GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Dott. Rosario Messina

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Taormina – Un centinaio di persone tra docenti, personale di segreteria, ospiti, alunni e genitori hanno festeggiato presso l’Istituto  90 anni del Cav. prof. Francesco Bottari  storico preside dell’ ITC XXIV Maggio Paritario di Taormina. Avete capito bene cari lettori proprio 90 anni portati magnificamente bene in attività scolastica. Un evento straordinario non solo per l’ambita meta raggiunta, ma soprattutto per il fatto che a 90 anni, il festeggiato dirige ancora, in maniera impeccabile, in qualità di preside l’Istituto  paritario taorminese. Un vero e proprio record che fa del prof. Bottari uno dei più longevi docenti ancora in servizio attivo che la Scuola italiana ricordi.

Francesco Bottari non si è fatto mancare nulla nella sua vita, tanti i titoli che vanta, i riconoscimenti ricevuti e gli incarichi ricoperti tra questi,  oltre a quello di docente (matematica e fisica) e preside, anche quello di scrittore, giornalista, consigliere comunale, assessore e persino sindaco del Comune di Giardini Naxos negli anni 70′ del 900.  Un docente che alla sua età predilige ancora il lavoro perchè ha sempre considerato la pensione non un traguardo, ma la linea magica di un orizzonte dove poter ancora dare generosamente alle nuove generazioni. “Un pozzo di cultura e sapienza comunicativa” è questo quello che pensa di lui il corpo degli insegnanti dell’istituto, un  “vero sostegno per tutti gli studenti, un preside che dirige l’istituto con lucida e paterna comprensione, seguendo con grande armonia e cura anche i docenti per ottenere una buona formazione”. La cultura ha sempre occupato un posto privilegiato nella sua vita a testimonianza di ciò la sua splendida e ricca biblioteca privata di casa fonte di grande sapere e i numerosi inviti ricevuti alla quale ha sempre aderito per  effettuare interventi  in occasione di eventi storici (come ad esempio le celebrazioni del 150° anniversario della partenza di Giusepe Garibaldi da Giardini Naxos con il suo Stato maggiore verso le coste calabresi) e delle celebrazioni del 4 Novembre a Giardini Naxos. In occasione di tali interventi il preside Bottari ama sempre concludere le sue dissertazioni storiche con un famoso aforisma :Chi non conosce il proprio passato non ha futuro!

Il preside Bottari in una classe

Il preside Bottari in una classe

I confetti di compleanno

I confetti di compleanno

Foto di Gruppo

Foto di Gruppo

L'intervista al manager

L’intervista al gestore dell’Istituto Domenico La Croce

L’Istituto  XXIV maggio ha voluto festeggiare il suo preside con una gioiosa manifestazione svoltasi nel cortile antistante la scuola, tutta agghindata a festa. Docenti e alunni hanno voluto testimoniare con la loro presenza tutto il loro affetto al loro preside  il quale, emozionatissimo e commosso ha ringraziato tutti per la piacevole sorpresa. Nel corso della cerimonia è stato ricordato il suo temperamento risoluto, sempre improntato a stimolare e sollecitare tutti, personale e studenti, a dare sempre il meglio si sé.

A porgere gli auguri al Preside Bottari anche amministratori del comprensorio, tra questi l’assessore alla Pubblica Istruzione Pina Raneri del Comune di Taormina e l’Assessore alla Comunicazione del Comune di Letojanni Maria Teresa Rammi. Il Sindaco del Comune di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turco ha inviato una lettera con gli auguri con queste parole:  “RingraziandoLa per le esperienze di collaborazione reciproca in attività rivolte al miglioramento di interessi comuni, e sempre accompagnate da uno spirito costruttivo, sorrette dall’amore verso la nostra Città e volte al raggiungimento di traguardi e fini nobili, in questa giornata di gioia, Le giungano i miei più sentiti auguri di un felice compleanno, accompagnati da un sentimento di stima, rispetto e, soprattutto, affetto nei Suoi confronti.”

Ad orchestrare il succulento buffet e gli originali cocktel offerti ai presenti per festeggiare il Preside Bottari è stato il noto barman Salvatore Ferrara (Aibes) mentre  a scandire i termini della comunicazione dell’evento, con grande abilità, è stato il giovane Salvo Mannino, noto infaticabile promoter di manifestazioni, eventi culturali e spettacoli del comprensorio taorminese. Presente all’evento anche con i suoi scatti il presidente del Fotoclub Naxos Angelo Savoca e l’amico del Preside, cultore delle tradizioni popolari Saro Bellinghieri. Presente anche Tele Universal TV Dopo il tradizionale taglio della torta e la consegna dei confetti a ricordo dell’evento la tradizionale foto ricordo con i propri docenti e alunni.

                               ROSARIO  MESSINA

Salvatore Ferrara e Saro Bellinghieri

Salvatore Ferrara e Saro Bellinghieri

 

Fanno parte alla squadra del Cav. Prof Preside Bottari Francesco:

Gestore dell’ITC XXIV Maggio Paritario di Taormina: Domenico La Croce

Vicepreside:  prof.ssa Lucia Militi,

I docenti:  Giuseppe Belfiore, Francesco Fanara,  Maria Teresa Rammi, Daniela Romano, Giuseppe Silarò, Serafina Sturiale, Rosaria Sterrantino, Simona Destro Mignino, Fabio Fisichella, Cristina Tramontana, Elisa Rifatto, Giuseppe Costanzo, Alessandra Iraci Tobbi, Debora Lombardo,  Francesca Cacopardo e  Lorenzo Muscoso;

Personale ATA: Lina Silvestro, Salvo Mannino, Sonia Mannino, Simona Fichera, Antonino Millimaci, Teresa Vallelonga, Roberta Buciunì  e Marco Lombardo.

 

 

IL CURRICULUM del Preside  Francesco  Bottari:

Laurea in fisica—Abilitazione classe XIII sottoclasse A  — Insegnamento della Matematica e della Fisica in qualunque ordine di Scuola Italiana.

Ufficiale di complemento Artiglieria Semovente Corrazzata.- Giornalista – Ordine dei giornalisti di Roma Tessera N° 092424

Attività amministrativa 1969/79

Consigliere Comunale- Assessore Pubblica Istruzione—Assessore alla Polizia Urbana- SINDACO-Assessore alla Pubblica Istruzione.

Vincitore del concorso ordinario a 1494 posti di Preside- con punti 36/40. Posto N° 416. Vincitore del concorso straordinario a 1450 posti di preside con punti 43/45.

 Nominato dal Ministero Affari Esteri, Presidente di Commissione nelle scuole Italiane all’Estero, anni scolastici: 1976/77- Colonia- Germania. 1978/79- Norimberga-Germania.1979/80 Francoforte- Germania. 1981/82 Essen-Germania. 1982/83 Wolfburg-Germania.1983/84 Stoccarda-Germania..

1986/87- Hannover-Germania.   1988/89 Zurigo- Svizzera. 1990/91 San Gallo- Svizzera. 1992/93 – Presidente di Commissione e Commissario Governativo, Liceo Scientifico Al Mazir –Tripoli- Libia-Africa. 1994/95 Wettingen- Svizzera.

Anno scolastico 1971/72- Docente al Corso Abilitante tenuto a Catania. Anno scolastico 75/76- Presidente di Commissione al V° Corso Abilitante tenuto a Genova. Dal 26/04/72 al 30/08/ 76, componente della Commissione Nazionale del Concorso a Cattedra, Classe 50-Roma

Negli anni scolastici 1977/78 e 1978/79, incaricato dal Provveditore agli studi di Catania., ha tenuto corsi di aggiornamento per docenti nelle seguenti scuole: Ramacca_ Belpasso- Fiumefreddo di Sicilia.

Dal 1979/80 al 1980/81 ha tenuto un corso di aggiornamento a Fiumefreddo di Sicilia sulla decodificazione del messaggio giornalistico.

Su incarico del Sovrintendente Scolastico Regionale di Palermo è stato nominato Presidente della Commissione Esaminatrice per la Classe 25 ( Educazione Artistica )

Nel mese di giugno del 1988 è stato nominato dall’IRRSAE di Palermo, formatore degli insegnanti elementari, per l’area matematica, per il quinquennio 1988/93

Il 2 giugno del 1988, su proposta dell’Alto Commissario dell’Antimafia, il Signor Presidente della Repubblica lo ha insignito della Onorificenza di Cavaliere all’Ordine della Repubblica, per aver svolto nelle Scuole, un ciclo di conferenze avente per argomento : Una coscienza antimafiosa nei giovani.

Nell’anno scolastico  1993/94 è STATO INCARICATO DAL Ministero della Pubblica Istruzione di Roma di tenere un corso di aggiornamento per docenti, avente per argomento:

1° )  Analisi dei programmi emanati con DM 08/02/79 e proposte di aggiornamento

2° )  La Continuità didattica: Raccordo fra la Scuola Elementare e la scuole Media

In data giugno 1992 la Casa editrice greco di Catania ha pubblicato il suo libro: Guida alla risoluzione dei problemi di matematica per gli Istituti Magistrali: L’AIUTO “

Nel 1993 in occasione del V centenario della scoperta dell’America, rappresenta la scuola Italiana a New York. Il centro per L’Educazione Multimediale e comparativo della Università di New York gli conferisce un Attestato di Benemerenza con questa motivazione:“FRANCESCO BOTTARI  Apprezziamo i vostri sforzi per costruire ponti di comprensione tra i giovani dello Stato di New York e il vostro paese e apprezziamo la vostra dedizione nel promuovere scambi culturali educativi internazionali

Nell’anno 1996 gli viene attribuito il titolo di Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica Italiana per Meriti culturali.

Nell’anno 1998 gli viene attribuito il Premio Rosario Livatino per l’impegno nel sociale.

Nell’anno 1998 ha tradotto dallo spagnolo in italiano il libro “ CHICHO MAZZACRISTO “ scritto dallo scrittore argentino Fernando Greco, saga della marineria siciliana di Mar del Plata. Gli viene conferito dalla Scuola Superiore “ UNINO DEL SUR “ un attestato do benemerenza.

In data giugno 2003, ha pubblicato il libro” Giardini Naxos, la sua Storia, i  suoi Santi. Il libro è stato presentato dal coordinatore Ecclesiale, Monsignore Don salvatore Cingari.

In data 25 marzo 2005 ha presentato il libro: “ Giovanni Calabrò- Un Uomo -Un Carabiniere- Un Eroe, che narra la vita e la morte di questo eroico carabiniere, insignito di Medaglia d’Oro al valor Militare alla Memoria, morto in Slovenia nel 1942.

Recensito dall’Arma dei Carabinieri, con una bellissima presentazione del Capo dell’Ufficio Storico dell’Arma, è stato presentato dal Cappellano, Colonnello, Don  Salvatore Genghi. Hanno manifestato il loro apprezzamento: Il Signor Presidente della Repubblica, On. Carlo Azeglio Ciampi, il Signor Ministro della Difesa, On. Antonio Martino, il Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Capo di Stato Maggiore Roma.

Nel 2007 ha pubblicato il Libro “ A NGIURIA “ i soprannomi del popolo giardinese. E’ autore del libro “ Epopea garibaldina, nel piccolo Borgo delli giardini.

Nel 2010 ha pubblicato il romanzo “ CARMELA “, Storia di un amore.

Nel gennaio 2015, il Prof. Luigi  Frudà, direttore del Dipartimento di Sociologia e Comunicazione dell’Università di Roma “ LA Sapienza “, ha presentato l’ultimo suo libro: Storia del piccolo Borgo delli giardini, dalle origini ad oggi.

Dal 2003 al 2008, è stato preside del Liceo Linguistico di Taormina. Attualmente è Preside dell’Istituto Paritario 24 maggio di Taormina.

 

Bellinghieri, Mannino e Ferrara

Bellinghieri, Mannino e Ferrara

Intervista ad assessore Rammi

Intervista ad assessore Rammi

L'arrivo del Preside a scuola

L’arrivo del Preside a scuola

Il Preside abbraccia gli alunni

Il Preside abbraccia gli alunni

Il brindisi

Il brindisi

Il Brindisi

Il Brindisi

Il Preside Bottari con alunni e docenti

Il Preside Bottari con alunni e docenti

La lettera del Sindaco di Giardini Naxos

La lettera del Sindaco di Giardini Naxos

Bottari con l'Ass. di Taormina Pina Raneri

Bottari con l’Ass. di Taormina Pina Raneri

Con l'assessore Pina Raneri

Con l’assessore Pina Raneri

La Torta

La Torta

Il Preside Bottari ringrazia i docenti e gli alunni

Il Preside Bottari ringrazia i docenti e gli alunni

Il taglio della torta

Il taglio della torta

Foto con la torta

Foto con la torta

 

 

 

 

 

 

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Messina –  Venerdì 24 marzo 2017, alle ore 18, presso la sede di Messina dell’Università Telematica Pegaso, Corso Cavour 79, verrà inaugurata la mostra di Manuela Caruso (MaCa) che esporrà affascinanti opere, ricche di simbologie e personali visioni della realtà.

La mostra è un altro degli appuntamenti della rassegna “ContemporaneaMente, artisti siciliani in mostra” – ideata e curata da Gabriella Papa – e rientra tra le iniziative che UniPegaso Messina dedica alla promozione della cultura e dell’arte attraverso il circuito “Pegaso Spazio Arte”.

L’esposizione resterà aperta al pubblico dal 24 marzo al 3 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.

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Giardini Naxos (Me) – lo Staff di Sicilia Cori Miu composto da  Pino Parisi ( Regista ) – Giusy Di Mauro (Poetessa ) Antonella Cavallaro (Aiuto Regista) e Mario Guillerno ( Fotografo) hanno presentato con grande successo ad un numeroso pubblico intervenuto, presso la “Taverna Naxos”  a Giardini- Naxos, l’evento culturale Cosi di Sicilia“,  una serata nel nome della sicilianità.  L’evento culturale ha suscitato  l’ entusiasmo ed il gradimento dei presenti. A dare inizio alla serata culturale è stato il maestro musicista  Alberto Asero con il taglio del nastro bicolore Giallo – Rosso  (Colori della bandiera Siciliana). Tanti gli artisti partecipanti e intervenuti con le loro esibizioni: Giusy Di Mauro ( Attrice- Poetessa- Scrittrice )- Rosalda Schillaci (Attrice- Poetessa – Scrittrice )- Francesca Privitera (Attrice- Scrittrice- Poetessa- Pittrice) – Nicola Raciti ( Poeta) – Salvatore Intelisano ( Zampognaro)- Luigi Di Pino (Cantastorie- Musicista ) Charm of Art – Maria Cristina Reitano ( Scrittrice- Pittrice) – Anna Cannata ( Pittrice) – Marialucia Messina ( Pittrice) presentati da Pino Parisi e Giusy di Mauro , con premiazione in finale .

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro

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Giardini Naxos (Me) – La biblioteca comunale di Giardini Naxos ha ospitato una serata culturale nel corso della quale è stato presentato il nuovo libro libro del giornalista catanese Fernando Massimo Adonia dal titolo “Presente!”. L’evento patrocinato del Comune di Giardini Naxos è stato organizzato dall’associazione culturale CPM “Tradizione Distinzione Naxos e dal Laboratorio Politico “Riva Destra” in collaborazione con l’associazione culturale “Tradizione, Ambiente e Turismo”. Alla presentazione del testo oltre all’autore, sono intervenuti numerosi  esponenti della società civile, professionisti, storici e operatori della giustizia tra i quali, l’avvocato Tommaso Calderone di Barcellona Pozzo di Gotto, l’avvocato Giuseppe Lipera di Catania, l‘avvocato Carmelo Moschella di Giardini Naxos, l’avvocato Mario Settineri, Massimo Adonia presidente dell’associazione, il quale figura tra i collaboratori-esperti nominati dal Sindaco di Giardini Naxos, il referente di Fratelli D’Italia di Fiumefreddo Piero Aci, il Geom. Salvatore Strano di Fiumefreddo, e il Dirigente Bancario Massimo Romagnolo di Milazzo. Al tavolo dei relatori sono intervenuti affrontando il tema del libro con brillanti argomentazioni  il prof. Dario Strano ed il Criminilogo Alfio Bosco. L’intervento dell’autore Fernando Adonia sulla storia raccontata nel libro ha affascinato il pubblico presente per la impeccabile dovizia di particolare del periodo storico dove sono accaduti i fatti. Il testo è il lavoro di una scrupolosa e rigorosa ricerca che è approdata anche negli archivi del Ministero degli Interni dove l’autore ha trascorso intere giornate per cercare di ricostruire i fatti quanto più possibile corrispondenti alla verità. Il racconto è una sorta di inchiesta storico-giornalistica che ruota attorno all’enigma della morte del liceale Carlo Amato, avvenuta durante i fatti della Marcia su Roma in via Santa Maria del Rosario, senza che i responsabili saranno mai individuati e processati.

Il giornalista scrittore Ferdinando Massimo Adonia

Il giornalista scrittore Fernando Massimo Adonia

Fernando Adonia, Alfio Bosco, Massimo Adonia

Fernando Adonia, Alfio Bosco, Massimo Adonia

Da sin. Dario Strano, Fernando Adonia, Alfio Bosco, Massimo Adonia

Da sin. Dario Strano, Fernando Adonia, Alfio Bosco, Massimo Adonia

Come ha spiegato nel suo intervento Fernando Adonia il contesto nel quale è maturata la morte del liceale catanese, è quello tra il 1922 e il 1924. In quegli anni a Catania, si succedono morti, agguati, trame oscure e crisi di nervi. Sì, perché l’avvento del Fascismo in città non sana l’instabilità postbellica, ma in un certo senso la incendia fino a farla esplodere. Tutto questo tra gli imbarazzi di un Regime che tenta di ricucire a tutti i costi i conflitti sociali in corso, e i mal di testa di Benito Mussolini che chiede ad Achille Starace di seguire di prima persona i fatti siciliani.

La piazza catanese è il teatro dello scontro quasi quarantennale tra l’area che fa capo al sindaco Peppino de Felice Giuffrida, il “Viceré socialista”, e la famiglia Carnazza. All’alba della cosiddetta rivoluzione fascista, tra le due consorterie arriva la resa dei conti. In quel frangente icarnazziani giocano d’anticipo su tutto e tutti, riuscendo a ottenere la nomina di Gabriello a ministro dei Lavori Pubblici, e la gestione di fatto del Pnf etneo. I Carnazza non sono fascisti, militano in Democrazia Sociale, formazione tendenzialmente di centrosinistra, ma di lì a breve lanceranno un’opa sul partito con la benedizione del duce in persona. Nonostante la propaganda, il fascio catanese ha una classe dirigente debole, “priva di qualsiasi autorevolezza”, e non riesce a resistere alle pressioni e agli eventi. In molti vogliono salire sul carro del vincitore e ci riescono, anche tra chi si dichiarava ufficialmente antifascista.

Pure sul fronte interno il fascio locale deve fare i conti con le invidie dei propri leader. Sorprenderà, ma ci sono una destra e una sinistra nel Pnf catanese, che giocano al gatto e al topo. La sera del 31 ottobre, il giorno in cui la Marcia su Roma approda a Catania, il segretario provinciale rassegna le dimissione. Un fatto insolito che si spiega con le ragioni di una rivoltella puntata in faccia. Quell’episodio avrà ovviamente delle conseguenze: inchieste interne, scontri di piazza, la nascita di un fascio fuori dal Pnf con un decalogo fatto di sicilianismo e diritti del lavoro, bastonature e olio di ricino.

E se la sinistra interna piange, la destra non ride. La penetrazione dei Carnazza mette il gruppo di Giovanni Ferro alle corde. Nasce una contesa scandita da colpi di scena: il blocco del tesseramento, il continuo azzeramento della segretaria, assemblee finite a cazzotti, tranelli ela bocciatura del candidato del duce alle primarie per la segreteria provinciale. Più di tutti, però, vale un episodio che metterà in ginocchio il capoluogo etneo: ovvero la Marcia su Catania. Quando sta per essere celebrata la fusione tra Pnf e Associazioni nazionalisti, la vecchia guardia fascista si oppone con forza. La via Etnea è sotto l’assedio di mille squadristi armati provenienti da tutta la Sicilia Orientale. I carabinieri e la polizia sono nel panico e deve intervenire la Milizia da Siracusa per fermarli. Insomma, i fascisti dovranno puntare i fucili contro altri fascisti. Episodio che la dice lunga sulla tenuta del governo di Benito Mussolini e sui proclami di pacificazione espressi in quelle ore. Ma l’insubordinazione del fascio catanese alle direttive del duce non finisce lì, tant’è che lui stesso dovrà prima mordere la foglia e poi reagire con precisione chirurgica.

La morte di Carlo Amato, il maintheme di “Presente!”, permette di raccontare questo e altro. Non solo la crisi del fascio siciliano, ma anche l’ascesa e la caduta – a quanto pare per il coinvolgimento nel caso Matteotti – del ministro Gabriello Carnazza, una Catania scomparsa, ma logiche fin troppo uguali nel tempo. Proprio attorno al nome di Carlo Amato, martire della Rivoluzione, saranno intitolate vie, scuole, squadre sportive, altari, manifestazioni imponenti e altro, il tutto con una logica religiosa che sfida apertamente la chiesa cattolica. Il suo corpo oggi riposa nella monumentale Chiesa di San Nicolò l’Arena, mentre una grande lapide col suo nome resta lì intatta sopra l’ingresso dell’istituto Agatino Malerba, a Picanello. Attorno al suo nome il Regime costruì un mito, ma sulle reali cause che portarono alla sua morte tutto fu insabbiato. Quanto accadde davvero il 2 novembre è nelle carte riservate del Ministero dell’Interno. E quanto riaffiora può risultare davvero imbarazzate un po’per tutte le forze in campo di ieri e dell’altro ieri.

Il pubblico presente

Il pubblico presente

L'intervento di Fernando Adonia

L’intervento di Fernando Adonia

Il pubblico presente alla presentazione del libro

Il pubblico presente alla presentazione del libro

Fernando Adonia

Fernando Adonia

Fernando Adonia e Alfio Bosco

Fernando Adonia e Alfio Bosco

Dario Strano, Fernando Adonia, Alfio Bosco

Dario Strano, Fernando Adonia, Alfio Bosco

L'avvocato Giuseppe Lipera saluta Adonia

L’avvocato Giuseppe Lipera saluta Adonia

 

 

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Valverde (Ct) – Si accendono i riflettori sulla nuova mostra fotografica del fotoamatore catanese Sebastiano Cosimo Auteri. Venerdì 31 marzo alle ore 20,30 nella sede della Galleria FIAF “Le Gru” in C.so Vittorio Emanuele n. 214 – Valverde (Ct) inaugura  la mostra fotografica “Backstage….80 anni della Compagnia Generali  Trattori” alla quale interverrà l’autore degli scatti Nuccio Auteri.

Una foto della mostra

Una foto della mostra

 

Il critico fotografico e docente FIAF Giuseppe Pappalardo spiega:

Tutto cominciò dalle parti di Vercelli, là dove si coltivava il riso.

 Qui, il lavoro umano non era soltanto semplice forza fisica, era, soprattutto, fatica e, inevitabilmente, bisognava invertire questa vicenda per la quale, fatalmente, il corpo umano diveniva la sola leva, il solo motore, la sola energia per fare andare avanti il progresso nell’atavica conduzione delle aziende.

L’uso delle grandi macchine, forti, robuste, cingolate, progettate secondo il bisogno e secondo le indicazioni concrete di chi vi lavorava e vi sudava sopra ogni giorno,  invertì la storia di quell’economia ribaltando la visione che Charlie Chaplin aveva esemplarmente rappresentato  in “Tempi moderni”: la macchina non doveva più inghiottire le forze e le speranze dell’uomo ma mettersi al suo servizio, lasciandolo al comando delle sue ambizioni e delle sue fantasie, rendendolo consapevole del risultato finale e, quindi,  più certo del suo futuro.

La C.G.T. opera in tal senso da oltre ottant’anni mettendo a disposizione delle iniziative economiche aziendali le capacità patrimoniali, tecnologiche, progettuali di cui, da sempre, è dotata, nonché il partenariato con le migliori strutture che, in campo internazionale, rispondono alle istanze che le vengono rivolte.

Se il marchio Caterpillar è un’immagine che ci intriga ancora, anche a livello di pura fantasia, dietro a quel marchio ci stanno dietro collaborazioni ed economie pronte a rispondere alle esigenze del “pianeta-macchina da lavoro” e che quel marchio, da tempo, hanno accolto in famiglia .

 Il nostro Nuccio Auteri si è trovato in mezzo a questo, come dire, riconoscimento, happening, celebrazione. Un ritrovarsi che, nel suo caso, era un riconoscersi protagonista di quel mondo, compartecipe di quella progettazione, ingranaggio significativo di questo meccanismo; ma anche osservazione privilegiata,  qualificata per spiegarne i pregi e le utilità.

Per festeggiare, infatti, la storia aziendale trascorsa, si è adottato il criterio di illustrare le capacità e le risorse dell’acquisita tecnologia e le potenzialità della progettazione che vi sta dietro: non esistono problemi di modifica o di sistemazione ambientale  che la “gente C.G.T.”, non sappia affrontare. Nella fattispecie, si è preferito rendere esemplare, didascalicamente efficace, spiegare come si possa costruire una strada, con sicurezza, rapidità ed economia.

 Quindi, il presente reportage fotografico è una sequenza a metà strada tra il documento esemplare, e quindi dimostrativo, e la narrazione, orgogliosa e dovuta per tanta applicazione e capacità.Da una parte l’attenzione allo strumento tecnico, dall’altra il mirato obiettivo di rendere visibile che il tempo e le difficoltà si possono abbattere.Stiamo parlando, nella fattispecie, della realizzazione di una strada, in curva e in pendenza, da ultimare come ambiente sicuro e rispettoso, strumentale e affidabile (senza dimenticare la valenza simbolica del costruire una strada e, quindi, un’arteria, una comunicazione, un passo avanti, un futuro). L’autore, maturo fotografo, a noi ben noto, intuendo un possibile risvolto culturale nell’evento, opta per un rigoroso bianco nero di antica cromia foto giornalistica; compone l’immagine privilegiando l’uomo e la macchina e mai dimenticando  il contesto di un progetto di idee che trovano nel valore aggiunto  del lavoro umano il loro più profondo significato. La sequenza segue, passo passo, la dimostrazione tecnica, cercando di far apparire quanto più naturale e possibile, le potenzialità nascoste dall’esibizione.Per quanto celebrativo possa apparire l’evento fotograficamente ripreso, il medesimo  è assolutamente verosimile: persone, macchine, fumo, polvere e con essi potenze, capacità, volontà, tutte  stanno insieme per un folto pubblico fatto di estimatori, di imprenditori, di curiosi, forse, di sognatori.Se, per un attimo,  proviamo a pensare al punto di vista del fotografo, allora penetreremo nel peculiare significato di questo lavoro fotografico.

Il nostro Auteri è parte integrante dell’esibizione, è l’uomo che guida la macchina nel percorso e nello scopo per cui è stata costruita. Come in un autoritratto,  un mondo si raccoglie davanti ai suo occhi, lungo quel movimento in cui dobbiamo lasciare una traccia. Ma, altrettanto, lungo il  sensore della propria macchina Auteri traccia la sua emozione visiva: perché di questo mondo, fatto di ferro e di motori, il Nostro conosce il lato segreto della poesia e con discrezione ma anche, con tanta fiducia ce lo restituisce.

Foto della mostra

Foto della mostra

Sebastiano Cosimo Auteri  (Afiap)

Sebastiano Cosimo Auteri Afiap, Nuccio per gli amici, nasce nel centro storico di Catania  nel ‘60, sotto il segno dei gemelli. Spinto dal desiderio di scoprire, comunicare e trasmettere, il contenuto insieme alla forma, ha molto viaggiato, Asia, Africa, America ed Europa realizzando interessanti reportages fotografici dei luoghi visitati.

Una ricerca dell’anima la sua, un percorso verso la scoperta delle innumerevoli meraviglie della natura e dell’essere umano.

I migliori lavori fanno parte del CIRMOF (Circuito mostre fotografiche della Federazione Italiana Associazioni fotografiche).

Innumerevoli sono state le mostre personali, le collettive e le foto che hanno partecipato a concorsi ed eventi, ottenendo lusinghieri riconoscimenti in campo nazionale ed internazionale, oltre alle numerose apparizioni sui maggiori quotidiani e pubblicazioni.

Socio del G.F. “Le Gru” di Valverde Catania di cui è stato anche consigliere, della FIAF, della FIAP e Socio/Insegnante della Federazione Mediterranea Yoga di Catania.

Nel 2008 è stato insignito con l’onorificenza AFIAP, Artiste de la Federation International de l’Art Fotographique, distinzione riconosciuta dall’UNESCO.

Una foto della mostrta fotografica

Una foto della mostrta fotografica

Una foto della collezione di Auteri

Una foto della collezione di Auteri

Una foto della mostra fotografica di Auteri

Una foto della mostra fotografica di Auteri

Nuccio Auteri

Nuccio Auteri

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In viaggio con il treno storico di Fondazione FS da Licata e Canicattì per Agrigento e Porto Empedocle

Domenica 26 marzo in viaggio con la Freccia dei Templiil treno storico che in occasione delle Giornate FAI di Primavera condurrà i visitatori da Licata e Canicattì verso Agrigento Centrale e Porto Empedocle.

 

Proseguono, dunque, le iniziative della Fondazione FS Italiane con l’allestimento di treni d’epoca che percorrono itinerari turistici per consentire ai viaggiatori di vivere le emozioni che sono in grado di trasmettere luoghi ricchi di storia e cultura inseriti in un paesaggio dal fascino straordinario.

Partendo dalla stazione di Licata (9:30) e toccando  diversi comuni dell’entroterra, la  Freccia dei Templi arriverà fin dentro il Parco Archeologico di Agrigento, recentemente insignito dal MiBaCT del“Premio del paesaggio” del Consiglio d’Europa, per poi terminare la propria corsa a Porto Empedocle.

 Il programma prevede fermate a Campobello-Ravanusa, Canicattì, Castrofilippo, Racalmuto, Grotte, Comitini Zolfare, Aragona Caldare e Agrigento Bassa. Alla fermata Tempio Vulcano prevista una sosta di 75 minuti all’interno del Giardino della Kolymbethra, con accesso gratuito.

 Al termine della visita ritorno al treno per raggiungere la stazione di Porto Empedocle Centrale, dove sono in programma visite guidate all’interno dell’area museale a cura dell’associazione Ferrovie Kaos e degli apprendisti Ciceroni del locale Istituto Comprensivo Pirandello.

 In alternativa, sarà possibile raggiungere direttamente la stazione “Succursale”, in pieno centro cittadino, per la pausa pranzo o per visite ai monumenti e alle mostre allestite in città da varie associazioni. Il ritorno da Porto Empedocle Succursale è previsto per le 16:05 (16:11 da Porto Empedocle Centrale), mentre l’orario d’arrivo a Licata è programmato alle 18:20.

I biglietti sono già disponibili su tutti i canali di vendita Trenitalia, app ufficiale e agenzie abilitate. Per altre informazioni relative al viaggio in treno storico è possibile contattare il Presidio Turistico di Fondazione FS Italiane nella stazione di Agrigento Centrale al numero 313.8719696,  o inviando mail all’indirizzo ferroviadeitempli@fondazionefs.it.

 

1x   Valle dei Templi

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Capo D’Orlando (Me) –  Si è svolta martedì 14 marzo la IV edizione del Premio “Mondo Donna” in un Teatro Rosso di San Secondo gremito di gente.

La manifestazione, ideata da Salvatore Monastra e Paolo Stervaggi e voluta dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Capo d’Orlando, è stata realizzata in collaborazione con l’Accademia della Musica e l’Associazione AST, per rendere omaggio alle donne del territorio che si sono distinte nei loro ambiti per dedizione, impegno e successo.

Ad Oriana Civile è stato assegnato il premio “Mondo Donna” per la musica leggera. Salvatore Monastra spiega: “Ho visto Oriana crescere. Oltre che da bambina farsi donna, ho seguito i suoi progressi professionali e la sua evoluzione artistica; dalla musica leggera è passata alla musica impegnata e col suo lavoro valorizza la nostra Cultura e tocca temi sociali importanti. Inoltre ha scritto uno spettacolo dal forte impatto come “Canto di una vita qualunque” e, a coronamento di ciò, l’apertura del concerto di Noa ha consacrato Oriana come un’artista dalle eccellenti qualità, in grado di calcare palcoscenici importanti.

A consegnare la targa ad Oriana Civile è stato Nino Letizia, presidente dell’Associazione culturale-musicale Crossroad che da sempre si spende per la cultura a Capo d’Orlando e dintorni e che da ben 23 anni organizza uno dei Festival Blues più longevi d’Italia. Nino Letizia ha avuto parole di grande stima nei confronti di Oriana definendola, oltre che una grande studiosa, una grande artista dietro la quale c’è una grande e bella persona.

Le altre donne ad essere premiate in questa edizione sono:

Chiara Sciortino, orafa artigiana che plasma la materia e la rende Arte; Graziella Lo Vano, eclettica scrittrice di poesie e racconti; Loretta Galvan, grafica e artista visiva che da oltre trent’anni dedica la sua vita alla creatività; Ornella Trovato, sindaco di San Piero Patti che da dieci anni guida la comunità con dedizione e senso di responsabilità; Cristina Correnti, pluridecorata cestista azzurra; Marinella Ricciardello, caparbia imprenditrice nel settore del turismo; Sofia Ingrillì, giovane e tenace ballerina che insegue i suoi sogni con determinazione; Maria Grazia Giorgianni, presidente dell’Associazione Pink Project che opera attivamente sul territorio per promuovere la libertà e le pari opportunità per le donne, anche con l’istituzione di un centro anti-violenza importantissimo per la comunità; Adelaide Librizzi, giovanissima pianista classica che frequenta la terza media e che ha sbalordito la platea con l’esecuzione del Rondò alla Turca di Mozart; Silvana Polizzi, giornalista Rai e prima donna a ricoprire l’incarico di capo redattore della Tgr Rai Sicilia.

Il “premio alla memoria” è stato assegnato, tra la commozione di tutta la sala, ai familiari di Lorena Mangano, la 23enne orlandina travolta e uccisa in pieno centro storico a Messina da una delle due auto che la sera del 25 giugno dello scorso anno gareggiavano in Via Garibaldi ad oltre 150 km/h. Il 16 marzo Lorena avrebbe compiuto 24 anni.

La serata è stata condotta dal giornalista Sergio Granata e dalla cantante Alessandra Di Bello, con la collaborazione di Matilde Caserta.

L’appuntamento è per il prossimo anno con altre splendide donne. Perché il mondo è pieno di splendide donne che andrebbero premiate ogni giorno.

La consegna del premio a Oriana Civile

La consegna del premio a Oriana Civile (Foto di Pino Lo Bello – da sinistra: Alessandra Lo Bello, Nino Letizia, Oriana Civile, Sergio Granata)

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Licata (Ag) – Domenica 26 marzo al Teatro Re Grillo di Licata (Ag)  alle 18,30 la cantautrice Maria Russell sarà la protagonista di un nuovo spettacolo  intitolato “Rosa, nuova Rosa di Primavera” concepito per celebrare i 90 anni della nascita di Rosa Balistreri. Ad animare lo spettacolo, un cast di comprovata bravura: Mel Vizzi il noto cantastorie che ha già collaborato con la Russell in vari spettacoli, il violinista Angelo Spadafora, Amedeo Maniglia (alle percussioni) e, il noto cantautore giardinese Rosario Todaro (Chitarra e voce) vincitore negli anni 80 del Festival della canzone siciliana con il brano “I Malavoglia“. Con Rosario Todaro la Russell ha iniziato un percorso artistico di collaborazione per la realizzazione di progettualità canore riguardanti il nostro repertorio tradizionale.

A raccontare come i due artisti si sono conosciuti è la stessa Russell la quale spiega:  Ho conosciuto  Rosario Todaro due anni fa al Teatro Re Grillo di Licata, come spesso capita, confrontandoci, ci siamo accorti di condividere la stessa passione per le canzoni popolari d’autore siciliane. Così abbiamo deciso di formare un duo artistico per proseguire insieme questo bellissimo viaggio. Abbiamo scelto di far conoscere al pubblico le nostre canzoni inedite che sono permeate dei colori e dei profumi della nostra bellissima Sicilia, frutto di anni di ricerca e passione per quelle melodie che solo la nostra terra possiede.  Inoltre le nostre voci insieme assumono un carattere davvero particolare di grande patos… Non mancheranno nel nostro repertorio i canti tradizionali, ovviamente arrangiati da Rosario e da me.  Il 26 marzo debutteremo insieme per la prima volta con il cuntastorie Mel Vizzi esattamente dove ci siamo conosciuti,  al Teatro Re Grillo di Licata con un progetto dedicato a Rosa Balistreri. Ovviamente quando si parla di Rosa non si può che farlo a testa bassa, con rispetto e senza presunzione. Proprio per questo la canteremo e la racconteremo con i versi di Mel vizzi, con rispetto, amore e semplicità…”

Lo Spettacolo patrocinato dal Comune di Licata sarà presentato da Gloria Incorvaia.

INGRESSO: Offerta libera a favore di Amnesty International

La Cantautrice Maria Russell

La Cantautrice Maria Russell

Rosa Balistreri

Rosa Balistreri

La locandina dello spettacolo

La locandina dello spettacolo

Rosario Todaro

Rosario Todaro

Il cantautore Rosario Todaro in una foto di qualche anno fà

Il cantautore Rosario Todaro in una foto di qualche anno fà

U Cuntastorie Mel Vizzi

U Cuntastorie Mel Vizzi

7 Maria Russell

Maria Russell

Un concerto di Maria Russell

Un concerto di Maria Russell

Concerto di Maria Russell

Concerto di Maria Russell

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1X NAVE GRECA con la statua della Nike - disegno di Rosa Florio a cura di ROSARIO MESSINA

E’ in Sicilia che si trova la chiave del tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambiezza delle tinte. L’unità armonica del cielo con il mare e del mare con la terra…chi li ha visti una sola volta li possiederà per tutta la vita“. Parole scritte nel suo libro di memorie dal poeta tedesco Wolfang Goethe, uno dei grandi viaggiatori del Grand Tour del periodo storico che va tra il 700 e l’800. Di quella Sicilia felix “chiave del tutto”  che in epoche remote richiamò i più grandi artisti dell’epoca oggi forse rimane ben poco. La Terra del Sole non ha perso i suoi colori, i suoi sapori, le sue testimonianze storiche e arcaiche ma  ha perso quello smalto di un tempo,  mortificata da quegli stereotipi con i quali spesso è identificata (mafia, malaffare, arretratezza culturale, sperperi, disoccupazione e ora anche terra di frontiera e di approdo di quei poveri disperati di quel catastrofico esodo del quale ci danno notizia le cronache quotidiane).

La Sicilia ha perso quella poesia di un tempo, eppure i suoi colori, le sue bellezze paesaggistiche, il Mongibello fucina di Marte, il mare azzurro che lambisce le sue coste come un grande abbraccio materno, le tue testimonianze storiche, artistiche, archeologiche e mitologiche che l’hanno resa famosa sono sempre sotto i nostri occhi. Una ricchezza così variegata che tutto il mondo ci invidia, paradossalmente offuscata dai suoi stessi figli che hanno perso l’orgoglio di un tempo trascinando lentamente l’Isola, mortificandone l’immagine, verso orizzonti non certo in sintonia con le belle tradizioni isolane.

La Sicilia ha bisogno di scrollarsi da dosso stereotipi e malaffari, perché è stata crocevia di culture, terra illustre e generosa. Occorre tornare ad amarla come merita perché è una gemma unica agli occhi del mondo. C’è bisogno di un recupero sociale, politico e soprattutto culturale per ridarle lo splendore di un tempo. La cultura, specie quella tramandata dalle tradizioni, ha un importanza rilevante perchè tiene viva l’anima nostre radici ed è un passaggio obbligato se si vuole riaffermare il prestigio di un tempo. Le tradizioni non riguardano solo il nostro passato ma servono a salvaguardare il tessuto connettivo di un popolo come quello siciliano chè è stato forgiato dalle più grandi civiltà passate europee e mediterranee. Una miscela di linguaggi, tradizioni, culture, esperienze artistiche, miti e tradizioni culinarie ereditate da mezzo mondo che fanno di questa terra un laboratorio culturale unico al mondo che deve essere conosciuto dalle nuove generazioni. Questo è il vero volto della Sicilia, terra felix posta al centro del Mediterraneo, che un tempo veniva attraversata in lungo e in largo da artisti, santi, poeti, condottieri, eserciti e conquistatori ognuno dei quali ha lasciato un segno tangibile.

Chi non conosce il proprio passato non ha futuro recita un famoso aforisma.  A tenere ancora alto il ricordo delle nostre tradizioni per fortuna oggi vi sono poeti, scrittori, artisti e cantastorie che, con tanto amore per le nostre tradizioni, continuano a cantare e raccontare i miti e le tradizioni culturali di un tempo. Impresa ardua questa se non altro perché i ritmi ed i tempi moderni hanno fatto perdere tante tradizioni. Artisti del calibro di Rosa Balestrieri, cantautrice di razza o, di cantastorie come Orazio Strano che nelle piazze di Sicilia cantava le gesta, le tradizioni e gli amori del popolo siculo hanno di fatto contribuito a tenere in vita il ricordo delle nostre tradizioni facendole conoscere alle future generazioni. Ancora oggi, per fortuna c’è ancora qualcuno che non ha smesso di amare questa terra ed ha raccolto il testimone di queste icone del passato, dedicando amore, voce e progettualità per tenere in vita la cultura popolare della terra del sole. Sono giovani artisti, cantastorie e cantanti folk che ripropongono miti della tradizione isolana, che scrivono nuove canzoni o recuperano e ripropongono nenie e canti del passato. Un drappello di generosi ed ingegnosi artisti che tengono viva l’anima del nostro passato esibendosi con concerti e recite nelle piazze e nelle scuole per la gioia di grandi e dei bambini. Artisti  che crescono di giorno in giorno con nomi e volti nuovi; una vera benedizione perché grazie al loro contributo si può sperare in un riscatto di questa terra.

Tra i tanti che conosciamo abbiamo scelto di raccontare la storia di uno di questi artisti emergenti, Maria Russell di Vercelli, la quale vanta origini siciliane poichè i propri genitori erano di Licata lo stesso paese dal quale proveniva Rosa Balistreri.  Storia esemplare quella della Russell poichè pur nascendo e vivendo in un’altra terra, il Piemonte, ad un certo punto della sua vita sentendo forte il richiamo delle sue origini  ha deciso di dare voce allopria terra cantando quel grande repertorio di canti che appartiene alla tradizione della musica folk siciliana.

Maria Russell

Maria Russell

Il viaggio nella Terra del mito di “Maria Russell”

Maria Russell cuore generoso e animo poeticamente sensibile, inizia il suo percorso artistico di all’età di 18 anni come speaker radiofonica. Successivamente dirige una sua emittente, “Radio Orizzonte”, nella città di Avigliana (TO). Negli anni ’80 inizia a studiare dizione fonetica, recitazione e canto. Parte in tournèe nel 1986 con un gruppo spalla dei Dik Dik. Sempre in quell’anno si esibisce nella città di Rieti con Dario Baldan Bembo. Maria sceglie poi di dedicarsi alla propria famiglia e rallenta la corsa verso la carriera artistica, pur non rinunciando ad alcune performance in occasione di feste o manifestazioni nei vari comuni del Piemonte. Il 21 Giugno del 2006 è una data importante poichè segna il suo debutto al Teatro Alfieri di Torino con il concerto “Le Canzoni più Belle del Mondo”, concerto di pianoforte e voce. Il 18 dicembre del 2006 sempre al Teatro Alfieri e a grande richiesta, si ripropone lo stesso concerto con un’affluenza di 1450 persone a Teatro.

Nel 2008 perfeziona la sua voce al Centro Jazz di Torino, ed inizia a studiare pianoforte con il Maestro Raf Cristiano. Dopo varie esperienze artistiche, Maria scopre per caso la canzone siciliana di cui si appassiona fino al punto di rimettersi artisticamente in discussione. Iniziano così le sue ricerche e scopre il suo vero mondo artistico. Le canzoni interpretate da Rosa Balistreri, le origini da cui provengono , i poeti conosciuti e sconosciuti che hanno scritto e cantato la Sicilia, fanno nascere in Maria il desiderio di far conoscere quel mondo che le ha rapito l’anima, il cuore e che le ha cambiato la voce.

Nel 2014 partecipa al premio Lunezia Sezione “Nuove Proposte – Musicare i Poeti” con il brano “La sera non è più la tua canzone” del poeta Mario Luzi, con la suggestiva composizione musicale di Gae Capitano. Il brano, a giudizio di Paolo Talanca, è stato ad un passo dalla vittoria.
A Natale 2014 esce il suo primo CD dedicato alla sua terra d’origine:Sicilia! Terra del Sole, Fuoco del Cuore,” inciso al Punto Rec di Torino, con il prezioso aiuto dell’amico Gae Capitano, in vendita anche sui Tunes.

Maria Russell ha intitolato uno dei suoi ultimi progetti “Mariù”, vezzeggiativo con la quale veniva chiamata dai suoi genitori quando era piccola.  Il progetto, dedicato all’amore universale, è stato messo in scena di recente al Teatro Fassino di Avigliana (To) con un cast d’eccezione.

Rosa Balistreri

Rosa Balistreri

 

Alla ricerca delle sue radici

L’amore per la Sicilia, continua ad essere al centro della sua poliedrica attività artistica. Ad un certo punto della sua vita Maria Russell ha deciso di intraprendere un “viaggio” nelle profondità delle memorie dei grandi artisti e poeti siciliani del passato e del presente per realizzare un progetto artistico dedicato alla sua terra d’origine della quale sente forte il richiamo. Inizia così a scrivere una serie di canzoni inedite proposte in spettacoli virtuosi e poetici che cominciano a tracciare un nuovo solco per un impegno artistico dedicato alla sua terra d’origine.  Questa nuova esperienza per la Russell è un punto d’arrivo ma anche di partenza nella continua ricerca della tradizione che numerose volte l’hanno vista protagonista dei grandi palcoscenici italiani – dal Memorial dedicato alla cantautrice Rosa Balistreri a Licata, al Premio Lunezia (Festival della Luna) di Carrara, fino allo spettacolo “EcoDeicanti”, inserito nel prestigioso programma del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, nel 2015.

“Eco dei Canti”

L'”Eco dei Canti” è un percorso emozionante con il quale la Russell propone  un filone musicale che va dai capolavori della musica d’autore italiana  alle canzoni di una Sicilia antica. E’ un concerto di canzoni e poesie della tradizione isolana: canti d’amore, di carcere, di ribellione e lavoro, dolci ninna nanna  e strepitose tarantelle che invitano alla danza e poesie di grandi poeti di ieri e di oggi. Tra i brani principali del repertorio ricordiamo: Mi vòtu e mi rivòtu, ‘A Curuna, Cù tì lù dìssi, Quàntu basilcò, Chì tèmpu fa àllu paìsi, ‘A siminzìna,’U cunigghiu, Piràti a Palèrmu, E vùi durmìti ancòra, A Sicìlia àvi un patrùni, Malaràzza.

Maria Russell

Maria Russell

 

Lo spettatore, coinvolto emotivamente in una magica e nostalgica atmosfera, intraprende un viaggio con la cantautrice nelle profondità della memoria dei grandi poeti siciliani che illuminano il passato e il presente. Poesie scritte in epoche lontane, tratte dalla raccolta del Favara, di Giuseppe Pitrè, di Lionardo Vigo e che per opera del popolo dal 1500 fino ai giorni nostri e grazie a Rosa Balistreri e altri grandi artisti, sono diventate delle opere d’arte recitate e cantate.  Eco dei Canti è uno spettacolo pregevole ed originale  ricco di musica, cultura, danza e poesia che si avvale del contributo artistico dei racconti di uno degli ultimi “cuntastorie” siciliani, Mel Vizzi che da tempo collabora con la Russell. A dare una marcia in più allo spettacolo, lo ricordiamo, sono le coreografie di Naomi Messina, un’orchestra di musicisti professionisti e gli arrangiamenti di Gae Capitano, unico autore italiano ad aver collaborato ad disco d’Oro e di Platino, finalista del premio Tenco “Il Padrone della Festa” di Nicolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè.

Altre tappe prestigiose:

 “Eco dei canti è solo una delle prime, importanti  tappe di questo “Grand Tour musicale” in terra di Sicilia  Altri eventi top hanno visto protagonista Maria Russell a cominciare da quello del  29 agosto 2015 dove ha partecipato come ospite alla XV edizione del Memorial di Rosa Balistreri al Teatro Re Grillo di Licata. Al termine dello spettacolo gli è stata consegnata una targa quale “grande interprete” del repertorio di Rosa Balistreri.

Il 30 agosto 2015 è ancora a Licata davanti alla “Putia”con la Compagnia del cuntastorie Mel Vizzi, protagonista ancora una volta di uno straordinario spettacolo in strada che ha visto la partecipazione commossa e attenta di centinaia di persone.

Il 25 ottobre 2015 si esibisce al Porto Turistico Marina di Cala del Sole Licata ( AG)

L’8 Marzo 2016 interviene all’Università degli studi di Torino (Dipartimento Lingue e letterature straniere e culture moderne del Dipartimento di V. Verdi 10) dove prende parte al Convegno di studi : “Uomini e donne di che genere“)

Il 20 e 21 Marzo 2016  canta al Teatro Re Grillo di Licata con la “Cumpagnia del Cuntastorie” di Mel Vizzi con lo spettacolo dal titolo : “ I Tri culonni da Sicilia”.

18 Agosto 2016 canta a Bisacquino (PA) in Piazza Triona in occsione della “Prima Rassegna Regionale della Canzone Siciliana d’autore“.

Maria Russell

Maria Russell

U Cuntastorie Mel Vizzi

U Cuntastorie Mel Vizzi

 

 

Maria Russell e Mel Vizzi

Maria Russell e Mel Vizzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’incontro con il cantautore di Giardini Naxos Rosario Todaro

Domenica 26 marzo al Teatro Re Grillo di Licata (Ag)  alle 18,30 Maria Russell sarà nuovamente in Sicilia, protagonista di un nuovo spettacolo  intitolato “Rosa, nuova Rosa di Primavera” concepito per celebrare i 90 anni della nascita di Rosa Balistreri. Ad animare lo spettacolo, un cast di comprovata bravura: Mel Vizzi il noto cantastorie che ha già collaborato con la Russell in vari spettacoli, il violinista Angelo Spadafora, Amedeo Maniglia (alle percussioni) e, il noto cantautore giardinese Rosario Todaro vincitore negli anni 80 del Festival della canzone siciliana con il brano “I Malavoglia“. Con Rosario Todaro la Russell ha iniziato un percorso artistico di collaborazione per la realizzazione di progettualità canore riguardanti il nostro repertorio tradizionale.

A raccontare come i due artisti si sono conosciuti è la stessa Russell la quale spiega:  Ho conosciuto  Rosario Todaro due anni fa al Teatro Re Grillo di Licata, come spesso capita, confrontandoci, ci siamo accorti di condividere la stessa passione per le canzoni popolari d’autore siciliane. Così abbiamo deciso di formare un duo artistico per proseguire insieme questo bellissimo viaggio. Abbiamo scelto di far conoscere al pubblico le nostre canzoni inedite che sono permeate dei colori e dei profumi della nostra bellissima Sicilia, frutto di anni di ricerca e passione per quelle melodie che solo la nostra terra possiede.  Inoltre le nostre voci insieme assumono un carattere davvero particolare di grande patos… Non mancheranno nel nostro repertorio i canti tradizionali, ovviamente arrangiati da Rosario e da me.  Il 26 marzo debutteremo insieme per la prima volta con il cuntastorie Mel Vizzi esattamente dove ci siamo conosciuti,  al Teatro Re Grillo di Licata con un progetto dedicato a Rosa Balistreri. Ovviamente quando si parla di Rosa non si può che farlo a testa bassa, con rispetto e senza presunzione. Proprio per questo la canteremo e la racconteremo con i versi di Mel vizzi, con rispetto, amore e semplicità…”

Queste le parole cariche di amore ed entusiasmo di Maria Russell per questa nuova progettualità che vede due figli di questa terra unire le proprie forze e la loro genialità per cantare e far conoscere quelle tradizioni che hanno reso quest’Isola un mito. Siamo certi che sarà uno spettacolo di successo che scriverà una pagina indelebile nella mente di chi assisterà allo spettacolo perchè questa terra tanto dissacrata non è quella degli stereotipi che tutti conosciamo ma la patria di Archimede, Pirandello, Giovanni Verga, Ignazio Buttitta, Falcone e Borsellino e di tanti altri geni, santi, condottieri, uomini di spettacolo  e studiosi illustri protagonisti eccellenti della nostra storia umana.

 

Maria Russell si racconta:

 

“Cinque anni fa quando decisi di cantare le canzoni della mia terra d’origine, ho intrapreso un cammino che mi ha portata a conoscere un’artista che  non conoscevo, Rosa Balistreri.

Il mio mondo artistico era quello della canzone d’autore , ben lontana dalla canzone popolare.

Quando sentii la voce di Rosa, il brano che ascoltai per la prima volta era “Pirati a Palermu”, testo del grande Ignazio Buttitta…quella voce, mi trapassò il cuore. Il giorno dopo andai dal mio pianista e gli dissi testualmente:

d’ora in avanti canterò solo in siciliano le canzoni della mia terra”.

Chiaro lo stupore dei miei musicisti di allora ma la mia determinazione era tale che non ammetteva nessun commento!

Mi misi così a cercare altre canzoni, e scoprii un modo sconosciuto e conosciuto allo stesso tempo. Alcune erano le canzoni che sentivo cantare da mio padre.

Un dèja vu incredibile

Mi misi a cercare testi, poesie, poeti, scrittori, tutto ciò che poteva servirmi al fine di capire in che direzione andare. Cercai persone che potessero consigliarmi, conobbi poeti amici di Rosa e compositori.

Maria Russell

Maria Russell

 

 

Così presi un volo per Palermo e conobbi prima di tutti Francesco Giunta (cantautore palermitano negli anni settanta, oggi produttore delle edizioni musicali Teatro del Sole) che mi accolse a casa sua e mi aprì una porta di cultura , tradizione e innovazione della musica siciliana d’autore.

Seguendo i suoi preziosi consigli ho continuato le mie ricerche. Successivamente conobbi Nicolò La Perna autore del libro “Rusidda”… a licatisi”, gli scrissi e lui mi mandò il suo libro  che narra di  Rosa, una donna troppo avanti per quei tempi incompresa e maltrattata, la sua vita difficile.

Lessi quel libro soffermandomi spesso su alcuni momenti che descrivevano la vita di Rosa. Mi commuovevo fino alle lacrime.

La cosa davvero incredibile è che io sono di origine licatese, mia madre abitava in V. Martinez come la stessa Rosa; le immaginavo giocare insieme da piccole in quella piccola  vanèdda.

Mio padre era di Borgo San Paolo, stesso anno di nascita 1927 e anche lui povero come Rosa. Li immaginavo mentre raccoglievano le spighe rimaste dopo la raccolta del grano in mezzo ai campi, a raccogliere verdure, lumache.  Mio padre mi raccontava di tutto questo quando ero piccola ma davvero non potevo immaginare che leggendo la vita di Rosa ci fossero così tante coincidenze.

 

 

Leggendo il libro di Rusidda mi colpì  una poesia, a pag. 336. Ecco le parole:

DIU MI FICI I PEDI PI’ CAMINARI                                                    

QUANNU IDDU FICI L’OMI                                                              

SUPRA NA TERRA CHINA DI PETRI                                                   

LI SCARPI SPIRTUSATI E RUTTI                                                          

E ANCORA CAMINU                                                                    

DIU  MI FICI LI MANU                                                                                                                               

PI’ DARI NA CARIZZA A DIU                                                                

O A UN PICCIRIDDU SENZA PATRI                                                    

PIRCHI’ LI MANU MI SERVUNU                                                      

P’AMMAZZALLU  E ARRUBBARCI LU PANi

DIU MI DESI LA VUCI / E LA PAROLA

PI’ PRIDIACRI LI CUMANNAMENTI

E PI’ CUNTARI I CUNTI

A UN VICCHIAREDDU                                                                           

O PI’ VASSALLU  / O PI’ VASALLU  COMU GIUDA

DIU MI FICI L’OCCHI  / LUCENTI E NIURI

FORTI ESCURI  / DUCI E AMARI

MILL’ANNI  /  LI TEGNU / CHIUSI

P’UN VIDIRI / L’OMU… MENTRI  /  MORI….

DIU… /   MORI … / DIU

La cantautrice al termine di un concerto

La cantautrice al termine di un concerto

 

Sembrava tutto un sogno che credevo finisse appena sveglia. Invece agli inizi di quest’anno arriva una telefonata dalla Sicilia: il 26 marzo a Teatro Re Grillo di Licata in occasione del 90° compleanno di Rosa vogliono ricordare l’evento con  uno spettacolo musicale. Mi invitano a realizzare  un concerto dedicato a lei. Non credo a quanto stava accadendo. Mi metto subito a lavoro e scrivo “Rosa nuova Rosa di Primavera”… con l’aiuto di Mel Vizzi e di Rosario Todaro.

Nel mese di febbraio, un sabato pomeriggio, mi sedetti davanti al piano e cominciai a suonare una melodia: “ Diu mi fici”.  Dalle tre del pomeriggio finii di comporre alle 22 circa.  Non mi accorsi di quante ore fossero passate. Registrai tutto con il telefono e mandai a Gae Capitano il pezzo appena composto.

Gae mi scrisse quella stessa sera : -“Il pezzo è bello, ha un’anima cantautorale e una tensione che ricordano Mia Martini-

 

A quel punto era tutto chiaro, il mio percorso artistico è servito a far nascere un brano  dall’anima cantautorale con le parole in siciliano scritte dalla grande  Rosa Balistreri… e la musica scritta da me… questo è un regalo che mi ha dato la vita e di cui oggi vado fiera…

Il 26 marzo a Teatro Re Grillo canto “Diu mi fici”, accompagnata da Rosario Todaro, Angelo Spadafora, Amedo Maniglia, Giovanni Todaro e Mel Vizzi che anticipa la canzone con un cunto strepitoso.

Torno a casa e grazie a Francesco Giunta mi metto in contatto con Angela Torregrossa, la figlia di Rosa Balistreri… e qui si compie la magia..Angela mi da l’autorizzazione di depositare in Siae il brano:parole di  Rosa Balistreri, musica di Maria Russell”.

Gli arrangiamenti di Gae Capitano hanno impreziosito la canzone come delle gemme di diamante… che hanno reso la canzone così bella da sembrare una colonna sonora di un film…

Quest’ estate gireremo a Licata il video della canzone “ Diu mi fici”e non riveliamo altro… lavori in corso…Al momento si potrà ascoltare solo durante i miei concerti…

 

Il nuovo progetto di Maria Russell e il Tour siciliano estate del 2017

Quello appena descritto è il nuovo progetto di Maria Russell che, da una poesia di Rosa Balistreri trovata sul libro di Nicolò La Perna Rusidda a licatisi”, ha scritto la musica affidando gli arrangiamenti al suo amico Gae Capitano, da cui è nato un brano di straordinaria bellezza dal titolo, “Diu mi fici”.

In accordo con la figlia di Rosa Balistreri Il brano è già stato depositato in Siae:  “Parole di Rosa Balistreri, Musica di Maria Russell“.

Rosario Sciangola , noto scrittore ha recensito il brano nel seguente modo:

Con enfasi sentita e ispirata Maria Russell ha tirato fuori l’ultimo alito, tormentato e silente, di Rosa Balistreri, quello che l’anima emette prima di ricongiungersi a Dio.

 

                        ROSARIO   MESSINA

 

Maria Russell

Maria Russell

La cantante

La cantante

Il cantautore Rosario Todaro in una foto di qualche anno fà

Il cantautore Rosario Todaro in una foto di qualche anno fà

Rosario Todaro

Rosario Todaro

Uno spettacolo di Maria Russell

Uno spettacolo di Maria Russell

Uno spettacolo

Uno spettacolo

Uno spettacolo di Maria Russell

Uno spettacolo di Maria Russell

Concerto di Maria Russell

Concerto di Maria Russell

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Viagrande (Ct) – Martedì 21 marzo  alle ore 20,15 presso “La terra di BO” Villa Di Bella in Via Garibaldi 298 a Viagrande (Ct) si terrà la prima assoluta dell’ultima fatica di Neri Sardella Pilkard “Pupy”, raffinato lavoro teatrale affidato alla regia di Mario Sorbello. A recitare le battute della coinvolgente  storia  di pura fantasia scritta dal prof. Neri,  saranno: Maria Luisa Lombardo (Pupy), Barbara Cracchiolo (dott.ssa Lo Turco) e Mario Sorbello (Raniero).

 

L’autore, il prof. Neri Sardella Pilkard

Artista polietrico a tutto tondo, il prof. Neri Sardella in arte Pilkard, docente di fisica nucleare, sin dall’età di 14, quando iniziò a scrivere le sue prime poesie, manifesta una spiccata inclinazione e sensibilità per l’arte ed in particolare per la poesia, la letteratura ed il teatro. Nel 1969 consegue la laurea in “Fisica nucleare” e per diversi anni ha insegnato all’Istituto Tecnico Aeronautico “Arturo Ferrarin” di Catania.

E’ stato Consigliere comunale nel Comune di Sant’Agata Li Battiati dal 1990 al 1995 rivestendo la carica di Capogruppo della Sinistra indipendente. Non abandona mai la passione per la poesia, la letteratura ed il teatro e nel 2000 mette in scena la sua prima opera teatrale “Jenna e George”. Di li a quale che anno scrive il suo primo romanzo, “”Ricordo di Furore”. Da allora non si è più fermato , sino al suo ultimo testo datato 2016 dal titolo “Luci di Meteora”.

Nel contempo ha messo in scena diverse opere teatrali tra queste, Fiat Fantasy e Pupy.

La sua attività di scrittore annovera oltre 150 lavori alcuni dei quali saranno pubblicati in Sud America e Stati Uniti e tradotte in varie lingue (italiano, portoghese, inglese).

Il prof. Neri Sardella Pilkard

Il prof. Neri Sardella Pilkard

La locandina

La locandina

 

 

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