GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Sicilia

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Una sinergia per rilanciare il settore turistico e culturale. Il direttore del Parco archeologico di Naxos-Taormina, Vera Greco, il presidente di Federalberghi Giardini Naxos, Giovanni Russotti, il presidente di Federalberghi Taormina, Italo Mennella, e il presidente di Federalberghi Riviera Jonica Messina, Pierpaolo Biondi, hanno sottoscritto all’Hilton Giardini Naxos un protocollo d’intesa per la realizzazione di iniziative turistico-culturali nel comprensorio con l’obiettivo di rendere più fruibile il territorio e il suo patrimonio antropico, naturale e culturale ma anche di ottimizzare risorse umane e finanziarie.

«La collaborazione tra soggetti pubblici e privati è l’elemento essenziale per la crescita del turismo e lo sviluppo del territorio – ha dichiarato il direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina, Vera Greco – Per poter attrarre visitatori è necessario valorizzare i beni artistici e culturali tenendo presenti sia le aspettative della domanda ma anche le logiche del mercato turistico». Il Parco Archeologico di Naxos-Taormina, simbolo dell’identità storica del territorio, rappresenta il palcoscenico naturale valido ad accogliere una serie di iniziative culturali da organizzare in collaborazione con le Associazioni Albergatori. «Il Parco Archeologico – sottolinea il direttore Vera Greco – si declina in una serie di realtà complementari e non competitive quali gli scavi archeologici di Naxos e Francavilla di Sicilia, il Teatro Antico di Taormina, Villa Caronia e Isola Bella che possono costituire una risorsa importante, il cuore pulsante del comprensorio, sulla quale fondare le politiche di reale destagionalizzazione».

Gli obiettivi primari del protocollo d’intesa sono legati alla valorizzazione del territorio e alla promozione turistica, attraverso l’organizzazione di eventi all’interno del Parco archeologico di Naxos-Taormina. L’attenzione, sarà, al contempo rivolta con appositi progetti, anche verso i beni culturali che non rientrano nella gestione del Parco in modo da mettere in rete tutti i percorsi culturali. I soggetti firmatari del protocollo si impegnano, dunque, a condividere un programma annuale di iniziative strategiche per la valorizzazione e la gestione del turismo culturale, individuando linee guida, standard operativi, servizi e progetti comuni.

Il direttore del Parco, Vera Greco: «La collaborazione tra soggetti pubblici e privati è l’elemento essenziale per la crescita del turismo e lo sviluppo del territorio»:

 Una sinergia per rilanciare il settore turistico e culturale. Il direttore del Parco archeologico di Naxos-Taormina, Vera Greco, il presidente di Federalberghi Giardini Naxos, Giovanni Russotti, il presidente di Federalberghi Taormina, Italo Mennella, e il presidente di Federalberghi Riviera Jonica Messina, Pierpaolo Biondi, hanno sottoscritto all’Hilton Giardini Naxos un protocollo d’intesa per la realizzazione di iniziative turistico-culturali nel comprensorio con l’obiettivo di rendere più fruibile il territorio e il suo patrimonio antropico, naturale e culturale ma anche di ottimizzare risorse umane e finanziarie.

«La collaborazione tra soggetti pubblici e privati è l’elemento essenziale per la crescita del turismo e lo sviluppo del territorio – ha dichiarato il direttore del Parco Archeologico di Naxos Taormina, Vera Greco – Per poter attrarre visitatori è necessario valorizzare i beni artistici e culturali tenendo presenti sia le aspettative della domanda ma anche le logiche del mercato turistico». Il Parco Archeologico di Naxos-Taormina, simbolo dell’identità storica del territorio, rappresenta il palcoscenico naturale valido ad accogliere una serie di iniziative culturali da organizzare in collaborazione con le Associazioni Albergatori. «Il Parco Archeologico – sottolinea il direttore Vera Greco – si declina in una serie di realtà complementari e non competitive quali gli scavi archeologici di Naxos e Francavilla di Sicilia, il Teatro Antico di Taormina, Villa Caronia e Isola Bella che possono costituire una risorsa importante, il cuore pulsante del comprensorio, sulla quale fondare le politiche di reale destagionalizzazione».

Gli obiettivi primari del protocollo d’intesa sono legati alla valorizzazione del territorio e alla promozione turistica, attraverso l’organizzazione di eventi all’interno del Parco archeologico di Naxos-Taormina. L’attenzione, sarà, al contempo rivolta con appositi progetti, anche verso i beni culturali che non rientrano nella gestione del Parco in modo da mettere in rete tutti i percorsi culturali. I soggetti firmatari del protocollo si impegnano, dunque, a condividere un programma annuale di iniziative strategiche per la valorizzazione e la gestione del turismo culturale, individuando linee guida, standard operativi, servizi e progetti comuni.

 Da sin. Mennella-Greco-Russotti- Biondi

Da sin. Mennella-Greco-Russotti- Biondi

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Il Monastero dei Benedettini di Catania viene “smembrato” all’indomani della confisca statale avvenuta nel 1866: la Chiesa, la Biblioteca, l’orto botanico e l’edificio monastico adibito a svariati usi (trasformatosi recentemente in sede universitaria), vengono divisi fisicamente e amministrativamente, apparentemente uniti ma separati da membrane che lo fanno ancora oggi apparire come sezionato e in parte mutilato. Officine Culturali, grazie alla collaborazione di Padre Gaetano Zito (rettore della Chiesa di San Nicolò l’Arena), del Comune di Catania e del DiSUm (Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania), dischiuderà la porta di comunicazione tra il Monastero e la Chiesa, riproponendo un percorso che i benedettini erano soliti attraversare. Il Monastero dialoga con la Chiesa e i due ambienti si mostreranno uniti così come erano stati pensati, progettati e costruiti.

Venerdì 5 gennaio Pamela Toscano e Angelo D’Agosta, interpreti e autori dell’evento teatrale «Mille Miglia Lontano», condurranno il pubblico attraverso un percorso fatto di storia, ma soprattutto di suggestioni ed emozioni. L’itinerario si svolgerà all’interno del Monastero e della Chiesa, luoghi separati da un’unica porta che sarà aperta al pubblico e condotto sino all’altare in cui l’organo di Donato Del Piano suonerà grazie alle mani esperte di Franco Lazzaro.

 «Mille miglia lontano», liberamente tratto dalla novella «Donato del Piano» di Federico De Roberto, è un percorso teatrale scritto per il luogo che lo accoglie: in cui la parola, il gesto e le note sono state pensate per sposarsi con le architetture e le suggestioni del plesso monastico dei Benedettini. Lo spettacolo teatrale si muove dall’ingresso straordinario del Monastero, ricco di luce, fino alla penombra del Chiostro di Levante, della sagrestia e del sacrario; per ritornare alla luce e al candore della Chiesa di San Nicolò.

 Lo spettacolo andrà in scena venerdì 5 gennaio con repliche alle ore 19:00 e 21:00. Al mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti le repliche potranno subire delle variazioni. Il numero di posti è limitato ed è dunque necessaria la prenotazione ai numeri 0957102767 | 3349242464.

Lo spettacolo

Lo spettacolo

Nota di regia

Un percorso tra i segni del tempo, tra la storia della razza umana e le storie degli uomini. Luoghi contenitori di memorie, manifeste e sepolte, condivise e sconosciute. Il Monastero e la porta che lo separa dalla sua chiesa, osservatori del passaggio dell’uomo nei secoli, e poi le parole che come codici comuni si fanno carico di testimoniare. Un manoscritto ritrovato in una cella, il diario di un insolito De Roberto che ci racconta di una piccola vita, troppo piccola se confrontata con la storia che lo ha generato e lo contiene in cui le parole non sono sufficienti per raccontare né l’uno né l’altra. L’individuo diventa piccolo e si perde nella ruota della vita e della morte. Cosa rimane? Cosa mantiene un senso oltre la storia e oltre le parole? La porta diviene lo spartiacque tra materia e spirito, tra ragione e caos, l’organo di Donato del Piano suona il linguaggio dell’anima e lentamente scopriamo altre connessioni. «Nessuna creatura umana può essere compresa da nessuna creatura umana?» Potranno mai le parole essere il filo che ci unisce ad altri esseri umani? E che senso ha un singolo individuo rispetto alla Storia? A volte però possiamo trovare risposte semplici, e spesso queste risposte non sono fatte di parole.

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Taormina (Me) – Il mitico Don Enzo Biuso, ex direttore dei padri salesiani, venerdì (5 gennaio), celebrerà i suoi 50 anni di sacerdozio a Taormina, nel Duomo, alle ore 18. Tutta la comunità locale è già pronta ad accogliere il sacerdote dagli occhi cerulei. La santa Messa, prevista nel tempio cristiano, è certamente un autentico appuntamento da non perdere per quanti non hanno dimenticato l’alto valore dell’attività di don Enzo nella città del Centauro. I salesiani hanno rappresentato sempre un punto di riferimento per i fedeli nella cittadina turistica. Dotato di grandissima capacità di comunicazione, Biuso è stato sempre una voce amica per quanti hanno riposto grande fiducia nei suoi insegnamenti. I salesiani dopo cento anni di storia sono andati via da Taormina ma non sono stati certo dimenticati i modi gentili e cordiali del rappresentante degli amati padri. Adesso, Don Biuso, tornerà nella Perla dove ha invitato tutta la comunità a partecipare alla celebrazione per ringraziare il buon Dio per questo mezzo secolo di storia e grande attività tra giovani e meno giovani.

don Enzo Biuso

don Enzo Biuso

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Taormina – In Sicilia il 2018 è stato accolto con decine di feste nelle pubbliche piazze complice anche il bel tempo che ha incoraggiato migliaia di siciliani a brindare al nuovo anno sotto il cielo stellato. Palermo, Messina e Catania hanno organizzato dei Gran Galà  di fine anno nelle pubbliche piazze ai quali hanno partecipato migliaia di persone. Il nuovo anno è arrivato trionfante al ritmo di musica  e non ci sono stati incidenti o peggio i tanto temuti attentati. Anche la capitale del turismo, Taormina è stata una delle principali protagoniste di fine anno. Il Comune di Taormina ha organizzato, come è tradizione da qualche anno a questa parte, un fantasmagorico Gran Galà in Piazza IX Aprile che ha attirato migliaia di persone e tanti turisti. Soddisfatto l’assessore al Turismo, Spettacolo e Bilancio Salvo Cilona che, con lo staff dell’Assessorato, ha organizzato l’evento in collaborazione della Società cooperativa ITC  XXIV Maggio. A contribuire al successo del Gran Galà  vi è stata la collaborazione di Salvo Zappalà, Giorgio Intelisano  ed il gruppo “Maskenada”.  Ennesimo successo anche per il re del Selfie, il promoter, Salvo Mannino, taorminese ”doc”, d iventato uno dei punti di riferimento delle serate di richiamo di tutto il comprensorio e non solo. La divertente serata di fine anno è stata ripresa dalle telecamere del nuovo programma intitolato “I love Taormina” del regista, Fabio Di Dio. Fotografo ufficiale della serata è stato Rocco Bertè presente anche Radio Universal Tv. Hanno condotto l’evento Roberta Rapisarda e Paola Parisi con l’esibizione di Gabriella Cannavò, special guest dj & producer, Joe Bertè che ha realizzato la compilation  “Capodanno Taormina 2018”.

Ha espresso grande soddisfazione a fine spettacolo il promoter Salvo Mannino il quale ha dettoSiamo tutti soddisfatti per l’affluenza di gente che lo spettacolo ha richiamato. La Comunicazione ha funzionato e lo spettacolo ha fatto il resto. E’ stato accolto in pompa magna il 2018 e di questo siamo ampiamente soddisfatti. Il Gran Galà è stato anche un occasione per promuovere al meglio le bellezze e le attrattive di una località unica al mondo che non teme rivali. Vorrei ringraziare quanti hanno contribuito alla realizzazione della serata ed i nostri sponsor in particolare la Siciliana Maceri.”  Ricordiamo infine che le promoter dell’evento  sono state Oriana Rinaldi e Sara Fresta.

          ROSARIO MESSINA

Al centro della foto l'Assessore Cilona e Salvo Mannino

Al centro della foto l’Assessore Cilona e Salvo Mannino

Il Promoter Salvo Mannino

Il Promoter Salvo Mannino

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Catania –  Il giovane catanese Ivan Nicosia firma La Catania Destrutta di Domenico Guglielmini in un imperdibile saggio storico arricchito dalla prefazione del geologo Mario Tozzi. A gennaio in libreria per Bonfirraro un’imperdibile perla storico-letteraria, testimonianza unica del terremoto che sconvolse l’intera Val di Noto il 9 e l’11 gennaio del 1693, e che, strizzando gli occhi ai posteri, pone l’accento sul vero senso della memoria. Si tratta de La Catania destrutta di Domenico Guglielmini, riscoperta, rispolverata e rimodulata da un giovane studioso catanese, Ivan Nicosia, nota guida turistica esperta del territorio. L’autore, iniziando alcuni anni fa un lungo percorso di approfondimento storico, si è imbattuto in un testo di rara bellezza, quello del Guglielmini appunto, che, con l’artificiosa prosa barocca tipica di un eclettico intellettuale del Seicento, riesce a dipingere alla perfezione, con estrema plasticità e con un taglio quasi cinematografico, tutte le fasi di quel terremoto che portò con sé ben cinquantamila vittime: “A 9. di Gennaio il Venderdi ad hore 4. e mezza in circa dell’Orologio Italiano si scosse con grandissima violenza il suolo, à tal segno, che nella Città atterrironsi tutti gli abitanti, per vedersi tutte le fabbriche, ch’addosso gli furono per precipitare”, scrive, infatti, Guglielmini nel suo incipit.

L’operazione di Nicosia risulta, dunque, già di per sé lodevole perché ha voluto fortemente, a distanza di ben 325 anni dal sisma (il libro uscirà in concomitanza con le celebrazioni previste per il prossimo mese) sottrarre all’oblio del tempo una fetta importante della storia isolana.
È proprio l’11 gennaio 2018 che il libro verrà presentato per la prima volta al pubblico presso il Palazzo Platamone di Catania, alle ore 17. A moderare l’incontro sarà il giornalista Nicola Savoca; interverranno, oltre l’autore, l’editore Salvo Bonfirraro, la docente di storia moderna dell’Università di Catania Silvana Raffaele e il direttore Tam Andrea Raimondo. Durante la presentazione verrà proiettato il video “La Catania destrutta” di Desirè Zappala e gli artisti Dugukolò e Zaira si esibiranno in una performance dal titolo “325”.
Non è un caso, infatti, che Nicosia abbia ricevuto il prestigioso endorsement del noto geologo Mario Tozzi, che firma la prefazione: “questo terremoto è stato poco raccontato e, soprattutto, quasi nessuno ha mai letto le fonti originarie. Una lacuna nella cultura e nella informazione che questo libro riesce a colmare”. Sulla Catania Destrutta l’autore compie l’analisi dell’opera in dettaglio da un punto di vista filologico e semantico, anche in considerazione della scarsa conoscenza e diffusione del testo, citato solo per brevi parti, ma anche perché prova ad approfondire la figura, poco indagata, di Domenico Guglielmini, uno dei rappresentanti dell’élite culturale isolana. L’opera viene così scandagliata a diversi livelli, a partire dalla ricostruzione delle fonti storiografiche originali scelte dal Guglielmini e utilizzate per la storia artistica della città,  che  le cronache relative al terremoto hanno consentito di precisare la stretta relazione con la più famosa lettera di A. Burgos.
Ma il terremoto del 1693 infierì su una città protetta solo dal fragile velo di Agata, la santa patrona. I catanesi trovano il loro carattere più immediato nella devozione, che sommano a una caparbia fermezza nel trasformare le rovine in nuove opportunità. E risiede anche in questo la forza del saggio di Nicosia, presentando una Catania, ricostruita anche nella forma urbana seicentesca, che risorge dalle sue macerie tramutandole in magnificenze barocche. «Ancora una volta – scrive Nicosia in uno dei suoi brani più poetici – un evento naturale travolge la vita degli uomini, ma alla morte si aggiunge la distruzione dei luoghi. Nel sovvertimento di tutte le leggi umane e divine, il sisma trasforma le architetture create dagli uomini in pietre che dilapidano la vita, rovesciando il concetto stesso di creatio».
«La Catania destrutta di Guglielmini rappresenta una testimonianza assai rara, nel suo genere, di racconto-documentario – anticipa l’editore Salvo Bonfirraro – Questa peculiarità permette di attribuire al testo un grande valore, quale evocazione di uno dei momenti più drammatici della storia locale, la cui lettura potrebbe  anche essere utilizzata ai fini di una maggiore  sensibilizzazione sulle problematiche relative al rischio sismico».

La copertina del libro

La copertina del libro

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MASCALUCIA (CT) – Quest’anno gli alunni del Circolo didattico “Giuseppe Fava” di Via Reina, diretto da Maria Gabriella Capodicasa, sono stati protagonisti di un “viaggio” che li ha portati a riscoprire le tradizioni natalizie del nostro territorio.

I bambini delle classi quinte E, F e G,  in occasione del Natale, guidati dalle insegnanti Mariella Di Bella, Maria Carmela Di Mauro, Marinù Napoli, Pinella Guarnera, Francesca Messina e dalle insegnanti Francesca Passalacqua, referente per il progetto “Legalità” e Giusy Fazio, referente per le uscite didattiche, hanno portato la novena di Natale agli anziani della Casa di riposo mascaluciese “Paradiso dei nonni”.

In questa occasione sono stati i più piccoli a ricordare ai più grandi le tradizioni della loro infanzia. Un percorso a ritroso, che va dai più giovani agli anziani, perché la cultura siciliana non venga dimenticata ma custodita.

Promotrice dell’iniziativa, mirata a far riscoprire il valore delle tradizioni legate al Natale in Sicilia è stata l’insegnate Mariella Di Bella.

Nell’ambito di tale progetto è stato inserito un incontro con gli ospiti della Casa di riposo “Paradiso dei nonni”.

Al viaggio hanno preso parte anche il sindaco, Giovanni Leonardi e il vice sindaco, Fabio Cantarella che hanno colto l’occasione per portare alla struttura sociale gli auguri dell’Amministrazione comunale.

Nel pomeriggio di mercoledì 20 dicembre i bambini si sono esibiti con vecchie nenie e canti in dialetto; hanno rievocato usanze di un tempo e recitato poesie sulla nascita di Gesù.

«Abbiamo voluto portare il nostro semplice spettacolo certe di suscitare belle emozioni a chi di quel vecchio Natale è stato protagonista – ha sottolineato il direttore didattico, Maria Gabriella CapodicasaTanta è stata l’emozione vissuta dai grandi e piccini. I “nonni” hanno gioito della presenza di tanti bambini e hanno condiviso con loro, fra questi anche un dolcissimo nonnino di 106 anni, un’esperienza indimenticabile».

Un momento dello spettacolo

Un momento dello spettacolo

I bambini recitano al  "Paradiso dei nonni"

I bambini recitano al “Paradiso dei nonni”

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Messina – Il 28 dicembre 2017, il Commissario straordinario della Città Metropolitana di Messina, Francesco Calanna, si è recato in visita presso l’Istituto superiore statale di studi musicali, Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina. Il Presidente dell’Istituto, Dott. Giuseppe Ministeri,  ha presentato il quadro generale della situazione del Conservatorio, sia le criticità che le potenzialità di un’importante e preziosa realtà qual è il “Corelli”. Il Commissario  Calanna ha mostrato vivo apprezzamento per i dati e le caratteristiche che fanno di questo Istituto uno dei Conservatori del Sud Italia più importanti e all’avanguardia.

Durante la visita al plesso scolastico  effettuata con il Presidente Ministeri ed il  responsabile della sicurezza Ing. Puleo, il  Commissario Calanna  ha potuto appurare  una serie di problematiche, cui si dovrà fare fronte. A tal fine ha annunciato la convocazione urgente di un tavolo tecnico per affrontare le criticità rilevate.

Il Presidente Ministeri ha sottolineato come sia importante per il Conservatorio il rapporto istituzionale con la Città metropolitana: “ E’ il nostro padrone di casa, noi vogliamo essere i migliori inquilini. Abbiamo rispetto dunque, e siamo molto collaborativi. Desideriamo però anche la giusta attenzione che meritiamo.”

Nel corso della visita, il Commissario Calanna ha incontrato il Direttore M° Averna e del Direttore amministrativo Dott. Pavone del Conservatorio “Arcangelo Corelli”.

Nella foto Ministeri e Calanna

Nella foto Ministeri e Calanna

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Pericle e il nostro tempo. Conferenza di Carlo Ruta alla libreria Fenice di Catania

La Libreria Fenice di Catania (via Garibaldi n. 133), venerdì 29 dicembre propone un incontro con il saggista e storico del mondo mediterraneo Carlo Ruta. A partire dal libro Viaggio nella Grecia antica, firmato insieme all’archeologo Sebastiano Tusa, lo studioso terrà una conferenza su “Pericle e noi: la democrazia dei Greci antichi e il nostro tempo”. L’intento è quello di un ragionamento storico sulle fioriture civili e le decadenze che hanno fatto la vicenda dell’Occidente, fino, appunto, al tempo presente, e alla con dizione dell’Italia in particolare. Introdurrà la tematica Giovanni Magrì, ricercatore di Filosofia del diritto presso l’Università di Catania.

La locandina

La locandina

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I doni di Babbo Natale ai bambini dell’Istituto San Giuseppe di Catania

Sigonella (CT) – Anche quest’anno, con l’arrivo di Babbo Natale, il personale del 41° Stormo di Sigonella ha rinnovato l’ormai consolidata tradizione all’insegna della solidarietà che stavolta ha visto come protagonisti i bambini e ragazzi meno fortunati dell’Istituto San Giuseppe, Suore Serve della Divina Provvidenza di Catania. In questa cornice, la storia raccontato che un equipaggio di volo del 88° gruppo del 41° Stormo, a bordo di una moderna slitta, il nuovo velivolo P-72A, si è recato personalmente al Polo Nord con la precisa missione di condurre Babbo Natale a Sigonella. Gioia e stupore le emozioni negli occhi dei bambini alla vista di Santa Claus che, con il tradizionale vestito rosso e barba bianca, è spuntato salutando dal tettuccio del velivolo e con a seguito sacchi di doni e dolciumi che, dopo essere stati distribuiti, sono stati ricambiati con impagabili sorrisi. L’evento, svolto domenica 17 dicembre 2017 all’interno dell’hangar di Sigonella, è stato organizzato dal personale del 41° Stormo con il supporto di quello dell’Aeroporto di Sigonella. Un lavoro di squadra che ha coinvolto anche parenti ed amici e creato una cornice di affetto e spensieratezza a beneficio degli ospiti dell’Istituto, i quali si sono sentiti accolti in quella “grande Famiglia” a dimostrazione, ancora una volta, della forte e perfetta sinergia della base con il Territorio Siciliano e in particolare con il comprensorio di Catania e Siracusa.

Arrivo di Babbo Natale a Sigonella

Arrivo di Babbo Natale a Sigonella

Il saluto  Babbo Natale

Il saluto Babbo Natale

Bambini a Sigonella

Bambini a Sigonella

Babbo Natale divide i doni

Babbo Natale divide i doni

Babbo Natale tra i bimbi

Babbo Natale tra i bimbi

Babbo Natale a Sigonella

Babbo Natale a Sigonella

La foto di gruppo con i bambini

La foto di gruppo con i bambini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Completata una raccolta fondi in favore dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM)

 Mercoledì 20 dicembre 2017, la Base Aerea di Sigonella ha ospitato una Delegazione dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) allo scopo di consegnare loro il frutto di una raccolta fondi che, scaturita dal Raduno Atlantic dello scorso 24 settembre, completa – nel tipico clima natalizio – le diverse iniziative di solidarietà portate avanti nell’anno dalla Base Siciliana nel comprensorio ove insiste.

La consegna del ricavato è avvenuta durante il tradizionale appuntamento in hangar per gli auguri natalizi a tutto il personale dipendente dal parte del Comandante del 41° Stormo e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Pilota Francesco Frare, e del Direttore 11° Reparto Manutenzione Velivoli, Colonnello Carlo Rubino.

Il Presidente Consiglio Direttivo UILDM Sezione di Catania, Dottor Salvatore Andrea Lombardo, provato dalla debilitante malattia di cui soffre, ha ringraziato tutto il personale militare per la generosità e lo spirito di altruismo nel sostenere la ricerca scientifica e i progetti di assistenza domiciliare alle persone affette da distrofia muscolare e altre malattie neuro-muscolari.

 Il Colonnello Frare, molto soddisfatto per il significato esito della raccolta fondi, rivolgendosi a personale ha parlato di un bilancio positivo dell’anno che sta per trascorrere. Un anno che, oltre a sancire il passaggio del testimone dall’Atlantic al P-72A, ha visto impegnata la Base di Sigonella su svariati fronti, sia per esigenze legate alla difesa nazionale, alle attività internazionali (un esempio il vertice G7 di Taormina) e al supporto alle diverse realtà insistenti sul sedime (dalla Naval Air Staion U.S.Navy, al NATO-AGS, alle operazioni Frontex ed Eunavoformed) che per esigenze molto più vicine alla Collettività, legate allo sviluppo delle attività economiche della Sicilia, con la quotidiana responsabilità della fornitura dei servizi del traffico aereo agli Aeroporti civili di Catania-Fontanarossa e Comiso.

All’evento presente l’Ispettore dell’Aviazione per la Marina, Generale di Brigata Aerea Amedeo Magnani che, giunto a Sigonella nei giorni scorsi per verificare la capacità operativa del 41° Stormo, non ha voluto mancare all’appuntamento per salutare e augurare buone Festività a tutto il personale, complimentandosi sia per la raccolta fondi a favore della UILDM che per gli eccellenti risultati conseguiti nell’ultimo periodo, nella fase di phase-out dell’Atlantic e di phase-in del velivolo P-72A che, ad un anno dell’entrata in linea, ha già totalizzato le prime 1300 ore di volo.

La manifestazione

La manifestazione

La consegna della raccolta

La consegna della raccolta

La raccolta fondi

La raccolta fondi

La consegna raccolta fondi

La consegna raccolta fondi

La cerimonia di consegna dei fondi

La cerimonia di consegna dei fondi

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