GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Taormina

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Caldonazzo (Trento) – Sabato e Domenica 6 settembre a Caldonazzo Prov. di Trento si è svolta la gara Campionato Italiano canoa Giovani e Campionato delle Regioni sulla distanza dei 2000 e 200 mt, quest’anno gli atleti iscritti erano 1026, per un totale di 3357 atleti/gara e 2056 equipaggi. La gara ha concluso la stagione del canoa giovani Nazionale.
Buone le prestazioni degli Atleti della TISANDROS del Prof. Giovanni Leonardi,che dopo una lunga e calda stagione hanno dato tutto per la gara più importante del circuito. La Tisandros che negli anni scorsi per un lungo periodo stazionava tra le prime tre società d’Italia era presente con un’importante rappresentanza di atleti di qualità. Ha esordito nelle gare dei 2000mt Il Nazionale Alfonso Daniel nel K2 della Sicilia in coppia con un atleta dell’Acitrezza ,poi un buon 4° posto del duo Vadalà Rosario e il Taorminese Lorenzo Mangano nel k2 risolto al fotofinish , Poi bella ma sfortuna gara di Damiano Lo Pinto nel K1 cadetti A che a 5 mt dall’arrivo si è rovesciato mentre si trovava al 5°posto. Nelle gare di Domenica sulla distanza dei 200 mt, argento per Alfonso Daniel nel k4 cadetti a della Sicilia , nel k420 allievi B bel 2° posto di Rosario Vadalà e Lorenzo Mangano lo stesso Mangano nel k420 Allievi b ha quasi sfiorato la vittoria ottenendo il 2° posto al fotofinish , Solita e grande prestazione del Nazionale Alfonso Daniel che nel K1 cadetti A ottiene il 2° posto , buon 4° posto di Lo Pinto Damina nel K1 Cadetti A , che poi nel k2 la coppia Alfonso e Lo Pinto giungono al 2° posto battuti solo dai campioni d’italia .a chiudere la buona giornate i 4 moschettieri d’italia hanno ottenuto il meritato buon piazzamento nella classifica per società,meritandosi gli applausi di tutti. L’ASD Tisandros parteciperà al Prossimo appuntamento che chiuderà la stagione agonistica 2015 alla gara di Nicoletti (EN) .Dopo una buona stagione gli atleti avranno un mese di riposo fisiologico e poi ripartiremo per una nuova ed importante stagione.

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Il 41° Stormo “Antisom” compie 50 anni. Il 1° ottobre 1965 ricorre il 50° anniversario della costituzione del 41° Stormo Antisom di Sigonella dell’Aeronautica Militare. Nell’ambito di questa importante ricorrenza, sono stati organizzati i seguenti eventi ai quali prenderanno parte autorità religiose, civili e militari della Regione Siciliana e i Vertici della Forza Armata: – domenica 27 settembre 2015 ore 20.30, concerto della Banda Musicale dell’Aeronautica Militare al Teatro Massimo Bellini di Catania, alla presenza del Capo di Stato Maggiore Aeronautica (evento non aperto ai media); - lunedì 28 settembre 2015 ore 10.30, evento celebrativo all’interno della Base Aerea di Sigonella, alla presenza del Comandante della Squadra Aerea. Presso il nuovo hangar One della base di Sigonella è stata allestita una mostra storico-fotografica che ripercorre i 50 anni del 41° Stormo e del proprio sistema d’arma (Breguet 1150 Atlantic) in mostra statica unitamente ad altri velivoli dell’Aeronautica Militare, compresi quelli a pilotaggio remoto Predator e gli MB-339 delle “Frecce Tricolori” che domenica 27 prenderanno parte alla manifestazione area di Giardini Naxos, nonché velivoli di stanza anche alla locale Naval Air Station statunitense.

I media interessati a coprire l’evento possono accreditarsi presso l’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione del 41° Stormo di Sigonella, ai recapiti di seguito riportati, avendo comunque cura di comunicare (via e-mail) nome e cognome, numero tessera media, recapiti e testata giornalistica di riferimento: 1°M. Carmelo Savoca, Addetto P.I. 41° Stormo Fisso 095/7852150 cell. 334/6993968 E-mail carmelo.savoca@aeronautica.difesa.it Le eventuali interviste potranno essere rilasciate solo al termine della cerimonia dal Comandante della Squadra Aerea – Generale di Squadra Aerea Maurizio LODOVISI e dal Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso.

     M.llo Carmelo Savoca

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Naxos Air Show 2015
Giardini naxos domenica 27 settembre 2015
Frontemare Giardini Naxos

Giardini Naxos (Me)Domenica 27 settembre 2015 avrà luogo nel cielo antistante Giardini Naxos la manifestazione aerea “Naxos Air Show 2015″ nella quale la Pattuglia Acrobatica Nazionale sarà la protagonista dello show aereo. Evoluzioni, spettacolari numeri acrobatici della pattuglia civile “Blu Circe” e del Campione Italiano pluri medagliato Rudy Natale, dimostrazione di elicottero del SAR di recupero naufrago, sorvolo di aerei militari dal familiare Atlantic del vicino 41° Stormo agli EFA del 37° Stormo di Trapani Birgi, passaggio di velivoli della Polizia di Stato e flotta dell’Aeroclub di Catania animeranno il cielo di fronte Giardini Naxos. La manifestazione culminerà con il carosello di evoluzioni dei piloti delle Frecce Tricolore che eseguiranno le più spettacolari acrobazie del loro famoso palinsesto. L’evento avrà inizio alle ore 14,30 e si concluderà alle 17,30.
Una manifestazione aerea, senza precedenti” commenta il sindaco di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turcoche culminerà con l’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Avere le Frecce Tricolori volteggiare sul mare di Naxos rappresenta, oltre che un motivo di orgoglio e privilegio, una grande opportunità per la promozione del nostro centro turistico in Italia ed all’estero in aggiunta ai benefici effetti economici per l’economia locale che scaturiranno dalla presenza turistica generata in quel fine settimana dallo straordinario evento. L’eccezionale avvenimento segue ai recenti fatti di cronaca riguardanti l’alluvione che ha colpito la fascia ionica il 9 settembre scorso ed in particolare Giardini Naxos. A tal proposito nell’ambito della manifestazione è stata organizzata, in piazza Kalkis, dove avverrà l’esposizione e gli stand dell’Aeronautica, una raccolta fondi, sostenuta dall’Aeronautica Militare, il cui ricavato sarà destinato a quanti hanno subito danni a causa dell’alluvione. Sarà presente anche l’UNICEF tra le Associazioni umanitarie. Tutta l’Amministrazione Comunale insieme agli Enti preposti alla realizzazione dell’evento tra cui la Prefettura, l’Aeronautica Militare Italiana, l’Aeroclub di Catania, il Direttore della Manifestazione Col (congedo) Francesco Moraci, ENAC, ENAV, Guardia Costiera, Commissariato di PS, Polizia Stradale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Dipartimento Protezione Civile Provinciale, Interforce e Comunale, Associazioni di volontariato (tra cui Garibaldini, Guardia Nazionale Ambientale, Misericordia), impiegati Comunali, 118, ASP, CRI, Lega Navale di Taormina, Demanio Marittimo solo per citarne alcune sono già al lavoro da parecchie settimane. Il vicesindaco Carmelo Giardina aggiunge:” Avere le Frecce Tricolori, simbolo dell’identità Nazionale, a Giardini Naxos è motivo di grande privilegio per tutta la città. Confido nella sana partecipazione dei cittadini, quelli veri che amano il proprio paese e mi auguro che tutto si possa realizzare nel migliore dei modi a beneficio dell’intera comunità“.
Per il Piano di Supporto Sanitario saranno impiegate, tra l’altro, due PMA, 13 ambulanze, 38 soccorritori distribuiti su tutto il territorio, una postazione di elisoccorso, mentre il soccorso in mare sarà assicurato da motovedette e squadre di sommozzatori della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera .

CONFERENZA STAMPA:
La Conferenza stampa della manifestazione è programmata alle ore 11.00 del 26 (sabato) settembre 2015 al Lido Splash Beach  (Via Lungomare Schisò accanto al frontemare del Lido di Naxos) e sarà presieduta dal Comandante delle Frecce Tricolori, TCol Pil. Jan Slangen.

Sabato 26 Settembre 2015 Lido  Splash Beach (Accanto il Lido di Naxos)  ore 11,00
conferenza stampa

SABATO 26 settembre
Ore 11.00 Apertura della manifestazione: conferenza stampa presso il lido Splash Beach (accanto il lido di naxos).

10.00-22.00 Esposizione, Stand e Raccolta Umanitaria: Mostra statica AMI/Simulatore MB.339 (Piazza Kalkis). Stand Amministrazione Comunale/Fastweb/ UNIPOL/Ford (Presso Piazza Kalkis) e Stand UNICEF (Porto, tempietto).

16.00- 17.00 Prove manifestazione aerea: cielo antistante Giardini Naxos

DOMENICA 27 settembre

08.30 -20.00 Esposizione, Stand e Raccolta Umanitaria: Mostra statica AMI/Simulatore MB.339 (Piazza Kalkis). Stand Amministrazione Comunale/Fastweb/ UNIPOL/Ford ( Presso Piazza Kalkis).
Stand UNICEF (Porto, tempietto)

14.30 Passaggio velivoli Aeroclub Catania
14.40 Passaggio ultraleggeri
14.50 Passaggio Atlantic 41° Stormo Sigonella
15.00 Sorvolo n. 2 EFA 37° Stormo Birgi
15.10 Sorvolo n. 2 velivoli della Polizia Di Stato P68 e AW139
15.20 Esibizione pattuglia civile “Blu Circe”
15.45 Passaggio Sterman
15.55 Esibizione Campione di acrobazia sportiva “Rudy Natale” su CAP 231
16.25 DEMOSAR HH 139 del 82° Gr. Trapani
17.00 Esibizione Frecce Tricolori
17.30 Fine Manifestazione
Il programma potrebbe subire variazioni non dipendenti dalla volontà dell’organizzazione.

 

Conferenza servizi per organizzazione evento

Conferenza servizi per organizzazione evento

Conferenza Servizi al Municipio

Conferenza Servizi al Municipio

Il Sindaco di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turco

Il Sindaco di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turco

Il Vice Sindaco Carmelo Giardina

Il Vice Sindaco Carmelo Giardina

Mappa Parcheggi

Mappa Parcheggi

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AVVISO  AI  LETTORI

 

A GIORNI  SARA’  ATTIVATA LA NUOVA RUBRICA  INTITOLATA “AGORA’ – Liberi Pensatori a Confronto”

 

 

 

LIBERI  PENSATORI A CONFRONTO

 

Oriana Fallaci

 

“Lottate, ragionate col vostro cervello, ricordate che ciascuno è qualcuno, un individuo prezioso, responsabile, artefice di se stesso, difendetelo il vostro io, nocciolo di ogni libertà , la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere”

 

Maria Teresa di Calcutta

Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia.Qual è la peggiore sconfitta? Scoraggiarsi!
Quali sono i migliori insegnanti? I bambini!

Io posso fare cose che non tu non puoi, tu puoi fare cose che io non posso. Insieme possiamo fare grandi cose.

Ama la vita e amala seppure non ti da ciò che potrebbe, amala anche se non è come tu la vorresti, amala quando nasci e ogni volta che stai per morire. Non amare mai senza amore, non vivere mai senza vita.

Non dobbiamo permettere a nessuno di allontanarsi dalla nostra presenza, senza sentirsi migliore e più felice.

La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è una promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, vivila.
La vita è una gioia, gustala.
La vita è una croce, abbracciala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è pace, costruiscila.
La vita è felicità, meritala.
La vita è vita, difendila.

Non possiamo parlare finché non ascoltiamo. Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà.

 

BUDDHA

Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela, e la vita della candela non sarà abbreviata. La felicità non diminuisce mai con l’essere condivisa.

Attraverso la violenza forse puoi risolvere un problema, ma pianti i semi per un’altro.

L’odio non si spegne con l’odio, ma con l’amore: questa è la legge Eterna.

Nella mente ha origine la sofferenza; nella mente ha origine la cessazione della sofferenza.

Ci sono solo due errori che si possono fare nel cammino verso il vero: non andare fino in fondo e non iniziare.

Non c’è una via per raggiungere la felicità. La felicità è la via.

La profondità dell’amore crea un oceano intorno a te e tu diventi un’isola.

Chi fa del male soffre in questo mondo e nell’altro. Chi fa del bene gioisce in questo mondo e nell’altro.

Il tuo compito è scoprire qual è il tuo compito e dedicartici con tutto il tuo cuore.

Il cambiamento non è mai doloroso. Solo la resistenza al cambiamento lo è.

La Via non è nel cielo; la Via si trova nel cuore.

Trattenere la rabbia e il rancore è come tenere in mano un carbone ardente con l’intento di getterlo a qualcun altro: sei tu quello che viene bruciato.

Come un bel fiore smagliante privo di profumo, altrettanto belle ma prive di frutto sono le parole di colui che non agisca conforme a loro.

La pace viene da dentro. Non cercarla fuori.

 

 

Paulo Coelho

Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.
(Le Valchirie, 2010)

Tutto l’universo cospira affinché chi lo desidera con tutto se stesso possa riuscire a realizzare i propri sogni.
(L’Alchimista, 1995)

Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
1. A essere contento senza motivo.
2. A essere sempre occupato con qualche cosa.
3. A pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
(Monte Cinque, 1998)

Non cercare le apparenze, possono ingannare. Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
(Le cose che ho imparato nella vita)

Non ti arrendere mai. Di solito è l’ultima chiave del mazzo quella che apre la porta.
(Il manoscritto ritrovato ad Accra, 2012)

La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
(Le cose che ho imparato nella vita)

Credo che solo una cosa renda impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire!
(L’Alchimista, 1995)

Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
(Le cose che ho imparato nella vita)

Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
(Le cose che ho imparato nella vita)

Nessun giorno è uguale all’altro, ogni mattina porta con sé un particolare miracolo, il proprio momento magico, nel quale i vecchi universi vengono distrutti e si creano nuove stelle.
(Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto, 1996)

Un abbraccio vuol dire “tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende”. La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita.
(Aleph, 2011)

Il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.
(Veronika decide di morire, 1999)

Perfino Dio ha il suo inferno: è il suo amore per gli uomini.
(Il diavolo e la signorina Prym, 2010)

Ciò che chiamiamo “vita” è un treno con tanti vagoni. A volte ci troviamo in uno, a volte in un altro. In alcune occasioni passiamo dall’uno all’altro: accade quando sogniamo o quando ci lasciamo trasportare dallo straordinario.
(Istanti, 2011)

 

 

GANDHI

Il genere umano può liberarsi della violenza soltanto ricorrendo alla non-violenza. L’odio può essere sconfitto soltanto con l’amore. Rispondendo all’odio con l’odio non si fa altro che accrescere la grandezza e la profondità dell’odio stesso.

Se potessimo cancellare l’«Io» e il «Mio» dalla religione, dalla politica, dall’economia ecc. saremmo presto liberi e porteremmo il cielo in terra.

Tu e io non siamo che una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi.

 

STEVE  JOBS

Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
(Steve Jobs, Discorso all’Università di Stanford, 12 giugno 2005)

 

Jim  Morrison

La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.

Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare.

Se ami qualcosa lasciala andare via, solo se torna sarà veramente tua.

Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere.

Vivi la vita così come puoi, perché come vuoi non puoi.

È in questo che consiste il vero amore: lasciare che una persona sia ciò che davvero è. La maggior parte delle persone ti amano per quello che pretendono tu sia.

Penso a me stesso come a un essere umano intelligente e sensibile, ma con l’anima di un pagliaccio, che mi costringe a distruggere tutto nel momento più importante.

Smetterò di amarti solo quando un pittore sordo riuscirà a dipingere il rumore di un petalo di rosa cadere su un pavimento di cristallo di un castello mai esistito.

Sono nato piangendo mentre tutti ridevano e morirò ridendo quando tutti piangeranno.

Bimbo mi chiedi cos’è l’amore? Cresci e lo saprai. Bimbo mi chiedi cos’è la felicità? Rimani bimbo e lo vedrai…

Non dire mai che i sogni sono inutili perché inutile è la vita di chi non sa sognare.

A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo.

 

 

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Alla cerimonia hanno preso parte i militari dell’Aeronautica Militare della Base Aerea

La corona di alloro commemorativa

La corona di alloro commemorativa

Base Nato Sigonella (Ct)“L’11 settembre 2001 ha cambiato per sempre il corso della storia umana. Oggi, esattamente a distanza di 14 anni, siamo qui riuniti insieme, personale Statunitense e dell’Aeronautica Militare Italiana – militari e civili – fratelli e sorelle tutti, per avvalorare e difendere il nostro comune istinto per la difesa della libertà che tiranni assassini hanno cercato invano di sottomettere nel corso di quella funesta mattinata di settembre”.
Queste sono le parole del Captain Christopher Dennis, Comandante della Naval Air Station (NAS) della Marina Statunitense di stanza nella parte ovest del sedime della base dell’Aeronautica Militare (AM) di Sigonella, durante la cerimonia per la commorazione dell’11 settembre alla quale ha preso anche il personale militare della Base Aerea e del 41° Stormo Antisom, capeggiati dal loro Comandante, Colonnello Pilota Vincenzo Sicuso.
Nel corso della cerimonia, non aperta al pubblico esterno, i due Comandanti delle Comunità Italiana e Americana hanno deposto una corona d’alloro ai piedi del monumento eretto per ricordare la strage delle Torri Gemelle nel piazzale antistante il comando della NAS nella parte ovest della Base Aerea Siciliana.
Aver preso parte a questa cerimonia, è per me un motivo di grande orgoglio e soddisfazione perché gli uomini e le donne della Base Aerea di Sigonella, intesi come Aeronautica Militare e US Navy, si sono ritrovati ancora una volta uniti per continuare ad avvalorare con sentita determinazione la convinzione della difesa delle libere istituzioni dall’infame politica del terrore. L’11 settembre ci ha insegnato che nessuno è sicuro, nemmeno a casa propria, ma ci ha mostrato che lottando fianco a fianco come fratelli d’armi è possibile vincere la battaglia contro il nemico comune…il terrorismo”. Sono le parole del Col. Sicuso che, a margine dell’evento, ha inteso esprimere la propria soddisfazione e la convinzione che quelle Italo-Americana di Sigonella sono due componenti che si completano e formano un dispositivo solidale ed efficiente al servizio della Comunità e delle Istituzioni.
Infatti, i rapporti e le attività della Base Aerea dell’Aeronautica Militare di Sigonella con la locale U.S. Naval Air Station sono improntati ad un profondo e convintissimo senso di collaborazione emerso, ancora una volta, durante quest’ultima cerimonia. Fondamentali in tal senso risultano le continue esercitazioni congiunte svolte sul sedime di Sigonella nonché l’impulso dei vertici locali del Paese ospite, al fine di ottimizzare i rapporti fra le due componenti nazionali, le quali, pur nell’assoluto rispetto delle reciproche sovranità, operano al meglio, attestandosi su vertici di cooperazione eccellenti sia nell’ambito aeroportuale, sia nei rapporti con la Comunità locale, ai vari livelli organizzativi ed istituzionali.

  M.llo Carmelo Savoca

1 La corona di Alloro

I due comandanti depongono la corona di alloro

Il discorso commemorativo del comandante Sicuso

Il discorso commemorativo del comandante Sicuso

Un momento della cerimonia

Un momento della cerimonia

Un momento della cerimonia

Un momento della cerimonia

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Per inaugurare l'evento esposto il Cippo Greco, in prestito dal museo Paolo Orsi di Siracusa, testimonianza delle origini della prima colonia greca di Sicilia

Il Cippo di Naxos

Il Cippo di Naxos

Giardini Naxos (Me) – Il Museo archelogico di Naxos si rifà un nuovo look. E’ stato rinnovato nell’esposizione integrata di nuovi reperti ritrovati negli ultimi scavi effettuati nel sito dell’antica colonia greca di Sicilia e nel contempo, è stato potenziato, nella leggibilità, da una serie di pannelli didattici esplicativi descrittivi dei reperti esposti, realizzati in lingua italiana ed in inglese. Domenica 13 settembre alla presenza dell’assessore regionale dei Beni Culturali e Identità Siciliana prof. Antonio Purpura è stato inaugurato il nuovo allestimento. Per la speciale occasione è stato esposto il Cippo marmoreo datato VII secolo a.c. concesso in prestito dal Museo Archeologico Paolo Orsi di Siracusa. Numerose le autorità intervenute alla manifestazione, tra questi la direttrice del Museo archeologico di Siracusa Paolo Orsi dott.ssa Gioconda la Magna. A fare gli onori di casa alle autorità ed agli ospiti intervenuti è stata la dott.ssa Maria Costanza Lentini Direttore del Parco Archeologico di Naxos la quale dopo i saluti di rito ha illustrato i nuovi reperti ritrovati e l’innovativo apparato didattico collocato nelle sale del museo. Dopo aver ringraziato per la preziosa collaborazione la direttrice del Museo archeologico di Siracusa Paolo Orsi dott.ssa Gioconda la Lentini ha spiegato che il Cippo marmoreo, contenente una dedica alla dea Enyo, fu scoperto nel 1977 . Era custodito dentro un bothros ellittico (fossa scavata nella pietra) all’interno del santuario ad ovest del torrente Santa Venera. Si tratta di un reperto che ha un valore documentario rilevante poichè i caratteri incisi appartengono inequivocabilmente all’alfabeto del VII secolo a.C. dell’Isola di Naxos delle Cicladi. Qui, come a Naxos Cicladica, i caratteri includono il segno del chet nella forma di un rettangolo chiuso e vuoto, usato sia come aspirazione, sia come ks. L’importanza del ritrovamento è notevole perché solo lo storico Ellanico (FGrHist. 4 F82) riporta i Nassi come fondatori della città. Tucidite (6.3) non ne fa menzione. Appiano (Bellum Civile 5, 109, 454-5) tramanda: “Archegete è una piccola statua che per prima cosa fu collocata da quelli che dall’Isola di Naxos migrarono in Sicilia”. E’ la ricerca archeologica, con il ritrovamento del cippo, ad avere prodotto la prova definitiva della partecipazione di Naxos Cicladica alla fondazione di Naxos in Sicilia.Ad individuare l’area sacra sulla riva destra del torrente, al di fuori delle mura della città e di fronte ad esse, sono state le ricerche condotte tra il 1975 ed il 1978 da Paola Pelagatti. In quella occasione furono scoperti porzioni di un edificio sacro arcaico (sacello A) e l’edificio bipartito B-C che si allinea lungo una strada nord-sud. All’interno del bothros ellittico H, ricadente nell’area ad est degli edifici descritti, venne ritrovato il famoso cippo con dedica alla dea Enyò. Iscritta nei caratteri dell’alfabeto arcaico della Naxos cicladica, la dedica rimane l’unica indicazione esplicita della sfera cultuale del santuario, sfera per il resto ancora sconosciuta.
L’Assessore Antonio Purpura, che qualche mese fa ha firmato il Decreto con il quale viene concessa l’autonomia al Parco Regionale di Naxos, nel corso della cerimonia si è congratulato per gli interventi migliorativi e le sostanziali innovazioni che rendono ancora più fruibile a pubblico e turisti il Museo ed il Parco archeologico a beneficio di un potenziamento del sito in termini di visitatori e di una maggiore visibilità e comprensione dei reperti esposti spiegati in doppia lingua. Al termine della cerimonia il pubblico intervenuto e le autorità presenti hanno visitato il museo e il parco archeologico.

                                       ROSARIO MESSINA

La dott.ssa Lentini espone il Cippo

La dott.ssa Lentini espone il Cippo

L'arrivo al Museo di Naxos dell'Assessore Purpura

L’arrivo al Museo di Naxos dell’Assessore Purpura

Il Cippo di Naxos e la dedica alla dea Enyo

Il Cippo di Naxos e la dedica alla dea Enyo

La sala del museo dove è esposto il Cippo di Naxos

La sala del museo dove è esposto il Cippo di Naxos

Gli autori dei pannelli didattici

Gli autori dei pannelli didattici

Da sin. la dott.ssa Maria Costanza Lentini, l'assessore reg. Antonio Purpura e la dott.ssa Gioconda La Magna

Da sin. la dott.ssa Maria Costanza Lentini, l’assessore reg. Antonio Purpura e la dott.ssa Gioconda La Magna

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Taormina (Me) – Al via sabato 19 settembre la quinta edizione di TaoBuk il Taormina International Book Festival. É ancora tempo di muri, di divisioni che resistono. Le cronache quotidiane ci portano testimonianze di muri politici, religiosi, razziali ed economici, innalzati sul terreno fertile di una cronica incomunicabilità, mentre agli intellettuali spetta il ruolo di farsi veicolo di conoscenza della diversità ed occasione di promozione di una cultura del dialogo. Il Festival, che dedica la sua quinta edizione a questo tema, sarà palcoscenico di eccezionali personalità internazionali, dal premio nobel Orhan pamuk, figlio di una civiltà “di frontiera” e ponte privilegiato tra l’Oriente e l’Occidente, allo scrittore marocchino tahar Ben Jelloun, vera e propria icona nella lotta al pregiudizio sociale e all’intolleranza religiosa, senza dimenticare l’artista israeliana di origini yemenite noa, da sempre ambasciatrice di pace in Medio-Oriente, sino a blogger e giornalisti che in quella parte di mondo operano quotidianamente.

Forti dell’esperienza di un ritrovarsi fatto di contenuti e di intrattenimento di qualità” parole di Antonella Ferrara la presidente della kermesse  “la comunità delle Belle Lettere augura a tutti voi un buon taobuk 2015!”

Inaugurazione

Inaugurazione

Programma

Programma

La locandina

La locandina

 

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Taormina (Me)Dal 19 al 25 settembre 2015 si terrà la V edizione di TaoBuk, il festival internazionale del libro di Taormina cha ha pensato anche alle famiglie con TaoFamily e con un ciclo di laboratori ludico-didattici a cura di Officine Culturali.
Il ciclo di iniziative dedicate ai più piccoli avrà per tema “Taormina tra mito e leggenda!” permettendo ai giovani partecipanti del TaoBok di scoprire la storia di una delle città più antiche della Sicilia. Taormina, che al cospetto della “Montagna” guarda il mare, è sempre stata simbolo di una Sicilia popolata da giganti, uomini-pesce e fate. Ambita meta dei viaggiatori, è indiscussa protagonista di storie misteriose tramandate nei racconti popolari. I giovani partecipanti durante ogni appuntamento avranno l’opportunità di conoscere le storie e le curiosità legate al territorio e di reinterpretarle. I laboratori sono composti da una prima fase narrativa alla quale ne seguirà una creativa durante la qiale i bambini potranno creare la loro storia, tramite l’illustrazione, il fumetto o un mini teatrino delle marionette.
I laboritori di TaoFamily a cura di Officine Culturali si terranno nelle giornate di sabato 19, domenica 20, giovedì 24 e venerdì 25 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 presso la Biblioteca Comunale di Taormina.
Per maggiori informazioni sulla V edizione del TaoBuk scarica il programma della rassegna o consulta il sito www.taobuk.it. Per avere maggiori dettagli sul ciclo di laboratori a cura di Officine Culturali è possibile contattare i seguenti numeri 0957102767 | 3349242464.

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Castelmola (Me) – È stato esposto, in questi giorni, nella “sala delle muse” di piazza Sant’Antonio della cittadina castelmolese, l’efebo pittorico di Wilhelm von Gloeden. Si tratta di una delle tante particolarità proposte dalla mostra “Amore ed Eros”, esposizione della “iconografia della seduzione dal XVI al XX secolo“. La mostra è stata allestita da Franz Riccobono, direttore artistico che ha ideato un percorso interessante che vuole raccontare i vari aspetti della seduzione attraverso i secoli. Von Gloeden è noto, appunto, per i suoi studi di nudo maschile in ambiente pastorale di ragazzi siciliani, che fotografava assieme ad anfore o costumi ispirati all’antica Grecia, per suggerire una collocazione idilliaca delle immagini. Adesso è stata proposta al pubblico, invece, un’inedita opera che simboleggia una predisposizione, anche alla pittura, dell’artista fotografo che giace nel cimitero acattolico della cittadina turistica. La mostra è stata inaugurata alla presenza di tantissime personalità del mondo dello spettacolo e culturale. A dare il benvenuto è stato il sindaco di Castelmola, Orlando Russo, che ha accolto il direttore artistico di “Taormina opera stars”, Maurizio Gullotta, la modella, Verdiana Sinatra, l’organizzatore di eventi, Michele Maccarone, l’attore Tony Morgan, l’imprenditore Nino Chemi e l’artista Rita Polizzi. “Castelmola – ha commentato dal canto suo l’assessore al Turismo, Eleonora Cacopardosi sta aprendo alle iniziative culturali e vuole proseguire a lungo su questa strada“. Un interessante racconto sugli amori che si sono consumati nel comprensorio turistico è stato tenuto nel corso dell’evento dal giornalista e scrittore, Gaetano Saglimbeni. Presente all’iniziativa è stato, inoltre, il presidente di “Sicilia Artistica”, Egidio Marisca, che ha promosso l’evento. Non hanno mancato l’appuntamento numerose componenti della Fidapa. Esposte anche le opere irriverenti del maestro scultore, Turi Azzolina, in un contesto che propone tante sfaccettature di come interpretare l’amore. “Con l’introduzione della fotografiascrive Riccobonoriprende diffusamente l’interesse per il nudo e le sue significazioni con il caso internazionale, appunto, di Von Gloeden ed i suoi modelli taorminesi. Sempre in Sicilia, terra del sole e dell’amore, Raniero Alliata di Pietratagliata, Principe del Sacro Romano Impero, nella prima metà del Novecento dà luogo ad una straordinaria produzione a tema erotico che, nei contenuti, riassume in maniera sorprendente quanto immaginato dalla fantasia delle culture precedenti. Nel breve spazio della “ Casa delle Muse” di Castelmola, in sinergia con il Comune e vari collezionisti, in un ricco percorso iconografico è possibile rileggere espressioni figurative diverse, ma riconducibili ad un interesse che fa parte del mondo antico, ma le cui pulsioni emozionali sono ancor vive nella cultura contemporanea“. La mostra é in programma fino alla fine di ottobre.

L'efebo pittorico di Gloeden esposto a Castelmola

L’efebo pittorico di Gloeden esposto a Castelmola

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CATANIA. E’ tempo di scuola, appena iniziata, ci sembra doveroso dedicare un articolo parlando degli addetti ai lavori ovvero gli insegnanti che in questo momento sono in prima linea ad affrontare con i loro aluni il nuovo anno scolastico, quest’anno alquanto impegnativo per l’entrata in vigore della riforma varata dal Governo Renzi. Per spiegare i termini essenziali di come deve essere esercitata la professione più bella del mondo e delle motivazioni che spingono buona parte del corpo docente ad intraprendere questo lavoro, abbiamo intervistato un’insegnate che in termini di grande professionalità e, attaccamento al suo lavoro la dice lunga. Stiamo parlando dell’insegnante Agnese Milioto (laurea in “Scienze per la formazione dell’infanzia e della preadolescenza” presso l’Università di Padova)  per i suoi piccoli alunni, “Maestra Agnese”. L’abbiamo scelta perchè ci ha incuriosito il sito web che ha realizzato, dedicato ai suoi alunni. Possiamo definirla a tal proposito una maestra innovativa e creativa, ma soprattutto un insegnate che ama profondamente questo mestiere. L’abbiamo incontrata e le sue parole, confermano quanto abbiamo appena detto.

Maestra Agnese perchè dedicare un sito web ed una pagina su Facebook alla didattica e ai propri alunni?

Ritengo, che l’impiego a scuola delle nuove tecnologie possa davvero avere una propria valenza solo se si è capaci di rivoluzionare il nucleo stesso dell’azione educativa e, con esso, inevitabilmente il rapporto insegnante/alunno e il ruolo del docente stesso. L’uso delle TIC è ormai imprescindibile nella mia vita quotidiana e, ovviamente, anche nella mia didattica. La scuola e la didattica sono oggi oggetto di profondi cambiamenti legati alla rivoluzione digitale, ma anche all’affermarsi di nuove metodologie didattiche e forme di apprendimento. L’importanza della tecnologia nei processi di insegnamento-apprendimento è ormai una certezza innegabile e il riconoscimento di tale importanza è chiaramente sottolineato anche nei documenti ministeriali finora proposti per la riforma della scuola. Oggi è dunque fondamentale ripensare ad una didattica che possa accogliere pienamente tutte le potenzialità offerte dalle innovazioni tecnologiche. Tuttavia, la scuola italiana non è del tutto pronta a raccogliere questa sfida. Infatti, da una parte, per mancanza di fondi, abbiamo ancora scuole totalmente sfornite di qualsiasi dotazione tecnologica; dall’altra assistiamo alla presenza di scuole dove sono stati finanziati programmi a volte anche lungimiranti. Si pensi ai progetti delle Cl@ssi 2.0, Scuole 2.0, Editoria digitale, Piano LIM, registri elettronici, Tablet, ForDoc, ecc… Ma a cosa servono tutti questi progetti innovativi se non si è ancora pronti ad accettare e comprendere il significato di tale mutamento? Senza alcun intento generalizzante e senza sprezzare il prezioso lavoro dei colleghi, ho più volte osservato alcuni insegnanti in difficoltà nel padroneggiare dispositivi tecnologici che conoscono poco o non conoscono affatto, vedendosi dunque in difetto, non capaci di rispondere a tutte quelle domande o curiosità che la tecnologia suscita, dovendo così accettare di non sapere o di essere smentiti da un alunno che, non è raro, ne sappia di più di loro. Altri, di fronte a tali strumenti, pensano di perdere il proprio ruolo, perché si pongono come detentori di un sapere assoluto. Più concretamente, molti insegnanti spesso non credono nella reale utilità e nell’effettiva valenza didattica delle nuove tecnologie. A tal riguardo, appare ragionevole la critica che Nicholas Negroponte fa alle insegnanti:
“Se un insegnante della metà dell’Ottocento”, venisse trasportato dalla macchina del tempo in un’aula di oggi, potrebbe riprendere da dove era rimasto il suo collega dei giorni nostri. Ci sono ben poche differenze sostanziali tra come s’insegna oggi rispetto a 150 anni fa. L’impiego della tecnologia è circa allo stesso livello! Quindi, invece di chiederci perché i nostri alunni a scuola spesso perdono interesse e si annoiano, o di chiederci perché una quantità sempre più crescente di essi sono “afflitti” da deficit di attenzione, preoccupiamoci della dissonanza che si sta sempre più creando fra i metodi attuali di insegnamento e gli interessi naturali dei ragazzi.
Abbiamo visto il suo sito, intitolato “Maestra Agnese” constatando che sta avendo un ottimo successo.
Grazie. In effetti un successo inaspettato per i numerosi collegamenti che ogni giorno registra il sito. Gli ingredienti fondamentali, che mi hanno permesso di raggiungere questi inaspettati risultati, sono stati impegno, costanza, tempo e, perché no, anche una spruzzata finale di fortuna! Grazie all’evoluzione della rete, quello che solo pochi anni fa era un processo macchinoso e che richiedeva notevoli conoscenze tecniche oggi è diventato semplice e alla portata di tutti. Un tempo era, infatti, indispensabile rivolgersi a un webmaster o a un web designer; oggi invece vi sono numerosi programmi, anche gratuiti, che consentono di realizzare un sito personale senza troppa fatica e, a tal proposito, la rete offre molteplici consigli illuminanti. Dunque, non serve essere programmatori, grafici o ingegneri informatici. Sul web le opportunità sono infinite e sempre più numerose sono le persone che si dedicano alla realizzazione personale di un sito internet. Tutto ciò che serve per creare un sito o un blog sono dunque tempo, costanza e qualche buona idea.

Ricordiamo che la prof.ssa Agnese ha conseguito una master in “Metodologie dell’insegnamento e didattica multimediale per l’apprendimento attivo

Vedo che ha le idee chiare a tal proposito, Un esempio che molti suoi colleghi potrebbero seguire. Parliamo di lei e della scelta di intraprendere la strada dell’insegnamento

Mi è sempre piaciuto questo mestiere. Mi piace insegnare, apprendere, il contatto con i libri e i loro contenuti ricchi di sapere. Ma soprattutto amo i bambini e stare con loro. I bambini mi regalano emozioni indescrivibili. I loro sguardi, i loro sorrisi, i loro abbracci mi rendono felice. Come diceva Maria Montessori, “i bambini sono la parte migliore del mondo”. Queste motivazioni mi sono state preziose perché mi hanno permesso di superare le tante difficoltà della mia carriera. Per me essere insegnante non è mai stato facile. Il mio lavoro mi ha sempre portato a vivere lontana dalla mia terra e dai miei affetti e a confrontarmi ogni anno con diverse realtà. Insegnare, il più delle volte, è stata come una maratona irta di ostacoli, ma nonostante ciò, continuo a considerare l’insegnamento una meravigliosa professione.

Insegnare e rapportarsi con gli alunni, di qualsiasi età, non è facile. Cosa ci vuole per essere un buon insegnante?

Credo che ogni azione dell’insegnare per essere efficace debba essere fatta con il cuore.
Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno, a parte ai miei alunni, che cerco di mettere nelle condizioni di imparare, più che insegnare loro qualcosa, ma ritengo che, per essere un buon insegnante devi unire alle tue competenze professionali principalmente il cuore. Questa, a mio avviso, è la base da cui partire per edificare un proficuo apprendimento ed è questo l’elemento chiave che mi aiuta e tenere alta la loro attenzione in tutto ciò che cerco di trasmettere loro.
Durante questa intervista lei ha usato spesso la parola “Amore” verso questa professione e i propri alunni. Vogliamo soffermarci per un attimo su questo termine?
Ogni insegnante, in qualità di “attore sociale”, dovrebbe essere costantemente consapevole di avere l’enorme potere, nel bene e nel male, di lasciare un segno nei propri alunni. Per questo motivo mi chiedo spesso: quando saranno adulti i bambini che oggi sto educando, quali ricordi porteranno con loro di questi anni condivisi insieme? Il mio desiderio più grande sarebbe quello di essere ricordata come un’insegnante che ha saputo trasmettere il proprio AMORE. Sì, l’AMORE, perchè esso a parer mio, è l’elemento fondamentale nell’educazione. Amare un bambino per me significa prima di tutto donare totalmente se stesso e impegnarsi molto. Occorre impegno per superare le difficoltà che durante il cammino si incontrano; amare significa guardare prima alla persona, poi all’alunno; amare significa conoscerne la personalità, le debolezze, le fragilità, le attitudini, le qualità; amare significa rispettare i suoi tempi, parlare alle emozioni e non solo agli intelletti. Non credo però che basti solo possedere e comunicare astrattamente questo sentimento;occorre infatti in qualche modo impersonarlo, rappresentandolo quotidianamente con il proprio esempio e la propria condotta. In tutti questi anni di insegnamento mi sono spesso chiesta: che cosa capiterà a quell’essere se non dovessi prendermi cura di lui? Questa è anche l’incessante domanda che tiene desta la mia vocazione d’insegnante, consapevole, come sosteneva San Giovanni Bosco, che “per poter educare bisogna amare”. Nessuno stipendio, nessun avanzamento di grado, nulla può competere con la felicità spirituale che deriva da questa ineffabile, continua riscoperta. Tutto, dunque, a parer mio, va analizzato a partire dall’ottica dell’amore e del dono. Infatti, penso che domandarsi sempre cosa si possa dare, piuttosto che concentrarsi solo su cosa si debba fare, rappresenti l’incessante impulso che alimenta chi fa l’educatore.

Concetti che le fanno onore, ma ritiene che basti insegnare con amore per far si che la scuola diventi davvero palestra di vita, di crescita culturale e maturità per chi la frequenta?

Ovviamente no. Non basta solo insegnare con amore, occorre anche esercitare questo mestiere secondo un etica che riguarda la professione, i colleghi, l’istituzione scolastica ed i genitori dei propri alunni.

Vuole spiegarci meglio?

Semplice. La mia proposta di condotta etica non si limita alla relazione duale tra alunno ed insegnante, in quanto quest’ultimo si trova ad agire in una comunità più vasta della singola classe, in cui operano colleghi, genitori, agenzie educative varie, etc. Schematicamente, l’agire dell’insegnante di scuola primaria eticamente ispirato, a parer mio, potrebbe essere così descritto. Per quanto riguarda – l’etica verso la professione – l’insegnante dovrebbe agire come professionista della formazione, impegnarsi a valorizzare la professione docente e a tutelarne la dignità. Dovrebbe, altresì, curare la propria preparazione attraverso l’aggiornamento e l’approfondimento delle competenze professionali. Dovrebbe ancora mettersi in discussione e praticare l’autovalutazione, senza abusare del potere che la sua professione gli conferisce. L’etica verso i colleghi invece comporta saper costruire relazioni feconde con i colleghi, improntate sul rispetto e basate su un forte spirito di collaborazione. In parole povere credo che ogni insegnante dovrebbe relazionarsi con i colleghi non secondo i propri modelli, ma rispettando le diversità di pensiero altrui. E’ importante mettere a disposizione dei propri colleghi le risorse e le esperienze personali. Infine, dovrebbe individuare e concordare strategie comuni per valutare con uguali criteri principi e strumenti. Per quanto riguarda -l’etica verso l’istituzione scolastica- ritengo sia nostro dovere adoperarsi per creare un ambiente impegnato, accogliente e culturalmente stimolante. Occorre impegnarsi per superare quell’immagine diffusa nell’opinione pubblica degli insegnanti-istruttori opachi e rassegnati in una scuola di massa scialba grigia e ripetitiva. Occorre una grande sinergia dove ognuno deve fare la sua parte da protagonista a cominciare dallo Stato fino al corpo dei docenti per dare vita ad una nuova immagine della sua scuola e farla apprezzare dalla comunità.
Non ultima -l’etica nelle relazioni con i genitori. L’insegnante dovrebbe riconoscere la famiglia come interlocutrice fondamentale della sua attività professionale e favorirne un clima di fiducia e di collaborazione,incoraggiando incontri in cui ciascun genitore possa esprimersi liberamente senza il timore di essere giudicato. Dovrebbe, altresì, informare la famiglia sulle problematiche che emergono per elaborare nuove situazioni educative.
Non voglio avere la pretesa di insegnare niente a nessuno poichè quello che ho detto già lo fanno molti miei colleghi, l’auspicio è che questi concetti siano sempre più diffusi tra i docenti poichè solo in questo modo le future generazioni potranno beneficiare di una scuola-palestra di eccellenze nella didattica e nella formazione dei propri alunni.

Un ragionamento ricco di spunti e buoni propositi dalla quale traspare il grande amore che lei nutre per questo suo lavoro, una vera e propria missione visto che c’è in gioco la formazione e la maturità delle future generazioni. Voglio ringraziarla per la sua disponibilità e per l’impegno con il quale porta avanti questa “missione”. Le chiedo un ultima cosa, un invito da poter condividere con tutti i protagonisti del complesso mondo della scuola.

Ha detto bene, la nostra è proprio una missione. Perciò le prime parole che mi vengono in mente sono “Osserva ed agisci con il cuore!” Per me è davvero così. Sento di dare un vero significato alla mia professione-missione solo nella misura in cui dono me stessa ai miei alunni, amandoli ed accettandoli per quello che sono.

                                      ROSARIO MESSINA

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