GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
Home Tags Posts tagged with "Sicilia"

Sicilia

0 1306

Un’opportunità per fare rete ed uno strumento per lo sviluppo di tutto il territorio promossa dalla testata giornalistica "Tempostretto"

Incontro del 2 Dicembre 2015 a Giardini Naxos:

Giardini Naxos – “La Città Metropolitana ed il Masterplan: un’opportunità per fare rete ed uno strumento per lo sviluppo di tutto il territorio“.
La testata giornalistica TEMPOSTRETTO promuove una serie di incontri per iniziare a mettere in rete i Comuni della fascia jonica, della fascia tirrenica, dei Nebrodi, per arrivare ad una visione strategica complessiva e ad una proposta che non sia soltanto una “lista della spesa” ma guardi ad un traguardo di crescita per l’intera provincia. Agli incontri saranno presenti i rappresentanti dell’Università, degli Ordini professionali, di Confindustria, dei sindacati, al fine di creare una rete progettuale condivisa e qualificata.
Si ringrazia per l’organizzazione dell’evento nella zona jonica, il sindaco e la presidenza del consiglio comunale di Giardini Naxos.

La invitiamo pertanto a partecipare, certi di un qualificato e determinante contributo, all’incontro che si terrà MERCOLEDI’ 2 DICEMBRE ALLE 17.00 nella Sala consiliare del Palazzo Municipale di Giardini Naxos.
L’invito è esteso sia all’intera amministrazione che al Consiglio comunale.

Incontro del 4 Dicembre a Messina:

Il nuovo incontro si svolgerà il 4 dicembre, alle ore 9.30, nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni il tavolo tecnico in vista dell’avvio della progettazione degli interventi da inserire nel Masterplan per il Mezzogiorno, il documento di indirizzo strategico che costituirà un’occasione di sviluppo imperdibile per la Città Metropolitana di Messina

All’importante incontro parteciperanno la deputazione nazionale e regionale, i sindaci dei 108 Comuni della provincia, le autorità amministrative, gli ordini professionali e le organizzazioni sindacali.

La concreta possibilità di successo è strettamente connessa alla capacità di proporre interventi validi a veicolare le risorse pubbliche italiane ed europee e che siano realmente avviabili entro il 2016 in un quadro di gestione coordinata del territorio.

La riunione risponde alle esigenze di confronto provenienti dal mondo politico, economico e produttivo, universitario, dalle maggiori realtà amministrative e dalle organizzazioni sindacali per realizzare una programmazione condivisa di strategie comuni

Masterplan per il Mezzogiorno è il quadro di riferimento entro cui si collocheranno le scelte operative che sono in corso di definizione nel confronto Governo-Regioni-Città Metropolitane sui 16 Patti per il Sud e dovrà far leva sui punti di forza e di vitalità del tessuto economico meridionale per consentire l’avvio di una reale ripresa e trasformazione dell’economia del Mezzogiorno.

La dotazione economica ammonta a circa 95 miliardi di euro a disposizione da qui al 2023 per politiche di sviluppo ed è composta da Fondi strutturali (FESR e FSE) 2014-20 pari a 56,2 miliardi di euro, di cui 32,2 miliardi di euro europei e 24 miliardi nazionali, cui si aggiungono fondi di cofinanziamento regionale per 4,3 miliardi di euro e Fondo Sviluppo e Coesione, per il quale sono già oggi disponibili 39 miliardi di euro sulla programmazione 2014-20,.

I 16 Patti per il Sud interessano ciascuna delle 8 Regioni meridionali (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) ed ognuna delle 8 Città Metropolitane (Napoli, Bari, Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo, Cagliari e Taranto) e dovranno definire per ciascuna di esse gli interventi prioritari e trainanti, le azioni da intraprendere per attuarli e gli ostacoli da rimuovere, la tempistica, le reciproche responsabilità.

I singoli Patti saranno definiti dal lavoro comune Governo-Regioni-Città Metropolitane e l’obiettivo è di sottoscriverli entro fine dicembre 2015 in modo che il Masterplan sia operativo dall’1 gennaio 2016.

 

0 1594

Giardini Naxos (Me) – Come in tutta Italia, anche a Giardini Naxos il 25 novembre è stata celebrata la Giornata contro il Femminicidio. La manifestazione, organizzata dalla Sezione locale della FIDAPA, si è svolta presso la sala consiliare. Numerose le donne intervenute. Oltre la presidente della Fidapa prof.ssa Rossella Siciliano, la dott.ssa Stefania Luppino del Direttivo Nazionale  e numerose fidapine, ha preso parte alla manifestazione anche una rappresentanza di alunni dell’Istituto Comprensivo di Taormina. Per l’amministrazione comunale era presente il presidente del consiglio Danilo Bevacqua che ha ospitato la manifestazione nella sala consiliare e i Consiglieri Comunali Martina D’angelo e Rosa Pietrocitto. Nel corso della manifestazione è stata sottolineata l’importanza della giornata e le numerose tragedie che ogni hanno vengono riportate dalle cronache riguardanti casi di femminicidio. A tal proposito sono stati letti i nomi di numerose  donne vittime del femminicidio.
Articolato l’intervento del presidente del consiglio Danilo Bevacqua il quale ha detto: Buonasera a tutti i presenti ed in particolare al gruppo FI.DA.PA. di Giardini Naxos che ha organizzato questo evento, porgo i miei personali saluti e porto quelli del Sindaco e di tutta L’Amministrazione Comunale, come “padrone di casa” ricordando che oggi 25 novembre si celebra la Giornata contro la Violenza sulle Donne. Istituita dall’Onu nel 1999, giornata che rappresenta un momento di riflessione e che coinvolge, in tutto il Mondo, milioni di donne e di uomini. Celebrare ogni anno questa data simbolo voluta dalle Nazioni Unite, ci ricorda che non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia di fronte ai casi di abuso e maltrattamenti ai danni delle donne, ciascuno di noi assumendosi le proprie responsabilità: istituzioni, parti sociali, mondo dell’associazionismo
Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
Da uomo, nonché marito e padre mi piace ricordare a tutti gli uomini, che la violenza non da risposte e purtroppo, ancora oggi, una delle forme più comuni di violenza contro le donne è rappresentata da quella perpetrata dal marito, dal partner, e non a caso ricorderei due strofe di una canzone di Alex Britti, dal titolo “Perché ? che recita così:
Quella donna ha un segno in faccia
e dice che se lo è fatto da sé
ma nel cuore una cosa più grande
un segreto che non capirai
un amore violento e inquietante
che però non denuncerà mai.”
“se una donna perdona comunque
e non urla la sua verità
non potrà aiutarla nessuno
e la vita non ritornerà”.
Concludo, dicendo, che i diritti delle donne sono una responsabilità di tutto il genere umano e che esse sono “i perni” che tengono unite le famiglie, le comunità e le nazioni.
In questa Giornata Internazionale, bisogna riaffermare il nostro impegno per la difesa dei diritti delle donne; investire più risorse per fronteggiare tale violenza; e fare tutto il possibile per porre fine, una volta per tutte, a queste terribili violazioni“.

0 2224

MessinaE’ stata allestita a Palazzo dei Leoni la mostra fotografica permanente di Mimmo Irrera dal titolo “Una Famiglia Messinese”, un’istantanea della società contemporanea (1995/1996).
L’esposizione è visitabile tutti i giorni in coincidenza dell’apertura della sede della Città Metropolitana di Messina.
La ricca collezione, donata dall’autore alla Città Metropolitana di Messina, costituisce un patrimonio storico per l’intera cittadinanza e propone una raccolta di immagini colte al volo, storie di famiglie immortalate dall’occhio indiscreto della macchina fotografica di Mimmo Irrera arricchite da dediche autografe scritte da ogni personaggio.
L’autore degli scatti, nato a Messina nel 1947, inizia a fotografare nel 1970 e, dopo aver sperimentato vari generi, opta per il ritratto come mezzo di espressione a lui più connaturale, insieme al bianco e nero di cui cura personalmente la stampa.
Per Irrera la fotografia costituisce un momento di magia, un’emozione irripetibile e che si rinnova perennemente, scatti che ritraggono persone, microcosmi unici e inimitabili, con le loro diversità, la foto non come riproduzione asettica bensì come interpretazione e sintesi dell’anima che è racchiusa in ogni personaggio.
Il noto fotografo messinese ha esposto in numerose città italiane e straniere tra le quali Firenze, Roma, Catania, New York, Napoli, Bruxelles, Vercelli, Pescara, Klagenfurt, L’Aquila, Messina ed è autore di interessanti pubblicazioni quali: “Giardini del Silenzio”, “Beltà e Vanità”, “Messina viva” e “Terra, Acqua, Mito”.

Nino Calarco

Nino Calarco

Guglielmo Stagno D'Alcontres

Guglielmo Stagno D’Alcontres

Michelangelo Vizzini

Michelangelo Vizzini

0 1288

Paternò (Ct)Sabato 28 novembre 2015, si terrà a Paternò (CT) la 7ª edizione del “Premio Idria 2015”. L’evento, organizzato dalla Pro Loco e dal Comune di Paternò, ha l’obiettivo, attraverso la consegna di una targa riconoscimento, di premiare quei Militari che per il loro attaccamento alla Patria ed alle Istituzioni si sono distinti, a rischio della propria incolumità, in fatti o operazioni umanitarie nazionali e nelle missioni di pace internazionali.
La cerimonia di premiazione, avrà luogo alla presenza di varie personalità religiose, civili e militari della provincia Catanese e si terrà nella suggestiva cornice barocca della “Chiesa dell’Idria” (da qui la denominazione del premio) simbolo del martirio di Santa Barbara Patrona della Città di Paternò. Idria è anche il vaso ellenico dove si conservava acqua pura simbolo di comunicazione fra i popoli e, in seguito, anche i voti nelle assemblee militari.
Saranno premiati rappresentanti delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. I premiandi dell’Aeronautica Militare saranno il 15° Stormo di Cervia (per le attività di soccorso dei passeggeri del Traghetto “Norman Atlantic”), l’88° Gruppo del 41° Stormo Antisom di Sigonella (per le attività di soccorso ad un’imbarcazione di migranti in imminente pericolo di vita), il Primo Maresciallo Luigi Grazioli e il Sergente Maggiore Fabio Fenu (entrambi per essere intervenuti a salvare altrettante persone in imminente pericolo di vita).
Tutti esempi di passione, professionalità, etica e spirito di squadra che – come nelle migliori tradizioni della Forza Armata – hanno perfettamente personificato l’esempio, il coraggio e il sacrificio con azioni compiute, in modo silenzioso e senza clamori, in difesa e in soccorso della collettività anche a rischio della propria incolumità.
Gli accrediti dei rappresentanti dei Mezzi d’Informazione possono avvenire tramite il Comune di Paternò o ai recapiti di seguito riportati.
Per l’Aeronautica Militare, le eventuali interviste potranno essere rilasciate solo al termine della cerimonia dal Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, Colonnello Pilota Federico Fedele od altro rappresentante purchè pre-coordinate con i responsabili PI della Forza Armata presenti in loco.

0 1912

Realizzata da Italian Factory Magazine e curata da Silvia Fabbri con il patrocinio della Città Metropolitana di Messina

1X L'Altra faccia dei supereroi locandinaMessina - E’ stata inaugurata domenica 22 novembre al Monte di Pietà la mostra dal titolo“L’altra faccia dei supereroi”, il mondo dei fumetti proposto in una visione di rottura, idee che oltrepassano gli stereotipi e si confrontano con le tematiche contemporanee e con i canoni dell’arte classica fino a proporre atmosfere surreali che invertono le regole dell’identità dei personaggi e si fondono in un connubio  provocatorio.
L’evento espositivo mette a confronto stili eterogenei e diverse tecniche di artisti di varie nazionalità, immagini che stravolgono l’idea tradizionale dei fumetti e si trasfigurano in opere dissacranti che stimolano riflessioni inattese.
Dieci gli artisti stranieri presenti alla mostra che sarà visitabile fino al 5 dicembre  2015: il messinese Alex Caminiti; lo spagnolo ma cubano d’adozione, Felipe Cardena; l’ucraina Svitlana Grebnyuk; la giapponese Tomoko Nagao e gli italiani
Desiderio, Antonella Cinelli, Omar Ronda, Alex Folla, Michele D’Avenia, Chand Tun.

3X  L'Altra faccia dei supereroi 2

0 2428

Prestigioso riconoscimento internazionale per il taorminese Vincenzo D’Arrò. Il talentuoso artista – classe 1981 – docente presso l’Accademia di Belle Arti di Catania di Marketing Culturale e Comunicazione Pubblicitaria, con all’attivo l’organizzazione di significativi eventi artistico-culturali sul territorio e la partecipazione ad importanti mostre ed affermati premi in Italia ed all’estero, è stato chiamato, infatti, a rappresentare l’Italia alla prima edizione di “ART CAMP MALTA”, svoltosi recentemente tra Palazzo Verdala a Malta e Villa Rundle a Gozo.
Sotto l’egida dell’Ufficio della Delegazione Permanente di Malta nell’UNESCO, attraverso il Centro di Educazione, Scienze e Cultura, e dalla Commissione Nazionale di Andorra dell’Unesco, supportato dai Ministeri maltesi del Turismo, degli Affari Esteri, della Famiglia e Solidarietà Sociale, dell’Educazione e dell’Occupazione oltre che dal Gozo College, l’ART CAMP MALTA è un progetto, lanciato nel 2008 ed inquadrato nel Decennio Internazionale per il Riavvicinamento delle Culture (2013-2022), che l’UNESCO fortemente sostiene nell’intento di rafforzare il ruolo della cultura come strumento essenziale per lo sviluppo sostenibile e la promozione della pace. All’insegna dello slogan “Il razzismo, la discriminazione e l’intolleranza”, tema conduttore della manifestazione, per una decina di giorni 13 artisti provenienti da Paesi dell’area Mediterranea si sono ritrovati così a Malta, un’isola dalla piccola estensione territoriale ma di grande significato simbolico vista la sua posizione geografica, situata al crocevia di molte culture, dando vita ad un incontro inter-culturale declinato in una pluralità coinvolgente di attività ed esperienze, che ha voluto ribadire, con la forza delle idee e del talento, come l’espressione artistica sia un linguaggio comune e universale. Così il gruppo dei selezionati – Vincenzo D’Arrò (Italia), Mais Jorba (Spagna), Ismail Karayakupoglu (Turchia),Maja Kirovska (Serbia), Martha Hraoui (Libano), Petya Ilieva (Bulgaria), Maja Dokic Mihajlovic (Macedonia), Nitsan Hamerman (Israele), Adrian Scicluna (Malta), Faust Campama (Andorra), Thea Tini (San Marino), Altayeb Amadaldin (Palestina), Jelena Remetin (Croazia) – tutti giovani artisti emergenti, fiore all’occhiello del panorama culturale mediterraneo, hanno vissuto gomito a gomito, condividendo le proprie differenti culture d’origine, declinando tematiche e linguaggi artistici diversi in più sfaccettature e materializzazioni, evidenziandoli in una visione articolata e prismatica che ha dato vita ad un entusiasmante workshop aperto ad un pubblico, numeroso e partecipe, con cui gli artisti hanno tutto il tempo interagito.
Un grande successo di pubblico e di critica, un’iniziativa lodevole – come ha tenuto ad affermare il ministro per Gozo, Dr. Refalo – sottolineando come “questo progetto dimostri che le arti sono in grado di essere un importante strumento per abbattere le barriere tra le diverse culture e, così, ne deriva la pace“, e che, nella serata finale, ha visto la performance “No World Peace without Peace in the Mediterranean” applaudita dalle massime cariche dello Stato maltese presenti tra il pubblico: dalla Presidente della Repubblica, Dame Marie Louise Coleiro Preca, al Presidente del Parlamento di Malta, Hon.Angelo Farrugia, alla consorte del Primo Ministro, Dame Michelle Muscat. E queste, per Vincenzo D’Arrò – e per Taormina che gli ha dato i natali – si chiamano soddisfazioni.

     MariaTeresa Papale

Marie Louise Coleiro Preca Pres. Rep. Malta

Marie Louise Coleiro Preca Pres. Rep. Malta

Mrs Michelle Muscat moglie del Primo Ministro Joseph Muscat

Mrs Michelle Muscat moglie del Primo Ministro Joseph Muscat

Presidente del Parlamento di Malta Hon. Angelo Farrugia

Presidente del Parlamento di Malta Hon. Angelo Farrugia

Marco nella Laguna De Aculeio

Marco nella Laguna De Aculeio

Ha mollato tutto per intraprendere un viaggio dal sapore mistico nei Paesi sudamericani alla ricerca di un esperienza mistica. Si tratta di un noto musicista jazz, conosciuto nell’hinterland messinese il quale, ad un certo punto della propria vita ha deciso di seguire la sua” via del cuore ” viaggiando a piedi attraverso i misteriosi ed affascinanti paesaggi andini che furono la culla della civiltà Incas alla riscoperta di emozioni e sensazioni ancestrali. Marco Spadaro (si kiama così il protagonista di questa storia) ha pianificato il viaggio in circa due anni di meticolosa preparazione fisica sotto la supervisione di uno staff medico onde trovarsi pronto per affrontare al meglio un viaggio alquanto avventuroso. L’idea di attraversare le Ande e le più importanti località sudamericane si sviluppò nella mente di Marco dopo aver letto Carlos Castaneda scrittore peruviano naturalizzato statunitense nel 1957 . In particolar modo rimane “folgorato” dal libro “Viaggio a Ixtlan”  il libro in cui Castaneda racconta la sua iniziazione ai misteri dello sciamanesimo, grazie agli insegnamenti di don Juan Matus. Sarà stata forse questa lettura a convincerlo ad intraprendere l’affascinante viaggio nelle terre andine per conoscere di persona il mondo degli shamani? Pare di si. Dopo due anni di pianificazione Marco Spadaro è partito alla volta del SudAmerica. Ha attraversato l’Atlantico in volo fino in Perù alla ricerca dell’energia ancestrale sulle vette del magico Macchu Picchu e su altre località peruviane e cilene. La prima tappa è stata quella del lago Titicaca che si trova al confine fra Bolivia e Perù, ad un’altitudine di 3.812 metri. Acciambellato al confine dei due stati, in una delle zone piu` montuose del mondo, questo lago piu` unico che raro è al centro di una zona altamente suggestiva, sia per ragioni archeologiche sia per ragioni antropologiche. Il Titicaca è il lago navigabile piu` “alto” del mondo: 3.800 metri. E` lungo 150 km e profondo 300 metri. Piu` che un lago, si tratta di due laghi congiunti dallo stretto di Tiquina: il Lago Mayor (in dialetto quecha “Chuchuito”) che è  a nord e contiene le isole del Sole e della Luna; il Lago Minor (o “Huinamarca) che è a sud e contiene diversi isolotti. L’acqua e` di un azzurro puro e splendente. A poca distanza dalla riva meridionale si trovano le rovine dell’antico complesso di Tiwanacu (ribattezzata Tiahuanaco dagli spagnoli). La seconda tappa è stata quella del deserto di Atacama in Cile una delle zone più aride del mondo. Da qui è iniziata l’affascinante avventura. Dopo una breve sosta Marco ha raggiunto la Laguna de Aculeio (Cile). Dal Cile ha raggiunto il Perù alla volta del famoso sito Archeologico Inca di Machu Picchu. Arrivato nella valle dell’Urubamba ha visitato il sito della Gran Caverna dove ha effettuato un rito propiziatorio prima di raggiungere le vette del Machu Picchu. Poi si è inerpicato assieme ad una guida, fino a raggiungere la cima a circa 2500 metri di altitudine. Qui avrebbe dovuto compiere assieme alla guida il “Rito di S. Pedro” (San Pedro è un cactus il quale, dopo almeno due bolliture consecutive, libera una sostanza psicotropa, la “Mescalina”, con effetti identici al Peyotle messicano) che gli avrebbe permesso di essere accolto nella caverna di un brujo (guaritore) alquanto noto nella zona. Purtroppo per problemi vari non è stato possibile effettuare il rito dunque, l’incontro è saltato. Marco sta comunque continuando il suo viaggio mistico che si prospetta suggestivo e ricco di altre sorprese. Il mito del popolo Incas e dei Quechua, il culto della Pachamama, i misteriosi geoglifi di Nazca, la città sacra di Machu Picchu, Cuzco l’antica capitale, la visione degli strumenti musicali tipici delle Ande. Altre pagine suggestive del “diario di bordo” saranno scritte nei prossimi giorni da questo intraprendente giovane musicista messinese che sta vivendo una magica e affascinante esperienza ai confini del mondo.

                                    ROSARIO MESSINA

Aeroporto nel Deserto De Atacama

Aeroporto nel Deserto De Atacama

Deserto Atacama

Deserto Atacama

Deserto Atacama

Deserto Atacama

 

Laguna de Aculeio

Laguna de Aculeio

5x Segnaletica Gran Caverna

Segnaletica della Gran Caverna

Marco nel sito della Gran Caverna

Marco nel sito della Gran Caverna

Marco Spadaro

Marco Spadaro

Il rito andino propiziatorio

Il rito andino propiziatorio

Acqua Caliente nei pressi di Machu Picchu

Acqua Caliente nei pressi di Machu Picchu

Il sito della Gran Caverna

Il sito della Gran Caverna

Il sentiero verso Machu Picchu

Il sentiero verso Machu Picchu

Marco e la guida a Machu Picchu

Marco e la guida a Machu Picchu

0 1890

Giardini Naxos (Me) – “Quando la solidarietà verso le persone diversamente abili, diventa concretezza“. Potrebbe essere questo lo slogan per denominare il progetto “Sun” che l’amministrazione comunale di Giardini Naxos del Sindaco Pancrazio Lo Turco ha reso operativo. A spiegare i termini del nuovo servizio è l‘assessore ai Servizi Sociali Sandra San Filippo che ha curato l’iniziativa la quale dice: ” Il progetto Sun è stato attivato a partire dal 23 novembre. Avrà la durata di un anno e garantirà l’assistenza domiciliare a tre utenti portatori di handicap residenti nel Comune di Giardini Naxos. Porterà ai destinatari e, alle loro famiglie, un sostegno che possa alleviare la loro situazione già difficile a causa del loro stato di disabilità.
L’iter che ha portato all’approvazione del progetto era iniziato circa un anno fa, con la pubblicazione da parte della Regione, di un avviso (con D.A. 76 del 29/01/2015) in base al quale si potevano presentare dei progetti di assistenza per disabili in situazione di compromissione funzionale o minori disabili che svolgono attività di socializzazione che vengono assistiti all’interno del nucleo familiare. Il progetto, è stato approvato ed ammesso a finanziamento, il sei ottobre 2015 con il D.D. n. 2381 della Regione Sicilia. A predisporlo e metterlo in atto è stata la Società Cooperativa Delfino di Catania che opera nel settore da circa venti anni accumulando esperienza e professionalità ad alti livelli. Sono gli operatori della Delfino a prestare l’assistenza ai tre disabili destinatari del servizio. La realizzazione del progetto sun è stata attuata con la collaborazione dell’assessore ai Sevizi Sociali del Comune di Giardini Naxos, Sandra Sanfilippo la quale ha dimostrato grande sensibilità verso le persone con disabilità e soprattutto verso le loro famiglie che sono di fatto i principali ammortizzatori sociali delle nostre comunità le quali spesso sono costrette ad affrontare sacrifici enormi per assistere i loro familiari portatori di handicap.

0 2155

Gli irlandesi della Contea di Mayo, attendono una risposta a tale domanda

Castelbar

Castelbar

Sicilia-Irlanda . Un territorio mozzafiato quello della Contea di Mayo, all’Ovest dell’Irlanda. Campi di torba si alternano a paddocks verdi sotto un cielo grigio. Raggi di sole spesso li illuminano di un raro e indescrivibile splendore dorato. Bovini e ovini vi pascolano indisturbati, senza la presenza di alcun pastore. Accanto la vita di piccoli borghi e case rurali, disseminati tra colline gentili, scorre quasi fuori dal tempo, scandito da una pigra pioggerellina. Centri più popolati si stagliano nella notte tra laghi e monti che si profilano in lontananza. Su tutti si eleva il Croagh Patrick, il monte su cui S. Patrizio:– si dice – abbia digiunato per 40 gorni e 40 notti, prima di iniziare la sua attivita’ missionaria in Irlanda.
Il maestoso e piramidale Croagh Patrick richiama un po’ l’Etna. Un punto in comune tra le due isole d’Irlanda e Sicilia. Un simile legame lo si ritrova nei due mari: il Mediterraneo e l’Oceano Atlantico dalle cui acque nascono queste montagne.
Fu ai bordi di Lough Furnace, nel recinto dell’abazia di Burrishole, con Croagh Patrick all’orizzonte, appena 30 km lontano, che abbiamo ascoltato una storia, racchiusa in affreschi del lussoso S. Domenico Palace Hotel di Taormina, protetto dalla grande piramide dell’Etna. Le rovine dell’abazia si ergono ancora accanto al ruscello che, sgorgando da Lough Furnace, forma la mistica baia di Clew, un tempo teatro di navi e commercianti, per perdersi poi nell’Atlantico. Il nobiluomo Richard ‘in iron’ de Burgo la fondo’ su terreno di sua proprieta’ per i Frati Domenicani nel 1469. Lui stesso vi si ritiro’ nei giorni della sua vecchia e vi mori’. Lo splendore di questa abazia doveva essere particolare, a giudicare dal meraviglioso calice d’argento di cui le fecero dono Thomas de Burgo, nipote di Richard, e la moglie Grainne. Questo calice adesso lo si puo’ ammirare nel Museo Nazionale di Dublno.
Duecento anni dopo la fondazione del sito monastico di Burrishole, due nobil donne, Honoria de Burgo ed Honoria Magaen, divennero Sorelle del Terzo Ordine di S. Domenico. E’ proprio la storia di queste due consorelle che l’hotel S. Domenico protegge e tramanda.
La cornice storica e’ quanto mai interessante. Siamo durante le cosiddette Leggi Penali in Irlanda, quando i dominatori inglesi non permettevano agli irlandesi di esercitare la propria liberta’ religiosa e i propri diritti fondamentali. Anzi non poteva esistere, secondo tali leggi, un irlandese cattolico con un reddito superiore alle cinque sterline, cioe’ 12.500 lire di un tempo o sei Euro di oggi. Clero e prelati erano perseguitati. A chi li scovava, gli inglesi davano £5 (sterline) per la testa di un prete o di un lupo e £10 per la testa di un vescovo. E tanti erano allora i cacciatori di teste! Nel cimitero accanto all’abazia di Ballintubber, situata a circa 11 km da Castlebar, la capitale della Contea o Provincia di Mayo, e vicina a quella di Burrishoole, esiste ancora la tomba di uno di questi procacciatori di teste.
In una gelida giornata del febbraio 1652 i soldati di Cromwell misero a ferro e fuoco questo territorio, distruggendo abazie e luoghi di culto. Un anno dopo essi tentarono di abbattere anche l’abazia di Ballintubber. Una descrizione di quegli eventi ce l’ha lasciata il Priore della medesima: Non e’ sfuggita neppure una singola localita’ in tutta la nazione alla loro furia. Attaccarono anche il nostro convento, ma vennero respinti per ben due volte. Al terzo attacco entrarono. Uccisero tutti i soldati che avevo con me. Dei religiosi, alcuni sono stati fatti prigionieri, altri feriti, altri sono fuggiti sulle montagne. Io stesso e un ragazzo abbiamo trovato un guscio d’albero e in quella piccola imbarcazione ci siamo lanciati nelle profondita’ dell’acqua. Ho preferivo mille volte affidarmi alle merce’ delle onde – e quelle atlantiche sono particolarmente pericolose – anziche’ alla pazza rabbia dei cromwelliani assetatai di sangue. Quando tutti pensavano che io ero certamente annegato in quella piccola canoa fatta di un solo guscio d’albero, raggiunsi Clare Island. Qui ho trovato alcuni soldati ed anche alcuni nobili ed ecclesiastici che durante molti mesi, per la loro Fede, avevano affronato i rigori delle montagne e delle foreste e gli attacchi del nemico prima di fuggire in quest’isola.
Le due suore del Terzo Ordine dei Domenicani, gia’ in eta’ avanzata, per sfuggire alla violenza dei soldati di Cromwell, cercarono rifugio in un vicino isolotto in Luogh Furnace. I soldati comunque riuscirono a scovarle, denudandole e massacrandole di santa ragione. Honoria de Burgo e’ morta sotto le percorse, ma Honoria Magaen riusci’ a sottrarsi alla loro rabbia satanica, nascondendosi dentro la cavita’ di un albero. Il giorno seguente la sua serva fedele la trovo’ stecchita per assideramento dentro il tronco dell’albero. La riporto’ in abazia e ne seppelli’ il corpo accanto alla sua amica. Ma la storia di Honoria Magaen raggiunse anche la Sicilia, dove si trovano tanti legami con l’isola d’Irlanda, illuminati dal libro: Sicilia e Irlanda: Legami culturali.
Taormina, tra le tante regine, principesse e stelle del cinema e del teatro che ha ospitato attraverso i secoli, ricorda ancora oggi questo momento tragico della storia irlandese e l’umile suora del Terz’Ordine di S. Domenico, Honoria Magaen, in due affreschi all’interno del suo piu’ prestigioso hotel.
Come sia potuto accadere tutto questo?
Sappiamo che S. Domenico fu un convento, fondato nel 1430, da una famiglia principesca per i Frati Domenicani. Rimase tale fino al 1896 quando divenne hotel, dopo la secolarizzazione che l’allora massonico Governo italiano opero’ subito dopo il 1870. Al suo interno si trova una sequenza di affreschi di Suore Domenicane e tra queste precisamente l’ovale che riproduce Beata Honoria Magaen, proveniente dall’Hibernia ossia dall’Irlanda, in un atteggiamento di preghiera. Un altro, piu’ nascosto, la ritrae nella cavita’ dell’albero in cui si era rifugiata nel tentativo di salvarsi.
Si pensa che le due Honorie del Terz’Ordine Domenicano siano state commemorate dal Capitolo Generale dell’Ordine dei Domenicani, tenutosi nel 1656 e, quindi, immortalate in affreschi di artista ignoto, a ricordo della loro triste storia. Ma, dov’e’ l’affresco di Honoria de Burgo? Non meritava anche lei un affresco non solo per il suo lignaggio aristocratico, ma anche perche’ morta da martire? Gli storici del S. Domenico di Taormina potranno rispondere – si spera - ai tanti amici irlandesi della Contea di Mayo in Irlanda, che ancora attendono una risposta a simili domande.

                    Enzo.farinella@gmail.com

Mayo Ireland Burrishoole Abbey

Mayo Ireland Burrishoole Abbey

3X Croagh Patrick con neve

Successo per la presentazione di 4x10 con i poeti Chiara Carastro, Antonio Lanza, Michele Leonardi e Pietro Russo Quadernetto di poesia contemporanea a cura di Grazia Calanna e Orazio Caruso

Da sin. Carastro, Leonardi, Lanza e Russo

Da sin. Carastro, Leonardi, Lanza e Russo

Catania-Presentato con successo (in termini di partecipazione e apprezzamenti) il numero inaugurale della collana ‘Quadernetto di poesia contemporanea’ a cura di Grazia Calanna e Orazio Caruso, Algra Editore, intitolato 4×10. L’evento si è svolto nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania (Dipartimento di Scienze Umanistiche) in collaborazione con il Comitato di Catania della Società Dante Alighieri, presieduto dal prof. Dario Stazzone. Con l’editore Alfio Grasso, gli autori (Chiara Carastro, Antonio Lanza, Michele Leonardi e Pietro Russo) e i curatori, è intervenuto, in qualità di relatore, il prof. Giuseppe Savoca (Prof. Emerito di Letteratura italiana moderna e contemporanea, già Presidente DA – Comitato di Catania) che ha sottolineato: «Considerata alla luce di questo momento storico davvero drammatico per la nostra terra, la poesia, laddove si presenti l’occasione di emergere, è sempre una conquista di cui non possiamo fare a meno. L’idea che concetti quali bellezza e verità siano ancora in grado di determinare una forma di resistenza contro la barbarie attuale ci lascia presagire un futuro diverso, nonostante tutto».
Altresì, ha dichiarato il prof. Dario Stazzone (Presidente facente funzioni DA – Comitato di Catania): «Sono felice che il comitato catanese della Dante abbia ospitato la presentazione del Quadernetto di poesia contemporanea, contenente i versi di autori giovani quanto promettenti. Questi poeti rivelano già delle forti personalità, una lezione in un mondo in cui, se non esistono più poeti laureati, esistono purtroppo molti pregiudizi e preclusioni verso i giovani. E di un lavoro giovane, appassionato, si avvale il nostro comitato, in tutti gli aspetti e le articolazioni delle sue attività».

«Un progetto culturale inaugurato dai versi di quattro giovani siciliani, acceso dal fulgore di una terra di per se stessa poetica (e non soltanto per tradizione). Per ognuno degli autori proponiamoha ribadito la Calannauna selezione di dieci poesie. La collana reca il simbolo della x da intendere, coerentemente con la nostra concezione di poesia, nella duplice accezione di moltiplicatore (di significati, significanti, pulsioni, contenuti) e di incognita (oltreché per il lettore per colui che la ‘raccoglie’)».

«Benché il sentiero sia sempre più stretto e angusto, la poesia, tuttavia, riaffiora sotto mentite spoglie negli interstizi non ancora monetizzati, nel bisogno di scambi gratuiti, nelle scuciture impreviste del sistema, tra le maglie della rete, nel ritorno prepotente all’oralità sociale, alla lettura in pubblico, al confronto viso a viso con le persone reali. Le grandi concentrazioni editoriali si apprestanoaggiunge Caruso -, a congedarsi dalla poesia perché badano solo ai numeri e al mercato. L’unico linguaggio che comprendono è quello della matematica finanziaria, l’unico critico che ascoltano è quello che fa pendere i bilanci dalla parte del guadagno. Ma non bisogna disperare perché si aprono ampi spazi di manovra per avventure editoriali nascenti, a condizione che sappiano cercare e riconoscere, nell’informe scarabocchio della comunicazione globale, i nuovi poeti, spingendoli a emergere e dandogli il giusto rilievo».

La presentazione della collana editoriale

La presentazione della collana editoriale


Riportiamo di seguito le biografie degli autori:

Biografie

Chiara Carastro, catanese, dal 4 maggio ’94, ha conseguito la maturità classica al Liceo Gulli e Pennisi di Acireale, attualmente studia Giurisprudenza all’Università di Catania. Esordisce su l’EstroVerso (1 Ottobre 2014), e, poco dopo, pubblica sul blog “larosainpiù” (21 Ottobre 2014).

Antonio Lanza, nato a Paternò (CT) nel 1981, vive a Biancavilla. Laureato in Lettere Classiche, fino al 2015 ha svolto l’attività di libraio. ha partecipato alla manifestazione “IsolaPoesia” ed è stato più volte ospite al “Rito della luce” organizzato dalla fondazione Fiumara d’arte di Antonio Presti. Alcune sue poesie sono apparse online su l’EstroVerso (1 Luglio 2014). I testi inseriti in questo Quadernetto costituiscono la quarta sezione della raccolta inedita Suite Etnapolis.

Michele Leonardi nasce nel 1989 a Catania. Nel 2014 porta a termine il suo esordio cinematografico con il cortometraggio Morte Segreta, che ha ottenuto diversi riconoscimenti in Italia e all’estero. Tra l’agosto e il settembre 2015 ultima il suo secondo film breve, Mia. Da oltre dieci primavere scrive di musica per IlCibicida.com. Nell’estate del 2014 vince il terzo premio al Concorso Nazionale di Poesia Città di Chiaramonte Gulfi. Ha esordito su l’EstroVerso con dieci poesie inedite (10 Dicembre 2013).

Pietro Russo vive a Catania dove insegna materie letterarie nei licei e negli istituti tecnici e professionali, nonché Italiano a stranieri presso il comitato di Catania della Società Dante Alighieri, di cui è anche respondabile delle atrtività culturali. Collabora con varie testate cartacee e online con articoli di critica e recensioni letterarie. Nel 2013 ha pubblicato il saggio La memoria e lo specchio. Parole del Petrarca nella poesia di Sereni. È segretario del Centro di Poesia Contemporanea di Catania che ha fondato nel 2014 insieme ad alcuni amici e colleghi. Alcune sue poesie sono apparse sul web e in varie antologie.

RIMANI IN CONTATTO