GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Taormina

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Francavilla di Sicilia (Me) - Il 30 novembre a Francavilla di Sicilia si accendono i riflettori sulla manifestazione gastronomica “L’oro dell’Alcantara”. Per l’occasione è stato organizzato il convegno “Diffusione, prostettive e valorizzazione dell’olio d’oliva”. Presenta dott. Filippo Zullo Intervengono: Dott. Pippo Morano – Commissario Ente Parco Fluviale Alcantara Dott. Emanuele Silvestri – Enel Green Power Dott. Maurizio Buscema Sciarrone – Consorzio Etna Caput MunTi Dott.Concetto Bellia – Presidente del GAL Terre dell’Etna e dell’ Alcantara Dott. Giusi D’urso – Biologa Nutrizionista del Centro La Mezzaluna Dott. Mario Molé – Presidente del Consorzio Chiaramonte Gulfi Martina Puglisi – Presidente del consiglio di Chiaramonte Gulfi Dott. Rosario Gugliotta – Presidente Slow Food Sicilia Dott. Andrea Orlando – Presidente AIPOS Dott. Euplio Vitello – Capo PANEL Dott. Salvo Bottari – Ispettorato provinciale dell’Agricoltura Dott. Angelo Merlino – Ordine degli Agronomi di Messina Alla presenza del Sindaco di Francavilla di Sicilia Dott. Vincenzo Pulizzi

La manifestazione “L’oro dell’Alcantara”, programmata dal 30 Novembre al 3 dicembre 2017 a Francavilla di Sicilia, in occasione della ricorrenza della festività della Patrona Santa Barbara, intende riprendere le tradizioni locali e far rivivere ed assaporare la genuinità dei prodotti agro-alimentari, ed in particolare consentire ai produttori della zona di far conoscere l’eccezionale bontà del nostro olio di oliva, la particolarità dei dolci tipici della nostra tradizione come “a cuddurredda china”, nonchè di ogni altro prodotto gastronomico e artigianale della valle Alcantara. Francavilla di Sicilia, infatti, quale socio effettivo della “Associazione Nazionale Città dell’Olio”, già dal 2010, coglie altresì, l’occasione per promuovere le tante specialità enogastronomiche che caratterizzano la comunità ed il territorio. Gli eventi programmati per la presentazione e promozione dei prodotti avranno inizio dal 30 Novembre con la “Fiera Zootecnica”, richiamando il ritorno alla tradizionale fiera “di Santa Barbara”, che fino a qualche decennio fa è stato appuntamento fisso di proprietari terrieri e allevatori, ricordata dai nonni e dalla comunità più anziana del nostro paese come uno dei più importanti appuntamenti di inizio stagione invernale per l’agricoltura e l’allevamento. Il 2 e il 3 dicembre 2017, invece, sarà un fine settimana all’insegna dell’enogastronomia tipica locale accompagnata da degustazione dell’olio extravergine d’oliva, dei dolci locali come a “cuddurredda china”, nonchè dalla possibilità di assaggiare le prelibatezze della valle e di apprezzare i lavori dei maestri artigiani. Questa manifestazione, che si prospetta come appuntamento annuale, avrà come obiettivo il ritorno alla tradizione, nell’ottica dello sviluppo storico culturale, sia per coloro che amano rivivere elementi della storia attraverso la riscoperta di manufatti artigianali e produzioni agroalimentari di nicchia, sia per valorizzare al meglio i beni culturali presenti, che saranno visitabili per tutta la durata della manifestazione.

Loro_Dellalcantara_

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Giardini Naxos (Me) – La cittadina jonica è entrata nel vivo delle manifestazioni natalizie con un concerto svoltosi presso la chiesa dell’Immacolata nel rione San Giovanni. Protagonista della serata è stata l’Orchestra siciliana di clarinetti che ha regalato ai cento e più spettatori accorsi ad ascoltare il concerto di sabato scorso una serata indimendicabile. Diretti dal Maestro Caputo, gli oltre 40 artisti che compongono l’organico dell’orchestra si sono esibiti in melodie soavi e magistralmente eseguite come “Fantasia dal Rigoletto” di Verdi, “Spirit of freedom” di Michele Mangani e “Jupiter” di Holst. Sul palco, tra gli altri, c’erano anche i giardinesi Leonardo Longo e Daniele Saglimbeni.

Protagonista della serat è stato Giovanni Punzi. Infatti Il momento topico è stato toccato con i brani eseguiti dal solista Giovanni Punzi, talento giovanissimo quanto puro. La musica è dinamismo, quando è eseguita con il trasporto trascendentale dell’anima dell’artista che la esegue, solletica le corde del cuore. Per l’intera durata della sua esibizione, il pubblico è rimasto in religioso ascolto, quasi come coinvolto in un’esperienza catartica, sospeso nel tempo e nello spazio, ammaliato non soltanto dalla musica di Punzi ma dalla sua partecipazione emotiva, leggibile nei movimenti con cui ha accompagnato le note del suo clarinetto, estasi. Primo Clarinetto Solista dell’Orchestra Filarmonica di Copenaghen, Giovanni Punzi è attualmente considerato a livello internazionale come uno dei talenti e dei clarinettisti più validi della sua generazione. Appena quattordicenne esordisce nel ruolo di solista accompagnato dall’Orchestra Nazionale della Bulgaria eseguendo il Concerto per clarinetto di Mozart. Nonostante la giovanissima età Punzi ha intrapreso un attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi nelle principali sale da concerto di Europa, Russia, Cina e Stati Uniti e che lo ha visto ricoprire le vesti di solista con numerosi ensemble e formazioni orchestrali come l’Orchestra da Camera di Parigi, l’Orchestra del Royal College di Londra, l’Orchestra Filarmonica di Friburgo, l’Orchestra dell’Operà di Rouen, l’Orchestra da Camera della Serbia, l’Orchestra Filarmonica di Copenhagen.

Il profilo dell’orchestra Siciliana di Clarinetti. L’Orchestra Siciliana di Clarinetti è una delle pochissime realtà nazionali che annovera tutte le specialità della famiglia dei clarinetti, dal clarinetto in mi bemolle al clarinetto contrabbasso, dal soprano, il più diffuso, al basso, al contralto e così via, ognuno di essi con un proprio timbro e proprie caratteristiche espressive. Fondata nel 2016, dal suo direttore artistico M° Marcello Caputo, l’orchestra Siciliana di Clarinetti sta diventato rapidamente uno dei gruppi più originali e peculiari dell’isola sia per la versatilità dello strumento sia per la tipologia di repertorio eseguito. Già in programma molti concerti e tante le collaborazioni come quello con l’illustre Calogero Palermo, primo Clarinetto del Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, già primo Clarinetto dell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, considerato uno dei più importanti clarinettisti del panorama internazionale. L’orchestra è risultata vincitrice del 1° Premio Assoluto al Concorso Nazionale Ama Calabria.

La locandina

La locandina

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Giardini Naxos (Me) – La signora Alfia Patti è il nuovo presidente del Centro Incontro Anziani Comunale di Giardini Naxos. La nomina è scaturita nel corso della seduta del direttivo del Centro anziani avvenuta martedì 21 novembre presso il municipio. A seguito delle dimissioni da presidente di Giuseppe  Galeano, il direttivo si è riunito per procedere alla nomina del nuovo presidente. Alla data fissata per il 21 novembre presso il Comune per l’elezione del presidente e del vicepresidente del direttivo, erano presenti la Sig.ra Alfia Patti, la Sig.ra Giovanna Cucinotta e la Sig.ra Giuseppa Vadalà. Dopo aver verbalizzato l’assenza degli altri due componenti del direttivo, il sig. Giuseppe Galeano ed il Sig. Angelo Puccio, vista la regolarità della convocazione del direttivo e del numero legale per procedere alle nuove nomine, sono iniziate le operazioni di nomina.

La prima operazione di voto è stata quella del Presidente del Centro incontro Anziani. Si è votato a scrutinio palese, per alzata di mano ottenendo il seguente risultato:

- Patti Alfia voti 3

- Vadalà Giuseppa voti 0

- Cucinotta Giovanna voti 0

Visti gli esiti della votazione risulta eletta Presidente la Sig.ra Alfia Patti

 

Successivamente si è proceduto alla elezione del Vice Presidente. Si è votato a scrutinio palese, per alzata di mano ottenendo il seguente risultato:

- Patti Alfia voti 0

- Vadalà Giuseppa voti 3

- Cucinotta Giovanna voti 0

 Visti gli esiti della votazione, è risultata eletta Vice Presidente la Sig.ra Giuseppa Vadalà, già apprezzata funzionaria, in pensione, dei Servizi Demografici del Comune la quale ha messo a disposizione del Centro anziani la sua lunga esperienza amministrativa e professionalità maturata in tanti anni di attività al servizio dell’Ente.   

         Al termine delle votazioni il Sindaco Pancrazio Lo Turco ha espresso ampia soddisfazione per i neo eletti augurando loro buon lavoro. Assieme al Sindaco erano presenti per i saluti istituzionali alla neo elette del direttivo, l’assessore Sandra Sanfilippo e l’assessore Carmelo Villari.

Da sin. Alfia Patti, il Sindaco Lo Turco, Pina Vadalà, Giovanna Cucinotta, l'ass. Sandra Sanfilippo e l'ass. Carmelo Villari

Da sin. Alfia Patti, il Sindaco Lo Turco, Pina Vadalà, Giovanna Cucinotta, l’ass. Sandra Sanfilippo e l’ass. Carmelo Villari

Il nuovo presidente del Centro Anziani Alfia Patti

Il nuovo presidente del Centro Anziani Alfia Patti

Il Vice Presidente Pina Vadalà

Il Vice Presidente Pina Vadalà

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Maria Costanza Lentini e Pakkanen

Maria Costanza Lentini e Pakkanen

La ricerca sull’architettura antica che da più di un decennio è condotta a Naxos dal prof. Jari Pakkanen della Royal Holloway, University of Londondalla dott.ssa Maria Costanza Lentini del Museo di Naxos e dal dr. Apostolos Sarris della Foundation for Research and Technology – Hellas, e che dal 2012 viene finanziata dalla Wihuri Foundation (e in parte, per il vitto e l’alloggio, anche dall’hotel Palladio di Giardini Naxos con la collaborazione del Circolo di Legambiente Taormina/Alcantara nell’ambito della sua campagna Salvalarte Naxos Taormina Alcantara), è stata oggetto di molte pubblicazioni mentre le ultime indagini, comprese foto/immagini/ricostruzioni in 3D, sono ancora in corso di elaborazione per cui non possono per ora essere pubblicate.

Dunque il breve testo letto dal prof. Jari Pakkanen al Museo di Naxos il 24 ottobre 2017, come commento alle foto che illustravano questo suo lavoro di cui stavamo celebrando una prima, e speriamo fortemente, non definitiva, conclusione, non può certo rappresentarne in alcun modo un riassunto scientifico ma solo frammenti di un racconto/diario dedicato alla cittadinanza che abita i luoghi meravigliosi oggetto del suo studio. Si tratta di una specie di raccolta di appunti, rivolti ai non addetti ai lavori, su di un affascinante viaggio nel passato del nostro comprensorio dove, solo per scarni accenni, viene sfiorata la gran mole di scoperte, ipotesi e ricostruzioni, di reperti e dati raccolti, generati da questa fondamentale ricercavolendo invece ricordare l’esperienza umana di questi anni e specialmente le persone che hanno partecipato a quella che è stata anche un’appassionante avventura di collaborazione.
Con il suo stile sobrio e sintetico il prof. Jari Pakkanen riesce a trasmetterci ugualmente alcuni dei momenti decisivi e delle emozionanti scoperte di una ricerca importantissima che per la prima volta ricostruisce, attraverso tecnologie d’avanguardia e sulla base degli scavi sistematici dell’ultimo sessantennio, il profilo della più antica città greca di Sicilia, ricomponendo il suo impianto urbano, i suoi edifici e la natura del suo paesaggio.

L'Area Archeologica

L’Area Archeologica

Area Archeologica di Naxos

Area Archeologica di Naxos

Gli archeologi a lavoro all'Hotel Palladio - Data Processing

Gli archeologi a lavoro all’Hotel Palladio – Data Processing

Lavori di scavo a Naxos

Lavori di scavo a Naxos

Ora, per fare un esempio, con le nuove ricostruzioni in 3D del monumentale complesso dell’arsenale e ricovero per navi (dal tetto splendidamente decorato dalle antefisse sileniche) che dominava il porto, e con la scoperta dell’ubicazione dell’Agorà che lo sovrastavapossiamo vedere con quale magnifico scenario l’antica Naxos salutava e accoglieva il navigatore.

Oppure, grazie alla scoperta del deposito rituale, adesso possiamo immaginare l’atto finale compiuto dai superstiti di Naxos, tra le rovine della loro colonia distrutta, prima di doverla abbandonare e di fondare Taormina, la loro nuova città dove costruiranno il famoso teatro affacciato sulla baia per ricordare/celebrare il luogo della prima città greca di Sicilia dove tutto era iniziato nel 734 a.C.

Prima di riportare il testo di Jari Pakkanen, vogliamo iniziare citando le parole della Dott.ssa Maria Costanza Lentini che ha ideato, reso possibile e codiretto questo studio: L’introduzione nel 2012 delle nuove metodologie digitali applicate alla ricerca sul campo e la contemporanea conduzione di prospezioni geofisiche in larga parte del sito hanno profondamente innovato la ricerca dell’antica Naxos. E hanno valorizzato in maniera straordinaria i dati ricavati dai numerosi scavi, rendendo finalmente possibile la loro integrazione con i dati relativi al paesaggio antico.
Le ultime raffigurazioni bidimensionali ottenute da riprese con drone dell’antico territorio urbano di Naxos ne sono la prova più efficace.
Grazie a tutto questo lavoro organizzato e compiuto solo negli ultimi sei anni dal prof. Jari Pakkanen e dalla sua equipe internazionale, con l’utilizzo di metodologie e strumenti d’avanguardia, la ricerca di Naxos, la più antica colonia di Sicilia, si equipara agli standard di eccellenza seguiti nei più importanti centri di ricerca del Mediterraneo.

Il team di archeologi a lavoro a Naxos

Il team di archeologi a lavoro a Naxos

 

 

E ORA LASCIAMO LA PAROLA AL PROF. JARI PAKKANEN:

Ecco l’intervento del prof. Pakkanen: Prima di tutto, vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti coloro che ho coinvolto a Naxos nel corso degli anni, e ora in modo particolare la Dott.ssa Vera Greco, per aver reso possibile continuare la ricerca nell’area archeologica di Naxos, la prima, e secondo me, anche la più importante città greca antica di tutta la Sicilia.
E voglio dire grazie dal profondo del mio cuore alla Dott.ssa Maria Costanza Lentini, da cui tutto è iniziato e che nel 2006 mi invitò a studiare l’architettura e fare una ricostruzione dell’arsenale e ricovero navale da lei scoperto qui a Naxos: per me è stato un vero, grande onore essere coinvolto in questo progetto poiché il complesso dei neoria che abbiamo studiato è l’esempio di architettura navale greca meglio preservato nella Grecia occidentale e in Sicilia.
Da allora ogni anno abbiamo affrontato insieme tante nuove sfide e il nostro lavoro ha incluso diversi aspetti della città antica fra cui le monumentali decorazioni di terracotta dei templi e lo studio delle caratteristiche architettoniche del santuario ad ovest del Santa Venera nel 2009 e 2010.
Dal 2012 ci siamo concentrati sull’intera topografia dell’antica città di Naxos e ciò ha portato alla redazione della prima e completa pianta georeferenziata della città. La pianta presentata nella slide è una bozza di quella che è stata terminata solo la scorsa settimana.

Il lavoro di questi anni ha permesso di rispondere a quesiti molto complessi come, ad esempio, la questione della posizione dell’agorà. Ora [dopo che le indagini, presso l’incrocio tra la plateia A, la più grande delle 3 strade dell’asse viario principale Est-Ovest,  e lo stenopos 6, la più ampia fra le 14 strade secondarie Nord-Sud, hanno accertato che in quell’area vi erano invece isolati di normali abitazioni] l’ipotesi di T. Fischer-Hansen e D. Mertens di un’ubicazione centrale per l’agora di Naxos, posizionata sul lato nord dell’insula A6 può essere ormai abbandonata. Nel Dicembre 2013 avevamo riaperto lo scavo in questa zona, scoprendo 3 angoli dell’incrocio. Presso l’angolo Sud Est è tornata in luce una struttura, danneggiata da spoliazione, ma facilmente assimilabile ad una parte di una casa tipica di età classica. Gli angoli degli isolati di case fra la plateia A e lo stenopos 6 sono stati scavati e le trincee poi riempite.

Nell’arco di cinque anni di campagne archeologiche, siamo riusciti a documentare tutte le caratteristiche della città antica con estrema precisione grazie all’utilizzo di tacheometri. Uno schema modulare per Naxos è stato già ipotizzato, e le nuove misurazioni dei resti archeologici confermano quest’ipotesi. La dimensione degli isolati è 24 per 96 moduli [il modulo di base corrisponde a mt. 1,627], e l’ampiezza delle strade varia: la plateia A è pari a 6 moduli [mt. 9,7], le plateiai B e C e lo stenopos 6 sono di 4 moduli [mt. 6,5], gli stenopoi normali sono pari a 3 moduli [mt.4,8].
Le basi angolari [probabilmente con funzione di altari] degli incroci devono avere avuto un ruolo centrale nel progetto originario: la distanza in direzione nord-sud tra le basi è di 100 moduli e quella in direzione est-ovest è di 27 moduli. Nella realizzazione però gli stenopoi risultano essere quasi sempre un poco più ampi della loro larghezza modulare e le plateiai un poco più strette; il che potrebbe far ipotizzare che la larghezza progettuale fu modificata in fase di esecuzione poiché quella degli stenopoi risultò essere insufficiente per il traffico reale delle strade, mentre quella delle plateiai, invece, era più che adeguata. Lo schema di Naxos, confrontato con quello “Ippodameo” di V secolo a.C., mantiene le proporzioni degli schemi della città di età arcaica con lunghi e stretti blocchi/isolati di case.

Nel 2014-16 i lavori geofisici a Naxos sono stati condotti dal Dr. Apostolos Sarris insieme ai team greci e finlandesi.
La questione di quale metodo geofisico funzioni all’ombra dell’Etna è forse metodologicamente il contributo più importante di questo lavoro agli studi sul paesaggio. L’obiettivo principale delle prospezioni geofisiche nel 2014 fu di localizzare le strutture dell’impianto urbano della città di V secolo a. C. e cominciare a definire l’estensione della città.
Obiettivo secondario fu di vedere se potessero essere rilevati i resti delle strutture di età arcaica sotto quelle di età classica. Il survey geofisico fu concentrato nei settori centrale e nord-orientale della città antica di Naxos. La campagna di survey 2014 mostrò la necessità di applicare diversi metodi geofisici a Naxos. Nel 2015 abbiamo lavorato al riempimento delle aree della prima fase del survey. Nella stagione finale di studi geofisici del 2016 ci siamo concentrati sulle zone est e sud-ovest della città. La conservazione delle case varia in base all’aera studiata, ma in generale gli isolati si estendono su tutta la città all’interno della cinta muraria.

Nel 2013, in occasione della costruzione della tettoia in legno per proteggere gli scavi all’incrocio tra la plateia A e lo stenopos 11, fu scoperta la parte superiore di un pythos [grande giara per immagazzinamento di derrate alimentari solide e liquide]. Da qui nacque l’idea di scavare con grande cura all’interno del pythos per cercare possibili resti organici per ottenere le prime informazioni botaniche sulla colonia. Proseguendo lo scavo fu però presto chiaro che in realtà avevamo trovato un pozzo: del pythos restava solamente la parte superiore che era stata usata come copertura di un pozzo costruito con pietre.
Lo scavo integrale del pozzo, profondo oltre 6 metri, ha restituito una straordinaria quantità di materiali e dati cronologici importanti per la datazione della città di V secolo a.C.
Durante tutte le fasi dello scavo, da ogni strato abbiamo preso sistematicamente campioni di terra per separare i resti vegetali e organici usando la flottazione in acqua. Il materiale organico raccolto consisteva principalmente in semi carbonizzati, piccoli pezzi di carbone e piccole ossa. L’archeologa botanica Daphne Lentjes dell’Università di Amsterdam è stata la responsabile per il cospicuo materiale organico recuperato. Sia nel 2015 che nel 2016 Daphne Lentjes ha usato il metodo della flottazione in acqua per separare i resti organici. Il suo lavoro quest’anno è stato continuato da Erica Rowan della Royal Holloway, University of London.
Sollevare i pesanti resti, soprattutto i grandi massi dall’interno del pozzo è stata un impresa abbastanza difficile. In due diverse parti del pozzo gli strati erano composti in larga parte da pietre provenienti dalle fondamenta delle case di età classica. Peppe Miceli di Giardini Naxos, con la sua grande perizia ed esperienza, è stato il pilastro tuttofare del team di scavo sia nel 2015 che nel 2016. Qui sta riemergendo dal pozzo a lavoro completato.
Gli strati asportati ed il pozzo sono stati tutti documentati durante le due stagioni usando la fotogrammetria e la stazione totale. Esko Tikkala del Finnish Institute at Athen è stato il direttore operativo degli scavi del pozzo. Dal momento che Esko è dovuto ritornare in Finlandia, prima di cominciare ad arrivare agli strati più profondi e interessanti, Tuuli Kasso, dell’University of Helsinki lo ha sostituito e dopo ha continuato ad occuparsi della documentazione fotografica e del deposito dei reperti.
Nel 2015, nel 2016 e anche quest’anno, Jenna Kärkkäinen, dell’University of Helsinki, si è efficientemente occupata della documentazione fotografica e del deposito dei materiali mentre il ruolo di Mikko Suha dell’University of Helsinki è stato fondamentale nella flottazione in acqua.
Io comincerò a mostrare quello che abbiamo scoperto ad iniziare proprio dal fondo del pozzo. Lì c’era pochissimo materiale da recuperare e consisteva in ceramica derivata dallo strato superiore: questo molto probabilmente indica che il pozzo fu in uso solo per un periodo molto breve.
Tutto il terreno molto fangoso raccolto negli strati del fondo del pozzo è stato flottato in acqua. Sopra lo strato del fondo sono stati individuati due strati veramente interessanti composti principalmente di ceramica: la quantità della ceramica recuperata da questi strati è stata sorprendente. La sua cronologia si colloca, per la maggior parte, intorno al 500 avanti Cristo, ma c’è un numero significativo di vasi databili ad un epoca più tarda, al 450-400 avanti Cristo, vasi per lo più connessi al symposion [banchetto conviviale greco]. Diversi frammenti di ceramica mostrano che sono stati rotti in modo rituale, conficcandovi una punta per impedire che potessero essere usati ancora. Ovviamente si tratta di un deposito rituale: chi ha compiuto il rituale ha gettato circa 30 vasi in fondo al pozzo.
Uno dei reperti più significativi è la moneta in bronzo di Piakos [città delle pendici dell’Etna di cui non si conosce l’esatta ubicazione] che si data all’ultimo quarto del V secolo a. C.
Abbiamo trovato anche una statuetta femminile seduta che tiene in braccio un bambino. Realizzata in stile arcaizzante può essere fatta risalire agli inizi dell’età classica, tra il 470-60 a. C.
Il deposito rituale era sigillato da uno strato di tegole e da un sostegno di perirrantherion [bacino lustrale].
Sopra questo strato, al centro, era deposto uno splendido esemplare di antefissa a maschera di Sileno: uno dei Sileni meglio conservati che siano mai stati ritrovati a Naxos e che ci permesso di datare il tetto, da cui provenivano le tegole, alla metà del V secolo a. C.
Per impedire a chiunque di mettere le mani su questo materiale, sopra la ceramica e le tegole del tetto furono poste delle grandi pietre provenienti dalle fondamenta delle case di Naxos. Sigillare il deposito rituale fu un atto molto consapevole che richiese una grande quantità di lavoro: fu realizzato con ogni probabilità dopo la distruzione di Naxos compiuta da Siracusa nel 403 a. C. e fece in modo che il pozzo non potesse essere più essere utilizzato.
Come ci tramanda Diodoro Siculo, Dionigi I, tiranno di Siracusa, fece radere al suolo le mura e le case di Naxos per punirla della sua alleanza con Atene dopo la sconfitta di quest’ultima nella Guerra del Peloponneso. Ed è alquanto verosimile che sigillare il deposito rituale sia stato l’ultimo atto compiuto dai Nassi nella loro prima città, alla vigilia della partenza verso il monte Tauro, al lato opposto della baia, per fondare la loro nuova città di Tauromenion.

Scavi al Pozzo

Scavi al Pozzo

Il sito protetto dalla tettoia in legno

Il sito protetto dalla tettoia in legno

Il team internazionale di archeologi

Il team internazionale di archeologi

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Giardini Naxos (Me) – E’ stata una lezione di grande civiltà, una pagina emozionante che ha visto protagonisti i bambini delle scuole elementari di Giardini Naxos quella scritta il 21 novembre nella villetta delle Olimpia di Roma 1960  in occasione  della “Giornata Nazionale dell’Albero”. L’evento, tenutosi alla presenza del Sindaco Pancrazio Lo Turco che lo ha fortemente voluto e del vice sindaco Carmelo Giardina che ha la delega al Verde Pubblico ha coinvolto le scuole della città e numerosi cittadini. Alla festa dell’albero sono intervenuti anche la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Maria Concetta D’Amico, l’Assessore Carmelo Villari, il responsabile del Dipartimento foreste di Messina Giovanni Cavallaro, la dott.ssa Caterina Valentino del Gruppo Legambiente di Giardini Naxos, l’Arch. Sebastiano La Maestra  Responsabile del Gruppo Comunale di Protezione Civile assieme ad un nucleo di volontari che collaborano con il Comune, i volontari della Croce Rossa. La cerimonia istituzionale si è svolta all’interno della villetta nei pressi della “Porta di Naxos” la scultura simbolica collocata nella villetta in occasione del gemellaggio con la città greca di Naxos all’inizio del 2000.  A prendere per primo la parola è stato il Sindaco Pancrazio Lo Turco il quale dopo aver ringraziato le scuole per la loro partecipazione ha sottolineato l’importanza della festa che mira a salvaguardare un patrimonio così prezioso per gli abitanti dell’Isola  il quale è sempre più spesso oggetto di atti vandalici come  gli incendi di questa estate ad opera di piromani che hanno distrutto centinaia di ettari di boschi.   A seguire l’intervento del Vice Sindaco Carmelo Giardina il quale ha fatto un excursus storico sulla storia dell’albero. Dopo i saluti istituzionali del primo cittadino e del vice ha preso la parola la dirigente scolastica del Comprensivo Maria Concetta D’amico la quale dopo aver sottolineato il valore educativo della manifestazione per i bambini ha illustrato i lavori (pannelli e disegni)  effettuati dagli alunni dedicati alla manifestazione. Giovanni Cavallaro ricordando i numerosi incendi che ogni anno flagellano l’Isola  ha invece sottolineato l’importanza dei boschi e della loro tutela. Momento clou della manifestazione è stata la consegna di attestati a tutti i bambini nati nel 2016 e, subito dopo agli alunni delle classi che hanno realizzato dei lavori in occasione della manifestazione. La giornata celebrativa si è conclusa con la piantumazione di alcuni alberelli nella villetta. Altrialberelli, tutti donati dalla Forestale saranno piantati in altre aree a verde della città.

Alunni scuole

Alunni scuole

Da si. Carmelo Giardina, Maria D'Amico e Pancrazio Lo Turco

Da sin. Carmelo Giardina, Maria D’Amico e Pancrazio Lo Turco

Alunni delle scuole

Alunni delle scuole

Alunni delle scuole

Alunni delle scuole

Intervento del vicesindaco Carmelo Giardina

Intervento del vicesindaco Carmelo Giardina

Intervento della direttrice

Intervento della direttrice

Intervento di Cavallaro

Intervento di Cavallaro

 

    LEGA AMBIENTE

Una rappresentanza di Legambiente è intervenuta alla manifestazione. La dott.ssa Caterina Valentino a tal proposito ha detto: “Abbiamo accettato con grande piacere l’invito del Sindaco del Comune di Giardini Naxos che, anche quest’anno ha organizzato autonomamente una bella Festa dell’albero insieme con le scuole dell’Istituto comprensivo, grazie ai suoi magnifici bambini e insegnanti e agli splendidi lavori che hanno presentato.
E’ questa una delle funzioni di Legambiente: dare il buon esempio cercando di fare in modo che le istituzioni vogliano poi procedere da sole. Legambiente a Giardini Naxos il buon esempio lo esercita ormai da un trentennio: prima col Circolo locale e ora con quello comprensoriale che include anche Taormina e i comuni dell’Alcantara. E il Comune di Giardini Naxos da anni lodevolmente celebra la Festa dell’ albero mettendo a dimora (come prevede la Legge n. 113/1992) un albero ogni nuovo nato registrato all’anagrafe comunale nel corso dell’anno precedente: quest’anno ha piantato un centinaio di Tuie e Pini domestici (una trentina in più dei nuovi nati).
Abbiamo partecipato con vera gioia a questa importante cerimonia che si è svolta nella Villa Olimpiadi Roma 1960, antistante la statua della Nike: è stato particolarmente significativo per il Circolo di Legambiente poter parlare di tutela del verde ai bambini in un’area così bella, panoramica ma anche simbolica per l’identità di Giardini Naxos, poiché ricorda con la “La Porta di Naxos”, che vi è stata posta in occasione del gemellaggio tra Giardini Naxos e le città di Calcide Eubea e Naxos, i fondatori greci della prima colonia in Sicilia. Un area che è oggetto della lotta del Circolo di Legambiente Taormina/Alcantara a difesa del verde e del paesaggio perché è ancora a rischio di cementificazione: se fosse approvato il progetto definitivo di porto/centro commerciale a Naxos della Tecnis SPA sarebbe trasformata in parcheggio. Abbiamo dunque festeggiato ieri anche lo scampato, per ora e speriamo per sempre, pericolo della sua distruzione ricordando che la nostra zona, luogo di straordinaria bellezza ma oggetto anche di tanti voraci appetiti speculativi, ha una eccezionale tradizione di tutela del verde. E’ nel nostro comprensorio che nel lontano 1745 è stato emesso un “ordine per la conservazione” del Castagno dei cento cavalli e del Castagno della Nave, alberi meravigliosi che sono giunti sino a noi anche grazie a questo primo provvedimento di tutela del verde. Riportiamo dunque qui, brani di questo, straordinariamente moderno, illuminato e lungimirante atto di buon governo,
I brani qui citati sono tratti da MOMENTI E ASPETTI DELLA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE IN SICILIA NEL XVIII SECOLO, una pubblicazione del 2016 dell’archeologo di Taormina Francesco Muscolino che ringraziamo:

“La storia della tutela in Sicilia è ricca di episodi interessanti e si distingue per la precocità e la modernità di alcuni provvedimenti. Un momento significativo è l’emanazione, il 21 agosto 1745, da parte del viceré Bartolomeo Corsini, in nome di re Carlo di Borbone e «per via» del Tribunale del Real Patrimonio, di due ordini che, sebbene circoscritti a limitate realtà territoriali, esprimono importanti concetti di carattere generale.
L’ordine «per la conservazione de’ meravigliosi Alberi nel Bosco di Carpineto sopra la città di Mascali» è indirizzato al duca di Tremestieri, rettore del bosco in nome del vescovo di Catania, feudatario della contea di Mascali, ed è, per quanto noto, uno dei primi esempi di tutela naturalistica: «Trà le cure pressanti, che tengono questo Sup(re)mo Patrim(onia)le in continua attenzione non è la minore quella d’invigilare, in che si conservassero con pari diligenza ed occulatezza in questo Regno alcune meraviglie, che con le loro celebri rarità, siccome appalesano i portenti della natura così ugualmente apportano lode, e decoro al Regno […]; affineché con tale conservazione, propria d’una buona Regenza, tramandar si potesse alla Vegnente Posterità un monumento dell’insigne naturale portento. Rinvengonsi, conforme è Vetusta Fama, nel Bosco del Carpinetto […] alcuni Alberi di Castagno, la di cui smisurata grandezza arreca à tutti lo stupore; e frà essi celebre, e portentoso si rende quello interpellato il Castagno di Cento Cavalli (fig. 2), […] l’altro chiamato il Castagno della Nave: […] e molt’altri all’intorno di quasi ugual grandezza, […] disposti ugualmente à crescere alla vastità de’ primi. Or volendo noi che a somiglianti Alberi non s’irrogasse il minor danno, ò nocumento […], ma che soltanto si conservassero illesi, et intatti da chiunque dannifera invasione, per scorgersi in ogni tempo con pari piacere, e meraviglia la smisurata, straordinaria loro mole; Fidati sul vostro Zelo, et accortezza […] ordiniamo di dovere con tutta diligenza, et ugual premura invigilare à che non fosse apportato a’ cennati Alberi di Castagno, ò di altra sorte che sijno, danno, o pregiudizio alcuno, […] affin di accertarsi l’intento della Conservazione di detti Alberi, e mantenersi con ciò sempre più viva, e recente la memoria di una tale naturale meraviglia, che è di stupore ad ogn’uno, e di decoro à questo Regno»

Distribuzione degli attestati

Distribuzione degli attestati

Consegna ad una mamma dell'attestato per il figlio nato nel 2016

Consegna ad una mamma dell’attestato per il figlio nato nel 2016

Un cartello realizzato dagli alunni

Un cartello realizzato dagli alunni

Uno dei lavori

Uno dei lavori

La consegna di una poesia dedicata al Sindaco

La consegna di una poesia dedicata al Sindaco

Un altro lavoro degli alunni

Un altro lavoro degli alunni

 

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TaorminaL”‘Associazione italiana assistenza consumatori europei” lancia l’allarme sulla situazione idrica siciliana. “Ci congratuliamo – dice il segretario nazionale di Aiace, Giuseppe Sparta, al vertice di un sodalizio che vanta,  sessanta sedi in tutta Italia ed oltre settemila iscritti – con il neo eletto presidente della Regione, Nello Musumeci. Sono, comunque, tante le problematiche, da affrontare in una regione come quella siciliana. Tra queste anche il caso del caro acqua potabile. Come associazione ci sono pervenute segnalazioni in relazione al fatto che i siciliani ad esempio pagano il prezioso liquido che arriva nelle loro case quasi il doppio rispetto alla media degli altri cittadini italiani. Questo è quanto è stato raccolto dal responsabile, vice presidente nazionale, dott. Alberto Maugeri. Una questione che deve essere affrontata al più presto anche per evitare regimi di monopolio che possono essere superati garantendo anche un servizio più efficace. Ricordiamo, inoltre, che i tanti guasti che sono accaduti di recente alla rete idrica mettono in primo piano la questione relativa all’adeguamento strutturale del sistema di distribuzione che sembra essere piuttosto vetusto“. Un altro costo collaterale è costituito dall’energia elettrica necessaria per il sollevamento delle acque. A tal fine potrebbe essere molto utile un piano per l’energia alternativa. Un problema questo da affrontare con i rappresentanti del governo isolano. Una missiva in proposito è stata inviata al governatore al quale si chiede un incontro per avviare un piano importante che possa risolvere una situazione che potrebbe essere difficilmente superabile se non si interviene in tempo.

Giuseppe Spartà

Giuseppe Spartà

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Taormina (Me) – In una sala affollatissima dell’hotel Miramare di Taormina , in presenza di un pubblico emozionato e attento, è stata ufficialmente tenuta a battesimo la nascita della Associazione culturale ” Donne con Nello Musumeci. Oltre il 5 novembre”. Il progetto, nato in occasione della recente tornata elettorale, è stato concepito, come da sempre sottolineato, per andare oltre il 5 novembre, allo scopo di costituire  un laboratorio permanente gestito da donne, di tutta la Sicilia, provenienti da tutte le formazioni politiche che si sono riconosciute nell’ area di supporto al progetto politico di Nello Musumeci. 
L’incontro diTaormina è stato un esempio virtuoso di un esperimento di pluralismo attivo, operoso e solidale che vede la partecipazione di professioniste, amministratrici, donne impegnate nel terzo settore, accomunate dal desiderio di consegnare le proprie esperienze e competenze ad un percorso comune di militanza. Questa una delle parole chiave più pronunciate nella seduta del 26, “parola, come dice Fulvia Toscano, ideatrice del progetto, forse considerata obsoleta nell’ immaginario, ma da noi ritenuta indispensabile per declinare il modo con cui intendiamo affrontare questa avventura. Tutta la vita delle donne, in fondo, è militanza, più o meno narrata e visibile“.  Una militanza che si unisce alla Cura, altra parola guida, intesa come quel modo di sentire ed entrare nella realtà, che connota più specificamente il mondo delle donne.
All’ incontro, aperto dall’ assessore alle Politiche sociali di Taormina, Pina Raneri e coordinato da Fina Maltese e Federica d’Adamo, del Comitato di Messina, hanno partecipato le presidenti degli altri comitati provinciali: Sabrina Figuccia per Palermo; Franca Nicita per Ragusa; Alessandra Cascio per Trapani; Stefania Scoglio per Catania. Mila Caldarella, presidente del comitato di Siracusa, ha inviato un intenso messaggio per il tramite delle delegate della provincia presenti.
Tantissime le donne partecipanti, da tutta la Sicilia, che hanno potuto e voluto dare il loro contributo, con diversi interventi, programmati nella sessione pomeridiana dell’ incontro.  All’ evento sono stati invitati  i deputati del centro destra eletti. Tra questi ha partecipato, con un sentito contributo, l’ On.Pino Galluzzo, mentre per l’ On. Bernadrette Grasso, ha portato i saluti una sua portavoce, la Staiti, facente parte del Comitato di Messina.
A questi si è aggiunta la presenza di molte donne candidate alle recenti regionali, tra cui hanno preso la   Mariella Grimaudo di Alcamo e Natascha Pisano di Ragusa. Alla manifestazione hanno anche voluto portare il saluto alcuni esponenti della amministrazione di Taormina, fra cui l’ assessore al turismo, Salvo Cilona, e il vice presidente del Consiglio, Vittorio Sabato e esponenti del mondo del sindacato, come Giuseppe Messina, presidente regionale UGL.
L’ assemblea, che ha eletto come presidente regionale Fulvia Toscano e come coordinatore regionale Fina Maltese,  ha assunto importanti decisioni in merito alla struttura  della Associazione, che intende operare capillarmente sui territori, con lo sguardo, però rivolto alle dinamiche politiche-sociali e culturali anche nazionali.  È toccato a Sonia Licciardello illustrare le forme statutarie pensate per la neonata associazione
Fra i progetti approvati che partiranno nel 2018 citiamo un progetto di Formazione, destinato alle donne che vogliano arrivare consapevolmente preparate ad eventuali scelte di candidature politiche, progetto illustrato da Claudia Viola,  e la creazione di una banca dati di competenze di donne della nostra isola, allo scopo di mettere in rete e fare circolare idee e saperi, in modo solidale.
Le presidenti dei comitati provinciali, hanno evidenziato la necessità di un continuo confronto con le esigenze e le emergenze delle singole realtà, plaudendo, altresì, alla grande potenzialità che la associazione costituita può rappresentare, come strumento di coesione, confronto e, soprattutto, proposizione.
Insomma un grande progetto di donne, ma non solo per le donne, che intende vedere in Nello Musumeci un interlocutore attivo e sensibile, che vuole porsi come costante pungolo di riflessione e proposta, senza mai abbassare la guardia su temi forti, ormai imprescindibili, come la esigenza di una maggiore rappresentanza delle donne nei luoghi delle decisioni, le politiche familiari che possano creare condizioni di agevolazione alla partecipazione delle donne, la scommessa quindi della conciliazione sociale e la lotta alla violenza sulle donne, da affrontare come problema culturale e condiviso, le sfide etiche che attendono la nostra società, tra difesa di valori e capacità di ascolto nei confronti delle mutate dinamiche sociali, la sfida della parità nel mondo del lavoro etc…insomma un programma importante che camminera’ sulle gambe di donne  competenti e motivate, battagliere e, solidali. “Un progetto che, come ancora dice la Toscano,  ha uno sguardo moderno e sul futuro, ma con un cuore antico. Un progetto fatto di idee e di storie di donne che vengono da anni di militanza, spesso di faticosa resistenza, ma sempre pronte a mettersi in gioco per il bene comune. Donne  tra di loro diverse, frutto di storie e scelte diverse, che sapranno fare di questa diversità un punto di forza per la costruzione di una Sicilia più solidale, sociale e pronta alle sfide del futuro.
Il direttivo

Il direttivo

I partecipanti

I partecipanti

Fina Maltese e Fulvia Toscano

Fina Maltese e Fulvia Toscano

La coordinatrice Fina Maltese

La coordinatrice Fina Maltese

Claudia Viola

Claudia Viola

Fina Maltese e

Fina Maltese e Stefania Scoglio

Federica D'Adamo

Federica D’Adamo

On. Pino Galluzzo

On. Pino Galluzzo

14 Sabrina Figuccia

Sabrina Figuccia

Fina Maltese e Alessandra Cascio

Fina Maltese e Alessandra Cascio

Franca Nicita

Franca Nicita

Le delegate di Siracusa che hanno portato il messaggio di Mila Caldarella la presidente del Comitato della provincia di Siracusa

Le delegate di Siracusa che hanno portato il messaggio di Mila Caldarella la presidente del Comitato della provincia di Siracusa

 

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Alla vigilia quello che si chiedeva era ovviamente una vittoria. Un’affermazione con punteggio pieno. Ma non solo. Ciò che la Savam Costruzioni Volley Letojanni (serie B, girone I) doveva raggiungere al cospetto dell’Atria Partanna, al Pala “Letterio Barca”, non era soltanto un risultato positivo in termini di punti, ma dimostrare che, oltre il 3 a 0 netto e meritato nei confronti dei trapanesi, capitan Schifilliti e compagni fossero ben rodati sia sotto il profilo fisico che del gioco. Dopo l’affermazione della scorsa settimana a Catania, contro il Volley Valley, mister Flavio Ferrara aveva infatti chiesto a gran voce ai suoi uomini di esprimersi al meglio facendo attenzione ad ogni minimo dettaglio e giocando più palloni possibili nelle zone di campo più deboli degli avversari. E, stando a quanto visto tra le mura amiche, i letojannesi hanno ottenuto l’obiettivo sperato alla luce di una prova davvero superlativa da parte di tutti gli atleti scesi in campo proprio con un Partanna, giunto in riva allo Jonio per far bottino pieno ed allungare in classifica a +4 sui messinesi. Cosa che non è accaduta, visto che Mazza and company sono appostati adesso a quota 12 punti in classifica, a +2 proprio dalla compagine al cui interno militano atleti come Geraldi e Lombardo, che sono stati affondati, malgrado Ferrara non avesse a sua disposizione i due centrali Schipilliti e Pino, alle prese con noie muscolari. Due elementi fondamentali senza i quali i peloritani sono riusciti lo stesso a battere un avversario molto scomodo, dando dimostrazione di carattere e voglia di mantenersi a ridosso delle battistrada. Con l’obiettivo principale di vincere anche domenica prossima con il Cosenza. Quest’ultima sarà infatti una tappa importante per testare ancor di più il livello degli jonici che, per il momento, si godono il meritato successo in una gara che iniziava sotto i peggiori auspici. Il Letojanni partiva infatti con il freno a mano tirato, lasciando spazio ad un Partanna che giungeva nell’arco di pochi minuti sul 4 a 1 a proprio favore ma che veniva prontamente recuperato grazie ad una difesa ed un attacco sontuosi dei locali. Sul 6 a 5 per questi ultimi cominciava poi un punto a punto continuo che rimaneva tale fino al 13 a 13: da qui i trapanesi spiccavano il volo, sfruttando dei cali di tensioni e dei passaggi a vuoto dei letojannesi, completamente in balia delle onde fino al 19 a 15 per Geraldi e compagni. II tecnico Ferrara chiamava allora time-out e al rientro in campo la situazione cambiava, con la Savam che ingranava la marcia e andava a recuperare 4 punti di svantaggio che servivano, poi, ad aver la meglio per 26 a 24 grazie ad una schiacciata di Mazza murata male dal Partanna. Proprio quest’ultimo nel secondo set accusava un calo psicofisico e il Letojanni ne approfittava, facendo subito 4 a 0 e mettendo sui giusti binari una frazione di gioco dalle tinte locali. Gli ospiti tentavano di agganciare ma non vi riuscivano, e così, sul 9 a 6 per i letojannesi, il distacco aumentava di ben 5 lunghezze (13 a 8), anche se poco a poco gli ospiti rientravano in partita a causa di qualche errore di troppo in battuta. Ma, nonostante il ritorno dei trapanesi, gli ottimi muri di D’Andrea e Remo garantivano la giusta copertura fino al 16 pari. A questo punto il coach messinese chiamava a rapporto i suoi e nell’arco di pochi minuti il punteggio parlava chiaro: Savam 23, Atria 20. Tutto finito … E invece no, visto che i ragazzi di Ferrara sbagliavano in battuta così come i  partannesi che si arrendevano alla fine sul 25 a 22 dopo il punto decisivo di D’Andrea. Si andava dunque al terzo parziale che iniziava anche stavolta testa a testa: dal 4 a 4 fino al 12 a 12 le due squadre non riuscivano a prendere il largo, complici le numerose disattenzioni in battuta. Ma proprio sul 12 pari la situazione mutava rapidamente, con il Letojanni che scavava un solco di ben 4 lunghezze sugli avversari che ritornavano sulla retta via, pareggiando sul 16 a 16 grazie ad un ottimo Geraldi. Da qui in poi monologo Savam che spiegava le sue ali e andava sul 20 a 17, controllando fino al 25 a 21, ottenuto grazie alla schiacciata vincente del solito Mazza.

La SAVAM

La SAVAM

SAVAM COSTRUZIONI VOLLEY LETOJANNI: Schifilliti 2, Princiotta 7, Corso 14, Mazza 12, Remo 7, Ruggeri (L), Scollo 1, Degli Esposti, D’Andrea 8. N.e Mastronardo, Pino, Schipilliti. ALL.: Ferrara

ATRIA PARTANNA: Ben Azzouz 4, Costanzo 2, Lombardo 5, Geraldi 12, Lumia 8, Roccazzella 5, Caracci 10, Sutera (L), Tamburello, Marchese. N.e Calandro,  Binaggia, Atria.

SET: 26-24, 25-22, 25-21

ARBITRI: Rossino di Ragusa e Privitera di Siracusa

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Giuseppe Virzì

Giuseppe Virzì

Fare delle interviste per noi giornalisti è sempre interessante, perché si scoprono pagine di “storia” molto belle, che grazie al nostro lavoro riusciamo a fare emergerePer il mese di novembre 2017, abbiamo scelto di intervistare una interessante figura di imprenditore Giuseppe Virzì, corrispondente per il “Progetto Sicilia nel Mondo” da Brisbane Australia. Virzì è stato uno dei primi ad arrivare a Brisbane dalla lontana Regalbuto, in Australia con la sua intraprendenza è riuscito a creare tante attività economiche non trascurando mai la sua sicilianità e lo stile italiano. L’imprenditore con le sue attività si è sempre distinto per onestà ed impegno, doti che  gli hanno permesso di brillare, nel panorama dei siciliani d’Australia.

Come si sentono i siciliani che vivono all’estero? Noi ci sentiamo i veri siciliani, siamo quelli che negli anni abbiamo saputo mantenere i legami con la nostra terra natia e periodicamente veniamo in Sicilia per rinverdire i nostri ricordi.

Di cosa si occupa a Brisbane? Ho un importante ritrovo – ristorante punto di riferimento culturale e gastronomico, del nostro “Italian Style”, location frequentata dalla elite economica e culturale australiana e internazionale. Nel mio locale può capitare di gustare un buon caffè torrefatto in Sicilia, trovandosi accanto Vip dello sport o della moda. Sono stato il primo ad importare alcuni brand di caffè siciliano e altro ancora come: pomodori secchi, olive verdi schiacciate, provolone e tante altre delizie culinarie, che si possono gustare nel mio locale.

Le aziende siciliane cosa fanno per promuovere i loro prodotti in Australia? Purtroppo nulla da quando sono in Australia non ho visto mai nelle attività espositive aziende siciliane, pertanto siamo noi a cercarle, questo è un grosso limite perché riduce moltissimo il potenziale commerciale dei nostri prodotti, che rispetto agli altri sono di qualità eccellente.

Sono ancora tanti i giovani siciliani che emigrano in Australia? Si sono tanti, si sta ripetendo il grande esodo di fine ottocento, quando milioni di italiani compresi i siciliani, lasciarono la patria per emigrare nei diversi continenti, un dramma che nessuno pare voglia arginare.

I giovani emigranti siciliani conservano come voi le tradizioni? Purtroppo no, loro si integrano facilmente, sposano le australiane e tendono a dimenticare le loro origini. Per limitare l’integrazione totale, suggerisco scambi culturali, con di borse di studio che servano a tenere vivo e alimentare l’interesse verso la madre patria.

Oltre ai rapporti commerciali cosa gradiscono i siciliani di Australia? A noi piace il folklore, l’arte e la canzone e dobbiamo lavorare insieme, per esportare la grande bellezza italiana e siciliana.

Lei si è distinto anche nel sociale? Certamente sono stato il promotore di una importante Associazione e anche di una Radio, per esempio nel terremoto dell’Irpinia abbiamo contribuito alla ricostruzione con delle donazioni, raccolte con grande spirito di solidarietà.

Cosa ne pensa dell’attuale momento politico italiano? Purtroppo l’unica realtà vincente è la corruzione, da noi viviamo bene perché c’è una cultura anglosassone, che garantisce una sobria attività politica e amministrativa, per esempio negli ultimi anni tanti italiani che vivevano in Sudamerica si sono trasferiti qui, a causa della corruzione galoppante, simile a quella italiana, che ha minato l’intera economia.

Per concludere cosa pensa del nuovo governatore della Sicilia? Mi auguro per i siciliani che cambi veramente qualcosa, la fiducia non deve mai mancare, approfitto per inviare un saluto a tutti i siciliani, dalla nostra bella e ospitale Australia, a presto.

Virzi con gli amici della nutella

Virzi con gli amici della nutella

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Giuseppe Virzì

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CATANIA – «La dolcezza negli occhi di chi dona e il sorriso di chi sa di aver contribuito ad aiutare chi non ha cibo” sono il vero successo della XXI Giornata Nazionale della Colletta Alimentare promossa dalla Fondazione Banco Alimentare.

In Sicilia la #Colletta2017 è stata vissuta con un fermento senza pari in tutte le città dell’Isola e ognuno ha dato il proprio contributo nel modo migliore e sempre all’insegna del sorriso.

Due le iniziative a Catania che si sono svolte in contemporanea, una con S.E. l’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, e l’altra con l’Amministratore Delegato del Calcio Catania Spa, Pietro Lo Monaco. Sport e religione insieme perché la fame e il bisogno di cibo non hanno credo né colori, ma solo bisogni. E così mentre al Tondicello della Plaja Mons. Gristina riempiva il carrello senza lesinare benedizioni a grandi e piccoli; a Sant’Agata li Battiati Lo Monaco sceglieva con attenzione i prodotti da donare con una meticolosità e una competenza da fare invidia alla più solerte massaia e con un’attenzione particolare ai bisogni dei più piccoli. «È la ventunesima volta che si svolge questa provvidenziale iniziativa di raccolta di generi di prima necessità che il Banco Alimentare valorizzerà durante l’anno – ha sottolineato S.E. Mons. Salvatore Gristina arcivescovo di Catania che ha partecipato alla XXI GNCA facendo la spesa presso l’Ard Discount di via Acquicella Porto a Catania -. La perseveranza dell’iniziativa va rimarcata perché significa fratellanza e costanza. Sappiamo quanto bisogno hanno le famiglie mentre aumentano quelle in stato di indigenza. Non abbiamo bacchette magiche, ma possiamo aiutare e la Colletta è un vero aiuto. Questa iniziativa si svolge a poca distanza dalla Giornata Mondiale dei poveri voluta da Papa Francesco ed è importante che la nostra chiesa e la nostra città si siano lasciati sensibilizzare e coinvolgere ancora una volta. Il nostro è un importante gesto di partecipazione. La solidarietà e la carità – ha concluso Mons. Gristina – impreziosiscono le nostre giornate».

Piccoli volontari

Piccoli volontari

I 1.220 supermercati siciliani che hanno aderito all’iniziativa oggi erano colorati di giallo, il colore delle pettorine indossate, con un immancabile sorriso, dai volontari che hanno accolto i clienti.

“La colletta è una festa alla quale partecipano adulti e bambini –  ha evidenziato il presidente del Banco Alimentare della Sicilia onlus, Pietro Maugeri -. Ogni giorno il Banco dà qualcosa da mangiare e si fa la spesa per chi ha meno di noi. In Italia quasi 5 milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà e questo non possiamo dimenticarlo. Quando partecipiamo alla Colletta facciamo solo un piccolo gesto. Piccolo per noi, grande per chi lo riceve e forse è per questo che le persone che abbiamo aiutato negli anni passati, si fermano ad aiutare a loro volta non appena ci vedono”.

 Quest’anno, però, si sono aggiunti i colori rossazzurri alla #Colletta2017, grazie al sostegno e alla partecipazione del Calcio Catania SpA che ha invitato tutti i tifosi, e non solo loro, a partecipare a questo gesto di carità. «Esorto tutti a fare qualcosa per chi ha più bisogno perché farlo riempie il cuore dando un senso a tante cose. Dobbiamo ricordare chi vive grandi difficoltà – ha dichiarato l’amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco, che ha fatto la spesa per i più poveri nel SuperDecò di Sant’Agata Li Battiati – anche nel mettere a tavola un piatto di pasta e mi sembra giusto che ci sia questa corsa alla solidarietà. Brava la Fondazione Banco Alimentare che ha organizzato questo evento. Mi auguro che quanti più tifosi del Calcio Catania potranno contribuire a questo gesto per alleviare – seppure in minimissima parte – le sofferenze di chi vive in uno stato di povertà».

Tanta partecipazione anche nelle altre città dell’Isola, da Siracusa dove S.E. l’Arcivescovo Salvatore Pappalardo ha fatto la spesa per la #Colletta2017, fino a Palermo dove si sono mobilitati in tanti. L’arcivescovo di Monreale, S.E. Mons. Michele Pennisi si è unito ai volontari e ha dichiarato: «Considero importante l’evento della Colletta, lo reputo un gesto educativo che fa capire che è possibile aiutare tante persone che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena. E questo a dispetto del fatto che in Italia, ogni giorno, si spreca tanto cibo».

La Colletta fa venire fuori il desiderio di bene che c’è in ognuno di noi e “quest’anno si accosta alla Giornata Mondiale del Povero. Il richiamo del Papa – ha commentato Santo Giordano, presidente del Banco Alimentare Sicilia Occidentale onlus – ci incoraggia ad andare avanti e l’entusiasmo dei volontari che si respira davanti ai supermercati ci spinge a non mollare e fa ben sperare che le 216.000 persone assistite in Sicilia riceveranno, da domani, un pacco un po’ più ricco”.

Volontari

Volontari

La XXI Colletta Alimentare è soprattutto cuore e di cuori grandi oggi ce ne sono stati tantissimi. Due di questi battono a Palermo dove un cucciolo d’uomo di 13 anni che si chiama Nunzio, e che è l’angelo dei senzatetto, ha partecipato alla Colletta insieme alla sua mamma. Per lui il tempo libero si traduce nel donarsi agli altri e una domenica ogni quattro fa la ronda notturna con l’associazione Anirbas di Sabrina Ciulla per portare pasti caldi ai clochard di Palermo. E lo fa con gioia e rispettando gli impegni scolastici che quest’anno lo porteranno agli esami di terza media.

Poi c’è Mimmo che giovane non lo è più, ma non per questo ha smarrito il sorriso, anche se di motivi per non sorridere ne avrebbe eccome. Mimmo lavorava di notte come cartellonista pubblicitario, poi ha lasciato il suo posto per aiutare una persona più giovane. Purtroppo però non era ancora tempo per la pensione e questo l’ha costretto a scegliere la strada come letto. Mimmo da pochi mesi ha trovato un letto in un dormitorio di Palermo, eppure non dimentica chi sta peggio di lui e aiuta i suoi amici senzatetto tramite Anirbas. Oggi Mimmo ha partecipato come volontario alla #Colletta2017 e lo ha fatto indossando il più bello dei suoi sorrisi.

 

Il Banco Alimentare della Sicilia Onlus e il Banco Alimentare Sicilia Occidentale Onlus aiutano 215.133 persone attraverso le 786 strutture caritative convenzionate. Di questi 16.739 sono bambini da 0 a 5 anni, 180.872 persone da 06 a 65 anni e 17.522 over 65enni.

 

Questo importante evento, che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è reso possibile grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano e alla partecipazione di decine di migliaia di volontari aderenti anche all’Associazione Nazionale Alpini, alla Società San Vincenzo De Paoli, alla Compagnia delle Opere Sociali.

Main sponsor: Intesa Sanpaolo e Banca Prossima (la Banca del Gruppo Intesa Sanpaolo interamente dedicata al Terzo Settore) e UnipolSai Assicurazioni. Sponsor: Eni. Sponsor tecnico: Poste Italiane.

Ricordiamo che fino a lunedì 27 novembre 2017 è attivo l’sms solidale 45547

Volontari

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volontari

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