GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Taormina

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Giardini Naxos (ME) – Domenica 13 settembre alle ore 11,00 inaugura il Nuovo Museo Archeologico di Naxos ubicato in Via Lungomare Schisò. Saranno presenti l’Assessore dei Beni Culturali e I.S. Prof Antonio Purpura, il Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e I.S Dr Gaetano Pennino, il Direttore del Parco Archeologico di Naxos Dott.ssa Maria Costanza Lentini.
In programma: Visita al Museo che è rinnovato nell’esposizione integrata da reperti dagli ultimi scavi nel sito dell’antica colonia, e potenziato nella leggibilità da un aggiornato ed esteso apparato didattico in doppia lingua.
Eccezionalmente è in mostra il Cippo marmoreo di VII secolo a.C. con dedica alla Dea Enyò, in prestito dal Museo Archeologico ‘Paolo Orsi’ di Siracusa, il Cippo è una testimonianza centrale delle origini Cicladiche di Naxos di Sicilia.
Interverranno la dott.ssa Gioconda La Magna Direttore del Museo Archeologico ‘Paolo Orsi’ di Siracusa il Sindaco di Giardini Naxos e i Sindaci dei Comuni del Parco Archeologico di Naxos.
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Taormina (Me)Domenica 13 settembre alle ore 19,00 al Teatro Antico di Taormina il Presidente della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella presenta il volume Casimiro Piccolo Fantasie Visionarie Carin Grudda. Interverranno Lea Mattarella e Silvia Mazza, concluderà l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana prof. Antonio Purpura

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Giardini Naxos (Me) -Si è conclusa con successo nella meravigliosa location del golfo di Naxos – Taormina la terza edizione della regata velica memorial “Capitano Matteo Vinciguerra organizzata dalla Lega Navale Italiana Delegazione di Giardini Naxos – Taormina presieduta da Giuseppe Taibi  in collaborazione con la Capitaneria di Porto e con il patrocinio dei Comuni di Giardini-Naxos e Taormina. Anche quest’anno si sono dati appuntamento, domenica 6 settembre, sulla linea di partenza numerose imbarcazioni provenienti dalle vicine Sezioni Lega Navale Italiana di Riposto e Catania e dai più prestigiosi Yachting Club della riviera ionica.
Eccezionale la performance dell’imbarcazione “Quantum” di Roberto Nicotra di Riposto che ha conquista la coppa 1° di classe cat. 8,51 – 11,50 l.f.t. ed il trofeo Memorial Matteo Vinciguerra del 1° assoluto.
Superba la velocità del catamarano “Sesto Elemento” di Matteo Vinciguerra, 1° di classe cat. derive e catamarani.
Raffinata la serata di accoglienza dei partecipanti alla gara presso lo “Stay” del Lido di Naxos con cucina tipica e musica dal vivo, mentre la premiazione anche quest’anno è stata realizzata nel suggestivo museo del Parco Archeologico di Naxos, tra i resti della prima colonia greca del più antico popolo di navigatori del mediterraneo.

Giuseppe Vinciguerra con Giuseppe Taibi

Giuseppe Vinciguerra con Giuseppe Taibi

Premiati con Taibi

Premiati con Taibi

Concorrenti nella baia di Naxos

Concorrenti nella baia di Naxos

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Castelmola (Me)Venerdì (11 settembre), alle ore 18, presso la “Casa delle muse” di piazza Sant’Antonio, si svolgerà la festa di inaugurazione della mostra intitolata “Amore ed Eros”. Si tratta di un’esposizione della “iconografia della seduzione dal XVI al XX secolo” che ha come sede la cittadina castelmolese. In questo contesto l’esperto, Franz Riccobono, direttore artistico della mostra, ha allestito un percorso interessante che mostra chiaramente i vari aspetti della seduzione attraverso i secoli. “Questa breve raccolta iconograficascrive Riccobonoche parte dal recupero del mondo classico, propone una campionatura di quanto nel corso dei secoli viene prodotto in campo grafico e quindi fotografico. Sono incisioni correlate alla statuaria cui fanno seguito immagini che, in chiave raffinata e barocca, descrivono la seduzione. Nel XIX secolo, con il neoclassicismo si torna alle divinità del mondo pagano e all’esercizio della sensualità esplicita. Il periodo floreale è ” delicatamente innovativo e da qui la grafica troverà evoluzione nel disegno decò con siluette e modelli femminili espressione dell’incipiente modernismo novecentesco. Viene proposta, in sintesi, una rilettura del tratto erotico così come questo è transitato attraverso lo scorrere degli ultimi cinque secoli condizionato dal mutare del gusto e del costume di una cultura sempre incline ai temi della seduzione”. L’iniziativa è stata patrocinata dal comune di Castelmola, che figura tra i borghi più belli d’Italia. Sarà presente al momento inaugurale il sindaco di Castelmola, Orlando Russo. La manifestazione è stata spinta dall’attività organizzativa, costante e certosina, dell’assessore al Turismo, Eleonora Caocopardo, che, grazie al suo impegno, ha aperto la città alle attività culturali. Il momento sarà di quelli da non perdere. Lo scrittore, Gaetano Saglimbeni, scopritore degli amori celebri che si sono consumati nel comprensorio turistico taorminese, di cui Castelmola è parte integrante, effettuerà un breve, ma intenso, racconto sugli amori del Novecento. La bellezza sarà, inoltre, al centro di questa iniziativa e dunque non poteva mancare anche la presenza di Verdiana Sinatra, recentemente eletta, “Miss Lidi in passerella” che farà da madrina d’eccezione alla serata. Una presenza questa che vuole essere, appunto, un semplice inno alla bellezza. L’esposizione proseguirà fino ad ottobre ed ha intenzione di organizzare vari appuntamenti di incontro che avranno sempre come tema l’amore. Organizzatore della manifestazione è infine l’associazione Sicilia Artistica, presieduta da Egidio Marisca. Nel corso dell’esposizione sarà possibile ammirare anche le opere irriverenti del maestro scultore, Turi Azzolina. Media partner della manifestazione è il sito di puntuale informazione e promozione dei momenti culturali “Taormina in..forma”.

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Santa Maria Raccomandata

Santa Maria Raccomandata

Giardini Naxos (Me) – Anche quest’anno come accade da oltre 150 anni Giardini Naxos celebra la festa della Patrona Santa Maria Raccomandata. Tanti gli appuntamenti inseriti nel programma coordinato dal parroco Padre Eugenio Tamà tra questi il novenario, messe, riti religiosi e conferenze. Le celebrazioni che hanno coinvolto tutta la cittadinanza sono iniziate il 18 agosto e si concluderanno il 12 settembre. Il 7 settembre segna un momento centrale della festa con la tradizionale e suggestiva discesa del simulacro di S. Maria Raccomandata dalla nicchia fino alla vara. Inizia con questo appuntamento il momento clou dell’evento religioso che culminerà l’8 settembre con la solenne messa pontificale delle ore 10,30 presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Antonio Staglianò, Vescovo di Noto e la processione per le vie della città del simulacro della Madonna. Durante la concelebrazione della Messa Pontificale, il Sindaco di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turco rinnoverà l’atto di consacrazione di Giardini Naxos alla Patrona S. Maria Raccomandata ed offrirà un cero a nome della città. E’ tanta la notorietà raggiunta da questa festa, ogni anno sempre più suggestiva e commovente come il suo storico inno, toccante e poetico scritto dal sacerdote Don Antonio Cordaro (eletto sindaco della città nel 1885) del quale ricordiamo le parole iniziali: “O Giardini, giardino di fiori qui germoglia la rosa più bella la Regina dei vergini cuori come stella lucente ci sta…..”.

La storia della Patrona inizia nel 1719 quando venne eretta la prima Parrocchia “ai giardini” dipendente dall’Arcipretura di Taormina (Giardini fu elevata a Comune solo nel 1847). La tradizione racconta che la parrocchia (che ottenne l’autonomia ecclesiastica da Taormina solo nel 1921 essendo parroco Padre Giammaria da Casalvecchio) venne dedicata a Maria per la fede dei marinai i quali prima di avventurarsi in mare “si raccomandavano”, per essere protetti dalla Madonna. Come narrano le fonti storiche la statua originaria, venne distrutta nel 1851 nella chiesa di San Nicola. Successivamente ne venne commissionata un’altra, quella che attualmente viene venerata dai fedeli, la quale fu modellata a Napoli nella scuola del Bottigliero intorno al 1853 e portata in città via mare col veliero dei fratelli Cacopardo. Da generazioni i giardinesi, anche emigranti, ogni anno festeggiano la loro Patrona con una grande devozione. Ricordiamo per tutti Santo Vinci il devoto che ogni anno veniva dagli Stati Uniti per assistere alla festa. Di lui è indelebile il ricordo di quando saliva fino alla nicchia per aiutare a scendere la statua mentre sventolava un fazzoletto bianco gridando “Viva Maria”.
Mercoledì 9 settembre alle ore 18,00 recita del S. Rosario e S. Messa e, alle ore 19,30 la salita del simulacro della Madonna. Sabato 12 settembre l’ultimo appuntamento in programma, alle ore 19,00 nella chiesa madre la Santa Messa di Ringraziamento.

                                          ROSARIO MESSINA

 

Un esempio di grande devozione a Santa Maria Raccomandata, la lettera del devoto Pieremilio Vasta scritta qualche anno fa in occasione delle festività della Patrona

 

La Madonna Raccomandata: Identità di Giardini Naxos

L’appuntamento è di quelli che contano, da tante generazioni. Ormai si sa che la vigilia della festa della Patrona, di mattina, la statua della Madonna è discesa dalla sua loggia sopra l’altare per essere collocata nella vara gestatoria rimontata alla destra della navata.
E’ un cerimoniale semplice ma intenso. Così lo ricorda la mia memoria dagli anni dell’infanzia quando, ancor di più, mi sembrava davvero che la Madonna scendesse tra la folla pietosa e commossa, quasi di propria iniziativa. Forse la volontà dei fedeli, che idearono e realizzarono l’attuale assetto architettonico di collocazione e trasporto della maestosa statua lignea, riproducente quella prima Madonna di cartapesta naufragata nel Borgo marinaro “delli Giardini” ed appellata subito “della Raccomandata” dall’ansia devota e protettiva dei primi Giardinesi raccoglitori, era stata proprio di rappresentare un incontro animato tra la Madre scendente dall’alto con solenne autonomia ed i figli convenuti alla festa dell’abbraccio. Perché ciò continua ad avvenire, in questa ormai piccola chiesa del trascorso paesino, ogni anno con uguali movenze.
Su due lunghe travi di legno antico sagomate a binario ed unte con sapone, poi divenute di ferro, una pedana a sezione triangolare, trainata da fune avvolgente, trasporta lentamente la bella sembianza della Regina Celeste.
I capelli chiari avvolti alla nuca aprono il volto dolcissimo acceso dagli occhi lucenti di compassione. Lo sguardo velato appare rivolto a dimensioni lontane. Non incontra sguardi singoli ma li accoglie in quella dimensione universale di consapevolezza dei pensieri invocanti di ogni figlio, ognuno considerato in sé da quell’Universo d’Amore.
E Lei, la Madre di Dio, ricompone in comunione l’amore distinto di ognuno che, diverso e distante se non ostile nella realtà umana, si riunisce nella spiritualità della dimensione divina che tutti contiene, appena ad accorgersene aiutati da quegli occhi che insegnano la carità.
Una coralità di sguardi accorati consegna allo sguardo compassionevole della Madre divina, capace di vedere oltre le diversità delle apparenze il valore unico di ogni persona umana, emozioni cariche di sentimenti intensi: per ognuno c’è restituzione di conforto.
La memoria di ogni generazione contiene il ricordo di alcuni dei personaggi che si avvicendano nelle parti attive del rituale della festa della Patrona. La mia conserva devotamente quello di Padre Gianmaria, il Parroco Cappuccino di cinquant’anni di apostolato, che mi battezzò, allora in casa.
Egli, Icona francescana, a sua volta issato da braccia volenterose sul fercolo di transito, col capo inclinato da distintiva modestia, attendeva la Madonna con un lino bianco tra le mani per accoglierLa con castità. La sua gracile figura, impari alla possanza della statua, trascendeva l’apparente pia intenzione protettiva dai sobbalzi del trasporto per realizzare incomparabilmente la dignità della devozione dei Giardinesi.
Una empatica sinergia univa, al canto “O Giardini giardino di fiori”, le lacrime della signorina Grazia Rizzo, appellata “ Razia a Funcia”, al grido “Evviva Maria” di Santo Vinci che, devotamente sventolando un fazzoletto bianco estratto dal taschino della giacca rigorosamente indossata con cravatta, esortava l’assemblea al tripudio festoso della “Bedda Signura, a Matri Raccumannata”. Egli tornava ogni anno dall’America, dove risiedeva, a portare le offerte generose dei Giardinesi emigrati che, lontani, non potevano separasi dalle radici della loro fede mariana. Così come continua ad avvenire, ogni anno, dai tanti Paesi di emigrazione. Così cominciava la discesa della Madonna Raccomandata tra i fedeli commossi. Così ho imparato da bambino ad affidarmi a Lei, nelle speranze e nelle prove.
L’indomani, il giorno di ogni otto settembre, la Madonna viene portata in processione per la lunghezza del paese; qualche anno particolare raggiunge il quartiere collinare di Calcarone. Nel 1992 lo raggiunse, per la prima e l’ultima volta, attraversando il passaggio a livello della ferrovia che straordinariamente l’Amministrazione comunale del tempo fece predisporre al transito speciale. Il Vice Sindaco concordò con l’Ingegnere capo compartimento della linea della Sicilia orientale quel passaggio: all’ora convenuta fu interrotta la corrente dell’energia elettrica del cavo aereo di condotta, in tutto il tratto tra Fiumefreddo e Tremestieri di Messina, ed una squadra tecnica delle FS lo sollevò con alte pertiche consentendo alla Vara più alta di attraversarlo ed entrare all’inizio della via Vittorio Emanuele proprio nella parte bassa e più antica di Calcarone. Era la prima volta che anche da quelle case, dai balconi agghindati da trapunte ornate, fiori e lacrime di commozione di anziane donne devote accoglievano la Raccomandata alla loro dimora.
I Giardinesi d’età avanzata attendono sulle soglie di casa il Suo transito incantevole e sui loro volti si ripete l’affidamento antico, come i pescatori del Borgo che andavano per mare, per il viaggio ultimo della vita. Si raccomandano a Lei con afflato struggente. Guardarli muove tenerezza profonda. Ben ricordo il saluto di mio nonno Emilio Andò: a capo scoperto dal basco appoggiato con la mano sul cuore, Le tributava omaggio a suo modo, indirizzandoLe un bacio col fiero portamento del Cavaliere alla Regina. Anche in quel momento di abbandono conservava la fierezza del tratto personale, offrendola come dono invece di fiori.
La vara della Madonna, di metallo color oro, a quattro colonnine di raffinata scanalatura, che sorreggono una grande corona su braccia a gomiti simmetrici, non sconfina nel barocco e preserva l’incanto della bellezza semplice della statua. Viene trasportata su un carro di considerevole dimensione, sobriamente rivestito di legno elegante, a guida con manubrio internamente nascosto, sospinto da un perimetro di fedeli devoti, oggi distintamente organizzati. Dentro la nicchia un paziente guidatore, confermato per esperienza, non visto offre in silenzio professione di fede, di quella più apprezzabile. Voglio ricordare a riguardo quelli trascorsi e non più in vita, a mia memoria: Angelino Patanè, il perito elettrico inventore, e Giovannino Musorella, il camposantaro.
Questo giorno la Città si ferma. Maria SS. Raccomandata, avanti e dietro a Sé, raccoglie in processione moltitudine di Giardinesi; e gli altri rimanenti, anche i più lontani dalla fede, al Suo passaggio, sedotti dalla trascendenza che promana, riscoprono con segno di croce accennato, vuoi anche con bacio fugace, il loro essere battezzati. La Sua celeste Maternità penetra ogni coltre d’indifferenza e riunisce nell’attimo il distacco consumato. Anche gli estranei al culto rimangono attratti da fulminea considerazione. Lei come sa sciogliere i dubbi in ogni fede sincera, sa suscitarli in ogni non credente sul mistero della vita e dell’aldilà.
Questa Comunità cittadina, risalente a metà ottocento, espansa da aggregata immigrazione recente e priva di radici culturali, disgiunte dal tempo quelle elleniche antichissime, di cui resta nominale nozione turistica, ritrova nell’affetto alla Patrona Raccomandata l’unico legame identitario condiviso, che possa essere riconosciuto.

Pieremilio Vasta

 

Il parroco della chiesa Madre Padre Eugenio Tamà

Il parroco della chiesa Madre Padre Eugenio Tamà

La processione per le vie della città

La processione per le vie della città

Santa Maria Raccomandata

Santa Maria Raccomandata

Il fercolo con i doni dei devoti

Il fercolo con i doni dei devoti

Le solenni celebrazioni in chiesa

Le solenni celebrazioni in chiesa

La discesa del simulacro

La discesa del simulacro

La rievocazione dell'arrivo della statua della Madonna da Napoli al porticciolo Saia

La rievocazione dell’arrivo della statua della Madonna da Napoli al porticciolo Saia

 

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Tra i premiati, il giornalista Santino Franchina vice presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine nella serata di Sant'Alessio Siculo dedicata al giornalista-scrittore Carmelo Duro

Si è conclusa in Sicilia con tre eventi nei comuni di Roccalumera, Sant’Alessio e Taormina, la 13^ edizione 2015 del prestigioso Premio Internazionale Siciliani in Patria e nel Mondo “Proserpina 2015″. Il Premio, organizzato dall’associazione “Italiani nel mondo” con sede nel comune di Caravaggio (Bg), nato per promuovere la cultura della Sicilia nel mondo è diventato un consueto appuntamento per premiare personalità che si sono distinte nella letteratura, nel giornalismo, nella divulgazione della storia e della cultura siciliana. Evento di grande valenza culturale e sociale, giunto alla sua 13^ edizione, quest’anno, come di consueto, ha inaugurato l’edizione 2015 presso il Palazzo Gallaresi, sede del Municipio di Caravaggio (BG) che ha dato i natali ai genitori di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Dopo il prologo bergamasco, prima parte dell’evento culturale nel mese di agosto la manifestazione, ha fatto tappa in Sicilia nei tre comuni jonici del messinese. Appuntamento di grande valenza culturale e sociale, da tredici anni richiama nel paese natale dei genitori del Caravaggio, folte schiere di siciliani per un riconoscimento prestigioso all’ingegno, alle capacità e ai valori dei migranti siciliani nel mondo. Le tre serate della kermesse siciliana brillantemente condotte dal dott. Pietro Paolo Poidimani presidente dell’Associazione Siciliani della Lombardia ed organizzatore del Premio assieme a Rosa Di Bella hanno visto premiare tante personalità di spicco.
Il Primo appuntamento in programma è stato quello di Roccalumera (Me) dove, nel salone conferenze della storica Filanda, sono stati assegnati diversi riconoscimenti. Pubblico numeroso ed un atmosfera suggestiva ed emozionante per i prestigiosi ospiti intervenuti ha caratterizzato l’intera cerimonia. Tra coloro che hanno ricevuto il “Premio Proserpina 2015″ anche il Comune di Gangi (Pa) nella persona del sindaco Giuseppe Ferrarello. Il primo cittadino madonita ha anche ricevuto il triangolo della luce che sta a indicare che il prossimo anno sarà il Comune di Gangi a ospitare l’edizione numero XIV del prestigioso premio Internazionale Siciliani in Patria e nel Mondo.
La seconda tappa della kermesse si è svolta a Sant’ Alessio Siculo (Me) alla Villa Genovesi. La serata è stata organizzata in collaborazione con Globe International ed il Comune. Il Premio “Proserpina” è legato alla cittadina Jonica, perché nel 2013 un suo illustre cittadino, Carmelo Duro scrittore e giornalista, morto improvvisamente il 5 ottobre scorso, ne era stato insignito a Caravaggio dove aveva presentato anche il suo romanzo “Lampare spente”. La kermesse di Sant’Alessio è stata dedicata al compianto cronista. Presente anche la famiglia di Duro che ha assistito commossa all’intera cerimonia ricca di suggestioni, alimentata da un carosello di testimonianze ed episodi della vita professionale del giornalista ricordati dai colleghi pubblicisti e da quanti lo avevano conosciuto nelle vesti di cronista e di organizzatore di eventi culturali. Per l’occasione sono stati premiati giornalisti di testate locali, regionali e nazionali e anche uomini di cultura che hanno fatto conoscere la storia e il territorio della zona jonica messinese. A ricevere il premio dedicato a Carmelo Duro sono stati i giornalisti Pippo Puglisi, Umberto Gaberscek, Carmelo Caspanello, Gianluca Santisi, Saro Laganà, Gaetano Rammi, Gianni Arpi, Filippo Brianni, Mario Triolo, Vincenzo Bonaventura, Cetty Amenta. Premio “Poserpina 2015″ ai giornalisti Ivan Scinardo, direttore del centro sperimentale di cinematografia di Palermo e Santino Franchina, vice presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti il quale ha dedicato il premio “ai pubblicisti che svolgono un compito delicato ed importante con la loro attività impegnativa in prima linea fuori dalle redazioni a contatto con la gente.” Presenti anche amici dello scrittore che hanno ricordato l’amico compianto, tra questi Pino Chillemi, Santo Carnabuci e Santino Albano, successore di Duro alla guida dell’Unitrè. Un premio è stato consegnato anche al generale Michele Favaccio autore del libro storico “1943. La Sicilia si arrende”. Numerosi gli amministratori dei Comuni della fascia jonica che sono intervenuti alla cerimonia a cominciare dalla Giunta i Sant’Alessio, guidata dal Sindaco Rosanna Fichera.
A concludere il Premio itinerante è stata la tappa di Taormina.

                                         ROSARIO  MESSINA

Foto di gruppo con i premiati di Roccalumera

Foto di gruppo con i premiati di Roccalumera

Intervento del Sindaco di Sant'Alessio

Intervento del Sindaco di Sant’Alessio

Il Premio Proserpina a Santino Franchina

Il Premio Proserpina a Santino Franchina

Santino Franchina consegna il Premio Proserpina a Ivan Scinardo

Santino Franchina consegna il Premio Proserpina a Ivan Scinardo

 

Il Mito di Proserpina

Prosèrpina (lat. Proserpĭna) è la versione romana della dea greca Persefone o Kore (gr. κόρη, fanciulla). Il nome potrebbe derivare dalla parola latina proserpere (“emergere”) a significare la crescita del grano. Infatti, in origine, fu senza dubbio una dea agreste.
Viene anche identificata con la dea Libera.
Proserpina era figlia di Cerere; rapita da Plutone re dell’Ade mentre coglieva i fiori sulle rive del lago Pergusa ad Enna e trascinata sulla sua biga trainata da quattro cavalli neri, ne divenne la sposa e fu regina degli Inferi. Secondo Proclo (Epitome Oraculorum, riportata da Marafiotus) e Strabone (lib. 6), invece l’episodio del mito si verificò ad Hipponion (oggi Vibo Valentia]). Dopo che la madre ebbe chiesto a Giove di farla liberare, poté ritornare in superficie, a patto che trascorresse sei mesi all’anno ancora con Plutone. Cerere faceva calare il freddo ed il gelo durante i mesi in cui la figlia era assente come segno di dolore, per poi far risvegliare la natura per il ritorno di Proserpina sulla terra.
Il suo culto a Roma fu introdotto accanto a quello di Dis Pater (assimilato a Ade), nel 249 a.C.
Il ratto di Proserpina è un mito tra i più celebri della tradizione pagana siciliana, ritratto pertanto in diverse e pregevoli opere d’arte come il gruppo scultoreo del Bernini.
Il ratto si realizzò sul lago di Pergusa, nelle vicinanze di Enna. Secondo Proclo (Epitome Oraculorum, riportata da Marafiotus) e Strabone (lib. 6), invece l’episodio del mito si verificò ad Hipponion (oggi Vibo Valentia).
Cerere, madre di Proserpina e dea dell’Olimpo, fu disperata alla notizia della scomparsa della figlia, e invocò l’aiuto di Giove, re di tutti gli dei, per aiutarla a ritrovare la bella Proserpina.
« Dopo nove giorni e nove notti insonni di dolore, decise di rivolgersi a Giove per impetrarlo di farle riavere la figlia; ma Giove nicchiava (come poteva tradire suo fratello Plutone?).
Allora Cerere, folle di dolore, decise di provocare una grande siccità in tutta la terra. E dopo la siccità venne la carestia e gli uomini e le bestie morivano in grande quantità. Non valevano invocazioni e scongiuri alla dea, che era irremovibile.
Giove inviò Mercurio da Plutone per imporgli di restituire Proserpina alla madre. A Plutone non restò che obbedire. Però, prima di farla partire, fece mangiare alla sua amata dei chicchi di melograno ».

Premio a Sebastiano D'Angelo

Premio a Sebastiano D’Angelo

Sebastiano D'Angelo

Sebastiano D’Angelo

Premio al Generale Michele Favaccio

Premio al Generale Michele Favaccio

La famiglia di Carmelo Duro

La famiglia di Carmelo Duro

Premio Duro a Filippo Brianni

Premio Duro a Filippo Brianni

Premio Duro a Gaetano Rammi

Premio Duro a Gaetano Rammi

Premio Duro a Saro Laganà

Premio Duro a Saro Laganà

Premio Duro a Gianluca  Santisi

Premio Duro a Gianluca Santisi

Premio Duro a Vincenzo Bonaventura

Premio Duro a Vincenzo Bonaventura

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Santa Maria di Licodia (Ct)- Sabato 5 settembre in via Regina Margherita a Santa Maria di Licodia, alle ore 20 si terrà la “XXVI edizione del Premio La Torre D’Argento 2015” che ogni anno premia alcuni personaggi che si sono distinti nel mondo della cultura, della musica, del giornalismo e della televisione. I premiati quest’anno saranno: Alessandro Sallusti direttore de Il Giornale, Paolo Del Debbio, giornalista e conduttore Tv di rete 4 e Giacomo Scinardo, musicista catanese che ha ottenuto importanti riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale . La manifestazione è organizzata dal direttore artistico Giancarlo Santanocito, mentre a presentare la serata, sarà la giornalista Mary Sottile.
Ospiti della serata anche il musicista Dafni Pinzone, il gruppo “Kanal 32” e il soprano Carmen Salamone, vincitrice del premio internazionale per cantanti lirici “Salvatore Fisichella”, edizione 2014, che si è tenuto a Torino.

                              Milena Arcidiacono

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CATANIA- Al via la VII edizione di “Corti in Cortile”, il Festival internazionale del Cortometraggio che si svolge annualmente a Catania presso il Cortile Platamone, Palazzo della Cultura, in via Vittorio Emanuele 121; 4 – 5 – 6 settembre: una tre giorni dedicata alla cinematografia e in particolare alla proiezione di cortometraggi italiani e stranieri in concorso. In giuria ci saranno personaggi noti in ambito culturale come Piergiorgio Di Cara, scrittore e sceneggiatore, Davide Bennato, sociologo e docente dell’Università degli Studi di Catania, Ivan Scinardo, Direttore del Centro sperimentale di Cinematografia di Palermo. A decretare il “Miglior Cortometraggio Sociale” saranno la prof.ssa Silvana Grasso insieme ad un componente del CSVE (Centro Servizi Volontariato Etneo). Verrà proiettato, inoltre, il cortometraggio “Mea Vita” di Caterina Falcone, vincitrice del premio “Donne tra storia mito e realtà” organizzato dalla FIDAPA. Non mancheranno, poi, documentari e mostre fotografiche fra cui quella di Chiara Di Salvatore e della “Fondazione Angelo D’Arrigo”; ma anche la rassegna di Book trailer , per il secondo anno consecutivo, curata da Fulvia Toscano (direttore artistico del Festival del libro e delle narrazioni “Naxoslegge”). Un’occasione anche per riscoprire Catania e il suo patrimonio architettonico, ovvero i luoghi del capoluogo etneo resi noti dai più celebri set cinematografici.
Dal cinema all’arte, fino ad arrivare alla letteratura e alla poesia; uest’ultima curata dal Centro di Poesia Contemporanea di Catania, che introdurrà l’ultimo libro “The conversation of voices” dello scrittore Roberto Mussapi, con gli interventi di Antonio Di Mauro e Alfio Grasso. E ancora, incontri e dibattiti su “Cinema e Psicanalisi”, a cura del vignettista e illustratore Totò Calì.
Insomma, un ricco programma all’insegna della cultura!

                                         Milena Arcidiacono

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STRAORDINARIA L’ESIBIZIONE DELLA CANTANTE AMII STEWART

Ragusa-Emozione e commozione alla base delle tante storie dei premiati dell’edizione n. 21 del Premio Ragusani nel Mondo. Ma soprattutto uno straordinario spettacolo grazie alla presenza del super ospite internazionale Amii Stewart che con la sua grande energia e la sua eccezionale voce, accompagnata dalla Peppe Arezzo Orchestra, ha fatto esplodere la gremita piazza Libertà. Si può sintetizzare cosi l’edizione n. 21 del Premio,andato a quattro “ragusani nel mondo”, a due famiglie di imprenditori, allo staff di Teleiblea ed ancora a due artisti di livello nazionale di origini iblee. Una scaletta fitta di interventi, ricca di emozioni e con l’immancabile colonna sonora curata dal maestro Peppe Arezzo. La cerimonia di consegna dei premi, condotta da Salvo Falcone ed Alessia Belluomo, ha ancora una volta esaltato la ragusanità e il valore che essa rappresenta per una comunità, quella iblea, che crede ancora nel comune ed orgoglioso senso di appartenenza. Sul palco anche tanti momenti di spettacolo come il cabaret di Massimo Spata e la sfilata di moda curata da Salvo Iacono per Saks Women con la presentazione in anteprima delle nuove collezioni moda. I premiati hanno portato sul palco lo spaccato delle proprie carriere professionali in vari settori. Tutti hanno rimarcato la volontà di non dimenticare mai le origini iblee. Ma a colpire il pubblico sono state soprattutto le loro storie. I premiati sono infatti l’ingegnere aerospaziale della Nasa David Mauro (Usa), l’imprenditore Dario Dezio (India), il fisico John Sudano (Usa), il medico e ricercatore accademico Lorenzo Leggio (Usa). A loro si sono aggiunti l’attrice Loredana Cannata (Italia – premio alla carriera), il cantautore Giovanni Caccamo (Italia – premio speciale) e lo staff dell’emittente televisiva Teleiblea che fu esattamente 40 anni fa la prima emittente privata via etere in Italia. Tra le novità di quest’anno anche i premi “Dinasty” andati a due famiglie imprenditoriali. La prima è arrivata dall’Australia. Si tratta della famiglia Mirabella alla guida di una società leader nella produzione di lampadine a basso consumo energetico. La seconda famiglia imprenditoriale premiata giocava in casa in quanto si tratta della famiglia guidata da Giuseppe Cappello a capo, insieme ai figli, della Cappello Group di Ragusa, leader nell’alluminio e nel fotovoltaico. Per loro è stato un premio a sorpresa che l’associazione “Ragusani nel Mondo”, ha voluto assegnare in occasione dei 50 anni di attività. Insomma storie di successo che hanno caratterizzato i vari momenti della cerimonia che naturalmente ha vissuto il suo centro vitale attorno all’attesa esibizione della star Amii Stewart. La sua è stata davvero un’esibizione dirompente con numerosi brani di successo che l’hanno vista protagonista sul palco per quasi un’ora di grande spettacolo. Un’energia che la cantante è riuscita a trasmettere al pubblico, più volte in piedi per ballare a ritmo di musica. Tra le presenze anche quella dell’ambasciatore italiano in Tanzania, Luigi Scotto e quelle di numerosi premiati delle scorse edizioni, tra cui i primissimi, cioè Giuseppe Giuffrè (premiato nel 1995, opera a New York) e Nunzio Tumino (premiato nel 1996, opera a Toronto). “Una bellissima serata,con la valenza del premio riconosciuta da tutti e riconfermata dal supporto delle migliori aziende iblee la cui eccellenza è stata raccontata durante la cerimonia, accanto delle storie dei premiati”. Prima di concludere l’appuntamento, il presidente dell’associazione “Ragusani nel Mondo”, Franco Antoci, ha voluto donare un quadro di Franco Cilia al vescovo della Diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, che presto lascerà la carica per andare in pensione. Quest’anno la ragusanità è stata festeggiata con varie iniziative e in più giornate. La presentazione dei premiati a Villa Fortugno;  l’iniziativa “Anteprima Sport”, presentata da Salvatore Cannata e Caterina Gurrieri per premiare gli atleti iblei che hanno avuto modo di ottenere risultati agonistici di livello. Ed ancora,  la cerimonia vera e propria del premio e la tappa a Villa Anna, con un gala in onore di tutti i premiati, condotto dall’attrice Adriana Tuzzeo. La terra iblea ha inoltre idealmente abbracciato tutti i ragusani nel mondo moltissimi dei quali si sono collegati sul sito www.ragusaninelmondo.it per seguire la diretta streaming che ha avuto migliaia di accessi in poche ore. Appuntamento adesso rinnovato al prossimo anno, al 5 e 6 agosto 2016, per la XXII ed. del Premio ragusani nel Mondo.

Premio a Loredana Cannata

Premio a Loredana Cannata

Premio a l'imprenditore Dario Dezio

Premio a l’imprenditore Dario Dezio

Premio a John Sudano

Premio a John Sudano

Premio al Vescovo

Premio al Vescovo

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Gravina di Catania-

Artisti del panorama nazionale si incontreranno questa sera presso l’Anfiteatro Comunale di Gravina di Catania (CT), in via Roma, 38, per la seconda edizione de “La notte dei Desideri: Artisti per un respiro”, lo spettacolo di beneficenza promosso dalla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus. “L’idea nasce dall’incontro con Michela Puglisi, responsabile della delegazione di Vittoria – Catania della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus e mamma della piccola Giada, anche lei affetta da questa terribile malattia mortale. Abbiamo voluto coinvolgere artisti di calibro nazionale a sostegno della ricerca, per cercare di realizzare il desiderio dei tanti malati di fibrosi cistica: far sì che il respiro non sia più l’affanno mortale di una malattia genetica” – spiega il direttore artistico Dario Privitera.
A sostegno della ricerca sulla Fibrosi Cistica ci saranno Deborah Iurato da Amici 2014 (Canale 5), Virginia Cristaldi da The Voice 2015 (Rai 2), Elisa Lamberti da Italia’s Got Talent 2015 (Sky), Michele Nocca da Amici 2015 (Canale 5), Don Cash da Forte, Forte, Forte 2015 (Rai 1), Cesare Cernigliaro da Amici 2014 (Canale 5), Verdiana Zangaro da Amici 2013 (Canale 5), Ruly Rodriguez Mr. Ataca Bro (Mtv), Salvo La Rosa e Giuseppe Castiglia (Antenna Sicilia). A presentare lo spettacolo saranno il direttore artistico Dario Privitera e la giornalista di Sestarete TV Marzia Vaccino.
Grazie alla prima edizione della manifestazione, la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus ha raccolto ben 4 mila euro, ricavati dalla vendita dei biglietti: l’importo è stato interamente devoluto alla fondazione dalla responsabile della delegazione di Vittoria – Ragusa – Catania 2, Michela Puglisi. Durante lo spettacolo alcuni rappresentanti nazionali della Fondazione spiegheranno al pubblico cos’è la fibrosi cistica e come i malati di questa malattia trascorrono il proprio quotidiano.

Sarà possibile acquistare i biglietti presso:
– Punto Ticket: Viale Liberta 91 – Catania,
– Pelle sulla pelle: Via G. D’annunzio 156/b – Catania,
– B&B Etna Charme: Via Caboto, 24 – Mascalucia,
– Mariarita Panebianco Hair Studio: Via Roma, 15 – Zafferana Etnea,
Solo il 2 settembre dalle ore 19.00 sarà possibile acquistare i biglietti all’ingresso dell’anfiteatro di Gravina di Catania: Via Roma, 38 – Gravina di Catania – CT.

                                                    Milena Arcidiacono

APPROFONDIMENTO
La fibrosi Cistica è la più comune delle malattie genetiche gravi: nel mondo ne sono colpite circa 100.000 persone.
Grazie ai progressi della ricerca e delle cure, i bambini che nascono oggi con questa malattia hanno un’aspettativa media di vita di 40 anni ed oltre, mentre cinquanta anni fa non superavano l’infanzia.
In Italia vengono diagnosticati circa 200 nuovi casi all’anno: ogni settimana nascono circa 4 nuovi malati.
L’incidenza della malattia è simile in tutte le regioni d’Italia e corrisponde alla nascita di un neonato malato ogni 2500-3000 nati sani.
Non è contagiosa né si può contrarre nel tempo. È una malattia scritta nei geni, che viene normalmente diagnosticata nei primi mesi di vita.
Chi nasce con la malattia ha ereditato un gene difettoso sia dal padre sia dalla madre, portatori sani, spesso inconsapevoli, del gene CFTR mutato. In Italia c’è un portatore sano ogni 25 persone circa. La coppia di portatori sani, a ogni gravidanza, ha una probabilità su quattro di avere un figlio malato. La fibrosi cistica altera le secrezioni di molti organi, che risultando più dense, disidratate e poco fluide, contribuiscono al loro danneggiamento. A subire la maggiore compromissione sono i bronchi e i polmoni: al loro interno il muco tende a ristagnare, generando infezione e infiammazione ingravescenti nel tempo, fino all’insufficienza respiratoria. Tuttavia, nella sua forma tipica, la fibrosi cistica è caratterizzata anche da manifestazioni a carico del pancreas, che non svolge l’azione normale di riversare nell’intestino gli enzimi, con conseguente difetto di digestione dei cibi e nella crescita. Il progredire del danno pancreatico porta gran parte dei pazienti a sviluppare il diabete. Altre complicanze della malattia possono interessare l’intestino, il fegato, le cavità nasali e nel maschio i dotti deferenti.
Estratto dal sito www.fibrosicisticaricerca.it

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