GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Sicilia

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Diletta Lo Monaco e Rachele Siligato le due atlete – ballerine quindicenni di Sant’Alessio Siculo e Santa Teresa di Riva dopo una stagione di successi in ambito provinciale e regionale, lo scorso 10 ed 11 luglio hanno chiuso con un meritato successo la stagione agonistica partecipando a Rimini al campionato italiano FIDS (federazione italiana danza sportiva) aggiudicandosi un emozionante secondo posto su ben 58 coppie di duo iscritte nel duo synchro latin di specialità categoria 12/15 classe B, laureandosi quindi vicecampionesse italiane. Risultato questo che garantirà alle due atlete joniche per la stagione agonistica 2018/2019 il passaggio obbligatorio in classe A per acquisiti meriti sportivi.

Buono pure il piazzamento nell’assolo Latin show 12/15 B di Diletta Lo Monaco che con il tema Sophia Loren si è classificata al 66° posto su ben 138 atleti partecipanti.

E’ stata una stagione ricca di successi e soddisfazioni quella che hanno appena concluso le due giovani atlete. Dopo le selezioni provinciali e regionali della Coppa Italia superate con merito con il metodo Pass, organizzate dalla FIPASS ( federazione italiana performer arti scenico sportive) in collaborazione con il CSA.IN ed il CONI,  il 7 ed 8 luglio scorso a Roma nella splendida cornice di Cinecittà World le due ragazze sono arrivate  in finalissima davanti ad una giuria d’eccezione presieduta dal noto ballerino e coreografo Garrison Rochelle aggiudicandosi il pass per rappresentare L’Italia nella prova di Coppa Europa che si svolgerà a gennaio 2019 a Malta.

Successi questi che si aggiungono a quelli ottenuti lo scorso giugno a Verona nel contest Next Generation andato in onda recentemente su Canale Italia piattaforma sky nel quale si sono classificate al 2° posto vincendo una borsa di studio con il maestro Alfonso Paganini già coreografo e ballerino del Teatro dell’opera di Roma.

Proprio in questi giorni possiamo ammirarle nel talent televisivo The Coach in onda tutte le sere sul canale televisivo 7 Gold.  Talent presentato da Ernesto Trapanese ed Agata Reale registrato a Salsomaggiore Terme, nel quale le due ballerine prodigio si stanno distinguendo per preparazione, verve, freschezza e novità coinvolgendo e sorprendendo positivamente il pubblico, ed entusiasmando la giuria qualificata composta tra gli altri dal poliedrico personaggio televisivo Platinette, dall’insegnante di canto e cantautrice Grazia Di Michele, dal coreografo di fama mondiale Little Phil, dal noto ballerino Amilcar Moret Gonzalez ed altri volti famosi del mondo dello spettacolo.

Tanti sono ancora i progetti ed i sogni nel cassetto per i due talenti (vero orgoglio siciliano) che continuano a lavorare sodo e che durante l’estate vedremo esibirsi in vari spettacoli ed eventi promossi in Sicilia. Le due giovani ballerine hanno voluto dedicare i loro successi  a Noemi e Filippo.

Diletta Lo Monaco e Rachele Siligato

Diletta Lo Monaco e Rachele Siligato

La locandina

La locandina

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Gli Autogol

Gli Autogol

Giardini Naxos – Il primo evento di stagione del Jaaneta Beach di Giardini Naxos è stato un successo ed ha divertito parecchio i numerosi giovani che hanno raggiunto il noto locale di Giardini Naxos. Eccellenti mattatori della serata  sono stati “Gli Autogol” (direttamente da Radio 105) il famoso trio supergettonato composto da Michele Negroni, Alessandro Iraci e Alessandro Trolli.  Il gruppo musicale è salito al top delle hit soprattutto per i brani “Baila como el papu” e “Italia Formentera”. Nel corso della serata il trio ha divertito parecchio il giovane pubblico non solo con le loro canzoni e le loro parodie ma anche con diversi giochi che hanno coinvolto i giovani fans. Gli Autogol, nella loro unica tappa siciliana, sono stati i primi ospiti di una serie di serate di intrattenimento che si prospettano bollenti. Dopo la loro esibizione al Jaaneta Beach arriveranno ospiti del calibro dello Zoo di 105 con Pippi Palmieri e Paolo Noise, Emanuele Inglese, Alex Spagnuolo, kikko di Stefano, Giovanni Nicastro, Luigi Mastroianni e Giordano Mazzocchi dal programma della DeFilippi “Uomini e Donne”, Paolo Bolognesi, dj Delta. Le serate con i prestigiosi ospiti saranno curate dall’impeccabile organizzazione dell’imprenditore Silvio Angrisani il quale ha organizzato nel noto locale una serie di eventi con artisti di nota fama per dare tono ed una “botta di vita” alla movida giardinesePerche” precisa lo stesso Angrisani “Giardini Naxos merita una stagione ricca di presenze turistiche che possano godere di eventi ideati e programmati per offrire divertimento di alta qualità per tutti coloro che vengono a soggiornare nella baia di Naxos.” Al termine della serata Gli Autogol hanno posato per  foto e selfie  con i giovani spettatori.

 

 

Un momento dello spettacolo

Un momento dello spettacolo

Le magliette di Radio 105 per i fans

Le magliette di Radio 105 per i fans

Le canzoni

Le canzoni

lo spettacolo

lo spettacolo

I giovani fans del trio

I giovani fans del trio

La foto di gruppo

La foto di gruppo

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La Fondazione Taormina Arte Sicilia anche quest’anno è presente nella programmazione di Anfiteatro Sicilia, la manifestazione culturale promossa dall’Assessorato regionale al Turismo, che contamina la storia, i luoghi, il territorio siciliano con spettacoli unici di alto livello artistico con l’intento di promuovere la Sicilia e racchiudere in circuito le produzioni messe in scena negli incantevoli teatri di pietra siciliani (Taormina, Catania, Tindari, Morgantina, con l’aggiunta della Villa Romana del Casale).

Dopo il grande successo dello scorso anno la Fondazione Taormina Arte Sicilia ripropone nella stupenda Villa del Casale a Piazza Armerina “Suoni e luci” (10, 18, 24 e 31 agosto). Suoni e Luci è un progetto che riporta la villa romana alle atmosfere originali con la presenza di musicisti all’interno della villa. Il tutto è reso suggestivo da un’illuminazione artistica realizzata appositamente per l’evento. In programma le arpe del Duo Palazzolo, gli archi e il clavicembalo di Ensemble Barocco di Messina, la musica barocca con il Duo Ars Vetus e il concerto conclusivo su musiche di Mozart del Quintetto Almeyda.   Il progetto è realizzato con la collaborazione dell’Orchestra da Camera di Messina e la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana.

Nella meravigliosa cornice del Teatro Antico di Taormina il 12 agosto la Fondazione Taormina Arte Sicilia propone “Antigone” di Sofocle, con Massimo Venturiello, Giulia Sanna, Ludovica Bove, Stefano De Santis, Francesco Patanè, Carla Cassola, Andrea Monno, Franco Silvestri, Andrea Colangelo, Angelo Tanzi, Giuseppe Spezia. La regia è curata dallo stesso Venturiello, le scene da Alessandro Chiti, i costumi da Helga William, le luci di marco Laudando e le musiche da Germano Mazzocchetti. Dopo tanti secoli il conflitto tra Creonte e Antigone continua ad interrogare la coscienza degli uomini, opponendo alle ragioni e alla potenza dello Stato, quelle del cuore.  È la grande forza politica del testo a renderlo sempre attuale: l’eterna lotta tra ribellione libertaria e potere tirannico, Pietas contro politica. È la rappresentazione della lotta mai arrivata a conclusione tra autorità e potere: un tema tuttora di costante attualità, purtroppo. Si pensi ai regimi totalitari in cui l’autorità è esercitata in maniera disumana. In replica il 13 agosto al Teatro Antico di Tindari. Sempre a Tindari il 19 agosto Le Troiane” di Seneca con Paolo Bonacelli, Edoardo Siravo, Alessandra Fallucchi, Silvia Siravo, Marcella Favilla, Cecilia Zingaro e Gabriella Casali, per la regia di Alessandro Machìa. In una Troia avvolta dalle fiamme dall’inizio alla fine della tragedia, Seneca mette in scena un universo segnato dal lutto, dalla perdita del controllo sulle passioni, in cui l’umano si afferma soltanto nella sua possibilità di fare il male. Gli dei sono ormai presenze lontane e insignificanti, c’è solo l’uomo nella sua infinita solitudine e sofferenza. A dominare è la guerra. E la morte: una morte che è anche liberazione dal dolore e dall’assurdo della vita.

La Fondazione Taormina Arte Sicilia anche quest’anno inaugura la sua programmazione nel cuore della Sicilia antica nel magico Teatro di Morgantina L’11 agosto “Kkore. Canto delle accorate per chi ha un cuore” di Lina Prosa e il 12 agosto “Empedokles” per la regia di Enzo Gambino. “Kkore” con Sara Donzelli e Giulia Quagliarella, per la rega di Giorgio Zorcù, è uno dei miti fondanti dell’umanità, legato alla fertilità e quindi al futuro della specie. Al centro c’è una giovane donna, col suo carico di trasgressione, di attrazione, di pericolo; la “ragazza indicibile”, come l’ha chiamata il filosofo Giorgio Agamben. La grande drammaturga palermitana Lina Prosa – l’autrice italiana attualmente più tradotta all’estero – ha ripreso il mito per creare un nuovo testo teatrale al centro del quale ha posto la coppia madre – figlia. “Empedokles”, con Enzo Gambino, Barbara Capucci, Sandro Sciarratta ed Edoardo Savatteri, è un eroe tragico moderno perché supera la scissione ontologica con il binomio colpa-espiazione. È vittima delle violente tensioni tra natura e arte, figlio della sua epoca, vittima delle tensioni tra la forza universale e quella organica maneggiata dall’uomo). Egli è l’incarnazione stessa del destino che solo nella scelta estrema può riunificare soggetto e oggetto.

 La programmazione 2018 della Fondazione si conclude al Teatro Antico di Taormina l’11 settembre con “Orlando furioso. Il cavalier e l’Angelica”, opera musicale di Salvatore Guglielmino con l’Orchestra Sinfonica diretta dal Maestro Giuseppe Romeo. Un’opera che narra una successione di avventure, duelli, amori e magie, l’amore di Orlando per Angelica, la sua pazzia, le sue gesta, la sua dipartita a Roncisvalle attraverso la narrazione di due personaggi presenti anche nelle fantastiche avventure di Re Artù: il Mago Merlino e la Maga Morgana.

 

L'Antigone

L’Antigone

Info:

Gli spettacoli al Teatro Antico di Taormina iniziano alle 21.30.

Gli spettacoli al Teatro Antico di Tindari alle 21.00.

Gli spettacoli nell’area archeologica di Morgantina alle 20.30.

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Intervista a Carla Terranova

Intervista a Carla Terranova

Città di Castello (PG)“Fascino Mediterraneo” il prestigioso concorso internazionale di bellezza ideato e promosso dal Patron Carla Terranova, si prepara per l’evento conclusivo di settembre. Dopo diverse tappe, la kermesse si avvia alla sua prima finalissima che si terrà il 14 e 15 settembre prossimo a Città di Castello (PG). Sfileranno in passerella tante donne e uomini dal fascino mediterraneo che saranno valutati da una scrupolosa Commissione e da una qualificata Giuria nel corso di una serata ricca di eventi e momenti di intrattenimento.

“Fascino Mediterraneo” è oggi uno dei concorsi di bellezza più partecipati in Italia da donne e uomini di diverse età, grazie all’impegno, alla tenacia ed alla professionalità del Patron del Concorso.

            Carla Terranova ha iniziato oltre vent’anni fa a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo e dell’organizzazione di eventi, dapprima organizzando spettacoli musicali e di intrattenimento fino a diventare, nel 2016, direttrice artistica di concorsi di bellezza, valorizzando sin da subito l’eleganza e la bellezza di tantissime Miss.  La passione per questo nuovo lavoro, maturata giorno dopo giorno, ha fatto scattare in Carla la volontà di diventare lei stessa organizzatrice del concorsi di bellezza. Dopo non pochi sacrifici, oggi è sicuramente una dei Patron più prestigiosi nel panorama italiano. Nel giro di pochi anni, tappa dopo tappa, i concorsi di Carla si sono arricchiti di partecipanti provenienti da ogni provincia italiana e da diverse nazioni estere, tant’è che oggi il Concorso “Fascino Mediterraneo” ha valenza nazionale ed internazionale. Grazie allo scrupoloso lavoro e all’amore per ciò che svolge, Carla può vantare un folto gruppo di Miss e Mister suddivisi in diverse categorie, sia per fascia di età (dai 15 ai 70 anni ed oltre) che per taglia, molto seguita e partecipata è, infatti, la simpaticissima categoria delle “Curvy”.

Alla finalissima di settembre non mancheranno ospiti di fama tra i quali alcuni ospiti della trasmissione televisiva “Uomini e Donne” condotta da Maria De Filippi, la nota artista emiliana Flower Terry ed ancora, cantanti e artisti di esperienza noti al grande pubblico per le numerose apparizioni in televisione.

            Il 14 settembre, durante l’anteprima della finalissima, le Miss indosseranno favolosi abiti dell’800 creati e messi a disposizione dalla stilista Adriana Monaco che onorerà l’evento con la sua personale partecipazione. Le “dame” sfileranno nel tardo pomeriggio per le vie del centro storico a Città di Castello.

            L’evento ospiterà anche Antonio ed Iside, due giovanissimi di 7 e 4 anni che calcano le passerelle come dei veri e propri veterani di concorsi di bellezza.

Ho voluto chiamare il mio concorso Fascino Mediterraneo - ha dichiarato Carla Terranova perché il fascino non ha né sesso né età. La nostra finalissima sarà un evento fantastico che vedrà la partecipazione di tante Miss e Mister, di artisti famosi e amati dal pubblico. Ci sarà Canale Italia per le riprese televisive, tanti fotografi e giornalisti che immortaleranno ogni momento della kermesse. Vorrei ringraziare quanti stanno collaborando per l’evento di settembre. Un ringraziamento  particolare va al dott. Rosario Messina Direttore responsabile del giornale on line SiciliaFelix residente nella bellissima Sicilia. Non a caso abbiamo in questo concorso anche un’ospite siciliano partecipante alla trasmissione di Maria De Filippi. Infine vorrei aggiungere che nel 2019 il mio  concorso  di bellezze farà tappa anche in Sicilia nella Città di Avola. Un saluto a tutti i miei ospiti, partecipanti e pubblico”.

            “Fascino Mediterraneo” è molto seguito sul web e sui Social.  La pagina Facebook del Concorso spopola di visite e commenti e Carla non si sottrae mai nel rispondere, consigliare e stimolare i tanti fan che la seguono con affetto ormai da diversi anni.

            C’è grande attesa per la Finalissima di Città di Castello e dintorni, in tanti hanno già prenotato con ampio anticipo il proprio posto per la Cena di Gala, presso il ristorante “Il Boschetto” e questo la dice lunga sulla popolarità dell’evento e sul grande successo che si prospetta per la serata finale.

                                        ROSARIO MESSINA

Concorrenti di "Fascino Mediterraneo"

Concorrenti di “Fascino Mediterraneo”

Carla Terranova con alcune concorrenti

Carla Terranova con alcune concorrenti

Le Miss di "Fascino Mediterraneo"

Le Miss di “Fascino Mediterraneo”

Le Miss del Concorso

Le Miss del Concorso

ISIDE

ISIDE

ANTONIO

ANTONIO

L'artista Flower Terry

L’artista Flower Terry

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Giardini Naxos – La prima colonia greca di Sicilia è stata inserita nell’elenco dei comuni che riceveranno una stanziamento di fondi dal Governo per potenziare il controllo dei venditori abusivi nelle spiagge. Sarà stata questa notizia forse a ispirare  la realizzazione di un murale  sul Ministro degli Interni Matteo Salvini. Il murale è stato disegnato sulla parete di un vicolo nei pressi del centro storico della cittadina joinica ed è stato intitolato “Matteo il Vu Cumpra- Operazione Spiagge Sicure” (Riferito allo stanziamento per il controllo dei venditori abusivi nelle spiagge). L’opera,  dipinta nel vicolo Iolanda (che collega la centralissima via Umberto con il lungomare di Via IV Novembre), pare sia opera dello street artist palermitano  Tvboy esponente del movimento NeoPop.  Il Ministro degli Interni è stato raffigurato in sandali mentre imbraccia il tipico supporto in legno utilizzato dai venditori abusivi sulle spiagge per portare in giro orologi, occhiali da sole e tanti altri oggetti. Negli ultimi tempi, sono stati diversi i murales dedicati a Salvini: tra questi l’ormai noto bacio con Di Maio.

Intanto le Forze dell’Ordine hanno già rimosso dalla parete del vicolo il murale.

Il vicolo Iolanda

Il vicolo Iolanda

Il Murales

Il Murales

Il murales

Il murales

Il vicolo Iolanda con il murales su Salvini

Il vicolo Iolanda con il murales su Salvini

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Si è concluso con successo il 28 luglio nelle terre dell’Etna a Bronte, in Contrada monte Colla, il terzo itinerario dei palmenti rupestri. I numerosi partecipanti hanno avuto modo di ammirare la straordinaria bellezza del paesaggio naturale, guidati dal già  commissario del Corpo Forestale della Regione Sicilia Enzo Crimi, naturalista e grande conoscitore del territorio etneo. Il geologo Fabio Bonaccorsi, fautore di un tipo di turismo naturalistico ed alternativo, ha evidenziato le caratteristiche geomorfologiche del territorio di Bronte e spiegato la presenza delle rocce sedimentarie clastiche come l’arenaria nel territorio vulcanico etneo, frutto di una sovrapposizione di ere geologiche diverse e dell’azione dell’Etna che continua con la sua attività eruttiva a modificare in modo dinamico il paesaggio. Il cultore e divulgatore di storia locale Giorgio Luca, ha illustrato i due palmenti rupestri intagliati nell’arenaria di Poggio Colla, tuttora ancora poco conosciuti e studiati. Lo storico alla luce delle evidenze archeologiche ha affermato, contrariamente a quando si credeva in passato, che  la produzione vinicola nell’antichità non  si fermava nel territorio di Randazzo, in quanto i numerosi palmenti rupestri scoperti nella zona etnea sono una preziosa testimonianza della diffusione della coltivazione della vite, anche se in modo marginale, nell’area di Bronte e Maletto. Il presidente dell’associazione Naxos Entertainment Giovanni Bucolo e l’ideatore e coordinatore dell’evento Giuseppe Carmeni ringraziano Sicilia Antica della sezione di Bronte  – Maletto per la collaborazione e il Sindaco di Bronte Graziano Calanna per aver aderito all’iniziativa di promozione turistica. Un ringraziamento speciale va al Club Alpino Italiano della sezione di Bronte, guidato dal presidente Angelo Spitaleri e ai suoi “angeli custodi”, per aver trasformato una semplice passeggiata archeologica ai palmenti rupestri di Bronte in una vera e propria escursione naturalistica, per il relativo supporto tecnico e logistico, ma soprattutto per la calorosa ospitalità. Si  ringraziano inoltre i diversi proprietari dei terreni attraversati durante la passeggiata, per la gentilezza e la disponibilità dimostrata e i produttori delle eccellenze enogastronomiche degustate al termine dell’escursione.

Sabato 04 agosto l’avventura continua nelle terre dell’Etna a Maletto,  con la quarta tappa  “ I palmenti rupestri di contrada Pizzo”. Il raduno è previsto alle ore 17,00 presso il Museo Civico “Salvo Nibali” via Umberto n° 407 – Maletto. L’itinerario è di media difficoltà e in aperta campagna, pertanto si consiglia un abbigliamento da escursione naturalistica con scarpe da trekking, per info.: 3293176354. I visitatori saranno accompagnati per l’occasione dal geologo Fabio Bonaccorsi, che parlerà della geomorfologia del territorio di Maletto e dal cultore e divulgatore di storia locale Giorgio Luca, che spiegherà la natura e il paesaggio di Maletto e i palmenti rupestri di contrada Pizzo. Al Termine dell’itinerario il Comune di Maletto, organizzerà una degustazione di prodotti tipici, nella piazzetta B. Catania lungo la centrale Via Umberto, per promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio. La visita e la degustazione sono gratuite, ma è gradita la prenotazione, per informazioni 3406700563.

Resti di un palmento a Bronte

Resti di un palmento a Bronte

La tappa di Bronte

La tappa di Bronte

Resti di un palmento

Resti di un palmento

Gli escursionisti

Gli escursionisti

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Si è svolto a Furci Siculo, l’incontro culturale e la presentazione del volume La primavera dei popoli – La rivoluzione siciliana del 1848, edito da Edas, del prof. Roberto Sciarrone, Sapienza Università di Roma. L’evento è stato promosso dal comune di Furci Siculo (Me), nell’ambito degli incontri culturali organizzati per la stagione estiva 2018, in collaborazione con il comune di Santa Teresa Riva, l’assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del comune di Messina, l’Associazione culturale Tamaricium, l’Associazione Giornalisti Europei (AGE), l’Associazione L’Aquilone Onlus, la Casa Editrice Edas e l’Associazione Paese Italia.

Ha aperto i lavori il sindaco di Furci Siculo Matteo Francilia, che ha mostrato grande interesse per la storia e la cultura siciliana, affermando come la sua amministrazione punterà decisamente sulla cultura; l’assessore Domenico Trimarchi, del comune di Santa Teresa Riva ha evidenziato l’importanza per i comuni della costa jonica, nel lavorare in sinergia per la valorizzazione della cultura. L’assessore alla Cultura del comune di Messina, Roberto Vincenzo Trimarchi, ha elogiato l’autore e l’iniziativa del comune di Furci Siculo affermando l’interesse della città metropolitana per eventi, che riportino al centro la storia e le tradizioni dell’area per farle conoscere alle giovani generazioni.

L’evento culturale è stato curato da Rosanna Garufi, consigliere con delega all’Istruzione del comune di Furci Siculo e dall’operatrice culturale Pina d’Alatri. Dopo i saluti istituzionali la D’Alatri ha aperto i lavori ricordando come questa nuova amministrazione punti decisamente a valorizzare i giovani studiosi e gli eventi storico-culturali.  La Garufi ha ricordato l’imparzialità storica dell’autore, che conduce il lettore facendogli “respirare l’odore della polvere da sparo, il crepitio dell’incendio che arde opere monumentali patrimonio dell’umanità”.

Il dibattito ha visto la partecipazione interessata di Domenico Interdonato, Presidente Ucsi Sicilia, che si è soffermato sugli aneddoti storici della costa jonica con particolare riferimento al 1848 e ai rivoltosi, che in quella circostanza si unirono contro i Borbone. A seguire Carmelo Occhino ha portato i saluti dell’Associazione Giornalisti Europei (Age) di cui è segretario nazionale, mentre il direttore e il condirettore di Paese Italia Press, Mimma Cucinotta e Domenica Puleio hanno portato all’attenzione della folta platea le gravi condizioni in cui versa la stampa in alcuni paesi come la Bulgaria e la Turchia, nell’ambito di una più ampia fragilità politica attraversata dall’Europa di oggi, collegandosi con le riflessioni che l’autore denuncia nelle conclusioni del suo lavoro. È intervenuto quindi l’autore che ha risposto a diverse domande dopo aver illustrato un articolato excursus sulla rivoluzione del 1848, in particolar modo soffermandosi sulle “cinque giornate di Messina” e sulla storiografia coeva, descrivendo le gesta di eroi venuti dal popolo – come Rosa Donato detta “a cannunera” – abbiano combattuto per ideali nobili e puri, per la libertà e l’affrancamento dall’ancien régime.

Il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

Il pubblico intervenuto alla presentazione del libro

Il pubblico intervenuto alla presentazione del libro

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MONGIUFFI  MELIA –  “Con Carmelo Smiroldo avevamo concordato di svelare questo segreto il 28 luglio 2018, il giorno del Centenario della galleria. Ed oggi, che lui non c’è più, io mantengo questo impegno”. Giovanni Curcuruto, storico del Ghiodaro e socio Archeoclub ha poco tempo per emozionarsi. Respira forte l’aria che arriva da una finestra aperta della sala del Marchesato di Melia e continua. Anche perché la sala, stracolma, attende di sapere. E lui non vede l’ora di dire: “Sotto la galleria di Postoleone si trovano piccoli ambienti utilizzati dai 300 prigionieri austriaci che la costruirono. Ecco, ve l’ho detto!” Poi chiarisce. “Nel 1988 dei discendenti tirolesi di quei prigionieri vennero a Melia, mi mostrarono una foto in cui si vedevano questi ambienti, piccoli, delle stanze ricavate nella roccia. Per anni non riuscimmo a comprendere dove si trovassero. Poi, quando si fecero i lavori della fognatura, un operaio ancora vivente, mi disse che sotto la strada aveva visto e aperto una botola e c’erano degli ambienti: dalla sua descrizione degli interni, mi fu facile ricondurli a quella foto che mi avevano fatto vedere anni prima. Purtroppo la ditta ricoprì tutto e con Carmelo abbiamo provato a cercare un modo di entrarci, anche dal costone, ma senza successo”.

Il mistero svelato delle stanze sotto la galleria di Postoleone è stato uno dei tanti momenti importanti vissuti sabato sera a Melia, in occasione dell’incontro “Postoleone, una galleria di prigionieri e misteri”, organizzata per il centesimo anniversario dell’apertura della galleria. “Da oggi – ha detto Filippo Brianni, presidente di Archeoclub Area Ionica, l’associazione che ha organizzato il convegno – partono due impegni, da condividere con le associazioni interessate, prime fra tutte Lions, Gruppo Alpini e Croce Nera d’Austria, e le istituzioni: trovare i documenti che confermino le tradizioni orali sulla storia della galleria, anche relative alle novità rese note da Curcuruto; realizzare il parco tematico della Pace bilingue auspicato da Carmelo Smiroldo, affinché Postoleone diventi un riferimento di pace e possa valorizzare le proprie caratteristiche storico culturali che rendono la zona tanto unica quanto poco conosciuta”.

E la storia della galleria – raccontata da Curcuruto – si colloca nel “Centenario della Grande Guerra” e ricorda la richiesta di intervento al prof. Durante, per un avere collegamento monte-mare sul Ghiodaro, di fatto inesistente. Durante intervenne presso il generale Antonino Cascino e furono inviati 300 prigionieri austriaci che realizzarono il muro di contenimento, la strada e poi la galleria, scavando nella pietra per diversi anni, pagati e trattati bene dalla popolazione locale. Attorno alla presenza di quei soldati, non sono mancati gli aneddoti e le leggende, alcune a “tinte rosa”.

Una storia di pace e sviluppo in mezzo a guerra e macerie, che è stata ricordata anche da Giuseppe Minissale della sezione Alpini di Messina e dal cav. Domenico Interdonato, rappresentante dell’associazione Croce Nera d’Austria, la quale ha consegnato una corona  di fiori con i colori della bandiera austriaca posta, alle 18, accanto alla corona di alloro col tricolore all’ingresso della galleria, dove le tre amministrazioni confinanti in quel luogo hanno realizzato una targa per ricordare i soldati austriaci, (presenti: Leonardo e Marcello Longo, Mongiuffi Melia; Alfio Currenti e Antonella Bartolotta, Gallodoro; Alessandro Costa e Teresa Rammi, Letojanni).

Poi il convegno, moderato da Ketty Tamà, socia Archeoclub e anche Lions Letojanni-Valle d’Agrò è entrato nel vivo. La Tamà ha evidenziato come “i desideri espressi nella basilica di S. Pietro Paolo d’Agrò si realizzano: poco più di un mese fa, durante l’evento per il Solstizio, abbiamo auspicato ciò che oggi si sta facendo”.

Dopo i saluti istituzionali dei rappresentanti dei comuni (presenti anche Orlando Russo di Castelmola e Concetto Orlando di Roccafiorita) e delle associazioni (Marilena Moschella ha letto un messaggio del presidente Lions, Francesca Celi, recentemente colpita da un lutto familiare), ha aperto i lavori Filippo Brianni, “con un ringraziamento privilegiato stavolta agli assenti”, ha detto introducendo il video di un intervista su Postoleone a Carmelo Smiroldo, lo studioso morto nel gennaio 2015. Poi Brianni ha illustrato le ragioni dell’iniziativa e i prossimi passi di Archeoclub per la valorizzazione della galleria.

La “Prima guerra con gli occhi del comprensorio”, è stata descritta da Ninuccia Foti, presidente dell’Osservatorio Beni Culturali Valli Joniche e dei Peloritani e curatrice di una ricerca sui caduti e le storie della prima guerra mondiale, sfiorando anche Capo Taormina e Postoleone (“che va valorizzata– ha detto la Foti – essendo peraltro inserita nella lista dei luoghi siciliani della memoria della prima guerra mondiale”).

Enzo Andò ha delineato la figura dello scienziato Francesco Durante e il suo enorme impatto sulla vita culturale, sociale e politica nazionale e di “questo comprensorio, che lo adorava e ne seguiva le indicazioni”.

Poi, le rivelazioni di Curcuruto sulle stanze, che hanno “riaperto” il dibattito, con l’associazione Alpini pronta ad avviare uno studio con speleologi e la Croce Nera d’Austria ha proporre un tavolo sinergico tra le associazioni, da avviare già a settembre. Disponibile anche l’Unione dei Comuni, per voce del suo vice presidente Orlando Russo. Al termine dell’evento, sono state consegnate delle targhe-ricordo con incisa anche una poesia di Ungaretti sulla “fratellanza che accomuna persino i nemici di guerra” , utilizzata come filo conduttore del convegno da Ketty Tamà. Tra i destinatari, quelli alla memoria di Francesco Durante (ha ritirato l’assessore letojannese Teresa Rammi) e Carmelo Smiroldo (ha ritirato il fratello Santino). 

La Galleria Postoleone

La Galleria Postoleone

Foto dei partecipanti in visita alla galleria

Foto dei partecipanti in visita alla galleria

Il Convegno

Il Convegno

Il Convegno

Il Convegno

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Umberto Consoli e Salvatore Raneri due giovani amici esordienti nel panorama musicale hanno deciso di unire le loro capacità canore e la loro creatività per cantare un originale canzone dedicata a due persone care che hanno perso.  Il testo, ispirato dai due giovani cantanti è stato scritto e arrangiato dal punto di vista musicale dalla Casa Discografica DRB Record. La canzone intitolata “I Miss  You”  è dedicata alla nonna di Umberto che è passata ad altra vita nel 2011 ed al fratellino di Salvatore volato in cielo prematuramente. A promuovere la canzone è stato un originale videoclip realizzato a Reggio Calabria che vede protagonisti i due cantanti e un paio di comparse che ricordano i due parenti volati in cielo, individuabili nel filmato da due angeli vestiti di bianco circondati da un aurea che si muovono attorno ai due giovani mentre cantano la canzone a loro dedicata.  Il video con la canzone ha già fatto il suo esordio sul canale on line di You Tube  e prossimamente la canzone sarà trasmessa anche su varie radio già contattate.  IL  VIDEO

3xx  Copertina Canzone

La copertina della canzone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONOSCIAMO MEGLIO I DUE CANTANTI

UMBERTO  CONSOLI

Umberto Consoli

Umberto Consoli

Umberto ha 24 anni e vive a Giardini Naxos la prima colonia greca di Sicilia, rinomata stazione turistica di fama mondiale. Umberto lavora in uno dei tanti ristoranti della cittadina e buona parte del tempo libero lo dedica alla sua grande passione, la musica.

Sentiamo dalle sue parole come è iniziato questo amore per la musica. “Il mio primo incontro con la musica” spiega Umberto “cominciò a sei anni quando iniziai a suonare nella banda musicale “Arturo Toscanini” di Giardini Naxos. Contemporaneamente cominciai a frequentare la scuola di ballo “Il Cigno dance”. Questi i miei primi approcci con il mondo della musica. Con il passare del tempo non frequentai più la banda musicale e la scuola di ballo però non ho mai smesso di coltivare la mia passione per la musica che, anno dopo anno è diventata la mia vita. Ben presto il mio sogno è diventato quello di riuscire a cantare ed emozionarmi assieme alla gente. Il sogno è diventato realtà e oggi sono qui a presentare il mio primo disco inedito. Un brano che canto assieme a Salvo Raneri e che abbiamo voluto dedicare a due persone care scomparse. Io l’ho dedicato a mia nonna che nel 2011 è venuta a mancare. A sette anni di distanza ho un vuoto incolmabile che porto dentro. Così ho voluto dedicare col cuore questa canzone a lei. Per quanto riguarda il futuro vorrei ripetere questa bellissima esperienza con un’altra canzone cantata assieme al mio carissimo amico Salvo Raneri. Cantare mi emoziona tantissimo. Nel realizzare questo brano ci siamo divertiti tantissimo. Il prossimo inverno abbiamo già in mente qualcosa, ci saranno tante sorprese ma non voglio anticipare nulla”

Salvatore Raneri

Salvatore Raneri.

SALVATORE  RANERI

L’altro protagonista di “I miss you” è il giovane cantante Salvatore Raneri originario di Calatabiano paese limitrofo a Giardini Naxos. Anche lui è un ragazzo semplice e lavora nel settore della ristorazione a Taormina. Ha una compagna e un figlio e, come Umberto, malgrado impegni di lavoro e di famiglia nel tempo libero dedica qualche ora alla sua grande passione, la musica. Anche Salvo ha voluto raccontarci la sua storia per capire da quando è nata questa passione. “Il mio genere musicale” spiega Salvatore “è originariamente quello neomelodico. La mia prima fonte di ispirazione è stato il cantante napoletano Nino D’Angelo e di seguito anche altra cantanti neomelodici. Ad un certo punto ho provato a duettare con Umberto e, anche se abbiamo realizzato questo brano assieme che è un genere musicale che non mi appartiene, ho voluto provare lo stesso perché sono del parere che nella vita si deve provare tutto per capire cosa ci piace veramente e farlo nostro. La canzone che abbiamo realizzato come ha già spiegato Umberto parla di due persone a noi molto care che ci hanno lasciato un vuoto dentro. Nel mio caso si tratta del mio fratellino il quale anche se non l’ho mai conosciuto è come un pezzo mancante di me. Con questa canzone voglio ricordarlo e non solo, poiché questo brano è un messaggio anche per la gente nel senso che, quando le persone muoiono non vanno mai via veramente. Spero in futuro di poter diventare un cantante di carriera ovviamente cantando canzoni neomelodiche. Comunque, per il momento vivo questa esperienza “pop” assieme al mio caro amico Umberto. Spero che questa esperienza sia un trampolino di lancio che ci porti fortuna ad entrambi.”

   Dott. ROSARIO MESSINA

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Il Maestro Luigi Centra

Il genio del maestro pittore romano Luigi Centra ha messo a segno un altro importante traguardo artistico. Il 26 luglio scorso l’artista ha inaugurato una grande mostra antologica dal titolo Quando il Colore fa Rumore con  opere che vanno dagli anni settanta ad oggi, presso il bellissimo teatro del Comune di Isola del Liri  nel frusinate che gli ha concesso il patrocinio.

All’inaugurazione sono stati consegnati numerosi premi internazionali a grandi artisti che si sono distinte nell’arte propria. All’evento c’erano pittori, musicisti e scrittori.  I riconoscimenti sono stati consegnati  dall’Assessore alla Cultura della Pro Loco di Fiuggi dott. Toni Loreti e dal Maestro Centra.  Hanno ricevuto il premio il Prof. Alberto Pelagalli, il Prof. Valerio Fazio, Nadia Loreti, Marzia Volpari, Cristina Fuoco, Valeria Molon, Niky Deli, Tony Centra, Susanna Corsetti. La mostra resterà aperta fino al 5 agosto prossimo.

 La performance è stata accompagnata dalle piacevoli note della chitarra del musicista Valerio Fazio e dalla voce  di Cristiano Lamberti. Dopo questa ennesima mostra l’artista Luigi Centra Volerà in America.

Luigi Centra  è un artista ormai  entrato a far parte dell’Olimpo dei grandi internazionali della pittura. Anche la Sicilia lo ha adottato e lo considera un proprio figlio d’arte  poiché  Da anni è un assiduo frequentatore dell’Isola ed in particolare di Giardini Naxos e della fascia Jonica  poiché: “con le sue bellezze naturali e la sua storia” come ama ripetere “è una preziosa fonte di ispirazione per i miei lavori artistici”. In Sicilia il Maestro Centra ha realizzato numerosi progetti con il nostro giornale e con l’associazione Scientifico Culturale “Mea Lux” (della quale è socio onorario) presieduta dal nostro editore Angela Lombardo.

Luigi Centra in Sicilia

Luigi Centra in Sicilia

Il dott. Rosario Messina con il Maestro Centra

Il dott. Rosario Messina con il Maestro Centra

Il Maestro Centra assieme ad Angela Lombardo premiano il fisico nucleare Fulvio Frisone

Il Maestro Centra assieme ad Angela Lombardo premiano il fisico nucleare Fulvio Frisone

Il Maestro Centra non è salito alla ribalta delle cronache nazionali ed internazionali per le sue originali mostre e per i numerosi libri che ha scritto  ma anche perché in molte occasioni ha messo la sua arte, che spazia dalla pittura alla poesia, al servizio di progetti umanitari. Il poliedrico artista romano (originario di Veroli) pittore, scrittore, poeta, scultore con la sua fondazione Onlus ha spesso promosso progetti umanitari per tanti bambini. Proprio per tale generosa dedizione qualche anno fa Luigi Centra era stato inserito tra i candidati per concorrere al Premio Nobel per la Pace dal Nobel Forum della Karolinska Institutet a Stoccolma in Svezia, dall’Amministrazione presieduta da Iornwall e Ann Margret Agneta, “per aver lavorato molto con la sua arte italiana nel mondo a favore dei bambini”.

Luigi Centra è stato definito uno dei più quotati pittori dell’impressionismo astratto, difatti la critica lo definisce uno degli ultimi esponenti della pop art italo americana e, possiamo affermare senza riserve e con orgoglio che  è  una nostra leggenda tutta italiana,  apprezzato e conosciuto in tutto il mondo.

I suoi lavori sono la base d’insegnamento per le nuove generazioni. Il nostro Governo dovrebbe avere grande considerazione verso questo straordinario artista per aver dato lustro alla nostra terra,  divulgando la sua Pop Art nel Mondo sin dal 1959-60 con un percorso artistico parallelo nella letteratura con ben 70 libri pubblicati. Ovunque è andato con le sue mostre ha riscosso plausi e apprezzamenti  che gli hanno valso il  Premio alla Cultura da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’artista, che da tempo combatte i postumi di un’ischemia cerebrale, ha in programma  di andare, accompagnato dal suo manager spagnolo, a Los Angeles in USA in una clinica specializzata per cercare di curare la patologia.  Ricordiamo ancora che Luigi Centra è stato tra i primi artisti a dipingere e colorare le fotografie in bianco e nero con una tecnica personalizzata. Tra i tanti aneddoti che fanno parte della sua brillante e  movimentata vita di artista ricordiamo anche  un incidente diplomatico accaduto all’Aeroporto di Logan a Boston (USA) nel 2003, per fortuna risolto senza conseguenze, a seguito di una mostra realizzata nei pressi  di  Cambridge (UK).

Attualmente è uno degli artisti più quotati. Le sue numerose opere realizzate pare superino il valore di un milione di dollari. Quotazioni derivate dalle sue tecniche artistiche originali tra queste ricordiamo la collezione di abiti cuciti con stoffe “immaginate come tele” dove sono stati riprodotti  i suoi dipinti più famosi.  L’originale collezione è stata presentata in alcune sfilate di moda in Polonia e a Milano. Il Maestro Centra è anche conosciuto per le sue numerose e generose donazioni di sue opere alle istituzioni di Stato ed anche private. Nel 2006 si occupò dei bambini malati a Kiev (Ucraina) eseguendo numerosi master  nelle scuole accademiche e non. Per chi volesse conoscerlo il Maestro Centra lo si può incontrare ultimamente  presso il suo studio di Porta Romana a Veroli nel frusinate dove hanno transitato numerosi personaggi noti ed artisti. Giusto per citarne alcuni, ricordiamo il grande Mogol, Sgarbi, Balestra, una delegazione Russa, una delegazione araba, ambasciatori, Maraja e alcuni prefetti di Frosinone.   Dal 2015 è l’ideatore ed il direttore artistico del “Premio Internazionale Grandi Artisti Luigi Centra” che si svolge ogni anno al Centra Park di Stra (Venezia). In ogni edizione vengono premiati con l’originale statuetta della “Dea alata” personaggi di spicco nel mondo dello spettacolo e dell’arte in genere. la sua storia artistica una sorta di “work in progress”  prosegue spedita verso nuovi traguari poichè Luigi Centra per quest’anno ha già in programma altri interessanti appuntamenti con l’are e la cultura dove scriverà altre meravigliose pagine con i suoi penneli.   

Queste sono solo alcune notizie che riguardano l’artista romano poiché raccontare del maestro Luigi Centra è come aprire un libro magico sempre pieno di sorprese. La sua storia umana e artistica, una sorta di “work in progress”,  prosegue spedita verso nuovi traguardi poichè Luigi Centra per il futuro ha già in programma altri interessanti appuntamenti con l’arte e la cultura dove scriverà altre meravigliose pagine artistiche con i suoi pennelli e le sue poesie.   

Per chi volesse conoscerlo meglio può leggere la sua ampia biografia.

        Dott. ROSARIO MESSINA

Lo studio del Mastro Centra a Veroli

Lo studio artistico del Mastro Centra a Veroli

Luigi Centra e Vittorio Sgarbi

Luigi Centra e Vittorio Sgarbi

Centra e Sgarbi

Centra e Sgarbi

La cerimonia dei Premi per l'evento

La cerimonia dei Premi per l’evento svoltosi a L’Isola di Liri

La consegna dei premi a Liri

La consegna dei premi a Liri

Artisti premiati a Liri

Artisti premiati a Liri

Artisti premiati alla manifestazione artistica "Quando il colore fa rumore"

Artisti premiati alla manifestazione artistica “Quando il colore fa rumore”

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