GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Taormina

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Palermo – Giulio Francese, 59 anni, è il nuovo  presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Il nuovo presidente dell’Odg di Sicilia  figlio del compianto giornalista Mario Francese, cronista del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia nel  1979, si è già  insediato nel suo ufficio di via Gian  Lorenzo Bernini a Palermo. Il nuovo Consiglio regionale è composto,  inoltre, dal Vicepresidente Salvatore Li Castri, dal Segretario Santo Gallo, dal tesoriere Maria Pia Farinella. Gli altri componenti del Consiglio sono i consiglieri professionisti Riccardo Arena, Salvatore Ferro, Concetto Mannisi, Filippo Mulè e dal consigliere pubblicista Attilio Raimondi. Presidente del Collegio dei revisori dei conti è stato eletto all’unanimità il professionista Daniele Ditta, che sarà affiancato dal professionista Placido Ventura e dal pubblicista Andrea Naselli. A conclusione del Consiglio, il neo eletto presidente Giulio Francese ha dichiarato: “Fino a poco tempo fa non immaginavo neppure di candidarmi. Alla fine mi sono messo in gioco perché tanti sono stati i colleghi a chiedermi un impegno diretto, considerandomi una risorsa per tutta la categoria. Affronterò con spirito di servizio questo mandato da presidente, sapendo di avere al mio fianco un Consiglio composto da colleghi di grande esperienza e professionalità”. Congratulazioni e auguri di buon lavoro ai colleghi.

Il giornalista Giulio Francese nuovo presidente dell'Odg di Sicilia

Il giornalista Giulio Francese nuovo presidente dell’Odg di Sicilia

Il nuovo Consiglio direttivo dell'Odg di Sicilia

Il nuovo Consiglio direttivo dell’Odg di Sicilia

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Come inizio non c’è male: è stato pressoché perfetto. Anzi, a dire il vero, al di là delle più rosee aspettative. Anche se l’obiettivo categorico da raggiungere era quello dei tre punti, in vista della gara casalinga contro la Callipo Vibo Valentia e del turno di riposo che si osserverà il 28 ottobre prossimo. Data, subito dopo la quale la Savam Costruzioni Volley Letojanni dovrà preparare un filotto di partite davvero proibitive, ma che ieri al Pala “Oreto” ha dato prova della sua consistenza contro un Cicala Palermo ben rodato (e che rispetto allo scorso campionato ha cambiato poco o nulla) battendolo 3 a 0 nell’arco di poco più di  2 ore di gioco. Una debacle, quella subìta dai ragazzi di mister Guerrieri, ad opera del sestetto guidato da un Flavio Ferrara abbastanza soddisfatto della prima uscita stagionale  dei suoi fuori dalle mura amiche e che ha permesso di rodare ancora meglio gli schemi provati durante le sedute di allenamento settimanali da capitan Schifilliti e compagni. Un gruppo giunto in terra palermitana per portare a compimento una missione ben precisa: vincere con il massimo punteggio dopo l’affermazione esterna al tie-break dell’aprile scorso, che aveva messo fine alle residue speranze di play-off dei palermitani. E così è stato, visto che Garofalo e compagni non sono riusciti a strappare nemmeno un set agli ospiti lanciati verso una vittoria netta e meritata, nonostante in tutti e tre i parziali entrambe le squadre abbiano offerto uno spettacolo da big, lottando pallone su pallone e senza dare l’impressione di essere inferiori l’una con l’altra. Sestetti compatti e sempre pronti a rispondere colpo su colpo, dimostrando di essere già in buona forma. Soprattutto nel primo set che iniziava con Schipilliti al centro assieme a Remo, Corso sulla linea opposta, Ruggeri in ricezione, Princiotta e Mazza di banda e Schifilliti in cabina di regia in grande spolvero. Grazie ad un gioco di squadra collaudato i letojannesi riuscivano sin dalle prime battute ad andare in vantaggio di 5 lunghezze e mantenerle fino al 13 a 8. Poi, malgrado gli ottimi muri (13 complessivi) e un 70% di ricezione sulle stilettate di La Rosa e  Gruesner , gli ospiti rallentavano un po’ e i locali approfittavano per ridurre lo svantaggio, andando sul 19  pari. Da qui in avanti un’altalena d’emozioni con il Letojanni che si ricompattava e sul 21 a 21 scavava un solco di 3 vantaggi, chiudendo sul 25 a 21. Secondo parziale altrettanto avvincente, con i padroni di casa che venivano tramortiti dagli ospiti nell’arco di pochi minuti: 10 a 2 e uomini di Guerrieri completamente in balìa delle onde. Subito dopo Palermo riprendeva a giocare, mettendo giù palloni pesanti e tentando di riacciuffare il set; ma gli jonici ingranavano la marcia e si portavano sempre avanti grazie a buone correlazioni muro-attacco. Alla fine, dopo un 21 a 16 a favore dei letojannesi, i locali ritornavano in auge sfruttando qualche imprecisione degli avversari che si tramutava in un botta e risposta: 23 a 22, 23 a 23 e infine 25 a 23 per un Letojanni che andava al terzo parziale con il vento in poppa. Ma proprio questo  si rivelava quanto mai combattuto, con Ferrara che operava dei cambi per far rifiatare il sestetto e i bianco neri che attaccavano senza però ottenere i risultati sperati. O meglio senza averne  troppo giovamento. E così, tra battute tese e precisi contrattacchi, i peloritani si guadagnavano, minuto dopo minuto, pure la vittoria dell’ultimo parziale per 25 a 23 che significava “apoteosi” e 3 a 0 finale. Un risultato importante maturato grazie alla grandissima abnegazione messa in evidenza dai messinesi che, a differenza del Palermo, hanno saputo sfruttare al meglio i momenti topici della partita  per piazzare i colpi che hanno permesso poi di raggiungere la vittoria. Per il Palermo una brutta batosta, anche se nel corso dei tre set Bellone and company non hanno mai mollato.

 

ANGELINA PALERMO VOLLEY: Li Castri, Bellone 4, Garofalo 6, Gruesner 16, Teresi 5, Nastasi (L), Brucia  8, La Rosa 11, Pavone, Cappadona. ALL: Guerrieri

SAVAM COSTRUZIONI VOLLEY LETOJANNI: Schipilliti 3, Schifilliti 4, Corso 12, Princiotta 9, Mazza 11, Remo  11, Degli Esposti, Ruggeri (L), D’Andrea, Pino. N.E. Scollo e Mastronardo. ALL.:: Ferrara

SET: 21-25; 23-25; 23-25

ARBITRI: Emma di Enna e Notarstefano di Caltanissetta

Carmelo Mazza

Carmelo Mazza

Flavio Ferrara

L’allenatori del Letojanni Flavio Ferrara

Gi. Schipilliti

Gi. Schipilliti

 

Messina – Alquanto partecipata la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso letterario “Maria Costa”  ideato dall’ass. A.T.S. Rinascita Gesso presieduta da Tonino Macrì . La manifestazione in onore della poetessa Maria Costa è stata presentata dall’avv. Silvana Paratore che ha scandito, con professionalità  e spigliata dialettica, i ritmi dell’imponente evento al quale hanno partecipato numerosi poeti e prosatori provenienti da tutta la Sicilia e coordinati dall’artista Josè Russotti.  Dopo la magistrale interpretazione di ” Ode a M.Costa” da parte di Antonio Cattino, ha suscitato interesse l’intervento del filologo e critico letterario prof. Lucrezia Lorenzini che ha spiegato , nella sua qualità di Presidente di Giuria, le ragioni del Premio e il motivo della scelta di intitolarlo alla memoria di Maria Costa. Visibilmente commosso ed emozionato il nipote della poetessa Maurizio Costa che ha espresso un sentito ringraziamento a quanti si sono prodigati per onorare la figura della zia. Attribuiti nel corso dell’evento il premio “Una voce ibbisota “ a Pippo Bonaccorso ed il “Premio speciale Scrigno della poesia e della cultura a Fulvia Toscano Direttrice di Naxolegge. La serata è stata allietata dalla corale “ i Figghiu du chiappareddu” di Malvagna, composta, in larga scala, da eredi e nipoti del famoso gruppo originario che nel lontano 1984 debuttò con la “Chianisa” al “Festival dei popoli di Firenze: Josè Russotti, Salvatore Panebianco; Angela Brunetto, Gabriella Caggegi; Giuseppe Cunsolo; Martina Minissale, Ettore Panebianco, Ignazio Panebianco; Miriana Furnari; Marta Pezzino; Vanessa Sofia e il piccolo Antonino Genovese. Hanno suscitato attenzione i documentari /filmati “ a bracera”; ed “Una poesia per Trifirò” curati dal pittore e scultore Vincenzo Trifirò che nel suo intervento, ha raccontato aneddoti del vissuto della grande poetessa. Diverse le segnalazioni di merito, le menzioni d’onore, ed i Premi speciali attribuiti dalla Giuria.Per la sezione “cunti” segnalazioni di merito per Dorotea Matranga di Alcamo con Littra a un politicu; Pietro Garuccio di Trapani  con Mi jiettu; Franca Citrano di Borgetto con Annuzza. Menzione d’Onore per Totò Mirabile di Chiusa Sclafani  con Lu vecchiu mulinaru;  Pina Granata di Palermo con Minicu Bannera; Francesco Billeci di Borgetto con Matri e figghia dintra a tana di l’orcu;  Enza Picone di Palermo con Lu iàtturi iètta picciu. PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA | SEZ. RACCONTI (Cunti) a Mariolina La Monica per “Rina ri notti” . Nel podio dei primi tre classificati per la sezione “cunti” : 3° classificato: Sebastiana Aliberti di Villafranca Tirrena  con “Amaru ciumi”; 2° classificato: Rosaria Lo Bono di Termini Imerese  con ‘U strattu ndê vaneddi –;1° classificato : Maria Antonietta Sansalone di Trappeto  con ‘A cascitedda . Nella sezione “poesia” Segnalazione di Merito per Angelo Abbate di Bagheria con ‘U celu d’Aleppu; Cinzia Pitingaro di Hückeswagen  con  Lamentu d’un migranti;  Giovanni Malambrì di Messina con ‘Na sfida senza tempu; Palma Civello di Palermo con Pinzannu a me figghiu; Domenico Asaro di Canicattì con La vita contadina; Giusi Baglieri di Catania con Magia. Menzione d’Onore per Salvatore Gazzara di Messina con Li casuddi di lu Paradisu; Michele Barbera di Castelvetrano con  ‘A risagghiata; Francesco Billeci di Borgetto  con Binniritti li mani; Lorenzo Peritore di Licata con Paroli; Gaetano Lia di Monterosso Almo  con Ricamu d’amuri; Concetta Mangiameli di Catania con Signuri e donne. PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA | SEZ. POESIA ad Enza Cutitta di Godrano per Li biddizzi di lu criatu. Nel podio dei primi classificati nella sezione “poesia”: 3° classificato: Rosaria Lo Bono di Termini Imerese  con “Pirdunu” ; 2° classificato: Franco La Pica di Taormina  con “Malidittu bisognu”; 1° classificato: Giuseppe la Rocca di Trappeto  con “Jocu di mascari. Consegnati i Riconoscimenti  “Amico del Premio Maria Costa alla prof. Lucrezia Lorenzini –all’artista Josè Russotti; a Melita Brunetto; ad Ignazio Pianebianco dei figghi du chiappareddhu ed un Trofeo con attestazione di benemerenza all’avv. Silvana Paratore per il contributo dato all’iniziativa e per il suo instancabile impegno nel volontariato sociale e culturale. A conclusione della serata, un ricco buffet offerto dall’organizzazione “ Rinascita Gesso” impegnata da anni in attività di valorizzazione e promozione delle tradizioni popolari siciliane ed etnoantropologiche. Soddisfatto il Presidente di ATS Rinascita Gesso Tonino Macrì per la riuscita dell’evento e la numerosa presenza di pubblico che in conclusione della serata ha dichiarato la messa in cantiere della II ed. Del Concorso in lingua popolare siciliana in onore di Maria Costa .  Presenti alla serata Alessandra Minniti dell’assessorato alla cultura di Messina, il Presidente della Fondazione di Partecipazione Antonello da Messina Pippo Previti.

Il pubblico

Il pubblico

Al centro l'Avv. Silvana Paratore

Al centro l’Avv. Silvana Paratore

Alcuni premiati

Alcuni premiati

Premiazione

Premiazione

Premiazione

Premiazione

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CataniaMartedì 17 ottobre sarà on line il nuovo sito web del Monastero dei Benedettini [www.monasterodeibenedettini.it]. Un’altra piccola ma importante iniziativa che tende a celebrare il 40°anno di cessione monastero all’Università degli Studi di Catania [1977 -2017], che punta alla valorizzazione digitale dei contenuti storici ed artistici dello splendido monumento patrimonio dell’Umanità.

Officine Culturali, associazione culturale impegnata dal 2009 nelle attività di promozione, valorizzazione, educazione e comunicazione del Monastero dei Benedettini, in collaborazione con Industria01 – agenzia di comunicazione e strategie digital di Catania [www.industria01.it] –  hanno dato una nuova veste grafica al sito, riorganizzando i ricchi contenuti già esistenti in un menu di navigazione più sintetico ed intuitivo e puntando all’ottimizzazione del sito per tutti i dispositivi mobile.  Il primo sito web del Monastero era, infatti, nato nel 2012 ed era divenuto un punto di riferimento per coloro che volevano avere notizie aggiornate sulle iniziative o volessero approfondire la storia millenaria dell’edificio monumentale. Il nuovo sito ha l’obiettivo di consentire a tutti gli utenti una immediata panoramica del Monumento Unesco e Opera di Architettura Contemporanea attraverso la fruizione delle bellissime immagini che lo raccontano, e soprattutto permettere una chiara consultazione delle iniziative in corso, degli eventi organizzati all’interno del Monastero ed un approfondimento a più livelli della storia che in esso si racchiude, ideato anche attraverso i suggerimenti dei molti utenti che negli anni hanno dato consigli e spinti ai soci di Officine Culturali. La scelta dell’associazione di affidare il restyling ad Industria01 è dovuta ad un dialogo tra le due imprese che dura ormai da svariati anni sulla comunicazione del Patrimonio Culturale siciliano e catanese in modo particolare. Industria01 aveva già generosamente prestato la sua collaborazione per la realizzazione della mappa/brochure del Monastero ispirata alla celebre CityMaps o il più recente incontro “Made in Sicily” tenutosi presso il Chiostro di Ponente lo scorso maggio. La storia dinamica e intrisa di creatività di Industria01, prevalentemente al femminile, che ha basato molta della sua “fortuna” sulla ricerca di forme sempre più belle e avanzate di design e di innovazione ha incontrato lo spirito di Officine Culturali per un progetto più duraturo che per ora vede la rinascita del sito del Monastero dei Benedettini ed in futuro altre preziose novità

«La proposta di lavorare al progetto web di Officine Culturali e poter quindi curare il restyling del sito del Monastero dei Benedettini ci ha onorato e caricato di responsabilità, perché il Monastero è un vero simbolo della Città di Catania e testimonia oltre 2.000 anni di storia Siciliana. – raccontano Bice Guastella e Sarah Bersani di Industria01 – Abbiamo lavorato sotto il segno dell’entusiasmo e a qualche mese di distanza possiamo confermare che con una squadra come quella di Officine, che ama ciò che fa, le cose si realizzano quasi senza fatica!»

Il nuovo sito internet, con all’interno il virtual tour realizzato dal fotografo Antonino Del Popolo, permetterà di compiere da pc, tablet o smartphone un viaggio nella storia con tante sezioni dedicate ai curiosi di tutte le età: i più grandi potranno navigare tra i tanti percorsi guidati, eventi,  appuntamenti e scoprire  i nuovi arrivi del Monastore – il bookshop del Monastero; ai più giovani è dedicata l’intera sezione educazione con le attività didattiche per le scuole, i compleanni, il teatro e i laboratori domenicali.

Un ampio spazio è stato dato alle galleria fotografiche che accompagneranno i visitatori durante tutta la navigazione, con l’aggiunta della raccolta di Instagram ricca di fotografie generate dagli utenti e “ripostate” poiché proprio grazie ad esse si possono scoprire nuovi modi di guadare l’edificio monumentale.

Il Monastero dei Benedettini

Il Monastero dei Benedettini

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Giardini Naxos (Me) – Si è conclusa in bellezza la stagione estiva all’Oratorio Don Bosco di Giardini Naxos con la messa in scena del musical La vocazione dei numeri primi. L’evento è stato realizzato a cura del laboratorio teatrale del GREST 2017 della parrocchia San Pancrazio. Lo spettacolo ha visto la partecipazione di una ventina di giovanissimi attori in erba che hanno fatto parte del GREST estivo organizzato dalla parrocchia San Pancrazio presso i locali dell’oratorio Don Bosco siti in via On. De Pasquale, nel quartiere di Calcarone. La performance ha ottenuto un successo significativo sia in termini di presenze di pubblico che per la qualità del tema trattato e le capacità dei piccoli protagonisti. Che si sono esibiti con sicurezza e padronanza, gestendo un ritmo sostenuto, in parti recitate e cantate. Scritto dalla cantautrice giardinese Loredana Cavallaro e diretto da Marcello Buzzurro, il musical affronta l’impegnativo tema della ricerca del proprio cammino nella vita e del buon uso delle risorse fantastiche di cui ognuno di noi dispone sin da piccolo. In particolare, vede come protagonista il personaggio di Jorge-papa Francesco, che accoglie su una spiaggia con l’entusiasmo e la saggezza del buon padre tre ragazze che, tra curiosità e resistenze, lo incontrano per esprimergli i loro sogni e i loro desideri violentati dal frastuono della società contemporanea e dai numerosi ostacoli che, oggi più di ieri, impediscono il loro realizzarsi. Jorge-papa Francesco spiega loro che non sono solo dei numeri che vagano senza meta ma persone, uomini e donne, dotate di un potenziale straordinario da mettere in campo nella straordinaria missione della vita, tessere di un mosaico geniale per il bene di tutti.

L’incanto dello spettacolo è stato reso ancora più magico da alcuni brani pop e rap: “Come vorrei” e “Ogni cosa mi parra di tia“, scritti appositamente da Loredana Cavallaro, insieme ad altri brani di John Lennon (“Imagine”), Renato Zero (“Amico”), e Irene Fornaciari (“Blu”) e da alcuni filmati di personaggi celebri che fanno da sfondo alla storia e che con le coro vite hanno tentato di cambiare il mondo: Madre Teresa, John Lennon, Charlie Chaplin. Filmati dalla forte carica emotiva gestiti da una regia che ne ha enfatizzato il movimento e l’energia scenica.

Grande festa, alla fine, per tutti i piccoli attori che si sono sentiti gratificati dal meritato successo per l’impegno profuso, un fatto che li aiuterà ad essere ancora più forti nel difficile mestiere della vita e ad amarla profondamente esattamente come sono stati amati loro durante il periodo del GREST da Loredana, da Marcello, da Sandra Salamone, responsabile organizzativo, e da tutte le altre animatrici del GREST.

Confezionato con brillanti intermezzi multimediali, dunque, il musical si presenta come un interessante prova teatrale che ha tutti “i numeri” per poter affrontare l’esibizione sul palco davanti ad una platea più grande. Infatti, con l’intervento conclusivo del patrocinatore dell’iniziativa, mons. Salvatore Cingari, si è auspicato una possibile replica durante la stagione autunnale presso il teatro dell’oratorio Don Bosco o presso una piazza pubblica, piazza San Pancrazio ad esempio. Nell’attesa che il cine-teatro comunale venga finalmente ristrutturato e restituito alla domanda di una comunità numerosa e ricca di talenti artistici e musicali come quella di Giardini Naxos.

Sergio Denaro

La Recita

Il Musicol

Il Musicol

Il Musicol

Mons. Cingari intervista i due papi Jorge e Karol

Mons. Cingari intervista i due papi Jorge e Karol

Loredana Cavallaro e Marcello Buzzurro

I due autori Loredana Cavallaro e Marcello Buzzurro

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Giardini Naxos (Me) – Il 14 Ottobre a partire dalle ore 10,00 all’Hotel Palladio di Giardini Naxos la Sezione Taormina/Alcantara di Legambiente organizza a Giardini Naxos il Convegno-Dibattito “Piani Paesaggistici e Parchi Archeologici”

Ideazione e cura: Silvia Mazza e Circolo di Legambiente Taormina/Alcantara

 Introduzione: Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, Annamaria Nössing, presidente del Circolo di Legambiente Taormina/Alcantara e Caterina Valentino, responsabile della campagna di Legambiente Salvalarte Naxos Taormina Alcantara

Sponsor: Hotel Palladio e La Cucina del Palladio e Studio Legale Giuliano

SESSIONE I, 10.30-13.00: I piani paesaggistici e i progetti di porto turistico nella baia di Taormina Naxos

10.30 Silvia Mazza, storica dell’arte e giornalista de’ Il Giornale dell’Architettura, Torino, Il Paesaggio, dalle premesse teoriche alle norme di tutela. La pianificazione in Sicilia: il passo del gambero.

10.45 Michele Buffa, dirigente del Servizio Pianificazione Paesaggistica del Dipartimento BBCCIS, I Piani paesaggistici nella Regione Siciliana.

11.00 Mimmo Fontana, responsabile nazionale di Legambiente per l’urbanistica e per le politiche nel Mezzogiorno d’Italia, Il riconoscimento del valore del paesaggio italiano e le contraddizioni delle politiche di tutela. La Sicilia un caso emblematico.

11.15 Gianfranco Zanna, Abrogazione degli artt. 48 e 49 della Legge di Stabilità: il documento co-firmato da Legambiente con l’Osservatorio Regionale per la qualità del paesaggio.

11.30 Corrado Giuliano, avvocato di Legambiente Sicilia, Sulla richiesta di impugnazione alla Corte Costituzionale degli artt. 48 e 49 della Legge della Regione Sicilia n.16 dell’11 agosto 2017.

11.45 Caterina Valentino, La tutela dimezzata: l’ecomostro si faccia ma un po’ più in là. Speculazioni, celebrazioni e degrado intorno ad un paesaggio storico, icona della Sicilia.

12.00 Gianni Mento, dirigente di Man, Associazione mediterranea per la natura, già direttore di riserve naturali, L’assalto al Piano Paesaggistico.

 

Domande dal pubblico e dibattito 12.15-13.00

SESSIONE II, ore 16.00-19.30: I parchi archeologici e il Consiglio Regionale Dei Beni Culturali

16.00 Philippe Pergola, Directeur de Recherche au CNRS Université di Aix Marseille; Professore Ordinario di Topografia cristiana e Decano del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, Paesaggio e parchi archeologici tra ricerca, tutela, valorizzazione e cementificazione. La legislazione francese e il caso di Mariana in Corsica, tra passato e futuro «romanzato».

16.20 Gianfranco Zanna, La Legge 20/2000: recuperare lo spirito e il contenuto di una norma stravolta e inapplicata.

16.40 Silvia Mazza, Sul ricomposto Consiglio Regionale BBCC e la difettosa attuazione di una legge pionieristica (Legge Granata): la caotica parabola dei parchi archeologici siciliani.

 

Tavola Rotonda, 17.00-18.30. Coordina Caterina Valentino, partecipano:

Michele Buffa, Carmela Canzoniere - Assitaliana Architettura del Paesaggio (AIAPP), Mimmo Fontana, Corrado Giuliano, Kristian Göransson, direttore dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, Vera Greco - direttrice del Parco archeologico di Naxos, Leandro Janni - presidente Italia Nostra Sicilia, Maria Costanza Lentini - direttrice del Polo regionale di Catania per i siti culturali, Daniele Malfitana - direttore Cnr-Ibam di Catania, Silvia Mazza, Gianni Mento, Francesco Muscolino – MIBACT – Grande Progetto Pompei, Philippe Pergola, Gianfranco Zanna, Flavia Zisa - professore associato di Archeologia Classica, Università di Enna «Kore».

Domande dal pubblico e dibattito 18.30-19.30

La Locandina

La Locandina

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EVENTO  1

Esce il  12 ottobre l’Ultimo Missionario: La storia segreta di Giovanni Battista Sidotti in Giappone

Presentazione a Palermo in collaborazione con l’Ucsi Sicilia il 23 ottobre  al Cinema Teatro Gaudium

L’ultimo missionario – La storia segreta di Giovanni Battista Sidotti in Giappone” di Tomoko Furui, edizione Terra Santa è il racconto di una fede testimoniata e vissuta nel martirio. È un libro che  ha il merito di strappare all’oblio dei secoli una vicenda importante per la storia e la cultura del Paese nipponico. Siamo in Giappone, nel 1708. Il Paese vive il tempo del sakoku: ogni contatto con gli stranieri, soprattutto se missionari cristiani, è proibito o rigidamente regolato. In un contesto di violenta persecuzione, il 12 ottobre 1708, uno straniero vestito da samurai sbarca furtivamente nell’isola di Yakushima. Il suo nome è Giovanni Battista Sidotti ed è un missionario italiano. Viene subito fermato e imprigionato, e insieme a lui anche chi lo aveva accolto. Lo attendono l’abiura o la condanna a morte. “Da quel momento, i nomi di Sidotti e degli abitanti di Yakushima appaiono nei verbali del feudo. Significa che il loro destino era stato risucchiato in un grande vortice, tra questioni politiche, il confucianesimo e il cristianesimo, tra Oriente e Occidente” scrive l’autrice. Ma accade qualcosa di inatteso: Hakuseki Arai, studioso confuciano e consigliere dello shogun, decide di interrogare Sidotti di persona. Ne nasce un dialogo straordinario. La vita è risparmiata al missionario, senza che debba rinunciare alla sua fede, mentre Hakuseki, ispirato da quelle conversazioni, scrive importanti opere che gettano le basi della riapertura del Giappone. Sidotti muore in isolamento perché nella solitaria vita a cui è destinato dalle leggi ferree di allora trova il modo di impartire il sacramento del battesimo. Sa che così facendo firma la sua condanna a morte, ma non può sottrarsi alla sua missione. Sottolinea Tomoko Furui: “Nel dipingere sulla parete della cella la croce con il proprio sangue, Sidotti, risoltosi alla morte dal momento in cui aveva amministrato loro il battesimo, desiderava lasciare un segno che testimoniasse di aver vissuto lì dentro nel dolore”. Il suo sacrificio non è invano… “Concluse la propria esistenza a quarantasette anni. “Signore, affido tutto a te.” Era notte inoltrata, il 27 novembre 1714. Si pensa che la morte sia avvenuta per deperimento, perché gli servi rono sempre meno cibo. Erano passati sei anni da quando era sbarcato a Yakushima”. Nel luglio 2014 i suoi resti sono stati ritrovati, là dove era stata la sua prigione, e ricono-sciuti grazie al DNA. C’è un detto fra i missionari: “Bruciare le proprie navi”… “Non la-sciare aperta una via di ritorno. In questa frase è contenuta la ferrea determinazione di dedicare la propria vita alla strada che si è scelta”.

Nel mese di ottobre sono in programma tre presentazioni del libro con la presenza dell’autrice, Tomoko Furui, a partire da domani 12, giorno dell’uscita del libro, a Milano, alla Biblioteca Ambrosiana alle ore 16.00 per poi proseguire il 19 ottobre alle 19:00 a Roma all’Istituto Giapponese di Cultura e concludere a Palermo, terra natia di Sidotti, il 23 alle  ore 19:00 al Cinema Teatro Gaudium. A Palermo l’iniziativa verrà organizzata in collaborazione con l’Ucsi Sicilia. Alla presentazione, dopo i saluti del consigliere nazionale dell’Ucsi e presidente dell’Ucsi Siracusa Salvatore Di Salvo, fra Antonio Iacona,ofm, commissario di Terra Santa della Sicilia e del presidente dell’Ucsi Sicilia Domenico Interdonato , interverranno  il docente dello Studio Teologico San Paolo Catania don Mario Torcivia. Modera il presidente dell’Ucsi Palermo Michelangelo Nasca.

L’AUTRICE – Tomoko Furui è nata a Osaka, in Giappone. Laureata all’Università di Hokkaido, ha stu-diato all’Università del Massachusetts (USA). Ha lavorato come giornalista a Boston. Nel 1994 si è trasferita a Yakushima con il marito americano. È direttrice dell’organizzazione senza scopo di lucro Yakushima Eco Festa. Scrive libri e articoli sulla cultura, vita, storia e natura di Yakushima ed è impegnata a attivamente per la tutela dell’ambiente dell’isola.

1 La Copertina

La copertina del Libro

La locandina

La locandina

EVENTO  2

: “Erba inchiostro” – passeggiata narrativa | venerdì 13 e sabato 14 ottobre | Orto Botanico di Catania

 Per dare il benvenuto all’autunno vi aspettiamo venerdì 13 e sabato 14 ottobre all’Orto Botanico di Catania con “Erba inchiostro”, una passeggiata narrativa per scoprire i segreti del museo verde dell’Università di Catania.

Tre guide surreali, con il racconto e il canto, accompagneranno gli spettatori alla scoperta della magia dell’orto e delle sue collezioni in una narrazione tra botanica, storia e leggenda. Il racconto seguirà come fil rouge il desiderio umano che, come per le proprietà delle piante, ha una natura duplice conducendo sia ad azioni virtuose sia alla rovina della natura stessa. Pamela Toscano, Simona Di Gregorio e Filippo Velardita, tra musica e versi, daranno voce alle tante specie custodite nel giardino universitario, alle loro proprietà e alle loro origini svelandoci i segreti di una delle bellezze della città di Catania, l’Orto Botanico, ancora oggi luogo di fascino tra scienza e mito.

L’Orto Botanico catanese, fondato dal monaco benedettino e professore di botanica Francesco Tornabene, con i suoi 16.000 mq è il laboratorio scientifico e di ricerca del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università degli Studi di Catania che attraverso questo “museo verde” educa ai temi ambientali e tutela le specie naturali: un luogo dove studiosi, appassionati e curiosi possono immergersi tra le tante varietà che il giardino custodisce.

“Erba inchiostro” vuole essere un viaggio che permetterà agli spettatori di conoscere e scoprire piante provenienti da tutte le parti del mondo, le cui radici si intrecciano alla storia dell’uomo e della città di Catania dando vita ad un fascino alchemico fatto di colori, odori e forme che verranno raccontate tra parola e musica.

La passeggiata narrativa rientra in un processo di comunicazione ed educazione al patrimonio culturale più ampio che vede l’associazione Officine Culturali impegnata in attività di ricerca e sperimentazione da diversi anni. L’idea, condivisa dai tre artisti coinvolti, è quella di poter utilizzare i linguaggi performativi non solo per raccontare i luoghi, ma anche per creare nuova conoscenza e per fornire nuovi spunti e impulsi a chi dell’arte ne ha fatto il proprio mestiere, per guardare al passato dando così un senso al nostro futuro. “Erba inchiostro”, con repliche venerdì 13 alle ore 19.00 e 21.00 e sabato 14 ottobre alle 19.00 e 21.00, è una passeggiata teatralizzata all’Orto Botanico di Catania a cura di Officine Culturali in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, scritta e diretta da Pamela Toscano, la quale andrà lei stessa in scena insieme a Simona Di Gregorio e Filippo Velardita. Le repliche verranno attivate al raggiungimento minimo degli spettatori e per partecipare è dunque necessaria la prenotazione ai seguenti numeri 0957102767 | 3349242464. Ingresso: Via Etnea 397, Catania.

Orto Botanico

Orto Botanico

Costumi: Cicci Auteri

Supporto tecnico: Massimo Ceraulo

 Biografie:

Pamela Toscano Attrice, autrice, regista e insegnante, si forma presso la Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile di Catania, per poi seguire stages di perfezionamento in Italia e all’estero. Lavora come attrice dal 1998 diretta da maestri di spicco, quali Micha von Hoeche, Peter Stein, E. Nekrosius, Lamberto Puggelli, La Fura dels Baus, Irene Papas, in tournè nazionali e internazionali. Contemporaneamente lavora come assistente alla regia e come autrice (molti testi sono già stati rappresentati). Dal 2000 inizia l’insegnamento in laboratori teatrali nelle scuole primarie e secondarie, di recente anche presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. All’interno del percorso autoriale s’inserisce l’interesse per la performance partecipata, i percorsi itineranti e sensoriali, il lavoro interculturale e i progetti di inclusione con portatori di disabilità. Inoltre, a partire da studi teorici e pratici in specifiche aree antropologiche ha definito una personale ricerca che si occupa di percezione al fine di scoprire modalità intuitive e collettive di comunicazione. Da anni collabora con Officine Culturali e con l’Università di Catania per la realizzazione di progetti volti alla valorizzazione del patrimonio culturale locale.

Simona Di Gregorio Cantante, polistrumentista, musicoterapista. Da oltre dieci anni raccoglie testimonianze (storiche) di coreutica musicale legate all’ambiente agropastorale dei primi anni del ‘900 in Sicilia; studia e collabora assiduamente con Matilde Politi un repertorio di canti tradizionali polivocali siciliani e insieme a lei, nella formazione Matilde Politi e Compagnia bella, vanta numerosi concerti in tutta Italia, Spagna, Svizzera, Germania e Mali. Conduce diversi laboratori di canto tradizionale e canti del mondo, di esplorazione e di educazione vocale, di ricerca artistico antropologica per privati e per le scuole. Pluriennale è la sua ricerca nella pratica di approccio alla musica, guidata attraverso modalità legate alla sfera emotiva/affettiva della persona, al piacere del canto condiviso. È compositrice ed esecutrice dei brani per il film “Acqua fuori dal ring” di Joel Stangle. Insieme a Giovanni Arena e a Riccardo Gerbino fonda Luftig, un progetto che lancia il primo lavoro discografico di nome Erdring per la 49edizioni e uno spettacolo di musiche inedite per teatri e festival di worldmusic. Numerose le collaborazioni performative e discografiche con altri artisti isolani.

Filippo Velardita Laureato con lode in Lettere Moderne all’Università di Catania. Master in Arti Sceniche all’Università Rey Juan Carlos di Madrid. Nella sua formazione teatrale incontra Romano Bernardi, Fiamma Negri, Bruno Cortini, Gilles Coullet, Leo Gullotta, Gianluca Enria, Piero Sammataro, Lello Arena, Mamadou Dioume, Rolando Tarquini, Massimo Mesciulam, Emma Dante, Marise Flach, Paolo Rossi, Marina De Juli, Ernesto Arias, Iben Nagel Rasmussen, Tage Larsen, Eugenio Barba. Si specializza in Commedia dell’Arte con Antonio Fava, Ferruccio Soleri, Francesco Gigliotti, Mauro Piombo. Completa lo studio delle Maschere Teatrali con Hernán Gené e Álex Torregrossa. Approfondisce gli studi sul Clown con Emmanuel Lavalléè, Jango Edwards, Hernán Gené, Paolo Nani, Gabriel Chame, Adriano Aiello. Perfeziona la Giocoleria e l’Equilibrismo con Aldo Scrofani, Vasily Protsenko, John Paul Zaccarini, e presso la scuola di circo Carampa (Madrid). Ha studiato canto Jazz con Rosalba Bentivoglio. Dal 1999 alterna il teatro di prosa e il teatro di strada. Ha partecipato a festival, convention e spettacoli in Italia, Spagna, USA. Ha lavorato con Gilbert Deflo, Filippo Crivelli, Romano Bernardi, Enzo Garinei, Pier Francesco Maestrini, Roberto Laganà, Lamberto Puggelli, Karol Wisniewsky. Ha diretto per il Teatro Alcázar di Madrid “Sogno di una notte di mezza estate” di W.Shakespeare (2010) e “I burattini di legno” di F.G.Lorca (2011). Collabora come attore e regista presso varie compagnie in Italia e Spagna. Ha insegnato Maschere Teatrali, Commedia dell’Arte, Espressione Corporea, Improvvisazione e Clown negli Stati Uniti (Boston University), Spagna (Universidad Nebrija, Universidad Europea, Universidad TAI), Italia (Università di Catania).

 

 

EVENTO  3

Dal 14 Ottobre a Catania la Mostra d’Arte Collettiva “Pane Quotidiano

Nell’ambito delle attività culturali 2017, l’Associazione culturale Arte Al centro presenta una mostra d’arte collettiva dal titolo PANE QUOTIDIANO. La mostra si terrà presso i locali dell’associazione, in Piazza Manganelli 14, Catania dal 14 al 28 ottobre, con la partecipazione degli artisti: Cristiana Cardillo, Rosa Franceschino, Bruna La Rosa, Conci Mazzullo, Valeria Molino, Lucia Motta, Francesco Pietrella, Marisa Sapienza e i soci  Rosalba Carlino, Chiara Di Salvatore, Alfio Sorbello, Antonino Triolo e Salvo Trombetta. PANE QUOTIDIANO : due sole parole che compongono un messaggio essenziale: un rimando alla tradizione biblica e alla preghiera cristiana, ma che laicamente fa riferimento all’idea di cibo, per il corpo ma soprattutto per lo spirito, con cui alimentare la nostra esistenza.  Facendo leva sul parallelo tra pane e cultura, la mostra ci parla del nutrimento per eccellenza che diventa elemento di vita, sopravvivenza e crescita per l’individuo e per l’intera società. L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 14 ottobre alle ore 19,30. La mostra sarà visitabile fino al 28 ottobre, da mercoledì a domenica dalle 17,30 alle 20,30.  Ingresso libero

locpanequotidiano

 

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GIARDINI NAXOS – 9/15 OTTOBRE 2017 Emergence Festival - Festival Internazionale di Interventi Urbani – giunto ormai alla sua sesta edizione a Giardini Naxos è organizzato dell’Associazione Culturale Emergence, Patrocinato dal Comune di Giardini Naxos ed inserito dalla Regione Siciliana tra i Grandi Eventi della Regione Sicilia.

Il Festival è curato da Giuseppe Stagnitta e ha tra gli obiettivi principali la volontà di far diventare Giardini Naxos un Museo all’aperto capace di sorprendere, emozionare e comunicare chi si ferma nelle sue piazze e percorre le sue vie. Inoltre, al puro valore artistico si aggiungono gli effetti riqualificanti delle aree urbane coinvolte e le nuove opportunità occupazionali, agevolate dalla scelta di programmare la manifestazione in un periodo che estende la stagione turistica.

Nell’edizione del 2017 il Festival decide di sviluppare una programmazione che tende a riavvicinarsi a quella che era l’idea iniziale della street art più autentica: usare i murales come media per attivare un processo di sensibilizzazione di problematiche importanti. In questo caso tratteremo il tema della migrazione con Bucchi, della transculturalità derivante dalla mobilità dei popoli con Atoche e la lotta all’oppressione delle donne con l’artista afgana Malina Suliman.

Dal 9 al 15 ottobre e parteciperanno gli artisti: Carlos Atoche (Perù), Danilo Bucchi (Italia), Sabrina Dan (Finlandia), Koctel (Spagna), Malina Suliman (Afganistan) e il siciliano Salvo Mauro.

Ci saranno nella settimana del Festival degli eventi collaterali: giovedì 12 ottobre inaugura la mostra personale dell’artista Carlos Atoche e il 13 ottobre incontro con l’artista afgana Malina Suliman, che ci racconterà la sua lotta con gli spray contro la disuguaglianza e l’oppressione vissuta dalle donne, negli spazi del Sottosopra e la festa conclusiva del Festival sabato 14 ottobre al Taitù in collaborazione con With  Love.

Per informazioni

www.emergencefestival.com

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PRESS RELEASE

EMERGENCE FESTIVAL 2017

GIARDINI NAXOS, 9/15 OTTOBRE 2017 – Emergence Festival – The International Festival of urban interventions – now at its sixth edition at Giardini Naxos is organized by the Cultural Emergence Association, sponsored by the Municipality of Giardini Naxos and inserted by the Sicilian Region among the Grand Events of the Region of Sicily.

The Festival is curated by Giuseppe Stagnitta and has among the main goals the desire to make Giardini Naxos an outdoor Museum able to surprise, excite and communicate who stops in its squares and runs its streets. In addition to the pure artistic value, the qualifying effects of the  urban areas involved and the new employment opportunities are added, facilitated by the choice of planning the event in  a period that extends the tourist season.

In the 2017 edition, the Festival decides to develop a programming that tends to get closer to what was the initial idea of the most authentic street art: to use murals as media to trigger a process of awareness raising of important issues. In this case, we will discuss the issue of migration with Bucchi, transculturality resulting from the mobility of peoples with Athoce and the fight against women’s oppression with Afghan  artist Malina Suliman.

The 2017 edition will take place from 9 to 15 October and will be attended by Carlos Atoche (Peru), Danilo Bucchi (Italy), Sabrina Dan (Finland), Koctel (Spain), Malina

Suliman (Afghanistan) and sicilian Salvo Mauro.

There will be in the week of the Collateral Event Festival: on Thursday, October 12, the

personal exhibition of Carlos Atoche and meeting with the Afghan artist Malina

Suliman, who will tell us his fight with the spray against inequality and the oppression lived by women, will be inaugurated in the Sottosopra exhibition space, and the closing party of the Festival on Saturday 14 October at Taitù in collaboration with WITH  LOVE.

For information

www.emergencefestival.com

BIOGRAFIA DEGLI ARTISTI

MALINA  SULIMAN

 La street artist afgana Malina Suliman (26 anni) è la prima ad aver impresso il proprio segno distintivo sui muri di Kandahar: donne dal volto scheletrico coperte dal burqua. Attraverso le sue opere denuncia i problemi d’identità delle giovani generazioni, la disuguaglianza e l’oppressione vissuta dalle donne, ribadendo l’importanza di lottare per conquistare i diritti negati. Accompagnata dal cognato, scopre l’arte per la prima volta nella Galleria nazionale di Kabul. Nel 2011 fonda la Kandahar Fine Arts Association ed espone alla prima mostra allestita nel sud dell’Afghanistan, dopo trent’anni di regime talebano. E questo in un Paese dove, fino al 2001, gli artisti erano puniti con la pena di morte e dove tutt’ora sono esposti a rischi e trovano poca accettazione e sostegno. “A quell’esibizione ha partecipato una sola donna”, ricorda. La street art, invece, le consente di comunicare direttamente con la gente. “Le persone sono costrette ad ascoltarti, a vederti. Anche se non sanno né leggere né scrivere”, spiega. Dal 2013 vive in Olanda e lavora al Vanabbe Museum di Eindhowen, dedicato ai rifugiati. A maggio parteciperà alla Biennale d’arte di Venezia 2017, mentre a giugno sarà al Festival Crack, che si terrà a Roma presso il c.s.o.a. Forte Prenestino.

Afghan street artist Malina Suliman (26) is the first to have her own distinctive sign on the walls of Kandahar: skeletal women covered by burqa. Through his works he denounces the problems of identity of younger generations, the inequality and oppression experienced by women, reiterating the importance of struggling to overcome denied rights. Accompanied by her brother-in-law, she finds art for the first time in Kabul’s National Gallery. In 2011 he founded the Kandahar Fine Arts Association and exhibited at the first exhibition held in southern Afghanistan after thirty years of Taliban regime. And this is in a country where, until 2001, artists were punished with death punishment and are still exposed to risks and have little acceptance and support. “There was only one woman in that show,” he remembers. Street art, on the other hand, allows you to communicate directly with people. “People are forced to listen to you, to see you, even if they do not know or read or write,” he explains. From 2013 he lives in Holland and works at the Vanabbe Museum in Eindhowen, dedicated to refugees. In May he will participate at the Biennale d’arte di Venezia 2017, while in June will be at the Crack Festival, to be held in Rome at c.s.o.a. Forte prenestino.

 

DANILO  BUCCHI

Danilo Bucchi (Roma,1978) compie i suoi studi a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti concentrandosi sulle tecniche del disegno, della pittura e della fotografia. Il talento di Danilo Bucchi è probabilmente il tratto dominante del suo profilo artistico, costituito da una severa determinazione nel radicarsi in un universo di segni che rimanda alla tradizione dell’astrazione europea delle prime avanguardie, con l’ausilio di tecniche e supporti fortemente tecnologici. Comincia ad esporre nel 2003, partecipando a mostre internazionali in città come Singapore (2012), New York (2010), Pechino e Il Cairo (2008), Parigi (2007), Buenos Aires (2005), Baku (2004) e Amsterdam (2003).
Tra le principali mostre personali: The Dolls (2008) Contemporary Art Society_Tema Sacro (2011) Museo del Risorgimento_Danilo Bucchi (2011) Palazzo Collicola Arti Visive_Signs.The black line (2011) MLAC_Monochrome (2015) Galleria Poggiali e Forconi_ #danilobucchi (2016) Galleria Il Ponte Contemporanea. Tra il 2014 e il 2015 Danilo Bucchi è invitato a realizzare tre grandi progetti di riqualificazione urbana: Il paese dei balocchi (2014) l’opera permanente presente al MAAM_Assolo (2015) per Big City Life con il quale partecipa alla Biennale di Venezia (15° Mostra di Architettura Padiglione Italia)_ Minotauro (2015) per Emergenze Festival. Il 2017 è segnato dalla mostra personale Lunar Black al MACRO di Roma, a cura di Achille Bonito Oliva.

Danilo Bucchi (born in Rome,1978) completed his studies in Rome, where he attended the Accademia di Belle Arti focusing on the techniques of drawing, painting and photography. Danilo Bucchi’s talent is the dominant feature of his artistic profile constitued by a real determination of rooting himself in a universe of signs, that refers to the tradition of European abstraction of avant-gardes with the aid of techniques and supports that are strongly technological. He began to exhibit in 2003, participating in international exhibitions in cities such as Singapore (2012), New York (2010), Beijing and Cairo (2008), Paris (2007), Buenos Aires (2005), Baku (2004) and Amsterdam (2003).
Among his major solo exhibitions are: The Dolls (2008), Contemporary Art Society; Tema Sacro (2011), Museo del Risorgimento; Danilo Bucchi (2011), Palazzo Collicola – Arti Visive; Signs. The black line (2011), MLAC; Monochrome (2015), Galleria Poggiali e Forconi; #danilobucchi (2016), Galleria Il Ponte Contemporanea. Between 2014 and 2015, Danilo Bucchi was invited to create three large urban regeneration projects: Il paese dei balocchi (2014), a permanent installation at the MAAM; Assolo (2015) for Big City Life, with which he participated at the Venice Biennial (15th Architecture Exhibition, Italian Pavilion); Minotauro (2015) for Emergenze Festival. The year 2017 marks his solo exhibition Lunar Black at the MACRO in Rome, curated by Achille Bonito Oliva.

 

 KOCTEL

 Fernando Hernández Arboleda

(Granada, Spain, 1989)

Il lavoro di Koctel vuole trasportarci in un’atmosfera tropicale dove i frutti acquistano umanità e diventano i personaggi principali. Questo universo rinfrescante si basa sull’idea di ” Fruitlism ” movimento creato dall’autore, dove troviamo una sorta di stato di vacanza permanente , dove troviamo

la gioia colorata, la freschezza e la celebrazione dei frutti.

Dopo le esperienze diffuse vissute durante i suoi viaggi, Koctel, disegna il proprio mondo ispirato dai luoghi che ha visitato, facendo uno studio strettamente legato agli odori ed ai sapori presenta in essi, questo da quel senso di freschezza al suo lavoro.

Esiste una lunga varietà di artisti che lo aiutano a creare il suo stile, alcuni di loro: Keith Haring, Salvador Dalì o  Ad esempio, El Bosco (the Bosch).

Con sede a Madrid (Spagna) dopo i suoi studi artistici, lavora da diversi anni come decoratore e illustratore freelance. Attualmente si occupa di mostre, spettacoli e festival di arte di strada in tutto il mondo.

 

Fernando Hernández Arboleda

(Granada, Spain, 1989)

Koctel´s job wants to transport us to a tropical atmosphere where fruits acquire humanity and become the main characters. This refreshing universe is based in the idea of ‘’Fruitlism’’ movement created by the author, where we found a permanent holiday state across the colorful joy, freshness and celebration presents in fruits.

After the di­erent experiences lived during his travels, Koctel, designs his own world inspired by the places where he was staying, doing a strictly studying of the ‑avors, smells and colors presents in them and giving that feeling of coolness to his work. Exist a long variety of artist in‑uences who help him to create his style, some of them: Keith Haring, Salvador Dali or El Bosco (the Bosch), for example.

Based in Madrid (Spain) after nish his artistic studies, he has been working several years as decorator and freelance illustrator. Currently he is focused on exhibitions, shows and street art festivals around the world.

 

SABRINA  DAN

 Sabrina Dan, di origini finnico-venezuelane, nasce nel 1987 a Roma. Dimostrando fin da giovanissima una forte propensione al mondo artistico, dedica gli anni dell’’adolescenza alla scrittura e alla musica. Nel 2009, incuriosita dalle arti visive, entra come apprendista nello studio di pittura e scultura di Bruno Melappioni, e si avvicina alla pittura ad olio su tela, che resta la sua tecnica di produzione preferita a lungo. Nel 2011 si avvicina al Pop Surrealismo, traendo grande ispirazione da artisti del calibro di Ray Caesar, Joe Sorren, Nicoletta Ceccoli e Dilka Bear, mentre nel 2012 inizia a lavorare come assistente personale di Danilo Bucchi. Questo passaggio segna fortemente la sua maturità artistica, che si arricchisce di tecniche nuove più vicine al disegno, oltre che di una sensibilità più affine all’’arte contemporanea.

 Sabrina Dan, of Finnish- Venezuelan origins, was born in 1987 in Rome. Demonstrating from a very strong young age to the artistic world, he dedicates the years of adolescence to writing and music. In 2009, curious about the visual arts, he entered as an apprentice in Bruno Melappioni’s painting and sculpture studio and approaches oil painting on canvas, which remains his favorite production technique for a long time. In 2011 she is approaching Pop Surrealism, drawing great inspiration from artists such as Ray Caesar, Joe Sorren, Nicoletta Ceccoli and Dilka Bear, while in 2012 she starts working as a personal assistant to Danilo Bucchi. This passage strongly marks its artistic maturity, enriched with new techniques closer to the design, as well as a more sensitive sensibility of contemporary art.

 

CARLOS  ATHOCE 

Carlos Atoche Un melting pot di culture scorre nel sangue di Carlos Atoche, artista classe 1984, nato da madre argentina e padre peruviano. Il suo approccio con l’arte risale al periodo dell’infanzia. Raggiunta la maggiore età si dirige oltreoceano e qui la sua visone artistica incrocia le bellezze del vecchio continente. Rimane subito impressionato dalle meraviglie pittoriche e architettoniche italiane, tanto da trasferirsi a Roma poco dopo, città dove consegue il diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti. Proprio nella capitale cresce vertiginosamente il desiderio di esprimere il suo talento artistico, le reminiscenze legate al disegno e alla scultura lo aiutano a definire e a circoscrivere in modo più chiaro gli elementi nello spazio bidimensionale della pittura. Negli anni della frequentazione dell’accademia comincia ad appassionarsi alla street art, movimento ancora poco in auge, e la sua vena creativa si trasferisce sui muri e qui troverà superfici fertili su cui esprimersi. Dipingere in strada cambia totalmente la sua percezione, la connessione che si instaura tra l’arte e il luogo in cui si realizza è indissolubile così come il rapporto tra artista e passanti. La sua tavolozza raccoglie uno zibaldone di culture ed esperienze che gli permette di dare vita a veri e propri capolavori open air. La sua ricerca intimistica si traduce in pensieri quotidiani e interrogativi travestiti da elementi figurativi. Le influenze che possiamo scovare nella sua pittura sono molteplici: dai tratti inconfondibili delle civiltà classiche, alle concezioni spaziali dei grandi maestri italiani, dallo stile distintivo delle antiche culture sudamericane fino alle interpretazioni concettuali più contemporanee.

 

Carlos Atoche, a 1984 class-born Argentine mother and Peruvian father. His approach to art dates back to his childhood. When he reaches the age he goes overseas and here his artistic mink crosses the beauties of the old continent. He was immediately impressed by the Italian pictorial and architectural wonders, so that he moved to Rome shortly thereafter, a town where he obtained his diploma in painting at the Academy of Fine Arts. In his capital, his desire to express his artistic talent is growing, the reminiscences associated with drawing and sculpture help him to define and circumscribe more clearly the elements in the two-dimensional space of painting. In the years of the Academy’s attendance, he began to be passionate about street art, a movement still unobtrusive, and his creative vein moved to the walls and here he will find fertile surfaces to express himself on. Dipping into the street completely changes his perception, the connection that it is established between art and the place where it is realized is indissoluble as well as the relationship between artist and passers-by. His palette brings together a zibaldone of cultures and experiences that allows him to create real open air masterpieces. His intimate research translates into daily thoughts and questions disguised as figurative elements. The influences that we can find in his painting are many: from the unmistakable traits of classical civilizations, to the spatial conceptions of the great Italian masters, from the distinctive style of the ancient South American cultures to the more contemporaneous contemporary

 

 

 

 

 

 

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Messina - Hanno partecipato in tanti all’Assemblea provinciale di CittadinanzAttiva svoltasi al Salone degli Specchi della Città  metropolitana di Messina. Dopo i saluti del Coordinatore Provinciale Giuseppe Pracanica che ha indicato le proposte avanzate per individuare i responsabili provinciali delle Reti, la parola è  passata ad Angela Rizzo responsabile regionale di CittadinanzAttiva Messina dei rapporti con gli enti locali .
Momenti di riflessione collettiva nel Dibattito coordinato dall’ avv. Silvana Paratore che ha sostenuto la necessita’ per i cittadini di conoscere per farli valere i loro diritti e ricevere le forme di tutela previste soprattutto nell’ambito dei servizi pubblici locali. Diverse le mamme intervenute per denunciare carenze di assistenza ai figli affetti da spettro autistico, sordi o in  condizioni di disabilita’ fisica e/o psichica. Sul ruolo della coscienza civile si è  soffermato Nino Quartarone militante di CittadinanzAttiva che con tenacia ha espresso la necessità  di fare rete e Unione. Condiviso il contributo di Marco Bonanno Presidente dell’ associazione bimbi speciali che ha evidenziato le problematicità della frequenza scolastica dei bimbi autistici spesso impedita a causa della mancanza di personale di sostegno e della comunicazione nei plessi di istruzione. Sul concetto di formare ed informare si è  concentrato il dott. Concetto Trifilo’ componente della segreteria regionale di CittadinanzAttiva. Reale, concreto il discorso del prof. Filippo Livio direttore del Dismet che facendo riferimento alla situazione esistente in altre città  d’Europa ha denunciato la mancata disponibilità  di immobili da adibire alla cura dello spettro autistico. A seguire interventi del dott. Materia, di Nino Bonanno e del Responsabile dell’ Assemblea di Milazzo. CittadinanzAttiva è  stato ribadito a conclusione dei lavori, cerca di dare voce a chi non ce l’ ha in una Regione dove lo stato di diritto a volte è  un illustre sconosciuto.

Uno dei relatori

Uno dei relatori

Il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

I relatori

I relatori

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L'Avv. Silvana Paratore

L’Avv. Silvana Paratore

L'Assemblea

L’Assemblea

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Messina - Il 21 e 22 ottobre, lo Studio Numismatico Pirrone organizza la nuova edizione della “Borsa Scambi per collezionisti a Messina. Questo evento fortemente richiesto dalla comunità dei collezionisti, scaturisce dalla necessità di dover riavviare in città una serie di appuntamenti stagionali simili a quelli organizzati nella maggior parte delle città italiane, per mantenere alta l’attenzione su questo importante settore. Giorno 21 sarà tenuto un doppio appuntamento conferenziale: Il revival della glittica federiciana” della Dott.ssa Valentina Certo alle ore 18.oo e L’anomalia siciliana. Le monete della zecca di Messina tra Normanni e Aragonesi – del Prof. Daniele Castrizio alle ore 19.oo. Le due conferenze saranno  anticipate da una presentazione a cura dallo storico Franz Riccobono. Durante l’evento saranno esposti numerosi reperti di tutte le epoche, provenienti dal campo della numismatica e della cartofilia. L’evento si terrà al museo provinciale Messina nel 900 gestito dal dott. Angelo Caristi.

Per ulteriori info contattare al numero 3458885748.

1xx LOCANDINA

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