GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Taormina

Giardini Naxos (Me) – E’  pomeriggio di quasi metà settembre,non fa un caldo opprimente e un po di brezza marina rende davvero piacevole la “sosta” presso il lido Sayonara sul lungomare di Giardini Naxos,qui un folto gruppo di convenuti di età diversa attendono l’arrivo di Daniela A.Sabato scrittrice e poetessa che della bella cittadina Naxiota è nativa e ci vive. Daniela è una donna giovane e bella, e quando la conobbi anni addietro capii subito che era una persona dotata di una rara sensibilità, Nel suo palmares di scrittrice e poetessa diversi premi e innumerevoli menzioni d’onore, recentemente nel corso della Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne organizzata dall’Associazione “Idee in Movimento” alcune sue poesie molto belle sono state lette dinanzi ad un folto e attento pubblico. Questo periodo per Daniela Sabato è importante per via dell’uscita del suo libro “Oltre la ragione” una raccolta di poesie bellissime in parte dedicate all’amore, alla solitudine e alle cose belle che ci donano la speranza e una vita migliore. Quando scrive Daniela ama rimanere sola con se stessa ed è in queste condizioni che nascono le sue poesie tanto belle quanto intense e profonde. Nel corso della presentazione del volume Daniela A. Sabato ha diviso il tavolo a lei riservato con Giuseppe Leotta dell’Associazione Idee in Movimento e Giovanni Bucolo autore di testi teatrali e personaggio di notevole cultura e poliedricità. La presentazione del prezioso volume di Daniela A. Sabato è stata realizzata con la collaborazione del presidente dell’Associazione Idee in Movimento Fabrizio Chillemi. “Oltre la ragione” è edito da Ensemble di Roma, è disponibile in tutte le librerie Mondadori e, on line, su Amazon.it. La copertina  per volere dell’autrice è bianca e in basso appare questa frase: “Se dovesse diventare amore vai oltre la notte…attraverserai la maestosa profondità del tuo essere,rimanendo radicata ai suoi respiri”. Quasi un biglietto da visita che “avverte” il lettore che sta per immergersi nella lettura di qualcosa di speciale che “tocca” le corde dell’anima. Con il permesso dell’autrice (veramente lo immaginiamo ma ce lo avrebbe di sicuro concesso) estrapoliamo a caso dal suo libro un pezzo che lei ha intitolato: “Riflessione del poeta”.  Eccolo: “La vera amicizia attraversa il tempo e ride gioca con l’età e i suoi domani fa l’amore con i ricordi e non si limita a sparire davanti a un dolore. l’amicizia  non si mischia in mezzo alle giustificazioni aspettando che l’egoismo di cui si infetti passi…l’amicizia spalanca le porte tiene le braccia aperte e le orecchie tese ama,incoraggia,consiglia e sostiene .Non parlatemi di amicizia se queste mie parole infastidiscono il vostro ego piuttosto mettetevi una mano sulla coscienza.”  Indubbiamente molto bello e profondo come tutto il contenuto del libro da leggere e rileggere perché farà molto riflettere. Nel corso della presentazione del libro Giuseppe  Leotta ha tracciato un profilo di Daniela A.Sabato e Giovanni Bucolo ha letto alcune poesie tratte dal volume della scrittrice,sullo sfondo della baia incantevole di Naxos una città galleggiante ovvero una splendida nave da crociera sta per salpare e i classici tre prolungati suoni di sirena sembrano voler salutare Daniela e augurarle un grande successo per questo bellissimo libro che consigliamo a tutti.

  Salvo Fazio

Da sin. Giuseppe Leotta, Daniela A. Sabato e Giovanni Bucolo

Da sin. Giuseppe Leotta, Daniela A. Sabato e Giovanni Bucolo

La copertina del libro

La copertina del libro

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La “Giornata della Memoria”, si è svolta sul lungomare di Messina, con la deposizione di una corona di fiori ai piedi della lapide dedicata ai caduti in mare e la benedizione impartita da don Vincenzo Castiglione, sono stati i due atti solenni che hanno onorato i  caduti  dell’affondamento della Corazzata “Roma” e dei Cacciatorpedinieri “Antonio Da Noli” e “Ugolino Vivaldi”.

A seguire, si è svolto il seminario organizzato in occasione del 75° anniversario dell’affondamento della squadra navale italiana, avvenuto  il 9 ed il 10 settembre 1943 nelle acque del Golfo dell’Asinara,  durante un attacco aereo sferrato dall’aviazione tedesca.

Il seminario si è svolto nel Salone degli Specchi del “Palazzo dei Leoni” sede della Città Metropolitana di Messina ed è stato organizzato dal Movimento Nuova Presenza Giorgio La Pira, presieduto dal dott. Calogero Centofanti, con il supporto del dott. Placido Parisi. L’iniziativa ha avuto il plauso e la collaborazione,  dei congiunti dei marinai caduti nel tragico evento.

L’intervento di apertura dei lavori è stato fatto dal dott. Centofanti, che ha ringraziato gli intervenuti e i relatori, in particolare il dott. Parisi per il suo impegno profuso nella ricerca dei nominativi dei marinai caduti, nella tragica battaglia aeronavale. L’intervento del Sindaco di Messina Cateno De Luca, che ha portato i saluti della Città Metropolitana,  si è concentrato sulla moralità di allora e sull’esempio, valori oggi purtroppo rarissimi.

L’intervento del dott. Parisi, ha ricordato con un momento di raccoglimento i caduti dei vari equipaggi: “L’equipaggio della Roma era composto da oltre 1800 marinai,  i caduti nell’affondamento, sono stati 1393 inclusi i feriti gravi deceduti successivamente a Porto Mahon (26 marinai), dove furono internati assieme ai superstiti, mentre i sopravvissuti furono 602. I marinai accertati di Messina e Provincia caduti nell’affondamento della Corazzata Roma, sono stati 41 di cui 23 nativi di Messina e 18 della provincia, con un solo marinaio superstite accertato fino ad oggi, che è venuto a mancare negli anni scorsi. I marinai deceduti nell’affondamento del Cacciatorpediniere “Antonio Da Noli” furono 228; di questi a seguito di ricerche e studi approfonditi ne sono stati rinvenuti fino ad oggi 6, tutti nativi della provincia di Messina. L’equipaggio era composto da 267 uomini e di questi se ne salvarono soltanto 39. Con l’affondamento del Cacciatorpediniere “Ugolino Vivaldi” ci furono 58 marinai caduti, a fronte di 298 uomini a bordo. Pertanto i superstiti furono 240. In atto continuano le ricerche per scoprire eventuali altri marinai nativi Messina e Provincia e dei possibili supersiti che riuscirono, per un favorevole segno del destino, a scampare dal quel tragico evento. Il 17 giugno 2012 l’ingegnere Guido Gay, è riuscito a trovare il relitto della Corazzata Roma. Con l’ausilio del suo robot subacqueo, ha catturato le immagini ad una profondità di 1200 metri, nel canyon di Castelsardo, in acque territoriali Italiane”.

Il relatore Vincenzo Annuario dell’Associazione Ferrovie Siciliane, ha ricordato le caratteristiche tecniche della Corazzata  “Roma” e delle navi componenti la flotta italiana, che era per caratteristiche tecniche e tecnologiche, l’orgoglio della Regia Marina.  Il dott. Giuseppe Tortorici dell’Associazione Gruppo Amici Veicoli Storici, ha evidenziato le caratteristiche tecniche degli aerei tedeschi, che affondarono le nostre navi e il loro particolare e innovativo  armamento.

Da ricordare l’interessante  mostra fotografica allestita nel salone degli specchi, con alcune foto del ritrovamento del relitto della “Roma” e dei due cacciatorpediniere “Antonio Da Noli” ed Ugolino Vivaldi”. Esposti anche, due piani generali della “Roma” uno in sezione longitudinale e l’altro visto dall’alto, il modellino statico della nave Roma in scala 1:350, con gli schemi mimetici del 1942 e la coperta della prua pitturata a strisce diagonali rosse e bianche.

La deposizione della Corona di Alloro

La deposizione della Corona di Alloro

Modellino Corazzata Roma

Modellino Corazzata Roma

Il Convegno: da sin. Centofanti, Parisi,  De Luca, Tortorici e Annuario

Il Convegno: da sin. Centofanti, Parisi, De Luca, Tortorici e Annuario

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L’appuntamento è per mercoledì 12 settembre, a partire dalle 10, all’Hotel Palladio. L’obiettivo dell’assessore regionale Sebastiano Tusa, del soprintendente del mare Adriana Fresina, del direttore del Parco Vera Greco è di riportare entro il prossimo anno a Naxos la rassegna internazionale interrotta nel 2001

Esperti e studiosi di archeologia subacquea mercoledì 12 settembre, a partire dalle 10, saranno all’Hotel Palladio di Giardini Naxos per partecipare al convegno “Aspettando la rassegna di archeologia subacquea” organizzato dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, dal Parco archeologico di Naxos-Taormina, dalla Soprintendenza del Mare e dal comune di Giardini Naxos. «Una giornata di studi dedicata al patrimonio culturale sommerso -spiega il direttore del Parco, Vera Greco – in attesa del gradito ritorno a Naxos della ‘Rassegna di archeologia subacquea’ interrotta nel 2001.  Già a partire dal prossimo anno, insieme all’assessore regionale Sebastiano Tusa, vogliamo rifondare e riorganizzare in quella che è stata la prima colonia greca di Sicilia l’appuntamento internazionale con i grandi nomi dell’archeologia subacquea».

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Sebastiano Tusa, del soprintendente del mare Adriana Fresina, del direttore del Parco archeologico di Naxos-Taormina Vera Greco e del sindaco di Giardini Naxos, Pancrazio Lo Turco la giornata si articolerà in tre diversi momenti. Nella prima parte il focus sarà su “Le navi lapidarie romane”. Interverranno: Sebastiano Tusa assessore regionale ed ex soprintendente del mare, Carlo Beltrame dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Lorenzo Lazzarini dell’Università Iuav di Venezia, Patrizio Pensabene dell’Università La Sapienza di Roma. Il pomeriggio sarà dedicato alle “Storie sopra e sotto il mare di Sicilia” con vari interventi sulle attività condotte dalla Soprintendenza del Mare nei fondali attorno all’isola. Parteciperanno: il soprintendente del Mare, Adriana Fresina, Francesca Oliveri, Antonino Testa, Claudio Di Franco, Roberto La Rocca, Nicola Bruno, Marica Costanza Lentini e Giuseppe Simeone. La terza parte intitolata “Vedere il mare” sarà dedicata alla visione di due documentari sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio cultuale sommerso. Nella piazza del Municipio di Giardini Naxos, a partire dalle 21.30, verranno proiettati: “Sopmare story – Il passato riemerso” di Salvo Emma, prodotto dalla Soprintendenza del Mare della Regione siciliana, e “Il porto egiziano nascosto. Un mito che riemerge” di Jan Tenhaven. La proiezione è a cura della Rassegna del Documentario e della Comunicazione Archeologica di Licodia Eubea. Interverranno Alessandra Cillio, direttore artistico del festival “Cinema archeologico subacqueo”, e Fulvia Toscano, presidente dell’Archeolclub Naxos Taormina.

La Locandina

La Locandina

Nei fondali della Baia di Naxos

Nei fondali della Baia di Naxos

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Gremito il Museo Etnoantropologico di Mandanici per la presentazione del libro di Patrizia Giancotti antropologa, fotografa, giornalista,  conduttrice radiofonica italiana ed autrice di Filoxenia. A moderare la presentazione del libro,  l’avv. Silvana Paratore che ha interloquito con l’autrice sottolineando come la gente dei paesi della Calabria si caratterizza per un peculiare tatto e cortesia.  L’autrice che ha pubblicato più di cento reportages per le maggiori riviste e realizzato oltre cinquanta mostre fotografiche in Italia, Francia, Germania, Portogallo, Africa e Brasile, si  soffermata sul senso di ospitalità calabrese quale principio etico fondamentale della cultura greca, essenziale per distinguere l’uomo giusto da quello iniquo.  Intensa l’attività di Patrizia Giancotti che h a collaborato alla produzione di eventi culturali e concerti tra cui quello di Ennio Morricone al Teatro Municipale di Rio de Janeiro, e quello di José Carreras alla Villa Reale di Monza.

Il libro fotografico che ha ricevuto il Premio Ali sul Mediterraneo 2017, esplora gli impressionanti paesaggi dell’entroterra greco-aspromontano facendo dei suoi accoglienti protagonisti, cercati o incontrati per caso, i punti luminosi di una geografia umana altrettanto attraente. Tra loro pastori che accordano le campane delle loro capre, cultori del greco di Calabria, mastri di ballo, impastatrici di zippuli, acuti bizantinisti, suonatori, anziane sapienti e bambine fiere di abitare in questa Calabria . Una lunga ricerca di antropologia visiva quella svolta dall’autrice, ha affermato la Paratore. Filoxenìa è una filosofia dell’accoglienza, è il contrario di xenofobia, è l’amore per il forestiero , come lo intendevano gli antichi Greci, è il valore sacro dell’ospitalità che l’antropologa-fotografa Patrizia Giancotti ha sperimentato nel corso della sua lunga ricerca in alcuni paesi della Calabria.   La Calabria Greca  ha sottolineato l’autrice è terra di uomini ospitali, nella pienezza del senso omerico. L’autrice, munita di macchina fotografica e registratore ha percorso i territori di Bova, Condofuri, Amendolea, Gallicianò, Staiti e Bagaladi per scoprire beni immateriali come il “forgiaro” lieto di essere ascoltato. L’accoglienza ha sottolineato l’attrice si delinea quando si dà ascolto alle storie, alle tradizioni, ai sogni, ai desideri di chi è lieto di raccontarli e grato nel sentirsi ascoltato.  Nel corso dei diversi mesi di ricerca sul campo, dalla “ciumara ai paesaggi splendidi della Calabria”, ha ricevuto dalle persone più diverse, l’antica accoglienza riservata allo sconosciuto ospite sacro con il quale condividere il pasto, il vino, il racconto. Beni immateriali ha concluso la Giancotti da valorizzare per arricchire le nuove generazioni.

L'Avv. Silvana Paratore e la scrittrice Patrizia Giancotti

L’Avv. Silvana Paratore e la scrittrice Patrizia Giancotti

Lo pschiatra Roberto Motta, la scrittrice Patrizia Giancotti e l'avv. Silvana Paratore

Lo pschiatra Roberto Motta, la scrittrice Patrizia Giancotti e l’avv. Silvana Paratore

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Taormina. L’Associazione culturale “Giuseppe Cuscona – Scienze, Arte e Spettacolo”, in collaborazione con il Medea Residence e l’Art-Hotel Vello D’Oro e con il patrocinio della Regione Siciliana e del Comune di Taormina, dedicheranno due serate, il 12 e il 16 settembre 2018, in memoria del maestro Giuseppe Cuscona.

Nel programma anche una mostra di quattro artisti danesi (che avrà luogo nei locali dell’associazione) presentati dal critico danese Ole Villandsen che ha seguito il gruppo di artisti per diversi anni. Gli spazi espositivi, che nelle architetture richiamano alla memoria quelle di Gaudì, ospitano invece l’antologica del maestro Cuscona, dalle sue architetture ai soffitti, dalle multicolorate ceramiche con smalti a base metallica (fusi ad alta temperatura) ai ferri-battuti da lui disegnati. Tutti gli ambienti sono impreziositi da quadri, disegni, sculture in legno a mosaico, statue in ceramica, abiti e tessuti d’arredo, che testimoniano l’intensa vita artistica di Giuseppe Cuscona sin dalla sua gioventù.

L’inaugurazione è in programma mercoledì 12 settembre alle ore 21 nelle sale dell’Art-Hotel Vello D’Oro con una performance teatrale di Anna Misiti e Annamaria Raccuja. Le due attrici condurranno il pubblico dalla hall dell’albergo, dove è allestita la mostra personale di Aykut Saribas, sino alle sale delle architetture ceramiche del maestro Cuscona, fino agli spazi che ospitano la mostra del gruppo danese GYRR, con una introduzione di Mirella Bolognari e dello storico d’arte danese Ole Villadsen. Collaboreranno all’iniziativa Giada Briguglio, Santina Ciatto, Marilena Florio e Giovanna Spadaro.

Domenica 16 settembre, alle 19, l’appuntamento è sulla terrazza dell’Art-Hotel Vello D’Oro alla presenza di Vittorio Sgarbi. In uno scenario spettacolare, con il tramonto sull’Etna, diversi artisti ricorderanno la figura del maestro Cuscona, che concepì l’Hotel interamente come uno spazio d’arte. La serata avrà protagonisti gli attori Elio Crifò (nelle vesti di presentatore), Annalisa Picconi, Valentina Martino Ghiglia, Francesca Romana Miceli Picardi, il chitarrista Jakob Fischer, gli artisti figurativi Aykut Saribas e il gruppo danese GYRR che per l’occasione dedicherà a Giuseppe Cuscona l’opera scultorea ”Pancrazio”. L’opera sarà presentata dallo storico d’arte danese Ole Villadsen. Le due serate sono a invito. Direzione artistica: Maria Brigida Cuscona. Coordinatrice delle iniziative: Tamako Sakiko Chemi.

Maria Cuscona

Maria Cuscona

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Intervista del dott. Domenico Interdonato Presidente Regionale UCSI:

Taormina – Il primo incontro con l’artista Tony Nicotra,  è stato causale e si è svolto nel mese luglio 2018, a Taormina presso la meravigliosa location del Palazzo Duchi di Santo Stefano, durante una sua mostra. Altri contatti professionali hanno fatto nascere un feeling, che poi si è materializzato in questa intervista dedicata al Maestro Nicotra ideatore del Brand Made in Sicily  “Taor e Mina”, le due Mascotte della Sicilia.

Maestro come nasce l’idea del Brand “Taor e Mina”? Mi sono ispirato ai colori accesi della Sicilia a cominciare dalla sua bandiera, la mia sicilianità la esprimo nell’arte e nella creazione e quando mi è nata l’dea di “Taor e Mina”, ho pensato di realizzare un qualcosa di giovanile, colorato   e simpatico.

La Sicilia ha una Mascotte? Si adesso con “Taor e Mina”, la Sicilia ha la sua Mascotte. “Taor e Mina” desiderano far sognare il turista e accompagnarlo a scoprire tutte le bellezze della vera Sicilia, la storia, l’archeologia, la mitologia, il mare, il territorio sconosciuto, le spiagge, le pianure incontaminate, le montagne, l’artigianato, il folclore, la cultura siciliana e tanto altro.

“Taor e Mina” a chi si rivolgono? Si rivolgono ad un turismo giovane 4.0, che conosce la Sicilia sul web e che va oltre i vecchi stereotipi, cinematografici.

Qual’è il master message che lanciano “Taor e Mina”? Loro faranno conoscere al mondo la parte migliore di questa terra e dei siciliani. Domani ne sono certo quel turista bambino,  attratto da “Taor e Mina”  riuscirà diventando uomo, ad avere la giusta idea dei siciliani e della Sicilia.

A che punto è l’attività produttiva del Brand? Stiamo lavorando per poter partire con la commercializzazione a marzo 2019, con l’inizio della nuova stagione turistica, dovremmo essere al top, con la produzione completa di magliette, cartoline, pupazzetti e gadget vari.

Ci vuole presentare  Taor e Mina? Taor è un personaggio mitologico che rappresenta il connubio tra forza ed eleganza,  nel corpo possente di animale. Mina è l’intelligenza e la bellezza umana,  in una  meravigliosa e bella centauressa

Lei ha mai pensato di trovare dei partner disposti a supportarla nel lancio del Brand? Certo, ma non è facile, io sono il titolare del Brand “Taor e Mina”, prodotto interamente in Sicilia e sarei disposto a farmi supportare solo da partner, che amano la Sicilia e noi siciliani. Ho ricevuto diverse proposte di acquisto e le sto valutando, deciderò a fine ottobre, ma nel frattempo spero ne arrivino altre.

Adesso vorremmo conoscere meglio l’artista, chi è  il maestro Tony Nicotra?  Sono nato a Caracas in Venezuela, sono di origini siciliane, il ritorno in Sicilia è avvenuto da giovanissimo con la mia famiglia, per poi seguire la mia passione artistica, che dalla Sicilia va in giro per il mondo, Parigi, Miami, Abu Dhabi, Sidney, Londra e svariati altri Paesi.

Cosa le ha prodotto la sua attività artistica e cosa riesce a trasmettere? Mi ha  gratificato molto, ha riscosso successo e consensi. Sono stato vincitore di triennali e biennali e di altri prestigiosi premi dedicati al mondo dell’arte. Le mie opere nascono dallo sposalizio tra spiritualità e scienza, amo trasportare i visitatori delle mie mostre, in un meraviglioso viaggio introspettivo guidato da colori luminescenti, alla scoperta dell’invisibile emozionale.

Taor e Mina

Taor e Mina

Taor e Mina le Mascotte della Sicilia

Taor e Mina le Mascotte della Sicilia

Taor e Mina

Taor e Mina

Tony Nicotra

Tony Nicotra

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Taormina – Alla presentazione del volume di Paolo Matthiae hanno partecipato l’assessore regionale Sebastiano Tusa, l’archeologo Massimo Cultraro, il sindaco di Taormina Mario Bolognari, il direttore del Parco archeologico di Naxos-Taormina Vera Greco e il direttore di Naxoslegge Fulvia Toscano

La storia, a volte, prima di poterla leggere nei libri bisogna scavarla. Tirarla fuori dalla sabbia, strato per strato. E se si cerca nel posto giusto la storia può anche cambiare. Ed è cambiata molto grazie alle scoperte archeologiche degli ultimi cinquant’anni raccontate da Paolo Matthiae, uno tra i massimi studiosi di orientalistica, nel volume “Dalla Terra alla Storia” presentato a Palazzo Ciampoli nell’ambito della rassegna Naxoslegge. L’incontro con l’autore organizzato in collaborazione con il Parco Archeologico di Naxos- Taormina si inserisce all’interno della sezione “Sguardi a Oriente”, coordinata da Tamako Sakiko Chemi, che mira ad ampliare l’orizzonte su civiltà “altre”, spesso sconosciute o incomprese. Dopo l’introduzione del sindaco di Taormina Mario Bolognari, del direttore del Parco archeologico di Naxos-Taormina Vera Greco, e del direttore artistico di Naxoslegge Fulvia Toscano, l’autore ha rievocato le origini, gli sviluppi e i risultati di oltre cinquant’anni di scavi a Ebla che lo hanno portato a ricostruire non soltanto la storia di una antica città, ma anche di un’antica civiltà. «L’archeologia è il fondamento per il recupero delle antiche civiltà– ha affermato Paolo Matthiae – soprattutto nelle città dell’area del vicino Oriente dove le testimonianze del passato si sono inabissate sotto le loro stesse rovine. Ma la scoperta archeologica in sé non è altro che un contributo, seppur primario e fondamentale, alla ricostruzione storica di un lontano passato».

Insieme con l’autore Paolo Matthiae hanno dialogato Sebastiano Tusa, assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, e Massimo Cultraro, archeologo e ricercatore del Cnr di Catania. Ha coordinato i lavori la giornalista di La Repubblica Palermo, Isabella Di Bartolo. «La storia – ha spiegato Sebastiano Tusa – si ricostruisce in due modi: leggendo le fonti e studiando i frammenti del passato. L’archeologia è una importante chiave di lettura delle antiche civiltà e se associata alla filologia, lo studio dei testi e delle iscrizioni, può contribuire alla ricostruzione dei fatti storici. E il lavoro di archeologo di Paolo Matthiae è una delle principali testimonianze». «Le tecnologie avanzate in uso oggi in archeologia –ha evidenziato Massimo Cultraro – ci permettono di riportare alla luce le testimonianze delle antiche civiltà non invadendo la normale vita di una comunità. Rispetto al passato, però, la grande crisi economica, unita alla situazione geopolitica del vicino Oriente, hanno ridimensionato le grandi campagne di scavo che l’Italia gestiva all’estero favorendo le missioni archeologiche in patria».

La presentazione del volume “Dalla Terra alla Storia” di Paolo Matthiae si inserisce nell’ambito delle iniziative messe in campo da Naxoslegge e dal Parco archeologico di Naxos-Taormina. «Custodire la bellezza – ha detto Vera Greco – è il compito che insieme a Naxoslegge cerchiamo di portare avanti con tante iniziative sul territorio. Per la presentazione del libro di Paolo Matthiae abbiamo scelto Palazzo Ciampoli per sottolineare il legame e la continuità tra Naxos e Taormina. Il Parco si propone come un hotspot culturale che partendo dall’archeologia e passando per iniziative come questa cerca di attrarre un pubblico sempre più vasto e stratificato dai 0 ai 99 anni e oltre, con particolare riferimento agli abitanti. Devono essere i cittadini di Giardini Naxos, di Taormina e dell’intero comprensorio per primi a prendere coscienza del vasto patrimonio culturale che possiedono e diventare alfieri di conoscenza verso gli altri». «Naxoslegge in trasferta a Taormina – ha spiegato Fulvia Toscano – con un incontro che si inserisce nella sezione “Sguardi ad Oriente”, una finestra che quest’anno abbiamo voluto dedicare alla Siria e alle regioni del vicino Oriente, proprio per sottolineare il legame tra il tema scelto per questa VIII edizione che è quello di custodire la bellezza e l’anima dei luoghi».

Cultraro - Matthiae- Toscano - Di Bartolo

Cultraro – Matthiae- Toscano – Di Bartolo

Presentazione libro Dalla terra alla storia

Presentazione libro Dalla terra alla storia

Presentazione libro Dalla terra alla storia

Presentazione libro Dalla terra alla storia

Toscano - Di Bartolo - Greco - Tusa

Toscano – Di Bartolo – Greco – Tusa

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Mandanici (Me) – Si è svolta nell’incantevole scenario del Museo Etnoantropologico di Mandanici S. Salvatore, la Cerimonia inaugurale della VIII edizione del Congresso Multidisciplinare sul tema: FILOXENIA, L’ACCOGLIENZA AMOREVOLE DI CHI NON SI CONOSCE. ASPETTI ANTROPOLOGICI, SOCIOLOGICI, FILOSOFICI E DI MEDICINA. La cerimonia inaugurale è stata presentata dall’avv. Silvana Paratore, che ha affermato come feloxenia è una filosofia dell’accoglienza, è il contrario di xenofobia, è l’amore per il forestiero.  Dopo i saluti del Sindaco di Mandanici Armando Carpo presidente onorario del Congresso, ha preso la parola il neurologo dott. Giuseppe Mento del Dipartimento di Neuroscienze dell’A.O.U Policlinico di Messina, promotore dell’evento che ha affermato come FILOXENIA è un modo di essere che identifica il senso dell’accoglienza innata.  Intervenuti per i saluti il consigliere dott. Aurelio Lembo per l’ Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri di Messina ed il Soprintendente ai beni culturali ed ambientali dott. Orazio Micali. L’avv. Silvana Paratore ha quindi dato inizio all’apertura dei lavori congressuali presentando l’antropologa, fotografa, giornalista e conduttrice radiofonica Patrizia Giancotti autrice del libro Filoxenia: un libro fotografico che esplora gli impressionanti paesaggi dell’entroterra greco-aspromontano facendo dei suoi accoglienti protagonisti cercati ed incontrati per caso, i punti luminosi di una geografia altrettanto attraente. A seguire è intervenuto lo psichiatra Roberto Motta che ha tracciato la figura della dott.ssa Silvana Jannelli già Direttrice del Museo archeologico di Vibo Valentia che ha relazionato su “Un viaggio in Calabria tra mito e storia” soffermandosi sul viaggio che fecero i Greci quando partirono per arrivare in Calabria e Sicilia. Emozionante la cerimonia di consegna del Premio Raoul di Perri per l’arte, la scienza e la cultura assegnato  al prof. Salvatore Freni Dirigente di ricerca presso l’Istituto CNR di Tecnologie Avanzate per l’Energia “Nicola Giordano. A procedere alla consegna del PREMIO istituito per ricordare un grande uomo di medicina e dal pensiero libero è stato il Sindaco di Mandanici Armando Carpo dopo aver tracciato un breve curriculum di Salvatore Freni che in chiusura evento si è soffermato su “ Esterofilia nella ricerca scientifica: gioie e dolori” . La giornata congressuale é terminata al Monastero di Mandanici con un momento musicale con l’aria a cura delle sorelle Palazzolo e la degustazione di prodotti tipici locali offerti dell’amministrazione comunale.
I relatori

I relatori

La foto di gruppo con relatori e organizzatori

La foto di gruppo con relatori e organizzatori

Alcuni relatori

Alcuni relatori

I

I

Il pubblico

Il pubblico

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Taormina – “Art couture” ospite della mostra multimediale dedicata a Modigliani che è in corso al Palazzo Corvaja. Si tratta di un progetto di Gisella Scibona. Nelle sale della sede del primo parlamento siciliano, accanto alle riproduzioni in digitale, della splendida mostra “Modigliani multimedia experience, Les femmes”, si trova un particolarissimo abito dedicato interamente all’artista. In questo modo, attraverso un’intensa espressione di stile, si è ulteriormente impreziosita una mostra che rimarrà ancora aperta fino al 21 ottobre. “Un artista al quale mi sono ispirata per la realizzazione di un abito “Art couture” – dice la Scibona – è, appunto, Amedeo Modigliani, famoso nel mondo per la bellezza delle sue opere. Ebbe e dipinse molte donne, ma Jeanne, dal cui rapporto nacque una figlia, ha avuto un posto speciale nella sua anima . Per tale motivo l’abito dedicato a Modigliani prende il titolo “Jeanne e le altre” composto da un’ampia gonna raffigurante ritratti femminili, mentre, nella parte superiore, il corpetto sovrasta in un ritratto dell’andata con cappello, una delle opere più importanti di Modigliani”. In questi giorni, appunto, l’abito è esposto nella splendida mostra dedicata all”artista. “La bellezza salverà il mondo – prosegue l’ideatrice del suggestivo abito – ne sono sempre stata convinta poiché conduce l’anima ad elevarsi fino a renderla angelica”. Il progetto di “Art couture” prevede ricerca, studio, progettazione e realizzazione di abiti di alta moda che richiamano le grandi opere di artisti famosi nel mondo. L’obbiettivo è quello di suscitare interesse, amore e conoscenza dell’arte attraverso un veicolo immediato ed inusuale come, appunto, la moda. E’ con essa che le opere d’arte di pittori famosi custodite nei più importanti musei del mondo potranno uscire ed essere “vissute”, per fondersi con la personalità di chi le indosserà e le renderà vive. “La prima collezione di Art couture che ho realizzato – conclude la stilista – è composta da otto abiti ispirati alle grandi opere di Van Gogh. L’abito “Notte stellata”, indossato da mia figlia Cristina, ha inaugurato l’apertura della mostra dedicata al grande artista a Monreale, dove successivamente gli abiti sono stati esposti nel complesso Guglielmo II”. La mostra sarà itinerante in tutt’Italia. Adesso, invece, un abito dedicato a Modigliani si trova esposto nel “cuore” di Taormina. Il prossimo appuntamento del “Modigliani multimedia experience, Les femmes”, sarà, infine, il Palazzo Bonocore di Palermo dove la mostra sarà allestita in occasione dei festeggiamenti per la capitale italiana della cultura.

Abito Modigliani

Abito Modigliani

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Dopo il grande successo di pubblico riscosso recentemente a Riposto, con lo spettacolo “Peri lavati – Dedicato ai ripostesi”, il Cantastorie Luigi Di Pino tornerà ad esibirsi domenica 9 settembre alle 21 e 30 in Piazza Municipio a Giardini Naxos. Un gradito e atteso ritorno per l’artista ripostese, che lo scorso anno fece partire proprio dal comune naxiota il fortunato Beltempo tour. Una scelta dettata dal forte legame che unisce il Cantastorie al comune marinaro. “Sono felice di tornare per il terzo anno consecutivo ad esibirmi in Piazza Municipio a Giardini Naxos – dichiara Luigi Di Pino – in un luogo così suggestivo, sul lungomare. Da anni frequento questa città, che per me è un luogo di grande ispirazione. Mi sento a casa. D’altronde è stata frequentata in passato da personaggi come Nino Martoglio, che per i protagonisti delle sue commedie si è ispirato ai pescatori ed ai carrettieri del luogo, ed Orazio Strano, che bazzicava anch’egli da queste parti”.

Lo spettacolo, allestito in collaborazione con l’operatore culturale giardinese Rosario Bellingheri, è promosso dall’amministrazione comunale di Giardini Naxos guidata dal sindaco Nello Lo Turco. Luigi Di Pino presenterà “I Paladini di Francia”, uno spettacolo nuovo e ricco di sorprese, a partire dall’introduzione dell’Opera dei Pupi di Salvo Mangano. Un connubio di sicilianità di grande impatto quello tra Cantastorie e Pupi, insieme sulla scena. Sul palco verrà proposto al pubblico, tra gli altri episodi, “Lu cummattimentu di Orlandu e Rinardu”, tratto dalla celebre raccolta di poesie siciliane “Centona” di Nino Martoglio. L’artista ripostese dedicherà, inoltre, a Giardini Naxos ed ai suoi abitanti la poesia “Luna china a Schisò” del poeta Salvatore Puglia, sulle note di contrabbasso e hang drum. E poi ancora, accompagnato da chitarra e flauto, e dai musicisti Marco Crisafulli, alla fisarmonica, Rosario Moschitta, alla chitarra e al mandolino, Ninni Simonelli, alla batteria, e Rosario Tomarchio, al contrabbasso, Luigi Di Pino darà vita a ricordi, aneddoti, notizie curiose e fatti di una città che fu, riportando in vita i personaggi dell’epoca. Tra fotografie in bianco e nero e rievocazioni, l’artista accompagnerà il pubblico in un viaggio straordinario tra i grandi protagonisti del passato. Tra i ricordi che verranno rivissuti, l’esperienza di Orazio Strano alla casa discografica RCA. Ad intuire subito il talento del grande Cantastorie siciliano fu Carmelo Feliciotto che, nonostante  i pareri contrari, decise di divenire il suo produttore. Quell’anno la storia di “Turiddu Giuliano” di Orazio Strano arrivò seconda nelle classifiche nazionali,
dopo “Cuore” di Orietta Berti, vendendo addirittura più copie di “Volare” di Domenico Modugno. Un grandissimo successo che Luigi Di Pino riproporrà al pubblico di Giardini Naxos. Un altro personaggio che verrà ricordato nel corso dello spettacolo è Luigi Buda, fondatore dei Piccoli Canterini di Naxos, gruppo folk composto nel 1950. Qualche anno dopo la sua morte, avvenuta nel ’59, il gruppo venne ripreso e portato in giro per il mondo dal nipote Nino Buda. Quest’ultimo riceverà una targa ricordo sul palco. Il Cantastorie Luigi Di Pino canterà in memoria di Luigi Buda una nota canzone dei Piccoli Canterini di Naxos.
Durante la serata verranno esposti anche alcuni carretti siciliani, dipinti a mano, del collezionista Salvatore Belardo, grande cultore delle tradizioni siciliane. Spazio, infine, anche ad una brillante rivisitazione de “La Baronessa di Carini”. Sul palco con Luigi Di Pino anche i cantattori Ornella Brunetto e Gianfilippo  Tomaselli. Uno spettacolo variegato e ricco di emozioni che non deluderà le aspettative.

In primo piano Luigi Di Pino

In primo piano Luigi Di Pino

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Il Cantastorie Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

Luigi Di Pino

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