GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2024
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Etna

AMA LA VITA

di Madre Teresa di Calcutta

Ama la vita così com’è
Amala pienamente, senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un pò.
Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!
 

HO CONTATO I MIEI ANNI
“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai…”
MARIO ANDRADE – Poeta, romanziere, saggista e musicologo brasiliano

Mario Andrade

Mario Antrade

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La Sicilia è stata da sempre il granaio dell’Italia meridionale insieme alla Puglia e alla Campania. Date le caratteristiche dei terreni e delle temperature la Sicilia è una delle maggior produttrici di grano duro al punto che come unità di misura i contadini di un tempo chiamavano gli ettari di terreno coltivabile in grano“tummino”, appunto perchè il grano che si coltivava un tempo era chamato tumminia o timilia.

Il grano Tumminia è un grano che si semina a marzo e si raccoglie a giugno, si lavora con le macine a pietra che producono una farina integrale ricca di elementi nutrizionali tra cui la vit. E che si trova all’interno del germe di grano, inoltre ha un alto valore proteico e un basso indice d glutine. Perchè è consigliato mangiare prodotti a base di farina “integra”? Innanzi tutto perchè dobbiamo dare valore alla nostra salute, quindi mangiare una pane che contiene più fibra, più vit.E e meno glutine significa scongiurare il rischio di diabete e di celiachia, poi la Vit. E, nutre e rende più sana la membrana cellulare, quindi si evita un invecchiameto cellulare anzi tempo e rende la pelle e gli annessi cutanei più idratati.
Inoltre non dimentichiamo l’indotto che si crea utilizzando prodotti di casa nostra, utilizzare prodotti a km 0, significa meno costi e sprechi per tutti noi.
Il pane di Castelvetrano è il più rappresentativo tra i pani preparati con la farina timilia e 100 g di prodotto forniscono 240 kal rispetto le 370 kal della farina comune.
Sarebbe opportuno preparare una pizza o un pane con il lievito madre (pasta acida o crescente), quindi oggi voglio spiegare come fare in casa il lievito madre.

Setacciare 100g di farina tumminia per eliminare la crusca ( a meno che non la troviate priva di crusca) unire 50 g di acqua. Fare un panetto e riporlo in frigo dentro un grosso barattolo di vetro. La sera riprendere il panetto e aggiungere altre 100 g di farina con 50 g di acqua. Riporre il panetto in frigo. La mattina riprendere il panetto eliminare la crosticina che si forma ed unire ancora 100 g di farina e 50 g di acqua. Riporre il panetto in frigo. Ripetere l’operazione per 3-4 giorni. Poi fare il rinfresco ogni tre giorni, sempre con le stesse dosi di farina e acqua. Il lievito madre è pronto dopo 10-15 giorni circa. Per 500 g di farina è sufficiente 150 g di lievito madre, che deve essere rinfrescato obbligatoriamente ogni settimana.
Per fare un buon pane con la pasta acida la lievitazionedeve essere di almeno 12-18 ore a seconda delle stagioni e dell’umidità.

                                                                                                                                           Pinella Di Prima

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Angela Lombardo e Cettina Mazzamuto

Angela Lombardo e Cettina Mazzamuto

Forza D’Agrò (ME). Si è conclusa con grande successo di pubblico e consensi la prima edizione della Rassegna letteraria itinerante “Libri Inn…Riviera” organizzata dall’associazione scientifico culturale Mea Lux presieduta da Angela Lombardo ideatrice dell’evento. Dopo Catania, Acitrezza e Giardini Naxos, la tappa finale che precede l’assegnazione del premio “Luce Marina” prevista a settembre, è stata organizzata in una location storica e suggestiva, il Convento Agostiniano di Forza D’agrò (Me) messo a disposizione per l’occasione dall’amministrazione comunale. Protagonista della serata il libro “I Sette Raggi Universali” di Giovanni Aloisi (presidente del Centro Studi “Djwhal Khul” della Società Teosofica Italiana, di Catania). Il titolo del libro contenente il numero sette, ha rappresentato, in ottemperanza alla legge di “sincronicità” il leit motive della rassegna letteraria che si compone di sette appuntamenti. E’ stato un evento ricco di presenze autorevoli del mondo della cultura, della scienza e della medicina. L’ultima tappa della kermesse itinerante ha visto al fianco della poliedrica ideatrice della rassegna la collaborazione di quattro sezioni della Fidapa dell’area jonica, quella di Francavilla di Sicilia presieduta da Rosaria Buemi, quella di Giardini Naxos presieduta da Maria Cannizzaro, quella di S. Teresa Valle D’Agrò presieduta da Antonella Maimone e, quella di Taormina presieduta da Hanne Simonsen. Presente anche la consigliera distrettuale Fidapa, Stefania Luppino la quale condividendo l’iniziativa della presidente di promuovere un evento in sinergia tra associazioni, ha sottolineato il valore culturale dell’iniziativa che è premessa di crescita collettiva.
La kermesse è stata ricca di contenuti scanditi dagli interventi di tre relatori, il prof. Elviro Langella, lo psicologo Silvio Zagari, responsabile del Centro di Psicologia Quantistica di Catania, e la dott.ssa Antonella Russo, docente della Facoltà di Biologia dell’Università di Catania.
Dopo i saluti di rito dell’amministrazione comunale di Forza D’Agrò porti dall’assessore alla cultura Patrizia Micali che ha auspicato il porsequio di altre iniziative di matrice culturale. Angela Lombardo ha introdotto l’evento assieme alla madrina della rassegna Cettina Mazzamuto, autrice del primo libro presentato evocando l’excursus dei sette libri. “Eccoci giunti alla metaha esordito la presidente della Mea Luxattraverso un viaggio interiore che ha costituito una presa di coscienza del nuovo paradigma culturale e sociale che stiamo sperimentando da qualche decennio. La fortunata Rassegna letteraria costituita da sette libri, è giunta al suo ultimo appuntamento, prima dell’assegnazione del premio Luce Marina, che si terrà nel mese di settembre prossimo. Il libro che conclude la rassegna, in perfetto sincronismo, è “I Sette Raggi Universali” di Giovanni Aloisi. Abbiamo scelto questa mistica location del Convento Agostiniano di Forza D’Agrò gentilmente concessa dal Sindaco Fabio Di Cara che ringrazio, quasi a voler sottolineare la sacralità del percorso effettuato attraverso i libri precedentemente presentati. Ben quattro sezioni della F.I.D.A.P.A.,che ringrazio di cuore, hanno fatto “quadrato” per questo ultimo evento, sponsorizzandolo. La sensibilità femminile ancora una volta è protagonista nel supportare e promuovere i grandi cambiamenti che la nostra epoca sta affrontando, e di cui l’Associazione Mea lux si è sempre fatta portavoce, anche attraverso la creazione di un salotto letterario che ha affrontato tematiche come la spiritualità, l’eros, i bambini indaco ed il nuovo mondo, il nuovo paradigma della fisica quantistica, il femminino sacro, la fede e la sacralità dell’essere. Tali tematiche hanno uno scopo divulgativo” ha concluso la presidente “e fanno riferimento ai contenuti della scuola della Mea Lux per Operatore Olistico in Tecniche Energetiche Vibrazionali per il benessere integrato accreditata dalla Siaf” (Società Italiana Armonizzatori Familiari, Counselor Olistici e Operatori Olistici).
               Inizialmente è stato replicato il rito del “diario di bordo che ha caratterizzato anche le precedenti manifestazioni. Come previsto dal rituale, l’autore del libro, Giovanni Aloisi, ha apposto la propria firma accompagnata da un breve pensiero sul “diario” consegnatogli dal prof. Elviro Langella autore del precedente libro presentato.
              La serata è entrata nel vivo con il primo degli interventi in scaletta, quello del prof. Langella, da poco ritornato da un evento culturale svoltosi a Napoli dove, in occasione del solstizio d’estate del 21 giugno, il Museo Minimo Sanchez de Luna ha ospitato la book-performance “Oltre il Velo” curata da Langella. L’introduzione all’evento è stata di Roberto Sanchez arricchita dalle letture recitative di Rosalba Esposito – direttrice del Museo Minimo che hanno fatto da cornice alla presentazione multimediale del book-digitale effettuata dall’autore. Emotivamente coinvolgente il suo intervento introdotto con queste parole: Invitato ad assolvere al mio turno, al rito della consegna del diario di viaggio all’autore del libro, oso confessare una certa spudorata euforia, quasi sentissi stasera di adempiere al mio compito con lo spirito fanciullesco di un gioco. Un gioco appagante di quand’ero bambino, “della culla di spago”, oggi ahimè, del tutto anacronistico.
A parte la metafora alquanto irriverente al tema della serata di chiusura della Rassegna “LIBRI INN … RIVIERA”, trovo commovente che questo diario viaggio sia destinato a conservare memoria del percorso interiore intrapreso dai singoli autori in questi mesi, assieme al pubblico con generosa partecipazione. Una staffetta che impone garbatamente un’intesa rispettosa tra gli autori stessi chiamati a dialogare, ad incrociare l’intimo percorso dei loro pensieri, condividendo nell’arco di questi sette appuntamenti letterari, un progetto comune in progress.
Il coinvolgimento di un pubblico attento ed eterogeneo costituisce la più gratificante nota di merito per l’impegno profuso da Angela Lombardo, alla quale va reso merito di aver saputo tessere una durevole trama di mutua intesa solidale e culturale con le associazioni attivissime nella promozione culturale su un territorio così esteso.
Rinnovo la mia gratitudine alla presidente dell’Associazione “MEA LUX” per l’ospitalità tributata alla precedente presentazione del mio libro “Oltre il velo” a Giardini Naxos, introdotta dall’immagine del raggio di luce affrescato nella preziosissima Cappella Sansevero di Napoli e che non a caso si è chiusa proprio sul raggio di luce sapienziale dispensato da Iside sul frontespizio del libro, “I viaggi di Ciro”, che il principe di Sansevero chiosa con un verso di Tibullo. Un verso rivelatosi inaspettatamente profetico, anticipando il nuovo invito rivoltomi da Angela a raccontare al mio ritorno da Napoli, il Rito della Luce che ho tenuto nel Solstizio d’Estate al MUSEO MINIMO di Roberto Sanchez de Luna a Fuorigrotta. Col senno del poi, ho scorto in questo invito qualcosa di più di un’occasionale pretesto nel frangente dell’imminente celebrazione del 21 giugno, bensì un’esortazione a raccogliere l’indispensabile fil rouge donatoci dalla mitica Arianna chiamata ad illuminare il cammino della ricerca costellando il cielo notturno del nostro viaggio, col suo diadema di stelle.
Proprio così, ai miei occhi Angela appare oggi, una premurosa Arianna e al contempo, una virtuosa Aracne, infaticabile tessitrice di raggi di luce che trovano non a caso, riscontro nella metafora dei “7 RAGGI UNIVERSALI” quali saranno stasera illustrati dal nostro autore, Giovanni Aloisi. Avendo seguito da vicino le tappe della mia ricerca di questi anni, Angela è perfettamente consapevole di quanto la mia iniziativa a Napoli intesa a celebrare le sue origini solari dettagliatamente narrate dal filosofo, geografo Dicearco di Messina (IV sec), costituisca il punto di arrivo di un percorso interiore e di un progetto di ricerca maturati in occasione delle precedenti presentazioni tenute in ambiti culturali differenziati.” L’intervento è continuato con riferimenti al libro di Aloisi, un “percorso punteggiato” di analogie con esperienze vissute da Langella tra queste, il RITO DELLA LUCE che ogni anno si svolge per il solstizio d’estate alla Piramide del 38° parallelo a Motta D’Affermo nelle adiacenze di Castel di Tusa (Me) e l’esperienza del festival internazionale di archeoastonomia “Pietre & Stelle” alle Rocche di Argimusco (Montalbano Elicona – Me). E, non ultimo, in compagnia di Renato Palmieri, lo studioso autore della magistrale rilettura della fondazione di Partenope-Neapolis in un illuminante chiave astronomica, la recente partecipazione per il solstizio d’estate, alla “celebrazione” del primo raggio solstiziale dell’alba del 21 giugno. A tal proposito ha ricordato in maniera poetica lo skyline mozzafiato del golfo, per niente velato, che si apre a 360 gradi intorno al sito geografico, teatro del rito degli auspici in quel lontano 472 a. C. anno della fondazione di Neapolis.
Altrettanto coinvolgente il contributo dello psicologo Silvio Zagari il quale, in un ottica che prende in considerazione la visione dell’universo e di noi esseri umani, ha evidenziato, come alcune rivoluzionarie scoperte della fisica quantistica erano e sono presenti nella psiciologia dell’anima. Sottolineando l’importanza di Freud e della psicoanalisi ha spiegato come l’idea fondamentale della psicologia di Freud, fosse rilegata al materialismo razionale di fine 800. Ha quindi esposto la psicologia di Jung e Assagioli, che, accanto l’inconscio individuale di Freud, prevede l’esistenza dell’ “inconscio collettivo”, una specie di coscienza superiore a cui sono connesse le nostre coscienze individuali.
L’Inconscio collettivo attraverso segnali informazionali, (sincronicità, sogni premonitori, simboli ecc.) mantiene nell’uomo la memoria di chi siamo. Proiettando delle slides che hanno arricchito l’intervento, Zagari ha spiegato al pubblico che possiamo entrare in contatto con il nostro inconscio collettivo in modo discendente, tramite l’irruzione nella nostra coscienza di intuizioni, illuminazioni, sincronicità o in modo ascendente elevando la nostra coscienza ordinaria a forme superiori. Secondo una visione diversa dalla psicologia che prescinde dall’anima, questi studiosi danno un impostazione spirituale e trascendentale della psicicologia. Infine, parlando della fisica quantistica, ha colto tutte le analogie con la psicologia dell’anima. Ha quindi sottolineato che lo spazio non è “vacum” ma “plenum” cioè pieno di una energia chiamata “quanto quantico” il quale, grazie ai fotoni, mantiene uno scambio energetico e informazionale orientando il mondo evolutivo, il mondo materiale e gli uomini. Diversi i fisici citati da Zagari tra questi anche Bohm che nella sua descrizione di un universo olografico, prevede una realtà implicita (campo quantico) ed una realtà esplicita (il nostro mondo). Ha citato Burkhard Heim, geniale fisico tedesco scomparso qualche anno fà il quale il quale vede nel campo quantico, il piano dei progetti di Dio che si materializzano nella nostra vita. A conclusione Zagari ha evidenziato come l’inconscio collettivo di Jung altro non è il campo quantico della fisica quantistica, il mondo implicato di Bohm e la ussodimensione dei progetti di Dio di Heim.
L’intervento della dott.ssa Antonella Russo ha focalizzato i contenuti del testo di Aloisi. I “Sette Raggi universali” è indubbiamente un opera ricca di contenuti esoterici, simboliso, Kabbalah, Teosofia, Psicosintesi. E’ sicuramente un libro impegnativo che, in un periodo di grande trasformazione può aiutare a comprendere il passaggio che stiamo vivendo ovvero, l’inizio dell’era dell’Acquario che comporterà un risveglio delle coscienze e della consapevolezza e la fine dell’era dei Pesci che ha visto un mondo in declino, decadente nei pensieri e nell’azione dominato dalla corruzione e dall’egoismo. Il testo parla anche dell’ “Antica Saggezza” considerata la “Religione Una ed Universale” dalla quale tutte le religioni traggono origine e dalla quale esse sono una espressione parziale. Esiste per questa saggezza una sola Via Assoluta che si esprime in “sette Raggi” o qualità divine da cui derivano una miriade di vite e forme minori. L’autore evidenzia anche come tra l’Antica Saggezza e la Fisica quantistica vi sono innumerevoli punti di contatto che dimostrano come ogni indagine sull’universo, porta a vedere come vi sia la firma dell’Assoluto che ha creato il Tutto, una “Cosa Unica” di cui l’essere umano fa parte inseparabilmente. Il risultato è che siamo parte del Tutto ed il Tutto è già dentro di noi. L’obiettivo di questo libro” ha puntualizzato la dott.ssa Russo “è diffondere alcune conoscenze che prendono origine dalla Saggezza Antica, dalla Teosofia e da alcune scuole esoteriche. La descrizione dei 7 raggi è tracciata come la manifestazione della VITA, che comprende l’Uomo, DIO e la Natura. Questa “Religione Una ed Universale” ed i misteri legati alla Sua comprensione ci consentono di parlare di UNITA’. Questo libro ci spiega come si manifesta l’UNO, in molteplici forme, colori, aspetti, caratteristiche, pensieri, uomini, pianeti, stelle. “Tutto è Uno”. L’autore approfondisce questo aspetto della conoscenza, descrivendo l’essenza della Luce, la meccanica quantistica e correla tutto ciò con le vibrazioni dei 7 raggi universali, dei 7 colori dell’arcobaleno, di 7 manifestazioni differenti legate alle Sefiroth della Kabala, di 7 interpretazioni umane psicologicamente distinte, dei 7 chakras. Inoltre, ogni raggio ha qualità diverse e tutte le religioni si prodigano per spiegare ciò; nel libro si scopre come esistono corrispondenze evidenti, comparando le diverse religioni. Con questo manuale sui 7 Raggi impariamo ad evolvere singolarmente e questa evoluzione diventa indispensabile per garantire l’evoluzione dell’umanità tutta. Siamo tutti “Uno”, corpo, mente ed anima per diventare una sola famiglia umana. “Siamo tutti UNO” è la più antica e al tempo stesso, moderna formula che possiamo trovare, qui ed ora.”
La manifestazione si è conclusa nel chiostro del convento con una danza suggestiva offerta dal gruppo “Sorellanza dell’arcobaleno rotante” dedicata ai quattro elementi di base della vita (terra, acqua, fuoco e aria) che ha incantato il pubblico presente. Le note vibrate nell’aria dei musicisti del gruppo (con strumenti etnici) hanno scandito il ritmo delle danzatrici che hanno rievocato i quattro elementi della natura, in un atmosfera mistica danzando attorno al mandala preparato dalle stesse. Al termine della performance i presenti sono stati coinvolti dalle danzatrici in una danza circolare di condivisione di emozioni alla fine della quale la presidente della Mea Lux ha nominato sul campo i futuri collaboratori della seconda rassegna letteraria Oriana Mastellone e Claudio Pecoraro.

ROSARIO MESSINA

I protagonisti dell'evento con il gruppo delle danzatrici

I protagonisti dell’evento con il gruppo delle danzatrici

Angela Lombardo, Stefania Luppino   e le presidenti Fidapa

Angela Lombardo, Stefania Luppino e le presidenti Fidapa

Angela Lombardo e l'assessore Patrizia Micali

Angela Lombardo e l’assessore Patrizia Micali

Il pubblico

Il pubblico

Il prof. Elviro Langella

Il prof. Elviro Langella

Intervento del dott. Silvio Zagari

Intervento del dott. Silvio Zagari

Giovanni Aloisi

Giovanni Aloisi

La danza dei quattro elementi

La danza dei quattro elementi

La danza dei quattro elementi

La danza dei quattro elementi

La danza dei quattro elementi

La danza dei quattro elementi

La condivisione col pubblico

La condivisione col pubblico

Foto di gruppo

Foto di gruppo

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La Sicilia di Brandi, Capote, Pasolini, Sciascia e altri

La casa editrice Libri Mediterranei esordisce in libreria con “Cara Sicilia. Luoghi, itinerari e storie di vita di un paese mediterraneo“.

Ed ecco gli autori dei testi: Benard Berenson, Cesare Brandi, Truman Capote, Carlo Castellaneta, Camilla Cederna, Carlo Levi, Primo Mazzolari, Pier Paolo Pasolini, Ercole Patti, Guido Piovene, Mario Praz, Leonardo Sciascia, Daniel Simond, Albert t’Serstevens, Elio Vittorini.
Questi quindici scrittori italiani e stranieri del Novecento raccontano la loro Sicilia: quella in cui sono nati e cresciuti o quella in cui, provenienti da paesi più o meno lontani, hanno soggiornato in qualche momento della loro vita. Pressoché tutti, sia che parlino di architetture o di archeologia, di ambienti naturali o persone, s’interrogano sui modi d’essere di questa terra e cercano di cavarne un «senso». L’isola più grande del Mediterraneo è motivo quindi di una pluralità di accostamenti che la ritraggono come sede naturale di traguardi estetici e miti resistenti, come guscio cristallizzato e immutabile del carattere mediterraneo, come un tòpos della nostalgia universale, ma anche come luogo emblematico di una modernità difficile. Ogni testo costituisce una storia a sé ma tutti insieme, nei modi di un itinerario sui generis, formano un curioso incastro narrativo, ricco di solarità e penombre, di pagine affascinate e problematiche, di impeti sentimentali e scoperte.

 

Il viaggio in Sicilia di Goethe tra classicità e modernità

Per la nuova casa editrice Libri mediterranei è appena uscita una nuova edizione del Viaggio in Sicilia di Johann Wolfgang Goethe, introdotta e curata da Carlo Ruta, e corredata in appendice da oltre quaranta immagini in b/n.
La permanenza di Goethe in Sicilia durò un mese e mezzo, dal 2 aprile al 15 maggio 1787. Ben poco rispetto agli anni trascorsi nell’isola da Jean Hoüel, annotati nei volumi del Voyage pittoresque. Quell’esperienza dovette essere vissuta tuttavia con una intensità inusuale dall’autore del Werther, se gli permise di scrivere pagine tra le più significative sul suo viaggio «in incognito» in Italia.
Goethe si mostrò un osservatore scrupoloso, motivato ad annotare le «scoperte» quotidiane di arte, mineralogia e botanica, in un’isola che riassumeva al meglio, per lui, i confini e i caratteri della mediterraneità. Ma non limitò il suo interesse alla natura e alle opere d’arte. Volse lo sguardo pure alla vita dei siciliani, con osservazioni che, anche quando legate ad aspetti contingenti, giungono sino a noi con motivi di modernità.
Il poeta tedesco non tolse alcun velo ai retaggi della Sicilia classica, perché già altri lo avevano fatto. Non ebbe remore infatti nel lasciarsi guidare da Riedesel, di cui teneva le annotazioni siciliane «come un breviario o un talismano». Con l’isola delle grecità stabilì comunque una forte intimità poetica. E anche la variegata natura siciliana contribuì a suggestionarlo, facendolo sentire «naufrago» in luoghi che, in virtù dei loro richiami, si presentavano al suo sguardo, appunto, come un sorprendente riepilogo del mondo mediterraneo. Ancorandosi alla memoria omerica, si sentì attratto quindi dalla figura di Odisseo.
Interloquendo da vicino e in modo stringente con la Sicilia del mito, che vedeva prendere forma dalle rovine antiche e dai paesaggi naturali, Goethe completava in definitiva un percorso estetico, lungo una prospettiva che avrebbe avuto risonanze significative nell’immaginario intellettuale germanico e mitteleuropeo. Con buone ragioni, il neoromantico Hugo von Hofmannsthal, in uno testo del 1925, Sizilien und wir, affermava che «non c’è tedesco il quale, nel toccare il suolo di questa isola, non trovi nel genio di Goethe un inseparabile compagno».

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MILANO. Dopo gli ultimi successi ottenuti in Cina precisamente a Shanghai , dove tra l’altro ritornerà nel 2016 toccando anche Pechino con il Barbiere di Siviglia di G. Rossini, il Baritono Giardinese Salvo Todaro fiore all’occhiello del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, rappresenterà lo stesso, nonché la Sicilia, all’EXPO’ di Milano il 2 luglio 2015 dove si esibirà accompagnato da un quartetto d’archi di prestigio, formato dai Maestri : Marcello Spina e Antonio D’Amico ai violini, Aldo Randazzo alla viola e Antonio Di Credico al violoncello.

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Angela Lombardo

Angela Lombardo

Forza D’Agrò (Me). Eccoci giunti alla meta, attraverso un viaggio interiore che ha costituito una presa di coscienza del nuovo paradigma culturale e sociale che stiamo sperimentando da qualche decennio. La fortunata Rassegna Letteraria “Libri Inn…Riviera”, costituita da sette libri, è giunta al suo settimo e ultimo appuntamento, prima dell’assegnazione del premio “LUCE MARINA”, che si terrà nel mese di settembre prossimo.

     Il libro che conclude la rassegna, in perfetto sincronismo, è “I Sette Raggi Universali” di Giovanni Aloisi. L’incontro si terrà sabato 27 giugno alle 18.30, nella mistica location del Convento Agostiniano di Forza D’Agrò (ME), quasi a voler sottolineare la sacralità del percorso effettuato attraverso i sette libri precedentemente presentati. Ben quattro sezioni della F.I.D.A.P.A. (S. Teresa Valle D’Agrò, Giardini Naxos, Taormina, Francavilla di Sicilia) , hanno fatto “quadrato” per questo ultimo evento, sponsorizzandolo.  Interverranno: il prof. Elviro Langella, la dott.ssa Antonella Russo ed il dott. Silvio Zagari.

      La sensibilità femminile ancora una volta è protagonista nel supportare e promuovere i grandi cambiamenti che la nostra epoca sta affrontando, e di cui l’Associazione Mea lux presieduta da Angela Lombardo si è sempre fatta portavoce, anche attraverso la creazione di un salotto letterario che ha affrontato tematiche come la spiritualità, l’eros, i bambini indaco ed il nuovo mondo, il nuovo paradigma della fisica quantistica, il femminino sacro, la fede e la sacralità dell’essere. Musiche, danze, momenti di meditazione e di confronto con la “Psicologia dell’Anima” evidenzieranno la sinergia tra Scienza e Spiritualità, di cui tutta la rassegna letteraria è promotrice. La magica atmosfera dei giorni successivi al solstizio d’estate farà il resto!

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Il  Rito della Luce

Piramide 38° Parallelo

La Resilienza della Bellezza

Inno alla Gioia di Vivere

Domenica 21 Giugno 2015

Il 21 giugno, solstizio d’estate, il mecenate Antonio Presti ideatore del Parco di Fiumara D’Arte,  celebra anche quest’anno  il Rito della Luce che si terrà all’interno della “Piramide-38° Parallelo” l’imponente opera di Mauro Staccioli realizzata a Motta D’Affermo nei pressi di Castel di Tusa (Me).

La Piramide come spiega Presti simboleggia il potere della spiritualità. “Con l’artista  Mauro Staccioli, abbiamo concepito una piramide che è emergente. E qui il termine emergenze ha un doppio valore simbolico. Emergenza in quanto necessità di restituire bellezza ed emergenza, come metafora del nascere. Volevo affidare alla nuova opera un pensiero di rinascita e di sacralità. Mi sono preoccupato di affrontare l’interazione con il luogo ed il paesaggio non solo dal punto di vista estetico, ma anche simbolico. Così è nata l’idea di realizzare una piramide in un luogo magico che avevo scoperto venti anni fà“.

          Il Rito della Luce è organizzato e promosso dalla Fondazione Antonio Presti-Fiumara d’Arte. La Piramide 38° Parallelo verrà aperta e potrà essere visitata fino al tramonto. Momento clou della giornata è il Rito della Luce che si svolgerà nelle prime ore pomeridiane con letture di poesia, canti, danza, musica, mantra e meditazione in totale condivisione.

PROGRAMMA:

         Domenica alle ore 10 apertura della Piramide del  38° parallelo di Mauro Staccioli, in contrada Belvedere a Motta d’Affermo. Alle ore 11 visita della mostra fotografica “Luce e segni” di Giovanni Pepi al Museo Albergo Atelier sul Mare (Via Cesare Battisti n. 4 a Castel di Tusa); alle ore 12 visita alle camere d’arte del Museo. Dalle ore 15  all’imbrunire: Rito della Luce  alla “Piramide con lettura di poesie, danze, musica e performance sino al tramonto. Occorre giungere a Motta D’Affermo alla scultura “Energia Mediterranea” di Antonio Di Palma dove sarà attivato a partire dalle ore 1\5 un servizio gratuito di bus-navetta.

           Pubblico e artisti sono invitati a indossare preferibilmente abiti bianchi: un modo per condividere anche visivamente l’anima della Bellezza e della Conoscenza.

La Partecipazione è libera

 

Locandina Inno alla gioia

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In occasione dell’inizio dell’estate Officine Culturali inaugura un nuovo ciclo di laboratori dedicati ai più piccoli per avvicinarli al mondo dei musei e della natura. La programmazione estiva dei laboratori ludico-didattici prende il via dall’Orto Botanico catanese: domenica 21 giugno alle ore 10:00, infatti, le famiglie sono invitate a partecipare a “giOCA nell’Orto”. La nuova avventura di Officine Culturali e dell’Università degli Studi di Catania inizia proprio con il coinvolgimento dei più piccoli, giocando insieme alla scoperta di piante stupende e speciali.

I giovani partecipanti al gioco “botanico” dell’oca verranno suddivisi in squadre e intraprenderanno un percorso a spirale che li porterà alla scoperta dei tanti esemplari e specie di piante dell’orto catanese. Conosceranno, attraverso una passeggiata tra gioco e apprendimento, la ricchezza delle piante e degli alberi presenti e come nel tradizionale gioco da tavola dovranno affrontare tutte le insidie che incontreranno lungo il loro cammino, per giungere alla casella finale. Alla conclusione dell’attività festeggeremo con una colazione all’ombra delle meraviglie dell’Orto Botanico. Tutti i partecipanti riceveranno un coupon da utilizzare per i laboratori previsti nel calendario estivo anche al Monastero dei Benedettini e al Castello Ursino. I genitori potranno così conoscere le bellezze dell’Orto Botanico insieme ai loro piccoli riscoprendo un altro tesoro catanese.

Il laboratorio, realizzato con la collaborazione del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, è gratuito e verrà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Per aderire è necessaria la prenotazione ai numeri 0957102767 | 3349242464. È possibile contattare l’Info Point di Officine Culturali dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 17:00.

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Iniziati i preparativi della 15ma edizione del FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA di FRONTIERA che si svolgerà dal 20 al 26 luglio 2015 a Marzamemi (Sicilia) nell’antico borgo marinaro .

Il 18 ed il 19 giugno Catania ospita un “Anteprima” della rassegna del cinema di Marzameni a Villa San Saverio in collaborazione con la Scuola Superiore di Catania.

Programma:
Giovedì 18 giugno: alle ore 17 nell’aula magna dell’Università IL PRIMO APPUNTAMENTO CON “Sud: Rito e Magia- la Lucania di Levi e De Martino” sul documentarismo etnografico. Introducono Lina Scalisi e Sebastiano Gesù. Alle ore 18,30 omaggio a Manoel de Oliveira con Livio Marchese e Sebastiano Pennisi. Ore 20,30 Cinema e Cibo, quando l’Italia Mangiava in bianco e nero, filmati luce. Sicilianima: il gusto di Nello Correale. A seguire “anticipazioni di gusto” con vini delle cantine Paternò, pani di grani antichi dei fratelli Vescera e pomodorino di Pachino dop. Alle ore 21,40 “Las Patronas” di Javier Garcia e subito dopo discorsi su Cinema, Cibo e Territorio con Nello Correale, Carmelo Chiaramonte, Roberto Bruno.
Venerdì 19 giugno: alle ore 17, in ricordo di Pierpaolo Pasolini per i 40 anni della sua scomparsa. “La ricotta” con Orson Welles, “Pasolini e l’Etna”. Introducono Luciano Granozzi e Stefania Rimini. Ore 18,40 il cinedocumentario di Leonardo Sciascia, “Gela antica e nuova” di Giuseppe Ferrara (1964). “Radiografia della Miseria” di Piero Nelli (1967). Relatori Antonio Di Grado e Alessandro De Filippo. Alle ore 20,30Silcilanima: “ritratti siciliani di Nello Correale. Alle ore 21,30: “Ecuba” di Giuliana Berlinguer e Irene Papas. A seguire i discorsi sul Dramma antico di Sicilia con Moni Ovadia, Mario Incudine, Giuseppe Di Pasquale e Sebastiano Gesù (moderatore).

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 Catania – Monastero dei Benedettini: Martedì 16 giugno, alle ore 17:00, una nuova avventura ludico-didattica al Monastero dei Benedettini dedicata ai giovani visitatori, con il laboratorio “La leggenda dei giganti”. I bambini scopriranno la leggenda del valoroso cavaliere Uzeta che sconfisse i giganti Ursini, attraverso un laboratorio che prende spunto dalla mostra “La guerra… io dico la Guerra. Metafore belliche nei cartelli della Marionettistica fratelli Napoli (1839-1915)” organizzata dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, in collaborazione con i fratelli Napoli, famosi pupari catanesi. Dopo una breve visita alla mostra, ospitata all’interno delle cucine settecentesche del monastero, i giovani partecipanti potranno realizzare un piccolo teatro da portarsi a casa e per poter raccontare anche loro la leggenda scoperta durante il laboratorio, ma anche tante altre storie, frutto della loro fantasia.
Il laboratorio, dedicato ai bambini di età compresa dai 7 ai 12 anni, verrà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Per aderire è necessaria la prenotazione ai numeri 0957102767 | 3349242464. È possibile contattare l’InfoPoint di Officine Culturali dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 17:00.

La mostra “La guerra… io dico la Guerra. Metafore belliche nei cartelli della Marionettistica fratelli Napoli (1839-1915)” sarà visitabile fino al 25 luglio presso le Cucine settecentesche del Monastero dei Benedettini con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00, il sabato solo la mattina

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