art presenta il 24 aprile alle ore 18,00 al Palazzo Vigo di Riposto (Torre Archirafi) (ct) l’Evento serata culturale ” VI CUNTU ZOCCU SCRIVU”.

Nel corso della serata veranno presentate due opere letterarie:

1a ” INFINITI DEFINITI “ Algra Editore di Rosalda Schillaci. Parteciperanno per la presentazione di quest’opera la Poetessa Rosetta Di Bella e L’Editore Dott. Alfio Grasso.

2a ” MATRIOSKA” Edizione MaranzAtomo di Francesco Sciuto. Parteciperanno alla presentazione di questa, la Poetessa-Scrittice-Pittrice Francesca Privitera e il Poeta-Scrittore Antonino Magrì. Inoltre interverranno con proprie liriche il poeta siciliano Nicola Raciti e la poetessa Giusy Di Mauro.

La serata sarà presentata dal regista di Sicilia Cori Miu Pino Parisi e dalla poetessa Giusy Di Mauro. Seguirà un intermezzo a sorpresa nel nome della sicilianità. Al termine sarà offerto  un amichevole rinfresco.

Il Gruppo Letterario “Sicilia Cori Miu” rappresenta nel panorama culturale siciliano una delle più belle realtà dell’Isola perchè porta avanti da tempo un progetto culturale che ha come obiettivo quello di far conoscere, specie alle nuove generazioni, quelle tradizioni nostrane delle quali si stanno perdendo le tracce.

“Sicilia Cori Miu” ha come obiettivo la riscoperta delle proprie radici attraverso  una capillare ricerca sul territorio isolano di   testimonianze, luoghi, tradizioni, canti e storie di altri tempi il tutto sapientemente storicizzato da suggestivi video che portano la firma di Pino Parisi una delle anime portanti del gruppo letterario assieme a Giusy Di Mauro pluripremiata poetessa che, con le sue interviste riesce a mettere in risalto l’anima dei personaggi ai quali da voce con le sue domande.   L’attività di ricerca antropologica e delle nostre radici culturali unita ad iniziative letterarie, spetacoli e tant’altro  fanno del Gruppo letterario ripostese “Sicilia Cori Miu” una realtà alla quale va tutto il nostro plauso non solo per le meritorie iniziative che promuove nel territorio ma soprattutto perchè queste sono frutto di un lavoro di gruppo puramente intellettuale che non ha altro scopo se non quello di far conoscere e preservare  la grande tradizione storica, letteraria, culturale di questa nostra magica Terra del sole che invece spesso è mortificata per essere identificata con i soliti stereotipi che tutti conosciamo. Perciò non ci resta che concludere dicendo onore al merito di “Sicilia Cori Miu” per quello che fa!

                         ROSARIO MESSINA

Giusy Di Mauro e Pino Parisi

Giusy Di Mauro e Pino Parisi

Giusy Di Mauro e il cantastorie Luigi Di Pino

Giusy Di Mauro e il cantastorie Luigi Di Pino

Pino Parisi durante una ripresa

Pino Parisi durante una ripresa

Giusy Di Mauro legge una delle sue poesie

Giusy Di Mauro legge una delle sue poesie

Il fotoreporter Mario Gulliermo uno dei soci assiemem al banner di Sicilia Cori Miu

Il fotoreporter Mario Gulliermo uno dei soci assiemem al banner di Sicilia Cori Miu

Il libro di Francesco Sciuto

Il libro di Francesco Sciuto

La copertina del libro di Rosalda Schillaci

La copertina del libro di Rosalda Schillaci

La locandina della serata culturale del 24 aprile

La locandina della serata culturale del 24 aprile

 

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La Danza dei Fili

REGIA a cura di

Alessandra Silvia De Simone

Il prof. Elviro Langella apprezzato Critico e Storico dell’Arte già docente al Liceo Scientifico C. Caminiti di Giardini Naxos, sarà protagonista il 6 Maggio a Torino in occasione della inaugurazione  di una interessante mostra d’Arte di Alessandra Silvia De Simone che si svolgerà al Teatro Concordia di Venaria Reale di Torino. Il prof. Langella, autorevole esperto d’arte,  presenterà la mostra. A seguire il famoso spettacolo itinerante di fama internazionale “La Danza dei Fili” che vedrà tra i protagonisti anche Virginia Di Carlo  la famosa ballerina-insegnate di ballo spastica che ha commosso il mondo per la sua straordinaria storia umana e professionale.

 

Alessandra Silvia De Simone

Alessandra Silvia De Simone

Alessandra Silvia De Simone

Alessandra Silvia De Simone

 

 

5 Elviro Langella

Il prof. Elviro Langella

 

Alessandra, Sergio Chiamparino,Virginia e Stefania Ressia

Alessandra, Sergio Chiamparino,Virginia e Stefania Ressia

La Locandina dell'Evento

La Locandina dell’Evento

 

Spettacolo Teatrale – Teatro CONCORDIA di VENARIA REALE Torino
Con Inaugurazione della Mostra d’Arte di Alessandra Silvia De Simone
Apertura alla Mostra d’Arte 6 Maggio ore 18.30 – Sede: Foyer del Teatro Concordia di Venaria Reale Torino –
Presentazione della Mostra ore 19.30 a cura di: Prof. Elviro Langella (Critico e Storico dell’Arte)
Inizio Spettacolo “La Danza dei Fili” ore 20.30 - Durata dello Spettacolo
100 minuti
Regia – Sceneggiatura, maschere, costumi, scelte musicali, video, coreografia di elementi e azioni
a cura di Alessandra Silvia De Simone

Collaborazioni Scelte per “La Danza dei Fili” a Torino:
• Eko Dance International Project /School – Pompea Santoro per la Sezione Danza
Neoclassica
• A.S.D. Enjoy Latin Dance Studio di Grugliasco – Stefania Ressia e Giorgio Bocca
Sezione Danze Caraibiche
• Associazione CEPIM – TORINO Centro Persone Down
• Valentina Tesio – Sezione Canto
• Sezione Costumi alati e alberi a cura di Mahogany Carnival Londra UK
• Associazione AACSD “Special Angels” Presidente Virginia Di Carlo – Sezione Danza
per persone con disabilità
• Liceo Cottini – Preside Antonio Balestra Sezione Teatro Direttrice Artistica gruppo Teatro
al Cottini Prof.ssa Nadia Cervellera – Regista del Teatro al Cottini Ettore Michele Lalli
• Coreografia della Farfalla Madre e degli Uccelli a cura di Alice Serra
Produzione a cura di: ENJOY LATIN DANCE STUDIO / GRUGLIASCO Torino
Partnership:
• SANES ONLUS San Camillo Roma
• Ladri di Carrozzelle – Roma
• MUSEO Ugo Guidi – Forte dei Marmi (Lu)
Serata dedicata a Virginia Di Carlo (campionessa Nazionale di Danza paralimpica e
Presidente dell’Associazione AACSD Special Angels Grugliasco – To)
Motivazione della Serata dedicata a Virginia Di Carlo:
Virginia è una ragazza di ventiquattro anni che è stata colpita da asfissia neonatale, paralisi cerebrale, tetraparesi
spastica a causa di un errore medico. I medici avevano detto che la sua vita sarebbe durata al massimo 18 anni.
Alessandra Silvia De Simone (regista) ha scelto la città di Torino come sede dello spettacolo 2017, perché ritiene
Virginia Di Carlo testimonianza viva della lotta del bene sul male, forza e rappresentazione del coraggio dell’audacia,
della fede, della dedizione, dell’amore verso il prossimo poiché, nonostante tutto, oggi Virginia insegna danza per
bambini e ragazzi affetti dalla sua stessa patologia con serietà, puntualità ed amore.

 

LA DANZA  DEI FILI

Un progetto Teatrale che fonda le sue radici nella simbologia dell’Arte
Il Significato: La Danza dei Fili è una favola teatrale che nasce dall’idea di una connessione tra il mondo antico e la società
moderna, mediante rappresentazione scenica di un racconto avvolto simbolicamente da fili immaginari che collegano
l’intera umanità. I sentimenti umani raccontati attraverso i fili di connessione tra popoli, famiglie, amici, nemici, persone:
il dolore, la gioia, la rabbia, la speranza, il tormento o la passione. È un invito alla tolleranza, all’amore, alla pace,
all’uguaglianza, alla solidarietà e al rispetto del diverso e guarda ad una dimensione divina, spirituale che quasi non fa
più parte della nostra quotidianità.
La Sceneggiatura: La vita, la morte, l’amore, il sole in rapporto alla società contemporanea internazionale sono gli
elementi di base dell’intero spettacolo teatrale che concerne un dialogo tra forze divine: rappresentate da un angelo;
forze della natura: animali, fiori, farfalle, uccelli, scimmia, madre natura, lupi, che simboleggiano i capi di tutte le
religioni del mondo e forze cosmiche: stelle , pianeti, sole, luna, terra, universo, venere, in un continuo confronto con
l’intera umanità, rappresentata a sua volta da due figure: la marionetta (la società) e la bambola (la politica
internazionale).
La Danza dei Fili nel mondo è uno spettacolo itinerante scritto da Alessandra Silvia De Simone nel 2011 a Londra. Nel
2012 viene realizzato in Italia (SP), nel 2013 è a Firenze, San Terenzo/La Spezia e Forte dei Marmi/Lucca. Nel 2014 a
Portovenere (SP), Teatro Civico (SP). Il 21 dicembre 2015 viene promosso presso il Palazzo dell’UNESCO di Parigi. La
regista viene invitata a presentarne la sceneggiatura CID UNESCO di San Pietroburgo, Russia, Vancouver in Canada,
Miami/FL, USA. È proprio negli Stati Uniti d’America che lo spettacolo vede il coinvolgimento di ballerini di Italia, Brasile,
India, Ecuador, Argentina e USA. Il 28 aprile del 2016 la regista riceve un invito dal Governo Brasiliano e lo spettacolo
viene realizzato a San Paolo, in Brasile presso il Teatro Castro Mendes. Il 10 luglio 2016 La Danza dei Fili apre la serata
di gala della Coppa del Mondo della Danza a Montreal in Canada presso il Dance World Cup evento sponsorizzato dal
Cirque du Soleil. E oggi approda a Torino / Italia presso il Teatro Concordia di Venaria Reale.
Lo scopo: La Danza dei Fili ha lo scopo di diffondere un messaggio di pace, uguaglianza e solidarietà a livello
internazionale e divulgare la molteplicità di valori spirituali, morali, sociali dell’arte Italiana attraverso il coinvolgimento
di nuove generazioni di tutti gli angoli del mondo.
I ruoli: Marionetta, Bambola, Vita, Morte, Amore, Angelo, Sole, Luna, Stella di Sirio, Notte, Madre Natura, Cielo, la
piccola farfalla, la Farfalla madre, Universo, Venere, Pianeta Terra, Scimmietta, Pianeti, Stelle, Astri, Uccelli, e Lupi e
Alberi Sacri. Ci sono sedici ruoli solisti e diversi gruppi separati. Tutti i partecipanti provengono da varie realtà, condizioni
e paesi diversi.

Il regista: Alessandra Silvia De Simone nasce a Milano, ha studiato tra Napoli e Cremona e vive all’estero. Laureata
all’Università di Napoli, presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa in “Conservazione dei Beni Culturali”. All’età di 23 anni
si è specializzata in Restauro di Dipinti Murali e Doratura. Per anni ha collaborato con Ditte di Restauro per importanti
recuperi del patrimonio artistico nazionale come la Sala del Trono della Reggia di Caserta ed altri. Dopo un Master in
Marketing Settore Arte & Cultura nel 2002, ha vinto il Primo Posto come “Miglior idea di Impresa Culturale promosso
dalla Regione Toscana”. Dal 2011 è entrata nel Dipartimento di Educazione del British Museum di Londra per progetti
artistici-educativi. Collabora poi con musei internazionali come V&A , National Gallery e Estorick Collection of Modern
Italian Art di Londra. Ha scritto la sceneggiatura per La Danza dei Fili dopo oltre quaranta progetti educativi con lo scopo
di avvicinare le nuove generazioni ai valori dell’arte Italiana nel mondo. Ha curato varie pubblicazioni ed è oggi regista
teatrale e direttore artistico del suo spettacolo. Disegna e dipinge fin da bambina. È Membro del CID Unesco dal 2015.
Info su:
Alessandra Silvia De Simone, La Danza dei Fili
FB, Twitter, Instagram

Una scena dello spettacolo

Una scena dello spettacolo

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Base di Sigonella (Ct)Si è concluso presso la Base dell’Aeronautica Militare (AM) di Sigonella il ciclo del progetto che prevedeva attività di tirocinio, formazione ed orientamento per circa 150 studenti dell’Istituto Tecnico Aeronautico “Arturo Ferrarin” di Catania e dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “E. Majorana” (Indirizzo conduzione del mezzo aereo) di Gela (CL).

L’attività, che ha avuto la durata di oltre un mese, è stata sviluppata a seguito delle convenzioni siglate nei mesi precedenti tra il Comandante del 41° Stormo e dell’Aeroporto di Sigonella Colonnello Federico Fedele e i Dirigenti Scolastico degli Istituti Ferrarin e Majorana, rispettivamente il Dott. Giuseppe Finocchiaro e la Prof/ssa Mirella Di Silvestre.

Il progetto di collaborazione si è articolato con una serie di percorsi teorici e pratici per gli studenti al fine di sviluppare e valorizzare le loro vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali, avvicinandoli alle attività della Difesa e dell’AM per toccarne con mano le dinamiche organizzative e conoscere meglio una realtà sempre al servizio del cittadino, ventiquattro ore su ventiquattro, senza soluzione di continuità.

I dettagli della permanenza dei ragazzi all’interno della base sono stati studiati dai “tutor” della Forza Armata e dell’Istituto. Le attività hanno interessato le branche del controllo spazio aereo e della meteorologia dell’Aeroporto di Sigonella e quelle della manutenzione e dell’attività dei Gruppi Volo del 41° Stormo.

Tutte aule di “esperienze reali” dove i ragazzi hanno perfezionato il loro percorso formativo, attraverso l’interagire direttamente con gli specialisti del settore operativo dell’AM.

Sia il Dott. Finocchiaro che la Dott/ssa Di Silvestre, nel ringraziare tutta l’AM per l’esperienza peculiare di avvicinamento al mondo operativo della Forza Armata, in sostanza hanno precisato che i ragazzi dopo l’esperienza a Sigonella sono ritornati sui banchi di scuola motivati e ritemprati, sottolineando che alcuni di essi hanno anche rimodulato i loro obiettivi futuri alla luce dei colloqui con il personale della base e delle loro esperienza durante lo stage.

Il Col. Fedele, nel farsi portavoce della “vision” dell’Aeronautica voluta dal Capo di Stato Maggiore dell’AM Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli, ha detto che “questo tipo di attività, dove protagonisti sono i nostri giovani del futuro, è un segno tangibile verso quell’obiettivo che vede la Forza Armata dinamica e perfettamente integrata nel contesto sociale nel quale opera proiettata sempre al servizio del cittadino e alla salvaguardia delle persone, delle cose, della cultura e dei valori del Paese”.

L’Aeroporto di Sigonella ha il compito di fornire il supporto tecnico, logistico, amministrativo ed operativo al 41° Stormo Antisom ed ai Reparti rischierati ed in transito sull’omonima Base Aerea, assicurando i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento delle attività di volo. Inoltre, è responsabile della fornitura dei servizi del traffico aereo all’interno della zona di controllo (CTR) di Catania, che comprende i cieli della Sicilia orientale e dei mari adiacenti, ivi compresi gli Aeroporti di Sigonella, Catania-Fontanarossa e Comiso.

Il 41° Stormo Antisom di Sigonella garantisce dal 1965 la protezione delle principali vie marittime della Nazione, contrastando la minaccia delle unità navali subacquee e di superficie potenzialmente ostili e fornendo un costante servizio di ricerca e soccorso in mare a lungo raggio, a mezzo del “Breguet 1150 Atlantic” e ora anche del velivolo P-72A. Inoltre, assicura il controllo del traffico mercantile, nell’ambito delle operazioni contro il terrorismo internazionale, e il supporto alle attività volte al controllo dei flussi d’immigrazione clandestina dai quadranti meridionali del mediterraneo, garantendo giornalmente la copertura delle ampie zone di mare d’interesse, per la tempestiva localizzazione di profughi in mare e l’allertamento degli organi preposti.

   1* M. Carmelo Savoca

Foto di Gruppo

Foto di Gruppo

Un momento dello stage

Un momento dello stage

Studenti a lezione

Studenti a lezione

Un momento dello stage

Un momento dello stage

Lo stage

Lo stage

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Catania, 7 Aprile 2017 - «La maggiore incidenza dei tumori è legata alle grandi città e, in Sicilia, è Catania ad avere l’incidenza più elevata seguita – ragionando statisticamente per distretti”, ha precisato il prof. Salvatore Sciacca, direttore scientifico del Registri Tumori della Sicilia Orientaledalle zone etnee di Gravina-Acireale-Giarre. All’8° posto si trova il polo industriale di Priolo-Melilli-Augusta. Al 15° c’è Gela, al 30° Milazzo. Tra le grandi città Palermo è al 2° posto, Messina al 3°. Questo significa che le zone industriali vengono dopo le grandi città metropolitane e le zone etnee di Catania.”

«In particolare, Catania svetta in testa per carcinomi della tiroide. A fronte di una media regionale di 12-13 casi su 100.000 abitanti, a Catania si registrano 30 casi su 100.000 abitanti. Dato elevato non solo per l’Italia meridionale, che notoriamente ha un’incidenza inferiore rispetto al centro e al nord, ma anche per la media nazionale.

«Altro dato importante è la differenza statistica tra l’incidenza dei tumori nella parte orientale dell’Etna e quella occidentale. Lungo la bisettrice che va da Maniace a Paternò, confrontata con quella che va da Taormina a Gravina di Catania, la differenza dell’incidenza tumorale è estremamente forte e statisticamente significativa. E corrisponde con la direzione del vento preminente va da ponente verso levante. I tumori riscontrati in questa zona interessano soprattutto l’apparato respiratorio. Si temono, però, anche altre malattie. Ad esempio a Linguaglossa ci sono otto casi di SLA contro una media di 1 ogni 100.000. Tutto questo è oggetto di uno studio che il Registro Tumori della Sicilia Orientale sta conducendo con i neurologi.”

«È stata, inoltre, rilevata una elevata incidenza di misotelioma pleurico a Biancavilla. Ed è tanto grave che è stato individuato, per legge, come sito di interesse nazionale per la presenza della fluoroadenite». Lo ha dichiarato il prof. Salvatore Sciacca, direttore scientifico Registri Tumori della Sicilia Orientale, durante la quinta giornata della “Settimana della Salute in Sicilia” che si è tenuta stamattina al Policlinico Universitario Vittorio Emanuele di Catania.

 

Prof. Salvatore Sciacca, direttore Registro Tumori Sicilia Orientale

Prof. Salvatore Sciacca, direttore Registro Tumori Sicilia Orientale

L'intervento del prof. Sciacca

L’intervento del prof. Sciacca

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Motta Camastra – “Oggi si va alla foce dell’Alcantara”, mi fà il mio amico Gianfranco un giorno durante il periodo di Pasqua. Era un pomeriggio uggioso, di una anomala giornata di primavera e dopo aver camminato per un po’ mi imbatto in un magnifico paesaggio “canadese”: la grande foce del fiume Alcantara che sgorga dal bosco del parco naturale del fiume.

E’ il pomeriggio di sabato 8 ottobre e, decidendo di fare il percorso al contrario per capire dove tutto ha avuto inizio, salgo sulla corriera dell’Interbus e mi avvio a risalire lungo la strada statale che costeggia il fiume risalendo l’antica ancestrale vallata. Il paesaggio è di quelli che non scordi mai, la vallata è enorme, segno di una stratificazione geologica intensiva e poderosa, e ti sembra di essere sospeso tra la terra e il cielo. Il mare in lontananza fa da sfondo pittorico e figurativo al quadro naturalistico offerto dallo spettacolare abbraccio tra il cielo e le montagne. Superiamo Graniti e già notiamo, uno dopo l’altro, Francavilla di Sicilia e Castiglione. Quando lasciamo, a Fondaco Motta, il bivio per Francavilla per imboccare la salita verso Motta Camastra lo spettacolo che si schiude davanti è sorprendente: un gruppo di antiche case incastonate nella roccia e a strapiombo sulla valle ti danno il benvenuto. Ad un certo punto sei costretto ben volentieri a scendere dalla corriera e a salire a piedi, come se ti dicessero: “adesso lasciati prendere per mano”, e ti ritrovi sospeso tra la terra e il cielo ad imboccare l’unica strada principale, via Roma, che ti accompagna verso il centro del paese mentre diventa corso Umberto.

La sagra della noce vede tutti i “mottesi” in strada coinvolti in iniziative che vanno dalla vendita di prodotti tipici (il pesto, la marmellata ed il liquore alle noci) alla distribuzione di specialità dolciarie tipiche (i mostaccioli, gli strafacciuoli, i panzerotti). Continuo a salire e già comincio ad incontrare le prime “mamme del borgo” che offrono il loro menù casereccio ed economico per un buon pranzo o una cena a base di ravioli, maccheroni e quant’altro. L’atmosfera è calorosa e accogliente, lontana da quella artificiosa e artificiale di  borghi turistici similari, qui tutto è più sincero e più autentico nella sua semplicità e questa ospitalità così attenta e premurosa ti fa smettere gli abiti del turista per sentirti parte della comunità in un abbraccio che non ti abbandona. Continuo il mio percorso animato da maggior entusiasmo e curiosità e mi imbatto in alcune botteghe di artigianato locale, soprattutto lavori in vimini e legno intarsiato per ceste, cestini e suppellettili. La visita alla bottega dei presepi di Massimo Bartucciotto è una vera esperienza visiva ed artistica, qui trovi ogni sorta di presepi rappresentati in tutte le forme e le sperimentazioni possibili, persino in oggetti iconici come un televisore o un telefonino. Immancabili, poi,  gli spettacoli allestiti per l’occasione: la banda locale, gli sbandieratori, i fuochi d’artificio. Lungo il corso anche l’antica Chiesa dell’Annunziata, di probabile origine normanna, che reca degli interessanti portali medievali, si mescola ad un’architettura fatta di case e casupole antiche e a piani con tutto un andirivieni di scale, di vicoli, di piazzuole e di scorci sulla valle da dove si intravede un panorama mozzafiato.

Fino ad arrivare ad una grande piazza circolare, piazza Roccamare dove ti sembra di toccare il cielo e le montagne accanto. Il tempo scorre in fretta  e non riesci più a capire dove sei, l’aria è magnifica, i colori tersi e nitidi delineano i contorni di un paesaggio da presepe e a dimensione profondamente umana. Ti sembra di sognare, le parole rimangono in gola e il pensiero ti fa dire soltanto: è un luogo meraviglioso! Arrivo più su fino a piazza Croce da dove si dominano tutti i versanti della “naturalmente regia valle” e parlando con il sindaco Claudio Bartucciotto mi rivela delle difficoltà economiche pregresse cui devono far fronte i piccoli comuni. Ribadisco la necessità di fare sistema, un sistema che attragga ed intercetti le numerose presenze italiane e straniere per fargli intraprendere un viaggio al di fuori del tempo e dello spazio ed assaporare una cucina tipica dai gusti indimenticabili, un vero luogo del benessere. Esiste. E’ in Sicilia. Si chiama Motta Camastra.

                                Sergio Denaro

 

 

Municipio Motta Camastra

Municipio Motta Camastra

Motta Camastra

Motta Camastra

Panorama Motta Camastra

Panorama Motta Camastra

Costone Motta Camastra

Costone Motta Camastra

Il Borgo

Il Borgo

 

 

 

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Catania«La figura di Cristo nei sonetti di Tarquínio Antero de Quental” è stato l’argomento che Salvatore Statello ha trattato nei giorni scorsi durante un pubblico incontro a Catania, presso la Scuola “Pizzigoni”, organizzato dall’Archeoclub d’Italia, sede di Catania, presieduto dalla Prof.ssa Giusi Liuzzo.

 Statello, studioso della cultura portoghese con diverse pubblicazioni soprattutto su Ines de Castro, personaggio storico-letterario, diventato lungo i secoli un topos della storia letteraria lusitana, questa volta il suo interesse si è focalizzato su Tarquínio Antero de Quental, uno dei più grandi poeti portoghesi, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento. Poeta ribelle, nato nelle Isole Azzorre, come altri dello stesso periodo sparsi in varie nazioni europee (basti ricordare Baudelaire, Verlaine e Rimbaud in Francia, Wilde in Inghilterra, Mihail Eminescu in Romania…) che appartengono, latu sensu, a quella schiera di “poeti maledetti”, è considerato dagli studiosi il Leopardi lusitano. Vari sono stati i suoi interessi letterari, politici e filosofici.

Dal punto di vista poetico la sua opera più importante sono “Os Sonetos Completos”, pubblicata definitivamente nel 1886. Per l’elevatezza dei contenuti e per la perfezione stilistica raggiunta, insieme a Luís de Camões e Maria Manuel Barbosa du Bocage, egli forma quella triade dei grandi poeti lusitani in questo genere letterario. I temi affrontati generalmente sono quelli metafisici. Si può dire che queste composizioni sono “filosofia in versi”.

Pur non riuscendo a risolvere il suo problema con la divinità, da cui si era allontanato dallo stereotipo acquisito nella prima giovinezza, rimanendo sempre in un rapporto di odio e amore, diverso è stato quello con Gesù Cristo. Discepolo soprattutto di Ernest Renan, Joseph Proudhon e Frederic Feuerbach, per lui la missione di Cristo è stata soltanto quella sociale e rivoluzionaria; ed è talmente il suo atteggiamento “affettuoso” verso Gesù, tanto da farne spesso riferimento nelle sue composizioni e  da dedicargli cinque sonetti.

Approdato ad un pessimismo ontologico, oltre che al Nirvana, ed afflitto da problemi psichici, egli stesso mise fine alla sua vita l’11 settembre 1891, due mesi prima della scomparsa di un altro grande poeta, Rimbaud! Aveva 49 anni.

La lettura lirica, intercalata lungo il discorso, è stata curata da Marinella Scordo.

4 Ritratto

Tarquinio Antero De Quental

A sin. il Prof Statella

A sin. il Prof Statello

Il dott. Paolo Turiano

Il dott. Paolo Turiano

3 Tavolo relatori

Il tavolo dei relatori

Il prof. Sattello e la prof. Liuzzo

Il prof. Sattello e la prof. Liuzzo

 

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“Il patrimonio culturale di tutti, per tutti”

Giornata di studio venerdì 31 dmarzo 2017 dalle ore 9,00 alle ore 18,00

presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università

di Messina, p.zza Salvatore Pugliatti

 

La Cattedra di Metodologia della ricerca archeologica del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università degli Studi di Messina ha organizzato una Giornata di Studio dedicata al Patrimonio Culturale. L’iniziativa si svolgerà il 31 marzo nell’Aula Magna del Rettorato (P.zza Pugliatti), con inizio alle ore 9,00. Sono previste due sessioni: la prima dal titolo “Patrimonio culturale, territorio, comunità”; la seconda, che avrà inizio alle ore 14,30 dedicata a “Il futuro dei beni culturali”. In conclusione, alle ore 17,00, la presentazione di due libri sull’argomento.

Nel corso della prima sessione interverranno cinque tra le figure più autorevoli e impegnate nel mondo dell’archeologia, della storia dell’arte, dell’antropologia. Apriranno i lavori due personalità d’eccezione, il prof. Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali del Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo e il prof. Daniele Manacorda, docente ordinario dell’Università RomaTre. Seguiranno le relazioni del dott. Valentino Nizzo, della Direzione generale Musei del Mibact e direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, il prof. Gioacchino Barbera, già direttore della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo e il prof. Francesco Faeta, già docente Unime.

Durante la seconda sessione saranno presentate alcune tra le più importanti esperienze di comunicazione svolte – o in corso di svolgimento – a livello nazionale e regionale. Interverranno la dott.ssa Francesca Spatafora, direttrice del Museo Salinas di Palermo, il prof. Daniele Malfitana, direttore del CNR-Ibam, la giornalista Cinzia Dal Maso, la storica dell’arte e digital media curator Nicolette Mandarano e la numismatica e blogger Grazia Salamone.

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Cosa mangiavano i dissoluti Benedettini? Ce lo svela il libro “I Quaderni di Archestrato Calcentero”

CATANIA – Ritorna laddove tutto ha avuto inizio. È emblematico il nuovo appuntamento con “I Quaderni di Archestrato Calcentero – divagazioni archeogastronomiche in terra di Sicilia”, un libro molto particolare sulla storia della cucina isolana, dove cibo e cultura si fondono in letture succulente ed esaltanti “antropologie” del gusto.

Il sapiente volume, scritto da Marco Blanco ed edito da Bonfirraro, verrà presentato a Catania, venerdì 31 marzo alle 17.30 al Monastore – Il bookstore del Monastero dei Benedettini “San Nicolò L’Arena”. Con la moderazione della giornalista Lavinia D’Agostino, all’incontro, organizzato dalle Officine culturali in collaborazione con la casa editrice Bonfirraro, prenderanno parte l’editore Salvo Bonfirraro, Giancarlo Poidomani, docente di Storia Moderna presso la facoltà di Scienze Politiche di Catania e Andrea Graziano, noto ristoratore e fondatore di “FUD”.

Ritorna, appunto, dove tutto ha avuto inizio, si diceva. Poiché è proprio la bella città etnea ad aver fatto da cornice alle ricerche del giovane modicano Marco Blanco, libraio per professione e ricercatore per vocazione, che qui si è laureato in Lettere Classiche e proprio tra le possenti mura del Monastero dei Benedettini ha iniziato, ormai più di quattro anni fa, le sue “analisi” letteral- culinarie, trascorrendo ore di ricerca presso l’Archivio del Museo della Fabbrica dei Benedettini. È proprio nei libri dei padri cassinesi che scoprirà, ad esempio, una della più importanti testimonianze enogastronomiche: «un “pizzino” – racconta l’autore – antedata almeno all’inizio dell’Ottocento l’uso del termine “arancinu\arancina” per l’amata polpettina salata di riso (servita in questo caso con una farcitura di lardo e uova ) e impone nuove considerazioni in merito». Una chicca letterario – gastronomica contenuta nel prezioso capitolo “Piccole arance dorate”, tra le narrazioni più raffinate e appetitose!

Quello catanese sarà un ulteriore viaggio attraverso i sensi, tra una chicca letteraria e l’altra, quello immaginato da Blanco e regalato al suo pubblico di lettori e buongustai, lungo il quale si dipanano e si sciolgono via via tutti i misteri di una bellissima e buonissima Sicilia culinaria a cavallo tra ‘700 e ‘800.

1x  Locandina

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Dal 31 marzo al 2 aprile si svolgerà presso l’Ass.culturale Officina GammaZ, l’evento “CICLO DI PRIMAVERA”.
Un Ciclo d’Arte a 360° gradi: mostre, estemporanee di pittura, installazioni, musica, teatro, cinema, storia, cultura, piante, fiori, leggende, odori e sapori di Sicilia.

Venerdì 31 marzo alle 18,30 inaugurazione della mostra d’arte con gli artisti:
Cristiana CardilloDemetrio Di Grado, Fabio Nicola Grosso, Filippo Monaco e Paolo Santoro. Ad arricchire l’evento “Suoni e immagini d’oriente”: proiezioni e musica dal vivo di Dario Tricomi e Salvo Barbagallo

 

PROGRAMMA:

 VENERDI 31 MARZO 
h 18.30 Inaugurazione CICLO DI PRIMAVERA, mostra d’arte.

Espongono:Cristiana Cardillo, Demetrio Di Grado, Fabio Grosso, Filippo Fausto Monaco e Paolo Santoro.
A seguire SUONI ED IMMAGINI D’ORIENTE con Salvo Barbagallo e Dario Tricomi
SABATO 1 APRILE 
h 19 CICLO DI PRIMAVERA, mostra d’arte
h 21 POPinDUET, Davide Peri e Gabriele Mallimaci IN CONCERT
DOMENICA 2 APRILE
h 10 – 20 CICLO DI PRIMAVERA, mostra d’arte
ESTEMPORANEA DI PITTURA GIOVANI ARTISTI, lungo la via S. Calogero
POZZO DI GAMMAZITA IN FIORE, piante e fiori per abbellire questo antico sito
KORE RITORNA: PRIMAVERA SICILIANA (piante, fiori e leggende) a cura di Elvira Tomarchio
h 11 IANO, CANTASTORIE DI NATURA racconta “Di Mungibeddu tutti figghi semu” a cura di ANTASICILIA-Onlus
h 13 – 17,30 SELEZIONI MUSICALI nel cortile Gammazita a cura di Claudia Fichera
h 17.30 IANO, CANTASTORIE DI NATURA racconta “Janu ppi Iana” a cura di ANTASICILIA-Onlus
h 18.15 ESSENZIA, La congiura dei profumi con Alice Ferlito
h 19.00 Acque Floreali H2O internazionali, incontro sui distillati floreali, oli essenziali e tinture madri
h 20.00 STATE AKORTI, selezione di cortometraggi del Festival Internazionale del Cortometraggio Comico – Umoristico giunto alla sua X edizione

Locandina

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Il Programma

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Tanto talento e in cantiere molti recital lungo la penisola. Una voce sublime

Il mestiere di giornalista riserva sempre molte sorprese anche a chi ha alle spalle una lunga carriera, forse è per questo che per molti rimane il mestiere più bello del mondo. Le sorprese migliori sono gli incontri con personaggi che nella vita reale sono normali come tutti ma hanno una “marcia in più” e te ne accorgi quando il destino li mette lungo il tuo cammino. Oggi attraverso queste pagine voglio parlarvi di uno dei personaggi più interessanti che abbia mai incontrato nella mia lunga carriera di giornalista, si tratta di una giovanissima soprano di Rovigo, veneta doc dunque,tanto brava quanto bella e con una personalità a dir poco straordinaria. Sono sempre dell’idea che alle donne non bisognerebbe mai chiedere la loro età ma mi prendo la licenza di fare un’eccezione con la protagonista di questo incontro, cominciamo con il suo nome, si chiama Eliana Pregnolato, classe 1998, nome d’arte Amida, una giovanissima dunque venuta fuori dall’ottimo conservatorio di Adria. Amida è piena di progetti ambiziosi e immediatamente dopo aver conseguito il suo diploma al conservatorio di Adria si mette subito in gioco consapevole di avere delle qualità straordinarie. Numerose le sue partecipazioni a concorsi canori e tante esibizioni effettuate anche lontano dalla sua regione,non è certo un tipo che passa inosservata, grazie a Dio è una bellissima ragazza e possiede un’ottima presenza scenica, non parliamo poi della sua voce che definire sublime e incantevole è davvero poco. Immediatamente dopo aver ottenuto il suo meritatissimo diploma ama definirsi tranquillamente vocal,coach,regista e cantante. Nel 1997 vince il concorso canoro “Canzone per un amico” seguirà un’altra affermazione pochi anni dopo,siamo nel 2000 e in quel caso a premiarla fu il compianto Gigi Sabani. Amida non si risparmia neanche un po e predilige cimentarsi in una ricca produzione che riguarda autori a cavallo tra il 700 e il 900,parliamo dunque di Pergolesi,Mozart,Verdi,Puccini,Bellini,Offenbach,Bach,Shubert ed altri. Manco a dirlo con la sua voce cristallina caratterizzata da una notevole estensione trasforma ogni esibizione in un successo che incanta tutte le platee che hanno avuto il piacere di vederla ed ascoltarla. In breve tempo vince diverse borse di studio e si guadagna una popolarità tale che le sue esibizioni vengono richieste con notevole frequenza. Aldilà di tutto quanto scritto sopra Amida Eliana Pregnolato è una ragazza come tante della sua età,e quando provo a farle delle domande sulla sua vita privata mi risponde con spontaneità e naturalezza, ecco che non appena le chiedo quale regione d’Italia le piace di più mi risponde dicendo: ”Ho girato molto e amo l’Italia tutta perché ho l’accortezza di apprezzare le caratteristiche di ciascuna regione riuscendo sempre a scovare cose belle e uniche,e poi noi abbiamo tutto,una bellissima natura,siti culturali di notevole interesse e un preziosissimo e variegato patrimonio che incanta tutti i turisti del mondo”.

Quali sono gli artisti che preferisci? Ci fai qualche nome sia italiano che straniero? Adoro l’indimenticabile Luciano Pavarrotti, così come la Houston, Shakira e se debbo citare anche artisti di musica leggera di casa nostra allora dico volentieri Giorgia e Tiziano Ferro”.  Quali piatti preferisce essendo nata in un Paese che eccelle per la sua gastronomia? Mi piacciono tanto le lasagne che prepara la mia mamma,io sono vegana,vegetariana, e…onnivora” e ride con un sorriso dolce e ammaliante. Spulciando tra i diversi filmati presenti su You tube troviamo decine e decine di performance di Amida Eliana Pregnolato e alla sua voce incantevole conquista tutti, senza distinzione di età. Amida ha in programma una primavera densa di appuntamenti e l’estate non sarà da meno,la potremo ammirare in diverse piazze italiane isole comprese, e per chi ne ha appena sentito parlare consiglierei di tenersi bene in mente il suo nome,non ho dubbi in proposito, Amida diventerà una bellissima stella del firmamento musicale italiano e non solo.

                                              Salvo Fazio

Amida Eliana

Amida Eliana

Amida premiata

Amida premiata

Amida

Amida

Amida durante uno spettacolo canoro

Amida durante uno spettacolo canoro

Una locandian di un suo spettacolo

Una locandian di un suo spettacolo

 

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