GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Etna

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Catania. L’Archeoclub, sez. di Catania, Patrocinio Morale dell’Ambasciata del Portogallo in Italia – Mercoledì 24 febbraio, alle ore 17, presso l’Auditorium della Scuola “Pizzigoni” di via Siena (CT), il prof. Salvatore Statello presenterà il proprio volume:” Ines de Castro, un mito lungo cinque secoli”, di Nicolò Editori. Saranno proiettate delle diapositive relative alla iconografia dei personaggi e dei luoghi storici dove avvenne la tragedia.

 

Attraverso le pagine del libro sarà facile verificare come il volto di una fanciulla, diverso per origini e condizioni rispetto all’ambiente in cui si è venuto ad inserire, sia capace di attraversare la storia sino ai tempi nostri, andando ad identificare debolezze e passioni tutte umane, creando quell’archetipo fenomenologico – desiderio proibito, frutto del bene e del male – la cui espressione letteraria assurge quasi a un banco di prova di artisti di varie epoche e ambiti culturali”

La copertina del libro

La copertina del libro

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Combattere il dissesto idrogeologico della città tra i programmi di "NuovaMente"

TaorminaSabato (20 febbraio), alle ore 10,30, presso i locali dell’Archivio Storico di Taormina si svolgerà la presentazione dell’Associazione Politica e Culturale “NuovaMente”. In quell’occasione, il presidente Bruno De Vita, presenterà Manifesto, organigramma , simbolo e sito internet dell’associazione. “La politica che noi intendiamo portare avantiha dichiarato De Vitaè forte ed autorevole, fatta di competenza e responsabilità. Ma la politica tornerà a essere forte – ha aggiunto – solo se sarà rinnovata in profondità: scegliendo la trasparenza, assumendo le responsabilità di ogni decisione, adottando realmente il principio della sussidiarietà e delle decisioni “partecipative”, aprendosi così realmente al più libero contributo della società civile. In tale occasione sarà presentato il programma degli eventi e delle iniziative che prevede, tra le altre cose, la organizzazione di una serie di seminari operativi: nel primo appuntamento si discuterà del problema del dissesto idrogeologico e della tutela delle coste. In programma, inoltre, incontri tematici sulla “Tutela dei soggetti fragili” e sulla “Promozione Turistica”. L’Associazione, che ha già coinvolto numerosi esponenti di primo piano sia nel comprensorio taorminese che nel resto della provincia, non è né vuole diventare un partito politico, ma essere invece un laboratorio di idee, proposte e progetti da sottoporre alle istituzioni“.

Taormina – Nasce l’Associazione Politica e Culturale “NuovaMente”. Il presidente, Bruno De Vita, presenterà ufficialmente nei prossimi giorni manifesto, organigramma, simbolo e sito internet del sodalizio scaturito proprio dall’idea e dalla convinzione che l’agire politico sia frutto di idee, programmi, valori, cultura e coinvolgimento partecipativo della collettività. “NuovaMente” vuole organizzare eventi ed iniziative ed ha già previsto, tra le altre cose, l’attivazione di una “Scuola di formazione Politica” e l’organizzazione di una serie di seminari tematici. Il sodalizio è venuto alla luce, inoltre, con l’obbiettivo di dare una possibile offerta politica/culturale partecipativa, fattiva e di cambiamento, cogliendo il sentito e condiviso bisogno di dare voce a chi, ancora, non ha del tutto perso le speranze di poter, in qualche modo, cambiare il corso delle cose, non rassegnandosi ad essere solo spettatori passivi e a volte inconsapevoli. Presto verrà anche reso noto il direttivo del sodalizio ed anche i numerosi personaggio della vita sociale, culturale e politica che si sono avvicinati a questo nuovo modo di interessarsi della cosa
pubblica. “I progetti che verranno promossidice De Vita - riguardano argomenti importanti quanto complessi, ed il messaggio che l’associazione ripropone con forza alla collettività è quello di non rimanere passivamente schiacciati da decisioni imposte dalla cosiddetta “casta”, ma di prendere il coraggio a due mani e lavorare tutti insieme per provare a costruire una società migliore per noi e i nostri figli“.

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CINQUE GIALLI SUL NERO” di  Domenico Seminerio

SAN GREGORIO – Cinque gialli, ambientati a Catania, dove il nero della pietra lavica prevale nel cromatismo urbano. Città che ama Domenico Seminerio, scrittore calatino, che qui viene spesso per trarre spunti e respirare un’aria diversa. Cinque storie tragiche, racchiuse in 300 pagine dalla Euno edizioni, scritte con l’eleganza e l’ironia che contraddistinguono lo stile di Seminerio, che da “esordiente tardivo” – come venne definito qualche anno fa su La Repubblica – adesso può essere definito scrittore affermato e prolifico.
Non solo l’ultimo libro, ma l’intera sua attività di scrittore e poeta, nonché autore di saggi storici ed archeologici, è stata ricordata a Casale Borghese, nel corso della recente “Colazione culturale”, condotta dal giornalista Daniele Lo Porto, davanti ad un pubblico numeroso e attento.
Protagonista indiscussa è Catania, “città di una bellezza che mette sgomento”, ricca di contraddizioni e di estremi, una città che è l’ossimoro di se stessa. “Catania è descritta con sfumature d’acquarello, ma anche con pennellate decise, ruvide, dai colori forti, vivaci – ha aggiunto Daniele Lo Porto – quando Seminerio ne vuole evidenziare gli aspetti negativi, la criminalità, l’illegalità, una certa anarchia diffusa che la contraddistingue, anche in quella società che viene definita “civile”.
“La pratica della raccomandazione, ad esempio – aggiunge lo scrittore – è il primo gradino dell’illegalità, della corruzione, che può sfociare fino nell’omicidio”.
Al termine della presentazione Domenico Seminerio, autore anche di “Senza re né regno”, “Il cammello e la corda”, “Il manoscritto di Shakespeare” e “Il volo di Fifina” ha donato “Cinque gialli sul nero” alla Biblioteca Assostampa Catania- Casale Borghese.

Daniele Lo Porto e Domenico Seminerio

Daniele Lo Porto e Domenico Seminerio

Lo Porto e Seminerio

Lo Porto e Seminerio

Un momento dell'incontro

Un momento dell’incontro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’AMORE ASSOLUTO” SECONDO MARILINA GIAQUINTA

“L’amore non sta in piedi”, un libro incentrato sui sentimenti, di qualunque tipo essi siano, dall’amore fra uomo e donna all’affetto che pervade l’amicizia, fino al rapporto sublime che nasce tra madre e figlio. In questo senso l’autrice ha raccontato la sua personale esperienza: “Quando sono diventata madre – ha ricordato Marilina Giaquintaho assistito ad una vera e propria ‘mutazione genetica’ della mia persona, e forse solo allora ho capito veramente cosa significa amare”. Una raccolta di racconti di amore universale, storie incompiute che “fluttuano nella mente del lettore manifestando il desiderio di essere rivelate”, ha sottolineato Katya Maugeri, che ha presentato il libro a Casale Borghese, a San Gregorio, nell’ambito delle “Colazioni culturali”.
Un’opera narrativa che si manifesta in maniera poetica, con un linguaggio elegante, evocativo, capace di coinvolgere il lettore rendendolo persino partecipe di ogni evoluzione testuale.
L’amore per Giaquinta è un sentimento assoluto e ideale, ricco di faccettature, un po’ come “una torre di Babele, in cui ognuno ama come sa e come può”.
Un amore che purtroppo le cronache ci consegnano spesso come un sentimento patologico, con storie di donne massacrate e uccise dai propri compagni, per un desiderio morboso di possesso. Da qui nasce una riflessione dell’autrice sulla tendenza a “riversare nell’amore le proprie insoddisfazioni, dalla precarietà lavorativa alla paura, latente, che pervade le nostre giornate”.
Nei dodici racconti de “L’amore non sta in piedi” c’è tutta la difficoltà di gestire i sentimenti, ci sono la complessità e l’inquietudine di personaggi imperfetti e a volte non compiuti, come indefiniti e a tratti ossimorici sono i titoli delle storie raccontate.
E’ stato un incontro ricco di riflessioni, che ha coinvolto il pubblico presente, come accade tutte le volte in cui tematiche universali toccano l’anima del lettore.

1x   l'AUTRICE

 

 

 

 

 

Il pubblico presente

Il pubblico presente

 

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Messina. I resti di un pavimento in cotto sono venuti alla luce nel corso di interventi di recupero nel complesso architettonico di San Placido Calonerò. Si tratta di una scoperta che testimonia l’interessante stratificazione di sette secoli contrassegnati da interventi ed ampliamenti, non sempre ortodossi, che hanno segnato la storia dell’abbazia.
Il ritrovamento dell’antico manufatto, posto al di sotto dell’attuale superficie in battuto di cemento, offre una visione dello stato originario che caratterizzava la struttura monumentale che, dal punto di vista architettonico, è segnata da tre profili principali: quello medievale, che si riconduce al castello dei Vinciguerra d’Aragona, identificabile nella parte settentrionale dell’impianto planimetrico; quello rinascimentale, che trova la sua testimonianza più eccelsa nei due chiostri porticati e negli annessi ambienti perimetrali; quello ottocentesco, che si estende fino al periodo contemporaneo, frutto dei numerosi adattamenti dell’edificio religioso ad istituto agrario. E nel contesto dei recenti interventi, progettati dai tecnici di Palazzo dei Leoni, sono da evidenziare i lavori realizzati nella facciata Est che, dell’intero complesso architettonico, risulta essere stata la parte più sottoposta all’usura del tempo e degli agenti atmosferici. In quest’area si è proceduto alla rimozione delle opere anomale con la restituzione di un’armonica immagine storica grazie all’utilizzo di materiali compatibili. Un ripristino indifferibile è stato eseguito sui chiostri Nord e Sud, modifiche che hanno riportato allo stato originario le due aree monumentali e che hanno permesso di ristabilire gli equilibri architettonici necessari al mantenimento strutturale del sito.

1x Pavimentazione cotto

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Sabato 6 febbraio 2016, alle ore 18,30, il Comune di Buccheri – Assessorato alla Cultura presenta presso l’Aula Consiliare G. Arminio, verrà presentato  il libro “Archeologia degli Iblei” firmato dal prof. Massimo Frasca, docente di Archeologia della Magna Grecia presso l’Università degli Studi di Catania, per le Edizioni di Storia e Studi Sociali. Dialogano con l’autore: il dott. Alessandro Caiazzo, sindaco del Comune di Buccheri; il prof. Francesco Interlandi, assessore alla Cultura; il prof. Marco Camera, assegnista all’Università di Catania. Modera il dibattito la dott.ssa Daria Di Giovanni, archeologa.
In questa opera, attraverso la documentazione archeologica, Massimo Frasca esamina i processi di trasformazione che si colgono nella società indigena tra la prima e la seconda età del Ferro (VIII-VI secolo a.C.) nell’area geograficamente e culturalmente ben delineata dell’altipiano ibleo che, grazie anche alle indagini effettuate tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento da Paolo Orsi, costituisce uno dei territori meglio indagati della Sicilia.
L’arrivo dei Greci, che a partire 733 a.C., data di fondazione di Siracusa, si insediano lungo le coste orientali e meridionali della Sicilia, innesca profondi mutamenti nell’assetto sociale, politico, economico e territoriale delle comunità indigene della prima età del Ferro (facies di Pantalica Sud), che vivevano in piccoli villaggi sparsi su alture naturalmente difese, come Monte Alveria, Avola Antica, Pantalica e Monte Finocchito.
La rassegna particolareggiata dei dati archeologici restituiti soprattutto dalle necropoli e in parte anche dagli abitati di Monte Finocchito, Modica-Via Polara, Ragusa, Monte Casasia e Castiglione, consente all’autore di delineare il processo innescato dalla presenza greca sulla costa (fondazioni di Siracusa, Eloro, Maestro e Camarina) e nell’interno (colonie siracusane di Acre e Casmene), che determina, tra la fine dell’VIII e il VII secolo a.C., l’abbandono dei piccoli villaggi sparsi nel territorio e la formazione di centri emergenti, ubicati sulle alture dominanti il corso dei grandi fiumi, Marcellino, Tellaro, Irminio, Dirillo e Ippari, che costituiscono le principali vie di comunicazione tra la costa e l’entroterra.

Massimo Frasca si è laureato in Lettere Classiche, con una tesi sulla necropoli di Monte Finocchito, e specializzato in Archeologia Classica presso l’Università di Catania. Ha vinto una delle borse di Perfezionamento bandite dalla Scuola Archeologica di Atene e ha seguito le attività della Scuola in Grecia e in Turchia, partecipando allo scavo di Iasos. Ricercatore confermato dal 1981 al 2000, ha insegnato presso l’Università della Calabria e di Agrigento. Attualmente professore di Archeologia della Magna Grecia e Sicilia presso l’Università di Catania, ha conseguito l’abilitazione a professore ordinario di Archeologia Classica. Dal 2005 è direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica (ora Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici) dell’Università di Catania. Ha diretto numerosi scavi in Sicilia e in Italia meridionale ed è stato componente delle missioni archeologiche di Prinias (Grecia) e Iasos (Turchia). Dal 1987 fa parte della Missione archeologica italiana che opera a Kyme Eolica (Turchia), dove dirige gli scavi sulla Collina Sud. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Tra i principali temi di ricerca è lo studio della topografia e delle produzioni artigianali delle città greche e delle loro relazioni con le popolazioni indigene.

1X   Frasca Buccheri

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Messina. Mercoledì 27 gennaio 2016, alle ore 10.00 presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lucio Barbera” di via XXIV Maggio, in occasione dell’annuale
celebrazione della Giorno della memoria, la Città Metropolitana di Messina organizzerà anche quest’anno una manifestazione per ricordare la Shoah, la deportazione e lo sterminio del popolo ebraico.

Il programma prevede un’interessante conferenza del prof. Giuseppe Restifo, docente universitario di Storia Moderna, dal titolo “Interrogarsi sul volto del potere”; nel corso della giornata commemorativa sarà proiettato il film “Memoria” di Ruggero Gabbai, imperniato su alcune significative interviste ai sopravvissuti ebrei italiani ad Auschwitz, a cura del Centro di documentazione ebraica contemporanea, che vuole essere un momento di riflessione con gli studenti delle scuole sull’immane tragedia dell’Olocausto.
All’evento organizzato da Palazzo dei Leoni saranno presenti alcune classi del Liceo Scientifico Statale “Giuseppe Seguenza” e del Liceo Scientifico “Archimede” di Messina.

1X La Shoah e la Memoria 2016

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CATANIA. Il Prof. Enzo Farinella presenta l’incontro culturale inttitolato: “Monaci Irlandesi in Europa e in Sicilia” in programma a Catania giovedi 28 gennaio alle  ore 16.30 nel salone dell’Associazione Sicilia Mondo in Via Renato Imbriani, 253.
Introduce Domenico Azzia, Presidente di Sicilia Mondo

Interviene Enzo Zappulla, Presidente Istituto Storia dello Spettacolo Siciliano

Seguira’ interludio musicale del Maestro Beppe Visi col suo mandolino

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“Faro doc abbinato al Maiorchino e ai prodotti tipici locali”, domenica 24 gennaio in programma il primo appuntamento con il Laboratorio del Gusto

Messina. L’associazione “Slow Food Valdemone” organizza il primo appuntamento con il Laboratorio del Gusto “Faro doc abbinato al Maiorchino e ai prodotti tipici locali”. La manifestazione è in programma domenica 24 gennaio, a partire dalle ore 10.30, nei locali dell’Enoteca Provinciale di San Placido Calonerò. Si tratterà di un percorso di conoscenza di alcune tra le più prestigiose eccellenze del territorio messinese, vini e piatti tipici di un comprensorio che vanta tradizioni di rilevanza regionale e nazionale. La giornata è dedicata, in particolare, ai ragazzi delle ultime classi delle scuole superiori e si pone l’obiettivo di far conoscere i prodotti attraverso un approfondito esame delle proprietà organolettiche e del legame con le tradizioni e la storia del territorio oltre all’analisi della loro rilevanza economica per l’inter tessuto sociale della provincia nell’ambito di una politica di rilancio della microeconomia locale.Nell’ambito del progetto di “Slow Food Valdemone”, che vedrà l’Enoteca di San Placido Calonerò quale location ospitante, il calendario degli appuntamenti sarà arricchito da altri due laboratori del gusto: il primo in programma lunedì 1 febbraio 2016 verterà sul Mamertino doc abbinato alla provola dei Nebrodi mentre il terzo laboratorio avrà luogo lunedì 15 febbraio 2016 e si svilupperà sul prestigioso Salina IGT abbinato a pietanze a base di capperi di Salina.

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Catania. Sono trascorsi pochi giorni dalla scarcerazione dell’ex presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro e non è possibile fare la conta di quante persone abbia incontrato nella sua veste di cittadino comune. Ex Presidente tra i più potenti di questa Regione negli ultimi vent’anni ed ora ex carcerato. E’ un Cuffaro che si presenta come un comune cittadino e si lascia alla spalle tutti i bei ricordi dell’esperienza politica intensissima che lo ha portato a dover scontare una pena di oltre 5 anni nel carcere di Rebibbia a Roma,pena che ha scontato per intero non beneficiando nemmeno di un permesso per salutare il padre morente al quale avrebbe voluto dare un ultimo abbraccio. A Catania è stato appena presentato il libro “Cuffaro tutta un’altra storia” del giovane giornalista Simone Nastasi,uscito per Bonfirrarro editore di Barrafranca comune in provincia di Enna. Con Simone Nastasi alla realizzazione del volume hanno collaborato Guido Paglia anche lui giornalista tra l’altro collaboratore de ”La Nazione” di Firenze e del “Giornale d’Italia” nonché Mauro Mellini classe 1927 nato a Civitavecchia che è stato per tanto tempo parlamentare del Partito Radicale. Gli organizzatori di questa presentazione del volume avvenuta al Palazzo della Cultura di Catania sono stati gli avvocati penalisti Giuseppe e Piero Lipera, rispettivamente padre e figlio, Giuseppe Lipera è un penalista molto conosciuto per aver curato importanti processi con imputati protagonisti di casi che hanno fatto parlare della Sicilia in mondo intero,tra questi il processo al giovane Francesco Speziale coinvolto qualche anno fa nei gravi fatti avvenuti fuori dallo stadio Angelo Massimino di Catania mentre era in corso il derby Catania Palermo e dove perse la vita l’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, Speziale sta scontando delle pene correlate a questi episodi anche se non è ritenuto l’assassino di Raciti,c’è da dire che Simone Nastasi autore del libro appena presentato ha già avuto un’esperienza come scrittore pubblicando abbastanza recentemente il volume “Il caso Speziale,cronaca di un errore giudiziario” quindi un paladino potremmo dire della difesa di presunti incolpevoli che sono incappati nei rigori della giustizia,come l’ex Presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro. La presentazione del libro con al tavolo dei relatori il parlamentare Salvo Fleres, Marcello Montalbano gli avvocati Giuseppe e Piero Lipera e Nicola Savoca giornalista e moderatore era stata preannunciata senza la presenza dell’ex Presidente della Regione,protagonista del libro,tuttavia lo si era capito da subito che ci sarebbe stata la “sorpresa” del suo arrivo. Già sin dalle prime ore della mattina la sala era gremita da tutto lo stato maggiore dell’ex Democrazia Cristiana giunti da ogni parte della Sicilia e da tutta Italia,i soliti bene informati che sapevano che Cuffaro sarebbe arrivato,e così è stato. Dopo circa trenta minuti dall’inizio della presentazione si nota una certa agitazione tra i presenti ed ecco materializzarsi l’ex Presidente il cui arrivo fa scattare tutti in piedi ed un applauso lungo,ininterrotto di dieci minuti di fila. E’ un Cuffaro che indossa un maglione rosso che arriva quasi in punta di piedi e prende un posto nella prima fila della sala anche se successivamente verrà invitato a sedersi al tavolo dei relatori. La presentazione di questo libro ci ha dato subito l’impressione di un qualcosa da tempo organizzata per spianare la strada al ritorno alle scene politiche di Cuffaro, cosa che però dopo un’intervista che abbiamo fatto all’ex Presidente della Regione dobbiamo decisamente smentire senza paventare colpi di scena. Il libro su Cuffaro “Tutta un’altra storia” è in sintesi come una verità rivelata dal suo autore Simone Nastasi che narra di come Totò Cuffaro sia stato tradito ed abbia scontato ingiustamente questa pena senza alcuna concessione durante i cinque anni di detenzione, addirittura l’avv. Piero Lipera parla di richiesta di revisione del processo precisando che eventualmente Cuffaro non chiederebbe il risarcimento per ingiusta detenzione,poi dopo però è lo stesso Cuffaro a dichiarare dinanzi alla folta platea che non se ne farà nulla. Messi inevitabilmente a tacere coloro i quali avevano pensato ad una strategia per far tornare in politica uno dei presidenti più potenti che la Regione siciliana abbia mai avuto. Nutritissimo il numero di politici della ex Dc presenti in sala,tra questi il senatore Pippo Lo Curzio di Siracusa che durante la presidenza alla regione di Piersanti Mattarella barbaramente assassinato dalla mafia nel 1980 fratello dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio,fu assieme ad altri potenti uomini della Dc un “maestro” dell’allora giovanissimo Totò Cuffaro. Il senatore Lo Curzio fa un intervento a sorpresa per parlare dell’amico Cuffaro e si guadagna applausi spontanei da parte della platea. Avviciniamo Totò Cuffaro non senza difficoltà sottraendolo per qualche istante al bagno di folla e chiediamo a lui conferma di quanto dichiarato: E’ vero che con la politica lei ha chiuso definitivamente?Si, è stata l’esperienza più bella della mia vita,ho ricordi straordinari ma ho chiuso con la politica che però ho fatto con passione vera”. Cosa farà adesso da semplice cittadino?Intendo dedicarmi all’aiuto di chi ha bisogno,andrò in Burundi in Africa e sono in partenza a maggio assieme a mia moglie,li mi soffermerò qualche mese” Gli facciamo notare che si è visto recentemente un particolare affiatamento con Gianfranco Miccichè e ad quel punto Totò Cuffaro sgombra ulteriormente il capo da ipotesi impossibili esclamando “Non c’è nulla di vero, io ribadisco di aver chiuso con la politicaE quando gli chiediamo come vede il dopo Crocetta risponde che non vedrebbe male una donna alla presidenza della Regione,i tempi potrebbero essere maturi. L’incontro con Totò Cuffaro che alla fine della breve intervista dichiara inoltre che si dedicherà ai due figli alla moglie e all’anziana madre nella sua Raffadali conferma le sue uniche intenzioni della seconda stagione della sua vita; famiglia e volontariato,dopo la presentazione del libro del quale ha firmato tantissime copie quasi fosse l’autore e non il protagonista Totò Cuffaro va via sottobraccio con l’amico di una vita il senatore Pippo Lo Curzio,e prima di tornare nella sua Raffadali insiemefaranno una capatina in un istituto religioso di suore a Catania.

Salvo Fazio

La copertina del libro

La copertina del libro

Cuffaro e l'On. Firrarello

Cuffaro e l’On. Firrarello

Il Sen. Pippo Lo Curzio

Il Sen. Pippo Lo Curzio

Tavolo Relatori

Tavolo Relatori

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Presentato anche il calendario Aeronautica Militare 2016

Base Aerea di Sigonella (CT) - Lunedì 11 gennaio 2016 il 41° Stormo Antisom e l’Aeroporto di Sigonella hanno dedicato una giornata a studenti e loro professori provenienti dagli istituti superiori artistico di Catania, classico e scientifico di Mascalucia (CT), ed Aeronautici di Catania, Ragusa e Milazzo (ME). Presentato anche il calendario dell’Aeronautica Militare 2016 alle autorità civili e militari intervenute.
I tantissimi giovani e gli ospiti che hanno affollato l’aula briefing della base, hanno assistito alla proiezione di filmati e alla descrizione dei compiti istituzionali, delle eccellenze e delle realtà lavorative dell’Aeronautica Militare chiamata a garantire il quotidiano impegno per la salvaguardia della collettività e la tutela degli interessi nazionali.
Nella seconda parte della giornata gli studenti hanno potuto ammirare il velivolo BR-1150 Atlantic in mostra statica e con il relativo equipaggio pronto a fornire informazioni e soddisfare le più svariate curiosità.
In questo contesto, i giovani entusiasti per l’iniziativa hanno potuto dialogare con gli uomini e le donne “in divisa azzurra”, toccare con mano e farsi fotografare con uno degli aeroplani più anziani dell’Aeronautica Militare che dal 1972 ai giorni nostri garantisce con efficacia ed operatività la vigilanza sopra e sotto i nostri mari.
Il Colonnello Pilota Federico Fedele, Comandante del 41° Stormo e dell’Aeroporto di Sigonella, durante il proprio intervento si è soffermato sul futuro di Sigonella (sul nuovo velivolo P-72A che sostituirà l’Atlantic e sul nascituro Reparto dell’AGS/NATO) ed in particolare sui “giovani del futuro” presenti: “cari ragazzi spero che per voi questa sia stata una giornata diversa ed importante; il nostro obiettivo era quello di farci conoscere meglio e di farvi apprezzare la realtà dove operiamo ogni giorno, 24 ore su 24, svolgendo in silenzio un lavoro estremamente importante ed appassionante, fondamentale per garantire al Paese sicurezza e pace. Spero che siamo riusciti a trasferirvi quella passione che vi porterà ad inseguire i vostri sogni ed un giorno a realizzarli”.

  1°M. Carmelo Savoca

Atlantic in volo con Etna sullo sfondo

Atlantic in volo con Etna sullo sfondo

Autorità presenti all'evento

Autorità presenti all’evento

La foto con gli studenti

La foto con gli studenti

Distribuzione materiale aeronautico agli studenti

Distribuzione materiale aeronautico agli studenti

4X Autorità presenti all'evento

4X Autorità presenti all’evento

Durante il briefing

Durante il briefing

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